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  • L’Atalanta non riesce nella rimonta, il Real vince e va ai quarti

    L’Atalanta non riesce nella rimonta, il Real vince e va ai quarti

    Niente da fare per l’Atalanta, la squadra di Gasperini non riesce nell’impresa di ribaltare lo 0-1 di Bergamo. In casa del Real Madrid i nerazzurri escono sconfitti per 3-1 e sono così eliminati dalla Champions League.

    L’approccio in realtà è stato positivo, l’Atalanta ha provato a fare la gara e nei primi venti minuti ha anche controllato il gioco, senza creare grandi palle gol.

    Un errore di Sportiello al 34° ha spalancato la porta ai padroni di casa che hanno ringraziato trovando l’uno a zero con il rientrante Benzema. Gli uomini di Zidane hanno cominciato a prender in mano la partita e ad inizio ripresa hanno prima sfiorato il raddoppio e poi l’hanno trovato con un rigore conquistato da Vinicius e trasformato da Sergio Ramos.

    Sostanzialmente la gara si è chiusa qua, il bel gol su punizione di Muriel al 83° ha illuso per solo un minuto, ci ha pensato Asensio a fissare il risultato sul 3-1 finale.

    Si chiude così con un turno d’anticipo la corsa dell’Atalanta rispetto alla scorsa stagione, certamente c’è l’amarezza per l’eliminazione ma anche la consapevolezza che per due anni di fila gli uomini di Gasperini non sono stati solo delle semplici comparse ma hanno dimostrato che su quel palcoscenico possono starci tranquillamente.

    Veniamo al racconto della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League tra Real Madrid e Atalanta.

    Partenza buona per l’Atalanta che cerca di farsi vedere con la combinazione MurielGosens il tedesco colpisce debolmente. Il primo quarto d’ora vede la squadra di Gasperini fare la partita con grande personalità.

    Al 27° si vede il Real, Vinicius parte in solitaria, scambia con Benzema e va al tiro, Djimsiti in scivolata ribatte. Pasticcio di Sportiello al minuto 34°, il suo rinvio corto viene intercettato da Modric che serve a Benzema una palla semplice da spingere in rete.

    I nerazzurri non riescono a produrre una grande reazione, si va al riposo con il Real Madrid avanti per 1-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Zapata al posto di Pasalic. Strepitosa azione di Vinicius al 52°, il brasiliano salta ben 4 avversari, si presenta davanti a Sportiello ma il suo tocco morbido finisce sul fondo di poco. Al 57° Gasperini perde Gosens per infortunio, dentro Ilicic.

    Passa sollo un minuto e su un errato retropassaggio di Ilicic Vinicius s’invola e viene toccato da Toloi, l’arbitro assegna rigore, Sergio Ramos trasforma.

    Dopo una decina di minuti l’Atalanta si crea una buona occasione con Zapata che però da dentro l’area calcia addosso a Courtois, sul fronte opposto doppia occasione di testa per Benzema, nel primo caso salva Sportiello, nel secondo ci pensa il palo a dirgli no.

    Zapata ha un’altra enorme chance al 75°, il colombiano fa partire il rasoterra ma Courtois respinge di piede negando il gol all’Atalanta, ripartenza merengues con Rodrygo che fa tutto bene ma all’ultimo momento non calcia e perde palla.

    Muriel riaccende le speranze con una perfetta punizione dal limite al minuto 83. L’illusione dura solo un minuto, dal calcio d’inizio riparte l’azione del Real che trova l’Atalanta impreparata, Asensio controlla palla in area e batte Sportiello.

    Finisce così, il Real Madrid vince 3-1 e vola ai quarti di Champions, si chiude quest’anno agli ottavi, dopo i quarti dello scorso anno, il cammino dell’Atalanta.

    REAL MADRID – ATALANTA 3-1 (34° Benzema (R), 59° rig. Sergio Ramos (R), 83° Muriel (A), 84° Asensio (R))

    Real Madrid (4-3-3): Courtois; Nacho, Varane, Sergio Ramos (64° Militao), Mendy; Valverde (82° Asensio), Kroos, Modric; Lucas Vazquez, Benzema, Vinicius (69° Rodrygo).

    Allenatore: Zidane.

    Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi (60° Palomino), Romero, Djimsti; Maehle, De Roon, Pessina (84° Caldara), Gosens (57° Ilicic); Malinovskyi, Pasalic (46° Zapata); Muriel (84° Miranchuk).

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Valverde (R), Toloi (A), Nacho (R), Kroos (R).

    Nell’altra gara di serata il Manchester City, già forte del successo per 2-0 dell’andata, chiude subito la pratica Borussia Moenchengladbach con due gol nei primi 18 minuti firmati da De Bruyne e Gundogan.

  • L’Atalanta in dieci, cade solo nel finale contro il Real Madrid

    L’Atalanta in dieci, cade solo nel finale contro il Real Madrid

    Serata con tanti rimpianti per l’Atalanta, gli uomini di Gasperini rimasti in dieci per il rosso a Freuler al 17° hanno resistito sino al 86° quando poi è arrivato il gol di Mendy che ha regalato il successo al Real Madrid.

    E’ stata una gara diversa da quella che ci si aspettava e che certamente si pensava di vedere contro un Real privo di molti giocatori importanti.

    L’espulsione ha certamente pesato moltissimo, da quel momento in poi la sfida è stata quasi totalmente un monologo dell’attacco degli uomini di Zidane contro la difesa atalantina che sino a 5 minuti dalla fine si era dimostrata praticamente perfetta.

    Se Toloi, Romero, Djimsiti hanno disputato una grandissima gara, dall’altro lato si deve segnalare la partita negativa di Ilicic che è stato inserito al 56° ma poi tolto da Gasperini dopo mezz’ora.

    Ora i nerazzurri dovranno assolutamente provarci a Valdebebas, non sarà per niente facile, anche perchè Zidane recupererà qualche pedina pesante, non sarà però impossibile, provarci sarà obbligatorio.

    Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League tra Atalanta e Real Madrid.

    Partenza equilibrata con i due portieri inoperosi nei primi dieci minuti. Al 17° prima possibile svolta della gara, imbucata per Mendy, arriva Freuler che con il corpo lo stende al limite, l’arbitro estrae il rosso, Atalanta in dieci.

    Le Merengues provano subito ad approfittare con una percussione di Nacho che poi ne pressi di Gollini calcia male.

    Altro problema per Gasperini, alla mezz’ora Zapata è costretto a lasciare il campo per un problema probabilmente muscolare, entra Pasalic. Nuovamente pericolosi gli ospiti al 38° con Isco che si gira in area, il piede di Toloi devia in corner. Passa un minuto ed è una deviazione di Pessina a negare il gol alla conclusione di Vinicius.

    E’ sempre il Real a creare e nel primo minuto di recupero serve un super riflesso di Gollini sul colpo di testa di Casemiro per mantenere lo 0-0, risultato con cui si va al riposo.

