Tag: real madrid

  • Real Madrid, Mourinho ordina il silenzio stampa

    Real Madrid, Mourinho ordina il silenzio stampa

    Non c’è pace al Real Madrid. Mourinho ha ordinato il silenzio stampa ai suoi calciatori dopo la bufera scoppiata nel finale dell’ultimo incontro di campionato contro il Villareal. I quotidiani sportivi iberici hanno puntato il dito sull’eccessivo nervosismo evidenziato dagli uomini di Mourinho. Qualcuno pensa che la rabbia dei Blancos non fosse in realtà per i presunti torti arbitrali subiti nel match di Villareal, quanto invece per la remuntada degli eterni rivali catalani. Il Barcellona ha quasi dimezzato il gap che aveva fino a sabato scorso, portandosi a 6 punti di distacco dal Real. Decisive le ultime 10 giornate che attendono le due duellanti da qui fino al termine della stagione.

    E silenzio stampa fu. La decisione è stata presa questa mattina dal tecnico portoghese, in segno di protesta per il trattamento arbitrale riservatogli nel match di mercoledì. Oltre alle espulsioni di Mourinho, Sergio Ramos e Ozil, il Real potrebbe perdere anche il difensore Pepe. Quest’ultimo negli ultimi concitati minuti dell’incontro avrebbe rivolto frasi ingiuriose nei confronti del fischietto spagnolo Parados Romero. Mourinho e il vice Karanka hanno poi disertato la consueta conferenza stampa al termine dell’incontro. Entro la giornata di oggi la Commissione disciplinare iberica deciderà le sanzioni in relazione alla corrida finale di mercoledì scorso.

    jose mourinho | © Jasper Juinen /Getty Imagese

    As e Marca sembrano aver già trovato il colpevole, Jose Mourinho. L’allenatore dei Blancos viene definito come il capo della dissennata rivolta madrilena, scattata subito dopo la punizione vincente di Marcos Senna nel finale. As definisce “catastrofica” la reazione del Real, e se la prende con Casillas per l’errore sul calcio piazzato del calciatore avversario, intitolando a caratteri cubitali “non è colpa di Parados Romero”. Anche Marca non è tenero nei confronti della capolista, scagliandosi contro Mourinho per aver gettato benzina sul fuoco nel clima incandescente del Madrigal e assegnandoli un eloquente 1 in pagella.

    Il Barcellona può sorridere e sperare in quella che fino a una settimana fa sembrava una mission impossible. Messi e compagni hanno dalla loro il clasico, in programma al Nou Camp fra meno di un mese, e Guardiola si augura di rosicchiare altri punti importanti prima del big match decisivo per le sorti del campionato. I blaugrana ci credono, la remuntada è possibile.

  • Bufera Mou, il Real non vince più

    Bufera Mou, il Real non vince più

    Il Real Madrid stecca ancora. Dopo il mezzo passo falso contro il Malaga, Mourinho è costretto a incassare il secondo pareggio consecutivo, stavolta sul campo del Villareal. Parlare di crisi forse è prematuro, tra i Blancos però serpeggia un discreto nervosismo, come testimoniano le espulsioni nel finale di Sergio Ramos e Ozil che hanno raggiunto negli spogliatoi il loro tecnico, cacciato pochi minuti prima. L’ombra del Barcellona si avvicina. Nello spazio di quattro giorni i blaugrana hanno guadagnato quattro punti sui diretti rivali, e il distacco fra le due squadre è di 6 punti. Guardiola può sorridere, consapevole di poter contare sullo scontro diretto in programma fra meno di un mese per accorciare ulteriormente il gap in classifica.

    PUNIZIONE DECISIVA – Il match di ieri sera è stato la perfetta fotocopia dell’incontro di domenica contro il Malaga. Cazorla ieri, Senna oggi. Due punizioni nelle battute conclusive che hanno arrestato la marcia fin qui strepitosa della squadra di Mourinho. Quattro punti persi per strada, il loro peso specifico verrà misurato a fine campionato, nel frattempo i catalani preparano la bilancia da cui sperano di ottenere la remuntada che imperversa nell’emisfero nord occidentale della Spagna, e non solo.

