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  • Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Champions: l’Inter crolla nella ripresa, buon pari per il Napoli

    Una serata non certo indimenticabile per le italiane in Champions League, una bella Inter per 45 minuti mette sotto il Borussia, va avanti sul due a zero ma poi crolla nella ripresa e si fa rimontare dai tedeschi che poi vincono 3-2. Va un pochino meglio al Napoli che al San Paolo contro il Salisburgo porta a casa un 1-1 che è utilissimo nella corsa verso gli ottavi.

    Come anticipato è stata un’Inter double face quella vista in Germania: autrice di un primo tempo spettacolare, con la gara sbloccata subito da Lautaro e col raddoppio sul finale di frazione di Vecino e totalmente dominata nella ripresa dal Borussia Dortmund che ha saputo accorciare subito le distanze e poi continuare a premere sino a trovare prima il pareggio e poi il sorpasso.

    Una sconfitta che però lascia sempre aperte le porte agli ottavi per gli uomini di Conte che però per esser certi del passaggio del turno dovranno fare 6 punti con Slavia Praga e Barcellona.

    Se l’Inter si lecca le ferite il Napoli mostra un sorriso forzato ma pur sempre un sorriso.

    Il pareggio siglato da Lozano al 42° in rimonta, dopo il rigore trasformato da Håland al 11°, non dà ai partenopei la certezza matematica della qualificazione ma rende la strada meno complicata ed in un periodo non certo brillantissimo, anche se stasera gli azzurri hanno creato tantissimo, l’uno ad uno contro il Salisburgo è un risultato da ritenere decisamente positivo.

     

    Veniamo al racconto delle italiane in questa serata di Champions League partendo dalla sfida al Signal Iduna Park tra Borussia Dortmund ed Inter.

    Pronti via e l’Inter la sblocca subito con Lautaro Martinez che sfrutta una difesa avversaria non perfetta e con una conclusione da dentro l’area porta avanti i suoi. Il Dortmund prova una reazione ma i gialloneri attuano un possesso palla piuttosto sterile. Al 17° primo brivido, Gotze calcia da centro area ma va troppo centrale per impensierire Handanovic. La partita la fanno i tedeschi ma negli ultimi 16 metri non riescono a rendersi insidiosi, l’Inter dal canto suo sa esser pericolosa con le ripartenze ed al 40° infatti con un gran contropiede iniziato da Brozovic,  Vecino trova il gol del 2-0. Il Borussia prova a reagire e nel recupero si rende pericoloso due volte. La rete però non arriva ed una bella Inter va al riposo col doppio vantaggio.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° il Borussia trova il gol del 1-2, passaggi rapidi rasoterra portano la palla ad Hakimi che colpisce male ma beffa Handanovic. Il gol carica i padroni di casa che spingono e mettono in difficoltà la retroguardia nerazzurra. Al 64° la spinta dei tedeschi porta al pareggio, Candreva e Brozovic pasticciano sulla rimessa in zona difensiva, Paco Alcacer ruba palla e la tocca per Brandt che batte Handanovic. Il Borussia spinge e continua a creare, l’Inter sembra in grande difficoltà. Al 77° il Dortmund la ribalta completamente, grande azione in velocità con la palla che arriva ad Hakimi, l’esterno dei gialloneri davanti ad Handanovic non sbaglia. L’Inter si risveglia dal torpore e si rilancia in attacco alla ricerca del pari. Al 90° bella occasione per Sensi che riesce ad arrivare al tiro ma colpisce debolmente. Il pari non arriva, finisce così, il Borussia Dortmund con una grande ripresa rimonta e ribalta l’Inter.

     

    BORUSSIA DORTMUND – INTER 3-2 (5° Lautaro Martinez (I), 40° Vecino (I), 51°, 77° Hakimi (B), 64° Brandt (B))

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji, Hummels, Schulz; Witsel, Weigl; Sancho (82° Piszczek), Brandt, Hazard (88° Guerreiro); Gotze (64° Alcacer).

    Allenatore: Favre.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino (68° Sensi), Brozovic, Barella, Biraghi (66° Lazaro); Lautaro Martinez, Lukaku (73° Politano).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Biraghi (I), Skriniar (I), Candreva (I), Hazard (B).

     

     

    Veniamo ora alla sfida del San Paolo tra Napoli e Red Bull Salisburgo.

    La gara parte su buoni ritmi con una chance per parte, al 10° Koulibaly stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. Risposta immediata del Napoli con il solito inserimento di Callejon, il suo colpo di testa però colpisce il palo interno ed esce. Replica austriaca col tiro di Wober fuori di poco. Ci prova Insigne con l’inserimento al 21° ma il suo tocco non trova, di un niente, la porta. Altra palla gol per il Napoli, Insigne ha in sostanza un rigore in movimento ma calcia alto. Al 42° ci prova Fabian Ruiz col tiro a giro da fuori, palla che sorvola la traversa. Passa un minuto ed un gran rasoterra a fil di palo di Lozano riporta la gara in parità. Subito il pareggio gli austriaci si lanciano in attacco e si rendono molto pericolosi, il Napoli si salva e si va al riposo sul 1-1.

    Si riparte con un cambio per parte, nel Napoli entra Luperto per Mario Rui, nel Salisburgo dentro Mwepu per Pongracic. Al 54° un batti e ribatti in area rischia di costare caro al Napoli ma la conclusione di Hwang deviata finisce sul fondo. Per il Napoli ci prova Lozano, palla però alta al 57°. Al 74° un cross troppo profondo di Insigne finisce sulla traversa, poi sulla testa del portiere e alla fine termina in corner. La gara la fa il Salisburgo, il Napoli un po’ stanco sembra voler attendere accontentandosi anche del pareggio. Al 90° ci prova di testa il neo entrato Llorente ma la palla esce di poco sopra la traversa. Finisce così, in un momento non certo esaltante della stagione il Napoli porta a casa un prezioso pareggio nella corsa agli ottavi di Champions League.

