Tag: robert acquafresca

  • Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Atalanta Bologna finisce 2-0 all’Atleti azzurri d’Italia con i bergamaschi che si sono dimostrati più squadra e nonostante le assenze pesanti di Marilungo e Denis, decidono la gara i due attaccanti di “riserva” Manolo Gabbiadini e Simone Tiribocchi entrambi a segna nella ripresa.

    Colantuono è costretto infatti a rinunciare sia a Marilungo (per tutta la stagione) e Denis (circa tre settimane), ma i due sostituti si sono dimostrati assolutamente all’altezza della situazione, supportati anche da un ottimo Moralez.

    Sin dai primi minuti di gioco l’Atalanta dimostra più organizzazione di squadra, le fasce vengono sfruttate al massimo delle loro potenzialità con soprattutto Schelotto a creare sempre la superiorità numerica. Il Bologna deve fare a meno del suo giocatore più talentuoso, Ramirez con Diamanti che è costretto a reggere le fila di una manovra rossoblù abbastanza farraginosa. Tuttavia il Bologna riesce a tenere bene a centrocampo ed è proprio un suo centrocampista, l’uruguaiano Diego Perez, che da fuori area impegna severamente Consigli.

    Primo gol in A di Manolo Gabbiadini | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Il pericolo sveglia i nerazzurri che rispondono in due occasioni, con Manolo Gabbiadini e soprattutto con Tiribocchi, che alla mezz’ora di gioco spara alto da buonissima posizione. Il primo tempo si chiude ancora con i padroni di casa pericolosi con Manfredini a cui viene negato il gol da una super parata di Gillet.

    La ripresa si apre sulla falsa riga dei primi 45’ con l’Atalanta che chiude subito i rossoblù nella loro meta campo e con Gabbiadini, riesce a portarsi in vantaggio dopo nemmeno 5’. Cross in mezzo all’area di Raimondi con l’attaccante della nazionale under21 che spizza di testa mettendo fuori giogo Gillet. Entra Acquafresca, esce uno spento Di Vaio ma è solo la frenesia di Diamanti che tiene in vita un Bologna spento con i padroni di casa a controllare agevolmente il match. Gillet nega ancora il gol a Schelotto con un nuovo miracolo, ma non può nulla nei minuti di recupero sul raddoppio di Tiribocchi che approfitta delle praterie lasciate dal Bologna insaccando su assist di Moralez. Il “Tir” dedica il gol allo sfortunato Marilungo con Stefano Colantuono che può ritenersi assolutamente soddisfatto di una vittoria netta e con la salvezza aritmetica sempre più vicina.

    Tabellino e Pagelle Atalanta Bologna

    Atalanta (4-4-2): Consigli 6,5; Raimondi 6,5, Stendardo 6, Manfredini 6,5, Peluso 6 (64’ Ferri 6); Schelotto 7, Cigarini 6 (84’ Cazzola s.v.), Carmona 6, Moralez 6,5; Gabbiadini 7 (69’ Carrozza 6), Tiribocchi 6,5. A disp.: Frezzolini, Ferri, Lucchini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Ferreira Pinto. All.: Colantuono

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 5,5, Portanova 5,5, Antonsson 5; Pulzetti 5, Perez 6 (46’ Khrin 5), Mudingayi 5,5, Morleo 5,5; Kone 5 (59’ Acquafresca 4,5), Diamanti 6,5; Di Vaio 5 (72’ Belfodil 5,5). A disp.: Agliardi, Rubin, Cherubin, Khrin, Taider, Belfodil, Acquafresca. All.: Pioli

    Ammoniti: Cigarini (A); Raggi (B); Pulzetti (B); Mudingay (B); Diamanti (B)

    Video Atalanta Bologna highlights Youtube
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    Primo gol Manolo Gabbiadini intervista post Atalanta Bologna
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  • Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Inter Bologna 0-3, sprofondo nerazzurro. Di Vaio firma l’impresa

