Tag: real madrid

  • Mourinho grida al complotto: “C’è un regolamento per me e uno per gli altri”

    Mourinho grida al complotto: “C’è un regolamento per me e uno per gli altri”

    Manita e squalifica non hanno scalfito il carattere combattivo di Josè Mourinho che in conferenza stampa tuona contro chi lo accusa di esser antisportivo di usar due pesi e due misure. Il tecnico portoghese si dice contento della squalifica perchè mostra ancora una volta la differenza tra il suo modo di agire e chi si sente migliore a prescindere.

    “Se c’era un sacco di gente che mi aspettava al varco? Mia nonna è morta molti anni fa ma io ricordo tante cose che mi diceva da bambino. Una suonava più o meno così: “Se la gente ti invidia devi essere molto contento e non preoccupato”. E io sono contento”. Poi una riflessione: “C’è un regolamento per José Mourinho e un regolamento per gli altri allenatori. Ciò che possono fare loro a me non è permesso”. “Secondo la linea di pensiero della nonna queste non sono sanzioni ma medaglie: io non posso uscire dall’area tecnica e altri si. Io non posso raccogliere un pallone destinato a un avversario e altri si. Io non posso parlare al quarto arbitro e altri si. Tutte queste per me sono medaglie, va bene così”. “Io sono io, nel bene e nel male. Non puoi cambiare la tua identità, devi restarle fedele“.

    Sul ko con il Barcellona si dimsotra ancora lucido non evitando qualche velata stoccata ai cugini “Se io mi fossi ritirato dopo aver vinto la Champions non avrei avuto problemi. Ma visto che sono qui e che voglio continuare ad allenare certe sconfitte possono arrivare. Il calcio è così: se io ho fatto 3-4 gol al Barcellona in passato può succedere che loro me ne facciano 5. Loro sono stati con le orecchie bassissime dopo l’eliminazione dalla Champions, ora le hanno rialzate. Il calcio è come un boomerang, va e torna”.

  • Eurolega: Cade Milano, bene Roma, anche il Barça va alle Top 16

    Eurolega: Cade Milano, bene Roma, anche il Barça va alle Top 16

    Si chiude con una vittoria ed una sconfitta la serata europea per le nostre squadre impegnate nella settima giornata di Eurolega. Roma batte lo Spirou Charleroi, mente nel finale l’Armani Jeans si arrende a Lubiana.

    Olimpija Lubiana-Armani Jeans Milano 82-75

    L’Armani Jeans a Lubiana getta letteralmente alle ortiche una partita che con un grande carattere era riuscita a riprendere per il rotto della cuffia e si fa sorpassare nel finale, mettendo ora a serio rischio il passaggio alle Top 16.
    Sconfitta che arriva dopo quella di domenica a Montegranaro in campionato, segno che il periodo non è dei migliori per la squadra di Bucchi.
    I segnali confortanti però non sono mancati, a partire da Mancinelli, Melli e Mordente, che sopperiscono nel migliore dei modi alle assenze di Pecherov, Maciulis e Petravicius. Lubiana mantiene l’imbattibilità casalinga e resta in vetta con il Panathinaikos.

    L’inizio è alquanto stentato per i ragazzi di coach Bucchi, che subiscono la sfuriata dei padroni di casa e vanno sotto: dal 5-4 biancorosso al 4 minuto, Lubiana impone un break di 14-0 (18-5). Kenny Gregory, ex Pavia, è scatenato e si trova già ad 8 punti personali all’attivo. Nella seconda frazione l’Armani sembra dover soccombere (30-17 al 13esimo) ma torna prepotentemente dall’inferno, evita di capitolare, anche grazie al tiro pesante di Mike Nardi che ferma la caduta libera. Milano trascinata da Finley e dal solito monumentale Rocca a rimbalzo al 19esimo riportano in partita i lombardi sul 37-30, il primo tempo va in archivio sul 42-32.

