Tag: red bull

  • Vettel vola nelle libere in Texas

    Vettel vola nelle libere in Texas

    Sebastian Vettel ha dominato le due sessioni di prove libere del venerdì sul Circuito delle Americhe in programma ad Austin: il pilota della Red Bull è stato formidabile alla guida della sua monoposto segnando il tempo di 1:37:718, distaccando i rivali di quasi un secondo. Già nelle prime libere Vettel aveva fatto capire di voler fare sul serio liquidando i colleghi in poco più di un’ora rifilando a Lewis Hamilton, che aveva ottenuto temporaneamente il secondo tempo, ben un secondo e mezzo, un divario impressionante se si pensa che si sta girando su un circiuto totalmente nuovo e sconosciuto ai piloti.

    Sebastian Vettel © Clive Mason/Getty Images Sport

    Subito dietro Vettel troviamo Mark Webber, compagno di box del tedesco, con oltre sette decimi di ritardo, che precede per soli otto millesimi l’altro contendente al titolo iridato Fernando Alonso, che sin dalle prime libere ha accusato un netto ritardo nei confronti del pilota campione del mondo in carica. Ad un secondo di distacco troviamo le due McLaren di Hamilton e Jenson Button, rispetttivamente in quarta e quinta posizione, nonostante il pilota caraibico sia stato per buona parte della sessione al comando con il miglior tempo, stracciato in seguito da un Vettel in stato di grazia al quale è bastato un giro ad alta prestazione per sbalordire le scuderie avversarie, in particolare la Ferrari che sperava in una situazione più favorevole su un tracciato che sembrava si potesse adattare bene alle caratteristiche della F2012.

    Sesto tempo per l’altra Rossa di Felipe Massa il quale non è riuscito a scendere sotto il muro del 1:39 accusando cosi un ritardo di un secondo e tre decimi, precedendo Nico Rosberg su Mercedes, un ottimo Bruno Senna con la Williams, la Sauber di Kamui Kobayashi e l’altra Mercedes di Michael Schumacher, distaccato di quasi due secondi e mezzo dal leader della classifica. Più indietro le Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, che hanno ottenuto l’undicesimo e il tredicesimo tempo di giornata, male le Force India di Di Resta e Nico Hulkenberg, attardate rispetto al gruppo delle posizioni di testa, piazzatisi rispettivamente in diciassettesima e diciottesima posizione.

  • Il duello Vettel – Alonso è a 600 Km dal verdetto

    Il duello Vettel – Alonso è a 600 Km dal verdetto

    Siamo al rush finale: si decide tutto negli ultimi due Gran Premi della stagione che avranno luogo negli Stati Uniti nel nuovissimo circuito di Austin, in Texas, questo week end, e la settimana successiva ad Interlagos in Brasile. I contendenti sono sempre loro due, Sebastian Vettel e Fernando Alonso, distaccati soltanto 10 punti che in chiave campionato significano che i giochi sono tutt’altro che chiusi, sebbene ogni minimo errore commesso da uno dei due può far pendere l’ago della bilancia a favore dell’altro.

    Psicologicamente il più avvantaggiato è il pilota della Red Bull leader della classifica, che dispone di una macchina super competitiva nonostante le noie avute nell’ultimo Gp di Abu Dhabi, che ha costretto lo stesso Vettel a partire in fondo al gruppo dopo una qualifica travagliata nella quale aveva comunque ottenuto il terzo tempo dietro a Lewis Hamilton, pole-man della gara in Medio Oriente, e al compagno di scuderia Mark Webber. La rimonta effettuata dal pilota Campione del Mondo in carica ha mostrato come la Red Bull sia nettamente superiore a qualsiasi macchina, e questo potrebbe significare molto in gara, sebbene l’incognita di un circuito sconosciuto ai piloti, in quanto nuovo, potrebbe mischiare le carte in tavola. Il divario tra le due monoposto potrebbe essere così annullato da questo fattore, cosa che ha spinto Red Bull e Ferrari a lavorare molto sugli aggiornamenti sulle monoposto, nella speranza di trovare il giusto setup per concludere al meglio il finale di stagione.

    Vettel e Alonso
    Vettel e Alonso per un posto da Campione | © PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images

