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  • Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Euro 2016: Piqué salva la Spagna

    Alla Spagna bicampione in carica, serve un colpo di testa, a 3 minuti dalla fine, di Gerard Piqué per venire a capo di una Repubblica Ceca tosta e coriacea che ha retto il colpo fino quasi alla fine e che archivia questo esordio con il rimpianto di non esser riuscita a completare fino in fondo l’opera difensiva.

    Il gol decisivo lo ha segnato Piqué ma la palma di migliore in campo se la merita assolutamente Andres Iniesta. L’asso del Barcellona ha deliziato la platea con giocate sopraffine ma sopratutto ha messo sulla testa, del suo compagno di squadra, un pallone che chiedeva solo di esser spinto in porta.

    Veniamo al racconto della sfida.

    La partenza della gara vede le Furie Rosse subito in attacco con un Morata che pare ispirato ma che si trova di fronte un Čech in giornata positiva. Anche David Silva ha la sua chance ma la gara non si sblocca e si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa sono sempre gli spagnoli a partire forte ma la Repubblica Ceca non sta a guardare ed anzi si rende pericolosa con Hubník, che però colpisce troppo debolmente, e con Kadeřábek che mentre sta assaporando il tocco vincente si vede anticipato da Fabregas. La Spagna però non si scompone ma nonostante gli ingressi di Aduriz, per Morata, di Thiago Alcantara, per Fabregas, e di Pedro, per un deludente Nolito, non riesce a pervenire al gol. Quando si sembra scivolare verso lo 0-0 ecco che arriva l’invenzione di Iniesta, una palla dolce dolce che pesca Piqué libero in area. Il colpo di testa del difensore è preciso, Čech non può niente e le Furie Rosse passano in vantaggio. Nel recupero la Repubblica Ceca ha la chance di trovare il pareggio ma la conclusione di Darida è ben respinta da de Gea. Al fischio finale la Spagna può festeggiare un successo importante che però lascia ancora qualche dubbio sulla concretezza in attacco degli iberici.

     

    SPAGNA – REPUBBLICA CECA 1-0 (87° Piqué)

    Spagna (4-3-3): de Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Alba; Fàbregas (70° Alcántara), Busquets, Iniesta; Silva, Morata (62° Aduriz), Nolito (82° Pedro).

    Allenatore: del Bosque.

    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Čech; Kadeřábek, Sivok, Hubník, Limberský; Darida, Plašil; Selassie (86° Šural), Rosický (89° Pavelka), Krejčí; Necid (76° Lafata).

    Allenatore: Vrba.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Limberský (R).

  • Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    Italbasket missione compiuta, preolimpico conquistato

    L’obiettivo, minimo, è centrato, l’Italbasket batte la Repubblica Ceca e si qualifica al torneo preolimpico per cercare di esser protagonisti a Rio 2016.

    Un successo ottenuto con un terzo quarto in cui l’Italia ha chiuso le maglie difensive e si è dimostrata perfetta in attacco realizzando un parziale di 32-17 che non ha lasciato scampo ai cechi.

    Una vittoria che pone così fine su un europeo agrodolce per gli uomini di Pianigiani che hanno sfoderato grandi prestazioni ma che si sono fermati sul più bello, nella sfida dei quarti contro la Lituania.

    Andrea Bargnani | Foto Twitter
    Andrea Bargnani | Foto Twitter

    Grande prestazione delle stelle azzurre, Bargnani, Belinelli, Gentile e Gallinari, capaci talvolta di trovare canestri ad altissima difficoltà, ma positive anche le prove di Andrea Cinciarini e di un Pietro Aradori che come sempre ha messo tutta la sua grinta sul parquet.

    Alla Repubblica Ceca non è bastato un super Vesely che ha realizzato 26 punti ed ha incantato con canestri e schiacciate di pura potenza.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pianigiani non cambia il quintetto, quindi dentro Cinciarini, Belinelli, Gentile, Gallinari e Bargnani. 

    Ginzburg risponde con Vesely, Satoransky, Schilb, Pumprla e Benda.

    La partenza vede la Repubblica Ceca trovare il primo canestro, l’Italia risponde con Gentile dalla lunetta. Vesely e Satoransky sembrano in vena ma gli azzurri trovano punti da tutti e cinque i protagonisti. Schilb piazza una tripla per il massimo vantaggio, +3, alla quale però rispondono Cusin con la schiacciata e Gentile con il tiro dalla lunga. La Repubblica Ceca ha un super Vesely che infila 6 punti di fila per il controsorpasso ed il +4 dei cechi. L’Italia non ci sta e con Cinciarini e Gallinari ritrova la parità sul suono della sirena.

    Il secondo quarto non vede canestri per un minuto e mezzo prima della super schiacciata di Cusin. In maglia bianca però c’è Vesely che trova il suo 13° punto che vale il 23 pari. Un’altra tripla di Satoransky riporta sul +3 la Repubblica Ceca, Bargnani segna ma poi viene fischiato un tecnico alla panchina azzurra che viene concretizzato solo da un libero. Si arriva a metà quarto in perfetta parità. La prima tripla di Aradori porta gli azzurri sul +3, poi ci pensano la difesa e lo stesso numero 4 azzurro dalla lunetta, per il massimo vantaggio azzurro 36-31. Gentile commette fallo antisportivo che paga tantissimo, ben 4 punti. Una schiacciata di Belinelli e un bel canestro di Gallinari ridanno il +5 all’Italia che va all’intervallo sul 42-37.

    L’inizio del terzo quarto non è promettente perchè la Welsch segna e l’Italia commette infrazione di 24 secondi, poi però la Repubblica Ceca perde l’ennesimo pallone, Gentile e Bargnani segnano, anche una tripla per il Mago, e gli azzurri volano a +8. Satoransky prova a tenere a galla i suoi ma il Gallo si sveglia, 5 punti in fila e si vola a +11. Il Mago è bollente, due triple di fila ed è un devastante +17 per l’Italia. Vesely è comunque un piacere da vedere, la sua schiacciata a circa tre minuti dal termine del quarto è di pura potenza. La Repubblica Ceca è solo Vesely che infila il 21° punto che però vale solo il -13. Due triple di Marco Belinelli lanciano l’Italia a +20 al termine della frazione.