    Sei mesi di gestione Ranieri, e proprio da Bologna dove Ranieri aveva iniziato la sua avventura nerazzurra arriva l’ennesimo schiaffone a ribadire come l’Inter dei campioni sia solo un ricordo sbiadito. Il Bologna sbanca San Siro punendo l’Inter con un 3-0 pesantissimo ma al tempo stesso meritato, poiché nonostante i rossoblu con soli 3 tiri realizzino altrettanti reti, i nerazzurri non riescono mai a rientrare in partita, lanciando agli avversari un segnale chiaro ed inequivocabile: la fase difensiva è totalmente da dimenticare. L’immagine della disfatta dell’Inter è quella di Massimo Moratti che lascia anzitempo lo stadio, con la posizione di Ranieri che si fa sempre più difficile da decifrare. Marsiglia è alle porte e a questo punto più che la cura Ranieri servirà un pellegrinaggio a Lourdes per risolvere i problemi nerazzurri.

    PRIMO TEMPO – Inizio senza troppe emozioni con le due squadre che partono con il freno a mano tirato. Il primo squillo della partita è nerazzurro con Sneijder che prova la sua azione personale, concludendo con un destro dal limite dell’area fin troppo centrale e facilmente neutralizzabile da Gillet. Cresce il ritmo dei nerazzurri che iniziano a spingere con continuità e al 18’ il risultato rimane invariato solo grazie a un parata straordinaria di Gillet su colpo di testa di Maicon, lasciato libero di saltare e schiacciare sugli sviluppi di un corner. È ancora sulla testa del terzino brasiliano l’occasione buona per portare i suoi in vantaggio alla mezz’ora, con il pallone che sfiora il palo. Solo un minuto dopo c’è un’altra ghiotta occasione per Forlan che, solo davanti a Gillet, si fa parare la conclusione grazie a un’uscita decisiva del portiere belga.

    Rispettando il miglior copione delle ultime partite l’Inter attacca tanto e alla prima occasione concessa viene punita: al 37’ Ramirez scarta Lucio, assist per Perez che serve in area Di Vaio, l’attaccante del Bologna mette a sedere Nagotomo e Ranocchia prima di battere Julio Cesar. Non bastasse arriva il gol del raddoppio un minuto dopo, su un semplice lancio lungo, con Ranocchia che commette un’ingenuità imperdonabile stoppando il pallone di petto e di fatto regalandolo a Di Vaio appena dietro di lui. L’attaccante rossoblu si trova solo davanti a Julio Cesar e senza pensarci su due volte calcia bucando per la seconda volta l’estremo difensore nerazzurro: Bologna 2 Inter 0. Il primo tempo si chiude con un verdetto evidente, i nerazzurri continuano a soffrire in maniera imbarazzante in difesa.

    Inter Bologna 0-3 | © Claudio Villa/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Si torna in campo con gli stessi ventidue uomini del primo tempo. Nei primi minuti è ancora il Bologna a fare paura davanti, nuovamente con Di Vaio che porta a spasso in area Ranocchia e prova la conclusione sporcata dal centrale nerazzurro che sfiora il palo lontano alle spalle di Julio Cesar. Inter inguardabile, con il reparto offensivo completamente scollegato dal centrocampo, e il risultato è un’azione costantemente lenta e farraginosa, frutta di un possesso palla sterile e senza finalità offensive. Mai come prima si sente l’assenza di un giocatore tecnico come lo era Thiago Motta, in grado dare le giuste geometrie e i giusti tempi di gioco alla manovra nerazzurra. Al 13’ ennesima palla gol sprecata dagli uomini di Ranieri, con Nagatomo che entra in area fornisce l’assist perfetto a Forlan che dall’altezza del dischetto calcia angolato ma senza la giusta forza, concedendo il tempo a Gillet di allungarsi in tuffo e negargli il gol.

    Stranissimo cambio con Ranieri che toglie un attaccante e inserisce un centrocampista: fuori Forlan e dentro Poli al 16’. Altro miracolo di Gillet che in tuffo al 21’ nega il gol a Ranocchia su uno splendido colpo di testa vicinissimo al palo, mantenendo la rete inviolata. Altro cambio per Ranieri che toglie Faraoni per Castaignos, mentre Pioli fa entrare Konè per Ramirez. Esce anche il man of the match Di Vaio alla mezz’ora lasciando il posto a un ex nerazzurro come Acquafresca. Nulla la reazione dell’Inter, e il presidente Massimo Moratti sicuramente infastidito abbandona lo stadio anzitempo. La punizione più severa arriva nel finale al 40’ con Acquafresca che in mezzo a tre difensori totalmente in bambola, trova lo spazio per calciare e infilare Julio Cesar sul secondo palo, regalando ai suoi tifosi un 3-0 inaspettato per qualsiasi bookmaker.

  • Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Bologna Parma 0-0, vincono le difese. Derby noioso

    Scialbo e brutto pareggio a reti bianche nel derby romagnolo fra Bologna e Parma con le due squadre a conquistare il classico punticino salvezza che fa sempre bene.

    Sebastian Giovinco | © Getty Images

    Pochissime occasioni da gol in tutti i 90’ con le due difese superiori per distacco ai rispettivi attacchi e con il pressing asfissiante che ha ridotto di molto le capacità inventive di ramirez da una parte e di Giovinco dall’altra.
    Donadoni a sorpresa Valdes  con Giovinco a supporto dell’unica punta Sergio Floccari, mentre Stefano Pioli dà fiducia a Robert Acquafresca dopo il gol contro il Napoli.

    Inizio molto controllato nei primi minuti, controllo che si protrarrà per tutti i 90’. Il più propositivo fra i 22 in campo è l’uruguaiano Gaston Ramirez che viene controllato con le buone e soprattutto con le cattive maniere dalla difesa gialloblù. Giovinco non riesce mai a trovare lo spunto decisivo per pungere e quando non gira la formica atomica è notte fonda per il Parma. I rossoblù invece, pur giocando in casa non sbilanciano mai lasciando quasi sempre Di Vaio ed Acquafresca alla mercé di Paletta e compagni. Si chiude quindi una prima frazione di gioca soporifera con nessun occasione degna di nota.

    Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Morrone con Musacci con l’ex giocatore del Livorno che corre subito a casa per un problema familiare molto serio con il figlio piccoletto, colto da un problema respiratorio, poi fortunatamente risolto nel migliore dei modi. Vengono ammonito sia Giovinco che Ramirez ed al 62’ esce uno spento Valdes per far posto a Biabiaby. Ma nemmeno l’ex giocatore dell’Inter riesce a cambiare il trend della gara con l’unica occasione per il Parma rappresentata dalla carambola da calcio d’angolo con miracolo di Gillet in due tempi su tiro, assolutamente involontario di Zaccardo.

    Finisce quindi 0-0 una bruttissima partita con tanti errori e pochissime emozioni con le due difese praticamente perfette che non hanno mai lasciato spazio a vere occasioni da gol.

  • Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    Bologna Parma, probabili formazioni. Di Vaio vs Giovinco

    L’anticipo dell’ora di pranzo è veramente succulento con il derby romagnolo fra il Bologna di mister Pioli ed il Parma del nuovo tecnico Roberto Donadoni.

    Marco Di Vaio | ©Mario Carlini/Getty Images
    Proprio l’ex C.T. della nazionale italiana sembra essere intenzionato a dare continuità all’ottima prestazione fornita una settimana fa contro il Siena, presentandosi al Dall’Ara più agguerrito che mai. Stefano Pioli, dal canto suo, cercherà di non sperperare l’ottimo trend bolognese iniziato dopo la sosta natalizia con la vittoria contro il Catania ed il pareggio del San Paolo contro la squadra di Walter Mazzarri.

    L’allenatore rossoblù dovrebbe far ritorno al 3-4-1-2 con il gioiellino Ramirez sulla trequarti a supporto del tandem composto da  Acquafresca e Di Vaio , attenzione però a Taider che potrebbe ritagliarsi uno spazio dato che è ancora fuori Diamanti per il problema ai denti riscontrato durante la sosta, ma comunque risolto. Perez e Mudingayi in mediana, sugli esterni troveranno posto Crespo e Rubin. La linea arretrata farà leva su Raggi, Portanova ed Antonsson mentre sono fuori per squalifica sia Cherubin che Morleo.

