Tag: real madrid

  • Galliani: Ancelotti resta se arriva terzo

    E ci sono nuovi sviluppi sul fronte Kakà e Beckham

    “Carlo Ancelotti resta se arriva terzo”. La conferma è arrivata direttamente da Adriano Galliani in partenza per il Qatar dove mercoledì i rossoneri disputeranno un’ amichevole contro il team locale dell’Al Sadd.
    Dopo sette stagioni e mezzo, l’avventura di Ancelotti sulla panchina del “Diavolo” potrebbe finire: momento molto delicato per la squadra che, in meno di una settimana, è stata eliminata dalla Coppa Uefa ad opera del Werder Brema e ha subito la sconfitta a Genova in campionato contro la Sampdoria.
    L’amministratore delegato del Milan, quindi ha parlato chiaramente sul futuro del tecnico, che sarà ancora rossonero solo in caso di conquista di un posto diretto in Champions League senza passare dai preliminari.
    Per un destino in bilico, ce n’è uno certo: “Ricardo non è in vendita”. Così Galliani ha messo fine alle voci che vedono Kakà in partenza per Madrid a fine stagione.
    Il numero 2 rossonero ne ha approfittato per ricordare che il Milan ancora non ha trovato l’accordo per avere Beckham, ma sta sempre lavorando con i Los Angeles Galaxy per porre nero su bianco. Le conferme arrivano dagli Stati Uniti dove la stazione locale della Cbs di Los Angeles ha comunicato che l’inglese resterà nella file del Milan fino al prossimo giugno, per poi tornare in California ad allenarsi a luglio. Il centrocampista non giocherebbe la prima parte del campionato americano, concludendo invece quello italiano, attualmente in corso. I Galaxy avrebbero chiesto 10 milioni di dollari ma il Milan avrebbe pagato una cifra molto inferiore. E si lavora anche per la prossima stagione quando a novembre scadrà il suo contratto con la squadra americana e il Milan lo tessererebbe a gennaio nel mercato di riparazione.
    Galliani ha parlato anche della situazione di alcuni illustri infortunati in casa rossonera, a cominciare da Kakà e Ronaldinho, che sono comunque partiti con il resto del gruppo: “Speriamo di averli contro l’Atalanta, mentre Nesta potrebbe tornare tra un mese” ha concluso l’a.d. del Milan.

  • Juve dov’eri? I bianconeri si svegliano troppo tardi

    Bayern strepitoso, Real che combini? Villareal occasione sprecata?

    CHELSEA-JUVENTUS 1-0
    10′ Drogba

    La Juventus cade a Londra contro il Chelsea per mano di Drogba che segna il gol partita nei primi minuti di gara. Gli inglesi scendono in campo con una maggiore concentrazione e determinazione rispetto agli avversari, andando ad aggredire i portatori di palla bianconeri che trovano difficoltà ad impostare il gioco. Fa fatica soprattutto Tiago che non riesce quasi mai a finalizzare un passaggio per i compagni e Sissoko prova da solo a reggere tutto il centrocampo juventino.
    La Juve, nel primo tempo, si fa pericolosa solo una volta con Del Piero che prova ad incrociare sul palo opposto ma Cech si fa trovare pronto. I londinesi corrono il triplo e il primo tempo si chiude sull’1-0.
    Nel secondo tempo, la Juve scende in campo con un altro piglio, complice il calo fisico degli avversari, e allora Nedved ci prova con un destro da lontano ma Cech controlla. Subito dopo un’azione confusa: il portiere ceco, nel tentativo di rialzarsi, stende Amauri in area, il rigore poteva starci. I calci d’angolo per i bianconeri si susseguono, le squadre si allungano e il gioco è spezzettato. Dentro Trezeguet: la Juve vuole il pareggio. Anelka con un tiro da 30 metri sfiora il palo alla destra di Buffon. Più tardi Del Piero con un pregevole assist smarca Trezeguet che va per colpire al volo ma svirgola la palla. L’ultima, e migliore, occasione è per Nedved che con un sinistro rasoterra da l’illusione del goal. Tra 15 giorni ritorno a Torino, la Juve è ancora in corsa.

    Commenti dei protagonisti

    Ranieri: “Ora a Torino servirà una gara perfetta”. E’ un Ranieri soddisfatto a metà della prestazione della sua Juve in casa del Chelsea: a preoccupare non è la sconfitta, ma la mancanza di un gol in trasferta. “Con Buffon – ha spiegato – ci siamo detti che mai la Juve qui in Inghilterra aveva giocato così bene: i ragazzi sono molto fiduciosi. Però qui sarebbe servito fare un gol, avrei preferito giocare meno bene e segnare”.

