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  • Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Una grandissima Juventus porta a casa il primo atto nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid. 

    Un 2-1 fatto di grande forza, di sofferenza a tratti ma anche da ottime giocate. Morata cecchino nei primissimi minuti, una difesa praticamente perfetta, fatta eccezione per un paio di disattenzioni costate il gol di Ronaldo e la traversa di James, un Tevez sempre pronto al momento giusto ma anche uno Sturaro davvero impressionante per essere praticamente al debutto in Champions.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Il Real di Carlo Ancelotti ha dimostrato tanti difetti nella fase difensiva, ha sfruttato i suoi campioni, James e Cr7, per trovare il momentaneo pari ma nella ripresa ha provato a schiacciare i bianconeri ma non ha quasi mai preoccupato Buffon. 

    Al ritorno per i ragazzi di Max Allegri sarà durissima, al Bernabeu non sarà per niente facile ma una Juve così può continuare a sognare di andare a Berlino.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri stupisce non per la scelta del modulo, utilizza infatti il 4-3-1-2, previsto alla vigilia, ma bensì per la scelta di schierare Sturaro al posto di Pereyra con Vidal che va a fare il trequartista.

    Ancelotti in sostanza conferma sia uomini che modulo previsto alla vigilia, un 4-4-2 con Sergio Ramos spostato a centrocampo. Coppia d’attacco Bale-Cristiano Ronaldo.

    Pronti via e dopo solo un minuto, da un rinvio errato di Casillas, arriva una chance per Vidal che però tarda a calciare e viene fermato. La Juve pare aggressiva ma un errore di Pirlo lancia Bale, Bonucci prende il giallo per fermarlo. Morata con il pallonetto fa le prove per il gol che arriva dopo pochi minuti, tiro di Tevez, Casillas non trattiene e Morata spinge in gol. Il Real reagisce e al 12° un missile di Kroos è deviato in corner da Buffon. Come da logica le Merengues si riversano in avanti ma i bianconeri con un ottimo Sturaro si creano altre potenziali palle gol. Al 27°, dopo una chance sprecata da Lichtsteiner, il Real trova il pari con una bella giocata di James Rodriguez che mette sulla testa di Cristiano Ronaldo un pallone da spingere in porta. A questo punto il Real Madrid allenta un po’ la presa e la Juventus torna a farsi vedere con un bel tiro di Marchisio, fuori di poco. Al 41° Buffon può ringraziare la traversa, dopo una bella azione di squadra il colpo di testa di Rodriguez si stampa sulla traversa. Non succede molto altro, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la Juventus mostra il pressing visto nei primi minuti del primo tempo. Il Real regge piuttosto agevolmente l’inizio aggressivo dei padroni di casa e cerca di costruire. Al 57° però la Juventus si conquista un rigore per un fallo di Carvajal, misteriosamente nemmeno ammonito, su Tevez, l’Apache è freddo e trasforma. Il gol stordisce i blancos e dopo poco più di un minuto una bella azione di Evra fa tremare la difesa di Ancelotti, Pepe salva in corner. Passano i minuti e la pressione del Real si fa sempre più intensa ed asfissiante. L’occasione ghiotta però capita a Llorente al 87°, il navarro salta anche Casillas ma deve allargarsi, mette palla in mezzo ma Vidal viene chiuso. Nel finale è più la Juve a sfiorare il terzo gol che il Real al pari. Non accade altro, finisce allo Juventus Stadium, la semifinale d’andata va alla Juventus. 

     

    JUVENTUS – REAL MADRID 2-1 (8° Morata (J), 27° Ronaldo (R), 57° rig. Tevez (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Sturaro (64° Barzagli); Vidal; Tevez (86° Pereyra), Morata (78° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Rodriguez, Kroos, Ramos, Isco (63° Hernandez); Ronaldo, Bale (86° Jesè).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Bonucci (J), Tevez (J), Carvajal (R), Rodriguez (R), Chiellini (J)

  • Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale di Champions League, questo il verdetto del Louis II di Monaco.

    In una partita soffertissima, giocata prevalentemente dai monegaschi, i bianconeri di Allegri hanno tenuto botta, hanno resistito alle sfuriate dei padroni di casa, non hanno creato praticamente niente ma alla fine hanno portato a casa uno 0-0 pesantissimo che ha permesso alla Juventus di andarsi a sedere al tavolo delle 4 grandi d’Europa. Dopo 12 anni d’attesa Massimiliano Allegri riesce nel grande risultato di portare i suoi nell’Olimpo della Champions, adesso con Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid sarà durissima ma i bianconeri vogliono continuare a sognare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Vidal e sceglie di puntare sul 3-5-2 con il trio difensivo composto da Barzagli-Bonucci-Chiellini e con Morata-Tevez coppia d’attacco.