    Roberto Donadoni dovrà fare a meno del suo portiere titolare Mirante, il quale continua ad allenarsi a parte al pari di Pellè. Out anche Santacroce, che nella parte finale dell’allenamento di venerdì ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro. Lo schema gialloblù sarà quindi il 3-4-2-1 con Floccari unica punta, supportato dal duo Biabiany-Giovinco che cercheranno di creare scompiglio nella difesa rossoblù. In mediana torna titolare Galloppa che ha scontato il turno di squalifica con al suo fianco capitan Morrone mentre sugli esterni agiranno Valiani e Gobbi.

    BOLOGNA PARMA PROBABILI FORMAZIONI

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Crespo, Perez, Mudingayi, Rubin; Ramirez, Di Vaio; Acquafresca.
    A disp.: Agliardi, Garics, Sorensen,Taider, Krhin, Diamanti, Gimenez. All.: Pioli

    Parma (3-4-3): Pavarini; Paletta, Zaccardo, Lucarelli; Valiani, Morrone, Galloppa, Gobbi; Biabiany, Giovinco, Floccari.
    A disp.: Gallinetta, Brandao, Pereira, Modesto, Musacci, Palladino, Valdes. All.: Donadoni

  • Napoli Bologna 1-1, Cavani evita il ko

    Napoli Bologna 1-1, Cavani evita il ko

    Alla fine per il Napoli è arrivato un punto tra tante difficoltà merito di un ottimo Bologna che ha saputo imbrigliare le punte di diamante e le fonti di gioco partenopee. Al San Paolo il Monday Night della 18esima giornata di Serie A Napoli Bologna finisce 1-1, c’è rammarico da entrambe le parti per l’occasione non sfruttata: gli azzurri avrebbero potuto avvicinarsi alla testa della classifica rosicchiando due punti a Juve e Udinese e ben 3 al Milan restando in scia dell’Inter ormai rientrata in piena corsa Champions League e scudetto, i felsinei hanno accarezzato a lungo il sogno di tornare in Emilia con l’intera posta in palio rischiando nel finale di gara, sul risultato di parità, di sbancare il San Paolo.

    Acquafresca e Inler | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La squadra che Mazzarri presenta è la solita, 3-4-2-1 con Pandev che rappresenta l’unica variazione dell’undici ideale del tecnico toscano per l’assenza di Lavezzi che va a dare manforte ad Hamsik e Cavani lì davanti; Pioli accantona il 4-2-3-1 per utilizzare un modulo speculare a quello dell’avversario mettendo una difesa a 3 e contando sull’apporto di capitan Di Vaio in attacco affiancato da Robert Acquafresca, schierato a sorpresa dal tecnico dei rossoblu al posto di Ramirez.

    Ed è proprio l’attaccante ex Cagliari, Genoa ed Atalanta che ripaga la fiducia dell’allenatore siglando la rete del vantaggio al quarto d’ora ricevendo la sfera sul taglio verso il centro dell’area di rigore di Pulzetti che buca la difesa partenopea per l’intervento errato di Campagnaro. Una doccia gelata per il Napoli che poco prima aveva sfiorato il gol con Hamsik trovando però la risposta di un ottimo Gillet.
    Il primo tempo scivola senza particolari sussulti, i padroni di casa tentano di schiacciare nella metà campo avversaria il Bologna che è bravo a difendersi e non concedere nulla agli attaccanti partenopei che si fanno vedere solo con conclusioni da fuori area.

    Nella ripresa Mazzarri disegna un Napoli a maggiore trazione anteriore con l’ingresso di Zuniga al posto di Campagnaro ma le difficoltà di arrivare al pareggio restano perchè la difesa emiliana regge bene l’urto di Cavani e soci. Al 70′ però Perez tocca con la mano in area di rigore, Brighi non ha dubbi e concede il tiro dagli undici metri che Cavani trasforma per il suo 11esimo centro stagionale. Mazzarri vuole i 3 punti a tutti i costi e sbilancia la squadra, entrano anche Edu Vargas e Lucarelli per Maggio e Inler ma così facendo presta il fianco alle ripartenze veloci del Bologna concedendo a Di Vaio negli ultimi minuti di gioco due ghiotte occasioni da rete che il capitano rossoblu non sfrutta come dovrebbe. Finisce 1-1, il Napoli sale a quota 28 e perde contatto dall’Inter, il Bologna mette un altro punto tra sè e la zona retrocessione ora a 4 punti.