    La ripresa comincia con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo e si ricomincia subito con una grande occasione per Modric, il suo tiro deviato sfiora la base del palo. Ancora Real al 53° Vinicius calcia da due passi ma Gosens in tuffo devia in corner.

    L’Atalanta fatica ad uscire, la difesa del Real annulla ogni tentativo d’attacco della Dea.

    Dopo un assedio continuo il Real Madrid trova il vantaggio al minuto 86° con un gran tiro da fuori di Mendy. Finisce così, nella gara di ritorno l’Atalanta dovrà provarci perchè partirà svantaggiata ma l’impresa rimane difficile ma certamente non impossibile.

    ATALANTA – REAL MADRID 0-1 (86° Mendy)

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsti; Maehle (86° Palomino), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Zapata (30° Pasalic), Muriel (56° Ilicic (86° Malinovskyi)).

    Allenatore: Gasperini.

    Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Kroos, Casemiro, Modric; Asensio (76° Sergio Ribas), Isco (76° Hugo Duro), Vinicius (58° Mariano Diaz).

    Allenatore: Zidane.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Casemiro (R), Mendy (R), Gosens (A).

    Espulso: Freuler (A).

    Nell’altra gara di serata al Manchester City di Guardiola bastano un gol per tempo di Bernardo Silva e Gabriel Jesus per batter 2-0 il Borussia Moenchengladbach ed ipotecare il passaggio ai quarti di Champions League.

  • Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Le partite vanno giocate e quindi tutto può accadere ma certamente i Sorteggi Champions hanno sorriso alla Juventus mentre sono stati terribilmente amari per Lazio ed Atalanta.

    I bianconeri di Mr Pirlo, vincitori del proprio raggruppamento, hanno trovato una delle due avversarie considerate, sulla carta, tra le più abbordabili ovvero il Porto.

    Lazio ed Atalanta invece partendo dal secondo posto non potevano sperare in una sfida facile certamente però l’urna di Nyon ha posto davanti a biancocelesti e nerazzurri due accoppiamenti devastanti: Bayern Monaco e Real Madrid, due Sorteggi Champions affascinanti ma complicati.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio i Sorteggi Champions per gli ottavi di finale.

    Il Porto avversario della Juventus è certamente una squadra da non sottovalutare, ha concluso il suo girone alle spalle del Manchester City vincendo le 4 sfide contro Olympiacos ed Olympique Marsiglia ed ha perso a Manchester e pareggiato 0-0 in casa con i Citizens.

    In campionato la squadra di Conceição è al terzo posto alle spalle di Sporting e Benfica. Corona e Marega sono due attaccanti da tenere d’occhio.

    Per quanto riguarda i precedenti l’ultimo risale proprio ad un ottavo di Champions League, nel 2017, con la Juve che vinse 2-0 in Portogallo e poi 1-0 a Torino.

    Sorteggi Champions che ripropongono ancora la Germania alla Lazio, se nel girone c’era stato il Borussia Dortmund, agli ottavi ci sarà il Bayern Monaco.

    C’è poco da dire sui Campioni d’Europa in carica, 5 vittorie ed un pareggio con l’Atletico Madrid, a qualificazione già ottenuta, in un girone dominato con ben 18 reti segnate e solo 5 subite.

    In Bundesliga i bavaresi stranamente non sono al comando, sono secondi ad un punto di distanza dal Bayer Leverkusen.

    La stella è senza dubbio Lewandowski che si troverà contro quel Ciro Immobile che lo ha battuto nell’ultima Scarpa d’Oro.

    Lo scontro pare proibitivo perchè i tedeschi non sono solo il centravanti polacco ma hanno una squadra solida e piena di talento, unico piccolo difetto può essere la difesa, lì dovrà provare a far male la Lazio.

    Concludiamo il trio di Sorteggi Champions delle italiane con la sfida tra Real Madrid ed Atalanta.

    I nerazzurri dopo il City ed il Psg l’anno scorso ed il Liverpool quest’anno si trovano di fronte un’altra grandissima squadra, il Real Madrid.

    Le merengues quest’anno non sembrano lo squadrone invincibile degli altri anni, hanno mostrato qualche crepa ma sembrano in crescita.

    La squadra di Zidane, inserita nello stesso girone dell’Inter, si è qualificata all’ultimo turno dopo aver perso due volte contro lo Shakthar, aver vinto due volte con l’Inter e rischiato un k.o. in Germania contro il Borussia Moenchengladbach.

    In campionato il successo nel derby ha rimesso i blancos in corsa a meno 3 dalla vetta.

    Benzema, Casemiro e Sergio Ramos sono le tre certezze, i giovani sono delle incognite che però hanno già mostrato di poter far molto bene.

    Sfide interessati negli altri cinque ottavi usciti dai Sorteggi Champions di oggi, tra tutte spunta un Psg Barcellona che porta alla mente grandi sfide. Sarà uno scontro tra grandi squadre e tra tecnici tedeschi in Lipsia e Liverpool.

    Atletico Madrid Chelsea e SivigliaDortmund sono due partite che paiono equilibrate mentre il Manchester City se la vedrà con il Borussia Moenchengladach.

  • L’Atalanta espugna Anfield, l’Inter crolla a San Siro con il Real Madrid

    L’Atalanta espugna Anfield, l’Inter crolla a San Siro con il Real Madrid

    Una serata double face per le due nerazzurre: l’Atalanta di Gasperini ha compiuto l’impresa di vincere in casa del Liverpool, l’Inter di Conte è stata sconfitta a domicilio dal Real Madrid.

    Sarà stato anche un Liverpool decimato dalle assenze, sarà stato anche un Anfield vuoto e quindi senza la pressione del pubblico di casa, saranno stati tanti fattori che però non sminuiscono il valore della grande prova dell’Atalanta.

    I bergamaschi, frastornati all’andata dai cinque gol dei Reds, hanno giocato una sfida tosta, decisa, concentrata, limitando al minimo i rischi ed ha creato diversi grattacapi alla squadra di Klopp prima di piazzare l’uno-due ad inizio ripresa.

    Nel girone non è stato ancora fatto il passo decisivo, servirà far risultato ad Amsterdam per continuare a sognare un nuovo passaggio agli ottavi di Champions League.

    Tutt’altro discorso per l’Inter che si trovava davanti un Real Madrid con diverse assenze e che non ha saputo sfruttare l’occasione.

    Subito sotto per il rigore concesso da Barella e trasformato da Hazard, i nerazzurri hanno pagato carissimo l’espulsione di Vidal poco dopo la mezz’ora, il cileno infuriato per un rigore non concesso, ha protestato troppo veementemente contro l’arbitro che ha estratto due gialli in pochi secondi.

    L’autorete di Hakimi ad inizio ripresa ha messo sostanzialmente la parola fine sulle speranze dell’Inter di recuperarla.

