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  • Serie A 37 Giornata: Lazio-Reggina in Live Blogging

    LAZIO-REGGINA 1-0 (75′)
    Marcatori: 26′ Zarate (L)

    LAZIO: Carrizo, De Silvestri, Rozehnal, Diakitè, Kolarov, Lichtsteiner, Dabo(58′ Meghni), Ledesma, Foggia (48′ Mendicino), Pandev, Zarate (66′ Kozak).
    A disposizione: Muslera, Tuia, Perpetuini, Del Nero, Meghni, Kozak, Mendicino.
    All.: Rossi.
    REGGINA: Puggioni, Lanzaro, Valdez, Cirillo, Vigiani, Barreto, Carmona, Barillà, Costa (51′ Corradi), Brienza, Cozza(67′ Adejo).
    A disposizione: Marino, Alvarez, Hallfredsson, Viola, Ceravolo, Adejo, Corradi.
    All.: Orlandi.
    Note:
    Ammoniti: 72′ Pandev (L), 72′ Cirillo (R)
    Espulsi:
    Angoli: 6-10
    Recupero:

  • Anticipo 37 Giornata Serie A: Lazio-Reggina, probabili formazioni e live blogging dalle 19:30

    Anticipo 37 Giornata Serie A: Lazio-Reggina, probabili formazioni e live blogging dalle 19:30

    Rossi si affida a Zarate e Pandev. Cozza e Corradi partono ancora dalla panchina

    pandevLazio e Reggina anticipano la 37° giornata di serie A per poi lasciare la disponibilità dell’Olimpico all’Uefa per la preparazione della finalissima di Champions di mercoledi prossimo. Delio Rossi ha tanti indisponibili ed ha convocato 5 ragazzi della primavera, ma siamo sicuri che i biancazzurri non regaleranno niente, potrebbe esser l’ultima davanti al proprio pubblico di Pandev accostato con sempre maggior insistenza alla Juventus, ma all’attaccante macedone non mancano le richieste anche Oltremanica. Anche Rossi dopo aver contribuito alla rinascita della Lazio del dopo Cragnotti potrebbe lasciare il club in cerca di nuove avventure, Zamparini lo vorrebbe a Palermo per sostiutire Ballardini in caso di partenza di quest’ultimo. Orlandi schiera ancora Ceravolo in coppia con Brienza per cercare di espugnare roma e continuare a sperare, come abbiamo anticipato nell’articolo di stamattina sulla volata salvezza i calabresi devono vincere per metter pressione alle dirette concorrenti e sperare in un loro passo falso. Fischio d’inizio alle 19:30, è possibile seguire il Live Blogging sul nostro sito con costanti aggiornamenti sul risultato e azioni degne di nota.

    LAZIO (4-4-2): 86 Muslera; 29 De Silvestri, 87 Diakitè, 22 Rozehnal, 3 Kolarov; 2 Lichtsteiner, 6 Dabo, 24 C. Ledesma, 17 Foggia; 19 Pandev, 10 Zarate.
    A disp. 1 Carrizo, 16 Tuia, 32 Radu, 99 Perpetuini, 23 Meghni, 20 Kozak, 90 Mendicino.
    All. Delio Rossi
    REGGINA (3-5-1-1): 1 Puggioni; 55 Lanzaro, 6 Valdez, 5 Cirillo; 7 Vigiani, 8 Barreto, 35 Carmona, 2 Hallfredsson, 3 Costa; 81 Brienza; 11 Ceravolo.
    A disp. 26 Marino, 20 P. Alvarez, 40 Adejo, 21 Viola, 17 Barillà, 10 Cozza, 9 Corradi.
    All. Nevio Orlandi
    ARBITRO: Gervasoni di Mantova

  • Volata Salvezza:180 minuti di incertezza e speranza

    Chievo
    37
    Torino
    34
    Bologna
    33
    Reggina
    30
    Lecce
    29
    37° BOLOGNA GENOA Chievo Lazio FIORENTINA
    38° Napoli Roma CATANIA SIENA Genoa
    (IN MAIUSCOLO le gare in casa)