  • Cagliari Bologna ultime e probabili formazioni

    Cagliari Bologna ultime e probabili formazioni

    La sfida per la salvezza tra Cagliari Bologna andrà di scena oggi alle ore 15 allo Stadio Sant’Elia. Il Cagliari deve tornare alla vittoria dopo un periodo nero nonostante l’avvento di Ballardini. Il Bologna che sembrava in ripresa con la cura Pioli deve cancellare la bruciante sconfitta contro il Palermo dell’ultimo turno.

    Davide Ballardini |©Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE CAGLIARI. I Sardi propongono un 4-3-1-2. Agazzi tra i pali a dirigere la difesa con Pisano a destra e Agostini a sinistra. I due centrali saranno il titolare Canini e Ariaudo che sostituisce l’infortunato Astori. Il centrocampo cagliaritano sarà composto da Daniel Conti in mediana con Nainggolan mezz’ala destra e con ogni probabilità Rui Sampaio a sinistra che si gioca il posto con Ekdal e Cepellini in virtù delle  cattive condizioni fisiche di Biondini. Dietro alle punte ce la fa il fantasista Cossu che servirà le punte Larrivey e Thiago Ribeiro che è in vantaggio nel ballottaggio con Ibarbo, considerando la defezione di Nenè.

    CAGLIARI.4-3-1-2 Agazzi; Pisano,Ariaudo,Canini,Agostini; Nainggolan,Conti,Rui Sampaio; Cossu; Larrivey; Thiago Ribeiro All. Ballardini
    Panchina: Avramov,Perico,Gozzi,Cepellini,Dametto,Ekdal,Ibarbo

    PROBABILE FORMAZIONE BOLOGNA. Pioli è in piena emergenza a centrocampo e per questo cambia modulo e passa al 4-3-2-1. Tra i pali l’inamovibile Gillet. La difesa deve scontare le assenze di Loria, Crespo e Coda. Dunque la retorguardia vedrà l’impiego di Antonsson e portanova centrali con Raggi terzino destro e Morleo sul versante sinistro. Come detto è caos sulle mediana: fuori l’uruguaiano Perez inforunato e Gabi Mudingayi che deve scontare un turno di squalifica. Così giocheranno Pulzetti, Casarini e Taider che è in ballottaggio con Khrin. Il greco kone sarà spostato sulla linea dei trequartisti insieme a Gaston Ramirez che ha recuperato da un infortunio muscolare. Prima ed unica punta l’ex di turno Robert Acquafresca. Dunque rimarrà fuori il capitano Marco Di Vaio che con grande possibilità entrerà a partita in corso.

    BOLOGNA. 4-3-2-1 Gillet; Raggi,Antonsson,Portanova,Morleo; Taider,Casarini,Pulzetti; Ramirez,Kone; Acquafresca All. Pioli
    Panchina: Agliardi,Garics,Cherubin,Dimanti,Krhin,Gimenez,Di Vaio

  • La dura legge del Barbera, Palermo–Bologna 3-1

    La dura legge del Barbera, Palermo–Bologna 3-1

    Nel primo anticipo dell’undicesima giornata di Serie A, il Palermo batte il Bologna per 3-1 grazie alle reti di Zahavi, Silvestre e Ilicic dimostrandosi imbattibile fra le mura amiche. Mangia deve rinunciare a quasi tutto il suo attacco, il solo Hernandez davanti con Miccoli che stringe i denti e va in panchina. Nel Bologna Pioli schiera la stessa formazione vittoriosa contro l’Atalanta con Di Vaio e Acquafresca supportati da Gaston Ramirez.

