Tag: Rio Ferdinand

  • Jake Daniels, da Blackpool il coraggio rende liberi.

    Jake Daniels, da Blackpool il coraggio rende liberi.

    Il giovanissimo attaccante del Blackpool Jake Daniels segue l’esempio di Josh cavallo e dopo il debutto in Championship fa coming out.

    Jake Daniels, 17 anni e recente esordiente tra i professionisti con la squadra del Blackpool Fc diventa il primo calciatore in attività a fare coming out nel Regno Unito, a distanza di una settimana dal suo debutto in campo, attraverso un’intervista rilasciata a Sky Sport UK e pubblicata dalla società trova il coraggio di dichiarare la sua omosessualità.

    Attraverso i canali social del Blackpool Fc, Daniels attraverso una lettera ai tifosi si racconta.

    Credo che questo sia il momento giusto, mi sento pronto a raccontare la mia storia.

    Jake Daniels durante l’intervista per Sky sport Uk

    Nel raccontare ed aprirsi ai tifosi Daniels ringrazia i compagni per il sostegno ricevuto e di riflesso la società che gli ha dato l’opportunità di togliersi un peso inconfessato finora e che ha minato nel tempo anche la sua crescita come uomo:

    Ho persino avuto una fidanzata per un po’ di tempo, così da far credere ai miei amici che fossi etero, ma si trattava di una menzogna faticosa. A scuola tutti mi chiedevano se fossi gay ma io negavo perché non mi sentivo pronto.

    Nell’intervista, il diciassettenne inglese, emozionato, quasi a scusarsi anche per aver mentito in tutto questo tempo, segno che ancora a livello culturale, anche in un paese con una mentalità aperta come l’Inghilterra, vivere la propria omosessualità sia ancora un tabù per molti insormontabile. Racconta per esempio che dopo essersi dichiarato con i famigliari il giorno dopo ha realizzato ben quattro gol contro l’Accrington a testimonianza del peso che si era tolto.

    Quando è iniziata la stagione volevo dimostrare chi ero come calciatore, e ci sono riuscito. Restava un’ultima cosa da fare, ora la gente lo sa, e posso vivere la mia vita, come preferisco.

    Daniels, classe 2005, ha debuttato proprio lo scorso week end nella sfida vinta per 5-0 contro il Peterborough in Championship dopo aver firmato il suo contratto da professionista che lo lega al Blackpool. Prima di questo aveva realizzato 30 reti con la squadra Under 18 dimostrando il suo potenziale come attaccante.

    Apprezzamenti e sostegno, in modo trasversale, sono arrivati da tutto il mondo del calcio inglese, da Gary Nevill a Rio Ferdinand sono arrivati attestati di stima per il coraggio dimostrato e la stessa Premier League ha scritto: “Samo al fianco di Jake e crediamo che il calcio sia per tutti” e la Federcalcio inglese ha definito il calciatore come un’ispirazione per tutti.

    Fino al coming out di Jake Daniels di questi giorni, dagli anni ’90 con le rivelazioni di Justine Fashanu avvenute però già a carriera finita, solo Thomas Hitzlsperger e Thomas Beattie avevano dichiarato la propria omosessualità sempre dopo aver smesso di giocare però. Mentre Josh Cavallo, 22 anni dell’Adealaide United, proprio prima dell’inizio della stagione in A-League ad ottobre aveva fatto coming out divenendo l’unico calciatore attualmente in attività ad essersi dichiarato gay.

  • La lista dei parametro zero a giugno 2013

    La lista dei parametro zero a giugno 2013

    In un mercato sempre più povero di soldi e privo di idee, con una programmazione in alcuni casi quasi ridicola (si inizia seguendo i giovani e si finisce comprano l’over 30), i parametri zero sono ossigeno puro per i direttori sportivi italiani (e non solo). Arrivati a gennaio, con l’apertura del calciomercato invernale, si pensa anche a rafforzare la squadra per il prossimo anno, gettando le basi per gli acquisti a costo zero dei giocatori in scadenza contrattuale. I nomi più importanti arrivano dall’Inghilterra e uniti in una sola squadra, formerebbero una formazione titolare da primi posti (perlomeno in Serie A). Probabilmente nella lista che poco più sotto analizzeremo, ci saranno dei giocatori che da oggi al primo febbraio troveranno l’accordo con l’attuale società di appartenenza per il rinnovo del contratto. Ecco il mercato a costo zero.

    Vediamo insieme le occasioni a parametro zero in Europa…

    Italia

    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images
    Hugo Campagnaro, pezzo pregiato a costo zero © Marco Luzzani/Getty images

    Nel massimo campionato italiano troviamo tre interessanti portieri in scadenza di contratto. Il più famoso (ed esperto) è Abbiati, ormai ai saluti finali con il Milan. Per lui si prospetta un’avventura all’estero, anche se non viene escluso un trasferimento in una squadra di media-bassa classifica. Disponibili a parametro zero troviamo anche Andujar (Catania) e Consigli (Atalanta), che avranno più mercato in Italia grazie al minore ingaggio rispetto al portiere rossonero.

