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  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Boston non si ferma, 3-0 sui Magic

    I Boston Celtics portano a casa anche gara 3 contro gli Orlando Magic e si apprestano a varcare per l’ennesima volta nella loro pluriennale e vincente storia le soglie della Finale NBA che con ogni probabilità li vedrà affrontare i Los Angeles Lakers per una sfida tra le 2 squadre più titolate dell’intera Lega.

    Praticamente senza storia la partita che dura appena 4 minuti, quando i biancoverdi piazzano un parziale di 14-0 che annichilisce mantalmente gli avversari che non riusciranno più a recuperare lo svantaggio permettendo a Boston di giocare tranquilla e di divertirsi grazie ad una regia fuori dal normale di Rajon Rondo.
    12 punti segnati nei primi 12 minuti per Orlando, contro i 27 dei Celtics. Senza storia anche il secondo periodo terminato sul 51-34.
    Il +17 non dà tranquillità ai padroni di casa che continuano a martellare il canestro avversario e alla fine del terzo parziale il distacco è abissale: 75-47 con 28 punti di margine che umiliano la squadra della Florida che in tutta la serie non sta veramente capendo niente di come fermare gli avversari. Ultimo quarto in scioltezza per gli ex campioni che chiudono il conto sul 94-71.

    Ottime le prove di Glen Davis con 17 punti, del solito capitano Paul Pierce con 15 e ben 9 rimbalzi, Ray Allen chiude a quota 14 e Rondo con 11 punti e 12 assist. Bene la coppia Garnett-Wallace con 10 punti a testa e 10 rimbalzi in totale.
    Male invece i Magic, sia nelle percentuali dal campo, che al tiro da 3 e nei rimbalzi, stradominati dai voraci Celtics sotto i tabelloni e nella difesa sull’uomo.
    Vince Carter e Jameer Nelson top scorer a quota 15 punti, 12 punti del francese Pietrus, ma veramente inguardabili il solito Rashard Lewis che nella serie è come se non avesse messo mai piede in campo (4 punti e nient’altro), e sottotono anche Dwight Howard (7 punti e 7 rimbalzi), ben marcato da Perkins (che sta facendo un lavoro straordinario in difesa) e Wallace.
    Magic ora con le spalle al muro, hanno l’ultima possibilità per cercare di ritornare a giocare ad Orlando ma dovranno vincere gara 4 e onestamente, per quello che si è visto in queste 3 sfide la cosa appare molto ma molto improbabile. Nell’NBA non bisogna mai scrivere la parola fine prima che ciò avvenga veramente, ma nessuna squadra è riemersa dopo un 3-0, e sembra veramente dura che i Magic possano farsi carico di questa impresa.

    Risultati NBA del 22 maggio 2010

    Boston Celtics – Orlando Magic 94-71
    –> Bos: Davis 17, Pierce 15, Ray Allen 14 – Orl: Carter 15, Nelson 15, Pietrus 12

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 0-3
    Lakers-Suns 2-0

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Pierce porta i Celtics sul 2-0 contro i Magic

    Per la prima volta nella sua gloriosa storia, Boston vince 2 partite in trasferta in apertura di una serie playoff e si porta ad un passo dalla qualificazione alla Finale NBA.
    Grande gara del capitano di 1000 battaglie Paul Pierce, autentico trascinatore dei suoi, ben assistito dal playmaker Rajon Rondo, vero punto di forza di questi Celtics nella finora trionfale post season.
    Il primo quarto è di Orlando che si impone per 27-28 ma Pierce nel secondo si carica la squadra sulle spalle e permette ai biancoverdi di andare al riposo con 2 punti di vantaggio, ridicolizzando il povero Pietrus: 53-51 il parziale e Pierce ha già 22 punti sul tabellino dei marcatori.
    Il secondo tempo vede protagonista Dwight Howard che però, a causa del quarto fallo deve uscire dal campo, Boston così prende coraggio e con un parziale di 13-1 griffato Garnett va in fuga con gli avversari che smarriscono la via del canestro con 8 errori consecutivi. Nel quarto quarto la tripla di Wallace sembra chiudere la gara ma il sesto fallo di Perkins, la duttilità di Redick e l’energia di Howard ribaltano la situazione con Carter che trova il canestro del vantaggio a 3 minuti e mezzo dal termine. I Celtics non mollano e tornano avanti, Glen Davis difende da campione su qualsiasi avversario, Nelson smarrisce la via del gioco e manda in confusione i suoi compagni. Sul -1 i Magic fanno fallo su Pierce che mette i liberi del +3 biancoverde, Carter sull’azione successiva trova il sesto fallo proprio di Pierce ma dalla lunetta, sebbene gran tiratore di liberi, fallisce per 2 volte il bersaglio. Azione successiva che vede sbagliare il tiro della possibile sicurezza anche a Boston, Nelson allora prova ad impattare la gara con pochi decimi di secondo tirando da metà campo ma ovviamente il tiro non va a bersaglio. Finisce 95-92 con 28 punti di Pierce e 25 di Rondo. Egregio secondo tempo di Kevin Garnett (10 punti, 9 rimbalzi e 2 stoppate), unica nota stonata il contributo minimo di Ray Allen (4 punti, praticamente annullato da J.J. Redick).
    Ad Orlando non bastano i 30 punti di Howard e i 16 a testa di Vince Carter e dello stesso Redick. Totalmente fuori gara Nelson (9 punti ma con 12 tentativi dal campo), inguardabile per la seconda gara consecutiva Rashard Lewis con 5 miseri punti, lui che dovrebbe fare la differenza mettendo in crisi Garnett.
    Boston si ritrova quindi con un grande vantaggio, Orlando è quasi KO, gara 3 al “Garden”, sul parquet amico dei Celtics, è in programma sabato 22 maggio e potrebbe far cadere quasi definitivamente la testa dei Magic le cui speranze ormai sono appese ad sottile filo.