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 1-1 (11° rig. Håland (R), 43° Lozano (N))

    Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (46° Luperto); Callejon, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne; Lozano (86° Llorente), Mertens (73° Milik).

    Allenatore: Ancelotti.

    Salisburgo (5-3-2): Coronel; Kristensen, Pongracic (46° Mwepu), Onguene, Wober, Ulmer; Minamino (61° Hashimeru), Junuzovic, Szoboszlai; Hwang, Håland (75° Daka).

    Allenatore: Marsch.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Onguene (R), Zielinski (N), Pongracic (R).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successi pesanti per Lipsia, 2-0 in casa dello Zenit, Valencia, 4-1 al Mestalla contro il Lille, e del Lione, 3-1 casalingo col Benfica. Finisce con uno spettacolare 4-4 la gara tra Chelsea ed Ajax.

    Nel girone del Napoli il Liverpool batte 2-1 il Genk mentre in quello dell’Inter il Barcellona si fa fermare, al Camp Nou, sullo 0-0 dallo Slavia Praga. 

     

  • Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Champions League: successi pesanti per Inter e Napoli

    Una serata di Champions decisamente positiva per il calcio italiano. Inter e Napoli avevano la necessità di ottenere un bel successo in gare tutt’altro che facili, e le due vittorie sono arrivate.

    I nerazzurri hanno battuto a San Siro il Borussia Dortmund, rilanciandosi nel proprio girone, i partenopei hanno espugnato la Red Bull Arena di Salisburgo mantenendo il primo posto del proprio gruppo.

    Nella gara di San Siro Lautaro Martinez ha proseguito il proprio momento positivo andando a sbloccare la gara nel primo tempo. Nella ripresa però il Toro ha fallito il rigore del possibile 2-0, niente di male, a firmare il raddoppio ci ha pensato Candreva in contropiede al 89°.

    Il Dortmund privo di due attaccanti fondamentali, nonostante un gran possesso palla, non è praticamente mai riuscito ad impensierire Handanovic, il portiere sloveno ha dovuto effettuare solo un grande intervento.

    Fuochi d’artificio invece a Salisburgo con il Napoli che è passato due volte in vantaggio, sempre con Mertens (superato Maradona nel numero di gol segnati in maglia Napoli), ma si è fatto sempre recuperare dal giovane fenomeno Håland. Il secondo pareggio è durato pochissimo, ci ha pensato Insigne a trovare il gol del 3-2 dopo meno di un minuto.

    Un gol di quel giocatore che era stato escluso nella gara di Genk, tribuna in Belgio, e che anche questa sera a Salisburgo è stato escluso dall’undici iniziale.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Partiamo con la sfida di San Siro tra Inter e Borussia Dortmund.

    I primi minuti scorrono con ritmi bassi con il Borussia in possesso e l’Inter in attesa. I minuti scorrono ma le occasioni da gol latitano. Al 22° lancio di de Vrij per Lautaro Martinez che controlla e batte Burki. L’argentino pare partire sul limite del fuorigioco ed il VAR conferma, Inter in vantaggio. I tedeschi tengono palla ma non avendo un vero e proprio terminale offensivo non riescono ad impegnare la difesa nerazzurra. Sul finire del primo tempo grosso brivido per l’Inter con Handanovic bravo a deviare l’insidioso diagonale di Sancho. Si va al riposo con la squadra di Conte avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. L’Inter si fa subito pericolosa con un’azione corale non sfruttata al meglio da Candreva. Il Borussia prova ad alzare il ritmo ma l’Inter è brava a rallentare il gioco. Al 64° gran riflesso di Handanovic che riesce a respingere un bel tiro di Brandt. Sancho prova ad accendersi ma il suo tiro non impensierisce la difesa. Al 82° calcio di rigore per l’Inter per fallo di Hummels, dal dischetto va Lautaro ma Burki respinge. Il Dortmund spinge e per l’Inter si spalancano spazi, al 89° Brozovic lancia Candreva che davanti a Burki non può sbagliare. Finisce così, l’Inter conquista una vittoria pesante che la rilancia nella corsa agli ottavi di Champions.

     

    INTER – BORUSSIA DORTMUND 2-0 (22° Lautaro Martinez, 89° Candreva)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini, Asamoah (80° Biraghi); Lautaro Martinez (91° Borja Valero), Lukaku (62° Esposito).

    Allenatore: Conte.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Hakimi, Akanji (74° Bruun Larsen), Hummels, Schulz; Delaney (65° Dahoud), Witsel; Sancho, Hazard (84° Guerreiro), Weigl; Brandt.

    Allenatore: Favre.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Brozovic (I), Barella (I), Godin (I), Weigl (B), Hummels (B), Candreva (I).

     

     

    Veniamo ora alla trasferta Champions del Napoli a Salisburgo.