    Discreti elementi in difesa, dove spicca su tutti Campagnaro. Il difensore del Napoli ha dichiarato di non voler rinnovare con i partenopei e su di lui si scatenerà un’asta. Anche intorno a Diakitè c’è buon mercato, con Genoa, Juve e Fiorentina pronte ad approfittare del mancato accordo tra il francese e la Lazio. Meno appetibili ma dal buon rendimento, troviamo Cesar e Andreolli del Chievo e Marchese del Catania.
    Tripletta a centrocampo con la corsa e l’agonismo di Perez (Bologna), Tissone (Sampdoria) e Flamini (Milan). Difficilmente avranno difficoltà a trovare un’altra società per l’anno prossimo.
    In attacco il genio e la follia di Fabrizio Miccoli e la forza fisica di Rolando Bianchi. Se il primo ha qualche possibilità di rinnovare con il Palermo, il capitano granata dovrà quasi sicuramente cercarsi una squadra per le prossime stagioni.

    Inghilterra

    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images
    Walcott, pezzo da novanta a parametro zero © Clive Mason/Getty Images

    Per gli inglesi proviamo a fare un gioco diverso. Creiamo una formazione titolare con i giocatori in scadenza. In porta troviamo l’ex viola Boruc (Southampton). Difesa a quattro composta dai due esterni Kolo Toure (City) e Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (United) e Squillaci (Arsenal) come centrali difensivi. A centrocampo spazio alla velocità lungo le fasce di Arshavin (Arsenal) e Malouda (Chelsea). In mezzo al campo il dinamismo di Mahamadou Diarra (Fulham) e la tecnica di Lampard (Chelsea). In attacco si punta sul pezzo da novanta Walcott (Arsenal) in coppia con Di Santo (Wigan). Niente male direi, tutto a costo zero. In panca troviamo giocatori del calibro di Senderos (Fulham), Benayoun (Chelsea), Carlton Cole (West Ham) e il Pallone d’Oro 2001 Owen (Stoke).

    Spagna

    Giocatori importanti in scadenza anche nella Liga. Spiccano su tutti Ricardo Carvalho (Real Madrid), Saviola (Malaga) e Llorente (Athletic Bilbao). Il difensore portoghese potrebbe finire la carriera in Portogallo, ma anche l’ipotesi Milan non è da escludere. Per l’attaccante spagnolo invece sembra certo il suo passaggio alla Juventus a giugno. L’italiano Lanzaro (Real Saragozza) potrebbe tornare nel Bel Paese, mentre ha mercato ovunque il giovanissimo centrocampista classe ’93 del Bilbao Ruiz de Galarreta che al momento è fermo ai box per la rottura del legamento crociato.

    Altre Nazioni

    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images
    Anche Moussa Sissoko è in scadenza di contratto © REMY GABALDA/AFP/Getty Images

    In Germania con il contratto in scadenza a giugno 2013 ci sono il portiere Rensing (Leverkusen), i difensori Schwaab (Leverkusen) e Boka (Stoccarda). A centrocampo spazio ad una vecchia conoscenza del calcio italiano, Kuzmanovic (Stoccarda) e due esperti come Tymoshchuk (Bayern Monaco) e Kehl (Dortmund), quest’ultimo alle prese con varie noie muscolari. In attacco si può acquistare a costo zero un tridente di tutto rispetto formato da Cacau (Stoccarda), Marica (Schalke) e Klasnic (Mainz).
    Pezzi da novanta anche in Francia con il brasiliano Nenè (Psg) e i centrocampisti Bodmer (Psg) e Moussa Sissoko (Tolosa). Tra Belgio e Portogallo troviamo due giocatori di qualità in scadenza contrattuale come Mbokani (Anderlecht) e Hugo Viana (Braga). Il primo, attaccante, è stato osservato in occasione della doppia sfida di Champions contro il Milan da parecchie squadre europee, mentre il secondo, centrocampista, ha visto la sua carriera scivolare via tra alti e bassi.

    Lampard, Walcott e Llorente sono sicuramente i giocatori più interessanti. La stella dei Blues è al centro di una sfida tra Lazio e Inter. L’esterno inglese e l’attaccante spagnolo sono sotto osservazione da parte della Juve. Ed infine il Milan potrebbe mettere a segno il doppio acquisto Carvalho – Nenè.

  • Rio Ferdinand colpito da una moneta, il video della vergogna

    Rio Ferdinand colpito da una moneta, il video della vergogna

    Sta facendo il giro del mondo il video di Rio Ferdinand colpito da una moneta durante le ultime fasi concitate del derby di Manchester, disputatosi nel pomeriggio di ieri all’Ethiad, in uno stadio colmo di tifosi che spingevano il City verso una rimonta che alla fine del primo tempo sembrava impossibile. Ed è proprio in questo clima che al secondo minuto di recupero della ripresa Rio Ferdinand viene colpita da due penny lanciati da un tifoso dei Citizien mentre festeggia insieme ai suoi compagni di squadra il gol vittoria appena siglato dall’olandese Robin Van Persie. Prima la gioia irrefrenabile, seguita pochi istanti dopo dalla paura, una paura che diventa terrore quando il viso del difensore inglese diventa colmo di sangue. Sono secondi interminabili.