    180 minuti senza nessuna certezza. Potrebbe esser il titolo di un thriller ma è anche la situazione al cardiopalma che tiene sospesi sull’orlo del baratro Chievo, Torino, Bologna, Reggina e Lecce e tutti i loro tifosi. Il Chievo dopo aver assaporato la salvezza a Marassi: i veneti conducevano per 1-0 sul Genoa di Milito prima del ribaltone ligure e del prezioso pareggio finale. Adesso per non complicare ulteriormente il discorso permanenza devono riuscire almeno a prendersi un punto nel difficile scontro casalingo contro il Bologna.A Torino e Bologna sembra circoscritta la lotta al quart’ultimo posto: il Toro fresco dell’impresa del San Paolo sembra la squadra destinata alla salvezza a patto che il cuore Toro continui a battere nei due difficili match di fine stagione, questo turno sembra favorevole agli uomini di Cairo che incontreranno tra le mura amiche il Genoa oramai lontano dalla Champions e quindi appagato mentre il Bologna ha il difficile scontro con il Chievo, ma la settimana successiva si cambia match “facile” per i rossoblu contro il Catania al Dall’Ara, Torino di scena a Roma contro i giallorossi bisognosi di punti per la qualificazione nell’Europa League. Oggi la Reggina nell’anticipo è di scena a Roma contro la Lazio, i calabresi devono fare sei punti e potrebbero non bastare, infatti deve vincere e sperare che il Torino non faccia altrettanto contro il Genoa, essendo ora distante 4 punti dai piemontesi. Ha speranze ancora anche se pareggia, se il Torino perde: i punti di distanza scenderebbero a 3, con scontri diretti in completa parità, e si andrebbe dunque al calcolo della differenza reti globale del campionato. Decisamente pochissime speranze per il Lecce dopo la sconfitta contro il Bologna i pugliesi sono scesi all’ultimo posto in classifica e per raggiungere la salvezza devono vincere sempre e sperare che tutte quelle davanti non lo facciano, impresa ardua.

  • Serie A:Lazio-Reggina si gioca mercoledì, si rischia il ridicolo.

    Per venir incontro alle richieste dell’Uefa, che aveva chiesto la disponibilità dell’Olimpico una settimana prima della Champions, la delicata sfida tra Lazio e Reggina verrà anticipata a mercoledi con fischio d’inizio alle ore 19:30. I calabresi si giocano le residue speranze di salvezza e sembra assurdo far giocare prima un match cosi delicato a patto che non sia tutto già deciso. La tanto osannata trasparenza del dopo calciopoli continua ad esser un miraggio e se nelle zone alte lo strapotere interista in questa stagione ha camuffato le pecche del sistema, nei bassi fondi si rischia di condizionare tutto, dopo gli errori pro Bologna nell’ultimo turno quest’anticipo sa tanto di beffa.

  • Anticipo 35 Giornata: Mazarri condanna la sua ex squadra

    Anticipo 35 Giornata: Mazarri condanna la sua ex squadra

    A Marassi gioca solo la Samp: 5-0.

    mazzarriLa Reggina sbaglia l’approccio alla partita forse sperando in un aiuto da parte dell’ex tecnico Mazzarri e che i blucerchiati avessero gia la testa alla finale di Coppa Italia. Ma sin dall’inizio si ha l’impressione che la Sampdoria sia piu in palla e vogliosa di regalar una vittoria dopo la scottante sconfitta nel derby. Dessena alla prima occasione porta i suoi in vantaggio dalla distanza, incolpevole Puggioni. I calabresi cercano di reagire con il solito Brienza ma di pericoli per Castellazzi nemmeno l’ombra. La Samp mette spesso alle corde la Reggina per i primi dieci minuti, poi gli uomini di Orlandi si fanno piu intreprendenti ma nel momento migliore rimangono in dieci per l’espulsione di Valdez per fallo da ultimo uomo su Pazzini, i calabresi non protestano ma la punizione da cui nasce l’espulsione viene battuta da Del Vecchio con palla in movimento e da una posizione diversa. La Reggina subisce il colpo e non riesce a reagire e Dessena e Del Vecchio chiudono il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa Orlandi gioca la carta Corradi ma nemmeno il tempo di sistemarsi che il baby Marilungo firma il poker chiudendo del tutto la partita, nel finale gloria anche per Pazzini. Situazione ancor piu difficile adesso per i calabresi, il tanto osannato miracolo potrebbe non bastare.