    Parte subito forte il Napoli con la conclusione di Mertens deviata in corner da Stankovic. Alla prima occasione Håland colpisce ma il norvegese pare in fuorigioco, l’arbitro consulta il VAR ed annulla. Al 17° Ramalho si dimentica Mertens ed il belga con una forte conclusione batte Stankovic. La reazione degli austriaci ha sempre la firma di Håland ma Meret per due volte dice no. Al 32° il Salisburgo è costretto a sostituire il portiere Stankovic, infortunio muscolare per lui. Al 36° ancora strepitoso Meret sul gran tiro di Daka. Al 39° Malcuit stende Hwang, è rigore, dal dischetto va Håland che spiazza Meret. I padroni di casa si caricano e spingono ma non riescono a trovare il vantaggio, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. I primi a rendersi insidiosi sono gli austriaci con un bel colpo di testa di Daka. La squadra di Ancelotti sembra non riuscire a creare problemi al Salisburgo anche se pian piano gli azzurri crescono ed al 64° Mertens gira in porta il cross di Malcuit per il nuovo vantaggio. I partenopei sembrano poter gestire la gara perché il Salisburgo pare stanco ma su azione da corner, Koulibaly non ci arriva e Håland di testa pareggia. Neanche il tempo di esultare che gli austriaci tornano nuovamente sotto con Insigne che sfrutta l’ennesima disattenzione di Ramalho e riporta avanti il Napoli. Insigne avrebbe due contropiede per chiudere la gara ma in entrambi i casi non riesce a concretizzare. Il Salisburgo spinge, ci prova ma il muro azzurro tiene e così al fischio finale è gioia Napoli, i partenopei mantengono il primo posto nel proprio girone di Champions.

     

     

    RED BULL SALZBURG – NAPOLI 2-3 (17°, 64° Mertens (N), 39° rig., 72° Håland (R), 73° Insigne (N))

    Red Bull Salzburg (4-4-2): Stankovic (32° Coronel); Kristensen, André Ramalho, Wober, Ulmer; Daka (68° Ashimeru), Mwepu (89° Koita), Junuzovic, Minamino; Hwang Hee-Chan, Håland.

    Allenatore: Marsch.

    Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Callejon (80° Elmas), Allan, Fabian Ruiz, Zielinski; Lozano (65° Insigne), Mertens (76° Llorente).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Lozano (N), Malcuit (N), Håland (R), Llorente (N).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie di misura per Lipsia, 2-1 sullo Zenit, Chelsea, 1-0 in casa dell’Ajax e per il Benfica 2-1 sul Lione. Finisce in parità tra Lille e Valencia. Nel girone dell’Inter successo sofferto per il Barcellona a Praga. Nel girone del Napoli tutto facile per il Liverpool a Genk.

  • Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Europa League: avanza il Napoli, l’Eintracht elimina l’Inter

    Serata dolce-amara per le due italiane impegnate in Europa League, il Napoli esce sconfitto per 3-1 dal campo del Salisburgo ma in virtù del 3-0 dell’andata passa il turno. Saluta la competizione invece l’Inter che cade a San Siro per 1-0 contro l’Eintracht Francoforte.

    Una partita non certo positiva quella dei partenopei, in totale emergenza difensiva, però con un finale dolce, tornano così alla mente le parole di un Ancelotti arrabbiato dopo il 3-0, con qualche rischio, nella gara di andata per le troppe occasioni concesse agli austriaci.

    Se a Napoli si può sorridere nonostante la sconfitta, a San Siro è stata una serata dall’umore nerissimo.

    La squadra di Spalletti, con molte assenze, è entrata in campo con l’approccio sbagliato ed è subito andata sotto contro l’Eintracht Francoforte.

    Il tempo per fare due reti non sarebbe neppure mancato ma i nerazzurri non hanno praticamente mai avuto la giusta qualità per rendersi pericolosi e riaprire il discorso qualificazione ai quarti di Europa League.

     

    Partiamo con il racconto della prima italiana impegnata nel ritorno degli ottavi di Europa League, il Napoli sul campo del Red Bull Salisburgo.

    Gli austriaci, costretti a rimontare 3 gol, provano a partire forte ma il Napoli dietro non concede molto, anzi dopo l’inizio favorevole ai padroni di casa sono gli azzurri a prendere il controllo. Al 14° gara, ma sopratutto qualificazione, si mettono in discesa, Mario Rui scambia con Zielinski e poi mette in mezzo, la difesa del Salisburgo pasticcia mettendo in pratica un flipper col pallone che giunge a Milik che da due passi segna. Il Napoli abbassa i ritmi, al 25° Allan perde un brutto pallone e viene subito punito da Dabbur che dribbla Chiriches e batte Meret per il gol del pari. Immediata risposta degli azzurri con un gran tiro di Fabian Ruiz che colpisce il palo. Lo stadio torna a caricare il Salisburgo che prova a spingere alla ricerca del 2-1. Ci prova Minamino al 43° con un’azione personale, il suo rasoterra esce di poco. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione della gara è lo stesso, Salisburgo che ci prova ma sbaglia molto e Napoli in controllo. Al 65° i padroni di casa al termine di una grande azione trovano il vantaggio con il perfetto inserimento di Gulbrandsen su cross di Ulmer. Il gol carica il Salisburgo che spinge per trovare anche la terza rete. Al 78° problema per Ancelotti che perde Chiriches per infortunio ed è perdita grave in quanto assenti Maksimovic e Koulibaly per squalifica. Al 87° gran giocata acrobatica di Dabbur, Meret è battuto ma il palo salva il Napoli. Nel primo minuto di recupero, Leitgeb è il più veloce a sbrogliare una mischia in area e a portare a tre le reti dei suoi. Finisce così, il Napoli esce sconfitto da Salisburgo per 3-1 ma porta a casa la qualificazione dei quarti di Europa League.

