Tag: real madrid

  • Liga: il Real vince ma lo scontro Preciado-Mourinho continua…

    Liga: il Real vince ma lo scontro Preciado-Mourinho continua…

    In Italia Josè Mourinho aveva identificato in Claudio Ranieri il tecnico “nemico” al quale dedicare i suoi strali forse per un passato comune al Chelsea o forse perchè la Roma era l’avversaria più accreditata dell’Inter nella lotta allo scudetto.

    In Spagna un altro siparietto era scontato, quello che fa specie è che sia l’allenatore dello Sporting Gjon, Manuel Preciado. Il tecnico divenuto famoso grazie alle offese contro Mourinho nel pregara non intende chiudere la diatriba nonostante la sconfitta e una situazione di classifica sempre più preoccupante tanto che nel post match avrebbe bloccato il pulman madrileno rivolgendo gesti e insulti poco edificanti nei confronti del tecnico portoghese.

    Marca racconta di un Mourinho tranquillo sull’autobus ad invitare l’autista a partire per evitare conseguenze ancor più spiacevoli. Il raccondo di Preciado è però diverso con l’allenatore in seconda del Real primo ad insultarlo e seguito da Mourinho ad indicare il numero due in segno di vittoria e di retrocessione.

  • Liga: Messi spinge il Barcellona a +2 sul Real Madrid

    Liga: Messi spinge il Barcellona a +2 sul Real Madrid

    Un super Messi regala il successo al Barcellona nel big match dell’11esima giornata della Liga giocato contro il Villarreal. Al Camp Nou, dopo il vantaggio di Villa e il momentaneo pareggio di Nilmar, La Pulce sale in cattedra e realizza la doppietta nel 3-1 finale che consente di superare in classifica i rivali di Real Madrid portandosi a +2. Ma domani le merengues di Mourinho possono effettuare il controsorpasso dovendo ancora disputare la propria partita, domani sera alle 19:00 a Gijon.
    Nelle altre due partite giocate oggi, l’Atletico Madrid ha travolto l’Osasuna 3-0 (doppietta di Forlan e di Aguero) mentre l’Athletic Bilbao, gol di Llorente, coglie il successo contro l’Almeria (1-0).

    Risultati e marcatori 11 Giornata Liga

    Athletic Bilbao – Almeria 1-0
    10′ Llorente
    Atletico Madrid – Osasuna 3-0
    26′ Forlan, 41′ Aguero, 71′ Forlan
    Barcellona – Villarreal 3-1
    22′ Villa (B), 27′ Nilmar (V), 59′ Messi (B), 84′ Messi (B)

    Domani

    Racing Santander – Espanyol
    Real Saragozza – Siviglia
    Malaga – Levante
    Maiorca – Deportivo La Coruna
    Hercules – Real Sociedad
    Sporting Gijon – Real Madrid
    Valencia – Getafe

    Classifica

    1. BARCELLONA 28 11
    2. REAL MADRID 26 10
    3. VILLARREAL 23 11
    4. ESPANYOL 18 10
    5. ATLETICO MADRID 17 11
    6. VALENCIA 17 10
    7. SIVIGLIA 17 10
    8. ATHLETIC BILBAO 16 11
    9. REAL SOCIEDAD 16 10
    10. MAIORCA 14 10
    11. GETAFE 13 10
    12. OSASUNA 12 11
    13. SPORTING GIJON 10 10
    14. RACING SANTANDER 10 10
    15. DEPORTIVO LA CORUNA 10 10
    16. ALMERIA 9 11
    17. HERCULES 9 10
    18. LEVANTE 8 10
    19. REAL SARAGOZZA 7 10
    20. MALAGA 7 10
  • Campionato che vai, Mourinho che trovi: lo Special One espulso per proteste

    Campionato che vai, Mourinho che trovi: lo Special One espulso per proteste

    Non fa differenza tra le competizioni, anche in coppa del Re Mourinho si conferma personaggio fuori dalle righe e protagonista assoluto della scena calcistica, ancor più dei giocatori. Durante la partita contro il Real Murcia, Mourinho si è lasciato andare in veementi proteste contro la quaterna arbitrale, per le quattro ammonizioni comminate ai suoi in pochissimi minuti. Tutto questo è avvenuto in 39 minuti scarsi. Ma sono bastati per assistere allo show dello Special One. Da lì in poi Mourinho si è accomodato comodamente in tribuna.

    Il Real ha poi vinto la gara per 5 -1 accedendo di diritto agli ottavi di finale della competizione. Ma per Mourinho era più importante continuare a stupire. The Mou’s show must go on.