    Per la squadra di Conte adesso il percorso si fa durissimo, il rischio eliminazione c’è, dopo 4 partite senza successi serviranno due vittorie per sperare.

    Veniamo al racconto della partita di San Siro tra Inter e Real Madrid.

    Pronti via ed è subito grossa chance per il Real, Barella commette fallo su Nacho, è rigore, dal dischetto va Hazard che trasforma. L’Inter non reagisce e al 12° il palo salva Handanovic sul gran tiro di Vazquez. Passano 5 minuti e Mendy solissimo davanti al portiere non calcia ma cerca l’assist, si salvano i nerazzurri.

    Finalmente dopo il 20° si comincia a vedere l’Inter che inizia ad alzare ritmi e pressione rendendosi pericolosa. E’ però solo un breve momento perché i Blancos tornano a far la partita. Poco dopo la mezz’ora Vidal cade dopo un presunto contatto con Varane, l’arbitro fa proseguire, il cileno s’infuria, protesta e prende due gialli in successione lasciando i suoi in 10.

    Non accade molto altro da ambo i lati, si va al riposo con il Real Madrid avanti di un gol e di un uomo.

    La ripresa comincia con un doppio cambio nell’Inter, Perisic e D’Ambrosio rilevano Lautaro Martinez e Bastoni. Quella di Conte è comunque una squadra più intensa al 53° buona sponda di Lukaku per De Vrij che non riesce a girarla in rete. Al 60° appena entrato Rodrygo si fa trovare pronto sol cross di Vazquez e segna il raddoppio, c’è una deviazione di Hakimi, è autogol del nerazzurro.

    Enorme occasione per Vazquez che pescato da Modric calcia al volo trovando solo l’esterno della rete, passano due minuti e ci prova Hazard, Handanovic immobile ma palla sul fondo. Squillo Inter al 71°, tiro a giro di Perisic fuori di poco.

    E’ sempre Perisic a creare pericoli, il suo bel rasoterra al 82° impegna Courtois. Finisce così, il Real Madrid vince 2-0 a San Siro e balza al secondo posto, si fa durissima per l’Inter che rimane ultima con soli 2 punti.

    INTER – REAL MADRID 0-2 (7° rig. Hazard, 60° aut. Hakimi (I))

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (46° D’Ambrosio); Hakimi (63° Sanchez), Gagliardini (78° Sensi), Vidal, Young; Barella; Lukaku (86° Eriksen), Lautaro Martinez (46° Perisic).

    Allenatore: Conte.

    Real Madrid (4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Nacho, Mendy; Modric, Kroos, Odegaard (59° Casemiro); Lucas Vazquez, Mariano Diaz (59° Rodrygo), Hazard (77° Vinicius).

    Allenatore: Zidane.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Gagliardini (I), Sensi (I).

    Espulso: Vidal (I).

    Passiamo alla sfida di Anfield tra il Liverpool e l’Atalanta.

    Partenza soft delle due squadre, la prima a provarci è l’Atalanta con il tiro di Ilicic che però non trova la porta. Al 9° gran conclusione di Gosens, Alisson tocca in corner. Solo i nerazzurri a rendersi pericolosi, ci prova Gomez con la conclusione rasoterra fuori di poco.

    Non è un primo tempo pieno di emozioni però l’Atalanta gioca con la giusta personalità sembrando lontana parente della squadra distrutta al Gewiss Stadium.

    Non succede molto altro, il primo tempo si chiude sullo 0-0

    La ripresa riparte senza cambi nelle due formazioni.

    La partita stenta ad accendersi, l’Atalanta però tiene molto bene il campo. Al 60° però la squadra di Gasperini ottiene il meritato premio con Ilicic che sfrutta l’assist di Gomez e batte Alisson. Passano 4 minuti e l’Atalanta raddoppia con Gosens bravo a sfruttare la sponda di Hateboer.

    I Reds provano una reazione e si spingono in avanti concedendo però golosi spazi per le ripartenze bergamasche.

    Non succede davvero molto altro, l’Atalanta compie l’impresa, espugna Anfield e si porta, con l’Ajax, al secondo posto del girone.

    LIVERPOOL – ATALANTA 0-2 (60° Ilicic, 64° Gosens)

    Liverpool (4-3-3): Alisson; N.Williams, Williams, Matip (85° Minamino), Tsimikas (61° Robertson); Jones, Wijnaldum (61° Fabinho), Milner; Salah (61° Firmino), Origi (61° Jota), Mane.

    Allenatore: Klopp.

    Atalanta (3-5-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Pessina (85° Miranchuk), Freuler, Gosens (76° Mojica); Ilicic (71° Zapata), Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Arbitro: Del Cerro.

    Ammoniti: Tsimikas (L), De Roon (A).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata netto successo del Borussia Moenchengladbach 4-0 sullo Shakhtar. Il Bayern Monaco vince 3-1 sul Salzburg e conquista qualificazione e primo posto, nello stesso girone pareggiano 0-0 Atletico Madrid e Lokomotiv Mosca che rimangono in lotta per il secondo posto. Si qualifica anche il Manchester City che vince 1-0 in casa dell’Olympiacos, nello stesso girone quasi fatta per il Porto vittorioso 2-0 a Marsiglia. Nel Gruppo dell’Atalanta vittoria preziosa dell’Ajax che batte 3-1 il Midtjylland.

  • Sprofondo Nerazzurro: crolla l’Atalanta, l’Inter cade a Madrid

    Sprofondo Nerazzurro: crolla l’Atalanta, l’Inter cade a Madrid

    Una serata di Champions League davvero da dimenticare per Atalanta ed Inter.

    I nerazzurri di Gasperini sono stati totalmente schiacciati dal Liverpool di Klopp, i reds si sono esibiti in un vero e proprio show uscendo vincitori per 5-0 dal campo di Bergamo.

    Protagonista assoluto Diogo Jota autore di una tripletta.

    L’Atalanta dovrà cancellare questa brutta serata e concentrarsi sulle altre tre gare, niente è perduto.

    I nerazzurri di Conte invece non sono riusciti ad aver la meglio su un Real Madrid non certo irresistibile. Sotto per 2-0 l’hanno riaperta con Lautaro e pareggiata con Perisic, nel finale però un rapido contropiede finalizzato da Rodrygo ha regalato i 3 punti ai blancos.

    Adesso l’Inter ha consumato tutti i bonus, non c’è più margine d’errore a partire dal match di San Siro contro il Real del prossimo turno.

    Veniamo al racconto della partita giocata a Madrid tra Real Madrid e Inter.

    Subito brivido per l’Inter con la conclusione di Asensio, al 4°, alzata in corner da Handanovic. E’ un‘Inter che prova a giocare ma che rischia sul pressing dei Blancos. Al 10° si vedono i nerazzurri con il tocco morbido di Perisic per Barella che di testa mette sulla parte alta della traversa, passa un minuto ed è Lautaro ad avere una ghiottissima occasione, il suo tiro però è debole, Courtois respinge.

