Tag: riccardo garrone

  • Garrone fa fuori Cassano, il rinnovo è il vero problema

    Garrone fa fuori Cassano, il rinnovo è il vero problema

    Come un fulmine a ciel sereno ieri sera si è improvvisamente divulgata la notizia di un vibrante diverbio tra il presidente della Samp, Riccardo Garrone, e Antonio Cassano legato apparentemente alla mancata partecipazione del giocatore a un premio a Lavagna, ma in realtà dietro ci sarebbe il disaccordo sul rinnovo contrattuale.

    Il presidente, pare, volesse spingere il talento di Bari Vecchia a un rinnovo (contratto in scadenza nel 2013) mettendo in calce l’accordo e rendendolo pubblico in modo da aver voce in capitolo in un suo eventuale trasferimento. Cassano, convinto dai compagni di squadra si è in un primo momento detto disposto a trattare ma l’incontro è degenerato.

    Il giocatore si sarebbe allontanato sbattendo la porta e gridando contro il presidente che a sua volta ha abbandonato il ritiro visibilmente scuro in volto. Indiscrezioni vogliono un Cassano fuori rosa da subito in attesa che le due parti risolvano il contenzioso ma questa nuova esclusione porterebbe diritti al trasferimento.

    Inter e Juve sono alla finestra in attesa, a questo punto, che sia la Samp a fare il primo passo in modo da aver più margini di trattativa per il talento di Bari.

  • Garrone rompe con Cassano, la Juve in agguato

    Garrone rompe con Cassano, la Juve in agguato

    Riccardo Garrone è dall’inizio dell’avventura di Cassano alla Sampdoria la persona che lo ha maggiormente coccolato prendendone sempre le difese e proteggendolo dalla gogna mediatica provocate dal suo modo di agire.

    Ma stando alle indiscrezioni di Telenord anche il presidente avrebbe perso la pazienza per una delle ultime “cassanate” del talento di Bari Vecchia.

    A dire il vero il comportamento del Pibe de Bari non è più sopra le righe come un tempo ma Garrone non avrebbe gradito la mancata partecipazione di Cassano alla consegna Rete d’Argento a Lavagna. Oggi ci sarebbe stato un chiarimento tra i due ma questa volta non è scoppiata la pace tanto da ipotizzare una punizione da parte del club.

    Inutile dire che la Juve principalmente sarebbe pronta a sfruttare gli attriti per convincere Cassano a sposare il progetto bianconero con Marotta e Del Neri e sostituire in campo Alex Del Piero sempre più lontano dai bianconeri.

  • Juve, dopo Di Natale parte l’assalto a Pazzini

    Juve, dopo Di Natale parte l’assalto a Pazzini

    In attesa di definire gli ultimi dettagli per l’acquisto di Antonio Di Natale e rendere ufficiali le cessioni di Diego e Trezeguet rispettivamente al Wolfsburg e all’Hercules (anche se per quest’ultimo nelle ultime ore si è aperta l’ipotesi Lazio), la Juventus con il suo dg Marotta si getta a capofitto sull’affare per portare Pazzini in bianconero approfittando dell’eliminazione della Sampdorua dalla Champions League subita ieri sera a Marassi.

    L’operazione non è delle più semplici non tanto per il costo del cartellino del Pazzo valutato 20 milioni di euro ma per la volontà del presidente blucerchiato Garrone di non darlo al suo vecchio amico ora nemico alla Juve Marotta. Le dichiarazioni passate “Non lo venderei alla Juventus nemmeno per 100 milioni di euro” nel dopo partita di ieri sono state parzialmente ritrattate “100 milioni? Si, è la cifra giusta“. Una sorta di apertura insomma.
    Il dg bianconero ha a disposizione una settimana di tempo per convincere il suo ex presidente a mollare la presa perchè la finestra del calciomercato chiuderà i battenti martedì prossimo.

    La Juventus dovrebbe girare direttamente i 20 milioni, che verranno incassati dalla cessione di Diego, alla Samp per tentare di portare uno degli attaccanti più prolifici della Serie A alla corte dell’allenatore Del Neri che lo ha allenato lo scorso anno a Genova sponda blucerchiata centrando insieme a lui, grazie ai suoi 19 gol, il meraviglioso risultato dei preliminari di Champions League, e acquistare ufficialmente Di Natale versando 7 milioni di euro, risparmiati dall’onerosissimo ingaggio di Trezeguetm, nelle casse dell’Udinese.