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  • L’espaldinha di Cristiano Ronaldo, l’Atletico protesta. Video

    L’espaldinha di Cristiano Ronaldo, l’Atletico protesta. Video

    Cristiano Ronaldo è in questo momento il giocatore più forte al mondo e grazie alla cura Mourinho adesso è diventato anche prezioso e importante per i compagni ma ciò che il portoghese non riuscirà mai a metter da parte è lo specchiarsi tra le sue immense qualità finendo spesso per irridere gli avversari.

    L’ultima “genialata” nel derby di Madrid contro l’Atletico è l’espaldinha, un colpo di schiena che spiazza di avversari, i biancorossi hanno protestato in coro criticando l’atteggiamento del giocatore che dal canto suo si scusa asserendo che la fantasia è il sale del calcio. In passato anche Ibra e Ronaldinho avevano usato il colpo, ricevendo lo stesso trattamento.

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  • Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Javier Saviola

    Da “Nuovi Maradona” a “Nuovi Borghi”: Javier Saviola

    Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito dire: “Questo è il nuovo Maradona?” Lo stesso Pibe de Oro ha delegato la sua eredità a decine di giovani giocatori, che, per un motivo o per un altro, non sono stati in grado di emulare le gesta del numero 10 per eccellenza. Oggi analizzeremo la storia di uno di questi:  Javier Pedro Saviola Fernández.

    Javier Saviola nasce a Buenos Aires l’11 Dicembre 1981 ed esordisce nel massimo torneo argentino a soli 17 anni. Dotato di velocità fulminea e di un dribbling ubriacante, riesce a mettere subito in mostra le sue immense qualità realizzative, diventando già a 18 anni capocannoniere dell’intero campionato con 16 reti e si ripete l’anno successivo mettendo a segno la bellezza di 20 gol. Gli occhi di tutto il mondo vengono puntati addosso a questo piccolo (alto solo 1,68 cm) e rapidissimo attaccante, che riesce ad agire, con la stessa maestria, nei ruoli di seconda o prima punta.

    Dopo la vittoria del “Pallone d’oro” sudamericano nel 1999, trascina la Nazionale argentina Under 20 alla conquista dei Mondiali di categoria del 2oo1. Gli elogi si sprecano, le offerte pure.

    Nell’estate del 2001 arriva l’offerta irrununciabile del Barcellona di Louis Van Gaal. Sembra l’inizio di una lunga e sfavillante carriera, ma nei tre anni passati al Barca viene spesso relegato in panchina; riuscirà comunque a realizzare 43 gol in 105 presenze.

    I due anni successivi Saviola viene ceduto in prestito, prima al Monaco (stagione 2004/05) e successivamente al Siviglia (stagione 2005/06), con la speranza che potesse terminare la sua fase di ambientamento al calcio europeo. Ma nè in terra monegasca, nè in terra andalusa riuscirà a compiere il definitivo salto di qualità, pur avendo avuto diverse chance da titolare.

    Terminato il prestito al Siviglia, torna al Barcellona dove rimarrà una sola stagione, giocando con il conta-gocce. Per questo motivo non gli verrà rinnovato il contratto in scadenza a giugno 2007. Diverse squadre si interessano ad un ancora giovane Saviola, con la possibilità di acquisirlo a parametro zero, ma prevarrà su tutte un’insperata offerta degli acerrimi nemici del Barcellona: il Real Madrid. Sembrava potesse essere la seconda chance di ritagliarsi un posto nel calcio che conta per il piccolo attaccante di Buenos Aires, ma anche in terra madrilena non riuscirà ad imporsi, giocando ancora meno rispetto agli anni di Barcellona.

    Nella stagione 2009/10 si trasferisce al Benfica nel campionato portoghese, dove nella prima stagione realizzerà 11 gol in 27 presenze e dove milita tutt’ora. Non si riescono a comprendere le motivazioni che hanno portato un immenso talento come il suo a percorrere una carriera in costante declino.

    Javier Saviola ha ancora 28 anni, ma le pagine più belle della sua carriera saranno quelle che non sono state mai scritte.

  • Inzaghi frantuma i record, sorpasso a Raul e Van Basten

    Inzaghi frantuma i record, sorpasso a Raul e Van Basten

    37 primavere alle spalle, titoli a iosa e bottino da palmares ma Pippo Inzaghi non vuol pensare di se al passato, da ex giocatore per interderci, lui si sente vivo e vive per il gol e con la straordinaria doppietta di ieri ha frantumato gli ultimi record della sua entusiasmante carriera.

    Pippo è adrenalina pura e San Siro lo conosce bene tanto da acclamarlo in ogni partita di Champions come uomo della scossa e la scintilla impazzita ha messo in crisi il monologo perfetto recitato fino al momento dal Real Madrid segnando una doppietta che lo proietta a quota settanta nella classifica dei bomber più prolifici d’Europa superando Muller e Raul che solo quindici giorni fa aveva osato sfidarlo.