    Ci prova anche Vidal dalla distanza, palla che esce non di molto. Partita intensa, al 22° Hakimi si lancia in avanti ma viene fermato, sulla ripartenza, sponda di Benzema, colpisce al volo Valverde, palla alta.

    Pasticcio di Hakimi al 25°, il suo retropassaggio trova Benzema che salta Handanovic e deposita in rete. Il Real pressa ed insiste, al 33° serve una bella uscita bassa di Handanovic a salvare su Hazard, sul successivo corner Sergio Ramos stacca e di testa la piazza alle spalle di Handanovic.

    Risposta immediata dell’Inter che accorcia le distanze con un bel tocco di Barella per Lautaro che da dentro l’area calcia e batte Courtois. Non succede molto altro, senza recupero si va al riposo con i blancos avanti 2-1.

    La ripresa comincia con gli stessi 22 protagonisti. Subito una buona occasione per l’Inter su una punizione laterale ma il Real in mischia si salva. E’ comunque un Inter più propositiva, il Real Madrid attende ma non crea pericoli per Handanovic.

    Brivido per Handanovic al 66°, conclusione rapida di Vazquez che sfiora il palo. Passano due minuti, sponda di Lautaro per Perisic che colpisce e pareggia. Ripartenza al 76° di Lautaro che serve Perisic, il diagonale esce di poco.

    Il Real Madrid accelera, Vinicius parte a tutta velocità, mette palla in mezzo per Rodrygo che non perdona, al 80° il Madrid torna avanti. Clamoroso errore a porta vuota di Benzema che liscia la palla e poi la colpisce col braccio. I nerazzuri provano a crederci ma è Benzema ad avere la palla del 4-2. Non c’è più tempo, il Real Madrid batte l’Inter 3-2 e lascia i nerazzurri sul fondo della classifica del girone B di Champions League.

    REAL MADRID – INTER 3-2 (25° Benzema (R), 33° Sergio Ramos (R), 35° Lautaro Martinez (I), 68° Perisic (I), 80° Rodrygo (R))

    Real Madrid (4-3-3): Courtois; Lucas Vazquez, Sergio Ramos, Varane, Mendy; Kroos (78° Modric), Casemiro, Valverde; Asensio (64° Rodrygo), Benzema, Hazard (64° Vinicius).

    Allenatore: Zidane.

    Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella (78° Gagiardini), Brozovic, Vidal ((7° Nainggolan), Young; Lautaro Martinez, Perisic (78° Sanchez).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Vidal (I), Mendy (R), Brozovic (I), Valverde (R), Barella (I), Casemiro (R), Courtois (R).

    Passiamo ora al grande scontro tra l’Atalanta di Gasperini e la corazzata Liverpool guidata da Jürgen Klopp.

    Partenza super del Liverpool con Sportiello costretto subito ad una grande parata su Jota. I padroni di casa non riescono a creare occasioni, sono i reds ad avere un’altra chance con Manè che va al tiro, bravo Sportiello ad alzare in corner.

    Al 16° il Liverpool passa in vantaggio, bella imbucata di Alexander-Arnold per Diogo Jota che resiste a Palomino e scavalca Sportiello in uscita. Risposta bergamasca con Muriel, Alisson è attento e salva in due tempi.

    C’è troppo Liverpool in campo, al 33° un gran lancio di Joe Gomez trova Diogo Jota che con lo stop si libera e poi batte Sportiello. I nerazzurri non ci sono, serve ancora Sportiello con una gran parata a salvare su Manè.

    Gli uomini di Klopp mantengono il controllo del gioco, non corrono il minimo rischio e vanno negli spogliatoi avanti per 2-0.

    La ripresa riparte con gli stessi 22 che avevano chiuso il primo tempo. Al 47° da un corner per l’Atalanta riparte un tremendo contropiede di Salah che non viene tenuto da Hateboer e batte Sportiello. I reds non si fermano e al 50° calano il poker con Manè che entra in area e col colpo sotto batte il portiere.

    Non è finita, Manè imbuca per Jota che in velocità supera Sportiello e al 54° fa 5-0 per il Liverpool. Al 67° ci prova Zapata ma sulla sua strada si trova di fronte Alisson.

    Si rivedono i Reds con Salah al minuto 84, l’egiziano calcia bene col sinistro ma Sportiello salva ancora. Non succede molto altro, il Liverpool distrugge l’Atalanta che però mantiene ancora il secondo posto nel gruppo D a pari con l’Ajax.

    ATALANTA – LIVERPOOL 0-5 (16°, 33°, 54° Jota, 47° Salah, 50° Mané)

    Atalanta (3-5-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (81° Depaoli), Pasalic (63° Malinovskyi), Freuler, Gomez (81° Lammers), Mojica (81° Ruggeri); Zapata, Muriel (53° Pessina).

    Allenatore: Gasperini.

    Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (82° N.Williams) , Gomez, Williams, Robertson (66° Keita); Henderson (66° Milner), Wijnaldum (82° Tsimikas), Jones; Salah, Jota (66° Firmino), Manè.

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Wijnaldum (L), Jones (L).

    I risultati della serata di Champions | © UEFA

    Nelle altre gare di serata goleade tedesche per Borussia Moenchengladbach, 6-0 in casa dello Shakhtar, e Bayern Monaco, 6-2 a Salisburgo. Netti successi anche per Manchester City e Porto che vincono 3-0 rispettivamente su Olympiacos e Olympique Marsiglia.

  • Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Nella serata di Champions League sorridono entrambe le italiane che conquistano matematicamente il passaggio agli ottavi.

    La Juventus si impone con un solo gol di scarto sul Valencia, gol di Mandzukic al 59° dopo gran giocata di Cristiano Ronaldo, e sino al 91° culla la possibilità di conquistare anche il primo posto nel girone, il gol di Fellaini tiene aperte le speranze dello United ma i bianconeri si presentano all’ultimo turno, dove andranno a giocare in trasferta contro lo Young Boys, con 2 punti di vantaggio sulla squadra di Mourinho.

    La Roma invece viene a sapere della qualificazione già prima di scendere in campo, il successo del Plzen a Mosca ha regalato gli ottavi ai giallorossi ed al Real Madrid.

    Dopo un buon primo tempo, in cui hanno alcune ghiottissime chance per trovare il vantaggio, gli uomini di Eusebio Di Francesco incassano subito il gol di Bale, grave l’errore di Fazio, poi si espongono alle ripartenze micidiali del Real Madrid e subiscono il 2-0 di Vazquez che chiude la gara.

    Una sconfitta come detto agrodolce che però non è piaciuta al pubblico dell’Olimpico che a fine gara ha accolto con parecchi fischi l’uscita dal campo della Roma.

     

    Partiamo dalla gara casalinga della Juventus contro il Valencia.