    RIO FORTUNATO– La situazione per fortuna ritorna alla normalità nello spazio neanche di un minuto, con Rio Ferdinand che viene prontamente soccorso dal medico dei Red Devils. L’ex capitano della Nazionale inglese deve ringraziare il suo angelo custode, perché se la moneta avesse centrato il suo occhio sinistro, effettivamente sfiorato, a quest’ora staremmo parlando di tutta un’altra storia.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Rio Ferdinand in ginocchio dopo esser stato colpito da una moneta | ©Clive Mason/Getty Images

    MASCALZONE – Altri aggettivi non ci vengono in mente per descrivere il tifoso che ieri non ha avuto meglio da fare che colpire con una moneta Rio Ferdinand soltanto perché quest’ultimo stava festeggiando sotto il reparto sbagliato una vittoria fondamentale per la sua squadra.

    INVASIONE – Oltre al lancio della moneta contro il difensore dello United, il derby di Manchester ha registrato nel finale di gara anche un’invasione di campo degna delle miglior corride spagnole.

    ARBITRO – Artefice del clima infuocato che si respirava ieri all’Ethiad il direttore di gara Atkinson, protagonista in negativo nell’arco dei novanta minuti, con alcuni errori marchiani che hanno scontentato sia l’una che l’altra squadra.

    VIDEO RIO FERDINAND COLPITO DA UNA MONETA [jwplayer config=”120s” mediaid=”163452″]

  • Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Un derby di Manchester infuocato quello che si è appena concluso all’Etihad. A vincere è lo United di Sir Alex Ferguson dopo una girandola di emozioni infinite. Il risultato finale sul tabellone di gara segna 3-2 in favore degli ospiti, che in classifica allungano a più 6 proprio sugli stessi cugini Citizen. Per Roberto Mancini è la prima sconfitta stagionale in Premier League, dopo una striscia positiva di quindici partite. Un ko che fa male per i padroni di casa, che vedono allontanarsi inesorabilmente i Red Devils per quella che è a tutti gli effetti la prima fuga stagionale per lo United. Ferguson si rifà con gli interessi quindi nei confronti di Mancini e dello stesso City, che nello scorso anno riuscì a trionfare in tutti e due i derby stagionali per poi vincere lo scudetto.

    DOPPIETTA ROONEY – Il primo tempo è a senso unico, con il Manchester United che impartisce una dura lezione di gioco ai Citizen. Partita sbloccata al quarto d’ora, quando Rooney trova la prima rete dell’incontro su assist di Ashley Young. Sempre Rooney si ripete alla mezzora, quando su perfetto cross dalla destra di Rafael timbra nuovamente il tabellino. United avanti 2-0 e in pieno controllo del match.

    STRAPPO BALOTELLI– La ripresa si apre con la sostituzione di Balotelli, impalpabile fin lì, che viene rimpiazzato da Tevez. Supermario inizialmente non accetta il cambio e si dirige direttamente nel tunnel degli spogliatoi, per poi ricomparire nel finale al fianco dei propri compagni di squadra in tribuna.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Robin Van Persie ha appena deciso il derby di Manchester | ©Laurence Griffiths/Getty Images

    ACCORCIA YAYA – I padroni di casa riaprono la partita con Yaya Tourè al 60° minuto. Rete fondamentale che fa alzare vertiginosamente i ritmi dell’incontro, diventato all’improvviso un terreno di battaglia per due squadre mai dome.

    TRAVERSA SILVA – Il pallino del gioco ora è in mano ai Citizen che vanno a un soffio dal 2-2 con la traversa dello spagnolo Silva, dopo l’involontaria deviazione di spalla dello stesso portiere avversario.

    FORCING PREMIATO – Nel finale succede di tutto. E’ Zabaleta ad illudere l’Etihad e i tifosi con la botta dal limite che risolve un calcio d’angolo a favore dei Citizen. Mancano quattro minuti al 90′ e adesso il tabellone dice 2-2.

    FINALE DA INFARTO –  Ma il derby di Manchester però ha ancora tanto da raccontare. Al secondo minuto di recupero infatti il Manchester United trova il gol del definitivo 3-2 con un calcio di punizione dal limite battuto da Van Persie, sul quale la deviazione della barriera è netta. Colpo di scena decisivo, che pone fine alle emozioni sul rettangolo di gioco, ma non a quelle che hanno per protagonista uno squilibrato tifoso del City che lancia una monetina all’indirizzo di Rio Ferdinand, centrato in pieno sull’arcata sopraccigliare. La situazione rientra però nella normalità nel giro di pochi minuti e a festeggiare sono sempre i Red Devils.

  • Thiago Silva tanti soldi ma il più pagato resta Rio

    Thiago Silva tanti soldi ma il più pagato resta Rio

    Conti alla mano Thiago Silva è secondo nella speciale classifica dei difensori più pagati al mondo. Sia chiaro fin da subito: non ci stiamo riferendo all’ingaggio percepito annualmente da ciascuno dei calciatori, ma quanti soldi son serviti per acquistarli. Sebbene ieri non siano state comunicate ufficialmente le cifre della cessione di Thiago al Psg, sono concordi le voci che vogliono il club transalpino aver sborsato 42 milioni di euro al Milan. Sebbene oggi appaia una cifra monster, il trasferimento del difensore brasiliano non può essere registrato come il più costoso al mondo. Nel 2002 Ferguson sborsò infatti la bellezza di 46 milioni di euro per accaparrarsi la stella del Leeds e della Nazionale inglese, Rio Ferdinand. Cifra che ad oggi rimane la più alta mai spesa per un difensore.