    Strigliata da Bucchi nell’intervallo, Milano cambia volto nella ripresa, infatti questa volta il parziale è targato Armani Jeans che con un 13-0 rimette il naso avanti (46-47 al 26esimo), con i 3 punti di un redivivo Mancinelli. Milano con il fattore M (Mordente e Melli sugli scudi, oltre a Mancinelli) continua a macinare gioco e si porta sul più 6 (51-57 al 30esimo). I ragazzi italiani non si fermano più, Melli segna dai 6,75 per il 60 a 69 al 36esimo nell’infuocato finale, in una serata in cui ha segnato più che nelle predenti 6 gare di Eurolega (aveva totalizzato 12 punti). Lubiana non molla e va a segno con 2 tiri pesanti, a firma Jagodnik e Markota, proprio nello sprint finale, rimettendo le mani sul match (74-71), in maniera definitiva. L’A.J. non riesce più a recuperare ed a mettersi davanti, Lubiana controlla e porta a casa il prezioso risultato che la lancia verso le Top 16 8anche se ancora ci sarà da conquistare ancora almeno una vittoria nei prossimi 3 turni.
    Per la squadra italiana i migliori marcatori sono Finley (16 punti), Hawkins (14) e Melli (13), mentre gli Sloveni ringraziano Gregory (17 punti ed 11 rimbalzi), Jagodnik (15) ed Ilievski (14).

    Lottomatica Roma-Charleroi 95-83

    Buona vittoria per Roma che supera lo Charleroi e resta attaccata alla corsa verso la Top 16. Gara strana, è la paura a farla da padrone visto che la gara era quasi uno spareggio (vincere era uguale a proseguire il cammino, perdere significava eliminazione per una delle 2 squadre). La spunta, per fortuna la Lottomatica che comunque sul parquet si presenta molto contratta e nervosa. Dedovic e Datome sono bravi a mandare Roma avanti di qualche canestro, tenendo la squadra sempre in vantaggio, ma ad influire molto è l’iniziale bassa percentuale al tiro dei belgi. E infatti, non appena lo Spirou si rende conto dell’atteggiamento dei padroni di casa, e osa di più, assesta un 11-2 di parziale che chiude il primo quarto sul 22-24 per gli ospiti. Il Charleroi nel secondo quarto condanna Roma ad inseguire sempre nel punteggio, mentre tra i giallorossi si vive sempre di sporadiche folate. Il gioco fatica ad ingranare, mentre lo Spirou sia in attacco che in difesa sembra giocare a memoria. Roma è probabilmente frenata più dalla paura di perdere che da limiti strutturali e alla pausa lunga si arriva sul -4, con i belgi avanti 45-41.

    Non appena Washington e compagni hanno la forza di scrollarsi di dosso tormenti e ossessioni, la squadra romana inizia pian piano a risalire in convinzione e punteggio. Infatti il terzo quarto è quello decisivo per i capitolini con lo strappo che consegna la partita alla Virtus Roma: Toure si fa sentire sotto canestro, si sveglia Charles Smith che firma 7 punti di fila e la tripla di Dasic manda Roma avanti di 8 sul 64-56. La difesa giallorossa si chiude e la squadra parte forte in contropiede, guidata finalmente da un buon Darius Washington che dalla pausa lunga in poi gioca in maniera perfetta, cancellando i passaggi a vuoto dei primi 2 quarti.
    Nell’ultimo periodo, Roma allunga sino al 90-76. Heytvelt e Djedovic chiudono bene gli scemi in attacco, e a quel punto, passata la paura, tutto viene più facile. Alla fine Roma vince 95-83. Una vittoria che sa molto di Top 16. Washington è fenomenale e segna 27 punti, Djedovic ne piazza 16 mentre per lo Charleroi non bastano i 19 punti di Gomis.

    Nelle altre partite, qualificazione raggiunta per il Barcellona che grazie alla vittoria sullo Cholet (76-62) raggiunge Montepaschi Siena e Fenerbahce alle Top 16 (curiosamente le prime 3 qualificate sono tutte del gruppo C). Anche il Maccabi si qualifica alla seconda fase battendo lo Zalgiris per 71-68. Facile vittoria per l’Olympiacos sul Brose Baskets (86-69) mentre Valencia ottiene una vittoria di importanza capitale sull’Efes Pilsen rilanciandosi in ottica qualificazione (E Milano trema). Il derby spagnolo tra Unicaja e Real Madrid va ai padroni di casa di Malaga che con un gran recupero sul finale di gara battono i più quotati avversari allenati da Ettore Messina ed agganciano proprio Madrid e Roma al secondo posto del gruppo B.

