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  • Rivelazioni Mondiali: Asamoah Gyan, la graffiante pantera ghanese

    Ha trascinato per mano la sua Nazionale verso uno storico accesso ai quarti di finale di un Mondiale, ma proprio sul suo capo cade l’errore che estromette il Ghana dalle semifinali: Asamoah Gyan, graffiante pantera africana, scaglia al minuto 120’ della partita con l’Uruguay il calcio di rigore dell’apoteosi, macchiando al tempo stesso una rassegna iridata per lui entusiasmante.

    Leader della nuova generazione gi grandi talenti ghanesi insieme a Prince Boateng ed Ayew, Asamoah Gyan è stata la migliore punta africana del Mondiale sudafricano, con buona pace di fuoriclasse come Eto’o e Drogba. Bravo tecnicamente e dotato di ottimo fisico, la vecchia conoscenza del calcio italiano (ha militato nell’Udinese e nel Modena) si è distinto come ottimo cecchino nei pressi della porta avversaria e per il grande movimento che ha aperto varchi per gli inserimenti dei compagni. Un ottimo Mondiale, insomma, e peccato per il rigore che resterà negli annali e nel suo curriculum alla voce ‘eventi infausti’.

    Nome: Asamoah Gyan
    Nato il: 22 Novembre 1985
    Luogo: Accra
    Nazionale: Ghana
    Ruolo: attaccante
    Altezza: 180 cm
    Peso: 79 kg
    Squadra di appartenenza: Rennes
    Precedenti squadre: Liberty Professionals, Udinese, Modena

  • Rivelazioni Mondiali: il roccioso Diego Godin, sogno di Milan e Inter

    L’Uruguay di Tabarez è la rivelazione mondiale per eccellenza e per molti la fortuna dell’ex tecnico del Milan è di aver un tridente super con Forlan a far da chioccia a Suarez e Cavani ma dietro l’attacco c’è una squadra compatta che poggia sulle indiscusse qualità di Diego Godin.

    Godin, ventiquattrenne, difensore centrale della Seleccion e del Villareal abbina ad un fisico da granatiere ottime qualità aeree e di palleggio. Sicuro in fase difensiva si fa apprezzare grazie alla sua stazza nell’area avversari in occasione dei calci da fermo.

    Le ottime prove al mondiale pare abbiano fatto impennare le pretese del Villareal ma di contro Milan e Inter possono far perno sul contratto in scadenza tra una stagione. L’idea è quella di convincere il ragazzo a non firmare il rinnovo liberandosi di fatto a parametro zero ma devono far i conti con l’interesse del Real Madrid.

  • Rivelazioni Mondiali: Sami Khedira, il metronomo tedesco

    Nella straripante Germania guidata da Ozil e Klose, un ruolo essenziale svolge Sami Khedira, il metronomo dello Stoccarda. Inserito nel gennaio scorso dal Guerin Sportivo nella lista dei 100 Under 23 più forti del Pianeta (ventunesimo posto), Khedira (origini tunisine) è un centrocampista abile sia in fase di interdizione che in quella di impostazione e risulta fondamentale, tanto nella sua squadra di club che in Nazionale, per dare equilibrio al suo team.

    In Nazionale è uno dei due mediani davanti alla difesa ed assicura copertura e geometrie ma è in grado di giocare sia da interno che da regista classico in una linea mediana formata da quattro uomini. Ancora giovane ed ottimamente strutturato fisicamente (189 cm per 81 kg), molto dinamico, vanta già una notevole esperienza internazionale avendo disputato 3 stagioni da titolare con lo Stoccarda (vinta una Bundesliga) e trionfato con l’Under 21 (oltretutto con la fascia di capitano al braccio) nell’Europeo di categoria. Il prezzo d’acquisto non è eccessivo e chissà che il suo compagno Molinaro non lo abbia già segnalato a qualche top club nostrano…

    Nome: Sami
    Cognome: Khedira
    Data di Nascita: 4-4-1987
    Nazionale: Germania
    Squadra di appartenenza: Stoccarda
    Altezza: 189 cm
    Peso: 81 kg

  • Rivelazioni Mondiali: Miroslav Stoch, la terribile pulce slovacca

    L’Italia di Marcello Lippi abbandona il Mondiale 2010 e chiude al tempo stesso un’era calcistica e lo fa cadendo sotto i colpi della Slovacchia di Marek Hamsik. Tra i fratellini del ‘Marekiaro’ partenopeo, oltre ai conosciuti Vittel e Skrtel, una menzione particolare merita la terribile pulce Miroslav Stoch.