    Esattamente 10 anni fa quindi l’Inghilterra veniva sconvolta dal terremoto Rio. La “follia” dei Red Devils fece scuola, perché di lì a poco il mercato dei difensori subì un’impennata dal punto di vista dei costi. Quello di Rio Ferdinand non fu però il primo acquisto così oneroso da parte di una società per assicurarsi le prestazioni di un difensore. Scopriamo allora chi sono stati dopo il britannico e Thiago i difensori più pagati al mondo.

    rio ferdinand | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Terzo in questa speciale classifica si piazza il francese Lilian Thuram, acquistato dalla Juventus di Moggi per 36,5 milioni di euro dal Parma nell’estate del 2001. Fu quindi l’ex dg bianconero ad aprire quello che sarebbe stato l’anno successivo il valzer dei difensori.

    Nel 2002 infatti, oltre al trasferimento di Rio Ferdinand, in Italia si registrarono due acquisti sensazionali da parte di Milan e Inter. I rossoneri presero dalla Lazio Alessandro Nesta, pagandolo 30,5 milioni di euro, mentre i cugini nerazzurri prelevarono dal Parma Fabio Cannavaro per 23,5 milioni. Nel giro di due anni il Real spese quasi 50 milioni di euro per la coppia SamuelSergio Ramos, con l’argentino acquisto a 23 milioni dalla Roma e lo spagnolo 27 milioni dal Siviglia. Ma il difensore che venne pagato di più dai Blancos fu il portoghese Pepe, comprato dal Porto per 30 milioni di euro nel 2007. Infine negli ultimi 3 anni, la Premier si è resa protagonista degli acquisti di Lescott (acquistato dagli sceicchi del City per 27,5 milioni) e David Luiz, che il Chelsea pagò 30 milioni di euro prendendolo dal Benfica.

    LA CLASSIFICA DEI TRASFERIMENTI PIÙ’ COSTOSI PER I DIFENSORI

    1. Rio Ferdinand 46 milioni di euro (Manchester United)
    2. Thiago Silva 42 milioni di euro (Psg)
    3. Lilian Thuram 36,5 milioni di euro (Juventus)
    4. Alessandro Nesta 30,5 milioni di euro (Milan)
    5. Pepe 30 milioni di euro (Real Madrid)
    6. David Luiz 30 milioni di euro (Chelsea)
    7. Joleon Lescott 27 milioni di euro (Manchester City)
    8. Sergio Ramos 27 milioni di euro (Real Madrid)
    9. Fabio Cannavaro 23 milioni di euro (Inter)
    10. Walter Samuel 23 milioni di euro (Real Madrid)
  • Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Euro 2012 Gruppo D, Francia e Inghilterra periocolo Ibra

    Ed eccoci al Gruppo D, l’ultimo di questi Campionati Europei. Si presenta come il girone più incerto, anche perché un vero padrone non c’è. Ucraina, Svezia, Francia e Inghilterra, saranno loro a giocarsi il passaggio ai quarti di finale. Sulla carta Francia e Inghilterra dovrebbero avere i favori del pronostico, considerando però gli ultimi anni e le vicende legate alle due Nazionali più blasonate, non ci mettiamo la mano sul fuoco. I transalpini sono lontani parenti rispetto agli stessi calciatori che contendevano negli anni 2000 titoli mondiali e continentali alle altre nazioni. L’Inghilterra invece è in una crisi tecnica imbarazzante, con Capello esonerato pochi mesi prima della partenza per gli Europei, e se non bastasse ci si è messa anche la sfortuna ad accanirsi contro la rosa di Roy Hodgson.

    LA STORIA – Apporto minimo quello dato dal Gruppo D all’albo d’oro degli Europei. Due trofei, entrambi vinti dalla Francia, nell’84 e nel 2000, grazie a due geni difficilmente reperibili nella storia mondiale, Platini da una parte e Zidane dall’altra. Dietro i transalpini il vuoto. Il migliore risultato dell’Inghilterra è stata la semifinale del ’96, persa malamente a Wembley contro la Germania alla lotteria dei rigori, nonostante i Leoni d’Inghilterra potessero contare su giocatori del calibro di Shearer, Sheringham e Gascoigne, oltre che giocare di fronte al proprio pubblico. Anche per la Svezia il miglior traguardo agli Europei arrivò dopo aver raggiunto una semifinale, più precisamente nel ’92, anche allora la Svezia era Paese ospitante. Venne estromessa dalla Germania di Sammer e Klinsmann. La Nazionale di calcio dell’Ucraina invece può vantare una storia inferiore ai 20 anni (prima era inglobata nell’Unione Sovietica). Fino ad oggi non ha mai ottenuto una qualificazione alla fase finale del torneo continentale, e quest’anno vi partecipa essendo, insieme alla Polonia, il Paese organizzatore.

