Tag: ricardo kakà

  • Il Brasile non stecca. Tris al Cile, ora l’Olanda

    Il Brasile non stecca. Tris al Cile, ora l’Olanda

    Il Brasile supera con una entusiasmante facilità il giovane Cile di Bielsa e raggiunge l’Olanda ai quarti in una partita che si preannuncia esaltante e spettacolare. I verdeoro dimostrano ancora una volta di esser terribilmenti concreti incarndo in pieno lo spirito del proprio allenatore.

    Difesa impentrabile, centrocampo dettato ad asfissiare la manovra avversaria e attacco affidato alle giocate di Kaka (ancora in ombra), ad un Robinho a corrente alternata e alla terribile vena realizzativa di Luis Fabiano.

    I primi minuti di partita vedono un Cile volitivo che sbatte contro il muro eretto da Juan e Lucio e il Brasile che sornione approfitta degli spazi in contropiede. Al 35′ il giallorosso Juan porta in vantaggio i suoi con un perfetto stacco di testa su azione di calcio d’angolo. Appena cinque minuti e su assist di Kaka Luis Fabiano trova ancora una volta la rete.

    Doppio vantaggio all’intervallo e partita ormai in cassaforte. Nella ripresa Bielsa prova a cambiar qualcosa ma la difesa verdeoro è insuperabile. A metter la parole fine è Robinho al 14′ con un perfetto contropiede. IL Brasile si conferma formazione spietata e lancia un messaggio forte alle concorrenti per la vittoria finale.

    IL TABELLINO
    Brasile-Cile 3-0

    35′ pt Juan (B); 39′ pt Luis Fabiano (B); 14′ st Robinho (B)
    Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Ramires; Dani Alves, Kakà (35′ st Kleberson), Robinho (39′ st Gilberto Melo); Luis Fabiano (31′ st Nilmar). A disposizione: Gomes, Doni, Luisão, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Grafite. All.: Dunga.

    Cile (4-3-3): Bravo; Isla, Contreras (1′ st Tello), Fuentes, Jara; Carmona, Beausejour, Vidal; Sanchez, Suazo, M.Gonzalez (1’st Valdivia). A disposizione: Pinto, Marin, Fernandez, Fierro, Millar, Orellana, Paredes. All.: Bielsa.

    Arbitro: Webb (Ing)
    Ammoniti: Kakà (B), Vidal (C), Fuentes (C), Ramires (B), Villar (B)

  • Il Brasile di Kakà all’ostacolo Cile. Nei quarti lo attende l’Olanda

    Il Brasile di Kakà all’ostacolo Cile. Nei quarti lo attende l’Olanda

    E’ un derby sudamericano caldo quello che inizierà tra pochi minuti all’Ellis Park di Johannesburg tra Brasile e Cile. Chi vincerà, andrà a scontrarsi contro l’Olanda, vittoriosa pomeriggio contro la Slovacchia [leggi l’articolo] ai quarti di finale. Non sarà facile però per i brasiliani perchè la squadra del “Loco” Bielsa sono sempre molto insidiose, come dimostra anche l’ultima gara giocata contro la Spagna.

    Gli scontri sono totalmente a favore dei verdeoro e con Dunga lo sono ancora di più: la Selecao non perde contro i cileni dal 2002 portando a casa a suo favore le ultime 8 partite, 5 se si considerano quelle dell’attuale ct da quando siede in panchina. Le statistiche, però, sono fatte per essere smentite e la Roja, che nel suo girone ha dato non pochi grattacapi alla Spagna, può rifarsi stasera in un match importantissimo e sorprendere i pentacampioni.

    Non c’è Felipe Melo tra i 22 che scenderanno in campo: il pupillo di Dunga soffre di un problema alla caviglia rimediato nella gara giocata con il Portogallo e siederà in panchina; al suo posto Ramires. Rientra invece Elano che andrà a comporre il tridente dei trequartisti insieme a Kakà e Robinho dietro l’unica punta Luis Fabiano.
    Il ct dei cileni, il ct Bielsa potrà contare su Humberto Suazo e sulla velocità dell’attaccante dell’Udinese Alexis Sanchez in avanti.

