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  • Champions League, Barcellona – Chelsea e Real Madrid – Bayern Monaco le semifinali

    Champions League, Barcellona – Chelsea e Real Madrid – Bayern Monaco le semifinali

    Chelsea e Real Madrid raggiungono Barcellona e Bayern Monaco in semifinale di Champions. Questo l’esito della doppia sfida dei quarti di finale, se per le merengues il discorso qualificazione era stato già archiviato dopo il 3-0 rifilato all’Apoel conquistato nel match d’andata giocato a Cipro, i londinesi hanno dovuto faticare più del previsto al cospetto di un Benfica che non si è mai arreso anche quando sotto di un gol è stato costretto a giocare in inferiorità numerica per oltre un tempo per l’espulsione del capitano Maxi Pereira.

    I Blues di Di Matteo passano con al 21′ con Lampard, freddo nel trasformare il penalty concesso dal direttore di gara Skomina per una spallata di Javi Garcia su Cole, l’arbitraggio poi ha scatenato le proteste del ds delle Aquile Rui Costa al termine della gara, nonostante l’uomo in meno e i due gol da recuperare nel computo tra punteggio della gara d’andata e il primo tempo di quella del ritorno, i lusitani non si perdono d’animo e si gettano in avanti alla ricerca del gol del pari che avrebbe potuto riaprire i giochi concedendo tanti varchi per gli attaccanti del Chelsea, in particolar modo con Fernando Torres.

    La rete del pari, meritata, arriva un pò tardi a 4 minuti dallo scadere dei 90 minuti regolamentari con Javi Garcia che sugli sviluppi di un corner anticipa tutti di testa compreso Cech, la squadra di Jesus crede nell’impresa e si riversa tutta in avanti ma al 92′ a punire troppo severamente un Benfica generosissimo ci pensa l’ex Porto Meireles che in contropiede, uno contro uno, scaglia la sfera sotto l’incrocio dei pali. Per il Chelsea si tratta della quarta semifinale nelle ultime sei stagioni e la sesta nelle ultime nove edizioni della Champions League. Ora ci sarà il proibitivo confronto con il Barcellona, per Di Matteo l’esame Guardiola: l’andata si giocherà allo Stamford Bridge il 18 aprile mentre il match di ritorno sei giorni più tardi, il 24, nell’inviolabile Camp Nou.

    Real Madrid © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Finisce in goleada l’altro quarto di finale, al Bernabeu. L’Apoel ne prende 5 dal Real ma è comunque vincitore morale del match, essendo riuscito a violare la porta difesa da Casillas per ben due volte, e della competizione per essere arrivato fino ai quarti di finale contro ogni aspettativa. Con il discorso qualificazione già praticamente chiuso, Ronaldo e compagni si divertono in un vero e proprio “tiro a segno”, la squadra di Mourinho va al riposo sul 2-0 con le reti dell’asso portoghese e di un ritrovato Kakà. Nella ripresa esce fuori l’orgoglio dei ciprioti che trovano un gol storico con Manduca al 67′ che fa esplodere di gioia gli oltre 3 mila supporters arrivati al Bernabeu ma CR7 poco più tardi punisce ancora l’Apoel con un calcio di punizione delizioso a giro imparabile per il portiere facendo 3-1. Il Real non è sazio e cala il poker con Callejon a 10 dal termine, gli ospiti accorciano nuovamente le distanze grazie al penalty di Esteban Solari, fratello di Santiago che giocò nelle fila del Real dal 2000 al 2005. Non è ancora finita qui perchè c’è ancora il tempo per il 5-2 definitivo di Di Maria che beffa il portiere Chiotis con un pallonetto. Ad attendere il Real Madrid in semifinale il Bayern Monaco che aveva eliminato il Marsiglia con due 2-0. Le due gare di semifinale con i tedeschi (andata all’Allianz Arena il 17 aprile e ritorno al Bernebeu il 25) e l’eventuale finale dividono Mourinho dalla storia, lo Special One potrebbe essere infatti il primo tecnico a conquistare 3 Champions League alla guida di 3 club diversi dopo averla alzata al cielo con Porto nel 2004 e Inter nel 2010.