    In casa Ferrari si è lavorato molto sull’aerodinamica ad Idiada, in Spagna, grazie ai test effettuati dal collaudatore Jules Bianchi, ma a quanto pare i risultati di questo ultimo test in vista del Gran Premio delle Americhe non sono stati soddisfacenti, cosa che mette un po’ in apprensione Alonso e i fan della Rossa. Nonostante ciò il pilota spagnolo sembra molto sicuro di poter battagliare fino all’ultimo respiro con il rivale tedesco, forte della sua costanza nell’arco della stagione che lo ha relegato come vero avversario di Vettel e del team anglo-austriaco. In tutti i Gp finora disputati Alonso ha sempre dato il meglio di sé, facendo ricredere chi non aveva riposto molte speranze nella Rossa ad inizio stagione; questo grazie ad un’impressionante tenacia mostrata dal pilota di Oviedo, sempre al top della forma e protagonista di prestazioni esaltanti nonostante abbia avuto una macchina tutto sommato inferiore rispetto alla Red Bull e alla McLaren per gran parte della stagione, ma anche ad un pizzico di fortuna che lo ha aiutato in diverse situazioni permettendogli di rosicchiare punti importanti ai piloti rivali. Se è vero che gli episodi alla fine dell’anno si bilanciano, ecco che Nando, sempre a punti nella prima parte della stagione, nella fase cruciale del campionato si è visto per ben due volte concludere la gara con uno zero nella casella dei punti dovuto a due collisioni, la prima alla partenza del Gran Premio del Belgio, durante il quale è stato tamponato da Romain Grosjean che ne ha messo a rischio l’incolumità, e la seconda, sempre alla partenza, nel Gran Premio del Giappone, dove un contatto di gara con l’altra Lotus di Kimi Raikkonen lo ha mandato in testacoda a causa della foratura della gomma posteriore. Due Gp a bocca asciutta che potrebbero risultare fatali al pilota due volte Campione del Mondo con la Renault nel 2005 e nel 2006, che tanto ha costruito nel corso della stagione, partito con gli sfavori del pronostico e arrivato lì a giocarsela con il campione in carica.

    E’ vicino a sfiorare l’impresa, cosa che non gli è riuscita 2 anni fa ad Abu Dhabi quando venne beffato in classifica iridata dallo stesso Vettel all’ultima gara, e magari il sogno di Alonso di diventare Campione con la Ferrari potrebbe trasformarsi in realtà, prendendosi così una bella rivincita nei confronti del tedesco dimenticando una volta per tutte quell’amara serata in cui si è visto soffiare il titolo iridato già in tasca. Austin e Interlagos saranno due importanti bivii per i destini dei due piloti quotati a trionfare nel Mondiale.

  • Vettel vs Alonso, duello fino all’ultima curva?

    Vettel vs Alonso, duello fino all’ultima curva?

    Il Mondiale di F1 volge al termine e a 2 gare dalla fine vede Sebastien Vettel saldamente al comando della classifica con 10 punti di vantaggio su Fernando Alonso. 10 punti non sono tanti, ma rappresentano un grosso handicap per la Ferrari, che in questo finale di stagione si è migliorata ma ha dovuto subire il ritorno al dominio della Red Bull. Ad Abu Dhabi Vettel ha dimostrato di essere un grandissimo pilota limitando i danni di una partenza dall’ultima posizione. Il buon Alonso, arrivato secondo, sperava di guadagnare qualche punto in più sul rivale tedesco ma poi se l’è ritrovato lì con lui sul podio. Davvero frustante è l’aver recuperato solo 3 punti ad un avversario partito ultimo, ma tutto ciò conferma che per vincere il titolo la Ferrari ed Alonso dovranno assistere ad un autentico miracolo sportivo. Quel miracolo sportivo che nel 2007 si materializzò in Brasile, e permise a Kimi Raikkonen di vincere un titolo insperato al primo anno in Ferrari. Coincidenza vuole che quello sia stato l’ultimo titolo iridato conquistato da un pilota Ferrari. La scuderia di Maranello crede, spera in Alonso, capace con la sua classe di tener botta ad una macchina, la Red Bull, tornata ad essere la più performante.

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    Vettel vs Alonso, chi vincerà il titolo iridato? © PHILIPPE LOPEZ/AFP/GettyImages

    Alonso vs Vettel – Duello si, ma fino all’ultima curva? Non ne siamo certi perchè la penultima gara, che si svolgerà negli Usa il prossimo 18 novembre, è un’incognita per tutto il circus. Si correrà per la prima volta sul circuito di Austin ed è per questo che appare difficile capire chi tra Ferrari e Red Bull riuscirà ad esprimersi al meglio sul circuito americano. Alonso non vuole lasciare nulla di intentato e dopo l’India è tornato a casa, non per riposare ma per salire sul suo simulatore, in modo da prender confidenza col nuovissimo circuito americano.

    Il pilota asturiano c’è, anche se lui stesso è consapevole che per vincere il titolo oltre ad avere testa dovrà avere una macchina super veloce e una buona dose di fortuna. Il Mondiale potrebbe chiudersi già negli Stati Uniti, la matematica lascia aperta questa soluzione così come le statistiche fanno intuire alla Ferrari che ad Austin bisognerà provare a far saltare il banco in qualche modo. Questo perchè l’ultima gara si correrà come da tradizione in Brasile, pista che nella tradizione recente si è rivelata più congeniale alle caratteristiche della Red Bull.