     

    RED BULL SALISBURGO – NAPOLI 3-1 (14° Milik (N), 25° Dabbur (R), 65° Gulbrandsen (R), 91° Leitgeb (R))

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Leiner, Ramalho, Onguené, Ulmer; Mwepu (59° Gulbrandsen), Samassekou, Wolf, Szoboszlai (74° Leitgeb); Dabbur, Minamino (86° Haaland).

    Allenatore: Rose.

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Chiriches (78° Malcuit), Luperto, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski (74° Diawara); Milik, Mertens (88° Younes).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: Onguené (R), Milik (N), Samassekou (R).

     

    Passiamo ora al match di San Siro tra Inter ed Eintracht Francoforte.

    Passano solo 3 minuti ed è subito brivido per l’Inter, Kostic calcia rasoterra costringendo Handanovic alla gran parata, sulla ribattuta contrasto Haller-Cedric e palla sulla traversa. Il gol però è solo rimandato perché al 5° de Vrij sbaglia il colpo di testa all’indietro, ne approfitta Jovic che col pallonetto scavalca Handanovic e sigla il vantaggio Eintracht. I nerazzurri non hanno una reazione veemente anzi sono i tedeschi a rendersi più pericolosi. L’Inter si vede al 24° con un tiro di Candreva che però va lontano dal bersaglio. Al 27° arriva il raddoppio dell’Eintracht firmato da Haller ma il guardalinee ha la bandierina alzata e l’arbitro annulla. Gli uomini di Spalletti guadagnano qualche corner ma senza rendersi pericolosi, al 39° Kostic sfrutta un errore di Vecino e si presenta da Handanovic, il portiere sloveno salva. Il primo tempo si chiude con l’Inter sotto per 1-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Il copione è lo stesso del primo tempo, con i tedeschi in avanti e vicini al raddoppio con la conclusione da dentro l’area di Jovic deviata in corner. E’ un Inter che ci mette impegno ma non riesce a creare pericoli anzi serve sempre Handanovic a salvare su Haller. Spalletti sposta Skriniar a metà campo e lo slovacco si rende insidioso con un bel tiro, deviato, al minuto 71. Al 77° Kostic in contropiede, in netta superiorità numerica, perde il tempo giusto e spreca tutto. L’Inter resta in piedi grazie ai tanti contropiedi falliti dall’Eintracht. Al 91° altra gran parata di Handanovic su colpo di testa di Jovic. Non succede molto altro, finisce 1-0 per l’Eintracht che passa ai quarti mentre l’avventura in Europa League dell’Inter si chiude qua.

     

    INTER – EINTRACHT FRANCOFORTE 0-1 (5° Jovic)

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Cedric (62° Ranocchia); Vecino, Borja Valero (73° Esposito); Candreva, Politano (80° Merola), Perisic; Keita.

    Allenatore: Spalletti.

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (89° Paciencia), Willems (73° Stendera), Kostic; Gacinovic (59° De Guzman); Haller, Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: D’Ambrosio (I), Borja Valero (I), Haller (E), Rode (E), Paciencia (E), Skriniar (I).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata tutto facile per il Chelsea di Sarri che vince 5-0 a Kiev contro la Dinamo. L’Arsenal compie la rimonta vincendo 3-0 in casa e ribaltando il 3-1 subito a Rennes. Un gol di Guedes al 93° permette al Valencia di trovare l’uno ad uno in casa del Krasnodar che vale la qualificazione. Il Villarreal, dopo il successo in trasferta, vince anche in casa ed elimina lo Zenit. Il Benfica, sconfitto 1-0 all’andata, ha bisogno dei supplementari per eliminare, vincendo 3-0, la Dinamo Zagabria. Clamorosa eliminazione del Siviglia, contro lo Slavia Praga gli andalusi replicano il 2-2 dell’andata, vanno subito avanti 3-2 nei supplementari ma si fanno rimontare e sorpassare con un gol di Traoré al 119°.

  • Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Europa League: Inter spreca un rigore, Napoli tutto in discesa

    Nell’andata degli ottavi di Europa League l’Inter spreca una grande occasione fallendo un calcio di rigore, resiste poi agli attacchi dell’Eintracht e porta a casa lo 0-0. Tutto facile per il Napoli che, al San Paolo, con un secco 3-0 si sbarazza del Salisburgo.

    Un’Inter che come detto ha avuto la grossa chance nel primo tempo, con il rigore fallito da Brozovic, ed ha dimostrato una buona solidità difensiva nella ripresa. Al ritorno tra sette giorni a San Siro servirà un qualcosina in più, probabilmente servirà recuperare Icardi vista la squalifica di Lautaro Martinez.

    Decisamente positiva la serata del Napoli che cancella l’amarezza della sconfitta contro la Juventus e con le reti di Milik, Fabian Ruiz e l’autogol di Onguene batte tre a zero il Salisburgo. Un successo netto che mette in discesa il ritorno tra 7 giorni in Austria. Unico neo della serata il cartellino giallo che costerà la squalifica a Koulibaly.

     

    Veniamo al racconto della gara di andata degli ottavi di Europa League dei nerazzurri in casa dell’Eintracht.