  • Champions League, Chelsea – Benfica e Real Madrid – Apoel chiudono i quarti

    Champions League, Chelsea – Benfica e Real Madrid – Apoel chiudono i quarti

    Stasera con Chelsea – Benfica e Real Madrid – Apoel cala il sipario sui quarti di finale di Champions League. Le gare di andata hanno premiato entrambe le squadre che una settimana fa hanno giocato in trasferta ma mentre per il Real quella di stasera al Bernabeu sarà una semplice passeggiata forte del 3-0 ottenuto in Cipro per i londinesi il discorso qualificazione non è ancora chiuso anche se la rete di vantaggio siglata da Kalou al Da Luz che attualmente fa pendere l’ago della bilancia dalla parte dei Blues è di un’importanza rilevante dal momento che costringerà i lusitani a scoprirsi sin dalle battute iniziali di gara. La squadra allenata da Roberto di Matteo, unico italiano rimasto in Champions dopo l’eliminazione del Milan di ieri, potrà avere così a disposizione praterie per poter colpire con velocissime ripartenze.

    Il tecnico italiano, che ha preso il posto dell’esonerato Villas Boas , in un mese di lavoro è riuscito a ricompattare il gruppo recuperando i senatori dello spogliatoio come Lampard, Drogba e Terry portando quei risultati che erano mancati con il suo predecessore: la grandiosa rimonta contro il Napoli dall’1-3 dell’andata ha ridato nuova linfa agli inglesi che in quest’ultimo scorcio di stagione si giocheranno la quarta semifinale nelle ultime sei stagioni e la qualificazione in Champions del prossimo anno. Di Matteo non avrà a disposizione il difensore più in forma del momento e grande ex del match David Luiz infortunatosi alla caviglia, al suo posto al fianco di Terry e davantia  Cech dovrebbe esserci Cahill, a sinistra agirà Cole mentre a destra il ballottaggio è tra gli ex Porto Bosingwa e Paulo Ferreira; in mediana il trio è composto da un altro ex Porto Meireles, Ramires e Lampard, in avanti a sostegno di Fernando Torres ci saranno Mata e Sturridge con Drogba che partirà inizialmente dalla panchina.

    Il Benfica arriva allo Stamford Bridge consapevole della difficoltà della gara ma non per questo partirà già da sconfitto: il tecnico Jorge Jesus vuole riportare le Aquile in semifinale di Champions a distanza di 22 anni dall’ultima volta e sa che per centrare l’obiettivo servirà la partita perfetta affidandosi alle doti tecniche di Aimar e confidando nelle doti realizzative di Oscar Cardozo. In difesa Emerson scalerà al centro della difesa a far coppia con Luisao con l’inserimento a  sinistra di Capdevila con Maxi Pereira sulla corsia opposta, a centrocampo il belga Witsel  con Gaitan e Javi Garcia e l’ex Roma Artur tra i pali. Al Benfica servirà vincere con almeno due gol di scarto oppure uno segnando più di una volta, con lo 0-1 si va ai supplementari. Chi passa il turno alla semifinale si “regala” il Barcellona.

    PROBABILI FORMAZIONI CHELSEA – BENFICA

    CHELSEA (4-3-3): Cech; Bosingwa, Cahill, Terry, Cole; Ramires, Meireles, Lampard; Sturridge, Torres, Mata.
    Panchina: Turnbull, Ivanovic, Paulo Ferreira, Essien, Mikel, Kalou, Drogba.
    Allenatore: Di Matteo.

    BENFICA (4-3-1-2): Artur; Maxi Pereira, Luisao, Emerson, Capdevila; Gaitan, Javi Garcia, Witsel; Aimar; Rodrigo, Cardozo.
    Panchina: Eduardo, Luis Martins, Matic, Nolito, Saviola, Bruno Cesar, Nelson Oliveira.
    Allenatore: Jesus.