    INGHILTERRA

    Wayne Rooney © Clive Mason/Getty Images

    QUANTI INFORTUNI – Da quando Roy Hodgson siede sulla panchina dell’Inghilterra, la Nazionale inglese ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni che potrebbero condizionarla pesantemente durante gli Europei. Fuori Lampard e Cahill, i due calciatori del Chelsea che avrebbero rappresentato una solida presenza all’interno della rosa anglosassone, senza dimenticare Barry. Oltre agli infortuni però, Hodgson è stato protagonista di alcune scelte quantomeno discutibili. Da una parte rimane un mistero l’esclusione di Rio Ferdinand, come dall’altra è piuttosto strana l’assenza sulla corsia di destra del Citizen Micah Richards. I due calciatori di Manchester non l’hanno presa di certo con filosofia. A sorpresa il club di Premier più presente all’Europeo sarà il Liverpool, con ben sei uomini selezionati. Da Andy Carroll al capitano Gerrard, fino ai due laterali di destra Kelly e Johnson. Anche quest’anno il big dei Leoni d’Inghilterra sarà Wayne Rooney. Con ogni probabilità avrà al suo fianco il suo compagno di squadra Ashley Young, sebbene la vera sorpresa potrebbe essere quella di Welbeck, altro United. Nel 4-4-2 di Hodgson avranno un ruolo fondamentale le fasce di gioco, con Milner da una parte e Downing dall’altra (per la coppia dell’Arsenal Walcott e Chamberlain si profila soltanto panchina). A centrocampo l’Inghilterra mostra una preoccupante carenza di giocatori, con i soli Gerrard, Henderson e Parker. Il motivo? Infortuni. Con Lampard infatti si è fatto male anche il mediano del City Gareth Barry, durante l’amichevole contro la Novergia. Al suo posto è stato convocato il difensore dell’Everton Phil Jagielka. In difesa rimane un rebus la coppia centrale titolare, vista l’incertezza palesata dal nuovo commissario tecnico nelle prime uscite con la squadra. Noi diciamo Terry-Lescott, anche perché le alternative non sono poi così elevate, se consideriamo che Phil Jones dovrebbe essere utilizzato più come difensore a destra, mentre ci rifiutiamo di credere che l’ultimo arrivato Jagielka si ritrovi con una maglia da titolare. In porta giocherà Joe Hart, uno dei migliori portieri di questi Europei.

    FRANCIA

    Francia © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    MINA VAGANTE – La Nazionale transalpina giocherà in Ucraina e Polonia con l’etichetta di mina vagante del torneo. A parte la difesa, con Mexes e Koscienly che non sembra offrire ampie garanzie al ct Blanc, il 4-3-3 dei francesi sulla carta è uno dei migliori schieramenti, uomini alla mano. Poche Nazionali infatti possono contare su un centrocampo guidato da M’Vila, con Nasri fantasista, mentre in attacco Ribery e Benzema non sono di certo gli ultimi arrivati. C’è da sottolineare poi come la Francia non perda da 19 incontri, e che nelle tappe di avvicinamento ad Euro 2012 ha dimostrato di essere particolarmente in palla. Merito della cura Blanc, che da due anni ha preso il comando delle operazioni sostituendo l’allenatore più odiato della storia del calcio (dagli stessi transalpini tra l’altro) Raymond Domenech. Alla situazione attuale sono i favoriti del Gruppo D. Il vero valore del gruppo transalpino verrà misurato dalle altre Nazionali dai quarti in poi, quando le sfide cominceranno a farsi difficili per tutti. Insieme alla Spagna, i francesi vantano il maggior numero di successi nella rassegna continentale (2), alle spalle della Germania, che comanda la speciale a quota tre. Dopo le due debacle degli ultimi 4 anni (eliminazione alla fase gironi di Euro 2008, identico risultato due anni dopo ai Mondiali del Sudafrica), al di là delle Alpi ci si aspetta finalmente una risposta da vera squadra. Anche perché per gente come Ribery e lo stesso Malouda, occasioni del genere potrebbero non ripresentarsi così spesso nel prossimo futuro.