    Ma per entrare nella leggenda bisogna confrontarsi e migliorsi con essa e per questo che il 125 gol con la maglia rossonera è una tappa fondamendale perchè gli permette di sorpassare Marco Van Basten, il miglior attaccante rossonero di sempre.

    Le sfide di Pippo non sono finite, per questo Allegri farebbe bene a fidarsi dell’istinto del suo bomber incoronato anche da un egocentrico come Ibra “Pippo deve giocare di più, spero che Allegri lo impieghi con più frequenza. La voglia che ha a 37 anni è incredibile. Io non credo che sarò come lui a 37 anni, anzi è impossibile che io possa arrivare al suo livello”

  • E ora tutti vogliono Bale. Che l’asta abbia inizio

    E ora tutti vogliono Bale. Che l’asta abbia inizio

    Si chiama Gareth Bale ed è gallese il nuovo astro nascente del calcio mondiale. Tutti lo hanno visto a Milano quando da solo segnò una tripletta, che non riuscì ad evitare la sconfitta al suo Tottenham, all’Inter campione d’Europa nel 4-3 finale di San Siro, tutti lo hanno visto giganteggiare al White Hart Lane martedì scorso contro gli stessi nerazzurri quando si rese protagonista di due assist e di una prestazione eccezionale ridicolizzando, quasi umiliando, con le sue folate offensive sulla fascia addirittura quello che è considerato da tutti il terzino più forte al mondo, Maicon. E ora tutti i più grandi club europei si sono messi in fila e stanno bussando alla porta del Tottenham per avere informazioni sul 21enne di Cardiff che sta facendo esaltare ed impazzire di gioia i tifosi londinesi di fede Hotspur.

    In realtà c’era già qualcuno che a suo tempo aveva scoperto le qualità e potenzialità di Bale, Roberto Bettega, allora vice direttore generale della Juventus che nello scorso inverno organizzò un paio di incontri con il tecnico Redknapp per toccare con mano le reali possibilità di imbastire una trattativa con il Tottenham. Ma l’allenatore inglese si limitò solo ad ascoltare le proposte bianconere declinandole garbatamente sapendo che un giorno, più o meno vicino, si sarebbe seduto dietro la sua scrivania ad ascoltare le stratosferiche offerte che gli sarebbero piovute addosso nel giro di poco tempo.

    E i fatti per ora gli stanno dando ragione perchè su di lui sono piombate con prepotenza Real Madrid, Chelsea, Barcellona, Manchester United, che troverebbe così il degno erede di Giggs, Bayern Monaco e proprio l’Inter con il presidente Moratti che ha deciso di fare i primi passi dopo aver assistito dal vivo allo show messo in piedi dal gallese due giorni fa a Londra.
    Ma quanto costerebbe oggi Bale? Se prima la sua valutazione era di 25-30 milioni, ora il prezzo del suo cartellino sarebbe raddoppiato, cioè schizzato sui 50 milioni di euro e alla portata solo delle finanze del Manchester City. Un forziere pieno d’oro per Redknapp che al momento, come giusto che sia, allontana qualsiasi voce di mercato ma con il pensiero già di sfregarsi le mani a fine stagione quando partiranno i veri assalti all’esterno gallese.

  • Le pagelle di Milan – Real Madrid. Inzaghi 8, male Pato e Dinho

    Le pagelle di Milan – Real Madrid. Inzaghi 8, male Pato e Dinho

    Abbiati: 5,5 E’ la media tra il sette della partita e il quattro per lo svarione finale che è costato il pari.

    Nesta e Thiago Silva: 7 Quando sono in coppia il Milan è tutt’altra cosa. Bravi a limitare gli avanti madrileni ma apprezzabile anche in fase di palleggio.

    Gattuso: 7,5 Ringhio è tornato. Morde le caviglie di tutti i madrileni.

    Inzaghi: 8
    Le partite di Champions lo galvanizzano, arriva a quota 70 nelle coppe europee e supera Van Basten nei gol in rossonero. Leggenda.

    Pato e Ronaldinho: 4,5 si dice che Ibra faccia giocare male i compagni di reparto. Forse è vero ma i due brasiliani ce ne mettono molto di loro.

    Casillas: 5,5 Perde il pallone e consente ai rossoneri raggiungere il pari

    Xabi Alonso: 7 Gli altri corrono, lui usa il cervello. Le sue geometrie sono sempre illuminanti.

    Di Maria: 7 per fortuna dei rossoneri cala alla distanza ma abbina qualità e quantità ed è illuminante nell’assist del primo gol.

    Cristiano Ronaldo 7: Mou gli carica il Real sulle spalle lui non si tira indietro. E’ fino al momento la sua migliore stagione della carriera.