    RONALDO ILLUDE – Più che illusione una vera e propria beffa. L’asso portoghese aveva siglato il momentaneo 1-0 intorno all’ora di gioco, firmando il gol stagionale numero 33 nella Liga, a una rete dal Pichici Messi. La marcatura del lusitano non è però sinonimo di tre punti, come invece accade nella sponda catalana, dove l’equazione Messi gol = vittoria viene sistematicamente applicata. La beffa deriva dal fatto che a fermare il Real nelle ultime uscite siano state due punizioni, le stesse con cui Ronaldo pare aver smarrito quel feeling magico che lo aveva consacrato nell’olimpo dei migliori specialisti. Un ossessione acuita da Marcos Senna, comandante del sottomarino giallo con cui ha affondato il Titanic blancos.

    cristiano ronaldo | © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    CORRIDA FINALE – Al pareggio del Villareal scoppia la corrida madrilena. Prima Jose Mourinho applaude ironicamente l’arbitro per il fallo, a giudizio del portoghese inesistente, che ha consentito ai padroni di casa di battere la punizione decisiva. Oltre agli applausi, l’allenatore del Real rivolge una frase ingiuriosa nei confronti del fischietto iberico, il quale non può far altro che espellerlo. Passa un minuto e Sergio Ramos viene ammonito per la seconda volta dopo un violento scontro con il brasiliano Nilmar. L’espulsione di Ramos fa scatenare il placido Ozil. Le proteste del tedesco vengono spente dal secondo cartellino rosso nel giro di pochi secondi. Il Real Madrid in nove prova ugualmente a cercare la rete della vittoria, ma ogni sforzo è vano.

    LIGA VIVA – Mancano 10 partite al termine della Liga, sei punti dividono Real e Barcellona, quanto basta per definire la remuntada catalana una mission possible. Prima della sfida di domenica scorsa contro il Malaga, i Blancos venivano da 11 vittorie consecutive, un ruolino di marcia impressionante che aveva permesso agli uomini di Mourinho di solcare un divario apparentemente incolmabile nei confronti dei blaugrana. La punizione di Cazorla ha contribuito a stravolgere le tabelle dei tifosi madrileni, i quali sognavano di presentarsi al Nou Camp il prossimo 22 aprile, già campioni di Spagna con quattro giornate d’anticipo. Fra un mese il Nou Camp potrebbe  invece trasformarsi nel peggior incubo per il Real e i suoi tifosi, Messi e Ronaldo permettendo.

    VILLAREAL REAL MADRID 1-1, HIGHLIGHTS
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  • Neymar Barcellona, c’è l’accordo. Ma arriva nel 2014

    Neymar Barcellona, c’è l’accordo. Ma arriva nel 2014

    Neymar Barcellona . Non subito ovviamente, ma fra due anni. A darne notizia è l’emittente spagnola Cadena Ser, secondo la quale i blaugrana avrebbero battuto la concorrenza del Real Madrid versando al Santos già la bellezza di 14 milioni e mezzo di euro. Una cifra che rappresenta appena un quarto del valore del giocatore, fissato in 58 milioni di euro. Neymar arriverebbe in Europa solo dopo i Mondiali in programma nel 2014 nel suo Paese, il Brasile. Un colpo a sorpresa quello piazzato da Sandro Rosell, considerando che il procuratore deol giocatore, Wagner Ribeiro, ha spinto sino alla fine per un passaggio del talentuoso giocatore del Santos al Real Madrid, quadra con la quale da tempo erano stati avviati i contatti. Ma alla fine è stata premiata la volontà del giocatore e del padre dello stesso che hanno voluto fortemente la squadra catalana, che per evitare intromissioni di altre società europea avrebbe pensato bene di versare un grosso anticipo ai brasiliani.