    Risultati settimo turno di Eurolega:

    BC Khimki vs.Partizan 92-65
    CSKA Moscow vs. Panathinaikos 68-72
    Fenerbahce Ulker vs. Cibona 100-70
    Caja Laboral vs. Asseco Prokom 75-81
    Montepaschi vs. Lietuvos Rytas 90-72
    Zalgiris vs. Maccabi Electra 68-71
    Olympiacos vs. Brose Baskets 86-69
    Lottomatica vs. Spirou Charleroi 95-83
    Unicaja vs. Real Madrid 75-71
    Regal Barcelona vs. Cholet 76-62
    Power E. Valencia vs. Efes Pilsen 62-56
    Union Olimpija vs. A.J. Milano 82-75

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Maccabi Electra 6-1
    Zalgiris 4-3
    Partizan 4-3
    Khimki 3-4
    Asseco Prokom 2-5
    Caja Laboral 2-5

    GRUPPO B
    Olympiacos 5-2
    Real Madrid 4-3
    Unicaja 4-3
    Virtus Roma 4-3
    Brose Baskets 2-5
    Spirou Charleroi 2-5

    GRUPPO C
    Fenerbahce Ulker 6-1
    Montepaschi Siena 6-1
    Regal FC Barcelona 5-2
    Cholet Basket 3-4
    Lietuvos Rytas 1-6
    Cibona Zagreb 0-7

    GRUPPO D
    Union Olimpija 5-2
    Panathinaikos 5-2
    Efes Pilsen 4-3
    Armani Jeans Milano 3-4
    Power Elec. Valencia 3-4
    CSKA Moscow 1-6

  • Si ferma Higuain, il Real Madrid irrompe su Dzeko

    Si ferma Higuain, il Real Madrid irrompe su Dzeko

    La cocente sconfitta contro il Barcellona aleggia ancora dalle parti di Madrid e Florentino Perez sta pensando di far un nuovo regalo al suo caloroso pubblico per metter la delusione alle spalle. Josè Mouirnho era stato categorico già in estate chiedendo una prima punta come alternativa ad Higuain visto lo scarso feeling con Benzema.

    Il Pipita adesso si è fermato e il francese dirottato in campo non pare poter guadagnare posizioni cosi in attesa del recupero di Kaka che potrebbe far avanzare Cristiano Ronaldo nel ruolo di centravanti le Merengue si guardano intorno.

    Da più parti arrivano conferme su una nuova offerta da parte degli emissari madrileni al Wolfsburg per Edin Dzeko, il bosniaco corteggiatissimo dalla Juventus sarebbe un grande colpo nel mercato invernale potendo oltretutto disputare la Champions ma i tedeschi non sono disposti a sconti e per prenderlo Perez dovrà svenarsi. Le alternative possibili sono Lukaku, Forlan, Adebayor, Hugo Almeida, Nilmar.

  • Eurolega: Siena vince ed entra nella Top 16

    Eurolega: Siena vince ed entra nella Top 16

    Vittoria importantissima per la Montepaschi Siena nella settima giornata di Eurolega. I toscani battendo il Lietuvos Rytas conquistano la qualificazione matematica per le Top 16 e potranno giocare gli ultimi turni rimanenti liberi da particolari pressioni.

    La gara ha mostrato una Montepaschi super in ogni aspetto del gioco che ha dato poche chance ai lituani di potersi giocare la partita, complici comunque nella grande serata di Siena visto che hanno (e non poco) disputato una partita priva di grinta, molle e confusionaria. In pratica il Lietuvos è durato metà primo quarto, poi Siena ha preso il ritmo e non c’è stata più storia.
    Alla fine del primo quarto infatti la Montepaschi è sopra 31-16 con 7 assist e un eloquente 39-11 di valutazione, mentre il Lietuvos affonda con 7 palle perse e nessun canestro dall’arco. Nel secondo periodo coach Trifunovic prova ad arginare l’onda biancoverde schierando la zona, ma ciò non sortisce nessun effetto: Siena continua a far girare benissimo il pallone sul perimetro costruendo ottimi tiri, e l’impatto devastante di Lavrinovic dalla panchina lancia i biancoverdi sul +17 (38-21). Tornato a uomo, il Lietuvos si riavvicina confezionando un parziale di 10-2 (40-31): una tripla dalla punta di Moss restituisce inerzia ai padroni di casa mentre i lituani perdono il loro ritmo con tanti errori gratuiti in attacco. All’intervallo lungo Siena è in netto controllo sul 48-33.