    Josè Mourinho © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Al Santiago Bernabeu il discorso qualificazione è già chiuso, la rivelazione di questa edizione della Champions League Apoel aveva resistito per 70 minuti nella gara d’andata giocata a Nicosia prima di inchinarsi al Real andato in gol con Benzema per due volte e Kaka. Proprio l’ingresso in campo del brasiliano ex Milan, insieme al connazionale Marcelo, cambiò il volto ad un match rivelatosi complicato servendo prima l’assist per l’attaccante francese e poi raddoppiando mettendo al sicuro il risultato. Stasera Kaka sarà in campo dal primo minuto, il tecnico Josè Mourinho inoltre concederà spazio a diversi elementi che hanno giocato poco, come Altintop in difesa. Torna titolare anche Di Maria che giocherà sul settore avanzato di destra con Cristiano Ronaldo a sinistra, Benzema sarà il centravanti mentre Xabi Alonso sarà affiancato da Granero con Sahin che si accomoderà in panchina così come Fabio Coentrao. Ad attendere le merengues in semifinale c’è già il Bayern Monaco che ha eliminato il Milan. Per l’Apoel la serata del Bernabeu sarà il giusto premio per aver disputato una inaspettata quanto sorprendente Champions cercando di chiudere nel migliore dei modi questa favola.

    PROBABILI FORMAZIONI REAL MADRID – APOEL NICOSIA

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Altintop, Pepe, Ramos, Marcelo; Granero, Xabi Alonso; Di Maria, R. Kaka, Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Adan, Albiol, Coentrao, Sahin, Callejon, Ozil, Higuain.
    Allenatore: Mourinho.

    APOEL NICOSIA (4-4-2): Chiotis; Helder Sousa, Boaventura, Jorge, Alexandrou; Poursaitides, Helio Pinto, Nuno Morais, Charalambides; Ailton, Manduca.
    Panchina: Pardo, Ilia, Adorno, D.S. Kakà, Solomou, Marcinho, Solari.
    Allenatore: Jovanovic.

  • Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Champions League, Real Madrid e Chelsea ipotecano la semifinale

    Due vittorie esterne nelle prime due sfide dei quarti di finale di Champions League. Se per il Real Madrid la trasferta nella capitale cipriota Nicosia era una pura formalità, quella del Chelsea in terra lusitana rappresentava un impegno insidioso poichè il Benfica in casa concede poco o nulla all’avversario (chiedere al Manchester United per credere, ndr).

    APOEL – REAL MADRID – L’urna di Nyon aveva servito su un piatto d’argento la qualificazione alla semifinale a Mourinho, il Real si era ritrovato infatti sorteggiato con la squadra cenerentola della Champions ma, allo stesso tempo, autentica rivelazione per aver terminato in testa il proprio girone davanti a Zenit San Pietroburgo e Porto prima ed eliminato poi agli ottavi il più quotato Lione: l’Apoel. Lo splendido colpo d’occhio dei 23 mila del Neo GSP Stadium di Nicosia è di certo la nota più bella della serata, spinti dall’entusiasmo dei supporters il fortino dell’Apoel resiste per ben 70 minuti: i ciprioti tengono bene il campo nel primo tempo ma Mourinho nella ripresa indovina i cambi inserendo Kaka e Marcelo che si renderanno determinanti: l’ex Milan sale in cattedra pennellando prima il cross per la testa di Benzema e siglando poi la rete del raddoppio merengues dopo una discesa sulla sinistra proprio del connazionale terzino, rete che tramortisce i giocatori dell’Apoel in campo ma non i tifosi sugli spalti che continuano imperterriti nei loro cori. Lo 0-3 finale con il quale si chiude il match è di Benzema che firma la sua personale doppietta per il suo settimo centro in questa edizione della Champions League mettendo in cassaforte la qualificazione alla semifinale, improbabile, per non dire impossibile, infatti che nella gara di ritorno al Bernabeu il sorprendente Apoel di Ivan Jovanovic, che comunque vada a finire è stata protagonista indiscussa in Champions, riesca a recuperare le tre reti di svantaggio e a ribaltare addirittura il risultato.

