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  • De Rossi gela la Roma: “Andrei al Real Madrid”

    Dalla sede del ritiro azzurro Daniele De Rossi mette in dubbio il suo futuro giallorosso aprendo in qualche modo a Mourinho e di conseguenza al Real Madrid. Capitan futuro, è considerato uno dei miglior centrocampisti al mondo ma il suo palmares a confronto dei colleghi di reparto è praticamente vuoto.

    Pesa la mancanza di vittorie e sopratutto la consapevolezza dell’impotenza giallorossa davanti alle super potenze europee. De Rossi, si “sacrificherebbe” per dar futuro ai giallorossi ma chiude tutte le porte italiane confessando di preferire la pista estera e in particolare il Real Madrid

    “Se fosse per una necessità economica io andrei. In Italia nessun’altra squadra. Se mi chiamasse il Real avrei poco da scegliere. Non aver vinto mi pesa, anche se farlo con la Roma sarebbe più bello”.

    Per nulla diplomatico e senza peli sulla lingua Daniele De Rossi parla anche della tessera del tifoso al vaglio in Parlamento “Sono contrario alla tessera del tifoso, perché non mi piacciono le schedature. E poi in alcuni casi, viste le ultime vicende, servirebbe anche la tessera del poliziotto. Non credo sia la soluzione del problema – continua – Se un ultras va in giro con un coltello e colpisce un’altra persona non è uno normale, non sta bene. Ma non sta bene neanche un poliziotto che prende a calci un ragazzetto che non c’entra nulla”

  • Sneijder gela l’Inter: “potrei tornare al Real Madrid”

    Lo ha voluto ad ogni costo questa estate Josè Mourinho per completare lo scacchiere tattico nerazzurro e lo stesso tecnico portoghese riportarselo al Real Madrid. Stiamo parlando dell’olandese Wesley Sneijder, costretto in estate ad accettare controvoglia il ripiego nerazzurro per la presenza al Real di Kaka e Cristiano Ronaldo, per poi ricredersi grazie alla sapienza tattica di Mourinho.

    E proprio l’olandese gela l’Inter e i suoi tifosi in una intervista concessa al quotidiano olandese De Telegraaf: “Ritornare al Real? Tutto è possibile. Non ho parlato con Mourinho di questo. Con l’Inter ho vinto tre trofei, non penso che il club voglia lasciarmi andar via..”

  • Coentrao il Quaresma del Real Madrid? Regalo di Mou a Mendes

    In due stagioni all’Inter ha vinto tutto, ha imposto il suo modo di fare calcio risultando decisivo nella vittoria della Champions League del Bernabeu. Tra i tanti meriti spicca un errore marchiano per chi si vuol definire Special, vale a dire l’acquisto di Ricardo Quaresma. Il talento portoghese fu il primo acquisto consigliato da Mourihno al patron Moratti ma nonostante un ingente esborso di denaro si rilevò un flop colossale.

    Inutile dire che quella operazione fu orchestrata dall’agente dello Special One e dello stesso Quaresma Jorge Mendes. L’incubo dei presindenti fu l’unico a non rimetterci nella trattativa riuscendo a raccimolare un ottimo compenso.

    Adesso Mourinho sta per firmare per il Real Madrid e per aver lo Special One Florentino Perez pare costretto ad affibiarsi l’ingaggio della giovane promessa Fabio Contreao, il clichè sembra sempre lo stesso a Madrid questa volta sperano di non prender un bidone…

  • Moratti e Mou consumano l’ultima cena. Il portoghese al Real con Quaresma

    E’ finita alle 23:11 la cena d’addio tra Massimo Moratti e Josè Mourinho avvenuta in via Serbelloni nel pieno centro di Milano e quartier generale della famiglia Moratti. Poca dichiarazioni all’uscita dei protagonisti ma ormai l’addio è consumato e già domani il portoghese potrebbe essere annunciato dal Real Madrid.