    SVEZIA

    Zlatan Ibrahimovic © BJOERN LARSSON ROSVALL/AFP/GettyImages

    IBRACADABRA – Fin troppo facile eleggere per la Svezia il big. Si tratta di lui, Zlatan Ibrahimovic, quello che tutto fa e tutto disfa. Se è in giornata è in grado di vincere una partita da solo. Al contrario, se decide di prendersi una pausa, per i compagni di squadra è notte fonda. La Nazionale del ct Erik Hamren può davvero creare più di un grattacapo a Francia e Inghilterra, anche perché non c’è solo l’attaccante del Milan a poter fare la differenza. Occhi puntati sulla stella del Psv Toivonen, che dovrebbe giocare alle spalle di Ibra, capace in questa stagione di segnare 18 reti in Eredivisie. Oltre al trequartista del Psv, la Svezia sarà spinta sulle fasce da Sebastian Larsson, il quale arriva da una brillante stagione in Premier con la maglia del Sunderland. Tutto finito? No, perché a centrocampo ci saranno due giocatori di talento come Kim Kallstrom e Rasmus Elm. Da giovane il primo era considerato come una delle più importanti promesse del calcio continentale. Negli anni successivi Kallstrom non è riuscito a confermare le grandi aspettative intorno a lui, attestandosi in ogni caso come un giocatore di buon livello tra le fila del Lione. I problemi cronici rimangono quelli della difesa. Olof Mellberg continua ad essere il titolare al centro, e già questo può definirsi un grosso problema per i tifosi della Svezia. Non ce ne voglia il colosso dell’Olympiakos, ma la lentezza e grosse lacune nel fondamentale della marcatura fanno di Mellberg un difensore facilmente superabile dagli avversari. L’unica nota positiva del reparto difensivo è il portiere del Psv Isaksson. Proprio quest’ultimo però fa crollare quello che sarebbe potuto essere un clamoroso record. Infatti qualora uno fra Toivonen e l’estremo difensore 30enne fosse mancato nella lista dei 23, la Svezia poteva fregiarsi di essere l’unica Nazionale all’Europeo con tutti i calciatori provenienti da società diverse. Non mancano infine vecchie e recenti conoscenze italiane. Oltre a Ibrahimovic infatti, troviamo i difensori Granqvist e Antonsson, senza trascurare Wilhellmsson, che i più attenti si ricorderanno come discreta ala destra della Roma qualche anno fa.

    UCRAINA

    Andrij Shevchenko © Richard Heathcote/Getty Images

    FARI SPENTI – Nonostante parta sfavorita nei pronostici, non ci sentiamo di dare l’Ucraina già fuori da questi Europei. L’elemento che più ci fa credere che non sia così indietro rispetto alle altre è il fattore casalingo, che per alcune nazioni può rappresentare quella molla in più capace di realizzare imprese memorabili. E se da una parte ci sarà un intero pubblico a spingere gli uomini di Oleg Blokhin, dall’altra c’è anche una grande incertezza generale riguardo le avversarie dei padroni di casa. La rosa dell’Ucraina si fonda principalmente su due blocchi, quello della Dinamo Kiev (9 giocatori) e dello Shakhtar (5 giocatori). L’icona della Nazionale è manco a dirlo Shevchenko, il calciatore ucraino più forte di sempre, ma che ormai all’età di 35 anni dovrebbe recitare un ruolo di secondo piano rispetto a qualche anno fa. Nel 4-2-3-1 del tecnico Blokhin le vere stelle saranno la coppia della Dinamo Milevsky-Yarmolenko con l’esperto Voronin trequartista. A centrocampo il calciatore più rappresentativo è Timoshchuk, capitano della spedizione e attualmente in forza al Bayern Monaco. La difesa sarà composta quasi interamente da calciatori della Dinamo Kiev, con la coppia centrale Khacheridi-Mykhalyk e a destra l’esterno offensivo Oleg Gusev. In porta invece regna il caos. Sulla carta il titolare dovrebbe essere il portiere dello Shakhtar Pyatov, ma non è da escludere la sorpresa Goryainov.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
    ANALISI GRUPPO B
    ANALISI GRUPPO C 

  • Piermario Morosini, il cordoglio del mondo del calcio su Facebook e Twitter

    Piermario Morosini, il cordoglio del mondo del calcio su Facebook e Twitter

    Il pomeriggio di Sabato 14 Aprile 2012 rimarrà a lungo nella mente e nei cuori di molti: doveva essere una normale giornata di anticipi di campionato, di parole “leggere” su tematiche sportive, ed invece si è trasformato in una giornata di sgomento e tristezza, incredulità e commozione per la morte di un ragazzo di appena 25 anni, accasciatosi al suolo mentre giocava una partita di calcio, a Pescara. Un ragazzo già sfortunato nella vita, Piermario Morosini, che aveva perso i genitori quand’era ancora minorenne, ed il fratello disabile qualche tempo dopo, e che la vita ha voluto strappare ingiustamente, proprio mentre calcava il terreno verde, sotto gli occhi del pubblico incredulo, sotto gli occhi dei compagni di squadra e degli avversari. Inevitabile, per chi lo conosceva e per chi aveva condiviso con lui qualche momento importante, rivolgergli un pensiero, un ultimo saluto, un messaggio. Poche righe – diffuse dai social network – ma significative, perchè in questi casi, per chi vive questo mondo dall’interno, è immediato identificarsi.

    In primis il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, che esprime il dolore e lo sgomento di tutta la società: “Siamo tutti a terra. Per noi è un momento durissimo, dal quale dovremo provare a uscire tutti insieme. Dobbiamo avere coraggio ma adesso siamo in stato confusionale. Purtroppo contro il destino non c’è niente da fare”. Di seguito, il Pescara, la squadra avversaria nella gara di ieri, che ha voluto esprimere solidarietà alla “consorella Livorno“, per “un altro angelo volato in cielo troppo presto. Riposa in pace Piermario”.