    Jardim, rispetto all’andata, ritrova Toulalan e lo schiera a metà campo nel suo 4-3-3 con Carrasco-Martial-Silva nel tridente offensivo.

    La partenza è subito aggressiva da parte del Monaco con Chiellini che dopo un minuto scivola ed è costretto a fermare il pallone con la mano rimediando il giallo. Il primo quarto d’ora vede i padroni di casa fare la partita con una Juventus guardinga, che attende ma rischia con Barzagli che chiude sfiorando l’autogol. Il Monaco ci prova con Kondogbia che lascia partire un tiro al 19° troppo centrale, blocca Buffon. La prima risposta bianconera si ha al 26° con un bel lancio di Pirlo per Lichtsteiner, provvidenziale l’uscita di Subasic che anticipa lo svizzero. La gara si trasforma in un vero e proprio assedio con la Juve che troppo bassa concede troppo al Monaco e non riesce praticamente mai a ripartire. Al 44° squillo di Tevez che lascia partire un tiro che esce fuori di niente. Con tanta sofferenza la Juventus riesce a chiudere il primo tempo sullo 0-0.

    Jardim si gioca subito la carta Berbatov ad inizio ripresa per Toulalan, per una squadra più offensiva. Il copione sembra non cambiare a al 49° Evra salva quasi sulla linea dopo una mischia in area. Al 55° provvidenziale Buffon su un rimpallo che stava per favorire Berbatov. Gli spazi ci sarebbero ma Morata si addormenta e si fa recuperare sul più bello. La Juve e troppo timida, troppo statica ed in sostanza la miglior notizia del secondo tempo è il cronometro che scorre. Il Monaco sembra perdere fiducia e fisicità, i padroni di casa non aggrediscono più con intensità e al 90° una punizione di Pirlo scheggia la traversa. Non accade nient’altro, la Juventus soffre ma tiene, finisce 0-0 i bianconeri conquistano la semifinale.

    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

     

    MONACO – JUVENTUS 0-0

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Raggi, Abdennour, Kurzawa; Kondogbia, Toulalan (46° Berbatov), Moutinho; Silva, Martial (76° Germain), Carrasco (87° Matheus Carvalho).

    Allenatore: Jardim.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (77° Pereyra), Pirlo, Marchisio, Evra (90° Padoin); Tevez, Morata (69° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Chiellini (J), Bernardo Silva (M), Kondogbia (M), Tevez (J)

     

    Nell’altra gara di serata, al Santiago Bernabeu, si giocava il derby di Madrid per decidere la 4° semifinalista, partendo dallo 0-0 del Vicente Calderon. Una gara difficilissima che si snoda come da previsione, Real all’attacco e Atletico dietro chiuso ad attendere e provare a ripartire. Protagonista assoluto diventa il portiere Oblak che chiude la porta ad ogni occasione delle Merengues. Al 75° la svolta della gara, Arda Turan prende il secondo giallo e lascio i Colchoneros in 10. Hernandez fa le prove del gol al 80°, Oblak salva ma al 87° il Chicharito riceve da James Rodriguez e sigla il gol vittoria che consegna la semifinale al Real Madrid.

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-0 (87° Hernandez)

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Coentrão (92° Arbeloa); Isco (94° Illarramendi), Ramos, Kroos, James Rodriguez; Ronaldo, Hernández (92° Jesé).

    Allenatore: Ancelotti.

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Jesús Gámez; Arda Turan, Tiago (86° Gimenez), Koke, Ñíguez (46° Gabi); Griezmann (65° Raúl García) , Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Raúl García (A), Pepe (R), Arbeloa (R), Koke (A)

    Espulso: Arda Turan (A)

  • Lo Schalke spaventa il Real Madrid, tutto facile per il Porto

    Lo Schalke spaventa il Real Madrid, tutto facile per il Porto

    Nelle prime due gare del ritorno degli ottavi di Champions League, visti i risultati dell’andata, ci si aspettava una passeggiata nella gara del Bernabeu e grande equilibrio nella sfida di Oporto. In realtà si è verificato esattamente il contrario.

    Il Porto infatti ha sbriciolato le resistenze del Basilea andando a vincere agevolmente per 4-0.