    La gioia rosanero ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il Palermo parte molto bene con Ilicic che dimostra di essere in giornata buona, infatti lo sloveno è molto pimpante e dai suoi piedi nasce il vantaggio dei rosanero al 13’ con un fendente che non viene trattenuto da Gillet che si fa trafiggere da due passi da Zahavi. L’emergenza in attacco per il Palermo diventa drammatica con l’infortunio di Abel Hernandez che si blocca durante uno scatto costringendo Mangia a sostituirlo con Varela preferendo non rischiare Miccoli. Gillet si riscatta negando il gol del raddoppio di nuovo a Ilicic compiendo una bella parata con la complicità della traversa ma Il Bologna non sta certamente a guardare e si rende pericoloso in due occasioni, prima è Kone che si beve tutta la difesa rosanero tirando di punta e trovando pronto Tzorvas, poi è Raggi che su azione da calcio d’angolo trova ancora prontissimo Tzorvas. La prima frazione si chiude quindi con il Palermo in vantaggio ma con il Bologna nel vivo del match e che avrebbe meritato anche qualcosa di più. Il Bologna sembra entrare più convinto in campo nella ripresa, ma le velleità rossoblù vengono spente dopo 5’ grazie all’incornata di Silvestre che insacca il suo secondo gol stagionale. Pioli inserisce Gimenez per uno spento Acquafresca ma è il Palermo che comanda la partita rendendosi pericoloso nelle ripartenze. Miccoli si riscalda ma alla fine non entrerà in campo grazie anche al 3-0 di Josip Ilicic che chiude definitivamente il match con l’inutile gol della bandiera, firmato da Gaston Ramirez unico a salvarsi tra i rossoblù.  Quinta vittoria su cinque partite fra le mura amiche del Barbera per la squadra di Mangia con la sosta a disposizione che arriva nel momento migliore al fine di recuperare i tanti infortunati nel reparto offensivo.

  • Pagelle Bologna-Lazio. Bene Klose, Di Vaio evanescente

    Pagelle Bologna-Lazio. Bene Klose, Di Vaio evanescente

    Portanova 5: Prova a mettere delle pezze nel nulla più totale della difesa bolognese, non ci riesce anche se di fatto commette solo un errore in occasione del gol di Lulic Mudingay 6: da ex in campo prova ad arginare le sortite dei centrali laziali, ma disputa una partita tutto sommato da sufficienza, senza infamia e senza lode. Ramirez 6: apre una battaglia personale contro Marchetti che vede vincitore l’estremo difensore laziale, però è l’unico insieme ad Acquafresca a provarci con più convinzione. Di Vaio 5: dov’è finito il bomber che segnava a raffica e che ha portato per due anni di fila miriade di gol alla causa felsinea? I tifosi, i compagni e tutto l’ambiente bolognese lo attendono perchè non possono prescindere dalle giocate del loro capitano Acquafresca 5,5: come detto insieme a Ramirez è l’unico che ci prova, sfortunato in occasione della sua battuta a colpo sicuro e soprattutto in occasione dell’autogol che porta in vantaggio la Lazio Bologna (4-3-1-2): Agliardi 6; Raggi 5,5, Portanova 5, Cherubin 5, Morleo 6; Casarini 5,5 (14′ st Gimenez 6), Mudingayi 6, Kone 5 (14′ st Pulzetti 6); Ramirez 6; Di Vaio 5, Acquafresca 5,5 (35′ st Vantaggiato sv). A disp.: Gillet, Loria, Krhin, Garics.

    Senad Lulic| © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Marchetti 7,5: Ramirez lo sognerà stanotte vedrà e rivedrà le sue parate nella sua mente e non riuscirà a scordarle facilmente, l’estremo difensore biancoceleste ha dimostrato di essere uno dei migliori in circolazione parando tutto quello che si poteva parare e mantenendo inviolata la sua porta, di questo passo potrebbe riconquistare anche la nazionale persa l’anno scorso a Cagliari. Biava 6: comincia molto male, continua peggio liberando Acquafresca al tiro, ma poi da giocatore esperto qual è si riprende e dona sicurezza ad un reparto che con lui e Diaz può contare su due ottimi elementi Lulic 7,5: segna il gol che chiude la partita, adattato a mezzala si comporta egregiamente ed in una partita in cui nessuno spicca lui fa la sua parte e si mostra giocatore di qualità, ottimo acquisto per Reja. Hernanes 6: non una partita eccelsa, propizia il vantaggio quando scaglia in mezzo quel bolide su punizione su cui Acquafresca è sfortunato, per il resto niente di eccezionale, sa fare molto di più Klose 7: non segna ma corre come un ossesso dietro ad ogni pallone, insegue l’avversario e aiuta molto la squadra in fase difensiva, 32 anni e non sentirli, con lui la Lazio può pensare in grande   Lazio (4-3-1-2): Marchetti 7,5; Konko 6, Biava 6, Dias 7, Radu 6; Lulic 7,5 (42′ st Sculli sv), Ledesma 6,5, Matuzalem 6 (27′ st Cana 6); Hernanes 6,5 (19′ st Scaloni 6); Cisse 6, Klose 7. A disp.: Bizzarri, Diakité, Rocchi, Kozak.