    Mata, Torres e Kalou © Clive Rose/Getty Images

    BENFICA – CHELSEA – Al da Luz di Lisbona c’è il pubblico delle grandi occasioni, 60 mila “cuori rossi” per trascinare al successo il Benfica che vede la possibilità di centrare la semifinale di Champions che manca da 22 anni. Le Aquile però devono fare i conti con un Chelsea rivitalizzato dalla cura Di Matteo e che pare ormai aver voltato pagina dopo l’esperienza insoddisfacente in panchina di Villas Boas. Primo tempo equilibrato e giocato a ritmi bassi da entrambe le squadre senza particolari sussulti, nella ripresa, dopo la fase di studio preliminare, i padroni di casa alzano il ritmo alla ricerca della rete che servirebbe per giocare il ritorno con maggiore tranquillità concedendo però in questo modo ai londinesi veloci e pericolose ripartenze soprattutto con l’indiavolato Ramires. Ed è proprio grazie ad una sua accelerazione ad un quarto d’ora dal termine che il Chelsea trova il gol, lanciando in profondità sull’out di destro Fernando Torres il quale è bravo a resistere alla carica di un avversario e a servire al centro per Kalou che non deve far altro che spingere la sfera in rete alle spalle di Artur ipotecando la semifinale. Nonostante l’assalto finale, il Benfica non impegna mai seriamente Cech ritrovandosi così a giocarsi il tutto per tutto tra sette giorni a Stamford Bridge.

  • Folies Psg, 62 milioni per Pato e Kaka

    Folies Psg, 62 milioni per Pato e Kaka

    Il Psg piomba su Pato e Kaka, le due stelle di Milan e Real Madrid, storica coppia rossonera che ha scritto le pagine più belle del libro milanista. Quante sono le possibilità che i due brasiliani approdino alla corte dell’ex Ancelotti?

    Pato e Kaka | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Leonardo fa sul serio. Dal suo arrivo a Parigi ha iniziato a dare corpo ad un progetto ambizioso per portare il club francese sul tetto più alto d’Europa. La scorsa estate l’acquisto di Pastore infiammò i fan del Paris Saint Germain. Sei mesi dopo gli stessi tifosi in festa per l’argentino ex Palermo sono pronti ad entrare in paradiso. Sulla panchina non c’è più l’anonimo Kombuarè, ma quel Carletto Ancelotti che nel proprio curriculum può vantare due Champions League vinte nell’arco di 4 anni. Il regista Leonardo sta riavvolgendo il nastro del revival Milan, raccogliendo i fotogrammi più belli. Pato e Kaka reciteranno da attori protagonisti nella pellicola che andrà in onda al Parco dei Principi.

    La notizia di oggi è la mega offerta da parte del Psg per i due brasiliani di Milan e Real: 62 milioni di euro, 38 milioni per il “Papero” e i restanti 23 milioni per il trequartista dei Blancos. Non sarà però facile convincere le due società plurititolate  in Europa e nel mondo. L’attaccante rossonero è in rotta con l’allenatore Massimiliano Allegri e non ha fatto nulla per nasconderlo. Anche il procuratore Gilmar Veloz ha parlato dell’offerta parigina, definendola “affascinante”. Rimane comunque un’operazione molto complicata, soprattutto perché il Milan non può permettersi di cedere uno dei suoi attaccanti, considerata la situazione critica in ottica Champions. In caso di cessione del brasiliano la società rossonera avrebbe soltanto Ibrahimovic e Robinho arruolabili. Qualora arrivasse Tevez la situazione non cambierebbe, in quanto l’attaccante del City è già stato utilizzato da Mancini durante la fase a gironi della manifestazione europea. Più probabile invece un trasferimento di Pato a Parigi nella prossima estate.

    Discorso analogo per Kaka. Proprio ieri Josè Mourinho ha lanciato un messaggio forte alla propria squadra, dicendo di non volersi privare di alcun calciatore. Kaka ha sempre manifestato la sua felicità nel giocare in un club prestigioso come il Real Madrid ed è deciso a dimostrare tutto il proprio valore fin qui rimasto inespresso. L’ago della bilancia è rappresentato dall’ex maestro Ancelotti. La sua presenza sulla panchina del Psg è sinonimo di sicurezza e progetto ambizioso, con la concreta possibilità di essere al centro del progetto. L’attore Kaka continuerà a recitare la parte di comporsa al Bernabeu o vorrà tornare a essere il protagonista assoluto di un squadra giovane, ambiziosa e molto ricca?

  • Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Nelle ultime ore il destino di Pato sembra non sposarsi più con quello del Milan. Il richiamo parigino dai maestri Ancelotti-Leonardo sembra farlo vacillare come mai prima d’oggi. Analizziamo i pro e contro dell’affare, che se andasse in porto rivoluzionerebbe l’intero emisfero boreale calcistico.

    Cinquanta milioni di euro e sette milioni all’anno per il giocatore, questa l’offerta che sarebbe stata presentata a Galliani dall’ex Leonardo. Un’offerta irrinunciabile oggettivamente, sia per la società che per lo stesso calciatore. Però il Milan ci ha abituato negli ultimi anni a clamorosi colpi di scena, non dando nulla per scontato. L’esempio di Kaka docet. Esattamente due anni fa c’era stato il contatto con il City, disposto a fare follie per l’ex numero 22 rossonero. La risposta del Milan? No, grazie. Si erano mossi i tifosi in prima persona, invocando all’asso brasiliano di restare. Sembra ieri quando Kaka si affacciò alla finestra della sua casa con la maglia del Milan in mano, quasi a dichiarare amore eterno per i colori rossoneri. Una favola che nel mondo moderno non aveva precedenti. Come andò a finire? Sei mesi dopo Kaka fu il primo acquisto della campagna faraonica del nuovo presidente dei galacticos Florentino Perez. Meno soldi nelle casse milaniste e prestigio centuplicato per il trequartista.

    pato © Claudio Villa/Getty Images

    Quanto converrebbe al Milan lasciare partire a gennaio Pato? Poco o nulla. Un aspetto fondamentale della vicenda, fin qui trascurato dai media francesi e italiani, riguarda la lista Champions del Milan. In attacco figurano Ibrahimovic, Robinho, Pato e Cassano, più altri due ragazzi della Primavera. Una dirigenza esperta come quella rossonera difficilmente può cadere in errori macroscopici, come ad esempio il caso Forlan di quest’estate. Nel caso Pato si trasferisse in Francia rimarrebbero arruolabili per le partite di Coppa Campioni soltanto 2 attaccanti, visto e considerato che Cassano non tornerà prima dell’inizio della prossima primavera. Può il Milan disputare la manifestazione europea più importante con soltanto Ibra e Robinho disponibili? Pura utopia. Ecco perché i conti non tornano. L’arrivo di Tevez è ininfluente, dal momento che è inutilizzabile in Champions, avendo già giocato con il City di Mancini. El Shaarawy e Inzaghi sono esclusi, chi rimpiazzerebbe Pato? Nessuno, nemmeno Maxi Lopez, come già dichiarato lo scorso weekend da Galliani (“Tevez o nessun altro”).

    Analizzando più a fondo la vicenda restano pochi pro e numerosi contro. Nulla ci lascia escludere che in Via Turati stiano pensando a un Kaka-bis, ovvero rispedire al mittente l’offerta importante del Psg durante la finestra di mercato invernale ed eventualmente cedere il brasiliano nella sessione estiva, quando però la situazione potrebbe essere notevolmente cambiata. Sono ormai noti i dissapori tra il tecnico Massimiliano Allegri e il giovane attaccante. Chi resisterà più a lungo al Milan? Il livornese, che giorno dopo giorno sta entrando sotto il mirino del presidente Berlusconi per il gioco poco spettacolare e l’assenza di Pato nell’undici titolare, oppure lo stesso brasiliano, fidanzato da ormai oltre un anno con la figlia del numero uno rossonero, che le cronache rosa danno in dolce attesa? Tutto lascia pensare che sarà Allegri la vittima di questo intrigo che sta scaldando gli ultimi giorni del 2011.