    L’inizio vede un paio di lanci interessanti di Bonucci per le punte bianconere. La partita, come previsto la fa la Juve con Ronaldo ispirato e alla ricerca del tiro. I ritmi sono piacevoli con il Valencia che quando può prova a farsi vedere. Al 23° bella giocata di Dybala, palla ad Alex Sandro che mette in mezzo, CR7 va al tiro ma viene contrasto e non trova la porta. Il Valencia ci prova con Wass ma il suo diagonale esce largo. I bianconeri cercano di tenere il pallino del gioco ma peccano nell’ultimo passaggio, la difesa spagnola si salva. Sull’ultima azione del primo tempo serve un vero e proprio miracolo di Szczesny per respingere oltre la traversa il violento colpo di testa di Diakhaby. Si va al riposo sullo 0-0

    Si riparte con un cambio per parte, nella Juve Cuadrado rileva Alex Sandro mentre Marcelino inserisce Gameiro per Rodrigo. Al 59° gran giocata di Cristiano Ronaldo che va sul fondo e mette in mezzo un cioccolatino per Mandzukic, il croato ringrazia e segna. Al 61° Diakhaby, su punizione laterale va a colpire e mette la palla in gol, ma la deviazione è con la mano, gol annullato. La Juve prende in mano la gara e al 69° è Dybala a provarci col tiro a giro, Neto alza in corner. Al 73° Ronaldo salta altissimo per girare in porta il corner di Dybala ma Neto con un balzo blocca il pallone.  Ancora Juve al 81° con una gran giocata Douglas Costa-Ronaldo, la palla arriva a Mandzukic che calcia troppo debolmente, blocca Neto. Il Valencia ci prova ma senza rendersi mai realmente pericoloso, finisce così, la Juventus vince e vola agli ottavi, per il primo posto nel girone di Champions dovrà attendere l’ultima giornata.

    JUVENTUS – VALENCIA 1-0 (59° Mandzukic)

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (46° Cuadrado); Matuidi, Pjanic, Bentancur; Dybala (80° Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Wass, Paulista, Diakhaby, Gayà; Coquelin, Dani Parejo, Kondogbia (72° Soler), Gonçalo Guedes; Santi Mina (67° Batshuayi), Rodrigo (46° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Bentancur (J), Gaya (V), Kondogbia (V), Cuadrado (J), Diakhaby (V), Guedes (V), Batshuayi (V), Matuidi (J)

     

    Passiamo ora al racconto della gara dell’Olimpico tra Roma e Real Madrid.

    Partenza aggressiva della Roma che prova a pressare alto, il Real esce bene e prova con la ripartenza attenta la difesa giallorossa che chiude. Il risultato di Mosca, che ha dato la matematica qualificazione ad entrambe, non agevola i ritmi che rimangono bassi. Al 18° ci prova la Roma in contropiede con Under, la difesa Blancos chiude. Due minuti dopo è il turno di Modric a provare col tiro da fuori ma Olsen respinge. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma Schick prima e Kluivert, entrato per l’infortunato El Shaarawy, poi sprecano. Tra il 34° ed il 36° servono due grandi interventi di Courtois per salvare prima su Schick e poi su Kolarov. Nel primo minuto di recupero clamoroso errore di Under che a due passi dalla linea, con la porta spalancata, calcia alto un perfetto cross rasoterra di Zaniolo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed un pasticcio difensivo di Fazio permette a Bale di presentarsi in area e battere Olsen per il vantaggio dei Blancos. Risposta giallorossa con Zaniolo che va al tiro da dentro l’area ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 59° arriva il raddoppio del Real con la sponda di Benzema per Vazquez che da due passi deposita in rete. La Roma accusa il colpo e per due volte rischia di subire lo 0-3 ma Olsen salva. I ritmi calano drasticamente, i giallorossi non riescono a rendersi insidiosi. Non accade altro, la Roma perde ma è una sconfitta dolce perché i giallorossi ottengono il pass per gli ottavi di Champions.

     

    ROMA – REAL MADRID 0-2 (47° Bale, 59° Vazquez)

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (64° Coric), Cristante; Under, Zaniolo (69° Karsdorp), El Shaarawy (22° Kluivert); Schick.

    Allenatore: Di Francesco.

    REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Marcos Llorente, Modric (81° Valverde), Kroos; Bale (84° Asensio), Benzema (77° Mariano), Lucas Vazquez

    Allenatore: Solari.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Modric (Re), Zaniolo (Ro), Varane (Re).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittoria qualificazione per l’Ajax, 2-0 in casa del Aek Atene. Goleada del Bayern che si qualifica agli ottavi battendo 5-1 il Benfica. Successo pesantissimo dello Shakhtar che vince 3-2 in casa del Hoffenheim e, grazie al 2-2 tra Lione e Manchester City, tiene viva la corsa al secondo posto contro la squadra francese.

  • Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Champions: Juve che personalità, Roma crolla al Bernabeu

    Doveva essere la serata di Cristiano Ronaldo alla prima in Champions con la maglia della Juve ed invece per CR7 è stata una serata chiusa troppo presto.

    L’asso portoghese infatti ha lasciato il campo per un cartellino rosso, dopo segnalazione dell’arbitro di porta, ricevuto per una “tirata” di capelli a Murillo.

    Perso il suo campione, e con almeno 3 palle gol sprecate nei primi minuti, la Juventus ha tirato fuori una prestazione tutta carattere e personalità e con due calci di rigore, uno per tempo, entrambi trasformati da Pjanic ha trovato il doppio vantaggio che poi ha ben gestito dinanzi all’assalto del Valencia. 

    Nell’altra sfida Spagna-Italia, la Roma non è riuscita a reggere all’urto dei tricampioni in carica del Real Madrid. Troppa differenza in campo con i giallorossi che, anche grazie ad un buon Olsen, hanno tenuto la porta inviolata sino al 44°. Trovato il gol con una punizione magica di Isco poi la strada si è messa in discesa con Bale e Mariano Diaz che nella ripresa hanno fissato il definitivo 3-0.

    Veniamo al racconto dell’esordio della Juventus in Champions League.

