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  • Europa League, l’Athletic Bilbao di Bielsa travolge lo Schalke

    Europa League, l’Athletic Bilbao di Bielsa travolge lo Schalke

    Se qualcuno pensava che il Manchester United fosse stato un caso isolato e solo una convergenza di eventi a favore si è sbagliato: dopo essersi preso la soddisfazione di aver battuto in entrambe le sfide ed eliminato i Red Devils, l’Athletic Bilbao del Loco Bielsa continua ad incantare e si impone a Gelsenkirchen in Germania superando i padroni di casa dello Schalke per 4-2 ai quali non è bastato il solito Raul per avere la meglio sui baschi: l’ex Real Madrid firma la doppietta personale che rafforza il suo primato nella classifica dei migliori marcatori nelle coppe europee (76 reti all’attivo) ribaltando momentaneamente lo 0-1 segnato da Llorente. La squadra di Bielsa si scatena nel finale quando nell’ultimo quarto d’ora è capace di andare in rete per ben tre volte: lo stesso bomber basco riporta il punteggio in parità, poi De Marcos e Muniain ipotecano la semifinale per i rojiblancos. Tra sette giorni al San Mames lo Schalke dovrà battere l’Athletic con tre gol di scarto (o due nel caso dovesse arrivare a 5 reti) per compiere l’impresa.

    Il confronto Spagna – Germania dell’andata dei quarti di Europa League finisce 2-0, con il Bilbao vince anche l’Atletico Madrid che contro l’Hannover trova una vittoria sofferta allo scadere con Salvio. La squadra di Simeone si porta subito in vantaggio con Falcao, si pensa ad una gara tutta in discesa e invece Diouf spaventa i colchoneros che rischiano di crollare nella ripresa prima che l’attaccante argentino fissi il punteggio finale sul 2-1 con un gran gol a giro permettendo così all’Atletico di giocare per due risultati su tre al ritorno in Germania.

    Athletic Bilbao © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Continua il momento no del Valencia, dopo le due sconfitte di fila nella Liga gli spagnoli cadono ad Alkmaar e tra una settimana al Mestalla saranno costretti a premere sin da subito sull’acceleratore: Topal replica al vantaggio di Holman ma è Martens a regalare un prezioso successo agli olandesi.

    Nell’ultimo match lo Sporting Lisbona batte il Matalist Kharkiv per 2-1, gli ucraini, che fino al 91′ sembravano ormai spacciati, restano in corsa grazie al calcio di rigore trasformato da Xavier, gol fondamentale in vista del match di ritorno in Ucraina. Per lo Sporting erano andati a segno Izmailov e Insua.

    RISULTATI E MARCATORI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    ATLETICO MADRID – HANNOVER 2-1
    9′ Falcao (A), 38′ Diouf (H), 89′ Salvio (A)
    AZ ALKMAAR – VALENCIA 2-1
    46′ Holman (A), 51′ Topal (V), 79′ Martens (A)
    SCHALKE – ATHLETIC BILBAO 2-4
    21′ Llorente (A), 22′ Raul (S), 59′ Raul (S), 73′ Llorente (A), 81′ De Marcos (A), 93′ Muniain (A)
    SPORTING LISBONA – METALIST KHARKIV 2-1
    51′ Izmailov (S), 64′ Insua (S), 91′ rig Xavier (M)

  • Van Nistelrooy vince la classifica dei bomber del decennio

    Van Nistelrooy vince la classifica dei bomber del decennio

    Chi è il miglior bomber del decennio 2001-2011? Non Ibra, non il pluripallone d’oro Lionel Messi, ma bensì l’olandese Ruud Van Nistelrooy, attualmente attaccante del Malaga, ma ex di Manchester United, Real Madrid ed Amburgo, con ha all’attivo 86 reti in ambito internazionale, davanti al francese Thierry Henry, autore di 85 gol, ed all’ivoriano Didier Drogba, a quota 83 reti.