    Il Real Madrid invece è andato due volte sotto, ha ribaltato la situazione portandosi sul 3-2, grazie ad una doppietta di Ronaldo e ad un gol di Benzema, ma ha subito il cuore dello Schalke che non ha mollato mai e che al 84° ha trovato il gol del vantaggio sul 4-3 ed ha messo paura ai blancos, se fosse arrivato il 5°, per la squadra di Ancelotti ci sarebbe stata una clamorosa eliminazione.

    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle due gare.

    PORTO – BASILEA 

    Tutto semplice per il Porto che sblocca subito la gara con una punizione capolavoro di Brahimi al 14°. Il Basilea non riesce a reagire e ad inizio ripresa incassa un paio di colpi che lo mandano al tappeto. Al 47° Herrera trova il tiro dal limite che vale il raddoppio. Passano meno di dieci minuti e ci pensa Casemiro con un calcio di punizione violento e preciso per il 3-0. Gli svizzeri abbozzano una mezza reazione ma incassano la rete di Aboubakar, che completa il poker, al minuto 75. I portoghesi accedono ai quarti di finale e si candidano a mina vagante del torneo.

    Porto – Basilea 4-0 (14° Brahimi, 47° Herrera, 56° Casemiro, 75° Aboubakar)

    Porto (4-3-3): Fabiano; Danilo (22° Martins Indi), Maicon, Marcano, Alex Sandro; Evandro (79° Quaresma), Casemiro, Herrera; Tello, Aboubakar, Brahimi (73° Ruben Neves).

    Basilea (4-3-3): Vaclik; Xhaka, Schar (58° Embolo), Samuel, Safari; Frei (63° Kakitani), Elneny, Zuffi; Gonzalez, Gashi (77° Kallà), Streller.

     

    REAL MADRID – SCHALKE

    Partita folle quella andata in scena al Santiago Bernabeu. Lo Schalke, che partiva dalla sconfitta casalinga per 2-0 dell’andata, ha messo in campo il cuore, ha dato tutto ed ha sfiorato il colpaccio. Il Real si è qualificato ma è uscito tra i fischi. Partenza super dello Schalke che al 20° trova il vantaggio con Fuchs che calcia piuttosto libero battendo un incerto Casillas. La reazione del Real è immediata e Ronaldo di testa al 25° trova il pari. I tedeschi non mollano e al 40°, dopo una serie di occasioni non concretizzate, con Huntelaar ritrovano il vantaggio che anche stavolta dura solo 5 minuti perchè sempre Ronaldo e sempre di testa, al 45°, riporta le merengues sul 2-2. La ripresa si apre con il vantaggio del Real Madrid firmato da Benzema. Tutto finito?Assolutamente no, perché Sané al 57° con un bel tiro a giro batte Casillas e riporta tutto in parità. L’equilibrio regna, i tedeschi sembrano arrendersi ma ritrovano energie al 84° quando Huntelaar trova il gol che da speranze e riaccende il finale. Ultimi minuti di pura passione blancos con Casillas che salva su Sané e porta i suoi ai quarti di finale.

    Real Madrid – Schalke 3-4 (20° Fuchs (S), 25°, 45° Cristiano Ronado (R), 40°, 84° Huntelaar (S), 52° Benzema (R), 57° Sané (S))

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Arbeloa (83° Nacho), Varane, Pepe, Coentrão (58° Marcelo); Khedira (58° Modric), Kroos, Isco; Bale, Ronaldo, Benzema.

    Schalke (4-4-2): Wellenreuther; Howedes, Matip, Nastasic, Fuchs; Hoger (57° Goretzka), Meyer, Barnetta (81° Uchida), Neustadter; Huntelaar, Choupo Moting (29° Sané)

     

  • Cristiano Ronaldo, festa da 400 mila Euro.

    Cristiano Ronaldo, festa da 400 mila Euro.

    Ormai le abbiamo viste tutte, dalle ville in fase di costruzione ai tradimenti sui social ma la sensazione è che dovremo ancora vederne di manifestazioni egocentriche da parte dei calciatori famosi, così ecco in questi giorni uscire la notizia della principesca festa di compleanno voluta da Cristiano Ronaldo.

    Il calciatore del Real Madrid non poteva esimersi dall’organizzare per i suoi 30 anni una festa degna della sua grandezza ed un evento che rimanesse nella storia così come lui vuole rimanere indelebilmente in quella del calcio. Una festa costata ben 400 mila Euro che poi se andiamo a vedere sono solo spiccioli per una persona che all’anno solo dal Real Madrid, sponsor esclusi, percepisce 15 milioni di Euro.