    Si chiude il 3° con i punti di Belinelli, si riapre il 4° con i punti di Belinelli. La Repubblica Ceca però non ci sta, piazza un parziale, sfruttando anche un attacco azzurro addormentato, e si riporta sul -13. L’Italia sembra in un momento no, serve una scossa, Gentile prima commette infrazione di 8 secondi, poi uno sfondamento. Il numero cinque azzurro si fa perdonare guadagnandosi e trasformando due liberi, poi ci pensa Bargnani per il nuovo +17. I minuti scorrono lenti, lenti, l’Italia sente il sapore della vittoria, la Repubblica Ceca pensa alla sfida di domani con la Lettonia, che varrà l’ultimo posto per il torneo preolimpoico. Alla fine c’è gloria anche per Melli, il finale è 85-70, l’amarezza di ieri non è certo cancellata ma per lo meno il primo mattoncino per creare un futuro roseo, è stato messo.

     

    ITALIA – REPUBBLICA CECA 85-70 (21-21; 42-37; 74-54)

    Italia: Della Valle, Belinelli 12, Aradori 7, Gentile 15, Gallinari 15, Bargnani 21, Cusin 4, Datome ne, Melli 4, Cinciarini 5, Hackett 2, Polonara.

    Repubblica Ceca: Benda 2, Auda, Pumprla 3, Hruban 5, Satoransky 12, Welsch 4, Houska 5, Barton 2, Jelinek, Sirina 3, Schilb 8, Vesely 26.

  • Parte l’Europeo Under 21, rose e talenti delle 8 squadre

    Parte l’Europeo Under 21, rose e talenti delle 8 squadre

    Con la sfida tra Repubblica Ceca, padrone di casa, e Danimarca, si aprono oggi i Campionati Europei di calcio Under 21.

    8 squadre qualificare si contenderanno il titolo, oltre alle già citate Repubblica Ceca e Danimarca nel gruppo A ci saranno la Germania e la Serbia, mentre il Gruppo B è composto da Italia, Svezia, Inghilterra e Portogallo.

    Oltre alla possibilità di conquistare l’alloro europeo, questi campionati saranno fondamentali per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

    Come sempre sarà anche l’occasione per vedere all’opera giovani talenti, proviamo a selezionarne alcuni, squadra per squadra.

    La Danimarca può vantare un paio di giocatori decisamente interessanti, oltre a Sorensen che già conosciamo in quanto gioca nel Verona. Senza dubbio un prospetto interessante è il centrocampista Hojbjerg, di proprietà del Bayern Monaco ma che con la sua abilità nel gestire i palloni a metà campo si è messo in luce con l’Augsburg. In attacco brilla Yussuf Poulsen, punta del Lipsia che ha avuto modo, solo pochi giorni fa, di segnare il suo primo gol con la maglia della nazionale maggiore.

    Max Meyer | Foto Twitter
    Max Meyer | Foto Twitter

    La Germania è un vero e proprio contenitore di talenti, dai portieri Leno e sopratutto ter Stegen, passando per il difensore Ginter, i centrocampisti di gran valore come Arnold, Bittencourt, Can, e Ginter senza trascurare l’attaccante Volland. Volendo fare un nome però non va assolutamente sottovalutato Meyer, centrocampista che ha già messo in mostra il suo valore nello Schalke.

    Harry Kane | Foto Twitter
    Harry Kane | Foto Twitter

    Nell’Inghilterra certamente i nomi che risaltano sono quelli di Harry Kane, l‘Uragano del Tottenham, del difensore dell’Arsenal Chambers e del centrocampista Ward del Southampton. Occhio però anche al portiere Butland che potrebbe mettersi in luce e anche all’attaccante Ings che nella scorsa Premier ha brillato a suon di gol nel Burnley.

    Stefano Sturaro | Foto Twitter
    Stefano Sturaro | Foto Twitter

    Nell’Italia certamente si spera che sia l’europeo di Romagnoli e Rugani, ottima stagione per loro, ma anche di Zappacosta che con l’Atalanta ha fornito ottime prestazioni. A centrocampo occhio a Cataldi e Sturaro ed in avanti il trio delle tre B: Belotti, Berardi e Bernardeschi.

    Nel Portogallo da tener d’occhio il mediano William Carvalho dello Sporting Lisbona. Sotto la lente d’ingrandimento degli osservatori ci sarà certamente anche il 18enne Ruben Neves che sa destreggiarsi agevolmente nel centrocampo, ma anche il trequartista del Monaco Bernardo Silva.

    Tra i padroni di casa della Repubblica Ceca, occhio al veloce attaccante Vaclav Kadlec ma anche al centrocampista del Norimberga Petrak.

    Nella Serbia occhio a Jojic che già ha mostrato lampi di classe e sregolatezza con la maglia del Borussia Dortmund. Un giocatore che certamente sarà valutato ed osservato dagli scout sarà Čaušić, centrocampista di scuola Stella Rossa, attualmente al Eskişehirspor, capace di gestire il gioco della sua nazionale.

    Concludiamo con la Svezia e quando si parla dei gialloblu scandinavi non si può non citare John Guidetti, attaccante del Celtic di gran fisico ed ottimo senso del gol. Attenzione anche ad Helander, difensore centrale che ha brillato nella scorsa Champions League con la maglia del Malmoe.

     

    I 23 convocati delle 8 finaliste di Euro 2015 U21

    DANIMARCA

    Portieri: Jensen (Nordsjælland), Rønnow (Horsens), Busk (Sandefjord)

    Difensori: Scholz (Standard Liège), A. Christensen (Chelsea), Remmer (Copenhagen), F. Sørensen (Hellas Verona), Vestergaard (Werder Brema), Okore (Aston Villa), Knudsen (Esbjerg), Durmisi (Brøndby)

    Centrocampisti: Nørgaard (Brøndby), Jønsson (AGF), L. Christensen (Fulham), Thomsen (Aab), Pierre Højbjerg (Augsburg), Falk (OB), Sisto (Midtjylland)

    Attaccanti: Berggreen (Eintracht Braunschweig), Brock-Madsen (Randers), Bech (Nordsjælland), Fischer (Ajax), Poulsen (Leipzig)

     

    GERMANIA

    Portieri: Horn (FC Köln), Leno (Bayer 04 Leverkusen), ter Stegen (FC Barcelona).

    Difensori: Schulz (Herta BSC), Günter (SC Freiburg), Ginter (Borussia Dortmund), Korb (Borussia Mönchengladbach), Knoche (VfL Wolfsburg), Heintz (FC Kaiserslautern).

    Centrocampisti: Geis (Mainz 05), Malli (Mainz 05), Can (Liverpool FC), Demirbay (FC Kaiserslautern), Meyer (SChalke 04), Kimmich (RB Leipzig), Bittencourt (Hannover 96), Leitner (VfB Stuttgart), Younes (FC Kaiserslautern), Claus (SC Freiburg), Arnold (VfL Wolfsburg).