    Risultati NBA del 18 maggio 2010

    Orlando Magic – Boston Celtics 92-95
    –> Orl: Howard 30, Redick 16 , Carter 16 – Bos: Pierce 28, Rondo 25, Garnett 10, Perkins 10

    LE SERIE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Magic-Celtics 0-2
    Lakers-Suns 1-0

  • NBA playoff 2010, Finali di Conference: Orlando Magic – Boston Celtics

    Orlando Magic e Boston Celtics si ritrovano un anno dopo a scontrarsi nuovamente nella post season.
    Se nella passata stagione la sfida era valida per le Semifinali di Eastern Conference, con i Magic che a sorpresa eliminarono gli allora campioni in carica, ora la serie varrà l’accesso per la Finale NBA.
    La situazione sembra essersi capovolta con Orlando che parte in vantaggio, ma Boston ha dimostrato di poter dire la sua eliminando nella serie precedente la migliore squadra della Lega e il miglior giocatore del mondo dalla corsa al titolo ovvero i Cleveland Cavaliers e LeBron James.
    Finale NBA che le due squadre hanno raggiunto negli ultimi due anni. Vincenti i Celtics nel 2008, perdenti i Magic nel 2009.
    Boston ha tutto quello che serve per mettere in difficoltà il convulso e affascinante sistema offensivo dei Magic. Orlando ha la convinzione mentale e una freschezza fisica che alla lunga può risultare letale per i Celtics.
    Il precedente della Semifinale di Conference dello scorso va preso con le pinze del caso. Quest’anno è tutta un’altra storia. Facce nuove, facce diverse.
    In Regular Season, il parziale è favorevole ad Orlando che è stata in grado di vincere 3 partite contro una sola dei Celtics.
    Sarà una serie che vivrà di dettagli, difesa e tanta, tantissima fisicità.
    Orlando poi partirà avvantaggiata dal fatto di aver riposato avendo eliminato gli Atlanta Hawks in sole 4 gare, così come nel primo turno era capitato con Charlotte Bobcats. I Magic sono gli unici ad essere imbattuti nella post season e se ciò è avvenuto un motivo ci sarà di certo. Orlando ha potuto preparare le migliori soluzioni tattiche per affrontare l’avversario nel secondo turno, con Van Gundy che ha potuto studiare ogni singola debolezza dei Celtics per poterne trarre vantaggio.

    I Magic hanno trovato l’apporto, finalmente, di Jameer Nelson in questi playoff, e con il gioco interno di Howard restano una delle squadre più difficili da fermare: un mix di “dentro-fuori” che se attuato con perizia risulta devastante. Se si decide di dare la palla dentro il pitturato, Dwight Howard risulta letale visto il suo strapotere fisico. Se la palla viene fatta girare sugli esterni, i Magic hanno giocatori che risultano pericolosissimi nel tiro dalla lunga distanza come Vince Carter, Jameer Nelson, Rashard Lewis, J.J. Redick, Matt Barnes, Jason Williams e Mickael Pietrus. E quando queste 2 armi funzionano assieme praticamente Orlando diventa imbattibile.
    Sono 4 i giocatori da cui dipendono le fortune dei Celtics e stiamo parlando in primis di Paul Pierce, poi di Kevin Garnett, di Ray Allen, e di Rajon Rondo che citiamo per ultimo ma sembra essere il vero ago della bilancia dei biancoverdi come dimostrato nel confronto contro i Cavs di James soprattutto nella spettacolare gara 4 in cui ha messo a referto una stratosferica tripla doppia da 29 punti, 18 rimbalzi e 13 assist.

    I Magic dovrebbero scendere in campo con questo quintetto: Jameer Nelson e Vince Carter come guardie, Rashard Lewis e Matt Barnes come ali e Dwight Howard come centro. Dalla panchina potrebbero risultare decisivi il francese Mickael Pietrus (gran difensore e buon attaccante) Marcin Gortat come cambio di Howard, J.J. Redick tiratore terrificante e Jason Williams a portare tanta esperienza quando conta. Ricordiamo che la panchina dei Magic è stata la migliore nella regular season assieme a quella dei Cavs.
    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace che già contro Cleveland ha fatto vedere qualcosa di buono contribuendo alla clamorosa eliminazione degli ex favoriti al titolo del 2010.