  • La Lazio non si ferma più. Biancocelesti battono il Bologna e sono secondi

    La Lazio non si ferma più. Biancocelesti battono il Bologna e sono secondi

    Dopo il derby ancora un’altra vittoria per la Lazio, i biancocelesti pur non mostrando un gioco eccelso si dimostrano squadra cinica e capace di sfruttare le poche occasioni che un Bologna tutto sommato ben organizzato le ha concesso. Reja ritrova il suo bomber, nonchè uomo derby Miroslav Klose e punta sul classico trio d’attacco composto dal tedesco, da Cisse e dal profeta Hernanes. La prima occasione però capita tra i piedi di Konko che sfruttando un tiro poco convincente di Ledesma, con una deviazione da vera punta sorprende Agliardi e colpisce il palo. La partita si gioca su alti ritmi ma di fatto nessuna delle due squadre crea delle grosse difficoltà all’altra, ma al 23° ecco la zampata che spezza l’equilibrio, ma a romperlo però non è un giocatore laziale o meglio non direttamente, infatti, è Acquafresca a punire il suo portiere con il più classico degli autogol, deviando nella propria porta una bordata su punizione di Hernanes, battuta da posizione defilata. Un minuto dopo però è lo stesso attaccante ex Cagliari che prova a riscattarsi sfruttando un erroraccio di Biava che lo libera verso la porta, ma sul suo tiro Marchetti si fa trovare pronto. Adesso il Bologna prova a rimettere in sesto la gara e al 34° va vicino al pareggio prima su punizione con Ramirez, che apre il suo conto personale con Marchetti, ma il portiere devia in angolo, sull’azione che si sviluppa dal corner Acquafreca, ancora lui, ha la possibilità di battere a botta sicura ma sulla sua strada trova Lulic che salva sulla linea. Come detto il fenomeno uruguaiano dei rossoblu apre il suo conto con l’estremo difensore biancoceleste e prova a chiuderlo al 43° con un’altra bordata da calcio da fermo sul quale il portiere ex Cagliari risponde presente.

    Festeggiamenti Lazio| © Mario Carlini / Iguana Press/Getty ImagesSi va al riposo col vantaggio laziale, al rientro dagli spogliatoi anche memori degli ultmi 20 minuti dei padroni di casa, ci si aspetta l’arrembaggio bolognese e invece dopo due minuti è Lulic a segnare il gol che taglia le gambe alle velleità dei felsinei e che lancia la squadra capitolina verso la vittoria e il secondo posto. Bravo il giocatore laziale a sfruttare l’ottimo assist di Cisse che lo lancia fra le linee e lo libera in area, da lì non si sbaglia. La partita di fatto finisce qui, ci provano prima Morleo su punizione ancora Marchetti pronto, poi Cisse incrociando al volo, a far cambiare il risultato che però non si schioda dal 2-0. Lazio cinica e seconda.

  • Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Juve-Bologna: Le pagelle. Vucinic ingenuo, Portanova imperioso