    Hiddink: “Dobbiamo migliorare in tutto – spiega l’olandese – non solo dal punto di vista fisico, altrimenti non passeremo il turno. La Juventus nel secondo tempo e’ uscita molto bene e ci ha messo parecchio in difficoltà”.
    “Dobbiamo lavorare tanto – conclude Hiddink –  anche se non è facile perchè si gioca ogni tre giorni. Ma se giochiamo così tanto significa che siamo una grande squadra e dobbiamo dimostrarlo.
    REAL MADRID-LIVERPOOL 0-1
    82′ Benayoun

    Al Santiago Bernabeu il Liverpool fa il colpaccio e vince per 1-0 nel finale, grazie al goal di Yossi Benayoun all’82’. Assente della gara Gerrard che non recupera completamente dall’infortunio e parte dalla panchina.
    A giocare meglio è il Real Madrid, ma il Liverpool riparte e va vicino al gol prima con Fernando Torres e poi con Benayoun. Rispondono le merengues con i tentativi di Marcelo e Robben ma allo scadere della prima frazione di gara è Xabi Alonso a far tremare il Santiago Bernabeu con un tiro da 60 metri La ripresa è di grande intensità. La difesa del Real sbanda spesso e volentieri. All’82’ il gol partita: punizione dalla destra di Fabio Aurelio e testa vincente dell’israeliano Benayoun. Merengues con un piede fuori dalla Champions.

    Commenti dei protagonisti

    Cannavaro:  “Le partite di Champions contro le grandi squadre sono cosi’, appena commetti un errore vieni punito. Peccato perche’ uno 0 a 0 poteva essere un buon risultato, ora vediamo che succede al ritorno”. “La squadra comunque c’era, in ogni caso vincere ad Anfiled non e’ impossibile, anche se loro sono bravi a fare il ‘vecchio catenaccio’”.
    Sul contratto. “Sono un professionista e guardo sempre avanti, fino a quando saro’ un giocatore del Madrid darò tutto e questa situazione non mi condiziona”.

    SPORTING LISBONA-BAYERN MONACO 0-5
    42′ Ribery, 57′ Klose, 63′ rig Ribery, 84′ e 92′ Toni

    Il Bayern di Toni stacca già il biglietto per i quarti di finale: i bavaresi si sono imposti per 5-0 a Lisbona archiviando così il discorso qualificazione. L’inizio è tutto dello Sporting, ma i tedeschi escono alla distanza e al 42′ passano in vantaggio con Ribery. Al 57′ il raddoppio di Klose che devia in rete un colpo di testa di Toni. Al 63′ il 3-0 di Ribery su rigore concesso per fallo di Rochemback su Lahm. Arriva poi il momento di Toni, che realizza una doppietta doppietta in entrambe le occasioni assist di Ribery.

    VILLAREAL-PANATHINAIKOS 1-1
    59′ Karagounis (P), 67′ rig Rossi (V)

    Pareggio casalingo 1-1 per il Villareal contro il Panathinaikos, dopo che gli spagnoli erano passati addirittura in svantaggio. Dominio degli iberici nel primo tempo, con Ibagaza che sfiora il gol in un paio di occasioni ma al 59′ i greci passano con Karagounis, che batte Diego Lopez con un bel destro. Il Panathinaikos sfiora il raddoppio con Mantzios poi al 67′ Giuseppe Rossi trova l’1-1 su rigore, generoso, per atterramento di Pires da parte di Wawrzykiak. Nel finale Rossi sfiora il gol vittoria. Da segnalare un episodio dubbio nel primo tempo, con Diego Lopez che respinge un tiro forse già dentro la porta. Qualificazione ai quarti tutta da giocare.

  • Champions:formazioni,news e curiosità sugli incontri di stasera

    • Real Madrid – Liverpool

    Il Bernabeu questa sera farà da cornice a due grandi del calcio, Real e Liverpool sono tra le squadre piu titolate di Europa, gli spagnoli negli ultimi non sono riusciti a tornare tra le grandi ma con il cambio in panchina sembra che abbiano ritrovato fiducia, Juande Ramos ha trasmesso tranquillità e adesso i madrileni iniziano a crederci.IL Liverpool in Champions si esalta, i suoi campioni nelle partite che contano riescono sempre ad esser determinanti, Benitez sa legger bene le partite e sa come non far giocare le squadre avversarie. Questa sera cercherà sicuramente di non scoprirsi troppo e di pungere in contropiede consapevole che un gol al Bernabeu vale mezza qualificazione.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas Sergio Ramos, Pepe, Cannavaro, Heinze; Gago, L. Diarra; Robben, Raul, Sneijder; Higuain. All. Juande Ramos
    Liverpool (4-2-3-1): Reina; Arbeloa, Carragher, Skrtel, Fabio Aurelio; Mascherano, Xabi Alonso; Kuyt, Gerrard, Riera; Torres. All. Benitez

    • Sporting Lisbona – Bayern Monaco

    I portoghesi venderanno cara la pelle, per loro arrivare ai quarti sarebbe un traguardo storico e sopratutto stasera in casa daranno il massimo per battere i tedeschi apparsi in crisi in questo periodo della stagione. Il Bayern vuole a tutti costi andare avanti in Champions per tornare tra le grandissime dopo qualche anno di appannamento. Klismann farà di tutto per recuperare Luca Toni acciaccato e tenuto a riposo nell’ultimo turno di campionato.