    Il portoghese ha soltanto detto “a casa Moratti si mangia molto bene, è stato un piacere mangiare con il mio presidente” per poi scomparire scortato da due guardie del corpo. Abbottonatissimo anche il presidente Moratti: “Non si è parlato di clausole rescissorie, perchè se ne parlerà con il Real. Lui vuole andare lì. Capello? Mi fa piacere che abbia dato la sua disponibiltà per il futuro, vedremo con il tempo”.

    Indiscrezioni di Sky Sport 24 però parlano di una richiesta da parte di Mourinho di portare al Real Madrid Ricardo Quaresma nei 16 milioni di euro necessari per liberarsi dal contratto nerazzurro. La Gazzetta dello Sport va ancor più nello specifico alzando la posta 35 milioni di euro inserendo anche il brasiliano Maicon.

  • Mourinho, firma imminente con il Real Madrid. Contratto di 4 anni

    L’addio di Mourinho, annunciato dallo stesso tecnico in diretta tv al termine della finale di Champions League di ieri, sta per essere formalizzato ufficialmente. E’ solo questione di ore, forse qualche giorno, poi, ormai l’ex allenatore dell’Inter, firmerà un contratto quadriennale con il Real Madrid.

    L’accordo con il presidente Perez è stato già raggiunto nella giornata di venerdì, alla vigilia della finalissima di Madrid, secondo quanto riporta il Times che parla anche di cifre: 10 milioni a stagione per il tecnico di Setubal che comincerà a lavorare per riportare il Real Madrid ai vertici del calcio europeo e per stabilire un record individuale, quello di vincere la Champions League alla guida di 3 squadre diverse, la motivazione del divorzio con il club nerazzurro.

    Il quotidiano spagnolo Marca scrive che il contratto verrà firmato tra martedì e mercoledì quando verrà ufficializzato pure l’esonero dell’attuale tecnico delle merengues Pellegrini. Poi a Madrid comincerà l’era Mourinho.

  • Times: “Mourinho al Real, ha firmato venerdi”

    Poco dopo la fine della partita del Bernabeu che ha riportato l’Inter al vertice d’Europa dopo 45 anni l’edizione online del Times ha pubblicato un articolo sul futuro di Josè Mourinho. Per il tabloid inglese il tecnico portoghese ormai prossimo al Real Madrid avrebbe trovato l’accordo decisivo venerdi notte a 24 ore della partita contro il Bayern Monaco.

    Josè lasciò l’albergo verso le 23 e a questo punto forse per incontrare Florentino Perez. Il giornale è pieno di particolari, dà per sicuro un quadriennale da 11 milioni di euro a stagione per i prossimi quattro anni e con lui a Madrid arriveranno tutto il suo staff composto da Farias, Silvino e Morais.

    Pare che alla base dell’accordo ci sia il completo controllo dello spogliatoio, libertà assoluta nelle cessioni e soprattutto in sede di campagna acquisti. Mourinho si concentrerà sulla difesa e il centrocampo e i nomi son quelli di Maicon, Kolarov per la difesa e Lampard o Gerrard per il centrocampo.

  • Moratti – Mourinho, stretta di mano d’addio?

    Il numero uno nerazzurro Massimo Moratti ha fatto visita nel pomeriggio alla squadra mentre stava effettuando l’ultimo allenamento prima della grande sfida di domani sera al Santiago Bernabeu nella finalissima di Champions League contro il Bayern Monaco. Il presidente, sorridente, si è avvicinato al tecnico Josè Mourinho: stretta di mano e pacca sulle spalle al portoghese. Ed è stato inevitabile per i giornalisti chiedere a Moratti se fosse stata una stretta di mano d’addio con le voci sempre più insistenti che vogliono il tecnico di Setubal sulla panchina del Real Madrid, la stessa sulla quale siederà domani da allenatore, ancora, dell’Inter:

    • Non era certo un addio, lui (Mourinho ndr) risponde sempre con la stessa professionalità e sono sicuro che domani farà bene. Non credo abbia già firmato per il Real Madrid“.