  • Raikkonen vince il GP di Abu Dhabi. Alonso a -10 da Vettel

    Raikkonen vince il GP di Abu Dhabi. Alonso a -10 da Vettel

    E’ successo di tutto nei 55 giri del Gran Premio di Abu Dhabi, 18esimo e terzultimo appuntamento della stagione e uno dei più belli degli ultimi anni. Sul circuito di Yas Marina ha trionfato Kimi Raikkonen che è ritornato sul gradino più alto del podio dopo quasi tre anni dalla sua ultima vittoria datata Gran Premio del Belgio 2009 al volante della Ferrari. Il pilota della Lotus, a cui quest’anno mancava soltanto la vittoria per coronare un campionato molto più che positivo, ha vinto meritatamente la prima gara dopo il suo rientro in Formula 1, correndo una gara accorta ed intelligente dopo aver guadagnato la seconda posizione ai danni di Webber alla partenza, centrando il suo 19esimo successo della carriera sfruttando al meglio il ritiro di Lewis Hamilton che al 20esimo giro è stato costretto al ritiro mentre era saldamente in testa alla gara per un problema tecnico sulla sua Mp4-27, che nella stessa situazione di Singapore ha peccato ancora una volta di affidabilità.

    Il successo del finlandese però è dolce-amaro visto che nonostante la vittoria e i 25 punti conquistati è uscito matematicamente dalla lotta al titolo Mondiale che ora riguarda soltanto Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Nell’ordine perché lo spagnolo ha chiuso in seconda posizione mentre il tedesco, partito dalla pit-lane per la penalità inflittagli dai commissari per essere rimasto senza benzina alla fine delle qualifiche, ha compiuto una grande rimonta che lo ha portato al terzo posto finale, limitando i danni in un week-end che dopo i problemi del sabato sembrava non poter portare a nulla di buono. Invece il campione del mondo in carica ha saputo rispondere in pista da vero fuoriclasse, aiutato senza dubbio anche dalla doppia entrata in pista della safety-car, limitando a solo 3 i punti guadagnati dal ferrarista nei suoi confronti quando al termine della stagione mancano solo 2 gare e 50 punti a disposizione. E visto i 10 punti di vantaggio potrebbe chiudere i conti Mondiali già in Texas, gara in programma tra 2 settimane.

    Kimi Raikkonen © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images
    Doveva essere la grande occasione per Alonso che invece ha dovuto accontentarsi di recuperare tre soli miseri punti al rivale nella lotta al titolo, pochi ripensando a come era iniziata la gara ma non per questo potrebbero rivelarsi meno importanti. Già perché in gara lo spagnolo ha mostrato il solito incoraggiante passo seppur soltanto nel finale dopo l’entrata della seconda sefety-car, dopo aver gestito al meglio, grazie ad un’ottima velocità di punta nei due rettilinei, gli attacchi della McLaren di Jenson Button, arrivato a fine corsa con gli pneumatici alla frutta. L’inglese, dopo aver cullato l’idea di conquistare la seconda posizione ai danni dell’asturiano, ha dovuto subire anche il sorpasso di Vettel che grazie alla strategia di gara adottata e un pizzico di fortuna si è ritrovato negli ultimi giri con gomme più nuove e performanti, le morbide, trovandosi relegato in quarta posizione ai piedi del podio con l’unica McLaren superstite. Il ritiro di Hamilton infatti ha messo in serio pericolo la possibilità di aggancio alla seconda posizione nel campionato costruttori, occupata momentaneamente dalla Ferrari, e si vede ora insidiata dalla Lotus per la terza.

    Discorso simile per la Red Bull, che avrebbe potuto chiudere già qui ad Abu Dhabi i giochi per il Mondiale e invece il ritiro di Mark Webber ha complicato i piani del team di Milton Keynes, che pur tenendo saldamente la testa della classifica ha dovuto rimandare i festeggiamenti. All’australiano infatti ne sono capitate di tutti i colori, prima il solito sorpasso subito da Alonso, poi un testacoda per un contatto con Maldonado nel tentativo di rimonta e alla fine l’ incidente con Romain Grosjean che lo ha messo definitivamente k.o., nella carambola causata da Sergio Perez, poi penalizzato, e che ha coinvolto anche la Force India di Paul Di Resta, che comunque è riuscito a terminare la sua gara in nona posizione e a portare 2 punti preziosi al team.

    Tornando alla classifica finale quindi alle spalle di Button ha chiuso Pastor Maldonado che come al suo solito ha lottato e ha fatto a sportellate per difendere la sua posizione. Il giusto premio per la sua tenacia è stato il quinto posto finale che nonostante la quarta posizione iniziale resta un gran risultato. Alle spalle della sua Williams troviamo la Sauber di Kamui Kobayashi, anche lui autore di una grande gara, entrambi hanno chiuso davanti alla Ferrari di Felipe Massa che non è andato oltre la settima posizione in una gara priva di acuti degni di nota.

    Ottavo Bruno Senna che ha portato anche la seconda Williams a punti davanti a Di Resta e a Daniel Ricciardo con la Toro Rosso che ha chiuso la top-ten. Ancora anonima la gara della Mercedes se non fosse per lo spaventoso incidente che ha coinvolto Nico Rosberg e Narain Karthikeyan nelle prime battute di gara. La W03 del tedesco è decollata sopra la vettura dell’indiano che aveva subito un rallentamento anomalo proprio all’ultima curva del circuito causando la prima safety-car della gara e il doppio ritiro dei due piloti. Il compagno di squadra Michael Schumacher è invece riuscito a terminare la gara ma in 11esima posizione al di fuori della zona punti.