    Chiavi della serie saranno, banalmente, i puri scontri tra gli interpreti dei vari ruoli: Barnes e Pietrus (a turno) dovranno limitare il capitano biancoverde Paul Pierce, Lewis dovrà fare i salti mortali per rendere innocuo Garnett e garantire comunque il suo contributo in attacco, Carter risulterà decisivo se Ray Allen lo dovrà inseguire per tutto il parquet, Nelson avrà l’arduo compito di bloccare la mente dei Celtics ovvero Rajon Rondo (e qui si potrebbe spostare l’equilibrio della serie) e infine il centro di Boston, Perkins, dovrà cercare di fare bella figura contro Howard, cosa un pò improbabile a dire la verità.
    Tutto molto semplice, ma da questi duelli dipenderà l’esito del risultato!

    Si parte oggi alle 21.30 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Boston Celtics @ Orlando Magic domenica 16 maggio 3.30 pm (21.30 italiane)
    Gara 2: Boston Celtics @ Orlando Magic martedì 18 maggio 8.30 pm (02.30)
    Gara 3: Orlando Magic @ Boston Celtics sabato 22 maggio 8.30 pm (02.30)
    Gara 4: Orlando Magic @ Boston Celtics lunedì 24 maggio 8.30 pm (02.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Orlando mercoledì 26 maggio
    Gara 6: @ Boston venerdì 28 maggio
    Gara 7: @ Orlando domenica 30 maggio

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Boston passeggia a Cleveland

    I Boston Celtics umiliano i Cleveland Cavaliers e si portano avanti 3-2 nella serie con la possibilità di chiudere il conto in gara 6 da disputare in casa.
    Partita equilibrata fino all’intervallo, dove Cleveland chiude il primo quarto sul +3 per poi subire (dopo essersi trovata anche a guidare sul +8 nel secondo quarto) un parziale di 16-0 che fa andare al riposo i Celtics sul +6. Nel secondo tempo è tutta un’altra partita con Boston che prende il largo soffrendo solo i pick ‘n roll tra O’Neal e Williams. Il terzo quarto dice 30-19 Celtics e il match sembra già in ghiacciaia, ma i biancoverdi non paghi del risultato arrotondano fino al + 32 segnando ben 40 punti nell’ultimo periodo infliggendo ai Cavs e a James una vera e proprie umiliazione, spostando l’inerzia della serie e conseguentemente del futuro della franchigia dell’Ohio se dovesse arrivare un’inaspettata eliminazione (ciò vorrebbe dire addio alle speranze di rifirmare LeBron James e si inizierebbe a ricostruire tutto dall’inizio). Biancoverdi che infliggono agli avversari la più pesante sconfitta interna nei playoff della loro storia ridando pan per focaccia dopo l’umiliazione subita in casa in gara 3 che ha prodotto il medesimo risultato a parti invertite.
    Inguardabile James che chiude con 15 punti, 6 rimbalzi e 7 assist ma 3/14 dal campo, migliore per i Cavs il positivo (in tutta la serie ma molte volte lasciato inspiegabilmente troppo in panchina da coach Mike Brown) Shaquille O’Neal con 21 punti 4 rimbalzi e 4 stoppate. Male Williams e Jamison con 9 punti per entrambi. Parker chiude con 14 punti ma la sua buona prestazione ovviamente non serve quasi a nulla.
    Per i Celtics c’è uno stellare Ray Allen con 25 punti e 6/9 dalla lunga distanza, capitan Pierce, da antologia, aggiunge 21 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, 18 punti per Garnett, 16 per Rondo e 15 provengono da un ispirato Glen Davis.
    Gara 6 è in programma giovedì 13 a Boston con i padroni di casa pronti a chiudere la serie e a mandare a casa molto prima del previsto i favoriti al titolo, occasione troppo invitante da lasciarsi sfuggire, ma onestamente al momento tra le 2 squadre non c’è storia con i biancoverdi letteralmente dominatori.
    Cavaliers, ora, con le spalle al muro e soprattutto coach Mike Brown dovrà cercare di invertire la rotta con qualche nuova idea se quest’Estate vorrà essere confermato sulla panchina dei Cavs, visto che molte sue decisioni, non solo in questi playoff, ma nell’arco di tutta la stagione, hanno fatto storcere il naso a molti tifosi di Cleveland, nonostante la squadra abbia ottenuto il miglior record della Lega.