    Poi il presidente si esprime sulla partita che andrà in scena domani:

    • Sarà il giorno emotivamente più importante. C’è lo stesso pensiero e cioè la felicità di partecipare a una bellissima cosa e sentire anche intorno tanta felicità. La sensazione è soprattutto di felicità, non di esaltazione esagerata, ma di vera felicità di partecipare alla finale in questo posto meraviglioso.
      In finale sono arrivate obiettivamente le due squadre più forti, che hanno eliminato squadre importanti, l’Inter in particolar modo. Ho piena fiducia in questo gruppo. Chi si meriterebbe di essere il protagonista della finale? Zanetti. Per la sua crescita costante e la sua professionalità. Io tengo assolutamente Zanetti sempre in palmo di mano.
      Avevo sognato di vincere a Siena ed è andata bene, per il momento non ho ancora sognato nulla…
      “.
  • Marotta prova il colpo “Real”: anche Benzema nel mirino della Juve

    Iniziò proprio Beppe Marotta la rivalutazione degli scarti del Real Madrid quando riuscì ad ottenere in prestito Antonio Cassano per poi riscattarlo e renderlo il leader indiscusso della Sampdoria. Gli scarti Real di anno in anno fanno le fortune di altri club e l’espressione più lampante sono Sneijder e Robben, affari “low cost” per Inter e Bayern Monaco e domani sera proprio al Bernabeu saranno protagonisti indiscussi della finalissima di Champions League.

    In quest’ottica il nuovo dg bianconero starebbe chiedendo al Real Madrid il prestito con diritto di riscatto del francese Karim Benzemà. Il giovane bomber ha deluso le attese e dopo solo una stagione potrebbe lasciare la Spagna per rilanciarsi in un nuovo campionato e riconquistare la nazionale sfuggita dopo un annata decisamente negativa.

    Con il rinnovo di Higuain e il necessario colpo di mercato per scaldare la piazza, gli azionisti e i tifosi ridurranno al lumicino le possibilità di mettersi in mostra del francese mentre alla Juventus sarebbe la punta di diamante del gioco di Gigi Del Neri. Riuscirà l’ennesimo colpo Real?

  • Mourinho al Real con lo “sconto”. Anche Kolarov e Maicon clausole dell’accordo

    Mancano poco più di 24 ore all’attesissimo incontro di Madrid che assegnerà la Champions League all’Inter o al Bayern Monaco ma l’argomento principale per tabloid e rotocalchi è il futuro di Josè Mourinho.
    E’ difficile credere che lo Special One questa settimana si sia dedicato al suo futuro piuttosto che preparare i suoi undici guerrieri ad evitare le trappole congeniate dallo stratega Van Gaal.

    Fatto sta che in Spagna e in Inghilterra continuano a rimbalzare dettagli e quelli odierni parlano addirittura dei particolari del contratto con Mourinho disposto a far uno “sconto” di due milioni di euro a Florentino Perez firmando un triennale da 10 milioni di euro a stagione. Il passaggio dai 12 dell’attuale contratto ai 10 di quello madrileno sarebbero però ricompensati dal calciomercato e sopratutto dai ricchissimi premi obiettivo.

    Il Real Madrid tenterebbe l’assalto a Kolarov e Maicon regalando al portoghese due suoi pupilli e sopratutto due ali importanti e congeniali al suo gioco.

  • Mourinho: “All’Inter ho dato tutto. Sapranno scegliere il mio sostituto”

    E’ un fiume in piena Josè Mourinho nella conferenza stampa del martedi di preparazione alla finalissima del Bernabeu che vedrà di fronte la sua Inter e il Bayern Monaco del suo maestro Van Gaal. La finale è vicinissima ma a tener banco è il futuro del tecnico portoghese, dalla Spagna arrivano conferme di un futuro ai Blancos di Florentino Perez e anche dalle sue parole il divorzio è più di una ipotesi. Di seguito vi riportiamo i passi più salienti della conferenza stampa tratti da Sportmediaset:

    Hai mai pensato di allenare la nazionale portoghese e il risultato di Madrid può cambiare qualcosa per te?
    Il risultato di una partita non cambia la mia consapevolezza di aver dato tutto all’Inter. In Portogallo mi vedo come ct ma in un futuro molto lotano”

    Perché è meglio la Spagna dell’Italia ed è vero che indicherà il prossimo tecnico dell’Inter?