    Ad inizio ripresa la Montepaschi si esalta in difesa lavorando sulle linee di passaggio, e i tanti recuperi innescano le corse in contropiede di Moss e McCalebb. Kaukenas colpisce con precisione dalla media distanza, e la Montepaschi tocca in più occasioni il +20 prima dello scrosciante applauso collettivo per l’ex-playmaker del Partizan, giustamente chiamato da Pianigiani in panchina per godersi la standing ovation del pubblico.
    Nel quarto periodo il Lietuvos rispolvera la difesa a zona, ma gli esiti sono nuovamente catastrofici: Siena non trova difficoltà nel far girare il pallone per vie esterne e ribaltare il lato, costruendo conclusioni pulite per Moss e Aradori (78-57 con 5 punti consecutivi dell’ex-Biella): Kaukenas torna sul parquet e riprende a macinare punti e assist per perfezionare il suo score da ex di giornata (+23, massimo vantaggio sull’87-64) prima che il Lietuvos riesca a limare lo scarto con un paio di triple nel finale. Per i lituani, ancora una ottima partita di Valanciunas (12 punti e 6 rimbalzi in 18 minuti dalla panchina, la NBA è sempre più vicina) accompagnata, però, da una prestazione poco esaltante di Jasikevicius: l’ex Panathinaikos, da poco ritornato alla squadra che lo lanciò a livello internazionale, chiude con 7 palle perse e 0/6 al tiro.
    Siena invece si gode McCalebb da 15 punti, 4 rimbalzi, 5 assist, 4 recuperi, Kaukenas ne piazza 17 e Lavrinovic altri 12. Troppo per questo Lietuvos.

    MONTEPASCHI SIENA-LIETUVOS RYTAS 90-72 (31-16, 48-33, 68-51)
    Siena: McCalebb 15, Zisis 2, Carraretto 3, Rakovic 10, Lavrinovic 12, Kaukenas 17, Ress 8, Michelori 1, Ingrosso 0, Stonerook 2, Aradori 8, Moss 12. All.: Pianigiani.
    Lietuvos: Babrauskas 0, Milosevic 0, Bjelica 17, Gecevicius 14, Valanciunas 12, Newley 7, Jomantas 11, Jasikevicius 2, Nalga 4, El-Amin 5. N.e.: Siksnius, Buterlevicius. All.: Trifunovic.

    Nelle altre 4 partite giocate ottima vittoria del Kihmki di Scariolo che demolisce il Partizan Belgrado per 92-65, Panathinaikos corsaro a Mosca contro il CSKA (68-72, russi appesi ad un filo per quanto riguarda la qualificazione alla Top 16, si profila la prima clamorosa eliminazione), il Fenerbahce non trova opposizione dalla squadra che ancora non è riuscita a vincere un incontro nella competizione, il Cibona Zagabria (100-70) mentre il Prokom va a vincere in Spagna sul campo del Caja Laboral.
    Domani in campo le altre 2 italiane: Milano se la vedrà contro Lubiana in trasferta, mentre Roma ospiterà lo Spirou Charleroi.

    Risultati settimo turno di Eurolega:

    BC Khimki vs.Partizan 92-65
    CSKA Moscow vs. Panathinaikos 68-72
    Fenerbahce Ulker vs. Cibona 100-70
    Caja Laboral vs. Asseco Prokom 75-81
    Montepaschi vs. Lietuvos Rytas 90-72
    Zalgiris vs. Maccabi Electra domani ore 18:45
    Olympiacos vs. Brose Baskets domani ore 20:45
    Lottomatica vs. Spirou Charleroi domani ore 20:45
    Unicaja vs. Real Madrid domani ore 20:45
    Regal Barcelona vs. Cholet domani ore 20:45
    Power E. Valencia vs. Efes Pilsen domani ore 20:45
    Union Olimpija vs. AJ Milano domani ore 20:45

    CLASSIFICHE

    GRUPPO A
    Maccabi Electra 5-1
    Zalgiris 4-2
    Partizan 4-3
    Khimki 3-4
    Asseco Prokom 2-5
    Caja Laboral 2-5

