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  • Rajon Rondo testimonial del Red Bull King of The Rock

    Rajon Rondo testimonial del Red Bull King of The Rock

    Si è concluso il Red Bull King of The Rock, un evento alla quale ha partecipato come testimonial Rajon Rondo, atteso a Milano con i Boston Celtics per la sfida contro l’Armani Jeans. Il cestista ha avuto modo di premiare il vincitore della grande manifestazione, tenutasi nel campetto dell’ex prigione di massima sicurezza di Alcatraz, in California, riaperto nel 2010 dopo 50 anni dalla chiusura della struttura proprio per questo torneo. Per la seconda volta consecutiva esce vincente Hugh Jones, soprannominato “Baby Shaq”, premiato proprio dal cestista americano dei Celtics.

    Il Red Bull King of The Rock è un torneo (nato negli Stati Uniti) ad eliminazione diretta 1 contro 1 che utilizza le regole del basket con tiri da 2 e 3 punti. Al quinto fallo scatta automaticamente la sconfitta e ogni vincitore passava da uno sfidante all’altro in partite dalla durata di 5 minuti, per questo motivo, ogni atleta oltre che far sfoggio della propria bravura, doveva mettere in campo resistenza e tattica, per risparmiare al massimo le energie. Hanno partecipato a questo evento 64 giocatori provenienti da 23 paesi diversi. Se analizziamo il nome dell’evento troviamo lo sponsor (Red Bull), il nomignolo dato al carcere (The Rock) per la sua costruzione su una roccia in una baia di San Francisco ed infine il Re (King), nonché vincitore del torneo. Quest’anno, per la prima volta, anche l’Italia ha avuto un rappresentate. Pietro Fusella, 23enne milanese, cinque mesi fa vincendo a Milano la finale italiana ha avuto l’occasione di partecipare alla finalissima americana, nel bellissimo contesto del carcere di Alcatraz, che 50 anni dopo la chiusura ha riaperto per queste sfide emozionanti 1 contro 1. Il cestista italiano, accompagnato da Marco Belinelli, guardia dei Chicago Bulls, ha vinto la prima sfida contro il più quotato JJ Walsh per poi uscire sconfitta al secondo turno per opera dell’ucraino Vladimir Abdrakhmanov.

    Red Bull King of The Rock

    Pietro Fusella esaltato da questo evento, spera di poter tornare anche l’anno prossimo con una carica maggiore e sicuramente con un pizzico di esperienza in più. Dello stesso avviso il suo “accompagnatore” d’eccezione, Belinelli, che si complimenta con il collega per il modo di affrontare queste finali. Al vincitore dell’evento organizzato da Red Bull, è andato il titolo di King of The Rock che dovrà difendere per la seconda volta consecutiva.

    Ora Rajon Rondo è pronto per la sfida contro l’Armani Jeans per l’Nba Europe Tour che fa tappa a Milano e vedrà i Boston Celtics sfidare l’Armani Jeans presso il Mediolanum Forum domenica 7 ottobre alle ore 18.00.

  • Hugh Jones vince il Red Bull King of The Rock, sfortunato Pietro Fusella

    Hugh Jones vince il Red Bull King of The Rock, sfortunato Pietro Fusella

    Si è concluso con il trionfo di Hugh “Baby Shaq” Jones l’edizione 2012 del Red Bull King of The Rock, torneo 1 contro 1 di street-basket ad eliminazione organizzato da Red Bull le cui regole sono quelle del basket tradizionale così come il punteggio, il canestro vale due punti o tre se si realizza dall’arco; i contendenti si affronteranno in match di cinque minuti ciascuno mentre al quinto fallo commesso la sconfitta sarà automatica. Il vincitore si sposterà di volta in volta in una nuova partita, per affrontare un nuovo partecipante. L’americano si è così fregiato del titolo per il secondo anno consecutivo ed è stato incoronato dalla stella NBA nonchè play dei Boston Celtics Rajon Rondo.

    Al torneo ha preso parte per la prima volta anche un italiano, Pietro Fusella, che a giugno aveva vinto le selezioni in Italia ottenendo così il diritto a partecipare alla finalissima svoltasi sul campetto del penitenziario di Alcatraz nella baia di San Francisco denominato appunto “The Rock”. Pietro è riuscito a superare il primo turno battendo lo statunitense JJ Walsh prima di essere eliminato nella seconda sfida dall’ucraino Vladimir Abdrakhmanov.