    Probabili formazioni BRASILE – CILE (ore 20:30)

    BRASILE (4-2-3-1): 1 Julio Cesar, 2 Maicon, 3 Lucio, 4 Juan, 6 Bastos; 8 Gilberto Silva, 18 Ramires; 7 Elano 10 Kaka, 11 Robinho; 9 Luis Fabiano.
    A disposizione: 12 Gomes, 13 Dani Alves, 14 Luisao, 15 Thiago Silva, 16 Gilberto, 17 Josue, 5 Felipe Melo, 19 Julio Baptista, 20 Kleberson, 21 Nilmar, 22 Doni, 23 Grafite.
    Ct: Dunga.
    CILE (3-4-3): 1 Bravo, 4 Isla, 5 Contreras, 2 Fuentes; 8 Vidal, 6 Carmona, 20 Millar, 14 Fernandez; 9 Suazo, 15 Beausejour, 7 Sanchez.
    A disposizione: 12 Pinto, 23 Marin, 18 Jara, 21 Tello, 19 Fierro, 10 Valdivia, 11 Gonzalez, 22 Paredes, 16 Orellana.
    Ct: Bielsa.

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  • Cristiano Ronaldo testa il bunker verdeoro. Portogallo-Brasile vale il primo posto

    Cristiano Ronaldo testa il bunker verdeoro. Portogallo-Brasile vale il primo posto

    Non ci sarà la sfida tra Cristiano Ronaldo e Kaka e la goleada del Portogallo alla Corea del Nord ne ha fatto perdere significato per il passaggio del turno ma il confronto tra i lusitani e il Brasile è lo stesso suggestivo oltre ad esser un buon banco di prova.

    Il Portogallo di Queiroz, dimostrano finalmente, di esser competitivi e di non dover dipendere troppo dall’estro di Cristiano Ronaldo. La sfida contro il Brasile di oggi a valere un importante primo posto che porrebbe il team di Queiroz nella parte sinistra del tabellone sulla carta più abordabile. Di contro i verdeoro di Dunga senza Kaka ed Elano saggeranno il vero valore della tanto acclamata difesa di fronte ad un attacco zeppo di stelle.

    Il Brasile arrivata al mondiale da favorita ha dimostrato non un eccessiva brillantezza ma tanta compattezza e affidabilità grazie alla cerniera di centrocampo composta da Felipe Melo e Gilberto Silva e la retroguardia per 3/4 italiana composta da Maicon, Lucio e Juan e Bastos sulla sinistra. Il giallorosso Julio Baptista sostituirà Kaka mentre l’attacco sarà sempre poggiato sulle spalle di Luis Fabiano.

    Queiroz ha inventato per il suo Portogallo un centrocampo dinamico e con tanta qualità Mendes e Meireles si integrano al meglio con Simao e Cristiano Ronaldo e l’ex juventino Tiago sembra esser la vera ciliegina. E’ interessantissimo anche il mondiale dell’esterno sinistro Fabio Coentrao.

    PORTOGALLO-BRASILE
    Portogallo (4-2-3-1):
    1 Eduardo, 13 Miguel, 2 Bruno Alves, 6 Ricardo Carvalho, 23 Fabio Coentrao, 8 Pedro Mendes, 16 Raul Meireles, 7 Cristiano Ronaldo, 19 Tiago, 11 Simao Sabrosa, 18 Hugo Almeida. (12 Beto, 22 Daniel Fernandes, 3 Paulo Ferreira, 4 Rolando, 21 Ricardo Costa, 5 Duda, 15 Pepe, 14 Miguel Veloso, 20 Deco, 10 Danny, 9 Liedson).All. Carlos Queiroz.
    Brasile (4-4-2): 1 Julio Cesar; 2 Maicon, 3 Lucio, 4 Juan, 6 Bastos; 13 Dani Alves, 8 Gilberto Silva, 5 Felipe Melo, 19 Julio Baptista; 11 Robinho, 9 Luis Fabiano. (12 Gomes, 14 Luisao, 15 Thiago Silva, 16 Gilberto, 17 Josue, 18 Ramires, 20 Kleberson, 21 Nilmar, 22 Doni, 23 Grafite). All. Carlos Dunga.