    Buffon 6,5: SuperGigi nelle ultime uscite non è stato chiamato a grossi interventi e anche ieri sera se non fosse stato per De Ceglie e la sua ingenuità non avrebbe corso molti pericoli, ma sull’unica occasione ha risposto presente, a mio avviso incolpevole sul gol di Portanova. Chiellini-De Ceglie 5: Uno consente il tiro a pochi passi dalla porta a Casarini, sul quale Buffon mette una pezza, l’altro completa l’opera facendosi sovrastare in maniera beffarda da Portanova, ed è così che la frittata è fatta. L’insufficienza è solo per questo, prima e dopo il gol una partita da sei pieno per entrambe, ma purtroppo pesa quella macchia che ha voluto dire due punti in meno in cascina. Pirlo 7: E’ il faro di questa Juve, nel primo tempo soffre le marcature asfissianti di Ramirez e Mudingayi, ma trova lo stesso il lampo per mandare a rete Vucinic, nel secondo gode di più spazio e porta pericoli costanti sia con i lanci, chiedere a Krasic, sia con azioni personali domandare a Gillet. Eccezionale anche in fase di copertura. Krasic 6: Buono il suo reintegro graduale, Conte, contrariamente a quanto si pensi, lo vede e lo considera come una pedina importante per il suo gioco. Milos viene da un infortunio e non ha ancora quella spinta propulsiva nelle gambe che è la sua caratteristica migliore, sfiora il gol del raddoppio e sbaglia qualche tocco semplice, ma sta tornando e i tifosi non vedono l’ora di vederlo scorrazzare per il campo la sua bionda chioma. Vucinic 5: Fa e disfà. Ottima intesa con Pirlo sull’azione del gol, ma prende due cartellini gialli ingenuamente lasciando la sua squadra in dieci uomini per un tempo intero, forse sul primo l’arbitro è un po’ fiscale, ma sul secondo non può commettere un fallo del genere sulla trequarti avversaria, con Casarin lontano dalla porta. Da rivedere, ma alcuni scambi con Del Piero sembrano mostrare il Vucinic migliore, che a Siena, fatta eccezione per l’assist a Matri, non si era visto. Juventus (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 6,5, Barzagli 7, Chiellini 5, De Ceglie 5 (29′ st Vidal 6); Pirlo 7, Marchisio 6,5; Krasic 6 (15′ st Giaccherini 6), Vucinic 5, Del Piero 5,5 (1′ st Matri 6), Pepe 6. A disp.: Storari, Bonucci, Elia, Quagliarella.

    ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
      Gillet 7: Non si capisce come un giocatore della sua qualità sia stato relegato per anni nella serie B o a lottare sempre per la salvezza con la maglia del Bari, un portiere con le sue qualità avrebbe meritato sorti migliori e ieri ne ha dato dimostrazione salvando in più di un’occasione il risultato e mantenendolo sul punteggio di parità. Incolpevole sul gol del vantaggio bianconero non è colpa sua se Konè abbandona la palla e lascia lo spazio a Pirlo di pescare Vucinic tutto solo in area. Portanova 7: Ha dei clienti non facili, ma l’ex Siena non sfigura, anzi si dimostra giocatore di qualità e di tenacia, ha il grande merito di riportare in parità la sfida con un imperioso stacco di testa su un calcio d’angolo, sovrastando Chiellini che non è di certo un fuscello. Konè 5: Nervoso, poco lucido e molto molto ingenuo nell’occasione del gol juventino, non si può concedere tutto quello spazio ad uno come Pirlo e l’albanese naturalizzato greco, dovrebbe saperlo. Mudingayi 6,5: Si francobolla a Pirlo e non lo molla un attimo nel primo tempo, lasciandolo soltanto quando il regista bianconero arretra per prendere palla, ma in quel caso lo affida alle cure di Ramirez. Salva sulla linea un tiro a botta sicura di Barzagli e lotta su ogni pallone con grande ardore, a volte pure troppo. Acquafresca 4,5: L’unica domanda che mi sovviene è: Dov’è? Statico,immobile e mai pericoloso, i suoi compagni di certo non lo aiutano, ma si sa che in casa delle grandi il ruolo dell’attaccante è anche quello di sacrificarsi, lui non lo fa e non si capisce cmo Bisoli possa averlo preferito a capitan Di Vaio. Da troppe stagioni vive nell’ombra dopo l’ottimo exploit di Cagliari più nulla sicuramente un giocatore da recuperare. Bologna (4-4-1-1): Gillet 7; Casarini 6, Portanova 7, Antonsson 6, Morleo 6; Perez 6 (1′ st Khrin 6), Mudingayi 6,5, Konè 5, Ramirez 6,5; Diamanti 5,5 (1′ st Pulzetti 6); Acquafresca 4,5 (21′ st Di Vaio 5,5). A disp.: Agliardi, Garics, Paponi, Crespo.