    Neymar © FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    Vista la somma ingente, tuttavia, non è da escludere che il giocatore possa anticipare il proprio trasferimento di un anno. Neymar, considerato da più parti il maggiore talento brasiliano un circolazione, avrà cosi la possibilità di affiancarsi a quello che è il migliore giocatore argentino in circolazione, Leo Messi, per un tandem davvero eccezionale e che fa già sognare i tifosi della squadra campione d’Europa in carica. Luis Alvaro de Oliveira Ribeiro, presidente del Santos, si è tuttavia affrettato a smentire l’accordo. “Sono tutte bugie, mentono di nuovo con irresponsabilità spagnola” ha dichiarato. Già a dicembre l’accordo, secondo i giornali spagnoli, era fatto, ma poi il tutto non si concretizzo con il giocatore che prolungò sino al 2014 con il Santos. Adesso, tuttavia, sempre la volta buona. Il Real Madrid nel frattempo, incassato il colpo Neymar, avrebbe subito cambiato obiettivo individuando come talento del futuro quello che per la critica è il secondo miglior giocatore giovane del Brasile, l’attaccante del San Paolo Lucas Moura, rappresentato dallo stesso procuratore di Neymar, ossia Wagner Ribeiro.

  • Champions League, i quarti. Milan Barcellona 28 marzo

    Champions League, i quarti. Milan Barcellona 28 marzo

    La settimana europea ha lasciato l’amaro in bocca all’Italia per via delle cocenti eliminazioni di Inter e Napoli in Champions League e quella dell’Udinese in Europa League ma anche per l’esito dell’urna di Nyon che è stata decisamente poco benevola nei confronti del Milan di Allegri. I rossoneri beccano gli avversari più temibili, il Barcellona di Pep Guardiola campione in carica e considerato in maniera unanime la migliore formazione al mondo candidandosi addirittura ad esser il miglior undici di tutti i tempi. Milan e Barcellona si sono già affrontate in questa stagione nella fase a girone della Champions League con i rossoneri capaci di strappare un prezioso pari al Camp Nou grazie alla rete fulminea di Pato e alla zuccata di Thiago Silva rimediando però una sconfitta, con qualche recriminazione, a San Siro nel match di ritorno.

    Calendario quarti Champions League 2012
    I catalani partono ovviamente favoriti ma il Milan come ha già dimostrato nel doppio confronto e nella partita di andata contro l’Arsenal ha maturato una propria identità. Per il passaggio del turno Allegri dovrà chiedere ai suoi una partita perfetta sperando oltretutto di recuperare uomini determinanti quali Boateng e Seedorf ma anche Pato e sopratutto Abate divenuto oramai indispensabile sull’out destro. Il calendario delle fasi finali della Champions League 2012 è stato decisamente benevolo con il Real Madrid di Mourinho che dopo aver avuto un ottavo agevole incontrerà la matricola Apoel, il Marsiglia di Deschamps tenterà di limitare l’irruenza del Bayern Monaco mentre il rinato Chelsea se la vedrà contro il Benfica di Rui Costa.

    Il tabellone della Champions League è stato composto ieri a Nyon, il Milan infatti se riuscirà ad avere la meglio sul Barcellona affronterà in semifinale la vincente di Benfica-Bayern Monaco, dall’altro lato del tabellone invece la vincente di Real Madrid Apoel affronterà chi avrà la meglio tra Marsiglia Bayern Monaco.

    Calendario Champions League 2012: quarti e semifinali

    Gli accoppiamenti dei quarti
    1 APOEL FC (Cip) v Real Madrid CF (Spa): 27 marzo/4 aprile
    2 Olympique de Marseille (Fra) v FC Bayern München (Ger): 28 March/3 April
    3 SL Benfica (Por) v Chelsea FC (Ing): 27 marzo/4 aprile
    4 AC Milan (Ita) v FC Barcelona (Spa): 28 marzo/3 aprile

    Sorteggio semifinali
    1: Marseille/Bayern v APOEL/Madrid: 17/25 aprile
    2: Benfica/Chelsea v Milan/Barcelona: 18/24 aprile