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Mondiali 2010: highlights Brasile – Costa d’Avorio 3-1

    Il Brasile inizia a far sul serio e con una prestazione convincente conquista tre punti importanti per il passaggio del turno. La Costa d’Avorio del temibile Drogba non può nulla contro la forza dirompente dei verdeoro, con un Kaka in versione rossonera e Luis Fabiano finalmente in stato di grazia. Doppietta del bomber e gol di Elano prima del gol di Drogba.

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  • Luis Fabiano stende la Costa d’Avorio. Il Brasile risponde all’Argentina

    Luis Fabiano stende la Costa d’Avorio. Il Brasile risponde all’Argentina

    Il Brasile lancia un messaggio all’Argentina con una prestazione convincente e piena di spunti interessanti contro la Costa d’Avorio di Didier Drogba. I verdeoro ordinati come non mai in una difesa ermetica e un centrocampo senza fronzoli lanciano alle rivali mondiali un messaggio di solidità e forza.

    Protagonista assoluto dell’incontro è il ritrovato Luis Fabiano autore di una doppietta di pregevole fattura che mette in evidenza ancora una volta ai tifosi milanisti la differenza con Huntelaar. Prima rete al 25′ del primo tempo, nel momento migliore della Costa d’Avorio, su una bella azione con assist di Kaka.

    Stupendo il raddoppio del bomber del Siviglia, doppio sombrero e tiro imparabile per Barry. Peccato che il gol sia viziato da un fallo di mano. Partita in discesa per il Brasile trascinato da un Kaka finalmente in stato di grazia. E’ dell’ex milanista anche l’assist per Elano.

    Gioia anche per Drogba nel finale ma per la Costa d’Avorio è davvero una brutta serata. Lenta, cattiva e con un Eriksson stranamente impacciato. Nel finale è Kaka a perder le staffe e a lasciare i suoi in dieci per doppia ammonizione.

    BRASILE-COSTA D’AVORIO 3-1
    24′ pt Luis Fabiano (B); 5′ st Luis Fabiano (B); 16′ st Elano (B); 34′ st Drogba (CA)
    Brasile (4-2-3-1):
    Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Elano (21′ st Dani Alves), Kakà, Robinho; Luis Fabiano. A disposizione: Gomes, Doni, Luisao, Thiago Silva, Gilberto, Josué, Ramires, Julio Baptista, Kleberson, Nilmar, Grafite. C.T.: Dunga
    Costa d’Avorio (4-3-2-1): Barry; Demel, Touré, Zokora, Tené; Eboué (27′ st Romaric), Yaya Tourè, Tioté; Dindane (9′ st Gervinho), Kalou (23′ st Keita); Drogba. A disposizione: Zogbo, Yeboah, Angoua, Boka, Gohouri, Bamba, Gosso, Romaric, Koné, Doumbia, Gervinho. C.T.: Eriksson.

    Arbitro: Lannoy (Francia)

    Ammoniti: Tiené (CA), Keita (CA), Tioté (CA)
    Espulso: 43′ st Kakà (B) per doppia ammonizione

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  • Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Il Brasile vince al suo esordio Mondiale ma la notizia è che la modestissima Corea del Nord ha tenuto testa chiudendo il primo tempo sullo 0-0 e nel finale è riuscita a segnare all’impermeabile retroguardia verdeoro.

    Per Dunga pioveranno ancora altre critiche e questa volta ci sentiamo di schierarci dalla parte dei tifosi. Squadra lenta ed impacciata e senza cambio di ritmo con un Kaka lontano parente dei tempi rossoneri.

    IL primo tempo è di una noia mortali con i verdeoro a specchiarsi della propria bellezza e i coreani coperti alla ricerca di un risultato storico. L’inverno sudafricano si sposa male con il calore brasiliano dei suoi fantasisti, l’unico parzialmente ispirato è Robinho anche se le sue giocate sono più per il pubblico che per la squadra.