    Risultati NBA dell’11 maggio 2010

    Cleveland Cavalies – Boston Celtics 88-120
    –> Cle: O’Neal 21, James 15, Parker 14 – Bos: R. Allen 25, Pierce 21, Garnett 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 2-3
    Magic-Hawks 4-0 (Magic alla Finale di Conference)
    Lakers-Jazz 4-0 (Lakers alla Finale di Conference)
    Suns-Spurs 4-0 (Suns alla Finale di Conference)

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Boston domina a Cleveland, Suns OK

    Un incredibile terzo quarto dei Celtics rovina la festa al neo MVP della Lega, LeBron James, e permette ai biancoverdi di pareggiare la serie e di spostare il fattore campo dalla propria parte.
    Primi 2 periodi equilibrati, al ritorno in campo dalla pausa lunga però i Celtics sembrano molto diversi giocando con più aggressività e determinazione, lasciando ai Cavs solo le briciole e dimostrando a tutto il pubblico la loro pericolosità. Bagliori in alcuni frangenti della squadra che vinse il titolo quasi 2 anni fa, difesa impenetrabile (solo 12 punti concessi nell’intero terzo quarto) a fronte di un attacco più che mai efficace ben orchestrato da Rajon Rondo (ben 19 assist, record di franchigia nei playoff pareggiato). Celtics anche a +25 con gli spettatori increduli dello spettacolo davanti ai loro occhi.
    Cavs che si portano fino al -10 a 3 minuti dalla fine ma un super parziale di 11-3 congela la partita e permette a Boston di guardare con più fiducia al futuro.
    Come già detto, ottimo Rondo con 13 punti e 19 assist, Ray Allen mattatore con 22 punti, doppia doppia di un sostanzioso Kevin Garnett (18+10 rimbalzi), e finalmente esce dal letargo Rasheed Wallace che con 17 punti è il jolly della squadra di coach Doc Rivers.
    Male Cleveland, in tutti i suoi interpreti, da James (24 punti e 5 palle perse, mai decisivo quando bisognava prendersi la squadra sulle spalle e condurla alla rimonta) a Williams (4 miseri punti e 1/9 dal campo), per finire a coach Mike Brown (solo 18 minuti per O’Neal quando i lunghi di Boston hanno banchettato allegramente sotto i tabelloni vincendo la lotta a rimbalzo per 43-32).
    Ora si va tutti in Massachusetts per gara 3 e gara 4 dove i padroni di casa se non vorranno perdere l’enorme vantaggio accumulato ieri notte dovranno dare il meglio e portare a casa entrambe le partite.

    Partita molto emozionante in Arizona dove a spuntarla alla fine sono i padroni di casa di Phoenix.
    Partita fatta di parziali per sorpassi e controsorpassi, con momenti di dominio di una squadra e poi dell’altra. Sicuramente la serie più interessante tra le 4 per via di 2 filosofie di gioco completamente opposte.
    Alla fine si nota una curiosità, gli uomini in doppia cifra per le 2 squadre sono i cosiddetti “Big Three”, mentre i rispettivi compagni non riescono a raggiungere la doppia cifra di fatturato: per gli Spurs Ginobili piazza 27 punti, seguito a ruota da Parker con 26 e Duncan con 20 (a cui aggiunge 11 rimbalzi).
    I suns trovano in Nash il loro uomo chiave con il canadese che non delude e piazza 33 punti e 10 assist, poi Jason Richardson con 27 e doppia doppia per Stoudemire da 23 punti e 13 rimbalzi. Un pò anonimi i 2 Hill, Grant per i Suns con 7 punti e George per gli Spurs con 9, entrambi in 32 minuti di gioco abbondanti. Gara2 sempre a Phoenix è in programma mercoledì 5 aprile.

    Risultati NBA del 3 maggio 2010

    Cleveland Cavaliers – Boston Celtics 86-104
    –> Cle: James 24, Jamison 13, Hickson 13 – Bos: Allen 22, Garnett 18, Wallace 17
    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 111-102
    –> Pho: Nash 33, Richardson 27, Stoudemire 23 – SA: Ginobili 27, Parker 26, Duncan 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 0-0
    Lakers-Jazz 1-0
    Suns-Spurs 1-0

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Cleveland Cavaliers – Boston Celtics

    La serie tra i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics nelle semifinali di Eastern Conference vede risvolti molto interessanti: da una parte una squadra, quella dei Cavs, che pende dalle magie di LeBron James, dall’altra invece ci sono 4 giocatori da cui dipendono le fortune dei Celtics e stiamo parlando in primis di Paul Pierce, poi di Kevin Garnett, di Ray Allen, e di Rajon Rondo che citiamo per ultimo ma sembra essere il vero ago della bilancia dei biancoverdi.

    La sfida che partirà stasera è la ripetizione di quella di 2 anni or sono quando sempre in semifinale di Eastern Conference i Celtics, poi campioni NBA, eliminarono i Cavs solo a gara 7 (memorabili le prestazioni nell’ultima gara di James e Pierce ad oltre 40 punti!) e sudando più del necessario contro una squadra che era molto James dipendente.
    Ora le cose sono molto cambiate visto che i Cavs per puntare al titolo hanno messo sotto contratto giocatori di valore che possono aiutare il fenomeno in maglia 23 in ogni frangente di gioco, levandogli parecchia pressione e in alcuni casi diventando molto poco decifrabili. Il perno della squadra resta LeBron ma ad infilare il canestro avversario c’è un gran supporting cast fatto da gente navigata ed esperta che ha dato finora e continuerà a dare il suo contributo.
    Boston dal canto suo è sempre formazione insidiosissima, lo dimostra il fatto di aver eliminato i sempre pericolosi Miami Heat nel primo turno in sole 5 gare quando c’erano molti addetti ai lavori che pronosticavano addirittura un’eliminazione clamorosa per mano dei rossoneri della Florida. E invece nel momento più importante dell’anno i biancoverdi si sono compattati e hanno superato tutte le difficoltà.
    Certamente i “Big Three” sono sul viale del tramonto ma non per questo sono giocatori finiti, riuscendo in un gioco corale di squadra ad esprimersi ancora a livelli altissimi.