    Attaccanti: Volland (1899 Hoffenheim), Hoffmann (FC Kaiserslautern), Gnabry (Arsenal FC).

     

    INGHILTERRA

    Portieri: Bettinelli (Fulham), Bond (Watford), Butland (Stoke City);

    Difensori: Chambers (Arsenal), Garbutt (Everton), Gibson (Middlesbrough), Jenkinson (Arsenal), Keane (Burnley), Moore (Leicester City), Stones (Everton), Targett (Southampton);

    Centrocampisti: Carroll (Tottenham Hotspur), Chalobah (Chelsea), Forster-Caskey (Brighton & Hove Albion), Hughes (Derby County), Lingard (Manchester United), Loftus-Cheek (Chelsea), Pritchard (Tottenham Hotspur), Redmond (Norwich City), Ward-Prowse (Southampton);

    Attaccanti: Berahino (West Bromwich Albion), Ings (Burnley), Kane (Tottenham Hotspur).

     

    ITALIA

    Portieri: Bardi (Chievo Verona), Leali (Cesena), Sportiello (Atalanta)

    Difensori: Barba (Empoli), Bianchetti (Spezia), Biraghi (Chievo Verona), Izzo (Genoa), Romagnoli (Sampdoria), Rugani (Empoli), Sabelli (Bari), Zappacosta (Atalanta)

    Centrocampisti: Baselli (Atalanta), Battocchio (Virtus Entella), Benassi (Torino), Cataldi (Lazio), Crisetig (Cagliari), Sturaro (Juventus), Viviani (Latina)

    Attaccanti: Belotti (Palermo), Berardi (Sassuolo), Bernardeschi (Fiorentina), Trotta (Avellino), Verdi (Empoli)

     

    PORTOGALLO

    Portieri: Varela (Benfica), Fernandes (VFL Osnabruck), José Sá (Marítimo);

    Difensori: Venâncio (Vitória FC), João Cancelo (Valencia CF), Paulo Oliveira (Sporting), Guerreiro (FC Lorient), Esgaio (Académica de Coimbra), Tiago Ilori (FCG Bordeaux), Figueiredo (Sporting);

    Centrocampisti: Tozé (Estoril Praia), Bernardo Silva (AS Monaco), João Mário (Sporting), Rafa (SC Braga), Rúben Neves (FC Porto), Sérgio Oliveira (FC Paços de Ferreira), William Carvalho (Sporting);

    Attaccanti: Carlos Mané (Sporting), Gonçalo Paciência (FC Porto), Iuri Medeiros (FC Arouca), Ivan Cavaleiro (Deportivo de la Coruña), Ricardo Pereira (FC Porto), Ricardo Horta (Malaga CF).

     

    REPUBBLICA CECA

    Portieri: Koubek (Hradec Králové), Pavlenka (Baník Ostrava),Reichl (Sigma Olomouc)

    Difensori: Baránek (Viktoria Plzeň), Brabec (Sparta Prague), Hanousek (Dukla Prague), Hybš (Vysočina Jihlava), Jugas (Zbrojovka Brno), Kadeřábek (Sparta Prague), Kalas (Middlesbrough)

    Centrocampisti: Frýdek (Slovan Liberec), Houska (Sigma Olomouc), Jánoš (Vysočina Jihlava), Krejčí (Sparta Prague), Masopust (Baumit Jablonec), Petrák (Nuremberg), Přikryl (Dukla Prague), Skalák (Mladá Boleslav), Takács (Teplice), Trávník (Slovácko), Zmrhal (Slavia Prague)

    Attaccanti: Kadlec (Sparta Prague), Kliment (Vysočina Jihlava)

     

    SERBIA

    Portieri: Dmitrović (Charlton Athletic), Perić (Jagodina), Stevanović (Čukarički);

    Difensori: Petković (Crvena Zvezda), Stojković (Čukarički), Pantić (Córdoba), Ćosić (Pescara), Spajić (Tolosa), Ćirković (Partizan), Petrović (Partizan), Filipović (Jagodina);

    Centrocampisti: Kovačević (Crvena Zvezda), Brašanac (Partizan), Ivanić (Vojvodina), Mijailović (Kayserispor), Jojić (Borussia Dortmund), Čaušić (Eskişehirspor), Djuričić (Southampton);

    Attaccanti: Stojiljković (Čukarički), Pešić (Tolosa), Srnić (Čukarički), Kostić (Stoccarda), Milunović (Platanias).

     

    SVEZIA

    Portieri: Carlgren (AIK), Rinne (Örebro), Linde (Molde)

    Difensori: Augustinsson (Copenhagen), Baffo (Halmstads), Helander (Malmö), Holmén (Elfsborg), Konate (Malmö), Krafth (Helsingborgs), Milošević (Beşiktaş)

    Centrocampisti: Gustafson (Häcken), Hiljemark (PSV Eindhoven), Khalili (Mersin İdmanyurdu), Larsson (Heerenveen), Lewicki (Malmö), Olsson (Midtjylland), Quaison (Palermo), Tibbling (Groningen), Zeneli (Elfsborg)

    Attaccanti: Guidetti (Manchester City), Hrgota (Borussia Mönchengladbach), Ishak (Randers), Thelin (Bordeaux)

  • Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    Repubblica Ceca-Portogallo 0-1, Cristiano Ronaldo manda in semifinale i lusitani

    E’ il Portogallo la prima semifinalista di Euro 2012. La formazione di Paulo Bento piega di misura la Repubblica Ceca e supera meritatamente il turno. Partita a senso unico quella andata in scena a Varsavia con un solo grande protagonista: Cristiano Ronaldo. Il giocatore del Real Madrid ha letteralmente trascinato i suoi e non solo per il gol siglato a 10’ dalla fine ma anche per una grande prestazione che lo ha portato diverse volte vicino al gol, e in più di un caso ci sono voluti i legni per fermarlo. Troppo rinunciataria la Repubblica Ceca che sembrava aver cominciato bene ma che ben presto si è sciolta come un gelato al sole.

    Per i lusitani un traguardo importante, e adesso non resta che attendere l’esito del match di domani sera tra Spagna e Francia per conoscere l’avversario della semifinale. Che non sia una serata tutta rose e fiori per la Repubblica Ceca lo si capisce quando Rosicky deve dare definitivamente forfait. A sorpresa però Bilek non schiera Kolar bensì Darida. Una scelta che non si rivelerà particolarmente felice, anzi. Dall’altra parte nessuna sorpresa, con Bento che schiera l’undici già previsto alla vigilia.