    Finale
    Vincente semifinale 1 v Vincente semifinale 2 (19 maggio, Fußball Arena München, 20.45CET)

    leggi anche:
    Sorteggio Champions, Milan Barcellona ai quarti

  • Sorteggio Champions League, Milan – Barcellona, quarto da brividi

    Sorteggio Champions League, Milan – Barcellona, quarto da brividi

    Sorteggio Champions League sfortunato ma allo stesso tempo affascinante. L’unica squadra da evitare è stata presa. A San Siro sarà Milan Barcellona, il quarto di finale più bello tra quelli sorteggiati a Nyon pochi minuti fa. I rossoneri possono dimenticare la gita a Cipro, l’amico Rui Costa potrebbe essere abbracciato eventualmente in semifinale. Il destino non ha voluto nemmeno il remake di “Luci al Velodrome”, celebre film degli anni ’90. A Milano arriva la squadra più forte del pianeta, forse la migliore di sempre. Ci si aggrappa ai numeri, alla sorte, all’Allegri pensiero, ma l’impresa rientra tra le mission impossible. L’altra Spagna sorride, con il Real Madrid che ha pescato l’Apoel.

     

    MILAN BARCELLONA – Dopo il successo agli ottavi contro l’Arsenal i tifosi rossoneri sognavano un sorteggio benevolo per arrivare in semifinale senza troppi patemi. Neanche il sapore della suspense, perché ormai le palline era state tutte svelate. Qualcuno sperava che ci fosse una squadra in più, in realtà era già tutto deciso. E Milan Barcellona sia, il vecchio che si scontra con il presente e futuro del calcio mondiale. Un match a senso unico? Fra meno di due settimane il campo ci dirà chiaramente se la squadra di Allegri è pronta per tornare a recitare un ruolo da protagonista in Europa. Atene è un pallido ricordo, una cartolina che il Diavolo spera di cambiare presto con una nuova località. La Baviera non avrà il fascino della gloriosa polis, la Coppa Campioni però è la stessa di sempre.

    milan barcellona | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    I PRECEDENTIMilan Barcellona, la sfida continua. Sono cambiate molte cose da quel lontano ’94, quando i rossoneri travolsero i catalani di Cruijff per 4-0, con Capello portato in trionfo. Altri tempi, altro Milan. L’ultima affermazione del Diavolo sul Barcellona è nel 2004, fase a gironi di Champions, un 1-0 firmato da Shevchenko. Da allora soltanto dolori per la squadra italiana. In semifinale nel 2006 gli spagnoli eliminarono gli uomini di Ancelotti vincendo per 1-0 a San Siro, andando poi a impattare sullo 0-0 tra le mura di casa (quell’anno il Barca vinse la sua seconda Coppa Campioni, battendo in finale l’Arsenal di Wenger). Allegri e Guardiola si sono già incontrati nella fase a gironi di quest’anno. All’andata il Milan trovò un pareggio fortunoso grazie alla zuccata di Thiago Silva che sancì il 2-2 finale (iniziale vantaggio di Pato), in una partita completamente dominata dal Barca. A San Siro invece si vide un Milan capace di ribattere colpo su colpo alla squadra blaugrana, nonostante la sconfitta per 3-2 subita per mano di Messi e compagni (dopo il momentaneo pareggio di un Boateng da favola).

    Ora più che mai diventa attuale il motto dell’Allegri di inizio stagione, il Barcellona non si imita, si batte

    REAL FACILE – Gli altri sorteggi hanno visto il Real Madrid pescare la cenerentola Apoel. Passando il turno, la squadra di Mourinho incontrerà la vincente di Marsiglia e Bayern, con l’andata fuori casa. L’altro quarto di finale vede affrontarsi Benfica e Chelsea, con gli uomini di Di Matteo che dopo il successo contro il Napoli faranno visita alla squadra portoghese, approdata ai quarti eliminando lo Zenit di Luciano Spalletti. La vincente di Benfica Chelsea sfiderà ad aprile una fra Milan e Barcellona.