    Ruud Van Nistelrooy | © Denis Doyle/Getty Images
    Buon posizionamento nella speciale graduatoria stilata dall’Iffhs, anche per il laziale di nazionalità tedesca, Miroslav Klose, a quota 81 reti, a pari merito con l’ex interista, ora approdato in Russia, Samuel Eto’o. Buoni posizionamenti, poi, anche per gli Spagnoli Raul e Villa, rispettivamente all’ottavo ed al nono posto della classifica con 71 e 68 reti, e per l’ucraino ed ex milanista Shevchenko, anch’egli a quoto 68 gol.

    Tra gli italiani, l’unico a posizionarsi fra i primi 35, è Filippo Inzaghi, con 57 gol realizzati (al pari di Ballak, Luis Fabiano e Gerrard) che gli valgono il diciannovesimo posto nella speciale graduatoria stilata sulla base delle reti realizzate nelle fasi finali dei tornei internazionali con le Nazionali maggiori e nelle fasi finali dei tornei continentali, dall’Iffhs, l’istituto mondiale di storia e statistica del calcio, davanti al gigante della Repubblica Ceca Koeller, ventesimo in graduatoria con 56 reti.

    Zlatan Ibrahimovic, invece, appare nelle retrovie, con all’attivo soltanto 51 reti internazionali: una “mancanza” ormai nota nel curriculum dello svedese che, dai tempi della Juventus, dell’Inter, del Barcellona ed, ora, del Milan ha sempre mostrato una minore verve realizzativa ed una minore incisività nelle partite decisive, come quelle di Coppa, rispetto alle gare di campionato.

    Non presente nelle prime posizioni della speciale lista, neppure Lionel Messi: in tal caso, è necessario considerare la sua giovane età rispetto ai colleghi che si sono classificati nelle prime posizioni: il blaugrana, infatti, è un classe 1987 mentre l’olandese Van Nistelrooy – primo classificato – è un classe 1976 e, pertanto, fra le date di nascita dei due intercorrono ben undici anni di differenza.

    Nella classifica del prossimo decennio, dunque, potrebbe esserci spazio per Lionel Messi, a patto che il suo rendimento con la maglia dell’Argentina possa essere all’altezza di quello mostrato con la maglia di club.

    LA CLASSIFICA IFFHS – Questa la top-20 dei bomber internazionali:
    1) Van Nistelroy (Olanda) 86 gol
    2) Henry (Francia) 85 gol
    3) Drogba (Costa d’Avorio) 83
    4) Klose (Germania) 81 gol
    5) Eto’o (Camerun) 79
    6) Amado (Angola) 73
    7) Berbatov (Bulgaria) 71
    8) Raul (Spagna) 71
    9) Villa (Spagna) 68
    10) Shevhcenko (Ucraina) 68
    11) Frei (Svizzera) 63
    12) Larsson (Svezia) 61
    13) Tomasson (Danimarca) 59
    14) Borgetti (Messico) 58
    15) Adriano (Brasile) 58
    16) Ballack (Germania) 57
    17) Luis Fabiano (Brasile) 57
    18) Gerrard (Inghilterra) 57
    19) F. Inzaghi (Italia) 57
    20) Koeller (Rep. Ceca) 56.

  • Genoa Milan, Inzaghi resta a guardare e Raul scappa

    Genoa Milan, Inzaghi resta a guardare e Raul scappa

    Il Milan cerca un attaccante per sostituire l’infortunato Antonio Cassano , a gennaio sicuramente uno fra Maxi Lopez e Carlos Tevez vestirà rossonero, ma qualche indiscrezione vorrebbe la possibilità che entrambi arrivino a rinforzare l’attacco del Milan in una sorta di mini rivoluzione. In casa Milan seppur sotto traccia e senza polemiche esiste un caso Pippo Inzaghi idolo dei tifosi rossoneri e autentico mattatore di tante battaglie passate, quando il Milan le Coppe arrivava a vincerle. Gli anni passano e pur per una vecchia volpe dell’area di rigore come Inzaghi è sempre più difficile trovare un posto in squadra e lo è ancora di più quando non rientri nei piani tattici dell’allenatore.