    In partenza i tedeschi si rendono insidiosi con il pressing alto che va a disturbare il tentativo di costruzione da dietro dell’Inter. L’Eintracht cerca di provarci con qualche tiro da fuori ma senza impensierire Handanovic, al 21° grandissima occasione per l’Inter, Lautaro si procura un calcio di rigore, dal dischetto va Brozovic ma Trapp è bravo ad intuire e mettere in corner. La risposta Eintracht arriva alla mezz’ora con la giocata di Jovic salvata dalla difesa. La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio e si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Meglio l’Eintracht ad inizio ripresa, con Da Costa che al volo colpisce male guadagnando solo un corner dal quale arriverebbe anche il gol annullato però dalla posizione di fuorigioco di Haller. L’Inter è in difficoltà, i tedeschi ci credono, protestano per un mancato calcio di rigore e provano a rendersi pericolosi col colpo di testa di Jovic bloccato da Handanovic. Al 59° Spalletti perde Perisic per infortunio, dentro Candreva. Al 69° clamoroso palla gol per Hinteregger che sbuca sul secondo palo e tutto solo sbaglia il colpo di testa mettendo a lato. Al 87° grande protagonista ancora Handanovic bravo a tuffarsi e a respingere il rasoterra di Jovic. E’ un Inter in netta difficoltà, l’Eintracht però non riesce ad approfittarne ed il risultato non si sblocca. Dopo tre minuti di recupero arriva il fischio finale, tra sette giorni a San Siro si deciderà chi passerà ai quarti di Europa League.

     

    EINTRACHT FRANCOFORTE – INTER 0-0

    Eintracht Francoforte (3-4-1-2): Trapp; Hasebe, Hinteregger, Ndicka; Da Costa, Rode (77° Willems), Fernandes, Kostic; Gacinovic; Haller (80° Paciencia), Jovic.

    Allenatore: Hutter.

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Borja Valero (80° Cedric), Perisic (59° Candreva); Lautaro Martinez.

    Allenatore: Spalletti.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Kostic (E), Asamoah (I), Lautaro Martinez (I), Hasebe (E), Candreva (I), Fernandes (E).

     

    Veniamo ora al racconto della sfida del San Paolo tra Napoli e Salisburgo.

    La gara parte con ritmi alti con il Salisburgo che va per primo alla conclusione, al 4° minuto, con una buona giocata che porta al tiro di Wolf che Meret però controlla. Risponde il Napoli al minuto numero 8, palla recuperata e tiro di Ruiz deviato in corner dalla difesa. Al 10° però gli azzurri passano, Mertens serve Milik in profondità, il polacco supera il portiere e deposita in rete. La rete carica i partenopei che prendono in mano totale controllo del gioco. Gli austriaci troverebbero anche il pari con Daka al 16° la bandierina alta del guardalinee porta ad annullare la rete. Scampato il pericolo il Napoli si riporta avanti e con un gran tiro al volo di Fabian Ruiz, sigla il raddoppio. Il Salisburgo non si arrende e con un tiro da fuori di Leiner, deviato da Koulibaly, rischia di trovare il gol del 1-2. Il Napoli controlla i ritmi della gara, il Salisburgo cerca la pressione ma sostanzialmente non crea mai pericoli a Meret. Si va al riposo con gli uomini di Ancelotti avanti 2-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Passano due minuti e Dabbur ha subito una chance, Meret è bravo a respingere la conclusione. Si vede un Salisburgo diverso, più aggressivo, più intenso rispetto alla seconda parte del primo tempo. Al 53° risposta del Napoli con Mertens che spreca l’occasione di segnare il 3-0, Walke si salva. Il gol però è solo rimandato perché al 59° su un cross di Mario Rui, arriva Onguene che nel tentativo di salvare mette la palla di testa nella propria porta. Al 70° brivido per il Napoli, Ulmer è bravo a trovare il tiro da dentro l’area, il pallone finisce sull’esterno della rete. Passano 5 minuti ed un errore di valutazione di Ramalho permette a Milik di colpire, la palla supera Walke ma finisce sul fondo. Nel finale il Salisburgo cresce cercando quel gol che renderebbe possibile credere alla rimonta nella gara di ritorno. Nel primo minuto di recupero Meret si supera salvando la propria porta dalla conclusione di Gulbrandsen. Finisce così, il Napoli vince tre a zero e mette una seria ipoteca per il passaggio ai quarti di Europa League. 

     

    NAPOLI – RED BULL SALISBURGO 3-0 (10° Milik, 18° Fabian Ruiz, 59° aut. Onguene)

    Napoli (4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Fabian Ruiz Zielinski (66° Diawara); Milik (81° Ounas), Mertens (72° Insigne).

    Allenatore: Ancelotti.

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Walke; Lainer, André Ramalho, Onguene, Ulmer; Schlager, Wolf, Samassekou, Junuzovic (62° Mwepu); Dabbur (75° Minamino), Daka (61° Gulbrandsen).

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Schlager (R), Maksimovic (N), Ounas (N).

     

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata l’Arsenal cade per 3-1 in casa del Rennes, pareggio casalingo del Siviglia per 2-2 con lo Slavia Praga. Sconfitta casalinga per lo Zenit, battuto 3-1 dal Villarreal. Tutto facile per il Chelsea che a Stamford Bridge batte 3-0 la Dinamo Kiev. Successi anche per Dinamo Zagabria, 1-0 al Benfica, e Valencia, 2-1 al Krasnodar.

  • Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    Europa League: Salisburgo ed Eintracht per Napoli ed Inter

    L’urna di Nyon ha deciso di parlare tedesco per le due italiane qualificatesi agli ottavi di Europa League, saranno infatti Salisburgo ed Eintracht Francoforte le rivali scelte dal sorteggio odierno.

    Un sorteggio dal doppio volto: senza dubbio è stato molto positivo evitare le temibili Chelsea, Arsenal e Siviglia dall’altro però sono state pescate due avversarie che in questa edizione dell’Europa League hanno dimostrato di essere temibili per chiunque.

    Veniamo quindi a conoscere le due squadre che Napoli ed Inter si troveranno sul proprio cammino nelle gare degli ottavi di Europa League.