  • Garrone vs Marotta: “c’eravamo tanto amati”

    Garrone vs Marotta: “c’eravamo tanto amati”

    E’ Fabio Paratici l’uomo che è riuscito a far litigare Beppe Marotta e Riccardo Garrone. Il presidente doriano intervenuto alla trasmissione “La politica nel pallone” di GR Parlamento ha praticamente chiuso le porte al passaggio in bianconero di Giampaolo Pazzini.

    Garrone svela la possibilità che “il Pazzo” possa partire ma chiude le porte ai bianconeri per avergli soffiato il ds Paratici oltre che Marotta.

    “Stiamo vedendo, stiamo facendo dei ragionamenti, ma non con la Juventus, nemmeno per 100 milioni di euro comunque non è una posizione ufficiale e non c’è stata nessuna richiesta”.

    “Mi hanno portato via un ottimo ds come Paratici. Non lo perdono a Marotta, perchè è una decisione sua evidentemente e non del presidente Andrea Agnelli”.

  • Cassano vs Lippi: l’ultimo tackle. Il barese spera in Prandelli

    E’ un fiume in piena Antonio Cassano in una intervista rilasciata il giorno dopo il debutto sudafricano dell’Italia e messa da parte la diplomazia attacca direttamente il ct Marcello Lippi

    “Sarei contento se l’Italia vincesse, ma non per Lippi. Le porte sono state aperte per tutti ma non per me. Può darsi che Lippi soffra la mia personalità. Spero che con Prandelli sia diverso…”. Non so se Lippi abbia mai detto che io sono uno che spacca il gruppo – dice ancora il barese -. Sicuramente lo pensa. Il ct ha detto che i giocatori devono essere pronti per la Nazionale a livello psico-tecnico e io a livello mentale faccio fatica. Ripeto, sarei contento se l’Italia vincesse ma non lo sarei per lui”.

    Capitolo Matrimonio

    “Carolina in questi tre anni mi ha cambiato la vita. Garrone mi deve fare un bel regalo – scherza Cassano -, magari il rinnovo. Sarà in prima fila al mio matrimonio e ci saranno anche Delneri e Conti”.

    Palombo

    “Palombo parte? Ma se andiamo in Champions come facciamo senza di lui? – si interroga il fuoriclasse di Bari Vecchia -. In questo periodo, comunque, si dicono tante cose ma solo il 5% sono vere. Angelo è importante, è il nostro leader, il nostro capitano, mi auguro che posa rimanere ma dovete chiedere a Gasparin. L’anno scorso all’Inter è andato via Ibrahimovic per una valanga di soldi ma nel caso di Palombo è difficile che arrivi uno più forte”.

    Il mancato trasferimento in viola
    “Non ci ho dormito la notte – ricorda -. Ho riflettuto su quanto la gente mi vuole bene, su quanto il presidente mi ha dato e ho ritenuto giusto rimanere. Mi sono detto: “Devo far bene qua e devo fare qualcosa di importante per questa maglia“. Ho ritenuto giusto rimettermi in gioco e ho avuto ragione io, ho fatto un ottimo finale di campionato”.

  • La Sampdoria riparte da Tosi e Gasparin, Di Carlo in pole per la panchina

    Riccardo Garrone non ha perso tempo e dopo aver ringraziato per il lavoro svolto Beppe Marotta, Fabio Paratici e Gigi Del Neri ha subito ufficializzato la nuova squadra. Si ripartirà da Sergio Gasparin ormai ex direttore generale dell’Udinese ma con un passato ricco di soddisfazioni e riconoscimenti. Merito particolare nella costruzione del Vicenza dei record che vinse la Coppa Italia nel 97/98 vinse la coppa italia, e nella stagione successiva giunse fino alla semifinale di Coppa delle Coppe con in panchina Guidolin.

    In veste di direttore sportivo arriva Doriano Tosi anche lui arriva da una interessante gavetta e avrà dunque alte motivazioni per ben figurare alla prima esperienza in Champions League. Per la guida tecnica il nome più gettonato è quello di Mimmo Di Carlo e in alternativa Donadoni.

  • Maccarone e Ardemagni, la Samp prepara i colpi Champions

    La Sampdoria è ad un passo dal grande traguardo Champions League impensabile ad inizio stagione ma meritato sul campo grazie all’encomiabile lavoro di Gigi Del Neri e a un organico che ha dimostrato di aver carattere e qualità.

    Raggiungere il quarto posto vuol dire partecipare alla massima competizione per club ma anche ottenere un bonus dei proventi dalla negoziazione dei diritti televisivi, che dalla prossima stagione varieranno anche secondo la posizione di classifica.

    Il patron Garrone in questa settimana ha messo mano al portafogli per ripianare il passivo della Samp al bilancio ma nella prossima stagione non si sottrarrà al sacrificio per render la sua creatura competitiva per il doppio probante impegno.