    IL TABELLINO
    Sampdoria-Reggina 5-0 (1′, 31′ Dessena , 37′ Delvecchio, 46′ Marilungo, 52′ Pazzini )
    Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Raggi (71′ Regini); Padalino, Dessena, Palombo (65′ Franceschini), Delvecchio, Ziegler; Pazzini (60′ Mustacchio), Marilungo. A disposizione: Mirante, Ferri, Pieri, Cassano. All.: Mazzarri.
    Reggina (3-5-1-1): Puggioni; Lanzaro, Valdez, Santos (61′ Cirillo); Adejo, Barreto, Carmona, Barillà (46′ Corradi), Costa; Brienza; Ceravolo. A disposizione: Marino, Cozza, Hallfredsson, Viola, Vigiani. All.: Orlandi.
    Arbitro: Trefoloni di Siena
    Ammoniti: Stankevicius. Dessena (S)
    Espulsi: 19′ Valdez (R)

  • Anticipo Serie A: e se avesse ragione Lillo Foti?

    La Reggina vince a Bologna e torna in corsa salvezza

    Ci vien da dire e se avesse ragione Foti? Il presidente della Reggina è stato l’unico a credere nelle salvezza della sua squadra anche nei momenti piu difficili e i suoi uomini vogliono provarle tutte prima di gettare la spugna. La partita di oggi a Bologna poteva esser l’ultima occasione per scalare la classifica e gli amaranto si son fatti trovare pronti, con un ottima partita basata sul contenimento e le ripartenze dei furetti Brienza a Cerevolo hanno conquistato tre punti importantissimi. Il Bologna è apparso meno lucido rispetto alla settimana scorsa, quando riusci ad avere la meglio sul piu forte e temibile Genoa, il bunker amarando non faceva respirare il bomber Di Vaio servito anche malissimo dai suoi, i lanci lunghi erano sempre preda dei difensori calabresi. L’uomo in piu della Reggina è stato sicuramente Barreto autore di un assist e di un gol oltre che abilissimo in mezzo al campo a tagliare e a ricucire per i contropiedi. Dopo un leggero predominio bolognese i calabresi di Orlandi puniscono il Bologna con Brienza abile a star dietro la linea del fuorigico e superare Colombo in diagonale, il Bologna cerca di pungere ma sbatte contro il muro eretto da Santos e Lanzaro prima e Cirillo dopo. La ripresa si apre con il gol di Barreto che taglia le gambe al Bologna, Papadopulo cerca di dar la scossa inserendo prima Osvaldo e poi Coelo, proprio quest’ultimo vivacizza le azioni dei suoi mettendo ottimi cross nel mezzo, uno dei quali fa a sbattere sulla traversa a Puggioni battutto. Il Bologna attacca in massa e gli spazi a disposizione della Reggina sono ampi, Brienza ha per due volte la possibilità di scrivere la parola fine all’incontro ma prima si fa ipnotizzare da Colombo, poi a salvari i felsinei è la traversa. Nel finale su calcio d’angolo Moras riporta in corsa i suoi, ma non ci saranno piu occasioni. Reggina vince e raggiunge il Lecce a 27 punti sperando Juve, Fiorentina e Roma domani gli diano una mano.

    Il Tabellino
    Bologna-Reggina 1-2 (40′ Brienza, 1′ st Barreto, 43′ Moras)
    Bologna (4-5-1): Colombo; Zenoni, Terzi, Moras, Belleri; Mutarelli, Mudingayi (6′ st Osvaldo), Mingazzini, Valiani (35′ st Marazzina); Adailton (14′ st Coelho); Di Vaio. In panchina: Antonioli, Lanna, Castellini, Rodriguez. All. Papadopulo
    Reggina (3-5-2): Puggioni; Lanzaro (33′ Cirillo), Valdez, Santos; Adejo, Barreto, Carmona, Barillà, Costa (26′ st Hallfredsson); Ceravolo (17′ st Vigiani), Brienza. In panchina: Marino, Cozza, Di Gennaro, Corradi. All. Orlandi
    Arbitro: Rocchi
    Ammoniti: 15′ Mudingayi (B), 34′ Mutarelli (B), 5′ st Zenoni (B), 15′ st Costa (R), 18′ st Mingazzini (B), 39′ st Barilla (R), 43′ st Vigiani (B)

    Le Partite di Domani
    Catania    – Milan
    Fiorentina – Torino
    Genoa –    Sampdoria
    Inter –    Lazio (stasera)
    Juventus – Lecce
    Palermo    – Cagliari
    Roma – Chievo
    Siena –    Napoli
    Udinese    – Atalanta