    Gli azzurri di Carlo Ancelotti sfideranno il Red Bull Salisburgo, gara di andata il 7 marzo al San Paolo e ritorno in Austria il 14 marzo, compagine che nella scorsa stagione eliminò la Lazio nei quarti di Europa League.

    La squadra guidata dal tecnico Marco Rose, rispetto alla scorsa stagione, ha perso giocatori di ottimo livello come Ćaleta-Car, Haidara, Berisha e Hwang Hee-Chan ma ha saputo mantenere una squadra vincente e di buona qualità.

    Pericolo numero uno è senza dubbio l’attaccante israeliano Munas Dabbur (22 gol in 33 presenze stagionali) da non sottovalutare le grandi qualità del centrocampista del Mali Samassékou, la spinta dell’esterno Lainer e il jolly giapponese Takumi Minamino che lo scorso anno segnò un gol all’Olimpico nella sconfitta 2-4 che però tenne aperte le speranze per la rimonta austriaca, poi avvenuta, al ritorno.

    Saranno invece i tedeschi dell’Eintracht Francoforte a giocarsi il passaggio del turno con i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti, gara di andata il 7 marzo in Germania e ritorno a San Siro il 14 marzo.

    L’Eintracht, ben allenato da Hutter, in questa edizione dell’Europa League ha vinto con sei vittorie su sei il girone in cui era inserita anche la Lazio (contro i biancocelesti vittoria all’andata in Germania per 4-1 e successo 2-1 all’Olimpico) ed ha messo in mostra dei veri e proprio gioielli come i due attaccanti Jovic ed Haller autori di ben 36 gol in due nell’arco della stagione.

    Nella rosa dell’Eintracht figurano anche alcune vecchie conoscenze del calcio italiano come l’ex viola Rebic, De Guzman (che ha vestito le maglie di Napoli, Carpi e Chievo) e Gelson Fernandes (in Serie A con Udinese e Chievo).

     

    Il risultato dei sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti il Chelsea di Sarri affronterà la Dinamo Kiev, l’Arsenal se la vedrà con il sorprendente Rennes ed il Siviglia sfiderà lo Slavia Praga. Dinamo Zagabria-Benfica, Valencia-Krasnodar e Zenit-Villarreal completano il quadro degli ottavi di Europa League.

  • Quattro minuti di follia costano alla Lazio la semifinale

    Quattro minuti di follia costano alla Lazio la semifinale

    La Lazio in soli quattro minuti butta al vento la qualificazione alle semifinali di Europa League.

    Il 4-2 all’Olimpico nella gara di andata ed il momentaneo vantaggio siglato al 55° da Immobile in casa del Red Bull Salisburgo sembravano mettere in totale discesa il passaggio verso il passaggio del turno.

    Così però non è stato perché dopo il vantaggio dei ragazzi di Inzaghi è arrivato subito il pareggio di Dabbur.

    L’uno ad uno era risultato sempre accettabile che permetteva alla Lazio di tenere in pugno la qualificazione, al 71° arrivava però la svolta della gara, Luis Alberto servito alla perfezione da Felipe Anderson falliva clamorosamente il gol del 2-1, cambio di fronte e Haidara, con un grosso aiuto di Strakosha, trovava il 2-1 da lontano.

    Subito il gol la Lazio si è spenta ed ha concesso, in 4 minuti totali, altri due gol che hanno lanciato il Red Bull Salisburgo verso il passaggio del turno.

    Una vera e propria delusione, quella arrivata stasera in terra austriaca, il Salisburgo si è dimostrato buona squadra ma alla fine per la Lazio rimangono tanti rimpianti per i gol falliti e per quei 4 minuti di totale blackout.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza non è su ritmi altissimi ma al 5° Hwang ben imbeccato da Schlager riesce a calciare da dentro l’area, Strakosha è attento e respinge. La Lazio contiene agevolmente per i primi 15 minuti poi prova anche a crescere cercando di spaventare la difesa austriaca. La prima mezz’ora scorre via piuttosto veloce, senza sussulti, alla Lazio va bene così visto il 4-2 casalingo. Al 40° prima buona chance per gli uomini di Inzaghi, Immobile calcia ma il portiere Walke non si fa sorprendere. Al 42° gran giocata di Luis Alberto che di tacco mette Immobile davanti al portiere avversario, il centravanti della Lazio però spreca tutto calciando addosso a Walke. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 uomini in campo. Al 49° è ancora Immobile ad avere la palla per il vantaggio ma non pare proprio la serata giusta. Come succede spesso nel calcio però bastano pochi minuti per cambiare tutto, al 55° Luis Alberto pesca Immobile in mezzo all’area e questa volta il bomber non fallisce. Passa solo un minuto che arriva la risposta del Red Bull Salisburgo, Dabbur riceve in area, si allarga e lascia partire un tiro che, anche grazie ad una deviazione, supera Strakosha. Il Salisburgo ci prova ed al 66° Schlager rischia di riaprire la qualificazione, per fortuna della Lazio la palla colpisce il palo. Al 71° Felipe Anderson si lancia a tutta velocità ed apparecchia per Luis Alberto che clamorosamente calcia tra le braccia di Walke. Sulla ripartenza la palla arriva ad Haidara che da lontano lascia partire un tiro che pare innocuo, Strakosha sbaglia ed il pallone si insacca. Passano solo 2 minuti e Hwang si trova libero in area, calcia, la palla sbatte su Radu e finisce in gol. La Lazio sparisce completamente dal campo e al 76° su azione da corner una torre di Ramalho trova solo Lainer che a porta vuota cala il poker. Al 83° Immobile viene steso in area da Walke, sarebbe rigore ma la bandierina alzata ferma tutto. La Lazio si getta in avanti con il cuore ma non basta, il gol qualificazione non arriva. in semifinale va il Red Bull Salisburgo. 