    “Non dico che la Spagna è meglio dell’Italia, ci devo pensare. Il tecnico dell’Inter ora sono io e ho un contratto fino al 2012 o 2013 e nulla… non do indicazioni su nessuno. Visto che la società ha scelto bene con me così far anche la prossima volta. La dimensione umana di un tecnico aiuta la squadra a crescere”.

    Secondo lei il calcio italiano tutto tiferà Inter?
    “Non lo so. Ci sarà qualcuno che penserà prima al ranking e al prestigio del calco italiano. Ma questo succede in ogni parte del mondo”.

    Cosa pensa che la faccia essere “special”?

    “Prego molto. E scherzi a parte io credo di avere una buona leadership con i giocatori e con il team. Tutti per me fanno parte del gruppo. Per la finale io spero che sia la miglior partita del mondo. Poi, non nascondo che sono un buon cristiano e prego in Dio”.

    Il futuro di Mou. “Come ho già detto dopo la finale prenderò la mia decisione. L’Inter non può fare altro. Non è un problema di contratto, guadagno tanto e mi vergogno pure un po’ con la crisi che c’è. Solo che non mi sento rispettato in questo Paese. Però, ripeto, non sono l’allenatore del Real, sono l’allenatore dell’Inter”.

    Prime domande su Val Gaal. Mou ripercorre il passato insieme:
    “Se mi ha chiesto di rimanere con lui per altri due anni significa che era contento del mio lavoro e io ero contento di lavorare con lui. Il nostro rapporto non lo dimentico, ogni tanto ci sentiamo con qualche sms. E’ un bravo allenatore”

    Può essere un vantaggio conoscerlo come allenatore?
    “Io lo conosco come allenatore tra il 1997 e il 2000. Da allora fino a oggi lui ha avuto una strada completamente diversa. Ha allenato la nazionale olandese, l’Ajax, ora il Bayern. E’ un allenatore diverso. Lui mi conosce solo come assistente, non come allenatore. Da allora ho fatto una strada lunghissima e le persone cambiano”

    Visto che lo chiami il mio capo, c’è qualcosa che ti ha insegnato e ti può essere utile sabato?

    “No. E’ una persona che lavora tanto e fa lavorare tanto i suoi collaboratori. Questo è un messaggio che ho ricevuto in quel periodo là. Quello che faccio questa settimana è esattamente quello: lavorare tanto per preparare la squadra al meglio possibile per la partita di sabato. Lavorare e lavorare”

    Perché Van Gaal è preoccupato dell’arbitro della finale?

    “Lui è preoccupato dell’arbitro, io sono preoccupato di voi giornalisti. Sono preoccupato con i vulcani, perché mi piacerebbe andare solo venerdì a Madrid e pare che dobbiamo andarci domani. Questa è la mia preoccupazione perché mi piace lavorare qui, mi piace che i giocatori tornino a casa la sera e mi piace partire solo il venerdì. Dell’arbitro io non mi preoccupo, si preoccupa lui e si sono preoccupati gli italiani cui non è piaciuto il gol preso dalla Fiorentina”

    Van Gaal dice a lei interessa solo vincere mentre a lui interessa il bel gioco…
    “Penso che in questa Champions non mi ricordo di una partita come la gara Inter-Barcellona. Una squadra che abbia attaccato così aggressivamente come noi. Abbiamo battuto i campioni d’Europa anche grazie alla partita di Barcellona. Hanno detto che là abbiamo parcheggiato il bus davanti alla porta. Per me noi abbiamo parcheggiato l’aereo, ma eravamo in dieci e partivamo del vantaggio di San Siro. Non ricordo che nessuna squadra abbia giocato come noi a Stamford Bridge. E il Chelsea è una grande squadra. Contro il Lione, Van Gaal non ha fatto una cosa molto diversa: quando Ribery è stato espulso, ha messo Tymoschuk”