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  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

    Buzzoole

  • Le rovesciate nel calcio, Mexes emula Ibra e Van Basten

    Le rovesciate nel calcio, Mexes emula Ibra e Van Basten

    Ligabue alcuni anni fa cantava “Una vita da mediano”. Oggi chissà quale testo avrebbe scritto per raccontare le rovesciate di Ibrahimovic e Mexes, così vicine e così diverse allo stesso tempo, ma accomunate entrambe dallo stupore di avversari e tifosi. Noi questa canzone la intitoleremo Le rovesciate nel calcio, come il titolo dell’articolo. Per la casa discografica poi possiamo sempre trovare un accordo. Iniziamo la nostra compilation dalla rete che ha stupito il mondo intero soltanto pochi giorni fa. E’ lo stesso Zlatan Ibrahimovic ad apporre il marchio di fabbrica, brevettato e costruito interamente in Svezia. Ne sanno qualcosa gli inglesi, prima schiantati dalla tripletta di Ibra, e pochi minuti più tardi affascinati dal poker dello svedese. Fuoriclasse assoluto.

    QUANDO LE FA UN DIFENSORE – E quando a segnare in rovesciata è un difensore? Crediamo abbia risposto in maniera esaustiva Philippe Mexes ieri sera, nella vittoria del Milan contro l’Anderlecht. Stop di petto spalle alla porta, pallone che viaggia a metà altezza, e voilà, la rovesciata che incanta Bruxelles, la “capitale” dell’Europa. Mexes non avrebbe potuto trovare una soluzione e una partita più azzeccata per segnare la sua prima rete con la maglia del Diavolo. Fuoriclasse per caso.

    RSC Anderlecht v AC Milan - UEFA Champions League
    Mexes, il fuoriclasse per caso delle rovesciate nel calcio | ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    IL TEMPO DEI RICORDI – Restiamo nell’universo Milan e riavvolgiamo il nastro a quel 25 novembre del 1992. Si disputava un anonimo Milan-Goteborg (sempre la Svezia a metterci lo zampino). Anche lì un calciatore giocò a poker con gli avversari. Era Marco Van Basten, forse il più grande calciatore che il club di Via Turati abbia mai avuto nella sua storia. Quella rovesciata sanciva il parziale 3-0 per gli uomini di Capello e da allora non è mai stata dimenticata. Riascoltando la radiocronaca dell’epoca, soltanto Ennio Vitanza poteva forse restare impassibile ad una rete del genere. Fuoriclasse senza tempo.

    A RITMO DI SAMBA – Celeberrima anche un’altra rovesciata, quella di Rivaldo in Barcellona-Valencia di 11 anni fa. Il calciatore brasiliano, all’apice della sua carriera, si inventò un gesto tecnico memorabile. Il tempio del Camp Nou quel giorno si inginocchiò al cospetto della divinità carioca. Nel rivederlo si ha sempre voglia di premere per l’ultima volta il tasto play. Quando poi ti accorgi che la bellezza rimane intatta all’ennesima visualizzazione, non puoi fare altro che chiamare il Louvre e chiedere informazioni circa lo stato di conservazione del Fuoriclasse informe.

    La rovesciata di Ibrahimovic [jwplayer config=”15s” mediaid=”161095″]

    La rovesciata di Mexes [jwplayer config=”30s” mediaid=”161097″]

    La rovesciata di Van Basten [jwplayer config=”120s” mediaid=”161098″]

    La rovesciata di Rivaldo [jwplayer config=”15s” mediaid=”161099″]

    Federico Pisanu

  • La Top Ten delle simulazioni, per l’Italia c’è Gilardino

    La Top Ten delle simulazioni, per l’Italia c’è Gilardino

    Nel calcio spesso e volentieri vi sono momenti in cui i giocatori si inventano falli e si rendono protagonisti di simulazioni per potersi guadagnare un calcio di rigore, una punizione, l’espulsione dell’avversario e quant’altro: non a caso settimanalmente vengono fatte anche delle simpatiche classifiche che danno vita ad una lista di “migliori” simulatori della giornata. A questo proposito il tabloid britannico Mirror ha voluto pubblicare un articolo comprendendo la “Top Ten” con tanto di video che rappresentano le più grandi simulazioni di questi anni in cui il calcio ha cominciato a spopolare nel mondo.

    A rappresentare l’Italia vi è solamente Alberto Gilardino, ora attaccante del Bologna, che si è guadagnato il settimo posto nella graduatoria per quanto fatto in campo nel match tra Celtic-Milan disputatosi nel 2007: durante un’azione l’ex rossonero si è infatti clamorosamente buttato a terra dopo non aver ricevuto nessun tocco dall’avversario, cercando di guadagnarsi il calcio di rigore ma beccandosi solamente il cartellino giallo.

    Nella “Top Ten” vi sono però anche giocatori molto importanti come Cristiano Ronaldo, considerato un gran simulatore fin dal 2002, Rivaldo, che si è guadagnato il secondo gradino del podio e tanti altri fino ad arrivare al primo posto occupato dall’attuale tecnico del Fortuna Düsseldorf, Norbert Meier.