    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Cristiano Ronaldo | Foto Twitter
    Le banconote personalizzate per i tavoli da gioco | Foto Twitter
    Le banconote personalizzate per i tavoli da gioco | Foto Twitter

    Ma come ha fatto a spendere una cifra del genere per una festa di compleanno? Beh, intanto ha affittato un intero locale per VIP, La Finca a Pozuelo de Alarcon, poi ha preteso ed ottenuto l’ingaggio del cantante colombiano Kevin Roldan che ha intrattenuto i 160 invitati con una serata musicale ed un karaoke durato tutta la notte. Ma non è tutto qui, oltre all’evento musicale Ronaldo ha fatto imbastire i saloni del locale con tavoli da gioco, dove gli ospiti potevano divertirsi giocando ai tavoli, con banconote fatte stampare personalizzate da cinque dollari. Nelle banconote erano impressi poi la data del compleanno 5 febbraio e al centro un grosso trenta, la sua età appunto.

    Tutto qui? Assolutamente no, perché ovviamente c’è poi il menù per il cenone, scelto direttamente da lui che prevedeva caviale, pesce, aragoste e filetti di carne prelibata accompagnati dal miglior vino esistente come il bianco Rias Baixas “Sanamaro 2012” (135 Euro a bottiglia), o il rosso Ribeira del Duero “Unico Vega Sicilia” (235 Euro a bottiglia) e poi lo champagne “Louis Roederer Cristal” da 160 Euro a bottiglia.

    Festa incredibile alla quale pare si siano divertiti tutti e ne siano rimasti estasiati, un po’ meno i tifosi delle merengues che hanno trovato di cattivo gusto tutto questo sfarzo e divertimento avvenuto subito solo poche ore dopo la pesante sconfitta per 4-0 nel derby contro l’Atletico di Simeone.

  • IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    IFFHS: Real Madrid primo, bene Juve e Napoli, crollo Milan

    Come ogni anno dal 1991 il IFFHS (International Federation of Football History & Statistic) ha stilato la classifica annuale dei club di calcio in tutto il mondo.

    Il 2014 ha visto salire in vetta il Real Madrid di Carlo Ancelotti trionfatore di Champions League e Mondiale per Club. Le merengues hanno ottenuto ben 381 punti, un vero e proprio record che va a cancellare il precedente primato di 372.7 che apparteneva alla Juventus del 1993.

    Le prime posizioni della classifica
    Le prime posizioni della classifica

    Dietro ai Blancos di Madrid, con un distacco abissale si è piazzato il Bayern Monaco che ha surclassato di pochi punti l’Atletico Madrid di Diego Simeone, alla cui spalle si trova il Barcellona. Prima squadra non europea è l’Atletico Nacional Medellin che si posiziona al 5° posto.

    L’annata però è stata, tutto sommato, positiva anche per le italiane. La prima squadra a rappresentare la Serie A è la Juventus che con circa 30 punti di distacco dal secondo posto del Bayern, si piazza al sesto posto. Subito alle spalle dei bianconeri c’è il Napoli che occupa un prestigioso posto in coabitazione con l’Arsenal e davanti a corazzate del calibro di Chelsea (11°) e Psg (13°). Bene anche la Fiorentina, per i viola un ottimo 22° posto.

    Per trovare altre squadre italiane c’è da scendere al 40° posto dove ci sono, con lo stesso punteggio, la Roma ed il Torino. Nella Top 100 il nostro paese può contare un’altra compagine, ovvero l’Inter. I nerazzurri, adesso allenati da Mancini, si piazzano alla posizione numero 56.

    Piuttosto indietro la Lazio (142°) che paga il finale della scorsa stagione.

    Ancora peggio fa il Milan autore di un vero e proprio crollo. I rossoneri che da questa stagione sono guidati in panchina da Filippo Inzaghi si trovano ad un lontanissimo 159° posto, a pari punti con Olympique Marsiglia, Internacionale Porto Alegre, Slovan Bratislava ed i poco conosciuti paraguyani del Deportivo Capitaà.

    Il Milan paga certamente un 2014 che nella sua prima parte ha visto chiudersi l’era di Massimiliano Allegri e la negativa e poco producente esperienza in panchina di Clarence Seedorf. 