    In stagione la serie si è chiusa in parità, sul 2-2, con una vittoria esterna per parte. Fa sensazione però la sconfitta dei Cavs nell’ultima partita giocata al Garden, dove sotto di oltre 20 punti, hanno ricucito il divario dai rivali in pochi minuti del quarto periodo passando anche a condurre per alcuni istanti, ma arrendendosi alla fine per 2 soli punti sul tiro da 3 finito sul ferro di James all’ultimo secondo.
    Forse questa gara è lo specchio della reale forza delle 2 squadre, con i Cavaliers che possono passare il turno giocando al loro consueto livello. Per Boston il discorso si presenta più articolato visto che per estromettere i favoriti al titolo tutto dovrà essere perfetto e girare a meraviglia.

    Cleveland molto probabilmente partirà con questo quintetto: Mo Williams ed Anthony Parker come guardie, LeBron James e Antawn Jamison come ali e Shaquille O’Neal nel ruolo di centro.
    Dalla panchina potrebbero risultare decisivi alcuni giocatori, in primis Anderson Varejao, J.J. Hickson, Delonte West, Jamario Moon, Leon Powe mentre sembra non ingranare più il centrone lituano Illgauskas.
    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace.

    La chiave della serie sarà, come al solito, cercare di limitare James (annullarlo del tutto non si può, a meno che non giochi!): contro i Bulls il 23 ha avuto medie stratosferiche da 31.8 punti, 9.2 assists e 8.2 rimbalzi) ma preoccupa il suo dolore al gomito che non accenna a scomparire. Il fenomeno però ha tranquillizzato tutti dicendo che ciò non influirà sul suo gioco. Importante anche il duello tra ali grandi che vede contrapporsi Garnett e Jamison. Da qui poi potrebbero svilupparsi altre variabili che al momento non paiono però influenzare in modo decisivo l’esito della serie. Anche Shaq O’Neal potrebbe avere il suo peso in campo, anche in vista di una specie di “preparazione” per il duello nella eventuale finale di Conference contro il nemico Dwight Howard.

    Cleveland favorita quindi ma occhio all’orgoglio degli ex campioni NBA!

    Si parte oggi alle 2.00 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers sabato 1 maggio 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers lunedì 3 maggio 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics venerdì 7 maggio 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics domenica 9 maggio 3.30 pm (9.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Cleveland martedi 11 maggio
    Gara 6: @ Boston giovedi 13 maggio
    Gara 7: @ Cleveland domenica 16 maggio

  • Utah autoritaria, Boston e Spurs si impongono nel finale

    Un canestro di Paul Pierce, sulla sirena finale, doma gli Heat e permette a Boston di portarsi sul 3-0 il che vuol dire passaggio del turno ormai assicurato: nessuna squadra nella storia dei playoff NBA è mai riuscita a ribaltare un 3-0 in 4-3. Pierce protagonista non solo nel finale ma in vari momenti chiave del match e alla fine a referto scriverà 32 punti con 8 rimbalzi e 4 bombe da 3. A fare da secondo violino un ottimo Ray Allen da 25 punti, Rondo aggiunge la solita regìa con 17 punti e Garnett ne piazza 16, con Perkins che si dedica solo alla difesa prendendo 12 rimbalzi e distribuendo 2 stoppate. Miami ancora una volta è sembrata solo Wade senza contributi dei compagni (almeno quelli del quintetto di partenza): Beasley 16 punti dà un certo aiuto, ma Richardson (5 punti), Arroyo (2 punti) e O’Neal (2 punti, nelle ultime due partite 4 punti e 2/17 dal campo!) non danno una mano al talento degli Heat che deve arrangiarsi in solitario segnando 34 punti con 5 rimbalzi, 8 assist, 2 steal e 2 stoppate. Buono l’apporto di Dorell Wright dalla panchina con 15 punti. Gara 4 è in programma sempre a Miami domenica 25: Boston va per chiudere la serie, Miami per segnare almeno il punto della bandiera ed evitare il cosiddetto “cappotto”, cosa sempre spiacevole da subire nel mondo dello sport.

    Gli Spurs mettono a segno il punto del 2-1 sui Mavericks: gara tiratissima anche questa decisa solo nel finale grazie ovviamente agli uomini migliori dei neroargento. Duncan segna 25 punti e 23 vengono dalle mani di Tony Parker. Hill sembra non accusare dolori alla caviglia e ne piazza 17, mentre Ginobili, nonostante un bruttissimo colpo al naso provocatogli dal gomito di Nowitzki mette a referto 15 punti. Dallas troppo dipendente dal tedesco che segna 35 punti, ma ha contributi importanti solo da Terry (17 punti) e Barea (14). Gara 4 sempre sul parquet degli Spurs è in programma per domenica 25 aprile e molto probabilmente sarà un’altra battaglia.