    Quarti di finale (andata 27-28 marzo, ritorno 3-4 aprile)

    Apoel Real Madrid
    Marsiglia Bayern Monaco
    Benfica Chelsea
    Milan Barcellona

    Semifinali (andata 17-18 aprile, ritorno 24-25 aprile)

    Apoel o Real MadridMarsiglia o Bayern Monaco
    Benfica o Chelsea Milan o Barcellona 

  • Sorteggi quarti Champions League live. Milan, pericoli Barça e Real

    Sorteggi quarti Champions League live. Milan, pericoli Barça e Real

    Ci siamo. A mezzogiorno dall’urna di Nyon conosceremo l’avversaria del Milan ai quarti di finale di Champions League 2011-2012. I rossoneri, che sono usciti vincitori dal doppio confronto con l’Arsenal, sono l’unica squadra italiana rimasta in corsa dopo l’eliminazione bruciante negli ottavi di Napoli e Inter con i primi che hanno dilapidato il 3-1 del San Paolo prendendone 4 allo Stamford Bridge dal Chelsea e con i secondi che sono stati beffati al 92′ dal Marsiglia quando ormai tutti si preparavano a disputare i tempi supplementari.

    Milan, Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco, Benfica, Marsiglia e Apoel Nicosia: due spagnole, e una squadra a testa per Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Portogallo e Cipro. Saranno queste le protagoniste di un sorteggio dei quarti di Champions League nel quale non sono più previsti vincoli e restrizioni, ovvero non ci saranno teste di serie ed è previsto l’accoppiamento tra squadre dello stesso paese (questa ipotesi chiaramente è possibile solo per la Spagna), che potrebbero regalare già subito una finale anticipata, ovvero il Clasico formato europeo Real Madrid – Barcellona che tutta Europa prò auspica di vedere nella finalissima di Monaco di Baviera del 19 maggio prossimo. Data questa segnata in rosso sul calendario dal Bayern che ha come obiettivo quello di centrare l’appuntamento conclusivo che eventualmente potrà essere giocato tra le mura amiche dell’Allianz Arena (in Europa chiamata Fußball Arena München per limitazioni commerciali imposte dall’Uefa).

    Sorteggio quarti Champions League 2012 | ©Fabrice Coffrini/EuroFootball/Getty Images

    Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco rappresentano i pericoli maggiori per il Milan che ovviamente spera in un sorteggio più benevolo con Apoel, Marsiglia e Benfica che sono ovviamente avversarie più abbordabili. Discorso a parte per il Chelsea che, seppur sia una potenza del calcio europeo, viene da un periodo oscuro sotto la gestione Villas Boas dal quale sta progressivamente uscendo. La cura Di Matteo al momento sta funzionando ma parlare di guarigione completa per i Blues è ancora prematuro.

    Ricordiamo che oltre agli accoppiamenti per i quarti di finale (gara di andata il 27-28 marzo, ritorno 3-4 aprile) verranno stabiliti anche quelli per le semifinali (andata 17-18 aprile, ritorno 24-25 dello stesso mese).

    Questo l’elenco delle squadre inserite nell’urna di Nyon (in ordine alfabetico): Apoel Nicosia, Barcellona, Bayern Monaco, Benfica, Chelsea, Marsiglia, Milan e Real Madrid.

    Potrete seguire qui di seguito il sorteggio in live blogging (clicca F5 per aggiornare la pagina).

    IL SORTEGGIO DEI QUARTI LIVE

    • 1. APOEL NICOSIA – REAL MADRID
    • 2. MARSIGLIA – BAYERN MONACO
    • 3. BENFICA – CHELSEA
    • 4. MILAN – BARCELLONA

    GLI ACCOPPIAMENTI PER LE SEMIFINALI

    • A. vincente sfida 2 – vincente sfida 1
    • B. vincente sfida 3 – vincente sfida 4
    Nella finale di Monaco di Baviera la squadra considerata padrona di casa sarà la vincente della semifinale A.
  • Sorteggio Champions League: tutta Europa sogna Barcellona Real

    Sorteggio Champions League: tutta Europa sogna Barcellona Real

    L’Italia esce con le ossa rotte dagli ottavi di Champions League. Il Milan è l’unica squadra a passare il turno ma si porta come eredità la pesante sconfitta subita dall’Arsenal. L’Inter paga anche un pò immeritatamente l’annata no ma anche i tantissimi errori di gestione durante la campagna acquisti. Far partire Thiago Motta senza sostituirlo degnamente ha costretto ai salti mortali Ranieri costringendo Cambiasso e Zanetti ad una mole di lavoro aggiuntivo. Il Napoli nonostante l’esaltante prestazione dell’andata paga l’inesperienza venendo tramortita da Drogba e compagni allo Stamford Bridge.