    Il match inizialmente sembra non decollare, nonostante i cechi sembrino più determinati, specie sugli esterni dove Gebre Selassie e Jiracek spingono tanto. Il Portogallo tiene senza subire nulla di particolarmente rilevante e quando il centrocampo dei lusitani gira per i cechi cominciano i dolori. Già Nani è un problema per la formazione di Bilek, figuriamoci Ronaldo che vive una classica serata sì. Passata la mezz’ora infatti CR7 sale in cattedra con una splendida rovesciata di poco a lato, ma è nel recupero che trema la porta di Cech quando il giocatore del Real Madrid aggancia un bel pallone servitogli da Meireles e spalle alla porta stoppa prova la conclusione di prima intenzione: palla che sbatte sul palo.

    Nella ripresa i cechi sono versione “Chi l’ha visto?” ma vengono graziati dal fatto che il Portogallo dimostra i classici problemi, ovvero quelli di concretezza sotto porta. In particolare con Hugo Almeida che di testa manda a lato. Ronaldo è letteralmente incontenibile, tanto che ci pensa ancora una volta il palo a fermarlo dopo una grande conclusione dalla distanza. Quando non ci sono i legni ci pensa Cech a salvare i suoi come su Nani e Moutinho, ma la Repubblica Ceca non ne ha proprio. L’obiettivo degli uomini di Bilek sembra essere quello di portare la gara prima ai supplementari e poi ai rigori ma a spegnere ogni sogno dei cechi ci pensa Ronaldo che a 10’ dalla fine, su cross di Moutinho, anticipa Gebre Selassie e di testa infila Cech. Repubblica Ceca-Portogallo 0-1. La festa è tutta lusitana.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images

    Le pagelle di Repubblica Ceca-Portogallo:
    Cech 7: Per due volte è lui, nella ripresa, a tirare fuori le castagne dal fuoco. Ma nulla può sul gol. Bombardato causa una difesa colabrodo.
    Jiracek 6,5: Tra i pochi a metterci tanta buona volontà, sembra un po’ predicare nel deserto.
    Darida 5: Schierato a sorpresa al posto di Rosicky delude ampiamente le aspettative.
    Baros 4,5: Dovrebbe essere il finalizzatore dei cechi, ma a Rui Patricio fa solo il solletico. Impalpabile.

    Pepe 6,5: Se il Portogallo non rischia nulla è anche merito suo. Una volta tanto dunque non viene tirato in ballo per comportamenti antisportivi.
    Moutinho 7: Perfetta la parabola sul gol di Ronaldo, in mezzo al campo regala tanta qualità.
    Meireles 7: Uomo ovunque, quantità e qualità messi assieme. Prestazione eccellente la sua.
    Cristiano Ronaldo 8: Stacco imperioso sul gol, ma la sua gara non è solo questo. Due pali, tante incursioni, spirito di sacrificio quando va a prendersi palla dietro aiutando i propri compagni. Match da incorniciare.

    REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Cech 7; Gebre Selassie 5, Kadlec 5,5, Sivok 5,5, Limbersky 5,5; Plasil 6, Hubschman 6 (41′ st Pekhart sv); Jiracek 6,5, Darida 5 (16′ st Rezek 5), Pilar 5,5; Baros 4,5. In panchina: Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Rajtoral, Necid, Rosicky, Petrzela, Lafata, Kolar. Allenatore: Bilek 5
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 6; Joao Pereira 6, Pepe 6,5, Bruno Alves 6, Fabio Coentrao 6; Meireles 7 (43′ st Rolando sv), Veloso 6, Moutinho 7; Nani 6 (39′ st Custodio sv), Postiga 5,5 (40′ pt Hugo Almeida 5), Cristiano Ronaldo 8. In panchina.: Eduardo, Beto, Ricardo Costa, Varela, Miguel Lopes, Nelson Oliveira, Quaresma, Ruben Micael, Hugo Viana. Allenatore: Bento 7

    VIDEO REPUBBLICA CECA-PORTOGALLO:
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  • Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Repubblica Ceca-Portogallo aprono i quarti. Bilek con il dubbio Rosicky

    Cominceranno stasera i quarti di finale dell’Europeo di Polonia e Ucraina. In campo la peggior prima contro la migliore seconda dei gironi eliminatori. Parliamo di Repubblica Ceca Portogallo, match che si disputerà al National Stadium di Varsavia e che darà alla vincente l’accesso alle semifinali contro una tra Spagna e Francia. Per molti è il quarto di finale più “povero”, tra due squadre che comunque alla vigilia non venivano inquadrate tra le favorite del torneo. I cechi, dopo il pesante ko all’esordio contro la Russia, sembrava ormai a casa, tanto che addirittura si è dovuti ricorrere ad una fornitura extra di materiale sportivo poiché si era pensato solo alle prime sfide.

    Ed invece le ultime due gare hanno regalato ai cechi questo quarto contro un Portogallo dal canto suo considerato prima dell’inizio della competizione come una possibile outsider e nulla più. Dopo l’esordio con sconfitta contro la Germania qualcuno aveva presagito il peggio, ed invece la formazione di Bento ha saputo reagire dimostrando di potersela giocare. Le stelle non mancano da ambedue le parti, specie Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta nell’ultima sfida contro l’Olanda, ed è proprio per questo che ci si attende un match spettacolare. I pronostici della vigilia, nonostante il secondo posto nel girone eliminatorio, danno favorito il Portogallo, con la Repubblica Ceca che invece punta a ribaltare tutto ciò grazie all’entusiasmo che si è venuto a creare nell’ultima settimana.

    Passando alle due formazioni il tecnico della Repubblica Ceca Bilek è alle prese con un dubbio che presumibilmente rimarrà sino all’arrivo della squadra al National Stadium. E’ quello relativo a Rosicky, il più talentuoso dei suoi, che lagna un problema al tendine di Achille. Si farà di tutto per provare a recuperarlo anche se non è facile. Non cambierà comunque il 4-3-2-1. Davanti a Cech difesa formata da Gebre Selassie e Limbersky esterni con Kadlec e Sivok in mezzo. Il trio di centrocampo sarà formato da Jiráček, Hubschman e Plasil, mentre davanti a loro dovrebbe agire, insieme a Pilar, Rosicky. Qualora il capitano non dovesse farcela spazio a Kolář che agirebbe così davanti all’unica punta Baros.