    Lo 0-0 del primo è comunque una vittoria per l’undici di Kim-Jong Hun che nella ripresa vengono riportati sulla terra da uno straordinario gol dell’indemoniato Maicon: un esterno destro a rientrare che sorprende il portiere. Rotto il bunker è stato Elano a metter in risultato in cascina ma nel finale c’è gloria Ji Yun-nam da oggi vera gloria nazionale.


    BRASILE-COREA DEL NORD 2-1

    Maicon (B) al 55′, Elano (B) al 72′, Ji Yun-nam (C) all’89’.

    BRASILE: 1-Julio Cesar; 2-Maicon, 3-Lucio, 4-Juan, 6-Michel Bastos, 5-Felipe Melo (dall’84’ 18-Ramires), 8-Gilberto Silva, 7-Elano (dal 73′ 13-Dani Alves), 10-Kaka (dal 78′ 21-Nilmar), 11-Robinho, 9-Luis Fabiano. All. Dunga.

    COREA DEL NORD:
    1-Ri Myong-guk; 5-Ri Kwang-chon, 2-Cha Jong-hyok, 13-Pak Chol-jin, 3-Ri Jun-il, 8-Ji Yun-nam, 11-Mun In-guk (dall’80’ 6-Kim Kum-Il), 17-An Yong-hak, 4-Pak Nam-chol, 10-Hong Yong-jo, 9-Jong Tae-se. All. Kim-Jong Hun.

    ARBITRO: Viktor Kassai (Ungheria)

    AMMONITI: Ramires (B).

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Ernesto Bronzetti: “Quale Pato, Ancelotti vuole Kakà. Poi su Milito e Maicon…”

    Intervenendo telefonicamente alla trasmissione calciomercato di mediaset premiun, il consulente di mercato Ernesto Bronzetti fa il punto sulle trattative di mercato dell’ultimo periodo.

    “TROPPI SOLDI PER MAICON, PEREZ E MOU CONTRARIATI”

    Il primo nome caldo di cui si è parlato è stato quello di Maicon, che secondo l’esperto se il prezzo non dovesse abbassarsi rimarrà a Milano, spiega:”Ho parlato con Florentino Perez, il giocatore piace, ma rimarrà all’Inter, il prezzo è alto, e Florentino non ha intenzione di spendere 35 milioni” anche perchè “Il Real Madrid prende giocatori giovani, magari spende un po’ di più ma non per giocatori trentenni”. Poi spiega anche il dissenso di Mourinho nell’ avviare la trattativa “Anche Mourinho non è disposto a spendere tale cifra, quindi penso che la trattativa non si farà”.

    “QUALE PATO! ANCELOTTI HA CHIESTO KAKA’”

    Si parla anche molto delle dichiarazioni di Pato, che secondo alcuni rumors sarebbero dovuti ad un interessamento da parte del Chelsea di Ancelotti, ma Bronzetti smentisce la situazione “Pato resterà al Milan, anche la società rossonera ha smentito ogni sua probabile partenza da Milano, poi gli obiettivi di Ancelotti sono altri”. Quali? “Ho sentito Ancelotti, mi ha detto che vorrebbe prendere Kakà . Il punto però è che la trattativa è lunga e complessa. Il brasiliano, reduce da un oscura annata, potrebbe riscattarsi proprio nel Chelsea del suo ex allenatore. ma a frenare la tratattiva c’è Roman Abrahmovic, che secondo Ancelotti “Non è più disposto a pagare ingaggi onerosi” (Cole e Ballack docet), ma soprattutto è contrariato nel prendere un giocatore in fase calante e molto fragile di salute. A complicare la situazione c’è il Real, che non avrebbe motivo di venderlo a distanza di un solo anno, per una cifra inferiore a quella sborsata per prelevarlo dal Milan (65 milioni).