    Un pensiero commosso anche da parte del presidente della Reggina Lillo Foti, che aveva conosciuto “Moro” durante la sua militanza in maglia amaranto: “Ciao Moro, mi sarà impossibile dimenticarti. Ho avuto la fortuna di conoscerti ed averti avuto, seppure per un breve periodo, all’interno del nostro club. Porterò sempre con me il patrimonio di straordinari valori umani e morali che possedevi e riuscivi a trasmettere. In questo momento di incommensurabile dolore vorrei solo dirti che ti voglio un bene dell’anima. Con affetto e riconoscenza”.

    Molto toccante, poi, il post lasciato sulla sua pagina Facebook da parte di Claudio Marchisio: “Non so cosa dire, pensare ad un amico oltre che collega, morire così su un campo di calcio! Non sono sicuramente la persona che lo conosceva meglio ma posso dire che era un ragazzo straordinario! Quante sfide fatte con lui nel settore giovanile, io con la maglia bianconera e lui con quella dell’Atalanta…poi l’under 21 insieme!! Ci mancherai tantissimo Piermario. Cordoglio anche dall‘Atalanta, dove il bergamasco Morosini ha militato per ben dieci anni nel settore giovanile: “Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta, attoniti e increduli, piangono la scomparsa di Piermario Morosini e si stringono affettuosamente ai suoi familiari. Ciao Piermario, resterai sempre nei nostri cuori” e da parte di Mino Favini, responsabile del settore giovanile dello stesso club bergamasco, che aveva visto crescere Piermario: “Pensavo che la vita l’avesse già provato fin troppo e invece è arrivata anche quest’ultima tragedia. Aveva perso la mamma che era un bambino e poi il papà, poi il fratello handicappato si è suicidato e gli era rimasta la sorella, anche lei con handicap. Era triste, ma dolcissimo e disponibile”.

    piermario morosini | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Struggente anche il messaggio di Roberto Baronio su Twitter: “Adesso potrai riabbracciare tutta la tua famiglia, ciao Mario!” così come quello di Stefano Mauri, che aveva giocato insieme a Morosini ai tempi dell’Udinese: “Ti ricordo ad Udine, compagno leale, sempre sorridente, un abbraccio Moro. RIP“.

    Cordoglio anche da parte del capitano della Juventus, Alessandro Del Piero, sulla sua pagina Facebook: “ È morto in campo un ragazzo di 25 anni, Piermario Morosini. Torniamo a casa pensando a lui e al dolore di chi gli è vicino. Alessandro”; del capitano dell’Inter Javier Zanetti: ” Siamo veramente sconvolti per quello che è successo a Morosini. Siamo tutti colpiti nel profondo e ci dispiace tantissimo”; del milanista Kevin Prince Boateng: “Rest in peace Piermario”; dello Juventino Giorgio Chiellini “Davvero sconvolto e senza parole, non ci posso ancora credere”; il difensore Mimmo Criscito, che aveva condiviso con lui l’esordio in Under 17 “Ricordo la prima volta il under 17 quando dividevo la stanza con te, sei sempre stato un grande. Il destino è crudele, riposa in pace Mario”.

    Oltre che in Italia, anche a livello internazionale la tragedia di Piermario Morosini ha lasciato un segno profondo: messaggio di cordoglio dall’Inghilterra da parte di Rio Ferdinand, e soprattutto nella Liga spagnola, che ha voluto rendere omaggio al giovane Piermario, con diverse manifestazioni. Dal lutto al braccio del Barcellona, al Twit del Valencia, al minuto di silenzio al Santiago Bernabeu prima della gara fra Real Madrid e Sporting Gijon, annunciato anche su Twitter (le immagini nel video sottostante, ndr).

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  • Video Balotelli rapper per un giorno

    Video Balotelli rapper per un giorno

    Mrio Balotelli non riesce proprio a star lontano dai riflettori. Questa volta a far notizia non è una baruffa in campo e nemmeno un espulsione. Non è la relazione con Raffaella Fico e le indiscrezioni hot della super wags della Premier League Jenny Thompson. Mario Balotelli diventa rapper per un giorno partecipando come guest star insieme a Rio Ferdinand, Misha B, Labrinth, Brooke Vincent, Tim Westwood, Sway, Smiler and Drake al video di Can’t Stop We feat. Mr Benz l’ultimo pezzo del giovane rapper londinese R.I.O. Super Mario entra nella sala di registrazione salutando prima il rapper e poi improvvisando una serie di virtuosismi con il pallone mettendo in evidenza le sue immense qualità.

    Video Balotelli rapper per un giorno
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    Video ufficiale di RIO – Can’t Stop We feat. Mr Benz
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  • Razzismo calcio, Blatter si scusa ma non si dimette

    Razzismo calcio, Blatter si scusa ma non si dimette

    Inopportuno, indelicato, poco sensibile: Joseph Blatter, presidente della Fifa, dopo l’ultima gaffe in ordine cronologico per ovviare al razzismo calcio, ritiene che sia sufficiente scusarsi per metter fine alle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni rilasciate a Fox Soccer, in cui il presidente svizzero sosteneva che fosse sufficiente “una stretta di mano a fine gara per metter fine alle tensioni provocate da insulti razziali nel corso delle partite”.