    Partenza aggressiva del Valencia che prova a pressare a tutto campo senza lasciare possibilità di manovra alla Juve. Al 11° grandissima chance per la Juventus, cross di Bernardeschi, CR7 colpisce male la palla giunge a Mandzukic che colpisce in acrobazia ma manda alto. La Juve cresce e al 16° è Khedira a sprecare da due passi un cross di Ronaldo ben sistemato, verso il tedesco, da Bernardeschi. Il Valencia si ritrae,i bianconeri insistono e al 21° Neto prima salva su Bernardeschi poi Murillo respinge la conclusione di Matuidi a botta sicura. Alla mezz’ora colpo di scena, contatto a palla lontana tra Ronaldo e Murillo, Brych richiamato dall’arbitro di porta decide di espellere il portoghese. Il Valencia prende coraggio e al 38° sfrutta un errore di Alex Sandro e va alla conclusione con Batshuayi, Szczesny però non si fa sorprendere. La Juve in 10 si ripropone in avanti al minuto 44 gran conclusione di Cancelo, palla toccata da Neto sulla traversa, l’azione prosegue con il portoghese che nuovamente prova a calciare ma viene travolto da Parejo, è rigore che Pjanic trasforma. La Juventus va così al riposo in 10 ma con un gol di vantaggio.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 21, che avevano chiuso il primo tempo, in campo. Parte forte il Valencia, ci prova Rodrigo col colpo di testa, palla tra le braccia di Szczesny. Al 49° trattenuta evidente di Murillo su Bonucci, è calcio di rigore, anche stavolta Pjanic trasforma. Il Valencia prova ad aggredire a tutto campo ma la Juventus riesce a chiudere gli spazi. Marcelino inserisce altre due punte ed i padroni di casa accentuano la pressione che porta a diversi calci d’angolo. E’ un vero e proprio assedio, la Juve pare in affanno ma tiene. Al 88° dopo un contrasto violento sulla caviglia, Douglas Costa è costretto a lasciare il campo. Al 95° Rugani nel tentativo di colpire di testa commette fallo, è rigore anche per il Valencia, va Parejo ma Szczesny para. Finisce così la Juventus senza Cristiano Ronaldo, espulso al 30°, nell’esordio della Champions 2018/19 espugna 2-0 il Mestalla. 

     

    VALENCIA – JUVENTUS 0-2 (45° rig., 50° rig. Pjanic)

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Vezo (57° Cheryshev), Gabriel, Murillo, Gaya; Soler, Parejo, Wass, Guedes (70° Mina); Rodrigo, Batshuayi (70° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (23° Emre Can), Pjanic (66° Douglas Costa (88° Rugani)), Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Parejo (V), Murillo (V), Vezo (V), Alex Sandro (J), Szczesny (J), Rugani (J).

    Espulso: Cristiano Ronaldo (J).

     

    Passiamo ora alla gara di esordio della Roma.

    Parte forte il Real Madrid, al 4° Bale riesce a trovare la possibilità di concludere, la palla esce di poco. Passano 4 minuti ed è Isco ad avere la palla del vantaggio, Olsen però non si fa sorprendere e respinge. La Roma pare in difficoltà le merengues continuano a premere e prima Carvajal spreca da due passi poi è De Rossi a sbrogliare una complicata matassa. Alla mezz’ora si vede anche la Roma ma la conclusione di Nzonzi è troppo debole per impegnare Navas. Nel giro di 2 minuti Olsen, tra il 37° ed il 39°, si erge a protagonista, prima anticipa Benzema su pericoloso cross di Marcelo poi ci prova anche Sergio Ramos ma ancora una volta Olsen si fa trovare pronto e salva la sua porta, tocca poi ad Isco ma il portiere svedese non si fa superare. Al 44° però i giallorossi devono capitolare sul perfetto calcio di punizione di Isco. Il primo tempo si chiude con le merengues avanti 1-0.

    Il secondo tempo riparte con gli stessi 22 in campo. Parte bene la Roma con Under che impegna Navas. Il Real Madrid però non sta a guardare e al 51° la traversa salva i giallorossi sulla conclusione di Bale. Il gol del raddoppio però è nell’aria ed al 58° contropiede letale del Real con Bale che si lancia nello spazio, supera in velocità Manolas e poi col diagonale batte Olsen. Gli uomini di Di Francesco non stanno a guardare e al 63° ci prova Kolarov ma Navas risponde. Entra anche Schick e l’attaccante ceco al 73° spreca un contropiede di Under. Gli spagnoli hanno in pugno il controllo della gara e al 79° Asensio con un gran numero in area costringe Olsen all’ennesima parata. Schick dimostra di essere in serata no ed al 87° infatti spreca un’altra occasione. Al 91° le Merengues la chiudono definitivamente con un gran tiro dal limite di Mariano Diaz che non lascia scampo ad Olsen. Finisce così, esordio amaro per la Roma in Champions, al Bernabeu vince il Real Madrid 3-0.

     

    REAL MADRID – ROMA 3-0 (44° Isco, 58° Bale, 91° Mariano Diaz)

    REAL MADRID (4-3-3): Navas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro, Modric (85° Ceballos); Bale (73° Mariano Diaz), Benzema (62° Asensio), Isco.

    Allenatore: Lopetegui.

    ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Zaniolo (54° Pellegrini), Nzonzi (69° Schick), De Rossi; Under, Dzeko, El Shaarawy (62° Perotti).

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Sergio Ramos (Re), De Rossi (Ro), Dzeko (Ro)

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata sorprende il k.o. casalingo del Manchester City contro il Lione. Vittorie per Ajax, Bayern e Manchester United. Finiscono 2-2 sia Shakhtar-Hoffenheim che Viktoria Plzen-Cska Mosca. 

  • Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve l’affare del secolo? Forse si, forse no, sarà il tempo a darci le risposte, quel che è certo è che erano anni che in Italia non si viveva un evento mediatico rumoroso per l’arrivo nella nostra Serie A di un campione del genere!

    Ricapitolando velocemente, dopo giorni in cui le voci si rincorrevano tra incredulità, speranze e certezze di veder realizzato il sogno di CR7 con la maglia bianconera, nel pomeriggio di ieri, il sito ufficiale del Real Madrid, annunciava la volontà di Cristiano Ronaldo di lasciare il club dei blancos in cerca di nuovi stimoli. Solo dopo la chiusura della borsa di Milano anche la Juventus FC dava il benvenuto al suo nuovo campione.

    Cristiano Ronaldo alla Juve

    L’affare si è concluso per 100 milioni pagabili in due esercizi, altri 5 milioni per il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni. Con il calciatore invece è stato sottoscritto “un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022 da 30 milioni a stagione“.

    Cristiano Ronaldo alla Juve: quali benefici?

    L’affare che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juve complessivamente dovrebbe raggiungere cifre intorno ai 400 milioni di euro, una cifra che il club bianconero, che nel corso degli ultimi 5 anni ha visto aumentare il suo fatturato, dovrebbe essere in grado di sostenere. A tal proposito merita attenzione una scrupolosa analisi realizzata dal sito Calcio&Finanza che qui riassumiamo.

    Per tirare le somme ed effettuare una stima di quanto impatti l’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019, perché solo stime si possono fare, bisogna valutare due voci: la prima è il costo che gravera’ sull’azienda, al di la di stipendio netto e lordo, che dovrebbe aggirarsi tra i 68 e i 69 milioni di euro a esercizio, la seconda è il costo di trasferimento che la Juventus dovrà pagare, in due mandati, al Real Madrid, cioè 112 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Tutto questo va quindi visto in ottica della durata del contratto, cioè 4 anni, per arrivare così a ottenere una somma tra il valore del cartellino e gli oneri accessori capitalizzati di 28 milioni di euro l’anno. L’impatto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019 della Juventus, è pertanto stimato in 96,42 milioni.