    Tomas Rosicky © Christof Koepsel/Getty Images

    Dall’altra parte non ha grossi problemi il giovane tecnico Bento. Il trainer lusitano non cambia il suo spettacolare 4-3-3. Davanti a Rui Patricio difesa formata da Pereira e Coentrao esterni con Pepe e Alves centrali. In mezzo al campo trio composto da Moutinho, Veloso, Meireles mentre il trio chiamato a dare spettacolo ma soprattutto a sfondare il muro della Repubblica Ceca è quello formato da Cristiano Ronaldo e Nani esterni con Postiga centrali. In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari previsti tempi supplementari e a seguire, persistendo ancora la parità, calci di rigore.

    Probabili formazioni Repubblica Ceca-Portogallo:
    REPUBBLICA CECA (4-3-2-1): Cech, Gebre Selassie, Kadlec, Sivok, Limbersky; Jiráček, Hubschman, Plasil; Rosicky, Pilar; Baros. In panchina: Drobný, Laštůvka, Hubník, Suchý, Rajtoral, Petrzela, Darida, Kolář, Pekhart, Necid, Lafata, Rezek. Allenatore: Bilek
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Ronaldo, Postiga, Nani. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Ricardo Costa, Lopes, Quaresma, Custodio, Hugo Viana, Micael, Almeida, Varela, Oliveira. Allenatore: Bento

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 quarti di finale, gli accoppiamenti. Italia esame inglese

    Euro 2012 quarti di finale, gli accoppiamenti. Italia esame inglese

    Si è conclusa ieri la prima fase a questo Campionato Europeo 2012 dove sedici squadre, divise in quattro gironi, si sono scontrate nella fase a gironi disputato tre partite a testa e dando vita alle seguenti classifiche:

    Girone A: Repubblica Ceca 6, Grecia 4, Russia 4, Polonia 2.
    Girone B: Germania 9, Portogallo 6, Danimarca 3, Olanda 0.
    Girone C: Spagna 7, Italia 5, Croazia 4, Irlanda  0.
    Girone D: Inghilterra 7, Francia 4, Ucraina 3, Svezia 3.

    Inutile nascondere che le più deludenti siano state l’Olanda e la Svezia: Sneijder e compagni non sono riusciti nemmeno ad impensierire le avversarie, concludendo questo torneo addirittura senza riuscire a strappare nemmeno un punto alla Danimarca, considerata prima degli Europei il fanalino di coda del girone; dall’altra Ibrahimovic non è riuscito a trascinare la propria squadra alla vittoria nel primo match contro l’Ucraina, riuscendo invece a superare la Francia nell’ultimo incontro del girone e tornando a casa con un po’ d’amarezza per la qualificazione non ottenuta. Miglior squadra in questa fase è stata invece la Germania, unica ad essere riuscita a conquistare tre vittorie su altrettante partite ed andando a segno ben sei volte di cui la metà è stato autore Mario Gomez, considerato uno dei migliori attaccanti di questa fase a gironi.

    Da stasera si apriranno i quarti di finale ad l’eliminazione diretta: importante sarà quindi l’approccio alla gara fin dal primo minuto di gioco e nessun errore da parte di ogni squadra che potrebbe costare caro alla fine dei 90′. A passare il turno sono state le prime due di ogni girone

    EURO 2012 QUARTI DI FINALE

    21 Giugno 2012 alle ore 20.45: Repubblica Ceca – Portogallo
    22 Giugno 2012 alle ore 20.45: Germania – Grecia
    23 Giugno 2012 alle ore 20.45: Spagna – Francia
    24 Giugno 2012 alle ore 20.45: Inghilterra – Italia

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    A scendere in campo per prime saranno quindi la squadra di Bilek e di Bento che si affronteranno al National Stadium di Varsavia in una partita che sulla carta vede favoritissima i lusitani, guidati da Cristiano Ronaldo che, dopo un inizio non particolarmente brillante, si è riscattato e ha ingranato la marcia nei migliori dei modi. Il match valevole per il passaggio diretto in semifinale sarà condotto dall’inglese Howard Webb; i portoghesi dovranno comunque fare attenzione a Cech e compagni e non sottovalutare l’incontro in quanto i cechi sono riusciti a conquistare il primo posto in un girone dove la favorita era la Russia di Advocaat.

    A giocarsi l’arrivo in semifinale venerdì, saranno invece Germania e Grecia: le due nazioni, impegnate sul fronte politico, si affronteranno anche in campo in questo momento importante e delicato dove a dirigere l’incontro che si disputerà all’Arena di Gdansk di Danzica sarà Damir Skomina. I tedeschi sono visti come favoriti alla vittoria finale e quindi sulla carta la partita dovrebbe essere tutta in discesa per i ragazzi di Joachim Low; dopo il terzo posto al Campionato del Mondo, la Germania punta sicuramente a conquistare il gradino più alto del podio a questo evento europeo. La Grecia dall’altra parte, sorpresa del momento, farà affidamento ai suoi migliori giocatori per cercare di impensierire la squadra avversaria, riportando alla mente il successo da tutti inaspettato conquista nel 2004 quando furono proprio i greci a conquistare la medaglia d’oro al Campionato Europeo.

    Altro quarto di finale sarà quello più atteso dove ad affrontarsi saranno la Spagna e la Francia, avversarie da sempre sia in campo che fuori, lotteranno per conquistare l’altra semifinale. Fernando Torres e compagni vorranno sicuramente bissare le vittorie degli anni precedenti sia in ambito europeo che in quello mondiale e non concederanno alcun errore ai francesi, i quali hanno disputato un ultimo match non spettacolare, uscendo sconfitti dalla Svezia nell’ultima gara della fase a gironi. Il ct spagnolo Del Bosque vanta tanti giocatori considerati tra i migliori in questa prima fase: Casillas, Piquè, Ramos, Fabregas, Xavi, Silva e Torres sapranno infatti impensierire la squadra di Blanc che sembra non essere nelle condizioni migliori. Nonostante tutto la Francia vorrà sicuramente provare a fare lo sgambetto alla pluricampionessa nel match che si disputerà alla Donbass Arena di Donetsk dove a dirigere l’incontro sarà l’italiano Nicola Rizzoli.

    Chiude il quadro dei quarti di finale l’incontro tra Inghilterra e Italia che verrà diretta dal portoghese Pedro Proenca e si disputerà all’Olympic Stadium di Kiev. Le due squadre hanno compiuto un percorso altalenante in questa prima fase: gli inglesi, dopo il pareggio con la Francia hanno superato Svezia e Inghilterra con una sola rete di scarto, conquistando comunque il primo posto nel girone, mentre gli italiani hanno totalizzato cinque punti causa i due pareggi con Spagna e Croazia e la vittoria sull’Irlanda. La formazione di Prandelli dovrà fare attenzione all’attacco inglese in quanto dall’ultima partita Hodgson ha potuto usufruire dell’ottimo Rooney, il quale ha scontato le due giornate di squalifica. Dall’altra gli inglesi dovranno preparare al meglio l’incontro sia nella fase offensiva che in quella difensiva: gli italiani vantano una buona difesa anche se dovranno purtroppo fare a meno di Chiellini, infortunatosi nel match contro l’Irlanda, ed un attacco molto vario dove con Cassano, Balotelli e Di Natale potranno bucare la difesa inglese in vari modi.