    La qualificazione vorrebbe dire congelare i gioielli Palombo, Pazzini e Del Neri ma anche investire sul mercato alla ricerca di alternative importanti. I nomi che girano con più insistenza sono quelli di Massimo Maccarone e Matteo Ardemagni, due attaccanti di razza con un passato al Milan in comune.

    Su Big Mac pare esserci proprio il Milan ma i blucerchiati sembrano esser in netto vantaggio, sul giovane Ardemagni protagonista assoluto della favola Cittadella la concorrenza da battere è quella del Bologna e del Napoli.

  • Sampdoria: Garrone ricompone la coppia Del Neri Sartori

    E’ in estasi il presidente Riccardo GArrone per i risultati inaspettati che la sua squadra gli sta regalando in questa stagione. Il patron della Sampdoria ha definito l’organico a disposizione di Del Neri come il migliore della sua gestione e per il futuro è pronto a blindare il tecnico per le prossime due stagioni.

    Secondo itasportpress l’accordo sembra ormai raggiunto ma anche il tecnico nel post partita dell’Olimpico ha fatto trasparire la volontà di continuare il progetto blucerchiato. Insieme al rinnovo di Del Neri, Garrone sta valutando a chi affidare il ruolo di Beppe Marotta ormai vicino all’accordo con la Juventus.

    Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Giovanni Sartori protagonista principale del miracolo Chievo e vecchia conoscenza di Del Neri per aver condiviso insieme le prime esperienze in serie A del club di Campedelli

  • Garrone libera Marotta alla Juventus. Sarà il nuovo dg bianconero?

    Garrone libera Marotta alla Juventus. Sarà il nuovo dg bianconero?

    Dopo un lungo corteggiamento durato per quasi 2 anni, il matrimonio tra l’attuale amministratore delegato della Sampdoria Beppe Marotta e la Juventus è destinato ad essere celebrato. Una mezza conferma è arrivata persino dal presidente del club ligure Riccardo Garrone:

    Per la mia responsabilità di imprenditore a capo della ERG per quarant’anni, se un manager giovane come Marotta viene avvicinato alla Juventus nessun risentimento. Se riceve una proposta nessuna obiezione“.

    Marotta lascerebbe Genova dopo 8 anni di lavoro, dopo aver riportato la Sampdoria, caduta nel baratro della Serie B, ad essere competitiva nel massimo campionato, culminato con il quarto posto momentaneo di quest’anno che darebbe la qualificazione ai preliminari di Champions League. Quale momento migliore di questo per cambiare aria e trovare nuovi stimoli?
    A questo punto il presidente bianconero Jean Claude Blanc, insieme alla proprietà, è costretto a fare scelte importanti. Un ruolo di direttore generale importante nel club (Marotta o Lippi) andrebbe a cozzare contro le libertà in ambito manageriale richieste dal tecnico al momento in pole position a sedersi sulla panchina bianconera, Rafa Benitez.

  • Calciopoli: Garrone alleato della Juve “le intercettazioni sono prove”

    “Le intercettazioni lasciano un po’ di meraviglia e danno ragione a chi a suo tempo riteneva che, oltre alla Juve e le altre società poi condannate, ci fosse il coinvolgimento di altri soggetti. Per la giustizia sportiva – ha detto – valgono le vecchie regole e quindi la prescrizione è tassativa. C’è però un grande problema, almeno per come sono fatto io, che tocca l’immagine del calcio, e questa cosa spesso è più grave di un eventuale processo e condanna”.

    Riccardo Garrone entra in tackle sull’Inter e Calciopoli rivalutando la posizione della Juventus e di Luciano Moggi che quattro anni addietro furono additati come gli unici colpevoli del complotto messo in atto a sfavorire le avversarie nella lotta scudetto. Il presidente della Samp pur facendo una netta distinzione su giustizia sportiva e ordinaria tiene a precisare che la moralità e la pulizia in senso lato son un altra cosa e valgono di più che una sentenza (chiaro riferimento all’Inter e allo slogan noi vinciamo senza rubare).

    E alla domanda bisognerebbe quindi togliere lo scudetto all’Inter? Garrone non si è sbilanciato in questo senso: “Non vorrei esprimere una opinione, ricordo che quando fu assegnato quello scudetto ci furono tanti amici interisti che furono scandalizzati”.

    Sul momento della Samp “Ci mancano almeno cinque punti a causa di errori arbitrali macroscopici. Con questi punti saremmo già in Champions”. E la frecciatina a Zamparini ” da quanto dice vincerà la Champions. Siamo diversi come carattere. Noi preferiamo ragionare partita dopo partita, credo che comunque ci meritiamo questo momento”