     

    RED BULL SALISBURGO – LAZIO 4-1 (55° Immobile (L), 56° Dabbur (R), 72° Haidara (R), 74° Hwang (R), 76° Lainer (R))

    Red Bull Salisburgo (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Čaleta-Car, Ulmer; Haidara, Schlager, Berisha; Yabo (84° Minamino); Hwang (79° Gulbrandsen), Dabbur.

    Allenatore: Rose.

    Lazio (4-4-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta (60° Lukaku), Parolo, Lucas Leiva (78° Nani), Milinkovic-Savic (70° Felipe Anderson), Lulic; Luis Alberto, Immobile

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Ulmer (R), Lucas Leiva (L), Luiz Felipe (L), Milinkovic-Savic (L), Ramalho (R), Walke (R)

  • Grande Lazio, i biancocelesti domano il Salisburgo all’Olimpico

    Grande Lazio, i biancocelesti domano il Salisburgo all’Olimpico

    Grande prestazione della Lazio che nell’andata dei quarti di finale di Europa League s’impone 4-2 su un ostico Red Bull Salisburgo.

    Due volte in vantaggio, due volte raggiunta, la squadra di Simone Inzaghi ha avuto una grande reazione e appena incassato il 2-2 di Minamino ha trovato un uno-due micidiale, firmato da Immobile ed un frizzante Felipe Anderson, entrato nella ripresa.

    I biancocelesti possono anche recriminare per un paio di occasioni sprecate che avrebbero reso il ritorno ancora più semplice.

    Il ritorno a Salisburgo non sarà una passeggiata ma certamente sarà la Lazio a partire da favorita nella sfida di ritorno dei quarti di Europa League in Austria.

    Veniamo al racconto della gara.

    La Lazio parte forte ed al 8° minuto i biancocelesti passano in vantaggio, Immobile allarga sulla destra per Basta, il serbo mette subito un bel cross rasoterra, Immobile non ci arriva ma alle sue spalle c’è Lulic che calcia in porta battendo Walke. La reazione degli ospiti non si vede, la Lazio non crea molte occasioni ma non rischia nemmeno niente, in sostanza la partita rimane piuttosto bloccata. Al 29° Basta colpisce con una manata in area Dabbur, l’arbitro concede il rigore che Berisha trasforma. Al 38° grande imbucata di Leiva, il pallone sembra diretto a Milinkovic-Savic ma il serbo si disturba con Immobile e calcia sopra la traversa. Al 43° clamorosa occasione sprecata da Milinkovic-Savic, il 21 della Lazio, solo sul secondo palo, ha sulla testa una palla ben crossata da Lulic ma clamorosamente trova solo l’esterno della rete. Il primo tempo si chiude, con alcune vibranti proteste della Lazio, sul 1-1.

    Si riparte dai 22 del primo tempo. Passano solo 4 minuti e Parolo, su bell’assist di Luis Alberto, gira di tacco alle spalle di Walke. Il Salisburgo prova una reazione ma Strakosha non corre alcun pericolo. Al 65° Inzaghi manda in campo Felipe Anderson ed il brasiliano ha subito una buona occasione ma il suo tiro da fuori viene ribattuto. Al 71° Minamino, appena entrato in campo, riceve l’assist di Dabbur, si presenta solo davanti a Strakosha e pareggia. La reazione della Lazio è super e si concretizza subito: Felipe Anderson si inventa l’azione personale, si presenta dinanzi a Walke e lo batte con facilità. Passano due minuti ed Immobile, imbeccato da Leiva, cala il poker. Al 83° è ancora Immobile, di testa, a sfiorare il gol del 5-2 ma Walke alza in corner. Al 87° anche Caicedo, entrato al posto di Immobile, ha sulla testa la palla del 5° gol ma ancora una volta Walke si salva. Gli spazi aumentano e al 91° è il diagonale di Patric ad uscire di niente. Finisce così, non è ancora certo ma la Lazio tra 7 giorni potrà gestire un doppio vantaggio per cercare di ottenere il passaggio alle semifinali di Europa League. 

     

    LAZIO – RED BULL SALISBURGO 4-2 (8° Lulic (L), 29° rig. Berisha (R), 49° Parolo (L), 71° Minamino (R), 74° Felipe Anderson (L), 76° Immobile (L))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Basta (65° Patric), Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto (65° Felipe Anderson), Immobile (85° Caicedo)

    Allenatore: Inzaghi.

    Red Bull Salisburgo (4-3-1-2): Walke; Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer; Haidara (82° Wolf), Samassekou, Berisha; Schlager; Gulbrandsen (70° Minamino), Dabbur.

    Allenatore: Rose.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Basta (L), Lulic (L), Parolo (L), Schlager (R), Samassekou (R)

  • Sorteggio Europa League: la Lazio pesca il Salisburgo

    Sorteggio Europa League: la Lazio pesca il Salisburgo

    Sorteggio Europa League non impossibile per la Lazio, l’urna di Nyon ha deciso che saranno gli austriaci del Salisburgo gli avversari degli uomini di Inzaghi nei quarti di finale.

    Evitato il tanto temuto, probabilmente il favorito alla conquista del trofeo, Atletico Madrid ma anche le insidiose Arsenal ed Olympique Marsiglia, i biancocelesti dovranno superare l’ostacolo austriaco per conquistare le semifinali e mantenere vivo il sogno europeo.