    SPECIALE EURO 2012

  • Repubblica Ceca Polonia 1-0, cechi ai quarti polacchi in lacrime

    Repubblica Ceca Polonia 1-0, cechi ai quarti polacchi in lacrime

    Il pubblico di casa e l’entusiasmo dell’intera Nazione polacca non sono state sufficienti per consentire alla Polonia di approdare ai quarti di finale dell’Europeo organizzato insieme all’Ucraina: la delusione è stata cocente ma, nella gara di ieri contro la Repubblica Ceca, nonostante la generosità iniziale dei biancorossi, ha avuto la meglio la Nazionale più organizzata, cui è bastato il punteggio di 1-0, con rete nella ripresa di Jiracèk.

    Nel primo tempo, i padroni di casa erano partiti a mille, con una rovesciata di Dudka al 2′, terminata a lato. Al 10′, la punta Lewandoskwi non riesce a concretizzare da posizione favorevole con un tiro di sinistro, con una sola occasione dei cechi per Pilar, che manca il pallone da posizione ghiottissima.

    Sul finire della prima frazione di gioco il ritmo rallenta notevolmente, finchè – quando l’intervallo a Wraclow era già cominciato – si apprende la notizia del sorprendente vantaggio della Grecia nella partita contro la Russia, che mutava tutti gli scenari ed i pronostici nella classifica del girone A, con gli ellenici che balzano, provvisoriamente, a quattro punti, superando in un colpo solo sia la Russia (anche se a parità di punti) che Repubblica Ceca e Polonia.

    Con la consapevolezza di tale “colpo di scena” il secondo tempo fra Cechia e Polonia inizia con premesse differenti, considerando che i ruoli si invertono ed il ritmo dei polacchi cala notevolmente (difetto già mostrato nelle precedenti gare, ndr) con la Repubblica Ceca che prende in mano il pallino del gioco, costruendo più occasioni: al 20′ grande parata del portiere polacco Tyton su colpo di testa di Sivok. Al 27′, arriva, così, l’azione che sblocca il match: contropiede ceco, con Baros che avanza centralmente attendendo l’inserimento di Jiracèk, che giunge dalla sinistra, scarta Wasilewski e colpisce di destro battendo il portiere polacco: 1-0 per gli ospiti.

    La Polonia non ci sta ad arrendersi con facilità e, con orgoglio, nel finale giungono occasioni pericolose dagli uomini di Smuda: colpo di testa di Wasilewski su cross di Piszczek, ma la palla termina alta, ma è nel quarto minuto di recupero, proprio sul filo di lana, che giunge l’occasione più clamorosa per il pareggio della Polonia con  Blaszczykowski da solo davanti al portiere Cech che sferra un buon destro che sembra vincente ma, proprio sulla linea di porta, Kadlec colpisce di testa e strozza in gola l’urlo dei polacchi che, qualche istante dopo il fischio finale, finiscono stremati a terra, fra singhiozzi di delusione e lacrime di vede sfuggire il sogno più bello.

    Giocatori Repubblica Ceca esultano © Clive Mason

    Il ct Smuda nel post-partita probabilmente avverte tale responsabilità ed annuncia il suo addio alla panchina della Polonia, precisando che il suo contratto scadrà dopo gli Europei e che l’accordo con la Federazione prevedeva il non rinnovo in caso di mancata qualificazione ai quarti di finale.

    Ai quarti, dunque, dal girone A approdano la Repubblica Ceca (come prima) e la sorprendente Grecia che batte per 1 a 0 ed elimina la Russia, la favorita del gruppo, nonostante alla vigilia avesse un solo punto in classifica: un bel riscatto per la Cenerentola d’Europa.

    Le pagelle di Repubblica Ceca Polonia:

    Repubblica Ceca:

    Jiracèk 7 Il migliore dei Cechi, bravo e decisivo in occasione del gol, con altre buone iniziative sulla sua corsia

    Kadlec 7 Con la sua deviazione sulla linea di porta nel recupero, salva il risultato

    Polonia:

    Tyton 6.5 Si conferma un buon portiere, mostrando sicurezza: non può nulla nell’occasione del vantaggio ceco

    Lewandowski 5 Deludente ed evanescente in zona d’attacco

    CLASSIFICA FINALE GRUPPO A

    SPECIALE EURO 2012

    Video Repubblica Ceca Polonia

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  • Polonia Repubblica Ceca, in palio i quarti di finale

    Polonia Repubblica Ceca, in palio i quarti di finale

    L’Europeo entra nella fase decisiva, con l’inizio delle ultime giornate dei gironi che decideranno le due qualificate di ogni gruppo ai quarti di finale. Si inizia, naturalmente, con il girone A e questa sera scenderanno in campo contemporaneamente, alle ore 20.45 Polonia-Repubblica Ceca e Grecia-Russia.

    A Breslavia la febbre del tifo polacco sarà molto alta, considerando che la Nazionale di casa, nel caso vincesse il match-scontro diretto, otterrebbe la qualificazione. Chi vince passa, dunque, anche se i cechi hanno un punto in più nella classifica del gruppo A, (tre punti mentre i Polacchi sono a quota due, ndr) e, dunque, alla Repubblica Ceca potrebbe bastar anche un pareggio per ottenere il biglietto verso i quarti di finale (al secondo posto nel girone) nel caso in cui la Russia vincesse contro la Grecia.

    I Polacchi, però, ci credono ed il pubblico di casa sarà il fattore in più per continuare questo sogno europeo: il ct Smuda sembra essere intenzionato a schierare un modulo 4-2-3-1, con il rientro di Szczesny al posto di Tyton (che parò il rigore di Karagounis nella partita inaugurale contro la Grecia), dopo aver scontato la squalifica connessa all’espulsione nella gara d’esordio con gli ellenici. Dovrebbe essere confermato tutto il resto, con l’unica punta Lewandowski, ed il capitano Blaszczykowski a centrocampo, autore del decisivo gol del pareggio contro la Russia che, nelle ore di vigilia, ha commosso tutti con il racconto della sua difficile infanzia, in cui ha dovuto convivere con la tragedia dell’omicidio di sua madre, da parte di suo padre, quando aveva appena undici anni.

