Il Real Madrid non riesce a vincere la Champions League dal 2002, anno in cui gli spagnoli piegarono per 2-1 il Bayer Leverkusen di Lucio nella finale di Glasgow. (altro…)
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Isco, il gioiello del Malaga corteggiato da mezza Europa
Se cercate “Isco” all’anagrafe spagnola, non troverete niente o almeno non il gioiellino del Malaga corteggiato e voluto da molti club europei. Il nome completo del ragazzo è infatti Francisco Roman Alarcon Suarez, abbreviato semplicemente in Isco. Il giovane, classe 1992, è nato a Benalmadena, comune andaluso in provincia di Malaga. La sua formazione calcistica è passata attraverso le giovanili del Valencia: con la squadra B collezionerà infatti la bellezza di 63 presenze condite da 24 reti nel periodo tra il 2009 e il 2011. In questo lasso di tempo, avrà modo anche di affacciarsi alla realtà della prima squadra. L’esordio con il Valencia avvenne l’11 novembre 2010 in una partita di Coppa del Re contro il Logrones. Pochi giorni dopo, arrivò anche il debutto in Champions League: era il 24 novembre dello stesso anno quando il giovane Isco mise piede nella competizione più importante d’Europa nel match disputato dal Valencia contro il Bursaspor. Nel 2011, dopo aver disputato soltanto 4 presenze con la prima squadra del Valencia ecco la prima svolta nella carriera del giovane spagnolo. Il Malaga lo acquista a titolo definitivo per la cifra di sei milioni di euro: un bell’investimento per un ragazzo dalle belle promesse ma con ancora pochissima esperienza. Scelta azzeccata per il Malaga che in breve tempo si renderà conto di aver fra le mani un grande campione.
L’ESPLOSIONE – La prima stagione fra le fila del Malaga è passata tutto sommato inosservata: 32 presenze arricchite da 5 reti. E’ però a partire dall’annata successiva, ovvero la seguente, che Isco avrà modo di esplodere definitivamente e di consacrare il suo talento di fronte al calcio che conta. Nonostante alcuni problemi societari causati dalle follie dello sceicco Al Thani, che prima decise di investire molti soldi per acquistare fenomeni di ogni tipo e poi si vide costretto a vendere tutto, all’inizio di quest’anno, il Malaga disputa per la prima volta nella sua storia la Champions League. Il trascinatore degli spagnoli, nemmeno a farlo apposta, è proprio Isco che nella partita d’esordio contro il quotatissimo Zenit, segna una doppietta di fronte al suo pubblico che permise al Malaga di sconfiggere i russi per 3-0. I “Boquerones”, da cenerentole del girone C, divennero squadra protagonista passando addirittura come prima forza dello schieramento davanti a Milan, Zenit e Anderlecht. Storico passaggio agli ottavi contro il Porto e altro miracolo sportivo: rimonta nella partita di ritorno dopo la sconfitta dell’andata e approdo ai quarti di finale di Champions League. I riflettori su Isco si sono triplicati e adesso tutti ammirano la classe dello spagnolo, entrato anche nel giro della nazionale maggiore della Spagna con cui esordirà nel febbraio 2013. Il cammino di Isco sarà ancora molto lungo ma intanto ecco alcuni premi individuali della sua bacheca: giocatore rivelazione della liga spagnola (2011-2012) e European Golden Boy (2012).
Isco in Borussia-Malaga | © PATRIK STOLLARZ / Getty Images SOGNO PROIBITO – Isco è diventato il sogno proibito di moltissime squadre europee, fra queste da segnalare anche la presenza di alcuni club italiani. In particolare la Juventus è apparsa molto interessata allo spagnolo così come il Milan, che, coerentemente alla linea di puntare sui giovani, vorrebbe strappare il giocatore al Malaga in estate, approfittando anche della crisi economica della società iberica. Sogno però che dovrà restare tale a meno di clamorosi colpi di scena perchè su Isco sono piombate le corazzate d’Europa: Real Madrid e Barcellona. Appare tutt’ora improbabile la permanenza di Isco in una realtà come quella del Malaga; certo, attualmente il ragazzo è il vero idolo del pubblico della Rosaleda ma in futuro quasi sicuramente, si trasferirà altrove. Forse al Barcellona, assieme agli idoli di sempre Xavi e Iniesta o forse al Real, con un ingaggio faraonico.
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Il Real Madrid finisce sotto inchiesta per aiuti di Stato illegittimi
Il Real Madrid è finito nell’occhio del ciclone. Questa mattina il quotidiano inglese The Indipendent ha trattato un argomento molto scomodo che, se confermato in toto, rischia seriamente di creare dei grandi problemi al club spagnolo. Secondo quanto riportato dal giornale britannico, in passato il Real sarebbe stato agevolato da alcuni aiuti illegittimi da parte dello Stato spagnolo. In effetti solo in pochi si sono chiesti come sia possibile che in un paese sempre più in crisi e sempre più povero come la Spagna ci possano essere squadre come i blancos capaci di spendere annualmente una fortuna per rafforzarsi. Quest’indagine è stata aperta nel 2011 da Joaquin Almunia, commissario spagnolo dell’Ue nonchè responsabile della concorrenza, ma solo in questi giorni si ha notizia di tutto ciò.