    Pippo Inzaghi lascia il Milan? ©Claudio Villa/Getty Images

    Che tra Allegri e Inzaghi non ci sia feeling lo si intuisce ancora una volta dalla mancata convocazione per il match Genoa Milan in programma questa a Marassi. Super Pippo nonostante l’infortunio di Cassano non è riuscito a guadagnarsi la panchina e per l’ennesima volta vedrà i suoi compagni alla tv, l’amore di Inzaghi per il Milan è incondizionato e lui stesso a più riprese ha confessato di voler chiudere la carriera in rossonero. Ma per chi vive inseguendo il gol per ricevere il boato del pubblico, per chi ha un conto personale con la classifica marcatori star sempre a guardare è davvero difficile e cosi da adesso a gennaio nella testa del numero 9 rossonero si inizierà a pensare al futuro, alla scelta di inseguire un nuovo sogno o continuare a lottare facendo ricredere anche il cocciuto Allegri?

    La sensazione è che sia arrivato anche per Inzaghi il momento di dir addio al rossonero confermando come nel calcio quando non sei più utile alla causa la riconoscenza passa in secondo piano. A smuovere Inzaghi da Milanello ci sarebbe poi il duello a distanza e a suon di gol con Raul andato a segno anche ieri per la prima prima volta in Europa League e adesso ancora più distante. Proprio il voler continuare a sognare il record di gol Europei potrebbe aprire nuove porte per Super Pippo con gli inglesi dello Stoke City apparentemente pronti a dargli questa possibilità oltre alla vetrina della Premier League ma un altra idea suggestiva potrebbe esser quella del partenopea, se Villareal Napoli infatti dovesse finire nel modo sperato per tutti gli italiani Inzaghi potrebbe esser il “vice” Cavani regalando agli azzurri tutta la sua esperienza e la fame di vittorie.

  • Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

    Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

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    E’ stato presentato l’altro ieri, domenica 5 giugno, su Radio Monte Carlo il Golden Foot 2011, premio internazionale alla carriera che gode dell’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e che l’anno scorso fu vinto dal capitano della Roma Francesco Totti. Questi i nomi dei 10 candidati, selezionati da una giuria composta da 58 giornalisti, che si contenderanno il prestigioso riconoscimento che permetterà al calciatore vincitore di lasciare le sue impronte sulla “Champions Promenade”, la “Walk of Fame” del calcio mondiale: il centrocampista inglese David Beckham, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, quello del Real Madrid Iker Casillas, l’attaccante del Chelsea Didier Drogba e dell’Inter Samuel Eto’o, il centrocampista del Manchester United Ryan Giggs, il difensore del Barcellona Carles Puyol, l’attaccante dello Schalke Raul, il regista del Barcellona Xavi e il capitano dell’Inter Javier Zanetti. A decretare il vincitore saranno gli appassionati e i tifosi che potranno esprimere la propria preferenza attraverso una votazione sul sito www.goldenfoot.com. Termine ultimo per votare sono le 12:00 del prossimo 7 ottobre, la premiazione avverrà tre giorni più tardi, lunedì 10 ottobre 2011 nel Principato di Monaco.

  • Schalke 04 – Manchester, semifinale d’andata: Davide contro Golia

    Schalke 04 – Manchester, semifinale d’andata: Davide contro Golia

    Dopo le feste Pasquali, è già ora di semifinali di Champions League: le partite di andata si disputano fra questa sera e domani, il ritorno fra una settimana esatta. Alle 20.45 stasera alla Veltins Arena di Gelsenkirchen, sarà di scena l’antipasto, ossia la sfida che non ci si aspettava, banalmente etichettabile come lo scontro di “Davide contro Golia”, ossia Schalke 04 vs Manchester United.

    Un antipasto in attesa del piatto forte, ossia il Clasico di domani sera, Real – Barcellona (la terza sfida in 18 giorni), ma ugualmente importante per lo svolgimento del più prestigioso torneo europeo per club. Se la presenza dei Red Devils a questo punto della competizione poteva essere assolutamente prevedibile, o quantomeno attesa, di certo ben pochi avrebbero scommesso sullo Schalke 04, squadra tedesca che ha chiuso il girone di qualificazione davanti al Lione, ed ha eliminato negli ottavi di finale il Valencia e nei quarti l’Inter di Leonardo, con  un perentorio 2 – 5 a San Siro, ed un’ ulteriore conferma fra le mura amiche, nei quarti di ritorno, con un’altra vittoria, 2 a 1 alla Veltins Arena.