    Come coprire dunque questa cifra così importante? Tralasciando i ricavi che ne deriverebbero dalle cessioni di alcuni giocatori, è prima di tutto grazie al rincaro degli abbonamenti dello Stadium (di circa il 30% in più rispetto alla passata stagione) che la società può contare su un aumento nel fatturato di 20 milioni. Sono circa 30 milioni invece i ricavi che ne deriverebbero dalla Champions League (ipotizzando un percorso simile a quello della stagione 2017/2018) mentre sfiorerebbero i 50 in caso di vittoria finale. Non è da trascurare un altro dato, che è quello legato agli sponsor di CR7. Il portoghese infatti è testimonial di Nike ma anche Armani, Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota, TAG Heuer. Il risultato potrebbe essere quello di portare gli sponsor ad aprire trattative nuove con il club bianconero (Difficile che Adidas, sponsor della Juve, decida di investire per il testimonial di punta di un diretto competitor).

    Store online della Juventus irraggiungibile per i troppi accessi

    E ancora, la Juventus punta a capitalizzare anche con la vendita di magliette di CR7. Se si ipotizza che nell’arco dell’anno la Juve vende 1 milione di magliette l’incasso sarebbe di oltre 90 milioni di euro e, considerato che lo store online del club bianconero nelle prime ore dopo l’annuncio di ieri è rimasto a lungo down e irraggiungibile, non fatichiamo a credere che i ricavi potrebbero essere anche superiori. Insomma, tra gadget, pubblicità e magliette, l’acquisto di Ronaldo potrebbe anche essere totalmente finanziato da questo giro di denaro.

    L’effetto social dopo l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve

    Cristiano Ronaldo è indubbiamente il calciatore più popolare del momento. È la persona più seguita al mondo e la sua popolarità sicuramente porterà benefici economici anche al club. Sono oltre 330 milioni di followers suddivisi sui tre social di Ronaldo, un dato che non possiamo assolutamente trascurare. Non a caso, tra i tanti effetti registrati dal trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, è interessante sottolineare anche quello relativo all’aumento di followers sui canali social ufficiali dei bianconeri. Su Facebook i follower sono passati a circa 33 milioni circa, una crescita di quasi 300.000 nuovi follower rispetto al pomeriggio di ieri. Su Twitter invece è di poco superiore a 6.159.000 per una crescita superiore ai 100.000. Infine, su Instagram, i follower sono arrivati a 11.170.000, quando nella giornata di ieri – prima dell’annuncio ufficiale – erano fermi a poco oltre i 10 milioni.

    Effetto Ronaldo per l’Italia

    Analizzati rapidamente i benefici prettamente economici dall’arrivo di CR7 alla Juve passiamo a quelli che potenzialmente potrebbe portare al movimento calcistico italiano e alla nostra economia in generale. L’arrivo di uno dei giocatori più forti al mondo in attività è sicuramente uno spot importantissimo per il calcio italiano che proprio quest’anno, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, ha bisogno di un buon rilancio per il futuro. L’arrivo di un campione della sua caratura potrebbe spingere altri campioni verso il nostro campionato, inoltre le stesse società avversarie della Juve ne gioveranno in termini economici. Infatti la voglia di vedere in campo Cristiano Ronaldo produrrà certamente l’effetto di riempire gli stadi di Serie A.

    Infine anche il potenziale turistico non è da trascurare, nelle scorse ore infatti anche la città di Torino, attraverso le parole del suo asssessore al turismo, si è detta pronta ad accoglierlo, e sta già cominciando a lavorare per trovare nuove strategie turistiche e di comunicazione che gravitino attorno a lui e alla sua maglia numero 7. Il suo arrivo – spiega l’assessore Sacco – “attrarrà turisti per vedere gli allenamenti, le partite, per visitare i musei. Dobbiamo studiare come capitalizzare il suo arrivo alla Juve, e il grande investimento che ha fatto la società bianconera”.
    Basterà attendere lunedì 16 luglio, giorno in cui CR7 arriverà a Torino dove ad attenderlo per la presentazione, in pieno stile Hollywoodiano allo Stadium, ci saranno oltre ai tanti tifosi bianconeri, anche numerosi operatori TV di tutto il mondo!

    E voi che idea vi siete fatti sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juve?

  • Karius distrugge i sogni del Liverpool. Il Real mette la terza

    Karius distrugge i sogni del Liverpool. Il Real mette la terza

    Il Real Madrid e Zinedine Zidane entrano ancora di più nella storia della Champions League, i blancos conquistano la terza coppa consecutiva, nessuno nell’era Champions ne aveva mai vinte due di fila figuriamoci tre, mentre l’allenatore francese è il primo ad alzare il massimo trofeo europeo per club per tre stagioni consecutive. Un successo per 3-1 agevolato anche dall’infortunio di Salah al 30° e a due papere del portiere Karius che ha praticamente regalato i gol che hanno aperto (Benzema) e chiuso la gara (Bale). In mezzo il momentaneo pareggio di un ottimo Mané ed un gioiello in rovesciata confezionato da Gareth Bale. 

    La rovesciata capolavoro di Bale | © UEFA

    Tantissimi complimenti al Real Madrid ma anche qualche rimpianto per gli uomini di Klopp che fino a quando Salah è rimasto in campo, ha saputo tenere testa e mettere in difficoltà la squadra di Zidane che nei primi minuti ha giocato sulla difensiva.

    Uscito l’egiziano i Blancos hanno provato a prendere in mano il pallino del gioco, hanno sbloccato la gara con Benzema, con la complicità di Karius, hanno incassato il colpo del pareggio rispondendo con il capolavoro di Bale, hanno tirato un sospiro di sollievo quando il palo ha negato il 2-2 a Mané e poi l’hanno chiusa ancora con Bale, nuovamente con l’aiuto di una papera del portiere dei Reds.

    Loris Karius si scusa con i tifosi del Liverpool | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della finale di Champions League.