    Vittoria pesantissima per gli Utah Jazz che hanno la meglio sui deludentissimi Denver Nuggets: dopo un primo quarto giocato molto bene da Denver e chiuso sul +6 per la franchigia del Colorado, ecco scatenarsi la “strana coppia” Williams-Millsap. Il playmaker segna 24 punti con 10 assist, l’ala grande 22 ma si scatena sotto i tabelloni acchiappando 19 rimbalzi (quasi la metà dell’intera squadra di Denver che chiude a 40), Boozer non è in serata di grazia al tiro (sbaglia le prime 6 conclusioni per un bruttissimo 6/18 totale per segnare 18 punti) ma il contributo del resto della squadra è fondamentale per allungare e portarsi addirittura a +23 nel quarto periodo. Nuggets che vivono sulle gesta di Melo Anthony e Billups (25 punti ciascuno) ma non trovano collaborazione nei compagni che non riescono a superare la doppia cifra di fatturato dal campo. Gara 4 sempre a Salt Lake City è in programma domenica 25 ed è partita decisiva per Denver che se non vincerà molto probabilmente dovrà dire addio al sogno di qualificarsi al turno successivo.

    Risultati NBA del 23 aprile 2010

    Miami Heat – Boston Celtics 98-100
    –> Mia: Wade 34, Beasley 16, Wright 15 – Bos: Pierce 32, r. Allen 25, Rondo 17
    San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 94-90
    –> SA: Duncan 25, Parker 23, Hill 17 – Dal: Nowitzki 35, Terry 17, Barea 14
    Utah Jazz – Denver Nuggets 105-93
    –>Uta: Williams 24, Millsap 22, Boozer 18 – Den: Billups 25, Anthony 25, Lawson 9

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 2-1
    Hawks – Bucks 2-0
    Celtics – Heat 3-0
    Nuggets – Jazz 1-2
    Lakers – Thunder 2-1

    Magic – Bobcats 2-0
    Mavs – Spurs 1-2
    Suns – Trail Blazers 2-1

  • NBA, playoff 2010, primo turno: Boston Celtics – Miami Heat

    Una delle serie più indecifrabili visto che Boston ha, nonostante l’età non più verdissima dei suoi campioni, atleti di prima qualità e molto pericolosi sui parquet NBA. Miami ha una super stella come Dwyane Wade e una condizione fisica ottimale che ha permesso alla squadra della Florida di scalare parecchie posizioni in classifica nell’ultimo mese di stagione regolare prendendosi in pratica il quinto posto.
    Le variabili di questa serie sono tante: se parliamo dei Celtics bisognerà vedere in primis la condizione fisica, il fattore infortuni giocherà un ruolo importante visto che i biancoverdi se restano sani e senza acciacchi sono un osso molto duro da masticare per qualsiasi squadra, anche la più quotata. Rajon Rondo farà pendere l’ago della bilancia da una parte oppure dall’altra visto che influenza in modo notevole tutti i meccanismi della franchigia del Massachusetts e il capitano Pierce dovrà dare quella leadership che è mancata negli scorsi playoff.
    Se parliamo di Miami invece si dovrà vedere se la crescita di Michael Beasley sarà tale da poter affidare proprio all’ala ex Kansas State i tiri che scottano sui raddoppi a Wade. Se il numero 30 si dimostrerà maturo per fare questo tipo di lavoro si potrebbe arrivare al ribaltamento del pronostico con gli Heat che passerebbero la serie e i Celtics spediti a casa.

    In stagione regolare ci sono stati 3 scontri fra le 2 franchigie e tutte le partite sono andate a Boston, segno apparente che è lei la squadra ancora avvantaggiata. Ma ci sono dei dubbi: se avessimo visto lo stesso accoppiamento non più tardi di un mese  fa, avremmo dato per quasi certa una vittoria dei Celtics. Ma in questo periodo Miami ha vinto 12 delle ultime 13 partite mentre i Celtics ne hanno perse ben 7 su 10 il che fa capire come la serie sia in realtà equilibrata nonostante il predominio biancoverde in stagione regolare negli scontri diretti.

    Le chiavi della serie principalmente sono 2: la crescita dei giovani Heat che dovranno dimostrare di valere qualcosa (soprattutto Michael Beasley, poi a ruota i vari Mario Chalmers, Dorell Wright, Daequan Cook) per dare pieno appoggio al leader indiscusso di squadra ovvero Dwyane Wade. L’altra chiave della serie sarà invece la condizione fisica di Kevin Garnett che se a posto fisicamente diventa letale sia in attacco che in difesa. Coach Rivers ha assicurato che il numero 5 sta bene e non risente più dell’infortunio al ginocchio. Il campo ci dirà la verità.