  • Inter, Maicon al Real? Soldi più il prestito di Kakà

    Inter, Maicon al Real? Soldi più il prestito di Kakà

     

    Calciomercato.it
    Le parole del fantasista brasiliano Kakà sembravano essere chiare: “E’ vero, sento Leonardo, ma rimango al Real Madrid”, chiudendo ogni possibile ipotesi di mercato, sul possibile scambio tra Maicon e il giocatore ex rossonero. Dalle ultime indiscrezioni giornalistiche riportate dalla Gazzetta dello Sport, non si può parlare di caso chiuso, anzi. Mourinho secondo la rosea sarebbe sempre più convinto di voler strappare il terzino brasiliano ai nerazzurri, e in casa Madrid l’ultima folle idea sarebbe quella di versare una parte in denaro, aggiungendo il prestito secco di Kaka per abbassare il prezzo del cartellino di Maicon, ritenuto ancora troppo elevato dagli spagnoli. Manovra che, nel concreto è certamente più realizzabile rispetto allo scambio ipotizzato solo una settimana fa, con il valore dei due giocatori totalmente differente, e smentito immediatamente dalle parti in causa.   Il nodo problematico sarebbe l’ingaggio di Kakà, che ovviamente andrebbe a pesare in maniera troppo onerosa sulle casse nerazzurre: 12 milioni lordi, 9 netti, che il Real starebbe pensando di dividere a metà con l’Inter, andando incontro alla squadra di Moratti. Ovviamente l’affare nonostante la prospettiva più suggestiva del prestito, difficilmente andrà in porto, perché molto probabilmente Florentino Perez, non si priverà così facilmente di un giocatore da lui tanto voluto. Mourinho avrà un bel lavoro da fare in estate per convincere Florentino a fare lo sforzo necessario per portare a Madrid il “suo” terzino destro. Maicon rimane comunque l’indiziato numero 1 per l’addio da Milano. L’Inter e i suoi tifosi rimangono in attesa di notizie. Sul fronte Sneijder dopo le innumerevoli voci che lo accostavano a Hiddink al Chelsea o al Manchester United sotto la guida di un suo grandissimo estimatore come Ferguson, arrivano le parole del giocatore a mettere chiarezza sul suo futuro prossimo: “All’Inter c’è un clima familiare, e ci sono tutti i presupposti per puntare in alto – ha spiegato Sneijder attraverso The Sport Editions– La città di Milano è meravigliosa, pittoresca, regna l’eleganza, la amo. Al momento sono felicissimo qui, non vedo perché dovrei andarmene!”. Ovviamente dichiarazioni a parte sono attese le offerte dei Blues e dei Red Devils, poiché ad un’offerta irrinunciabile difficilmente Massimo Moratti potrebbe dire di no. Dichiarazioni tratte da: Gazzetta dello Sport

  • Scambio Kaka per Maicon? Dov’è l’affare?

    Scambio Kaka per Maicon? Dov’è l’affare?

    Direttamente dalle pagine della Gazzetta dello Sport arriva l’ultima bomba di mercato targata Inter- Real Madrid. Secondo la rosea i contatti tra i due tecnici Leonardo e Mourinho andrebbero avanti da fine dicembre 2010, precisamente da quando il brasiliano iniziò a guidare l’undici nerazzurro con la benedizione del Vate di Setubal.