    Un match che, in apparenza potrebbe sembrare a senso unico, scontato nell’esito finale, ma nei confronti “secchi”, in 180 minuti, i pronostici spesso sono smentiti, come la stessa Inter può ben confermare.

    Lo Schalke, tuttavia, pur essendo la squadra rivelazione del torneo, non è esattamente uno squadrone in senso assoluto, attualmente è solo decimo nella Bundesliga, ma ha le caratteristiche dell’osticità e della caparbietà tipica delle squadre tedesche, oltre che grande solidità ed un finalizzatore d’eccezione, il più prolifico cannoniere Europeo di tutti i tempi, Raul Gonzales Blanco, che ha segnato finora 71 reti in Champions League.

    Lo Schalke, inoltre, ha il morale altissimo della squadra outsider che è riuscita a superare  i propri limiti, sorprendendo tutti, e giocando come chi non ha la pressione di essere giudicato, non avendo nulla da perdere, ma soltanto molto da guadagnare, in termini di visibilità, di prestigio, ed economici, oltre che la possibilità di sognare ancora in grande. Punterà, come finora ha fatto, sulla forza del gruppo, e la solidità del collettivo, fermo restando che potrà contare anche su alcuni giocatori di buon livello (oltre al già menzionato Raul) come  Jurado e Metzelder, ed il portiere Neuer, che il prossimo anno giocherà con il Bayern Monaco, come ha già annunciato nei giorni scorsi.

    Sul Manchester United, invece, c’è la pressione della qualificazione ad ogni costo, anche in vista della finale che il 28 Maggio si disputerà nel monumentale stadio di Wembley, in terra britannica. Ci sono, però, i timori legati ai precedenti non esattamente confortanti negli scontri contro le squadre tedesche, con la squadra di Sir Alex Ferguson che ha perso tutti gli ultimi quattro confronti diretti contro squadre tedesche, ed il precedente legato alla presenza di Raul, che nel 2000 segnò con la maglia del Real Madrid una doppietta all’ Old Trafford che decretò l’eliminazione dei Red Devils dalla competizione.

    Tuttavia, dalla parte del Manchester ci sono molte armi a disposizione: la solidità difensiva, che gli ha permesso di non incassare gol in trasferta nell’ intera competizione;  in attacco c’è la geniale esplosività di Wayne Rooney, e lo squadrone inglese ha tutte le carte in regola per poter inseguire legittimamente la sua terza Champions League nella gestione di Sir Alex Ferguson. Per la partita di questa sera, comunque, le quote scommesse sono tutte sbilanciate verso un Manchester United nettamente favorito.

    Le probabili formazioni di questa sera nella semifinale d’andata: Lo Schalke 04 di Rangnik, si schiererà con un 4 -4 – 2 con i seguenti undici: Neuer, Uchida, Howedes, Metzelder, Sarpei, Farfan, Papadopoulos, Jurado, Baumjohann, Edu, Raul.

    Il Manchester United, adotterà un modulo speculare, un 4 – 4 -2 con: Van der Saar, Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra, Valencia, Park, Carrick, Giggs, Hernandez, Rooney.

    A Gelsenkirchen questa sera arbitrerà lo Spagnolo Carlos Veasco Carballo, coadiuvato dagli assistenti, sempre spagnoli, Roberto Alonso Fernandez e Jesus Calvo.

  • Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Schalke Inter: Raul leggenda, Sneijder smarrito

    Pagelle Inter

    Eto’o 5,5 voleva segnare due gol per battere il record di reti segnate in una singola edizione di Champions League (10) appartenente a Adriano, ma praticamente è innocuo come una mosca, che gironzola e da fastidio alla difesa tedesca senza arrecare danni. Da lui ci si aspettava sicuramente di più, soprattutto perché dal suo lungo digiuno dal gol arrivano inevitabilmente anche i peggiori risultati stagionali della squadra. Da ritrovare e in fretta.