    IL TABELLINO
    MILAN-REAL MADRID 2-2

    45′ Higuain, 49′ st Pedro Leon (RM), 23′ st e 33′ st Inzaghi (M)
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 5,5; Abate 6, Nesta 7, Thiago Silva 7, Zambrotta 6; Gattuso 7,7 (39′ st Seedorf 5), Pirlo 6, Boateng 5,5; Ronaldinho 4,5 (14′ st Inzaghi 8); Pato 4,5 (27′ st Ambrosini 6), Ibrahimovic 6. A disp.: Amelia, Antonini, Papasthatopoulos, Robinho. All.: Allegri

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 5,5; S. Ramos 7, Pepe 6 (35′ st Pedro Leon 7), Carvalho 7, Marcelo 6,5; Xabi Alonso 7, Khedira 6,5; Di Maria 7, Ozil 6, Ronaldo 7; Higuain 6,5 (28′ st Benzema 6). A disp.: Dudek, Arbeloa, Albiol, M. Diarra, Canales. All.: Mourinho

    Arbitro: Webb (ING)
    Ammoniti: Boateng, Abate, Ibrahimovic, Gattuso (M), Pepe, Carvalho (RM)
    Espulsi: –

  • Pippo fa 70 ma non basta. Milan – Real Madrid 2-2

    Pippo fa 70 ma non basta. Milan – Real Madrid 2-2

    Partita vibrante e ricca di emozioni quella che Milan e Real Madrid mettono in un San Siro stracolmo in ogni ordine di posto. Allegri recupera Thiago Silva e Zambrotta spedendoli subito in difesa al posto di Papastathopulos e Antonini mentre in avanti con Pato e Ibra questa volta c’è Dinho.

    L’avvio è però sempre di marca madrilena con Cristiano Ronaldo in versione extraterrestre pronto a iniziare il pressing su ogni portatore di palla rossonero. Pirlo si immola per ben due volte togliendo ad Abbiati battuto il pallone dalla rete e nella seconda metà del primo tempo il Milan riesce ad uscire dal guscio sprecando due occasioni ghiottissime con Ibrahimovic. Il Real comunque si lascia preferire per manovra e organizzazione di gioco mentre i rossoneri pagano la partita no di Ronaldinho e Pato. Allo scadere arriva il vantaggio ospite, Sergio Ramos anticipa per l’ennesima volta Ronaldinho dando il via al contropiede orchestrato da Di Maria e finalizzato dal pipita Higuain.

    Nella ripresa si aspetta la reazione rossonera ma è Cristiano Ronaldo prima e poi Di Maria a impegnare severamente Abbiati. Allegri si gioca la carta Inzaghi e SuperPippo diventa subito il grimaldello rossonero, l’attaccante si dimostra famelico su uno svarione di Casillas regalando il pari ai rossoneri e dopo pochi minuti si materializza davanti al portierone spagnolo per l’insperato vantaggio su lancio di Gattuso. San Siro esplode ma dover di cronaca l’azione sarebbe da annullare per un furiogioco di Pippo.

    Il gol cambia l’inerzia della gara con il Real scosso e il Milan apparentemente in grado di portare a casa un successo importantissimo. Ma la beffa è dietro l’angolo e si materializza nei piedi di Pedro Leon al 94′ spedendo in rete con la complicità di Abbiati il pallone del pari.

    Il Real porta a casa un punto importante e meritato che lo lancia al secondo turno il Milan mantiene la seconda posizione grazie alla sconfitta dell’Ajax sul campo dell’Auxerre.

    LA SITUAZIONE DEL GIRONE ROSSONERO DOPO LA 4° GIORNATA DELLA FASE A GIRONI

  • Il ritorno di Mourinho a Milano, l’accoglienza del popolo interista

    Il ritorno di Mourinho a Milano, l’accoglienza del popolo interista

    Accoglienza da vero e proprio divo per Josè Mourinho che, comprensibilmente, ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria e nei cuori dei tifosi interisti con la conquista del cosiddetto “triplete”. Il tecnico portoghese sarà ricordato infatti dal popolo nerazzuro come l’artefice della strepitosa stagione appena conclusa con la vittoria dello Scudetto, Coppa Italia e Championa League.
    I tifosi soprattutto saranno grati allo Special One per aver riportato a Milano quella Coppa Campioni che mancava in bacheca da 45 anni, dalla lontana stagione ’64-’65, intonando al suo arrivo cori e dedicando striscioni di riconoscenza verso il tecnico campione d’europa.
    E stasera c’è un motivo in più per tutti i supporter nerazzuri per tifare Mourinho: il suo Real Madrid infatti giocherà contro gli “odiati” cugini del Milan nella quarta giornata di Champions League e con una vittoria a San Siro l’ex condottiero interista potrebbe inguaiare il cammino della squadra rossonera nella competizione continentale più importante.

    Di seguito il video dell’accoglienza riservata a Mourinho

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