    Classifica

    Squadra Punti Squadra Punti
    Inter
    Milan
    Juventus
    Fiorentina
    Genoa
    Roma
    Cagliari
    Palermo
    Lazio
    Udinese
    74
    67
    65
    58
    57
    52
    49
    49
    47
    45
    Atalanta
    Napoli
    Sampdoria
    Catania
    Siena
    Chievo
    Torino
    Bologna
    Lecce
    Reggina
    44
    42
    41
    40
    37
    34
    30
    29
    27
    27
  • La Vetrina dei giovani talenti: Alessio Viola

    La Vetrina dei giovani talenti: Alessio Viola

    In Italia nessuno come lui. Gol a raffica che nella stagione in corso gli hanno permesso di comandare la classifica cannonieri complessiva di tutti e tre i gironi del campionato Primavera. Parliamo di Alessio Viola, professione bomber di razza della Reggina. Classe 1990 (per poco, visto che è nato il 26 dicembre) non è il primo che in famiglia ha una certa dimestichezza con il pallone.alessio-viola E sì perché oltre al padre Tony, il quale per lunghi anni ha militato nei campionati dilettantistici, ha un fratello poco più grande di lui (1 anno e 2 mesi), che di nome fa Nicolas, e il quale nonostante la sua giovane età ha già fatto l’esordio in serie A sempre con la casacca amaranto. Ruoli differenti ma stessa classe con la palla al piede per i due. Per Alessio i centri quest’anno sono già 17, più di tutti gli altri, più dei vari bomber di Juve, Inter, Milan e delle altre big, e queste reti, quasi sempre si sono rivelate pesanti e decisive, come quelle messe a segno dieci giorni fa contro il Frosinone che hanno permesso ai reggini di vincere per 2-1 e di agganciare il quarto posto in classifica, dietro alla capolista Lazio e al tandem Roma-Palermo, distante solo tre punti. Senza dimenticate i gol al Torneo di Viareggio, laddove la formazione allenata da Breda ha sfiorato le semifinali. Fisicamente non prorompente, Alessio fa di tecnica e rapidità il proprio punto di forza. In un calcio dove la fisicità sembra contare sempre di meno, il giovane attaccante di Taurianova potrà certamente dire la sua, e chissà che come il fratello maggiore anch’esso non possa coronare presto il sogno di esordire nella massima serie. Intanto un sogno l’ha già coronato, ovvero quello di vestire la casacca azzurra della Nazionale. Si trattava dell’Under 17, e in occasione dell’Europeo Alessio andò anche a segno, propiziando la vittoria contro la Russia per 2-1 (l’altro gol fu di Paloschi, ora al Parma in serie B, ndr). Poi la convocazione con l’Under 19, ma un brutto infortunio alla caviglia non gli permise di poter giocare. Quindi la fase di recupero e ora la grande performance nel torneo Primavera che di certo non passerà inosservata agli addetti ai lavori. Per lui dunque, facile prevedere un futuro ad altissimi livelli.
    di: Francesco Falleti per Tsc