    Sospiro di sollievo per aver evitato le corazzate ma attenzione massima verso il Red Bull Salisburgo, squadra non solo rivelazione di questa Europa League ma che nelle 16 partite europee, compresi due turni preliminari di Champions League ed uno di Europa League, non ha mai perso ottenendo 10 vittorie e sei pareggi.

    Una rosa giovane, poco più di 23 anni di media, con qualche talentuosa individualità come il giovanissimo austriaco Wolf o la coppia di attaccanti asiatici, il giapponese Minamino e il coreano Hwang, ma anche giocatori molto interessanti come il centrocampista del Kosovo Valon Berisha, autore della doppietta nel 2-1 a Dortmund, o il capocannoniere della squadra l’attaccante israeliano Dabbur.

    Dunque una squadra alla portata di Immobile e compagni ma che non va certamente sottovalutata visto che negli ottavi di finale gli austriaci hanno avuto la meglio sul Borussia Dortmund, vincendo 2-1 in Germania e pareggiando 0-0 sul proprio campo.

    L’andata della sfida si giocherà all’Olimpico giovedì 5 aprile, il ritorno si disputerà alla Red Bull Arena di Salisburgo giovedì 12 aprile.

    Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti usciti dal sorteggio Europa League per questi quarti di finale, spicca una molto interessante sfida iberica tra lo Sporting Lisbona e l’Atletico Madrid. L’Olympique Marsiglia, dell’ex tecnico della Roma Rudi Garcia, si troverà contro il Lipsia, che ha eliminato prima il Napoli e poi lo Zenit di Mancini. Infine l’Arsenal, che ha avuto la meglio sul Milan negli ottavi di finale, dovrà affrontare il Cska Mosca, squadra che nel precedente turno ha eliminato il Lione.

     

     

  • Play-off Champions, prova importante per il Napoli contro il Bilbao

    Play-off Champions, prova importante per il Napoli contro il Bilbao

    Stasera alle 20.45 allo stadio San Paolo si affronteranno Napoli e Athletic Bilbao per l’andata dei preliminari validi per l’accesso ai gironi della principale competizione europea per club. Per i partenopei, come per i baschi, il passaggio del turno varrebbe anche un guadagno importante di circa 8 milioni di euro spendibili sul mercato; e se gli spagnoli fanno la squadra solo con giocatori del posto, la squadra di De Laurentiis ha grandi obiettivi stranieri: De Guzman dovrebbe arrivare a breve, per Fellaini invece servono soldi, che potrebbero appunto arrivare con la qualificazione. Sono 16 anni che la squadra di Valverde non si qualifica per i gironi di Champions.

    Hamsik e Benitez in conferenza stampa, foto di Facebook
    Hamsik e Benitez in conferenza stampa, foto di Facebook

    Saranno circa 50 mila gli spettatori del San Paolo, saranno presenti anche tifosi ospiti. Il capitano basco Iraiola è in vacanza in Italia da giorni e nel momento del sorteggio era proprio a Napoli, che ha definito una città magica ma sporca. Queste dovrebbero essere le due formazioni:

    NAPOLI: (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.

    A disposizione: Andujar, Mesto, Britos, Gargano, Mertens, Michu, Duvan.

    Non convocati: Zuniga per problemi fisici, Dzemaili per cessione imminente (si parla di Milan)

    ATHLETIC BILBAO: (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Iturraspe, Mikel Rico; Susaeta, Benat, Muniain; Aduriz.

    A disposizione: Iago Herrerín, Iraola, Erik Morán, San José, Ibai, X.Etxeita, Viguera.

    Non convocati: Aurtenexte, Toquero, Kike Sola per infortunio

    L’arbitro sarà lo svedese Jonas Eriksson, 40 anni.

    Le altre gare di stasera saranno Besiktas-Arsenal, Salisburgo-Malmo, Steaua Bucarest-Ludogorets e Copenaghen-Bayer Leverkusen. Di seguito le probabili formazioni di queste 4 partite.

    Besiktas (4-4-2) – Tolga Zengin; Serdar Kurtuluş, Franco, Ersan Gülüm, Motta; Frei, Veli Kavlak, Necip Uysal, Olcay Şahan; Pektemek, Demba Ba.
    Arsenal (4-2-3-1) – Szczesny; Debuchy, Chambers, Koscielny, Monreal; Arteta, Wilshere; Ramsey, Cazorla, Sanchez; Giroud.

    Red Bull Salisburgo (4-4-2): Gulácsi ; Schwegler, Ramalho, Hinteregger, Ulmer; Kampl, Keita, Leitgeb, Bruno; Sabitzer, Soriano.
    Malmö (4-4-2): Olsen; Concha, Helander, E.Johansson, Ricardinho; P.Johansson, Halsti, Adu, Forsberg; Mehmeti, Rosenberg.

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Arlauskis; Rapa, Szukala, Varela, Latovlevici; Prepelita, Sanmarten; Popa, Stanciu, Tanase; Keseru.  Ludogorets (4-4-2): Stoyanov; A. Aleksandrov, Angulo, Moti, Caicara; Dyakov, Zlatinski, Marcelinho, M. Aleksandrov; Younes, Bazjak.

    Copenhagen (4-4-2): Andersen; Nilsson, Antonsson, Hogli, Amartey; Claudemir, Delaney, Pouriè; Awankwaa; Kadrii, Cornelius. Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno; Donati, Jedvaj, Spahic, Borges; Castro, Rolfes; Bellarabi, Calhanoglu, Brandt; Kiessling.