    dalla rete
    Moltissime le telefonate nel corso della stagione da parte di Leo per chiedere consigli al portoghese, o fare gli auguri prima di una sfida importante a un tecnico ancora legato moltissimo all’Inter. Stavolta secondo i rumors, la chiamata avrebbe avuto come argomento centrale il mercato delle due squadre. Leonardo e Mourinho avrebbero parlato di Maicon e Kakà arrivando a ipotizzare un possibile scambio tra le due società. Considerando come Maicon questa stagione abbia avuto un rendimento da montagne russe, e Kakà sia stato più tempo in infermeria che in campo, l’affare potrebbe realmente andare in porto. Sono state sempre evidenti oltretutto le richieste di Mourinho di un laterale destro di spessore al suo presidente Perez e come invece in questi ultimi giorni le sirene inglesi in casa Inter, potrebbero attirare Sneijder verso Londra o Manchester, soprattutto con l’arrivo di Hiddink nei Blues. Tutto così facile? Tutt’altro. Analizziamo i Pro e  Contro di quest’ipotesi di mercato: PRO- La volontà di Maicon nella passata stagione non è stata mai troppo chiara, sembrando essere un giorno ad un passo dal Real, e il giorno dopo con improvvisi lanci di dichiarazioni d’amore verso i colori nerazzurri. Il risultato è stato tenere un giocatore che forse aveva realmente intenzione di misurarsi in un altro campionato e seguire il suo allenatore Mourinho. Scambiare Maicon per ottenere un giocatore come Kakà potrebbe accontentare realmente le due società, venendo incontro anche alle esigenze nerazzurre, con Moratti che dopo lo sgarbo Leonardo ex rossonero potrebbe fare il bis puntando su un giocatore che in Italia non hai mai deluso. Proprio Leonardo potrebbe essere l’uomo giusto per il rilancio in Italia di un calciatore che solo due anni fa era considerato il più forte al mondo. CONTRO- Sicuramente la volontà del giocatore che più volte ha dimostrato l’attaccamento alla maglia rossonera, e quindi difficilmente accetterebbe un trasferimento in nerazzurro. Perez in secondo luogo considera il brasiliano incedibile, perché è stato un acquisto su cui ha puntato forte, e non vuole perderlo in questo modo. Terzo fattore potrebbe essere il conguaglio da inserire per dare il via all’affare: considerando che nella passata stagione Maicon valeva 30 milioni e Kakà due estati fa fu pagato 67, sicuramente non si potrebbe parlare di scambio senza l’inserimento ulteriore di una cifra da parte dell’Inter. L’età del giocatore potrebbe rappresentare un’ulteriore fattore negativo, poiché come ha già spiegato Moratti, l’idea è quella di svecchiare l’Inter. CRISCITO- Discorso a parte per il terzino del Genoa Domenico Criscito sul quale l’Inter sembra davvero ad un passo. La trattativa sembra in fase di stallo, considerando come il club si stia tutelando in caso avvenga la cessione di Maicon. Ulteriori conferme arrivano dal presidente rossoblu Enrico Preziosi: “ Al momento l’Inter è il club più interessato a Criscito”. La sensazione è che la giusta accelerazione alla trattativa arriverà in caso della partenza dell’esterno brasiliano. JULIO CESAR FINO AL 2014- Il portiere brasiliano Julio Cesar sempre dalle pagine della Gazzetta dello Sport tranquillizza i tifosi nerazzurri per quanto riguarda la sua permanenza all’Inter: “ E’ vero la Roma mi ha cercato, ed erano interessati, ma ho deciso che resto all’Inter fino al 2014, fino alla scadenza del mio contratto. Storia chiusa. Vorrei che il mio nome sparisse dalle pagine del calciomercato!” Rilanciando una promessa per gli anni a venire: “ Voglio battere subito il Milan nella Supercoppa e poi rivincere lo scudetto. Prima del 2014 vorrei alzare nuovamente la Champions.”

  • Scambio Ibrahimovic – Kakà, idea di Mourinho

    Scambio Ibrahimovic – Kakà, idea di Mourinho

    Con il terminare della stagione calcistica, si avvicina la fase più intensa del calcio mercato, che nelle assolate giornate estive presenterà potenziali scambi, colpi ad effetto, cessioni clamorose.

    Fra queste, si annovera di certo la notizia del progetto di Josè Mourinho, riportata dal Mundo Deportivo, di realizzare un clamoroso scambio fra Kakà ed Ibrahimovic, per consentire il ritorno del brasiliano al Milan, dove è rimasto in ottimi rapporti con la dirigenza, e con Adriano Galliani in particolar modo, e per riabbracciare il suo pupillo Zlatan, con il quale ha conquistato il suo primo scudetto sulla panchina nerazzura. Per Ibra sarebbe un ritorno in Liga spagnola, ma sul fronte del più acerrimo nemico della sua ex squadra, ossia il Barcellona: per lui, però, questo non sarebbe di certo un problema rilevante, dato che ha già sperimentato in prima persona il passaggio dall’Inter al Milan, oltre che dalla Juventus all’Inter nel post Calciopoli.

    Per Ibra, inoltre, sarebbe un’ottima occasione per vendicarsi con Pep Guardiola con il quale nella scorsa stagione in blaugrana non ha mai instaurato un gran feeling, anche per le difficoltà di adattamento dello svedese alla coralità della manovra voluta da Guardiola.