    GRUPPO B
    Olympiacos 4-2
    Real Madrid 4-2
    Unicaja 3-3
    Virtus Roma 3-3
    Brose Baskets 2-4
    Spirou Charleroi 2-4

    GRUPPO C
    Fenerbahce Ulker 6-1
    Montepaschi Siena 6-1
    Regal FC Barcelona 4-2
    Cholet Basket 3-3
    Lietuvos Rytas 1-6
    Cibona Zagreb 0-7

    GRUPPO D
    Panathinaikos 5-2
    Union Olimpija 4-2
    Efes Pilsen 4-2
    Armani Jeans Milano 3-3
    Power Elec. Valencia 2-4
    CSKA Moscow 1-6

  • Meno Special? Barça e squalifiche ridimensionano Mourinho

    Meno Special? Barça e squalifiche ridimensionano Mourinho

    L’ultima settimana è stata forse la peggiore della sua carriera e seppur davanti alle telecamere è riuscito a contenere la rabbia dimostrando un invidiabile self control. Dalla infelice quanto strategica scelta di Amsterdam di far ammonire Xabi Alonso e Sergio Ramos è iniziato un tam tam mediatico alimentato ulteriormente dal Clasico di Spagna e dalla aperta rivalità con il Barcellona e Pep Guardiola.

    Quando giochi contro il Barcellona la sconfitta è sempre da metter in conto ma una sconfitta cosi roboante è difficile da digerire da chiunque è ancora più cocente quando sei lo Special One, il re degli allenatori, l’allenatore del Triplete.

    Ieri è arrivata la squalifica di una giornata con un’altra con la condizionale e la multa per il Real Madrid che macchia l’immagine di un club che faceva della lealtà il proprio cavallo di battaglia. Sicuramente si realzerà, ma da oggi il Mou è un pò meno Special.

  • Le pagelle di Barcellona – Real Madrid 5-0

    Le pagelle di Barcellona – Real Madrid 5-0

    Le pagelle ai protagonisti di BARCELLONA – REAL MADRID 5-0

    BARCELLONA

    Puyol e Piquè 7.5: una diga insormontabile la coppia centrale di difesa del Barça. Annullano Benzema e rendono Ronaldo inoffensivo.

    Xavi 8: tocca al geometra del centrocampo blaugrana aprire le marcature con una bella incursione in area di rigore. Sembra avere un compasso al posto del piede.

    Iniesta 7.5: è lui che crea il maggiore scompiglio nel centrocampo del Real, svaria su tutti i fronti e salta l’uomo con una facilità disarmante. Il Pallone d’Oro si avvicina sempre più.

    Messi 7.5: gli manca solo il gol che cerca con insistenza e che a volte lo fa intestardire ma si “consola” con i due splendidi assist per le due reti di Villa. La sfida a distanza con Cristiano Ronaldo la vince nettamente lui.

    Villa 9: due gol e un assist al suo primo Clasico, Pepe e Carvalho avranno il mal di testa domani mattina per la quantità di movimento che fa lì davanti. E con Iniesta il maggiore candidato a vincere il Pallone d’Oro.

    Guardiola 8: risponde sul campo alle provocazioni del collega e degli avversari.  La sua squadra non sbaglia di una virgola, mai una palla buttata via in avanti sintomo di una squadra che è consapevole della propria forza. Lezione di calcio a Mourinho, che prenda appunti in vista della gara di ritorno al Bernabeu.

    REAL MADRID

    Casillas 4: prendere 5 gol nella supersfida può distruggerti a livello psicologico soprattutto quando vedi arrivare tiri da tutte le parti e non riesci a capirci nulla. Si becca le maggiori responsabilità in occasione del secondo e del quarto gol.

    Sergio Ramos 3: è il peggiore in campo. Soffre quando Villa attacca dalle sue parti, perde la testa nel finale quando rimedia un calcione a Messi e mette le mani in faccia ai suoi compagni di nazionale Puyol e Xavi. Rischia una maxi – squalifica.

    Pepe e Carvalho 4.5: i centrali del Real fanno acqua da tutte le parti. Una serata da incubo, Villa e Messi sono imprendibili.