    Il capitano polacco ha spiegato di aver provato a dimenticare quel dolore, “ma è impossibile” e di “dovere tutto a suo zio ( l’ex capitano della nazionale polacca Jerzy Brzeczek, ndr) ed a sua nonna”, sottolineando che nel decisivo match di questa sera contro la Repubblica Ceca “mia madre mi seguirà e mi starà accanto”.

    In casa Repubblica Ceca, dopo la pensante sconfitta contro la Russia all’esordio, ha mostrato segni di ripresa contro la Grecia, ma potrebbe perdere per un problema al tendine d’Achille il capitano Rosicky, suo uomo-chiave che, però, potrebbe stringere i denti.

    In tal senso, il mister ceco Bilek nella conferenza stampa di presentazione non ha mostrato alcuna esitazione, presentandosi in maniera quasi cinica ai microfoni: “Grazie per la splendida accoglienza, ma sono desolato. Siamo qui per eliminarvi. Senza Rosicky l’impegno sarà più difficile, ma gli infortuni fanno parte del calcio”.

    Nazionale Polacca in allenamento | © SKARZYNSKI/AFP/GettyImages

    Il portiere Cech, invece, ci sarà dopo aver risolto il problema alla spalla, e punta sul tifo dei tifosi cechi che si preannunciano numerosi, data la breve distanza fra la Polonia e la Repubblica Ceca.

    Le probabili formazioni di Polonia Repubblica Ceca:

    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech, Gebreselassie, Kadlec, Hubnik, Sivok,  Hubschman, Rosicky,  Plasil,  Pilar,  Jiracek,  Baros. A disposizione: Lastuvka, Drobny, Suchy, Limbersky, Rezek, Petrzela, Rajtoral, Kolar, Darida, Necid, Pekhart, Lafata.

    Allenatore: Bilek.

    Polonia (4-2-3-1): Tyton,  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak, Dudka, Mierzejewski, Blaszczykowski, Polanski, Obraniak, Lewandowski. A disposizione: Szczesny,  Sandomiersky, Boenisch, Wojtowiak, Kaminski, Matuszczyk, Rybus, Murawski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek.

    Allenatore: Smuda.

    L’arbitro dell’incontro sarà lo scozzese Thomson.

    SPECIALE EURO 2012

  • Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Come da pronostico, Grecia-Repubblica Ceca termina con il successo della squadra di Bilek, che ha la meglio sui greci per 1-2, grazie alle due reti segnate nei primi 6′ minuti di gioco da Jiracek e Pilar. Stavolta non è riuscita la rimonta a Salpingidis e compagni, nonostante avessero accorciato le distanze in avvio di ripresa con la rete di Gekas, che ha sfruttato al meglio una papera del portiere Cech, di certo non uno degli ultimi arrivati. La Grecia ha però faticato ad imbastire azioni da gioco tali di questo nome, non trovando più la conclusione in porta dopo aver segnato in maniera fortuita l’1-2 con l’attaccante del Samsunspor, palesando le difficoltà di manovra già evidenziate nella prima giornata. Con il ko odierno i tifosi della Grecia possono già preparare le valigie, salvo clamorosi colpi di scena.

    LA GARA– Non sarà stato come lo shock economico che ha colpito il Paese greco lo scorso anno, altro contesto d’accordo, ma i due gol segnati dalla Repubblica Ceca senza che fosse scoccato ancora il decimo minuto di gioco hanno comunque rappresentato la fine del sogno qualificazione per la Nazionale di Santos. Avvio disastroso quello della difesa ellenica, infilzata prima dall’inserimento senza palla di Jiracek (Werder Brema) dietro l’intuizione geniale di Hubschman, e dal giovane Pilar poi (esterno di sinistra del Viktoria Plzen). La Grecia è un pugile colpito a freddo, incapace di rispondere ai ganci dell’avversario. Un avvio ad handicap come quello contro la Polonia durante il match inaugurale di questi Europei, al quale il ct Santos non è riuscito a trovare le misure necessarie nell’arco dei 90′ minuti.

    thomas rosicky | © Christof Koepsel/Getty Images

    A onor di cronaca però i greci avrebbero potuto riaprire l’incontro prima dell’intervallo, quando al 41′ minuto la terna arbitrale ha annullato il gol a Fotakis per un fuorigioco rivelatosi poi inesistente (ennesimo episodio sfavorevole contro la Grecia). L’obiettivo della rete viene comunque centrato ad inizio secondo tempo, grazie ad un regalo del portiere Cech. Gekas ringrazia e conclude a porta vuota. Alla fine della fiera il gol dell’ariete greco rimane soltanto un episodio sporadico, e la Repubblica Ceca è brava a condurre in porto una vittoria che le consegna i primi 3 punti del girone, agganciando momentaneamente al primo posto la Russia, impegnata stasera contro la Polonia.

    SITUAZIONE GRUPPO A – I ragazzi di Bilek sono tornati prepotentemente in corsa per la qualificazione ai quarti. Dati per spacciati dopo la sconfitta contro la Russia, i cechi hanno dimostrato di essere tutta un’altra squadra rispetto a quella scesa in campo contro i sovietici. Qualora la Russia dovesse battere la Polonia, ai cechi basterà un pareggio contro gli stessi polacchi per ottenere il pass al turno successivo. Anche qualora la sfida di stasera finisse in parità, alla Nazionale di Bilek sarà sufficiente non perdere nell’ultimo incontro, a patto che la Grecia non vinca contro la Russia (quest’ultima ipotesi francamente difficile da realizzare).

    Pagelle Grecia-Repubblica Ceca 1-2

    GRECIA
    Papadopoulos 6: tra i pochi a salvarsi nel reparto difensivo greco. Al suo fianco ha Katsouranis, non esattamente il miglior compagno per una partita importante come questa. Classe ’92, conferma di essere un giovane da seguire con attenzione per il prossimo futuro.
    Karagounis 5: il centrocampista del Pana è stato ampiamente surclassato da Hubschmann e Rosicky, tra i migliori in campo ieri sera. Corre a vuoto per 90′ minuti, va in balia dell’avversario da subito e resta in tale condizione per tutto l’arco dell’incontro.
    Salpingidis 5: chi da lui si aspettava fuoco e fiamme anche ieri è stato abbondantemente deluso. Lontano parente rispetto all’indiavolato giocatore sceso in campo nel secondo tempo contro la Polonia. Lo show non si ripete, e difficilmente reciterà ancora un ruolo di protagonista in questi Europei. Fra pochi giorni arriva la Russia.
    Samaras 4,5: qualcuno dovrebbe anche dire all’attaccante del Celtic che è inutile correre lungo la fascia se poi non si arriva mai al dunque. La Nazionale di Santos è riuscita nell’impresa di tirare in porta soltanto in un’occasione (segnando tra l’altro). E tutto il resto del tempo? Ferie non autorizzate.