    Sporting Lisbona (4-3-1-2): Tiago; Caneira, Tonel, Polga, Grimi; Izmailov, Rochemback, Vukcevic; Joao Moutinho; Liedson, Derlei. All. Paulo Bento
    Bayern Monaco (4-4-2): Rensing; Oddo, Lucio, Van Buyten, Lahm; Schweinsteiger, Van Bommel, Ze Roberto, Ribery; Toni, Klose. All. Klinsmann


    • Villareal – Panathinaikos

    E’ probabilmente la sfida più ‘soffice’ di tutto il panorama degli ottavi di finale. Il Villareal di Giuseppe Rossi affronta il Panathinaikos Atene, già capace però di tirare un brutto scherzo all’Inter nella fase a gironi e passare così in prima posizione il gruppo B.

    Villarreal (4-4-2): Diego Lopez; Javi Venta, Fuentes, Godin, Angel; Cazorla, Eguren, Senna, Pires; Rossi, Nihat. All. Pellegrini
    Panathinaikos (5-4-1): Galinovic Vintra, Wawrzyniak, Goumas, Sarriegi, Spyropoulos; Salpingidis, Gilberto Silva, Karagounis, Simao; Mantzlos. All. Ten Cate

    • Chelsea – Juventus

    Il ritorno di Ranieri allo Stamford Bridge segnerà anche il ritorno della Juventus nelle fasi finali di Champions League dopo 3 anni. I bianconeri sanno di dover dare tutto in campo contro una squadra che, dopo il cambio di panchina che ha portato Hiddink al posto di Scolari, era in crisi d’identità. Del Piero e compagni non vorranno sfigurare in campo internazionale, dopo la strepitosa prestazione del Bernabeu, e sperano di riuscire a violare un altro stadio di prestigio. Ancora dubbi di formazione per Ranieri che pensa anche di mandare in campo il tridente; l’unica certezza è l’impiego del capitano.
    Il Chelsea vuole tornare ad essere la squadra che ha impressionato l’Europa negli ultimi anni puntando sulla forza fisica di Drogba in avanti e sul genio di Lampard in mediana.

    Chelsea (4-4-2): Cech, Bosingwa, Alex, Terry, Cole, Obi Mikel, Lampard, Ballack, Kalou, Anelka, Drogba.(all. Hiddink)

    Juventus(4-4-2): Buffon, Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Camoranesi, Sissoko, Tiago, Nedved, Del Piero, Amauri.(all. Ranieri)

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  • Ancelotti vuole chiarezza: Chelsea e Real in pressing

    Sono ore decisive per il futuro di Carlo Ancelotti. E non solo per il derby. Il tecnico e il Milan, infatti, hanno in programma per sabato un incontro per fare chiarezza su quello che verrà. Un meeting con Galliani chiesto proprio dal mister rossonero. Perché a lui le richieste non mancano, a partire dal Real Madrid: Florentino Perez ha individuato in lui e in Cristiano Ronaldo due degli acquisti per la sua candidatura alla presiendenza.

    L’ombra di Leonardo agita i sogni di Ancelotti, che, in caso di addio, vuole avere il tempo necessario per muoversi sul mercato. Prolungare i tempi, infatti, sarebbe pericoloso e rischierebbe di precludergli diverse alternative.

    La prima delle quali è quella del Real Madrid che sta per nascere. Un progetto fondato su tre grandi nomi per tornare alla presidenza del Real Madrid: appunto Carlo Ancelotti, Ricardo Kakà e Cristiano Ronaldo. Queste le intenzioni, che rimbalzano dalla Spagna, di Florentino Perez, pronto a ricandidarsi e a conquistare la presidenza merengue, rilanciando le sorti del club con i due migliori giocatori del mondo e uno dei tecnici più preparati in circolazione.

    Ancelotti sarebbe la prima scelta di Perez, davanti a gente come Wenger, Benitez e Mourinho. Le otto stagioni sulla panchina rossonera ne fanno per lui l’allenatore ideale del Real, sia per quanto vinto sia per come ha gestito i tanti campioni avuti a sua disposizione. Del resto già in passato, proprio il successore di Perez, Fernando Martin, provò, nel febbraio 2006, a convincere Ancelotti a lasciare il Milan.

    fonte:sportmediaset