  • Hamilton in pole ad Abu Dhabi beffa le Red Bull. Alonso 7°

    Hamilton in pole ad Abu Dhabi beffa le Red Bull. Alonso 7°

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, 18esima gara del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Yas Marina il pilota inglese della McLaren, dopo aver prenotato la pole position ottenendo il miglior tempo nelle terze libere, ha dominato le qualifiche completando il giro migliore in Q3 che gli è valso la pole in 1:40.630 regalando al team di Woking la 154esima pole della storia.

    A Hamilton è bastato un unico tentativo in Q3 per portare a casa la 25esima pole della carriera e interrompere lo strapotere in qualifica della Red Bull che durava da 4 gare, dimostrando di avere un altro passo rispetto alla concorrenza ottenendo i tempi migliori in tutte e tre le sessioni di qualifica grazie ad una serie di giri veloci inarrivabili per gli avversari, e questa volta neanche la Red Bull ha potuto nulla contro lo strapotere dell’anglo-caraibico. Anche per questo i due alfieri delle lattine volanti hanno commesso moltissimi errori che alla fine del turno sono riusciti parzialmente a rimediare ottenendo il secondo e il terzo posto ma a posizioni inverite visto che Mark Webber, unico insieme a Hamilton a scendere sotto il muro dell’1:41, partirà davanti a Sebastian Vettel sulla griglia di partenza.

    Lewis Hamilton © Ker Robertson/Getty Images Sport

    Il tedesco è sembrato molto nervoso e ha rischiato di uscire dalle qualifiche già al primo turno a causa di un contatto con il muretto alla curva 19 nella parte finale del circuito a dimostrazione del fatto che la vettura anglo-austriaca non è imbattibile su questo tracciato. In più il campione del mondo in carica ha completato la sua giornata nera parcheggiando a fine turno la sua Red Bull a bordo pista per un presunto problema tecnico. Non proprio il massimo per stare tranquilli visto che la RB8 continua a soffrire di affidabilità dopo che in mattinata, nelle terze libere, sempre Vettel era stato condizionato da un problema ai freni. Ma anche senza problemi tecnici sarebbe stato molto difficile battere un Hamilton che ancora una volta su questo circuito si è dimostrato pilota da battere e i distacchi pesanti, 3 decimi per l’australiano, 4 per il tedesco, lo dimostrano.

    Ancora più indietro la Ferrari che nonostante gli aggiornamenti apportati sulla vettura sembra essere peggiorata sul giro secco in qualifica dove ha perso altre due posizioni rispetto al GP d’India della scorsa settimana. La F2012 infatti ha sofferto dannatamente e non è riuscita ad andare oltre al settimo tempo di Fernando Alonso che ha chiuso con un ritardo di quasi un secondo da Hamilton. Ancora peggio Felipe Massa, relegato alla fine del turno in nona posizione anche se il distacco dal compagno di squadra è di un solo decimo, segno che il livello della Rossa in qualifica non è superiore a quello mostrato.

    Ma soprattutto in previsione gara preoccupano i tanti piloti posizionati davanti ai due di Maranello, perchè nonostante i due lunghi rettilinei non sarà facile effettuare sorpassi su un circuito con queste caratteristiche. Anche perchè davanti allo spagnolo troviamo la Williams di Pastor Maldonado, bravissimo a conquistare la quarta posizione ai danni di Kimi Raikkonen e da un deludente Jenson Button, sesto, ma capace nel finale di trovare il guizzo giusto per piazzarsi davanti alla Rossa numero 5.

    In mezzo alle due Ferrari troviamo la Mercedes che ha trovato uno spiraglio di luce grazie alla prestazione di Nico Rosberg, ottavo. Romain Grosjean con il decimo tempo ha invece chiuso la top-ten. Delusione invece nell’altra parte del box Mercedes con Michael Schumacher che come nelle libere ha confermato che oltre la 14esima posizione proprio non riesce ad andare. Davanti a lui le due Force India di Nico Hulkenberg, 11esimo e Paul Di Resta, 13esimo, con la Sauber di Sergio Perez che le divide in 12esima posizione.

  • Ad Abu Dhabi Vettel davanti alle McLaren. 7° Alonso

    Ad Abu Dhabi Vettel davanti alle McLaren. 7° Alonso

    Sebastian Vettel ha ottenuto il miglior tempo nella prima giornata di prove libere sul circuito di Yas Marina dove domenica andrà in scena il Gran Premio di Abu Dhabi, 18esimo e terzultimo appuntamento della stagione. Il campione del mondo in carica ha ottenuto il giro migliore di giornata nella seconda sessione grazie al tempo di 1:41.751 appena dopo aver montato la mescola più morbida portata dalla Pirelli per questa gara beffando la McLaren di Lewis Hamilton, in testa fino a quel momento, per un solo decimo di secondo e che aveva ottenuto il tempo migliore nella prima sessione.

    A seguire l’altra Ferccia d’Argento di Jenson Button staccato però di sei decimi dalla vetta e di mezzo secondo dal compagno di squadra ma anche quì come accaduto nel GP d’India la McLaren sembra essere molto vicina alle prestazioni della Red Bull sul passo gara e potrebbe sicuramente svolgere un ruolo da protagonista inserendosi nella lotta al titolo tra il tedesco e Fernando Alonso.