    “MILITO NON INTERESSA, REAL HA MOLTI ATTACCANTI”

    Per concludere vengono fatte anche domande riguardo il futuro di Milito, bomber nerazzurro che tramite il suo procuratore ha fatto sapere di aver avuto “offerte importanti” nel caso l’Inter non ritoccasse l’ingaggio all’Argentino. Offerte che però non sono arrivate dal Real Madrid dell’Ex Josè Mourinho “ Ha 30 anni e Mourinho per l’attacco ha Higuain, Cristiano Ronaldo e Benzema“. Il futuro di Milito sembra dunque nelle mani di Massimo Moratti, che dovrà mantenere la promessa al Principe, quando dichiarò che riguardo ad un suo aumento non ci fossero problemi.

  • Mondiali 2010: Gilardino nella top ten dei giocatori più sexy

    Il Mondiale è alle porte e per gli sportivi, di solito uomini, è un occasione d’oro per far incetta di partite. Per le donne invece, sarà, una insopportabile attesa o per chi riuscirà comunque a guardare le partite l’occasione per veder visi sexy e fisici mozzafiato.

    La stampa “newyorkese” ha stilato la classifica dei dieci calciatori più sexy di Sudafrica 2010 inserendo in terza posizione in nostro Gilardino.

    Secondo Am New York, i dieci giocatori piu’ sexy da seguire durante i mondiali.

    LANDON DONOVAN: 28enne americano dei Los Angeles Galaxy. Divorziato ha fra i suoi tratti caratteristici lo charme.

    DIDIER DROGBA: il 32enne dell Costa d’Avorio gioca nel Chelsea. Sposato e impegnato in diverse organizzazioni di beneficenza. E’ ambasciatore dell’Onu e, fra i suoi tratti cartteristici, vanta tratti somatici pronunciati e una vistosa muscolatura. Potrebbe saltare il mondiale a causa di un infortunio al gomito.

    ALBERTO GILARDINO:
    Il 27enne italiano della Fiorentina, e’ sposato e ha ”un corpo e un viso perfetti”. Rinomato per essere umile, di solito dopo un gol si inginocchia facendo finta di suonare il violino.

    OGUCHI ONYEWU:
    americano 28enne gioca nella file del Milan, e’ sposato e fra i suoi tratti caratteristici vanta un memorabile sorriso. E’ dotato di uno spiccato senso dello humor. Oguchi significa ”Dio lotta per me”.

    KAKA’: brasiliano del Real Madrid, ha 28 anni ed e’ sposato. Ambasciatore dell’Onu dal 2004 e’ impegnato nella lotta contro la fame.

    FERNANDO TORRES:
    il 26enne spagnolo del Liverpool e’ sposato e sembra destinato a essere uno dei protagonisti dei mondiali sud africani. Giocatore leale e’ famoso per intrattenere buoni rapporti con i tifosi della squadra rivale per eccellenza del Liverpool, ovvero l’Everton.

    CRISTIANO RONALDO:
    portoghese 25enne del Real Madrid. Il suo nome completo e’ Cristiano Ronaldo Dos Santos Aveiro e suo padre nello scegliere il nome di sarebbe ispirato all’ex presidente americano Ronald Reagan, di cui era grande ammiratore. Rinomato per la sua bellezza, Cristiano Ronaldo e’ anche balzato alle cronache per i suoi numerosi appuntamenti con bellezze mondiali, che gli sono valsi il titolo di ‘serial-date’.

    ROBIN VAN PERSIE: l’olandese 26enne dell’Arsenal e’ sposato e conosciuto per la sua lealta’ e integrita’. Sua madre era una pittrice e suo padre uno scultore e avrebbero voluto che lui seguisse la carriera artistica.

    NICOLAS LODEIRO: uruguaiano 21enne dell’Ajax e’ single. Nel suo passato vanta successi in molti altri sport come il nuoto, il triahtlon, la pallavolo e il basket.

    MICHAEL BRADLEY:
    l’americano 26enne del Borussia. Figlio dell’allenatore della nazionale di calcio statunitense, ha dimostrato il proprio talento sul campo.

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  • Amichevoli Internazionali: Brasile e Inghilterra fanno sul serio

    Il Brasile e l’Inghilterra fanno sul serio e nell’ultima amichevole pre Mondiale dimostrano un ottima condizione atletica condita da un brillante gioco di squadra che può metter timore in vista dei mondiali.