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Le favorite della Champions 2014-15. Quali sono le pretendenti alla Coppa

    Le favorite della Champions 2014-15. Quali sono le pretendenti alla Coppa

    La Champions League, la massima competizione calcistica europea, e di conseguenza, del mondo, vive adesso la sua ultima settimana della prima fase, ovvero quella dei gironi di qualificazione. Dopo, si comincerà a fare sul serio: niente più prove d’appello, ma sfide ad eliminazione diretta nelle quali un solo gol può sentenziare l’addio immediato dalla competizione. Dopo gli esiti della sesta giornata venerdì prossimo avrà luogo il sorteggio che prevede gli accoppiamenti per gli ottavi di finale, che si disputeranno da metà febbraio dopo la tipica pausa invernale. Ma questo martedì e mercoledì ci sarà ancora molto da definire riguardo la seconda fase: Roma e Manchester City si giocheranno il passaggio agli ottavi come seconda classificata del girone E dominato dal Bayern Monaco. Anche il Liverpool deve cercare la qualificazione ai danni del Basilea, mentre la Juventus ospiterà l’Atletico Madrid per centrare il passaggio agli ottavi, che potrebbe arrivare anche come prima del girone in caso di vittoria con più di due gol di scarto. Ma ecco quali sono le favorite alla vittoria finale:

    Pep GuardiolaBayern Monaco – Quella di Guardiola è una macchina da guerra composta da panzer di tipica matrice germanica e da artisti del pallone: un mix perfetto di potenza e qualità che, corroborato dalla sapienza tattica del tecnico spagnolo x Barcellona, rappresenta una corazzata apparentemente imbattibile. La squadra sta volando sia in campionato che in Champions League, pertanto gli analisti di www.32red.it li hanno inseriti nel podio dei favoriti alla conquista della coppa dalle grandi orecchie.

    Il portiere Neuer è una sicurezza, così come la cerniera difensiva composta da Boateng e Benatia. Aspettando il ritorno di Lahm è Alaba la certezza sulla fascia, mentre il centrocampo può contare sul palleggio di Xabi Alonso, la concretezza di Schweinsteiger e la classe di Gotze, collante tra mediana e attacco. Sulle fasce in alto Robben e Ribery fanno il bello e il cattivo tempo, mentre di punta Muller e Lewandowski sono sinonimo di gol e sacrificio. Il 7 a 1 dell’Olimpico di Roma li rende decisamente i principali candidati ad alzare la Coppa.

    Real Madrid – Gli uomini di Carlo Ancelotti sono ormai una squadra vera e propria che cerca non solo la vittoria ma anche il bel gioco. Con un Cristiano Ronaldo nel miglior momento della sua carriera i blancos possono contare su una bocca da fuoco infallibile, aiutata dalle sponde di Benzema e dalle folate di Bale e James Rodriguez. Il centrocampo è gestito con qualità e tempi giusti da Kroos, scortato sapientemente dall’infaticabile Khedira e dall’eclettico e geniale Isco, il futuro Iniesta. E pensare che a febbraio tornerà anche Luka Modric. Il gran merito del tecnico italiano è però in primis quello di dare equilibrio alla squadra, che in difesa ha trovato compattezza anche grazie dopo aver rispolverato il miglior Casillas, che comanda la difesa come pochi. Carvajal e Marcelo fanno benissimo entrambe le fasi sulle fasce, mentre Ramos e Pepe sono i baluardi del centro difesa, con Varane sempre pronto a subentrare. I madrileni sono praticamente sullo stesso livello del Bayern Monaco. Gli specialisti di 32Red, William Hill e Betfair considerano il Real Madrid strafavorito per la conquista della undicesima Champions.

    Carletto Ancelotti

    Barcellona – Luis Enrique non sarà Guardiola ma ha a disposizione una squadra di primissima qualità, oltre a conoscere molto bene l’ambiente del Barcellona. Con un tridente da sogno formato da Neymar, Luis Suarez e Messi, l’ex allenatore del Celta deve solamente trovare il giusto equilibrio per poter permettere a quei 3 di attaccare a spron battuto. La difesa sembra il punto debole dei blaugrana, che dopo l’addio di Puyol stanno ancora cercando la quadratura del cerchio. Tuttavia Xavi continua a gestire magistralmente il gioco, accompagnato dalla bussola Busquets e dal dinamico Rakitic, con Iniesta sempre pronto a subentrare e sparigliare le carte in tavola. La Champions è una competizione fatta su misura per il Barcellona, che da febbraio farà valere le sue possibilità. Molto dipenderà anche dall’integrazione di Suarez in attacco, oltre ad un necessario miglioramento della difesa, che viene comandata a volte da Bravo ed altre da ter Stegen. Rispetto alle precedenti i bookmakers la considerano favorita alla conquista della Liga, ma con meno chance a livello europeo.