  • La Vetrina dei giovani talenti: Pietro Iannazzo

    La Vetrina dei giovani talenti: Pietro Iannazzo

    Negli anni 70 Scalea è stata fucina di grandi talenti calcistici. In quel decennio ed in quello successivo i vari Silvio Longobucco, vincitore di tre scudetti con la Juventus, Carmelo Bagnato e Carmelo La Torre, incantavano negli stadi della serie A. Oggi a distanza di quasi 30 anni un altro giovane talento scaleoto fa parlare di se. pietro-iannazzoSi tratta del giovanissimo Pietro Iannazzo, attaccante classe 90, promessa della Reggina Calcio. Il forte punteros amaranto è stato uno delle rivelazioni dell’ultimo torneo di Viareggio dove con i suoi gol è stato vice capocannoniere della manifestazione ed ha trascinato la sua squadra nei quarti di finale. Iannazzo è cresciuto nella scuola calcio Mediterranea del presidente Tenuta ed ancora ragazzino ha lasciato Scalea per trasferirsi a Reggio. Era la stagione 2003-04 quando appena tredicenne lasciava gli affetti più cari per cercare di sfondare come calciatore. I primi tempi a Reggio sono stati duri come ci conferma lo stesso Iannazzo: “All’inizio è stata dura, così piccolo stare lontano dalla famiglia e da casa e questo si sa non è semplice; poi con il passare del tempo mi sono ambientato ed abituato all’idea di stare lontano da casa. Adesso devo dire che va tutto alla grande ed a Reggio mi trovo molto bene”. Come tutti i ragazzi della sua età anche Iannazzo spera a breve di essere protagonista nel calcio che conta: “Per il futuro mi auguro il massimo ovvero di poter giocare ad alti livelli e fare bene nel mondo del calcio e perché no magari emulare le gesta dei miei concittadini che mi hanno preceduto alcuni decenni fa come per esempio Silvio Longobucco”. Il giovane attaccante scaleoto si è segnalato ai talent scout italiani al torneo di Viareggio dove ha incantato con le sue ripetute prodezze portando la Reggina ad un passo dalle magnifiche quattro: “A Viareggio ho vissuto una splendida esperienza insieme ai miei compagni e spero, a livello personale, che questo torneo possa rappresentare il mio trampolino di lancio verso il calcio che conta. Lì mi sono tolto diverse soddisfazioni anche se ho il grande rammarico di essere stati eliminati nei quarti ai calci di rigore dal Torino perché, a mio avviso, avremmo senz’altro meritato di andare avanti e poterci giocare il tutto per tutto in semifinale”. La primavera della Reggina non ha disputato solo un grande Viareggio ma anche in campionato sta facendo bene trovandosi al terzo posto nel girone e con un piede nelle fasi finali ed anche in questa competizione Iannazzo sta facendo benissimo: “La primavera – dice Iannazzo – sta giocando un ottimo calcio e si appresta ad approdare alle fasi finali per la vittoria del tricolore. Sinceramente dopo il Viareggio noi ci crediamo di poter arrivare il più avanti possibile visto che abbiamo un ottimo tecnico (Breda) e delle ottime individualità”. Breda è l’allenatore che sta valorizzando la punta scaleota ma Iannazzo ha parole di elogio per tutti i tecnici che lo hanno allenato: “Sto ricevendo tanto da mister Breda a cui devo la mia esplosione ma io devo tantissimo a tutti i tecnici che mi hanno allenato perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e se oggi ho raggiunto questo livello il merito va attribuito a tutti loro”. Il sogno di Iannazzo, così come quello di tutti gli altri ragazzi del settore giovanile è quello di esordire in prima squadra, magari già in questa stagione, per seguire per esempio le orme di Barillà: “Spero di poter esordire in prima squadra con la maglia della Reggina e di dimostrare a tutti di poter giocarmi  al massimi le mie carte”.
    di: Luigi Fazio per Tsc

  • Lotta salvezza: la quota salvezza è a 39 punti

    Siena
    34
    Chievo
    31
    Bologna
    26
    Torino
    24
    Lecce
    24
    Reggina
    22
    31° Bologna Milan Siena Catania Samp Udinese
    32° Chievo Siena Palermo Milan Roma Atalanta
    33° Torino Udinese Genoa Siena Catania Juventus
    34° Napoli Roma Reggina Fiorentina Juventus Bologna
    35° Palermo Inter Torino Bologna Napoli Samp
    36° Inter Genoa Lecce Napoli Bologna Cagliari
    37° Juventus Bologna Chievo Genoa Fiorentina Lazio
    38° Reggina Napoli Catania Roma Genoa Siena