    Ronaldo 4: Chi l’ha visto? Si fa notare solo per una spintarella rifilata a Guardiola, forse un pò provocata dal tecnico, nel primo tempo e per un calcio di punizione che sfiora il palo. Nulla più.

    Mourinho 4: non si sentirà umiliato ma poco ci manca. Ma la forza comunicativa di Mou sta proprio nel far passare agli occhi di tutti una disfatta totale per una sconfitta normale e come tante altre riconoscendo, gli va dato atto, i meriti dell’avversario, ma non esaltandolo riconoscendo i demeriti della propria squadra.

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes sv; Alves 7, Puyol 7.5, Piqué 7.5, Abidal 7; Xavi 8 (87′ Keita sv), Busquets 7, Iniesta 7.5; Messi 7.5, Villa 9 (76′ Bojan 7), Pedro 7 (87′ Jeffren 7).
    Allenatore: Guardiola 8
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 4; Ramos 3, Pepe 4.5, Carvalho 4.5, Marcelo 4 (60′ Arbeloa 5); Khedira 5, Xabi Alonso 4.5; Di Maria 4, Ozil 4.5 (46′ L. Diarra 5), Ronaldo 4; Benzema 4.5.
    Allenatore: Mourinho 4

  • Mourinho non si sente umiliato: “Sconfitta facile da digerire”

    Mourinho non si sente umiliato: “Sconfitta facile da digerire”

    In cuor suo sa che questa è una tremenda batosta perchè subire una sconfitta del genere non può non lasciarti indifferente, ma Mourinho dopo la debacle del Camp Nou che ha visto il suo Real Madrid travolto da un Barcellona stellare per 5-0 non lascia trasparire nessuna emozione e minimizza mostrandosi tranquillo davanti ai microfoni:

    • Un’umiliazione? Assolutamente no. È la mia peggior sconfitta, quello sì, perchè non avevo mai perso 5-0. Ma questa è una sconfitta che è molto facile da digerire, è una sconfitta come tante altre: non ha ulteriori conseguenze. Ovviamente è triste, ma non ti lascia l’amaro in bocca. È una partita facile da commentare: una squadra ha giocato al massimo, l’altra molto male. È una vittoria molto meritata e una sconfitta molto meritata. Ma sono sicuro che il campionato sarà equilibrato fino alla fine: siamo a due punti dalla testa“.

    Così il tecnico lusitano cerca di farsi scudo tra le domande dei giornalisti che lo incalzano ma nessuno alla fine riuscirà a scucirgli un accenno di disfatta dalla bocca.

    Di umore comprensibilmente diverso il grande vincitore del Clasico, Pep Guardiola, che ha guidato la sua squadra verso uno dei più grandi successi della storia per la rivalità tra Barcellona e Real Madrid:

    • Dedico questo successo a Reixach e Cruyff che sono quelli che ci hanno mostrato la via. Questa è la vittoria di tutti coloro che in 15 anni hanno creduto a questo modo di giocare a calcio. In nessuna parte del mondo c’è una società che vince così tanto puntando sui ragazzi della terra da cui proviene. E’ vero che si tratta solo di una partita e che sono solo tre punti in più in classifica, ma vincere in questo modo è qualcosa che ci porteremo dietro per parecchio tempo“.
  • Barcellona – Real Madrid 5 – 0. Gol e Highlights

    Barcellona – Real Madrid 5 – 0. Gol e Highlights

    Il Real di Mou va in “Barca” beccando una sonora e roboante sconfitta al Camp Nou sotto gli occhi di milioni di spettatori collegati per il match dell’anno. Il tecnico portoghese come suo solito ha caricato la vigilia della partita ma questa volta è stato Guardiola a caricare i suoi a molla schiantando i Galatticos con un netto 5-0.

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  • Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    Il Barcellona umilia il Real. Guardiola serve la “manita” a Mourinho

    La “manita” è servita. Davanti a 100 mila spettatori il Barcellona da una lezione di calcio al Real Madrid di Mourinho che esce dal Camp Nou con le ossa rotte nel Clasico numero 161 della Liga: impietoso il risultato finale, 5-0 [guarda gli highlights] che non ammette repliche, undici marziani in campo che indossavano la maglia blaugrana e undici giocatori in completo bianco in balìa della furia degli uomini di Guardiola.
    Non funziona nulla nella squadra di Mourinho, o meglio, il Barcellona funziona a meraviglia: tocchi di prima, palleggio a centrocampo e mai una palla buttata via o spazzata verso la metà campo avversaria; i catalani si muovono con una sincronia tale da far impallidire le merengues e farebbe tremare qualsiasi squadra si presenti sul proprio cammino.