    Chelsea – Dopo tanti anni, è risaputo che José Mourinho vuole tornare a mettere le mani sulla grande Coppa, vinta da lui con Porto e Inter, ma mai con il suo amato Chelsea. È per questo che il portoghese ha messo insieme una squadra compatta e concreta, rinvigorita dalla fantasia di Fabregas che ha preso le chiavi del centrocampo e forma un’ottima accoppiata in mediana con il solido Matic, oltre ad essere un eccellente assistman per il decisivo Diego Costa, uno dei migliori attaccanti del momento. Anche l’arrivo di Courtois, che ha messo Cech in panchina, ha migliorato la squadra: il belga è in questo momento secondo solo a Neuer come portiere e con Terry a comandare la difesa può ancora migliorare. In attacco c’è Drogba come centravanti di scorta, mentre la scintilla viene accesa dal belga Hazard, uno dei più creativi 10 del momento, nonostante parta da sinistra. I fedelissimi di Mourinho, Ivanovic, Ramires e William, sono i depositari della fascia destra e sono più che dei semplici gregaria. I Blues, nonostante siano sulla carta un gradino sotto al Barça, possono comunque dire la loro, data anche la solida leadership nella Premier League. E Mourinho in Champions si esalta sempre. Le quote dell’ennesimo successo in campo europeo sono discordanti, tra Bet365 che si considera più ottimista e 32Red che piazza il Chelsea al quarto posto assoluto.

  • Ultrà: anche la Spagna nel caos

    Ultrà: anche la Spagna nel caos

    Non è solo l’Italia il paese messo sotto scacco dagli ultrà, che quando decidono di dare guerriglia, scombinano finali di coppa e feste sportive. Anche la Spagna trova il suo neo nelle tifoserie delle principali squadre e deve fare i conti con esse che da un paio di settimane hanno deciso di innescare una guerra fatta di sfottò beceri e guerriglie da strada.

    Una settimane fa la Spagna era rimasta sconvolta vedendo le scene di battaglia urbana tra tifosi dell’Atletico Madrid e Deportivo La Coruna per le vie della capitale Iberica con il culmine della morte di un supporters galiziano e questo week-end, seppur con tono minore, i gruppi ultrà sono ritornati a distanza a rendersi protagonisti con una netta presa di posizione della lega calcio spagnola che ha deciso di porre un argine al fenomeno in crescita.

    Una coreografia dei tifosi del Real Madrid prima di un derby con l'Atletico | Foto Web
    Una coreografia dei tifosi del Real Madrid prima di un derby con l’Atletico | Foto Web

    Il primo club a finire nel mirino della LFP è niente meno che il Real Madrid. I supporters delle merengues durante il match contro il Celta Vigo hanno intonato cori pesanti e a sfondo razzista nei confronti di Lionel Messi e della regione della Catalogna, proprio per prendere una netta posizione la società madrilena ha espulso una ventina di persone (una sorta di DASPO privato attivato dal Real Madrid) esattamente come ha fatto l’Atletico dopo aver visionato le immagini degli scontri lungo gli argini del Manzanarre una settimana fa.

    La LFP secondo il quotidiano AS sarebbe talmente furiosa che per mettere un freno deciso al tifo offensivo e violento stia pensando di squalificare il Santiago Bernabeu per alcune gare casalinghe del Real e che voglia punire con una multa salatissima la società.

    Anche il Barcellona sotto osservazione. Durante il derby di Barcellona gli ultrà blaugrana hanno intonato cori sopra le normali righe del tifo iberico insultando i cugini dell’Espanyol con epiteti difficilmente trovabili nei cori del tifo spagnolo segnando appunto un crescendo di odio tra le tifoserie. Anche in questo caso la LFP vuole rivedere il match per isolare i cori e distinguere eventuali responsabili. In questo caso però la società non dovrebbe trovarsi in difficoltà poiché comunque si tratta di cori offensivi senza uno sfondo razziale o politicamente intolleranti.

  • Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    Champions League: incredibile Arsenal, fuori Prandelli

    La quarta giornata di Champions League è stata caratterizzata dall’incredibile rimonta dell’Anderlecht in casa dell’Arsenal che, avanti per 3-0, si è fatta rimontare fino al 3-3. Il Borussia di Immobile, autore della terza rete, ha praticamente compromesso l’accesso agli ottavi di finale del Galatasaray di Prandelli.  Anche il Real Madrid ha strappato il pass per gli ottavi battendo 1-0 il Liverpool; bene il Benfica e il Bayer Leverkusen. Vittoria in Svezia per l’Atletico Madrid.