    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace.
    Miami opporrà ai “Celtici” Carlos Arroyo e Dwyane Wade come guardie, Quentin Richardson e Michael Beasley come ali e Jermaine O’Neal come centro. Importante sarà il minutaggio di Udonis Haslem, la vena realizzativa di Dorell Wright e la regia di Mario Chalmers. Atteso ad una crescita sostanziale anche il terrificante tiratore da 3 punti Daequan Cook, molto in ombra questa stagione dopo la positiva annata dello scorso anno (vittoria nel tiro da 3 punti all’All Star Game).

    Come annotazione riportiamo che in questa serie potrebbe saltare il fattore campo in quanto Boston quest’anno ha fatto molto meglio in trasferta rispetto che al “Garden” quindi il fatto di perdere un’eventuale gara casalinga non significa affatto non poter espugnare il parquet dei rossoneri della Florida.

    Si parte oggi alle 2.00 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Miami Heat @ Boston Celtics sabato 17 aprile 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: Miami Heat @ Boston Celtics martedì 20 aprile 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Boston Celtics @ Miami Heat venerdì 23 aprile 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Boston Celtics @ Miami Heat domenica 25 aprile 1.00 pm (19.00)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Boston martedi 27 aprile
    Gara 6: @ Miami giovedi 29 aprile
    Gara 7: @ Boston sabato 1 maggio

  • NBA: Gallinari e Bargnani non bastano, doppio KO per Knicks e Raptors

    Notte amara per gli italiani in NBA: Danilo Gallinari segna 14 punti ma i suoi New York Knicks escono sconfitti da San Antonio grazie al periodo d’oro di Manu Ginobili che mette a referto 28 punti. Stesso discorso per Andrea Bargnani, che risulta il top scorer per i Toronto Raptors (20 punti) ma si deve arrendere ai Sacramento Kings e alla tripla doppia di Tyreke Evans (19 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Toronto ora rischia seriamente di scivolare fuori dai playoff con questa sconfitta, cosa impensabile fino ad 1 mese fa quando erano quinti nella Eastern Conference e tentavano l’aggancio al quarto posto dei Boston Celtics!
    Grande vittoria di Charlotte a Philadelphia: trascinati dalla coppia Gerald Wallace (28 punti) e Stephen Jackson (24), i Bobcats di Michael Jordan scalano altre posizioni nella Conference e si confermano mina vagante.
    Memphis espugna Boston con uno straordinario Rudy Gay da 28 punti e si conferma squadra da trasferta visti gli 8 KO casalinghi consecutivi.
    Ancora una volta la forza di Utah è nel collettivo e grazie a 7 uomini in doppia cifra batte i Detroit Pistons a domicilio: 18 punti a testa per Mehmet Okur, Deron Williams e Paul Millsap, attenzione a questi Jazz che se continuano a giocare così saranno duri da battere per qualsiasi squadra nella post season. Importantissima vittoria per i Miami Heat che guidati dai 27 punti di Dwyane Wade battono i modesti Clippers (Rasual Butler 31 punti) e inguaiano i Chicago Bulls che scivolano fuori dalla zona playoff.
    Denver batte agevolmente Minnesota, Dallas passeggia sui poveri Nets e infila la 13esima vittoria consecutiva!
    Infine Oklahoma City continua a sorprendere e vince una difficile sfida contro gli Hornets che estromette quasi sicuramente quest’ultimi dalla corsa playoff. Per i Thunder annata spettacolare così come i suoi gioielli: in questa partita Kevin Durant segna 29 punti, il suo compagno Russell Westbrook va vicino alla tripla doppia segnando 17 punti, 8 rimbalzi e 9 assist. La squadra è pronta per la post season!