    La lotta salvezza passa attraverso il gioco. Per questo ci sentiamo di “salvare” Siena e Chievo, le due squadre hanno acquisito la giusta mentalità e cioè esser protagonisti del proprio destino attraverso il gioco, uno schema tattico cercando di far male con le proprie armi a qualsiasi avversario si trovi di fronte. I bianconeri di Giampaolo attuano un buon gioco ed esaltano a meglio le capacità realizzative di Maccarone che sembra aver trovato in Calaiò il giusto compagno di reparto. A guardar il calendario il Chievo di De Carlo sembrerebbe spacciato al baratro della serie B ma i clivensi nel girone di ritorno hanno effettuato uno strepitoso cambio di rotta e le ultime prestazioni dimostrano l’ottima scelta di Campedelli di rinnovargli la fiducia. Dopo l’impresa di Pellisier e compagni di ieri all’Olimpico di Torino contro la Juve crediamo che i veneti seppur con un calendario difficile riusciranno a tirarsi fuori. Il Bologna di Mihajlovic dopo aver inanellato una serie di risultati positivi non riesce piu ad esprimere un gioco apprezzabile ed è sempre piu aggrappata ai gol di Di Vaio, la posizione attuale di classifica consentirebbe di gioire per la salvezza ma mancano ancora 8 partite e i rossoblu devono far almeno 13 punti per evitare l’attacco di Torino e Lecce. Il Torino di Camolese non cambia dai suoi predecessori, da De Biasi a Novellino il gioco del Toro è sempre sterile, sopratutto fuori casa non c’è un identità precisa di gioco e tutto sembra affidato alla sorte. Per la salvezza non basta il cuore Toro ma ci vogliono i punti e bisogna far la corsa per mantener il passo del Bologna per poi cercar di superarlo nello scontro diretto della 35° giornata. Il Lecce paga le scelte assurde di De Canio, andar a San Siro per non prenderle non può esser la tattica per puntare alla salvezza. Certo il bunker giallorosso ha retto per quasi  tutti i 90 minuti, ma quando giochi contro giocatori superiori il colpo dal cilindro può uscire in qualiasi momento. Come è noto a tutti i problemi del Milan sono in difesa,sopratutto dopo che Maldini ha lasciato il campo per infortunio, per questo il Lecce doveva tentare di segnare assurda la scelta di mandar Castillo in tribuna imbottendo la squadra di centrocampisti lasciando solo a sfiancarsi Tiribocchi in attacco. La Reggina è spacciata, il recupero di Vigiani non può esser decisivo per centrar la salvezza, purtroppo la squadra è incompleta e l’assenza di giocatori nuovi dopo il mercato di riparazione erano il chiaro sintomo di resa

  • Reggina:un pari deludente

    I Calabresi impattano con il Lecce, un pari che non serve a nessuno

    La Reggina deve accontentarsi. Nessuna rete, un solo punto e classifica sempre più preoccupante. Gli amaranto costruiscono almeno sette palle gol ma alla fine tornano da Lecce con uno 0-0 che non aiuta. La gara: dopo due minuti Rosati deve compiere un miracolo sul destro al volo di Sestu. Con Giacomazzi messo fuori causa in mattinata da un attacco influenzale, a centrocampo i salentini soffrono l’aggressività della banda di Orlandi. Al 21′, calabresi vanno ancora una volta vicini al vantaggio: Corradi in area riceve il pallone dopo un rimpallo e s’inventa un pallonetto che scavalca Rosati ma che viene ribattuto in rovesciata da Schiavi. Gli ospiti vorrebbero il gol ma per Gava il pallone non ha superato la linea di porta. I ritmi sono alti e il Lecce fa fatica ad avvicinarsi dalle parti di Puggioni: ci riesce Castillo al 33′, ma il portiere ospite in uscita blocca. Prima dell’intervallo Rosati compie il secondo miracolo della giornata deviando sopra la traversa la conclusione ravvicinata di Barillà. La ripresa si apre con Brienza che, lanciato in contropiede, spreca calciando alto a tu per tu con Rosati. Stesso copione tre minuti dopo, ma questa volta l’attore è Cozza. La risposta della squadra di Beretta è affidata a una punizione di Zanchetta, deviata in angolo da Puggioni. A questo punto il Lecce preme sull’acceleratore ma Puggioni si esalta. Dall’altra parte la Reggina risponde Brienza e Corradi, che sprecano ancora davanti a Rosati e non fanno che aumentare il rammarico per gli ospiti e i fischi dei tifosi leccesi verso Beretta e i suoi. La squadra di Orlandi, però, al 44′ rischia la beffa ma l’arbitro annulla una rete per fuorigioco.

    Lecce (3-5-2): Rosati, Schiavi, Fabiano, Esposito (35′ st Papadopoulos), Papa Waigo (14′ st Basta), Munari, Zanchetta, Vives (18′ st Caserta), Giuliatto, Castillo, Tiribocchi. All.: Beretta.
    Reggina (3-4-2-1): Puggioni, Lanzaro, Valdez, Cirillo (18′ st Krajcik), Sestu, Carmona, Barillà (32′ st Cascione), Costa, Cozza (40′ st Di Gennaro), Brienza, Corradi. All. Orlandi 6.
    Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
    Note: Spettatori 10.000 circa. Ammoniti: Schiavi, Valdez per proteste, Esposito, Carmona, Barillà e Cirillo per gioco falloso. Angoli: 5-2 per la Reggina. Recupero: 1′ e 4′.
    fonte:ilquotidianoweb.it