    I verdeoro trascinati da un Robinho in stato di grazia hanno avuto la meglio della Tanzania per 5-1. Doppietta per il funamobolico dei City e per Ramires e un sigillo anche per Kaka su assist di Maicon. Per i padroni di casa in gol Aziz.

    L’Inghilterra, schierata in formazione “quasi” titolare da Capello, si è sbarazzata della selezione locale dei Platinum Stars con un netto 3-0. A segno Defoe, Joe Cole e Rooney.

    Gli highlights di Tanzania – Brasile 1-5
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  • Mourinho parla da madrileno e annuncia Maicon

    Josè Mourinho concede ad As la prima intervista da tecnico del Real Madrid e dimostra subito di aver le idee chiare. Il portoghese è consapevole di aver solo una strada da imboccare ed è quella della vittoria ad ogni costo e per farlo dovrà coinvolgere le tante stelle della rosa nel suo progetto.

    Il potere di Mourinho lo si intuisce da alcuni passaggi dell’intervista, nei quali annuncia una cambio drastico e radicale nella gestione degli acquisti da parte del Real Madrid. Far cambiare idea al presidente Florentino Perez e investire sulla difesa piuttosto che sul reparto avanzato è un compito arduo, ma lo Special One ce la farà.

    Mou annuncia l’arrivo di tre difensori e di Maicon: “Mi piace giocare a quattro dietro, quindi ho bisogno di difensori. Maicon? E’ nel momento di fare nuove esperienze. Milito? L’Inter non lo vende”.

    Lo stile di gioco?

    “Il Real avrà una rosa equilibrata e per questo ho bisogno di tre o quattro difensori. Mi piace giocare a quattro dietro, ma ho giocato e vinto anche con la difesa a tre. In ogni caso, sempre, nella mia retroguardia il quarto è un laterale come Maicon o Cole. In mezzo al campo, invece, possiamo giocare con il rombo o con il triangolo: se utilizzeremo il triangolo, tre attaccanti saranno allineati”.

    Maicon e Milito
    “E’ un crack, è un portento fisico, ha grandissima qualità, è un laterale che segna 6 o 7 gol a stagione e credo che per lui sia arrivato il momento di provare nuove esperienze. Milito? Tutti i club più importanti lo vorrebbero: il Madrid, il Barcellona, il Chelsea, l’Inter… tutti. Come attaccante centrale ha tutto. E’ una punta fantastica. Però credo anche che sia un giocatore entrato nella storia dell’Inter e che il club non gli permetterà di partire. Chiaro che mi piacerebbe averlo con me al Real, però Milito è dell’Inter: deve solo chiedere più soldi…”.

    Di Maria?
    “Di Maria è un giocatore fantastico in un piccolo campionato. Ho dubbi su come possa rendere in un campionato come quello spagnolo o come quello italiano. Se mi dicono che possiamo acquistarlo a un prezzo ragionevole, rispondo di prenderlo. Ma se il prezzo fosse molto alto, dico di no perché non mi piace che il mio club spenda prezzi folli per un giocatore…”.

    De Rossi?
    “Mi piacciono i giocatori agli ultimi anni della loro carriera. Mi piace avere giocatori di 33 o 34 anni… Lampard e Gerrard sono grandi giocatori che in campo danno tutto… De Rossi? Lui, come Totti, è la Roma e la Roma non lo vende”.

    Kaka
    “Kakà è reduce da una stagione che si è complicata a causa di un infortunio, ma sono convinto che possa tornare ai suoi livelli. Nelle mie squadre, però, si gioca in gruppo e tutti devono lavorare per il bene del gruppo aiutando i compagni. Una squadra che gioca per vincere dei titoli deve essere cosciente delle sue virtù e dei suoi difetti e deve lavorare come un blocco. Una squadra che vuole vincere titoli, deve vincere le partite e per vincere le partite deve giocare bene. Saremo una squadra con una nostra identità, non imiteremo nessuno. L’identità sarà delineata dai giocatori e da me. E per farlo dovremo lavorare molto. Ricordandoci sempre che il Real Madrid è un club molto più grande di tutti noi”.