Il Real Madrid è finito al centro di un’inchiesta preliminare da parte dell’Ue | © David Ramos/Stringer / Getty Images TERRENI E PLUSVALENZA – L’Unione Europea non è rimasta di certo a guardare in quanto ha subito aperto un’inchiesta nei confronti del Real e delle sue manovre finanziarie. Nel dettaglio l’episodio incriminato risalirebbe al 1996 ovvero all’accordo fra il Real Madrid e il Comune relativo allo sfruttamento dei terreni adiacenti allo stadio che avrebbe permesso al club di costruire alberghi e centri commerciali. Spieghiamo meglio. Il comune di Madrid avrebbe ceduto a prezzi molto bassi alcuni terreni nei dintorni del Bernabeu, noto stadio del Real Madrid. Questa cessione, con il passare del tempo, avrebbe fatto guadagnare alla squadra madrilena moltissimi soldi visto che in pochi anni il valore di quei terreni è passato dall’iniziale cifra di 421 mila euro all’attuale cifra di 22,7 milioni di euro. Il Real Madrid, propietario dei beni, ha poi rivenduto tutto nel 2011 portandosi nelle tasche una bella plusvalenza grazie alla sovrastima del Comune di Madrid. Dopo lo sfruttamento dei terreni, altri soldi in cassa. Con questo denaro la squadra spagnola avrebbe addirittura finanziato l’acquisto di alcuni costosissimi giocatori. Da Luis Figo a Zinedine Zidane fino al più recente Cristiano Ronaldo: tutti, secondo l’indiscrezione riportata, acquistati grazie anche alla valutazione del Comune di Madrid.
RISCHIO ESCLUSIONE – Adesso l’Unione Europea vuol capire se il Comune di Madrid abbia effettivamente favorito il Real Madrid sovrastimando quei terreni proprio per favorire il club. I Blancos si difendono affermando che il Comune non abbia mai favorito l’interesse del Real e che anzi abbia tutelato soltanto sè stesso. In ogni caso, importante dirlo, siamo soltanto in una fase preliminare dell’indagine. I rischi sono comunque dietro l’angolo. Si passa dalla restituzione di eventuali somme di denaro, a multe salate fino all’ipotesi di un’esclusione dalla prossima Champions League per una violazione delle importanti norme del fair play. Il tutto è ancora in una fase embrionale però un po’ di puzza di bruciato attorno al Real Madrid poteva già esserci: cosa dire dei milioni spesi nel 2009 per i vari Kakà e Cristiano Ronaldo oppure dello stipendio dei vari giocatori? Insomma, la Spagna fra indebitamenti con le banche, eventuali aiuti di stato illegittimi, lo scandalo del doping con il caso Fuentes, ha messo in discussione la sua immagine e quella di alcune fra le sue più note squadre.
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Real Madrid e Bayern Monaco tentano Arturo Vidal
Alla continua ricerca del Top Player, la Juventus potrebbe perdere nella prossima finestra di calciomercato uno dei suoi giocatori più rappresentativi e forse il colpo di mercato più (altro…)
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Il gossip allontana Edinson Cavani dal Napoli
Edinson Cavani è sempre più vicino ad abbandonare il cielo azzurro di Napoli, il Matador è rimasto profondamente deluso dalle continue voci che niente hanno a che vedere con il calcio e riguardanti una sua presunta relazione extra coniugale che avrebbe portato sua moglie alla decisione di far nascere il suo secondogenito Lucas, nato lo scorso otto marzo, non più a Napoli ma in Uruguay. Cavani è convinto che le voci circa un suo possibile tradimento coniugale siano state fatte circolare addirittura da fonti interne alla società partenopea con lo scopo preciso di preparare una sua futura cessione e di screditare il Matador agli occhi dei suoi tanti tifosi napoletani. Cavani ha appena assunto un legale per poter tutelare al meglio la prova privacy messa a dura prova dalle ultime vicende e questo è un chiaro segnale di un insofferenza che il matador ha da tempo nei confronti di tutto l’ambiente napoletano, stessa insofferenza che lo portarono in passato ad abbandonare Palermo a causa di una rapina a mano armata subito per strada.
Edinson Cavani ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images Ovviamente le pretendenti per assicurarsi le prestazione del fuoriclasse uruguaiano non mancano, in pole position ci sono Real Madrid e Manchester City con la formazione spagnola che vorrebbe il Matador ma non è ancora sicura di chi potrà essere il successore di Josè Mourinho e quindi vuole attendere prima di affondare l’attacco decisivo. Strategia diversa pare invece voler affrontare la formazione inglese che è sicura di portare Cavani sulla sponda diciamo meno nobile di Manchester a prescindere di chi sarà il futuro allenatore.
Con la possibile partenza di Cavani non c’e’ dubbio che a ridimensionarsi notevolmente sia ovviamente il Napoli ma anche tutto il povero calcio italiano con le milanesi e la Juventus che non sono in grado di affrontare la clausola rescissoria di quasi 70 milioni presente nel contratto nel numero sette uruguaiano, con l’immenso dispiacere di tutti di veder partire un altro talento verso i più floridi campionati esteri.