    Il campione delle selezioni italiane ha avuto modo di condividere questa avventura con Marco Belinelli, guardia della Nazionale Italiana e dei Chicago Bulls, che ha accompagnato il partecipante ad Alcatraz commentando così questa esperienza: “È stato bello accompagnare Pietro alla finale del Red Bull King of the Rock. Mi è piaciuto molto il modo in cui ha affrontato questa finale, con tanta concentrazione e grinta. Ha dominato la prima gara e l’ha vinta, nella seconda invece è stato un po’ sfortunato e gli è mancato il tiro decisivo. Dopo questo break a San Francisco, torno a Chicago per focalizzarmi sulla nuova stagione“.

    Pietro Fusella, uno dei più giovani tra i partecipanti al torneo, spera di potersi rifare l’anno prossimo commentando così questa esperienza memorabile: “Partecipare alla finale mondiale del Red Bull King of the Rock in un posto come Alcatraz è stata un’esperienza incredibile. Mi sono potuto confrontare con alcuni tra i più forti giocatori da playground del mondo in uno scenario fantastico. Il freddo della serata ha condizionato la performance di tutti, ma io ho dato il massimo. Il prossimo anno cercherò di arrivare ancora con più grinta“.

    Di seguito alcune immagini di Marco Belinelli e di Pietro Fusella al Red Bull King of The Rock

  • Il Red Bull King of the Rock sbarca in Italia, via alle selezioni

    Il Red Bull King of the Rock sbarca in Italia, via alle selezioni

    Sono partite ieri, 13 giugno 2012, da Bologna le selezioni della terza edizione del Red Bull King of the Rock, il torneo 1 contro 1 di street-basket più famoso al mondo che giunge per la prima volta in Italia. Oltre al capoluogo emiliano il torneo farà tappa anche a Modena, Torino e Milano sede della finale nazionale in programma il prossimo 24 giugno e nella quale verrà proclamato il vincitore che a settembre dovrà difendere i nostri colori nella finale mondiale che si terrà sull’isola di Alcatraz all’interno del celeberrimo ex penitenziario nella Baia di San Francisco.

    Per ciascuna tappa verranno ammessi 64 partecipanti che si sfideranno tra di loro in gare 1 contro 1 ad eliminazione diretta, di questi solo 16 si qualificheranno per la finale di Milano che si svolgerà, come detto, il 24 giugno precisamente in via Tabacchi a partire dalle 14:00. Dei 64 finalisti (16 di ogni tappa) solo uno potrà fregiarsi del titolo di campione italiano che il 22 settembre volerà a San Francisco per misurarsi con i rispettivi vincitori delle selezioni di ciascuna nazione in cui si tiene il Red Bull King of the Rock.

    Red Bull King of the Rock

    Le modalità per partecipare sono semplici, le iscrizioni avverranno on site prima di ogni gara e il torneo è aperto sia ai giocatori professionisti che ai dilettanti. Per partecipare è necessario avere 16 anni. Le regole sono quelle del basket tradizionale così come il punteggio, il canestro vale due punti o tre se si realizza dall’arco; i contendenti si affronteranno in match di cinque minuti ciascuno mentre al quinto fallo commesso la sconfitta sarà automatica. Il vincitore si sposterà di volta in volta in una nuova partita, per affrontare un nuovo partecipante. Oltre alla tecnica, per poter puntare al titolo di King of the Rock saranno necessarie resistenza e capacità tattiche. Quattro intense sfide da metà campo si svolgeranno in contemporanea e porteranno i due migliori atleti alla sfida finale che decreterà il re italiano del Red Bull King of the Rock 2012.

    Queste le tappe italiane in cui si terranno le fasi di qualificazione:

    • 13 Giugno a Bologna, Parco della Resistenza (San Lazzaro): iscrizione dalle ore 17:00
    • 16 Giugno a Milano, Viale Dezza: iscrizione dalle ore 14:00
    • 19 Giugno a Torino, Via Braccini: iscrizione dalle ore 17:00
    • 21 Giugno a Modena, “Schiocchi Playground” in Via Fermo Corni: iscrizione dalle ore 17.00

    Per sapere come partecipare alle qualificazioni basta visitare il sito www.redbull.it/kingoftherock mentre le più belle immagini delle passate edizioni sono disponibili, previa velocissima e gratuita registrazione, su www.redbullcontentpool.com.