    Un pensiero che non poteva lasciare indifferenti i giocatori, spesso vittime di episodi di razzismo, ma anche il governo inglese che ha reso noto di essere “indignato” per le parole adoperate da Blatter.

    Josep Blatter non molla la poltrona ©Getty Images

    Rio Ferdinand, pilastro della Nazionale inglese, definisce “ignoranti” le parole del massimo esponente della Fifa, così come David Beckham, che oltre a definire inappropriato l’ intervento di Blatter, ha precisato che il razzismo calcio“non si può spazzare via nascondendolo sotto il tappeto”, ribadendo come si tratti di un problema molto serio per il mondo del calcio – riflesso di un problema intrinseco alla società – e che, pertanto, non dev’essere nè ignorato, nè sminuito.

    Alla luce della gaffe commessa, appaiono troppo comode, dunque, le semplici scuse del numero uno della Fifa, che – resosi conto tardivamente della risonanza negativa delle sue parole – aveva provveduto a diffondere su Twitter una lettera di rettifica, unitamente ad una sua foto insieme ad un ministro di colore Sudafricano.

    In aggiunta, ha provveduto, inoltre, alla diffusione di un’ ulteriore rettifica alla Bcc, nella quale si definisce “amareggiato” per l’accaduto e per le “sfortunate parole adoperate”, precisando però, come – nonostante l’errore commesso – non abbia alcuna intenzione di dimettersi, perchè le dimissioni sarebbero contrarie “al suo atteggiamento ed al suo spirito”.

    La poltrona prima di tutto, dunque, nonostante le parole adoperate abbiano ferito molti protagonisti dei campi che subiscono il razzismo calcio, spesso costretti a convivere con vergognosi insulti e beceri cori razzisti.

  • Rinviata Inghilterra – Olanda per i disordini a Londra, la voce dei protagonisti

    Rinviata Inghilterra – Olanda per i disordini a Londra, la voce dei protagonisti

    I recenti fatti che stanno sconvolgendo Londra, sotto assedio da ormai 3 giorni, si stanno ripercuotendo anche sul lato sportivo. Infatti oggi è giunta la notizia della decisione presa dalla Federcalcio inglese di annullare l’amichevole della nazionale inglese contro l’Olanda. I disordini in città si stanno focalizzando ora anche nel lussuoso quartiere di Notting Hill tanto da indurre i vertici della Football Association  ad incontrarsi con la polizia per discutere sulle reali possibilità di far disputare il match amichevole tra le due nazionali. Dall’incontro ne è derivata la comune decisione di annullare la gara in programma domani sera a Wembley visto che non ci sono le condizioni per disputare il match. La notizia non ha lasciato indifferenti i protagonisti del mondo sportivo che, tramite i propri social

    © Michael Regan/Getty Images
    network, hanno voluto rilasciare un commento in merito ai disordini. Wayne Rooney ha lanciato un appello attraverso il suo twitter affinchè finiscano le guerriglie: “Questi disordini sono folli – ha scritto l’attaccante della Nazionale inglese allenata da Fabio Capello – Perché la gente dovrebbe fare questo alla propria nazione e alla propria città? Per favore, fermatevi”. Rio Ferdinand, sempre su Twitter, si auspica invece l’intervento dell’Esercito per reprimere i tafferugli: “Inghilterra-Olanda è stata annullata, giusto. Chi vuole vedere una partita di calcio quando il nostro Paese è in agitazione? Le scene viste finora sono shockanti. Tutto questo a vantaggio di chi? Le case di persone innocenti sono andate in fumo, perché? Sembra che questi ragazzi/persone non abbiano paura o rispetto per la polizia. Forse deve intervenire l’Esercito per avere questo rispetto? E non sto dicendo che ci vuole altra violenza, ma sto dicendo che la presenza dell’Esercito potrebbe far sì che questa gente ci pensi due volte prima di continuare a fare quello che sta facendo“. Il cinguettio lasciato dal centrocampista del Tottenham e della nazionale Olandese, Rafael van der Vaart, è di rammarico per quanto sta succedendo a Londra: “Non vedevo l’ora di giocare contro l’Inghilterra. E’ terribile quello che sta accadendo a Londra“. Infine un commento è giunto anche dal general manager della nazionale inglese, Franco Baldini il quale ha parlato anche dei prossimi impegni della squadra: “Dispiaciuto per la cancellazione dell’amichevole contro l’Olanda, ma soprattutto per quanto sta accadendo a Londra. La nazionale si è allenata questa mattina ma dopo pranzo i giocatori lasceranno il ritiro. Ovviamente siamo molto dispiaciuti di non giocare, ma soprattutto per quello che sta accadendo a Londra. La nazionale si ritroverà il prossimo 29 agosto per preparare la gara contro la Bulgaria“. La partita tra Inghilterra e Olanda non è l’unico incontro sportivo annullato, infatti la polizia inglese ha espressamente richiesto che venissero rinviati anche gli incontri di Carling Cup in programma domani sera nella capitale: si è deciso infatti di slittare a domani le partite odierne tra West Ham-Aldershot Town, Cristal Palace-Crawley Town e Charlton-Reading, per consentire alle forze dell’ordine di concentrare le proprie risorse altrove.