    Sebastian Vettel © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images

    Alonso che non è andato oltre il settimo tempo alle spalle della seconda Red Bull di Mark Webber, alle prese ancora una volta con il solito problema al Kers che lo aveva rallentato anche nel corso del GP di India facendogli perdere la posizione in favore del ferrarista, e delle due Lotus di Romain Grosjean e Kimi Raikkonen, fresco di rinnovo contrattuale con il team francese. Lo spagnolo ha accusato a fine turno un riotardo di otto decimi dal rivale nella lotta al titolo, nonostante in Ferrari abbiano fatto i miracoli per presentare al meglio la vettura nelle prove libere. I meccanici infatti hanno cominciato a lavorare all’alba per montare sulla F2012 i nuovi aggiornamenti, soprattutto quelli dell’ala anteriore e posteriore provati prima da Massa e poi da Alonso che però sembrano non garantire il salto di qualità per impensierire sul giro secco la Red Bull, almeno da quello che si è evinto da questa prima giornata.

    Felipe Massa si è classificato in ottava posizione ad oltre un secondo di ritardo dalla prima posizione e ha preceduto la Williams di Pastor Maldonado e la Sauber di Sergio Perez, che ha chiuso la top-ten delle prove libere, dove ancora una volta non figura la Mercedes, che naviga a metà classifica con Nico Rosberg in 12esima posizione e il compagno di squdra Michael Schumacher in 14esima ad un secondo e mezzo di ritardo. Non c’è dubbio che il team di Stoccarda stia attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia.

  • Vettel centra il poker e allunga su Alonso

    Vettel centra il poker e allunga su Alonso

    Sebastian Vettel ha dominato e vinto il Gran Premio d’India al Buddh International Circuit nei pressi di Nuova Delhi. Il campione del Mondo  in carica ha ottenuto una vittoria facile controllata abbastanza agevolmente, e ha ora 13 punti di vantaggio sul rivale Fernando Alonso, giunto secondo dopo una grande rimonta dalla quinta piazza, ottenendo così il massimo risultato possibile dalla gara  per via dello strapotere delle “lattine volanti”, assolutamente impeccabili negli ultimi Gran Premi.

    Sin dalla partenza Vettel è scappato vestendo i panni della lepre, con tanti saluti al compagno Webber e al duo Mclaren-Ferrari. Nella bagarre alle spalle del tedesco il più vivace è Alonso, che si sbarazza senza particolari problemi di Jenson Button e Hamilton, andando ad insidiare il secondo posto di Mark Webber. Per il resto poche emozioni per quanto riguarda lo spettacolo, se non per un duello Massa-Raikkonen con il primo a spuntarla sul secondo per la sesta piazza, e per un piccolo problema sul fondo della vettura di Vettel, che per un attimo ha fatto pensare ad un guasto serio  sulla Red Bull numero 1.

    Podio GP India
    Podio GP India © Clive Mason/Getty Images

    Fernando Alonso, consapevole di non poter insidiare la posizione di Vettel, a 18 giri dal termine ha avvicinato Webber superandolo  e aggiudicandosi quella seconda posizione che ancora lo mantiene saldamente in lotta per il titolo a 3 gare dal termine, considerato la stato di forma della scuderia anglo-austriaca. Deludenti le McLaren con Button ed Hamilton giunti rispettivamente 4° e 5° ma mai pericolosi durante tutto il Gran Premio, nonostante le confortanti prestazioni nelle prove e in qualifica. La scuderia di Woking ha subito una secca  involuzione causata dalla rottura del rapporto collaborativo con Lewis Hamilton, non dedicandosi più allo sviluppo della monoposto. Felipe Massa, giunto sesto, è riuscito ad ottenere il massimo risultato dalla sua Ferrari nonostante i problemi avuti durante tutto il weekend, riuscendo a concludere la gara davanti alla Lotus di Raikkonen. Fuori dalla zona punti le due Mercedes, con Rosberg giunto 11° e Michael Schumacher ultimo. A punti vanno Nico Hulkenberg (8°), Romain Grosjean (9°) e Bruno Senna (10°).

    A tre Gran premi dal termine per Alonso è vietato sbagliare, così come per Vettel, consapevole di dover gestire un vantaggio esiguo di 13 punti su 75 disponibili, ma allo stesso tempo rassicurante in quanto la Red Bull in questo momento è imprendibile. Lo spagnolo dovrà avere la lucidità che ha sempre avuto e dimostrato ad ogni gara, magari sperando in un errore o un eventuale passo falso di Sebastian Vettel, che attualmente “vola” e sembra non avere rivali in pista. Lo scenario si fa sempre più intrigante di domenica in domenica, i colpi di scena non sono esclusi, d’altronde questo è il bello della Formula 1. Appuntamento tra una settimana sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi.