    Il Giovinco slovacco, leggermente più alto e pesante del suo alter ego italiano, è un esterno offensivo in grado di giocare su entrambe le corsie, favorito dalla buona tecnica di base e dalla facilità di calcio. Abile in entrambe le fasi di gioco, tanto quella difensiva che quella offensiva dunque, contro gli Azzurri stantuffa di raccordo tra centrocampo ed attacco perdendo inevitabilmente di lucidità sotto porta ma Criscito e compagni a lungo avranno gli incubi ripensando a lui.

    Punta esterna in un tridente o uomo di fascia a centrocampo, Stoch è preziosissimo tatticamente e nel 4-2-3-1 disegnato dal C.T. Weiss sembra aver trovato la sua collocazione ideale. Giovanissimo, ha già una vasta esperienza internazionale dopo aver militato nel Chelsea e nel Twente: il Fenerbahce, sua prossima squadra, ha anticipato tutti portandosi a casa il folletto dorato slovacco.

    Nome: Miroslav
    Cognome Stoch
    Noto a Nitra il 19-10-1989
    Nazionale: Slovacchia
    Ruolo: Centrocampista, ala
    Squadra di appartenenza: Fenerbahce
    Precendenti squadre: Nitra, Chelsea, Twente

  • Rivelazioni Mondiali: Luis Alberto Suarez il lanciere dell’Uruguay

    Rivelazioni Mondiali: Luis Alberto Suarez il lanciere dell’Uruguay

    Di lui non si può parlare certamente come di una vera e propria rivelazione, dato che il suo nome è sulla bocca di operatori di mercato e tifosi da molti mesi ormai, ma Luis Alberto Suarez è tra gli under 23 visti all’opera in Sudafrica quello che, eccettuato Leo Messi, ha fatto vedere le cose migliori.

    Punta letale sotto porta e di gran movimento, il cannoniere dell’Ajax costituisce con Forlan dell’Atletico Madrid e Cavani del Palermo un tridente atipico ma pericolosissimo. L’Uruguay di mister Tabarez, autentica sorpresa della fase a Gironi della rassegna iridata 2010, ha palesato un buon calcio ed ha colto il primo posto nel suo raggruppamento d’appartenenza grazie alla vittoria per 1-0 sul Messico con un gol di testa griffato da Suarez su cross di Cavani (nella circostanza l’inviato di ‘Tuttosport’ gli ha attribuito un bel 7 in pagella). Il pupillo di Fonseca (operatore di mercato ed ex calciatore di Cagliari, Napoli, Roma e Juventus) è un pezzo pregiato di mercato e l’Ajax, sua attuale squadra di appartenenza, vuole capitalizzare al massimo dalla sua cessione.

    Esploso nel Nacional Montevideo giovanissimo, sbarca in Olanda nel Groningen prima di approdare all’Ajax dove si mette in luce a suon di gol (74 in meno di 100 presenze distribuite in 3 stagioni) e di assist vincenti. Ben strutturato fisicamente e dotato di una buona tecnica di base, Suarez può giocare come punta ma è in grado di recitare anche il ruolo di trequartista atipico ed ha già colto prestigiosi successi individuali e di squadra: il fromboliere dell’Ajax non intende fermarsi e lavora sodo per costruirsi un futuro davvero dorato.

    Nome: Luis Alberto
    Cognome: Suarez
    Nazione: Uruguay
    Data di nascita: 24-01-1987
    Altezza: 182 cm
    Peso: 81 kg
    Squadra di Appartenenza: Ajax (Olanda)
    Precedenti squadre: Nacional Montevideo, Groningen

  • Rivelazioni Mondiali: Andrè Ayew, grinta e tecnica per il “figlio d’arte”

    Il Ghana accede agli ottavi del Mondiale sudafricano dimostrando la bontà del proprio movimento e sopratutto delle nuove leve che dopo aver vinto il mondiale under 20 si stanno imponendo anche al grande calcio. Capitano della nazionale under 20 Andrè Ayew nell’undici titolare di Rajevac trova ormai un posto fisso sugli esterni d’attacco, è un sinistro naturale ma si adatta a giocare anche sull’altra fascia di competenza.