    Nel gruppo A di Champions League MALMOE FF-ATLETICO MADRID 0-2 L’Atletico di Simeone porta a casa la posta piena dalla Svezia giocando una ottima partita e legittimando il primato nel girone A, sfiorando a più riprese la rete del vantaggio con il destro di Raul Garcia e e con il quasi auto gol di Joahnsson, sul piazzato insidioso di Gabi. E’ una vera magia di Koke a sbloccare la gara: cross dalla destra di Juanfran a mezz’altezza e colpo di tacco volante del giocatore. Nella ripresa il Malmoe ci ha provato  e le azioni più pericolose sono state: il salvataggio sulla linea di Godin e il palo colpito da Rosenberg con un tiro dal limite. Il raddoppio è arrivato al 78′: destro di contro balzo di Raul Garcia. 

    La classifica: Atletico Madrid 9, Olympiakos 6, Juventus 6, Malmoe 3

    Nel gruppo B di Champions League BASILEA-LUDOGORETS 4-0 I padroni di casa disputano una grande gara e portano in cascina tre punti meritati. Ad aprire le marcature ci ha pensato il classe 1997 Breel-Donald Embolo bravo a resistere alla carica del diretto marcatore per poi riuscire a battere il portiere. Fabian Frei è sempre più il leader del centrocampo della squadra elvetica e autore dei primi due assist decisivi; la rete del raddoppio è opera del classe 1994  Derlis Gonzalez con un  rasoterra sul primo palo; nella ripresa la terza rete di Gashi su cross di Embolo. A chiudere la gara è Suchy.

    REAL MADRID-LIVERPOOL 1-0 Il Real Madrid centra la qualificazione agli ottavi di finale con due gare di anticipo battendo per 1-0 il Liverpool, o meglio le seconde linee del Liverpool in quanto il suo allenatore Brendan Rodgers ha applicato un turn over massiccio in vista della gara di campionato contro il Chelsea. La rete decisiva porta la firma di Benzema al 27′: Arbeloa, Isco e Marcelo apparecchiano il comodo appoggio a porta sguarnita del francese; nella ripresa l’ingresso di Bale che sembra aver smaltito l’infortunio.

    La classifica: Real Madrid 12, Basilea 6, Liverpool 3, Ludogorets 3

    Nel gruppo C di  Champions League  ZENIT-BAYER LVERKUSEN 1-2 Colpo  esterno del Bayer Leverkusen in casa dello Zenit, la vittoria per 1-2 consolida il primato in classifica dei tedeschi. Il primo tempo non ha avuto marcature e ha avuto un sostanziale predominio dei padroni di casa; le occasioni migliori le ha avute l’attaccante Alexsandr Kerzhakov ma il portiere Leno si è opposto due volte da campione; anche un palo di Hulk che ha lambito il palo. Vantaggio ospite al 68′: lo schema sulla punizione del Leverkusen libera al tiro Heung-Min Son , il cui piazzato s’infila proprio nell’angolo alla sinistra di Lodygin. Raddoppio sempre di Heung-Min Son con un piatto di sinistro. Al’89’ il gol della bandiera: uno-due al limite dell’area tra Rondon e Ryazantsev e conclusione vincente di Rondon.

    BENFICA-MONACO 1-0 Vittoria per 1-0 e distanze nel girone ridotte per il Benfica che torna in corsa anche per il secondo posto. Risultato compelssivamente giusto anche se sul risultato di parità  Julio Cesar si è reso protagonista di una grande parata sul destro  a botta sicura di Ferreira Carrasco. Il gol della vittoria lo ha firmato l’attaccante brasiliano Anderson Talisca abile a sfruttare uno schema da calcio d’angolo.

    La classifica: Leverkusen 9, Monaco 5, Zenit 4, Benfica 4

    Nel gruppo D di Champions League  ARSENAL-ANDERLECHT 3-3 Incredibile suicidio dell’Arsenal che avanti per 3-0, si è fatto rimontare dall’Anderlecht fino al pari del definitivo 3-3. Al 25′ a sbloccare la gara è stato Arteta su rigore che è stato procurato da Wellbeck; il raddoppio è arrivato grazie a un destro al volo dal limite dell’area di Sanchez; la terza rete al 58′ con una percussione centrale da parte di Oxlade-Chamberlain. La rimonta dell’Anderlecht è iniziata al 61′ con Anthony Vanden Borre su cross dalla sinistra del ghanese Acheampong; lo stesso Vanden Borre ha ulteriormente accorciato le distanze su rigore al 71′ e il pareggio è maturato al 90′ con tuffo di testa del serbo Aleksandar Mitrovic su cross di Najar.