    Non c’è mai stata partita: il Barcellona, dopo aver preso un palo con Messi dopo appena 17 secondi dal fischio d’inizio, si porta avanti di due reti con un uno-due che taglia le gambe al Real: Xavi apre le danze al 10′, raddoppia Pedro 8 minuti più tardi che non deve far altro che spingere la palla in rete su un assist di Villa. Barça indemoniato, le stelle del Real, frastornate, rimangono a guardare quegli 11 giocatori che si passano la palla tra di loro in modo divino.

    Stesso identico copione nella ripresa: esattamente 10  minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gioco il Barcellona va in gol con Villa “Maravilla” che raddoppia tre giri di lancette più tardi su un assist al bacio di Messi. Una batosta, è un massacro; il Real è al tappeto. Il risultato potrebbe essere più tondo vista la quantità industriale di occasioni create dai padroni di casa mentre Victor Valdes continua ad essere inoperoso e ad indossare le vesti di spettatore non pagante.
    Nel primo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara, giunge il quinto sigillo che porta la firma della Cantera catalana: Bojan confeziona l’assist per Jeffren che regala la soddisfazione ai giocatori in campo e ai tifosi di fede blaugrana di festeggiare il cappotto inflitto al Real Madrid con la “manita”, il gesto della mano aperta che per gli spagnoli è lo sbeffeggio per eccellenza. E’ da incubo il primo Clasico di Mourinho, alla sua più pesante sconfitta nella sua vincente carriera da allenatore, se lo ricorderà a lungo.
    Sergio Ramos, nel finale, perde la testa e rischia, con un intervento ai limiti della galera, di spaccare una gamba a Messi, si accende una rissa con il laterale madridista, espulso, che mette le mani in faccia prima a Puyol e poi a Xavi (che era stato sostituito), suoi compagni in nazionale.

    Alla vigilia Ronaldo aveva detto “Voglio vedere se riescono a fare 8 gol a noi” riferendosi all’8-0 che la squadra di Guardiola aveva rifilato nel turno precedente all’Almeria. Beh, il Barcellona c’è andato vicino dimostrando di essere nettamente più forte dei loro acerrimi rivali sia sul campo che nella testa non cadendo nelle provocazioni e nelle trappole tese da Mourinho e dai suoi giocatori durante la settimana e pensando a fare solo la cosa più semplice e più naturale, giocare al calcio. Chapeau Barça.

    Il tabellino
    BARCELLONA – REAL MADRID 5-0
    10′ Xavi, 18′ Pedro, 55′ Villa 58′ Villa, 91′ Jeffren
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Alves, Puyol, Piqué, Abidal; Xavi (87′ Keita), Busquets, Iniesta; Messi, Villa (76′ Bojan), Pedro (87′ Jeffren).
    Panchina: Pinto, Maxwell, Mascherano, Alcantara.
    Allenatore: Guardiola
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo (60′ Arbeloa); Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Ozil (46′ L. Diarra), Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Dudek, Albiol, M. Diarra, Granero, Leon.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Iturralde Gonzalez
    Ammoniti: Alves (B), Villa (B), Messi (B), Puyol (B), Ronaldo (R), Pepe (R), Xabi Alonso (R), Marcelo (R), Casillas (R), Carvalho (R), Khedira (R)
    Espulsi: Ramos (R)

    LE PAGELLE

  • Liga 13 Giornata: Barcellona – Real Madrid. Streaming e formazioni

    Formazioni BARCELLONA – REAL MADRID (ore 21:00)

    BARCELLONA (4-2-3-1): Valdes; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets; Iniesta, Pedro, Messi; Villa.
    Allenatore: Guardiola
    REAL MADRID ( Casillas; Sergio Ramos, Pepe, Carvalho, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, Ronaldo; Benzema.
    Allenatore: Mourinho

    CLICCA QUI PER VEDERE BARCELLONA – REAL MADRID IN STREAMING