    Dal punto di vista economico, nonostante lo scambio appaia come fantamercato, l’operazione avrebbe buoni margini di riuscita anche se il presidente del Real Florentino Perez non vorrebbe svendere Kakà, poichè lo acquistò a circa 65 milioni di euro mentre ora sarebbe valutato intorno ai 25 milioni di euro, pressocchè la stessa cifra spesa dal Milan per acquistare Ibra in estate dal Barca.

  • Maicon premiato miglior brasiliano d’Europa

    Maicon premiato miglior brasiliano d’Europa

    Oggi al centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile, è stato consegnato al terzino nerazzurro Maicon il “Samba d’Or”, premio come miglior giocatore brasiliano in Europa per il 2010. Questo premio è stato creato nel 2008 dall’associazione Sambafoot con vincitori del calibro di Kaka nella prima edizione e Luis Fabiano per l’anno passato. Come si legge sul sito ufficiale dell’Inter, all’allenatore nerazzurro Leonardo, è spettata la consegna del premio.

    Assolutamente giusto premiare un giocatore come Maicon, che lo scorso anno ha praticamente vinto tutto, concludendo un’annata irripetibile.

    Ricordando anche il premio di miglior difensore della passata edizione della Champions League vinto nella giornata dei sorteggi europei.

    Dopo un periodo di calo fisico, e problemi al ginocchio che l’hanno tenuto lontano dai campi, si sta rivedendo nelle ultime partite il vero terzino destro più forte del mondo (come l’aveva definito Roberto Mancini allora tecnico nerazzurro), le sue avanzate devastanti e l’apporto fondamentale alla fase offensiva.

    “È un onore incredibile – ha dichiarato il giocatore dell’Inter – poter ricevere questo premio, a simboleggiare anche il connubio tra Brasile ed Europa. Per questo premio devo però anche e soprattutto ringraziare i miei compagni: senza il loro aiuto non avrei potuto vincere nulla di quanto ho vinto. Da soli non si vince nulla. E insieme noi vogliamo continuare a vincere tanto, perché non ci sentiamo affatto appagati. Personalmente, è un buon momento per me: mi sento bene, l’infortunio è alle spalle, spero quindi di poter continuare a fare del mio meglio e ad ottenere grandi soddisfazioni con l’Inter. E anche con il Brasile. Le motivazioni certo non mancano, anzi, sono ancor più di prima. Più si vince e più si vuole continuare a vincere”.

    Passate le sirene madrilene estive, Maicon con queste parole sembra rimarcare una volta per tutte la volontà di voler restare ancora a lungo con i suoi compagni nerazzurri.

  • Attenta Juve, l’Inter di Leonardo vuole soffiarti Piazon

    Attenta Juve, l’Inter di Leonardo vuole soffiarti Piazon

    Nonostante l’agente Fifa ed esperto di mercato sudamericano Sabatino Durante abbia già dato per conclusa la trattativa che dovrebbe portare il nuovo astro nascente del calcio brasiliano Lucas Piazon alla Juventus, dall’Inghilterra rimbalza la notizia che sul talento 16enne considerato l’erede di Kakà è piombata prepotentemente l’Inter.
    Secondo la stampa d’Oltremanica infatti il club nerazzurro può soffiare alla Juventus Piazon sfruttando il canale privilegiato che ha il nuovo tecnico Leonardo con il Brasile grazie alla sua mediazione e alla sua conoscenza per i giovani talenti brasiliani. Non dimentichiamo che fu proprio Leonardo a portare Kakà e Pato al Milan e a consigliare tempo fa lo stesso Piazon al club rossonero.

    Il tecnico nerazzuro avrebbe convinto il calciatore a cambiare idea e a trasferirsi all’Inter proprio quando Juventus, San Paolo e Piazon si erano ormai messi d’accordo e sembrava questione di giorni rendere la cosa ufficiale. Al club paulista sarebbero andati quasi 7 milioni di euro mentre il giocatore sarebbe sbarcato in Italia non prima di aver compiuto il 18esimo anno di età oppure in questo mese di giugno se fosse giunto in tempo il passaporto italiano (Piazon è di origine veneta).
    Se l’indiscrezione si rivelasse fondata questo per la Juventus sarebbe un duro colpo da digerire. La coppia Marotta – Paratici dovrà ricorrere subito ai ripari sferrando una controffensiva.