    Partendo dal basso si trova invece Jurgen Klinsmann, calciatore tedesco che durante la finale ai Mondiali del 1990 contro l’Argentina si è reso protagonista di una grande sceneggiata: nel tentativo di avvicinarsi all’area è stato infatti puntato dall’avversario che, nonostante abbia cercato di fermare Klinsmann, è andato a vuoto mancando il tedesco che ha però dato vita ad un volo davvero accentuato, fingendo di essere stato colpito in pieno e facendo espellere il malcapitato.

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    Alla nona posizione, come sopracitato, troviamo il talentuoso attaccante del Real Madrid Cristiano Ronaldo: il portoghese però è stato inserito nella classifica non per un solo episodio ma per essere ben conosciuto come ottimo simulatore. Non a caso su YouTube è stato pubblicato un video che contiene una serie di numerevoli simulazioni che premiano così il calciatore.

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    Ottavo posto per Diego Simeone, calciatore argentino conosciuto in Italia per aver militato nella Lazio: l’attuale tecnico dell’Atletico Madrid è infatti stato inserito nella “Top Ten” per essere finito a terra dopo che Beckham lo aveva calciato per aver reagito ad un suo fallo. Probabilmente “Mirror” ha voluto includere anche lui perchè il calcio inflittogli da Beckham era leggerissimo e non in grado di farlo finire a terra ma l’arbitro nel 1998 diede ragione a Simeone cacciando l’inglese con un cartellino rosso.

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    Alla settima posizione ecco invece il video di Alberto Gilardino, caduto dopo alcuni metri dal tocco dell’avversario:

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    Sesto posto per un duetto non da poco: si tratta infatti di Lehmann e Drogba che si sono resi protagonisti di un battibecco dopo che l’ivoriano aveva reclamato un calcio di rigore: l’ex portiere tedesco, mentre il gioco stava ripartendo, ha dato una spinta a Drogba facendolo finire a terra e quest’ultimo, rialzatosi, ha dato un colpo di pancia all’avversario che si è dato lo slancio per cadere.

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    Fa parte di questa classifica anche Busquets il quale, durante il match tra Barcellona ed Inter, riceve una manata al volto da Thiago Motta: il bello arriva però quando il calciatore spagnolo, finito a terra, spia la reazione dell’arbitro, guagnandosi così il voto 10 e lode ma solamente il quinto posto per il “Mirror”.

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    In questo tutti giù per terra è stato incluso anche l’arbitro Alcock il quale, un bel po’ di anni fa, è rimasto vittima di una reazione dell’italiano Di Canio: dopo aver ricevuto il cartellino rosso l’attuale allenatore dello Swindon Town, ha dato una leggere spinta al direttore di gara che ha barcollato non poco prima di cadere, dando vita ad una scena che ha fatto ridere molti.

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    Arriviamo al podio con Steven Taylor, che è stato inserito al terzo posto grazie alla simulazione che gli ha fatto guadagnare allora il cartellino rosso:

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    Seconda posizione per Rivaldo che, durante la partita tra Brasile e Turchia, dopo essere stato colpito da un pallone sul braccio, si è accasciato a terra fingendo di essere stato preso in pieno volto: un premio che va oltre al normale in quanto così facendo l’ex rossonero ha fatto espellere l’avversario Hakan Unsal.

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    Siamo dunque arrivati alla cima di questa “Top Ten” dove a guadagnarsi la medaglia d’oro per la miglior simulazione di sempre è Norbert Meier: durante la partita tra Duisburg e Colonia, il tecnico ha tirato una testata all’avversario, stramazzando poi a terra fingendo quindi di averla ricevuta.

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  • Golazo di Rivaldo, il Sud America fa bene ai “vecchietti”

    Golazo di Rivaldo, il Sud America fa bene ai “vecchietti”

    Ronaldinho è rinato in Brasile con la maglia del Flamengo tanto da riconquistare i suoi tifosi, la nazionale ed esser prepotemente in corsa per la classifica di capocannoniere. Insieme al gaucho in queste settimane abbiamo riportato le imprese del Chino Recoba che con la maglia del Danubio ha ritrovato nuove emozioni e sopratutto la chance per esplodere il suo potentissimo sinistro.

    Il paradiso dei vecchietti del Sudamerica ha però rigenerato anche Rivaldo tornato al San Paolo dopo aver girovagato in cerca di nuove fortune. L’ex rossonero è entrato a partita in corso ed ha regalato una vittoria ai suoi che potrà esser decisiva per la conquista del titolo. Il gol con una finta “alla Rivaldo” poi è sicuramente un bel vedere. Guarda il video tratto da Youtube.

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  • Rivaldo firma con una magia il ritorno in Brasile. Video

    Rivaldo firma con una magia il ritorno in Brasile. Video

    Il campionato brasiliano è ormai diventato il paradiso dei fuoriclasse, le stelle dell’ultimo ventennio carioca dopo aver conquistato l’Europa hanno deciso di ritornare in patria per vivere le ultime gioie da calciatori. Da Ronaldo a Roberto Carlos e adesso anche Ronaldiho e Rivaldo si sono rimessi in gioco infiammando la torcida.

    Se per Dinho i tifosi del Flamengo hanno preparato una coregorafia super con tanto di cerimonia per la consegna della fascia di capitano. il quarantaduenne Rivaldo ha festeggiato il debutto con la maglia del San Paolo con un gol pazzesco: stop volante, sombrero e tiro a spiazzare il portiere.

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