    Se per Inter e Napoli è dunque già tempo di bilanci in casa Milan si continua a nutrire speranze per il proseguo della competizione e molto dipenderà dalle urne del sorteggio quarti Champions League di Nyon. I tifosi rossoneri domani con ogni probabilità faranno gli scongiuri per evitare Barcellona e Real Madrid, le due spagnole sono considerate le più accreditate alla vittoria finale tanto da auspicarne uno scontro già ai quarti in modo da togliersi uno scoglio verso la finalissima di Monaco.

    Messi e Ronaldo incubi del sorteggio Champions League | &copy:David Ramos/Getty Images
    Evitate le spagnole apparentemente il Milan può giocarsela con chiunque dando vita a partite equilibrate nei confronti con Chelsea e Bayern Monaco inserite insieme ai rossoneri alle spalle dei dream team di Mourinho e Guardiola. Le sfide con Marsiglia, Benfica e sopratutto Apoel sembrano quelle più abbordabili ma sono comunque quarti di Champions League e come l’esperienza insegna ogni partita è da prendere con la giusta mentalità per non rischiare brutte figure.

    Il sorteggio Champions League di domani a Nyon sarà importante non solo per l’accoppiamento dei quarti ma perchè disegnerà il tabellone fino alla finalissima di sabato 19 maggio.

    Sorteggio Champions League: le otto finaliste
    Apoel, Barcellona, Bayern Monaco, Benfica, Chelsea, Marsiglia, Milan, Real Madrid

    Calendario Champions League 2012
    Quarti di finale: andata martedi 27 e mercoledi 28 marzo, ritorno martedi 3 e mercoledi 4 aprile
    Semifinali: andata martedì 17 e mercoledì 18 aprile, ritorno martedì 24 e mercoledì 25 aprile
    Finale: sabato 19 maggio

  • Milan, Ronaldo tradisce Berlusconi “la Serie A non mi piace”

    Milan, Ronaldo tradisce Berlusconi “la Serie A non mi piace”

    I have a dream, Milan. Ronaldo no. Brusco risveglio per Berlusconi che incassa il “benservito” dall’asso del Real Madrid, dopo i preliminari dei giorni scorsi. Il sogno presidenziale si frantuma nella sala stampa del Bernabeu, alla vigilia della sfida di Champions League che vede gli spagnoli affrontare il Cska (1-1 in Russia nel match d’andata). Prima una battuta, poi la faccenda si fa seria e la stoccata al campionato italiano è degna di un Montano d’altri tempi. Evidentemente il libro del destino non ha riservato pagine rossonere per il Blancos, anche se il calcio in più di un’occasione ha mostrato la propria imprevedibilità.

    FINE CORSA – Neanche il tempo di allungare il sogno per qualche ora ed ecco che la sveglia del mattino ridesta i tifosi del Milan. Non sempre i sogni si avverano, specie se di mezzo c’è il denaro. Il treno dei desideri allestito Milanello non partirà mai. Il sex appeal del Diavolo si sta ancora leccando le ferite, quello di Ronaldo è un due di picche che non passa inosservato. L’unica consolazione per il club rossonero è la motivazione con cui CR7 glissa l’interesse di Berlusconi, la Serie A. Banale? Forse sì, ma preoccupa il fatto che uno dei più grandi calciatori in circolazione ritenga il nostro Paese di un livello inferiore.

    cristiano ronaldo | © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    DECLINO? – Per un ventennio siamo stati il centro del pianeta, calcisticamente parlando. La Serie A non temeva confronti, tutti i più grandi campioni volevano giocare nel “campionato più bello del mondo”. Ci si sveglia cinque, sei anni dopo con una realtà totalmente differente. Cosa è successo? Che un Eto’o sceglie di andare all’Anzhi, Kakà sceglie la Spagna, Shevchenko l’Inghilterra. Chi per un progetto affascinante, chi per il blasone, chi per la lingua. A questo aggiungiamoci anche stadi ultra-moderni, con musei ecc (sebbene fatichiamo a credere che nel Daghestan ci sia un impianto più bello di San Siro ad esempio). Risultato? Eto’o gira con una Ferrari in mezzo alla steppa russa, Kakà ha vinto una Coppa del Re in 3 anni al Real, e Shevchenko è tornato là dove aveva iniziato (a Kiev, passando prima per Milano). Che cosa spinge i grandi calciatori a stare alla larga dal nostro campionato? Gli stadi forse sono soltanto un pretesto, il prestigio dei club idem. In fondo è semplice la risposta, il denaro.