    Partono meglio i Reds che provano a costruire trame in velocità e ad esercitare una pressione alta. Il Liverpool mantiene un atteggiamento aggressivo che non permette al Real di giocare. I blancos si fanno vedere al 10° con un tiro da fuori di Marcelo che però non impensierisce Karius. Il Liverpool cresce, spaventa la difesa avversaria con un paio di flipper all’interno dell’area ma rischia al 15° quando una palla persa da Firmino permette a Carvajal di innescare Ronaldo, la conclusione di CR7 però finisce alta. Al 23° doppia chance per il Liverpool, Robertson mette una gran palla in mezzo, Firmino si gira su se stesso e calcia, la palla respinta giunge ad Alexander-Arnold che tira di prima, bravo Navas a bloccare. Intorno alla mezz’ora svolta clamorosa della gara, Ramos trascina a terra Salah, l’egiziano nel cadere si procura un infortunio alla spalla che dopo pochi minuti lo costringe al cambio. Al 36° problema muscolare per Carvajal, anche lui deve lasciare il campo. Al 43° gran colpo di testa di Ronaldo, respinge Karius, arriva Benzema che deposita in rete ma si alza la bandierina, gol annullato. Nel secondo minuti di recupero gran conclusione di Benzema, fuori non di molto. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi che aveano concluso la prima frazione ed al 47° pasticcio di Lallana che serve involontariamente Isco, lo spagnolo calcia ma centra la traversa. Al 51° errore clamoroso di Karius che nel cercare di far ripartire l’azione, con il rinvio di mano centra Benzema che di rimpallo deposita la palla in rete. La reazione Reds è immediata e al 55° su azione di corner Mané si fionda sulla sponda di Lovren e batte Navas per il pareggio. Al 63° il Real Madrid si riporta in vantaggio con una rovesciata strepitosa di Bale che non lascia scampo a Karius. La reazione del Liverpool è nuovamente nei piedi di Manè, il senegalese lascia partire un gran tiro che centra il palo. Il Real cerca di chiudere la gara ma per due volte Ronaldo non riesce a far partire il colpo del k.o. Al 81° Bale serve un assist perfetto per Benzema che colpisce al volo, Karius respinge la conclusione. Al 83° altra papera di Karius che si fa sfuggire di mano una conclusione, non certo impossibile, di Bale. E’ la pietra tombale per le speranza degli uomini di Klopp, finisce così, per il terzo anno di fila è il Real Madrid a conquistare la Champions League.

     

    REAL MADRID – LIVERPOOL 3-1 (51° Benzema (R), 55° Manè (L), 63°, 83° Bale (R))

    Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal (36° Nacho), Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modric, Casemiro; Isco (61° Bale); Benzema (88° Asensio), Ronaldo

    Allenatore: Zidane.

    Liverpool (4-3-3): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Henderson, Milner (83° Emre Can), Wijnaldum; Salah (30° Lallana), Manè, Firmino.

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Mané (L)

  • Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Juve che beffa, la rimonta si ferma al 97°

    Una beffa, una vera e propria doccia gelata nell’ultimo minuti di recupero toglie alla Juve la gioia di una vera e propria impresa sfiorata al Bernabeu.

    I Bianconeri hanno giocato una grandissima partita, passati subito in vantaggio, hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 grazie alla doppietta di Mandzukic. Al 61° al gol di Matuidi la rimonta era stata totalmente compiuta. Sembrava tutto apparecchiato per i supplementari poi a pochi secondi dal 93° è arrivato il rigore fischiato per il contatto Benatia-Vazquez che ha portato alle violente proteste di Buffon, poi espulso, e al gol di Cristiano Ronaldo che ha fissato l’uno a tre che è valso il passaggio del turno per i Blancos.

    C’è tanto rimpianto, un po’ per la gara d’andata, la si poteva giocare decisamente meglio, un po’ per l’episodio finale, a Torino un contatto su Cuadrado all’ultimissimo secondo non fu fischiato.

    Alla Juventus rimane la piccola soddisfazione di aver tenuto in scacco il Real Madrid ed aver espugnato il Bernabeu con un 3-1 che purtroppo però non è servito al passaggio del turno.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e la Juventus passa subito in vantaggio, grande azione di Douglas Costa, palla a Khedira che pennella un cross perfetto per la testa di Mandzukic ed il croato segna. Al 7° ancora Douglas Costa, il brasiliano va via sul fondo ma Navas è bravo a salvarsi in due tempi su Higuain. Al 10° una leggerezza di Mandzukic permette al Real di arrivare in area con la combinazione veloce, Bale va al tiro, Buffon respinge corto, il gallese ci riprova di tacco ma mette fuori. Al 13° il Real trova il pareggio ma Isco si fa trovare in fuorigioco sulla respinta di Buffon. La Juve però c’è e Mandzukic su corner ha una grossa chance per raddoppiare ma il suo tocco sul corner di Pjanic è troppo centrale. Al 17° problema per Allegri, De Sciglio è costretto a lasciare il campo per infortunio a Lichtsteiner. Al 34° Isco scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Buffon ma il portiere della Juve è bravo a chiudere lo specchio. Al 37° la Juve raddoppia, Lichtsteiner trova un cross perfetto per Mandzukic che colpisce ancora di testa bucando Navas. Nel primo minuto di recupero la traversa salva la Juventus dal perfetto colpo di testa di Varane, si va al riposo sul doppio vantaggio per gli uomini di Allegri. 

    Si riparte nel secondo tempo con un doppio cambio nel Real, escono Casemiro e Bale ed entrano Lucas Vazquez e Asensio. Il primo pericolo lo crea Douglas Costa che si accentra e lascia partire il sinistro che finisce alto. Il Real Madrid inizia il suo palleggio e si rende insidioso al 57° con la conclusione di Cr7 bloccata da Buffon. La risposta bianconera è immediata con il tiro di Higuain respinto da Navas. Al 61° cross di Douglas Costa, papera di Navas che si perde il pallone, arriva Matuidi che deve solo spingerlo in porta. Il Real Madrid prova a crescere anche cercando di approfittare della stanchezza della Juve. Al 74° una conclusione deviata da Pjanic spaventa Buffon ma finisce sul fondo di un niente. Al 78° strepitoso Buffon che salva in tuffo la conclusione di Isco deviata da Benatia. La sfida sembra destinata a scivolare ai supplementari ma proprio all’ultimo secondo una sponda di Cristiano Ronaldo trova solo Vazquez che sta per calciare ma viene toccato da Benatia, l’arbitro fischia il rigore che scatena le proteste che portano al rosso di Buffon. Szczesny entra al posto di Higuain ma non riesce nel miracolo di fermare Cristiano Ronaldo, la Juve sfiora l’impresa leggendaria ma in semifinale va il Real Madrid.

     

    REAL MADRID – JUVENTUS 1-3 (2°, 37° Mandzukic (J), 61° Matuidi (J), 97° rig. Ronaldo (R))

    Real Madrid (4-4-2): Navas; Carvajal, Vallejo, Varane, Marcelo; Kroos, Casemiro (46° Asensio), Modric (74° Kovacic), Isco; Bale (46° Lucas Vazquez), Ronaldo.

    Allenatore: Zidane.

    Juventus (4-3-3): Buffon; De Sciglio (17° Lichtsteiner), Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic, Khedira; Douglas Costa, Higuain (96° Szczesny), Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Pjanic (J), Carvajal (R), Mandzukic (J), Lichtsteiner (J), Alex Sandro (J), Douglas Costa (J), Marcelo (R), Benatia (J), Ronaldo (R)

    Espulso: Buffon (J)