    CLASSIFICA PILOTI – Vettel 240, Alonso 227, Raikkonen 173, Webber 167, Hamilton 165, Button 141, Rosberg 93, Grosjean 90, Massa 89, Perez 66, Kobayashi 50, Hulkenberg 49, Di Resta 44, Schumacher 43, Maldonado 33, Senna 26, Vergne 12, Ricciardo 9

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Red Bull 407, Ferrari 316, McLaren 306, Lotus 263, Mercedes 136, Sauber 116, Force India 93, Williams 59, Toro Rosso 21

  • Pole per Vettel in India. Prima fila Red Bull poi McLaren e Ferrari

    Pole per Vettel in India. Prima fila Red Bull poi McLaren e Ferrari

    Dopo aver monopilizzato le tre sessioni di prove libere Sebastian Vettel ha conquistato la pole position del Gran Premio d’India, 17esimo appuntamento della stagione. Sul Buddh International Circuit il campione del mondo in carica si è dimostrato ancora una volta il più forte firmando il giro migliore grazie al tempo di 1:25.283 bissando la pole del 2011 sperando di ripetre il Grand Chalem ottenuto lo scorso anno sullo stesso circuito quest’anno alla sua seconda edizione.

    Tuttavia non sono manacati i problemi per il campione tedesco in una sessione tutt’altro che scontata rispetto alle aspettative della vigilia. Vettel ha infatti dovuto abortire il suo primo tentativo in Q3 per un errore alla curva prima del rettilineo principale a dimostrazione di un bilanciamento non perfetto anche per le lattine volanti, ma ha poi saputo rimediare al suo secondo e ultimo tentativo andando a prendersi di forza la sua quinta pole position stagionale, prova evidente della superiorità netta del binomio vettura-pilota nonostante una ultima sessione di qualifica non eccezionale.

    Il risultato delle qualifiche rispetto alle ultime uscite stagionali non è cambiato e la Red Bull ha manifestato la solita supremazia assoluta conquistando la prima fila piazzando ancora una volta le due vetture nelle prime due posizioni. Mark Webber infatti partirà secondo affiancato al compagno di squadra che lo ha beffato proprio nel finale per soli 4 centesimi di secondo, anche se l’australiano al suo ultimo tentativo ha rallentato leggermente il ritmo per favorire il suo team-mate, con il compito di proteggerlo domani nelle battute iniziali di gara.

    Sebastian Vettel © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

    Alle spalle del duo Red Bull si sono piazzate le due McLaren Mercedes di Lewis Hamilton e Jenson Button che hanno centrato l’obiettivo massimo delle qualifiche, ovvero conquistare la seconda fila dietro agli imprendibili Vettel  e Webber. Imprendibili almeno in qualifica perchè nelle prove libere le due Frecce d’Argento hanno mostrato un passo in linea con quello delle vetture anglo-austriache e in gara potrebbero lottare anche per qualcosa in più del terzo gradino del podio.

    Ed è forse questo quello che spera la Ferrari che per limitare i danni dovrà correre una gara tutta d’attacco. Le qualifiche hanno rispecchiato i reali valori in campo con la F2012 relegata soltanto in terza fila alle spalle di Red Bull e McLaren e che dovrà sperare nell’inserimento del team inglese per strappare punti pesanti a Vettel in chiave Mondiale. Ma la scuderia di Maranello sembra essere troppo attardata rispetto alla concorrenza e a preoccupare maggiormente Fernando Alonso, quinto sulla griglia, più che il mezzo secondo di distacco sono i piloti che si sono contrapposti con il leader della classifica, tanti ma soprattutto tosti da sopravanzare. A nulla sono valsi gli aggiornamenti tecnici apportati sulla vettura per questo GP perchè la Ferrari risente dei soliti problemi di carico aerodinamico nelle curve più veloci tra il secondo e il terzo settore e a poco serve tenere il ritmo delle Red Bull nel primo settore, quello più veloce. Il distacco è emblematico cosi come la mancanza di positività che si evince dalle parole del pilota spagnolo che a meno di clamorosi colpi di scena sembra essere rassegnato a perdere questo Mondiale.

    Felipe Massa affiancherà il compagno di squadra in terza fila ma ha dovuto fare i miracoli per rientrare nella Q3. Il brasiliano, così come nelle libere, è stato protgonista di un testacoda nel secondo turno di qualifica e ha dovuto montare in extremis le gomme morbide per entrare a far parte della top-ten ma a parte il primo settore sembra essere meno efficace rispetto agli altri. Alle sue spalle la Lotus di Kimi Raikkonen, più staccato rispetto agli altri a quasi un secondo dalla vetta davanti alla Sauber di Sergio Perez e alla Williams di Pastor Maldonado.

    Ha chiuso la top-ten la Mercedes di Nico Rosberg che ha preferito non effettuare giri cronometrati in Q3 per risparmiare un treno di gomme per la gara mentre il suo compagno di squadra Michael Schumacher naviga in 14esima posizione. 11esimo Romain Grosjean con la seconda Lotus.