    CHIEDERE TROPPO – Avere Ronaldo al Milan era forse chiedere troppo, anche al plurimilionario Berlusconi, il quale non ha nulla da invidiare agli sceicchi arabi o magnati russi. Le dichiarazioni post-Arsenal avevano fatto sognare più di un tifoso rossonero. Non si può parlare però di delusione, perché in fondo quel minimo di razionalità presente anche nel fan più entusiasta reindirizzava i piedi al suolo terrestre, evitando così qualsiasi atterraggio lunare, sebbene siano stati in tanti questi giorni a voler emulare Armstrong. Fra poco meno di 4 mesi Milanello aprirà i cancelli per accogliere nuovi calciatori come ogni estate. Ronaldo non arriverà, però l’acquisto di un Tevez o Van Persie non verrebbe considerato come un delitto. E Berlusconi? Forse questa notte chiuderà gli occhi e proseguirà il sogno da dove si era concluso l’ultima volta, perché sognare non costa nulla.

  • Real Madrid – Cska Mosca, Mourinho vede i quarti di Champions

    Real Madrid – Cska Mosca, Mourinho vede i quarti di Champions

    Non dovrebbe avere problemi stasera il Real Madrid di Josè Mourinho a passare il turno e ad accedere ai quarti di finale di Champions League. E’ vero che si parte dall’1-1 dell’andata maturato allo stadio Luzhniky nella trasferta moscovita ma le merengues, lanciate ormai verso la conquista della Liga, difficilmente concedono all’avversario quando si tratta di calcare l’erbetta del Bernabeu. Difficoltà resa ancor più evidente dal fatto che il Cska non è propriamente una squadra da trasferta dando il meglio di sè quando si tratta di giocare tra le mura amiche. E l’1-1 dell’andata testimonia proprio questa osticità dei russi.

    Mourinho potrà contare sulla sua stella più brillante della squadra, quel Cristiano Ronaldo sogno proibito di Berlusconi; il portoghese nella conferenza stampa alla vigilia ha però svegliato bruscamente il presidente rossonero facendo sapere di non essere interessato ad un eventuale trasferimento al Milan nè tantomeno nella nostra Serie A, campionato che, come lui stesso afferma, non lo affascina. CR7 finalmente intravede la possibilità di vincere qualcosa di importante a livello europeo, ragion per cui cercherà di non sbagliare approccio per trascinare il Real a gustarsi poi i sorteggi per i quarti venerdì a Nyon.

    Jose Mourinho © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Oltre a Ronaldo, a sostegno di Benzema, ci saranno Ozil e Kakà che sembra aver trovato una certa continuità di rendimento dopo le ultime difficili stagioni. In mediana spazio a Khedira e alla geometria di Xabi Alonso, Sergio Ramos, i cui screzi con lo Special One sembrano ormai superati, affiancherà Pepe al centro della difesa per lasciare la fascia destra ad Arbeloa; a sinistra giocherà Marcelo, indisponibili Fabio Coentrao e Di Maria.

    I moscoviti di Slutski sicuramente non arriveranno al Bernabeu già da sconfitti; il Cska se la giocherà fino in fondo cercando di approfittare del minimo errore che concederà il Real. Da tenere d’occhio Dzagoev, richiestissimo e seguito da diversi club europei, Oliseh e Doumbia saranno i due attaccanti incaricati per scardinare la difesa merengues, i fratelli Berezutski prenderanno posto in difesa con Ignashevich; solo panchina per il giapponese Honda e il ceco Necid.

    PROBABILI FORMAZIONI REAL MADRID – CSKA MOSCA

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso; Ozil, Kakà, Cristiano Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Adan, Albiol, Varane, L. Diarra, Granero, Sahin, Higuain.
    Allenatore: Mourinho.