    REPUBBLICA CECA
    Cech 5: clamorosa la papera con la quale ha consentito ai greci di riaprire la sfida. E’ inutile comunque sparare addosso a uno dei portieri più forti delle ultime stagioni, quest’anno Campione d’Europa con il Chelsea, protagonista numero uno insieme a Drogba dell’incredibile cavalcata dei Blues. Avrà modo di rifarsi contro la Polonia.
    Hubschmann 7: nella sfida contro i russi era entrato soltanto nella ripresa, dando l’impressione di cambiare notevolmente il volto alla sua squadra. Conferme arrivate puntuali contro i greci. Il giocatore dello Shakthar domina a centrocampo, propiziando con un bellissimo assist il primo gol di Jiracek.
    Rosicky 7,5: illumina d’immenso la manovra ceca. Non canterà l’inno nazionale, però quando scende in campo dimostra di dare l’anima per il proprio Paese  e una classe che gli altri compagni di squadra non possiedono. Le chances di qualificazione ai quarti dipendono forse quasi esclusivamente dai suoi piedi.
    Baros 4,5: è un po’ come sparare sulla croce rossa, ce ne rendiamo conto, però sono davvero imbarazzanti le prestazioni di un calciatore che ha una media di un gol all’anno con la propria Nazionale. Pensiamo sia difficile e quantomeno assurdo che il ct Bilek continui a puntare su di lui anche nella gara decisiva contro la Polonia.

    Tabellino Grecia-Repubblica Ceca 1-2
    Grecia (4-3-3): Chalkias 5,5 (21′ Sifakis 6), Torosidis 6, Papadopoulos 6, Katsouranis 5, Holebas 5, Karagounis 5, Fotakis 5 (46′ Gekas 6) , Maniatis 5,5, Salpingidis 5, Fortounis 5 (71′ Mitroglou 5,5), Samaras 4,5.  Allenatore: Santos.
    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech 5, Gebre Selassie 6,5, Sivok 6, Kadlec 6, Limbersky 6, Hubschmann 7, Plasil 6, Rosicky 7,5 (46′ Kolar 5, 90′ Rajtoral s.v.), Pilar 7, Baros 4,5 (64′ Pekhart 5,5). Allenatore: Bilek

    GRECIA-REPUBBLICA CECA 1-2 HIGHLIGHTS 

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  • La Russia vince e convince, Dzagoev travolge la Rep. Ceca

    La Russia vince e convince, Dzagoev travolge la Rep. Ceca

    Finisce 4-1 il secondo match di questi Campionati Europei di calcio 2012 tra Russia-Repubblica Ceca. I russi fanno da protagonisti nel primo tempo andando a rete al 15′ con Dzagoev che sfrutta un rimbalzo della palla che era finita sul palo, spiazzando sia Cech che i difensori troppo disattenti. Dieci minuti dopo il raddoppio, Shirokov insacca la rete per la seconda volta nel giro di pochi minuti facendo scoppiare l’intero pubblico russo in una vera bolgia. Nel resto del primo tempo pochi brividi e tanto contegno da parte dei russi che cercano di non scoprire la difesa e di evitare alcun colpo da parte dei cechi.

    Si riparte nel secondo tempo con la Russia in vantaggio per 2-0; la Repubblica Ceca opta per un cambio tattico cercando di recuperare i goal di svantaggio ma contemporaneamente di non scoprire troppo la parte difensiva, parte da proteggere dalle continue pressioni dei russi che nonostante il vantaggio si presenta subito aggressiva. Dopo alcuni tentativi di andare in triplo vantaggio, la Russia subisce invece la rete: al 51’ arriva il goal di Pilar, il numero 14 ceco supera magnificamente il portiere russo infilando la palla in rete. La Repubblica Ceca comincia quindi a ricrederci e cerca più volte il raddoppio trovando però davanti a se una gran difesa con delle buone ripartenze e, al 64’ la Russia sfiora il terzo goal con Kerzhakov. Quest’ultimo però sembra avere finito le energie e, viene prontamente sostituito da Pavlyuchenko al 73’, mentre dal lato della Repubblica Ceca arriva il cambio per Jiracek che lascia spazio a Petrzela. Ma nel momento cruciale del match la Russia mette a segno il 3-1 grazie alla seconda rete di Dzagoev sempre pronto e reattivo con grande lucidità supera nuovamente Cech con un tiro centrale sopra la testa.

    Rete Russia © GETTY

    Pochi minuti dopo la terza rete, il cambio fatto da Dick Advocaat si rivela eccezionale: a segno per la quarta rete della Russia arriva Pavlyuchenko che, dopo un dribbling fantastico da appena dentro l’area insacca la rete sotto il sette rendendo impotente per l’ennesima volta Cech. Advocaat a questo punto esegue l’ultimo cambio inserendo la giovane promessa Kokorin al post del goleador Dzagoev che esce tra gli applausi dei tifosi. Cambio anche per la Repubblica Ceca che inserisce Lafata al posto di Baros all’85’; Repubblica Ceca che sembra però aver rinunciato di fronte alla grinta dei russi e ai loro continui tiri dalla vicinanza. Il match si chiude però con l’ultimo sprint ceco dove la rete viene annullata per fuorigioco netto.

    Ottima la partita dei russi che si impongono dunque con il risultato di 4-1 e vanno a conquistare momentaneamente la vetta della classifica. Nell’altro match del girone Polonia e Grecia hanno infatti ottenuto un 1-1, dopo una partita davvero grintosa.

    PAGELLE

    Russia: Malafeev 6, Anyukov 5.5, Berezutski 6.5, Ignashevich 6.5, Zhirkov 6.5, Shirokov 7, Denisov 7, Zyryanov 7, Dzagoev 8, Kokorin, Arshavin 6, Kerzhakov 5.
    Rep. Ceca: Cech 4.5, Gebre Selassie 6, Kadlec 5, Hubnik 5, Sivok 5, Plasil 5.5, Jiracek 5.5, Petrzela, Rezek 5.5, Hubschman 5.5, Pilar 6.5, Rosicky 6, Baros 5, Lafata.

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO RUSSIA-REPUBBLICA CECA 4-1

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