    Dribbling, tecnica e tenacia ne fanno un prospetto interessante. E’ entusiasmante vedere con quanta grinta carica i compagni e li sprona a dar di più. E’ il figlio di Abedi Pelè, miglior giocatore africano per diversi anni e un autentica istituzione in patria.

    Gioca in Francia nell’Arles ma è di proprietà del Marsiglia. Il suo contratto però scadrà nel 2011 e questo rende il prezzo interessante per le nostre squadre italiane. Sarebbe interessante vederlo nel tridente di Gasperini o di Mihajlovic.

  • Rivelazioni Mondiali: Cheik Tiote, l’ivoriano che studia da Essien

    Il futuro della Costa D’Avorio in Sudafrica è appeso ad un filo dopo la debacle contro il quotato e temibile Brasile ma la crescita del movimento calcistico ivoriano è costante e fa ben sperare per il futuro.

    In queste prime due apparizioni ha ben figurato Cheik Tiote, ventitreenne centrocampista del Twente che studia per diventare l’Essien della Costa d’Avorio.

    Fisico da corazziere, Tiote si fa apprezzare per la sua grande dinamicità e senso della posizione. Abile nel pressing e sdradicare la palla agli avversari non disdegna nemmeno nell’impostazione del gioco. Non ancora pronto per un top club, per il costo contenuto potrebbe esser un giocatore su cui scommettere.

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  • Rivelazioni Mondiali: Valter Birsa, il playmaker sloveno

    Nella sua prima apparizione Mondiale la Slovenia sta mettendo in luce tanti elementi interessanti e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo che li rendono appetibili anche per l’Italia.

    Noi ci sentiamo di menzionare il playmaker della squadra Valter Birsa, numero dieci dell’Auxerre dai piedi fatati e dal tiro irresistibile. Talento precoce è il giocatore più giovane ad aver esordito nella nazionale slovena ed è anche il più giovane giocatore ad aver segnato 27 volte in una sola stagione nel campionato sloveno.

    Il suo punto di forza sono sicuramente i calci da fermo dai quali riesce a creare sempre pericolo per le difese avversarie. E’ un classe ’86 e potrebbe esser un rincalzo interessante per tutte le squadre del nostro campionato.

  • Rivelazioni Mondiali: Michael Bradley, il Gattuso del nuovo continente

    La nostra rubrica oggi ci impone di parlare di Michael Bradley, centrocampista degli Stati Uniti classe 1987 considerato in patria un raccomandato di lusso per esser il figlio dell’allenatore che per le sue doti calcistiche.

    Michael Bradley, merita di star nei 23 degli Stati Uniti e in questo momento meriterebbe anche un posto nel miglior 11 mondiale. Non bravissimo tecnicamente, fa dell’agonismo il cavallo di battaglia, forte nell’uno contro uno è abile ad eseguire la doppia fase di gioco ed è un autentico ruba palloni.

    Dopo una prova maiuscola contro l’Inghilterra all’esordio, dove ha irretito centrocampisti del calibro di Gerrard, Lampard e Barry, ieri ha regalato il pari contro la Slovenia in una partita vibrante.

    Cresciuto molto dopo il passaggio in Germania ai tedeschi del Borussia Mönchengladbach, ricorda il primo Gattuso per dinamismo e volontà. Il fattore negativo? Senza ombra di dubbio il temperamento. Michael Bradley è infatti un istintivo e spesso riceve ammonizioni gratuite che alla lunga pesano con giornate di squalifica.

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  • Rivelazioni Mondiali: Eren Derdiyok, lo spilungone con i piedi fatati

    Della straordinaria Svizzera che ieri ha compiuto l’impresa spegnendo i propositi bellici delle Furie Rosse di Vincente Del Bosque tutti i giocatori meriterebbero un encomio. Noi abbiamo deciso di “eleggere” Eren Derdiyok, spilungone ventiduenne di origini turche del Bayern Leverkusen.

    Centravanti atipico perché riesce a combinare bene le sue doti da corazziere (è alto 1.91) ad una tecnica e agilità sorprendente. Il suo punto di forza è il tiro ma un pò alla Luca Toni è abile a regger l’intero peso dell’attacco.

    Ieri al cospetto delle stelle del calibro di Villa, Torres non ha palesato nessun timore chiudendo la partita esausto ma da migliore in campo. In passato era stato accostato spesso al Napoli e alla Lazio, è ancora giovane e pur non segnando molto potrebbe far le fortune di molti allenatori.

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