  • Vettel domina le libere in India. Ma Alonso c’è ed è 3°

    Vettel domina le libere in India. Ma Alonso c’è ed è 3°

    Sebastian Vettel è stato il pilota più veloce in entrambe le sessioni di prove libere svolte sul Buddh International Circuit, che domenica sarà teatro del Gran Premio d’India, 17esimo appuntamento della stagione. Il campione tedesco ha firmato il giro migliore di giornata nella seconda sessione fermando il crono sul tempo di 1:26.221, tempo migliore di un secondo e quattro decimi rispetto al suo stesso miglior giro fatto segnare nel primo turno di prove.

    Il dominio assoluto della Red Bull è completato da Mark Webber che ha piazzato la seconda delle lattine volanti al secondo posto ad un decimo da quella del compagno di squadra. L’australiano ha così preceduto il principale antagonista di Vettel, Fernando Alonso che ha chiuso la sua giornata di prove in terza posizione a sei decimi dalla vetta presieduta dal tedesco.

    Come si sa i tempi delle prove libere hanno sempre un’importanza relativa e infatti in Ferrari hanno concentrato il lavoro nelle due sessioni soprattutto sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche che il team di Maranello ha portato per questo GP, tra le quali anche le due nuove ali anteriore e posteriore. Lo spagnolo si è dimostrato abbastanza efficace anche se pare che le novità apportate sulla F2012 non siano sufficienti a garantire il salto di qualità per contrastare le Red Bull, di contro Felipe Massa ha incontrato più di una difficoltà nel set-up della vettura ed ha chiusa la sua giornata in 15esima posizione dopo che la prima sessione l’aveva terminata addirittura 20esimo.

    Sebastian Vettel © PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images

    Ma tornando alla classifica dei tempi alle spalle di Alonso troviamo la Mercedes di Nico Rosberg, molto efficace sul circuito indiano al contrario del compagno di squadra Michael Schumacher che non è riuscito a trovare il feeling giusto con il tracciato ed ha chiuso solamente in 13esima posizione. Rosberg ha preceduto il finlandese della Lotus Kimi Raikkonen, che ha sfoderato una grande prestazione su un tracciato sul quale in precedenza non aveva effettuato neanche un giro.

    Poi troviamo le due McLaren in sesta e settima posizione con Lewis Hamilton e Jenson Button. I due inglesi nella prima sessione avevano chiuso nelle prime posizioni dimostrando di avere un grande passo gara, ma si sono persi nella seconda quando si è trattato di verificare la prestazione sul giro singolo. Quindi, al contrario di come avviene solitamente, le due Frecce d’Argento sembrano avere qualche problemino sulla prestazione da qualifica considerando che il distacco da Vettel ammonta a circa 9 decimi, vedremo se le sensazioni saranno confermate nella giornata di sabato.

    Nei migliori dieci si è confermata ancora una volta la Force India di Nico Hulkenberg, capace di tenere alle sue spalle la seconda Lotus di Romain Grosjean e la Williams di Bruno Senna che ha chiuso la top-ten. Il messicano Segio Perez, dopo aver saltato la prima sessione per l’influenza, è rientrato nella seconda sessione ma ha chiuso soltanto 12esimo, alle spalle dell’altra Force India di Paul Di Resta.

  • Vettel sorpasso su Alonso annunciato, la classifica piloti

    Vettel sorpasso su Alonso annunciato, la classifica piloti

    Il Mondiale di Formula 1 è entrato nella fase cruciale. A 4 gare dal termine Sebastian Vettel si è ripreso la vetta del mondiale a discapito di Fernando Alonso, chiamato adesso a rincorrere dopo aver detenuto la vetta della classifica per la maggior parte della stagione. Il Gp di Corea ha cambiato le gerarchie in classifica ma non quelle in pista. La Red Bull, reduce da 2 mondiali piloti e costruttori vinti, è la macchina da battere anche quest’anno e non lo si è scoperto ieri. I numeri d’altronde parlano chiaro e dicono che Vettel nelle ultime 5 gare ha recuperato la bellezza di 48 punti a Fernando Alonso, che la Red Bull ha vinto ben 6 gp su 16 disputati (4 Vettel, 2 Webber), che anche la Mclaren (3 Hamilton, 2 Button) ha vinto più della Ferrari ferma ai 3 successi stagionali di Alonso. Insomma il cambio al vertice era annunciato dai numeri e la pista coreana è stata solo il teatro del sorpasso.

    Sorpasso definitivo? – Il sorpasso decisivo in ottica mondiale è avvenuto nel gp di Corea? Alonso e la Ferrari riusciranno a sovvertire la supremazia tecnica della Red Bull riemersa in modo evidente negli ultimi granpremi? Tanti altri interrogativi potrei elencarvi senza aver però la certezza delle risposte. Le risposte verranno date dalle piste degli ultimi 4 gp stagionali (India, Abu Dhabi, Stati Uniti e Brasile), al momento possiamo però analizzare le sensazioni e i numeri che queste 16 gare hanno fornito.