    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League
    Il Galatasaray di Prandelli, saluta la Champions League

    BORUSSIA DORTMUND-GALATASARAY 4-1 Il Borussia Dortmund di Klopp elimina dalla corsa per i primi due posti il Galatasaray di Prandelli sconfiggendolo per 4-1. Ad aprire le marcature ci ha pensato Reus al 39′; nella ripresa a siglare la seconda rete è stato Papastathopoulos; il terzo gol è segnato da Immobile che, pur partendo dalla panchina, è riuscito a lasciare il segno nel match. Al’ 86′ è stata un autorete di Kaya a siglare il poker dei tedeschi; i turchi hanno siglato la rete della bandiera con Hakan Balta al 70′.

    La classifica: Borussia Dortmund 12, Arsenal 7, Anderlecht 2, Galatasaray 1

  • Rimonta Real sul Barça, El Clasico è Blanco

    Rimonta Real sul Barça, El Clasico è Blanco

    El Clasico va al Real Madrid, le Merengues di Carlo Ancelotti, grazie ad un secondo tempo praticamente perfetto riescono a compiere il  sorpasso sul Barcellona di Luis Enrique che era stato illuso dal vantaggio nei primi minuti siglato da Neymar.

    La sfida tra Real e Barcellona promette sempre spettacolo ed anche quest’anno il match disputatosi al Bernabeu non ha tradito attese ed aspettative e ad uscirne vincitore è stato il tecnico italiano, che dopo lo stentato inizio ha saputo costruire un Real compatto, solido e vincente.

    Per quanto riguarda le formazioni Ancelotti è costretto a rinunciare a Bale e schiera il suo Madrid con un 4-4-2 dove James Rodriguez ed Isco ricoprono i ruoli di esterni con Cristiano Ronaldo e Benzema in attacco.

    Luis Enrique risponde con il 4-3-3 che vede il debutto di Suarez, dopo la squalifica per il morso a Chiellini, nel tridente offensivo, insieme a Messi e Neymar. Mascherano si posiziona al centro della difesa accanto a Pique con Mathieu che si sposta sulla fascia.

    Neanche il tempo di studiarsi che il Barça passa in vantaggio: 4° minuto, lancio di Suarez per Neymar che controlla, e poi entrato in area batte Casillas con un tiro sul palo lungo. La reazione del Real è veemente ed i Blancos impegnano la retroguardia dei blaugrana che tengono ed anzi avrebbero anche la palla per raddoppiare ma Casillas sfodera una gran parata su Messi. Al 35° però il Real trova il gol del pareggio: cross basso di Marcelo, Pique va in scivolata e tocca col braccio, è rigore che Ronaldo trasforma. Si va al riposo sul 1-1.

    La Gioia dei calciatori del Real Madrid
    La Gioia dei calciatori del Real Madrid

    Nella ripresa, parte forte il Real Madrid che dopo 6 minuti trova il vantaggio con Pepe che svetta di testa ed impatta un corner calciato da Kroos. Al 61° pasticcio del Barcellona ed i Blancos ne approfittano subito con una ripartenza micidiale che vede Isco toccare per Cr7 che serve James Rodriguez, il colombiano è geniale nel tocco che permette a Benzema di battere Bravo per il 3-1. Il Barcellona accusa il colpo e sostanzialmente non riesce più a reagire ed i padroni di casa gestiscono sino al fischio finale che fa esplodere di gioia il Bernabeu.

     

     

    REAL MADRID – BARCELLONA 3-1 (4° Neymar (B), 35° rig. Ronaldo (R), 51° Pepe (R), 61° Benzema (R))

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; James Rodriguez, Modric (89° Arbeloa), Kroos, Isco (83° Illarramendi); Benzema (86° Khedira), Cristiano Ronaldo

    Allenatore: Ancelotti.

    Barcellona (4-3-3): Bravo; Mathieu, Mascherano, Pique, Dani Alves; Xavi (60° Rakitic), Busquet, Iniesta (72° Sergi Roberto); Suarez (69° Pedro), Messi, Neymar.

    Allenatore: Luis Enrique.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Messi (B), Neymar (B), Pique (B), Iniesta (B), Carvajal (R), Ronaldo (R).