    Risultati NBA del 9 marzo 2010

    San Antonio Spurs – New York Knicks 97-87
    (SA: Ginobili 28, Duncan 18, Bogans 13 – NY: Lee 21, Chandler 17, Harrington 15)
    Sacramento Kings – Toronto Raptors 113-90
    (Sac: Udrih 24, Evans 19, Greene 15, Landry 15 – Tor: Bargnani 20, Bosh 14, Jack 14, DeRozan 14)
    Philadelphia 76ers – Charlotte Bobcats 87-102
    (Phi: Carney 14, Holiday 13, Iguodala 13 – Cha: Wallace 28, Jackson 24, Diaw 13)
    Boston Celtics – Memphis Grizzlies 91-111
    (Bos: Rondo 17, R. Allen 17, Pierce 14 – Mem: Gay 28, Mayo 17, Williams 16)
    Detroit Pistons – Utah Jazz 104-115
    (Det: Villanueva19, Hamilton 16, Bynum 14 – Uta: Williams 18, Okur 18, Millsap 18)
    Miami Heat – Los Angeles Clippers 108-97
    (Mia: Wade 27, O’Neal 19, Beasley 15 – Cli: Butler 31, Kaman 16, Blake 12)
    Minnesota Timberwolves – Denver Nuggets 102-110
    (Min: Brewer 21, Jefferson 17, Love 15 – Den: Billups 25, Anthony 19, Nenè 17)
    Dallas Mavericks – New Jersey Nets 96-87
    (Dal: Kidd 20, Butler 18, Beaubois 16 – NJ: Harris 21, Williams 18, Humpries 13)
    Oklahoma City Thunder – New Orleans Hornets 98-83
    (Okl: Durant 29, Westbrook 17, Ibaka 12 – NO: West 33, Thornton 11, Wright 10)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    Cadono ancora una volta i Lakers, questa volta distrutti a Charlote per 98-83. Bryant infila 26 punti ma Jackson e Wallace (21+17) sono i padroni del parquet e permettono ai Bobcats di ottenere una importantisima e vitale vittoria in vista della corsa all’ultimo posto disponibile per i playoff nella Eastern Conference. Ancora una volta un mostruoso LeBron James (40 punti, 6 assist e 13 rimbalzi conditi da 2 stoppate e 3 palle rubate) trascina i Cavs alla vittoria contro una delle rivali storiche, i Pistons, quest’anno però in decadenza e in enormi difficoltà fisiche e tecniche. LeBron sempre più lanciato verso il titolo di MVP della stagione regolare e con ottime prospettive di riuscire a vincere il primo titolo NBA.
    Il trio Garnett (22 punti) Rondo (16) e Ray Allen (16) conduce i Celtics alla vittoria a Philadelphia. Gli strepitosi Milwaukee Bucks continuano a mietere vittime, e ad essere travolti (come nel turno scorso) sono i Washington Wizards. Ottimi Delfino e Bogut con 19 punti a testa e il solito John Salmons che ne mette 17. Nota di merito anche a coach Scott Skiles che con il poco materiale a disposizione (rispetto a franchigie più importanti) sta spremendo il massimo dai suoi uomini e sta raggiungendo traguardi non pronosticati ad inizio stagione. Josh Smith con 29 punti porta gli Hawks ad imporsi sui Warriors ai quali non basta uno splendido Stephen Curry da 31 punti. La grande prova di squadra dei Magic (6 uomini in doppia cifra) permette un agevole successo sui poveri Nets di questa sventurata annata. Dallas infila la decima vittoria consecutiva grazie a Nowitzki (31 punti) e al francesino della Guadalupa Beaubois (22 Punti) che in questa stagione da rookie sta mostrando un talento significativo. A nulla sono valsi i 21 punti di Landry e i 20 a testa per Evans e Udrih per i Sacramento Kings. 34 punti di Carmelo Anthony bastano a piegare la flebile resistenza dei Pacers di questo periodo. 7 uomini in doppia cifra degli Spurs (20 di Parker) quasi sicuramente estromettono i New Orleans Hornets dalla post-season, a meno di clamorosa striscia vincente di partite per la franchigia della Louisiana e contemporaneo crollo delle avversarie: uniche note positive sono i progressi incredibili dei 2 rookie Darren Collison e Marcus Thornton che permettono di guardare con più fiducia al futuro. Kevin Durant (32 punti) e i suoi Oklahoma City Thunder demoliscono i Los Angeles Clippers, conquistando un successo esterno che vale quasi sicuramente l’accesso ai tanto desiderati quanto inaspettati playoff.

    Risultati NBA del 5 marzo 2010

    Charlotte Bobcats – Los Angeles Lakers 98-83
    (Cha: Jackson 21, Wallace 17, Thomas 14 – Lak: Bryant 26, Bynum 14, Farmar 12)
    Cleveland Cavaliers – Detroit Pistons 99-92
    (Cle: James 40, Jamison 17, Varejao 16 – Det: Prince 23, Hamilton 20, villanueva 12)
    Philadelphia 76ers – Boston Celtics 86-96
    (Phi: Williams 22, Brand 17, Iguodala 14 – Bos: Garnett 22, Rondo 16, R. Allen 16)
    Washington Wizards – Milwaukee Bucks 74-102
    (Was: McGee 13, Blatche 13, Boykins 12 – Mil: Delfino 19, Bogut 19, Salmons 17)
    Atlanta Hawks – Golden State Warriors 127-122
    (Atl: Josh Smith 29, Horford 27, Bibby 23 – GS: Curry 31, Morrow 21, Watson 20, Tolliver 20)
    New Jersey Nets – Orlando Magic 87-97
    (NJ: Lopez 18, Harris 17, T. Williams 14 – Orl: Barnes 16, Nelson 15 Carter 13, J. Williams 13)
    Dallas Mavericks – Sacramento Kings 108-100
    (Dal: Nowitzki 31, Beaubois 22, Kidd 17 – Sac: Landry 21, Udrih 20, Evans 20)
    Denver Nuggets – Indiana Pacers 122-114
    (Den: Anthony 34, Smith 20, Billups 14 – Ind: Granger 32, Murphy 14, Rush 12, Hibbert 12)
    San Antonio Spurs – New Orleans Hornets 102-91
    (SA: Parker 20, Ginobili 16, Bogans 15 – NO: Collison 32, West 22, Thornton 18)
    Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 87-104
    (Cli: Smith 19, Kaman 19, Butler 17 – Okl: Durant 32, Harden 17, Westbrook 15)

    CLASSIFICA NBA