    1° Vettel (215 punti) – Il campione del mondo 2010 e 2011 è tornato davanti a tutti. In Corea Vettel ha colto la terza vittoria consecutiva, la quarta in stagione, la 25esima della carriera (come Niki Lauda). La vetta del mondiale è di nuovo sua e potrebbe esserla anche il prossimo 25 novembre, quando il mondiale 2012 si concluderà in Brasile. Il 25enne pilota tedesco ha la fortuna di guidare la macchina più veloce, nelle ultime 3 gare ha totalizzato 3 vittorie e il massimo dei punti disponibili (75). Di contro Alonso, il suo avversario più temibile sia per quanto dice la classifica sia per la mancanza di costanza della McLaren, ne ha totalizzati 30 nelle ultime 3 ovvero ben 45 in meno. Una marcia inarrestabile quella messa in atto da Vettel e la sua Red Bull, senza dimenticare che l’altra macchina più veloce del momento è nelle mani del suo compagno di squadra Webber, secondo e prezioso ieri nel tenere dietro le due Ferrari. Non a caso il mondiale costruttori vede saldamente la Reb Bull al comando con 77 punti di margine sulla Ferrari, che in Corea si è consolata con il sorpasso alla Mclaren. In definitiva la sensazione è che i 6 punti di vantaggio di Vettel siano un distacco più piccolo di quello esistente in pista tra le prime due forze del mondiale. Per Vettel il terzo titolo iridato non è poi così lontano.

    Alonso
    Fernando Alonso perde la vetta del mondiale © PHILIPPE LOPEZ/AFP/GettyImages

    2° Alonso (209 punti) – Al pilota asturiano non è bastato il terzo posto per mantenere la testa del mondiale. A dire il vero non sarebbe bastato neanche il secondo. Questo perchè la vittoria di Vettel ieri non è mai stata in discussione e ha prodotto quel sorpasso che potrebbe decidere il mondiale. Ha vissuto momenti più belli Alonso nel corso della stagione, certamente questo è il momento più complicato, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista psicologico. La classe e la forza mentale dello spagnolo, evidenti nella costanza di rendimento avuta da Alonso in questa stagione, sono messe a dura prova dal ritorno prepotente di Vettel a caccia del terzo mondiale della carriera. Anche Alonso va a caccia del terzo titolo iridato, del primo alla guida della Ferrari (a cui manca il titolo piloti dal 2007). La scuderia del cavallino è chiamata ad un miracolo vero e proprio in questo finale di campionato. Campionato che comunque vada ha visto il ritorno della rossa nella lotta al vertice, soprattutto per il miglioramento di prestazioni della monoposto italiana. Il quarto posto nella classifica piloti del 2011 verrà sicuramente migliorato, resta da capire però quale sarà il piazzamento finale. Il titolo sembra stia sfuggendo dalle mani di Alonso, ma a 4 gare dal termine sembra prematuro parlare di mondiale già chiuso.

    3° Raikkonen (167 punti) – 48 punti da recuperare a Vettel rappresentano una mission impossible non per le qualità del pilota finlandese ma per quelle della sua Lotus, ottima macchina ma ancora distante dai livelli dei team principali. Nell’anno del suo ritorno in F1, Raikkonen ha comunque dimostrato di essere ancora sul pezzo, sicuramente uno tra i 5 piloti più forti dell’ultimo decennio. Tra i primi 4 della classifica è l’unico pilota che è sempre arrivato al traguardo, andando a punti 15 volte su 16. Tuttavia è anche l’unico dei primi 4 a non aver mai vinto una gara nel 2012. Limite delimitato dalla sua macchina e che non gli permetterà di lottare per il titolo mondiale conquistato nel 2007 al suo primo anno in Ferrari.

    4° Hamilton (153 punti) – Il campione del mondo 2008 si ritrova staccato di 62 punti dalla vetta della classifica detenuta da Vettel. Il mondiale è pura utopia per il primo pilota McLaren nonostante le 3 vittorie stagionali. 3 ritiri, un 19esimo, un decimo e 3 ottavi posti sono un pò troppi per poter competere nella lotta al titolo. 11 punti nelle ultime 3 gare sono la sintesi della resa di Hamilton. In questo finale di stagione l’obiettivo personale per il pilota anglo-caraibico è centrare una vittoria, che sarebbe l’ultima con la McLaren dato l’approdo alla Mercedes nella prossima stagione e un possibile terzo posto nella classifica piloti.

    Le classifiche del Mondiale di F1 2012 dopo 16 gare

    Classifica piloti
    1) Sebastien Vettel (Red Bull) 215 punti
    2) Fernando Alonso (Ferrari) 209 punti
    3) Kimi Raikkonen (Lotus) 167 punti
    4) Lewis Hamilton (McLaren) 153 punti
    5) Mark Webber (Red Bull) 152 punti
    6) Jenson Button (McLaren) 131 punti
    7) Nico Rosberg (Mercedes) 93 punti
    8) Romain Grosjean (Lotus) 88 punti
    9) Felipe Massa (Ferrari) 81 punti
    10) Sergio Perez (Sauber) 66 punti

    Classifica costruttori
    1) Red Bull 367 punti
    2) Ferrari 290 punti
    3) McLaren 284 punti
    4) Lotus 255 punti
    5) Mercedes 136 punti
    6) Sauber 116 punti
    7) Foce India 89 punti
    8) Williams 58 punti
    9) Toro Rosso 21 punti