    CSKA MOSCA (4-4-2): Chepchugov; A. Berezutski, Ignashevich, V. Berezutski, Schennikov; Dzagoev, Mamaev, Wernbloom, Musa; Oliseh, Doumbia.
    Panchina: Akinfeev, Semberas, Honda, Cauna, Aldonin, Tosic, Necid.
    Allenatore: Slutski.

  • Juve, Milan, Real e City. Tutti vogliono Van Persie

    Juve, Milan, Real e City. Tutti vogliono Van Persie

    Trentadue reti in 37 partite, quasi un gol ogni 90′, di cui 25 in Premier e 5 in Champions. Numeri che rendono l’annata 2011-2012 di Robin Van Persie la migliore in assoluto della sua carriera e che se non fosse per il marziano Messi (ieri il 50esimo gol in stagione, ndr) sarebbe il candidato a vincere la Scarpa d’Oro 2012. Il 29enne attaccante olandese sta trascinando, a suon di gol, l’Arsenal alla conquista del terzo posto dopo l’avvio shock  in campionato con 4 sconfitte nei primi 7 turni che hanno costretto i Gunners ad una difficile risalita dalle retrovie della classifica.

    Nonostante il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger abbia ribadito più volte, l’ultima l’altro ieri, l’incedibilità del proprio giocatore a costo di perderlo a parametro zero (il contratto dell’olandese scade a giugno 2013, ndr) “E’ nostra intenzione trattenerlo anche se arriverà un altro giocatore. Robin è il leader del nostro gruppo“, è noto ormai a tutti che Van Persie sia finito nel mirino dei più grandi club europei: il Real Madrid segue da tempo le gesta dell’attaccante che, dopo la partenza da Londra dell’istituzione Henry, ne ha raccolto l’eredità al centro dell’attacco tanto da meritarsi anche la fascia di capitano, in Italia Robin ha in Juve e Milan gli estimatori più interessati mentre l’ultima in ordine cronologico a muoversi sul giocatore della nazionale Orange è l’opulento Manchester City.

    Il club di Roberto Mancini, secondo quanto scrive il Daily Mirror, avrebbe bussato alla porta del procuratore pronto a ricoprire d’oro l’olandese mettendo sul tavolo una proposta faraonica, trovando un accordo sulla base di oltre 10 milioni di sterline a stagione. L’intento dello sceicco Mansour è quello di rinforzare la rosa e renderla competitiva più di quanto non lo sia ora per sferrare l’assalto alla prossima edizione della Champions League.

    Robin Van Persie © Laurence Griffiths/Getty Images

    Milan e Juve, che ultimamente si erano avvicinate sensibilmente a Van Persie, non hanno la forza economica per competere con i petroldollari dello sceicco e dovranno confidare nel maggior appeal che rossoneri e bianconeri possono offrire al numero 10 dei Gunners. Il Milan aveva approfittato dello scontro negli ottavi con l’Arsenal per chiedere informazioni sul giocatore con Ibrahimovic che aveva dato la propria benedizione all’operazione. La Juve è alla continua ricerca del top player in attacco in grado di farle compiere quel salto di qualità per raggiungere il livello delle avversarie in Italia, il ritorno in Chanpions league (obiettivo che deve essere centrato ad ogni costo) può portare denaro fresco nelle casse societarie che, insieme agli introiti derivanti dallo stadio e dal merchandising, verranno reinvestiti nel mercato estivo per portare allo Juventus Stadium il campione chiesto a gran voce dalla tifoseria per far fronte alla scarsa vena realizzativa dell’attacco bianconero.

    Per Van Persie è forte anche la concorrenza del Real Madrid che fino a qualche giorno fa, prima dell’inserimento del City, i bookmakers davano per favorito quotando un suo trasferimento nella capitale spagnola a 3.00, la più bassa in assoluto. Sarà difficile anche per una superpotenza come il Real competere sul piano economico con i Citizens.

    Quel che è certo è che chiunque riesca a mettere le mani su Van Persie, all’apice della sua carriera, si assicuri un bomber di sicuro affidamento.