    Milito 5 A.A.A cercasi eroe di Madrid disperatamente. Avvistato l’ultima volta il 22 maggio, chiedere a Van Buyten. Recuperato dall’infortunio, ma non nella brillantezza. Sicuramente è stato servito male, ma c’è stato poco movimento e poca intesa con i compagni. Sembrava un pesce fuor d’acqua. Mai determinante. Spento.

    Lucio 5,5 Si cercava la tranquillità difensiva con il suo ritorno ma così non è stato. Ha tolto le castagne dal fuoco in diverse occasioni evitando un passivo peggiore e ridimensionando Edu che all’andata sembrava agli occhi degli addetti ai lavori un nuovo Ronaldo. Ma ha anche lui le sue colpe nella debacle nerazzurra quando sul primo gol lascia un’autostrada a Raul.

    Nagatomo 6,5 Non delude, mettendo sul piatto una buona prestazione, fatta di corsa e tanta buona volontà. Per la precisione nei cross e negli assist chiedere ad altri. Corre come un forsennato e non si fa sorprendere sulla sua fascia ne da Uchida, ne da Edu. Forse all’andata sarebbe stato utile averlo in campo.

    Sneijder 4,5 è lui il vero grande assente questa sera. Doveva innescare le punte e creare il legame tra il centrocampo e l’attacco. Praticamente sbaglia un quantitativo innumerevole di palloni e si intestardisce troppo spesso in azioni personali che non portano a nulla. Le sirene del Manchester United si faranno sentire in estate?

    Maicon 5,5 Il terzino destro più forte al mondo. Chi Dani Alves? Maicon sta vistosamente calando, e stasera c’è un’ulteriore conferma, in una partita dove fa su e giù sulla propria fascia senza essere una sola volta preciso nei cross. Non gli riesce un dribbling o un inserimento, e nel primo tempo quando ha la palla del possibile vantaggio non la impatta facendosi anticipare da Neuer perché in ritardo. Nella speranza che sia solo un calo fisico andrebbe fatto riposare per fargli ritrovare la giusta benzina nelle gambe per lo sprint finale.

    Pagelle Schalke

    Baumjohann 6,5 Recupera palloni e sa sempre quello che fare con la palla al piede. Inserimenti perfetti e gli manca pochissimo per fare gol quando si fa anticipare da Julio Cesar nella ripresa. Un appunto: età anagrafica 24 anni! È un giocatore da tenere d’occhio in prospettiva futura.

    Raul 7,5 Immenso. Come l’araba fenice, lui abbandona il Real e risorge nello Schalke 04, dove vive la sua migliore primavera in terra tedesca. 72 gol nelle competizioni europee, per un giocatore che ha steso l’Inter prima a San Siro per poi ribadire chi fosse il padrone di casa nella Veltins Arena. Tra tutti i milanisti del mondo forse l’unico a non tifare Schalke stasera era proprio Pippo Inzaghi, staccato ancora una volta da Raul nei centri europei. L’Inter se avesse vinto sarebbe entrata nella storia. Lui c’è già!

    Howedes 7 il giocatore che non t’aspetti. È lui che dovrebbe contenere un mostro sacro come Eto’o, e ad appena 23 anni senza paura ti tira fuori una prestazione magistrale. Un piccolo neo sull’azione del gol interista, quando in area pasticcia come tutta la difesa dello Schalke. Poi si inventa goleador e segna addirittura due gol, dove il primo gli viene annullato per un fuorigioco dubbio, e il secondo lo segna con una cattiveria da grande attaccante. Parte un bolide che sembra voler dire “valla a prende mo Julio!!”

    Neuer 7 Buona la sua partita come all’andata. Chiude lo specchio della porta nei momenti che contano: sul tiro di Stankovic e sugli anticipi perfetti sui palloni alti. L’area piccola con lui diventa no fly zone. Incolpevole sul gol di Thiago Motta.

    Metzelder 7 Lo avevano definito un giocatore legnoso, ma stasera è decisivo in diverse occasioni. È un pessimo cliente per Milito e per Eto’o. Randella pesante e chiude ogni pertugio evitando le azioni pericolose sul nascere, con la conseguenza che la manovra offensiva nerazzurra è sterile. Ruvido ma efficace.

  • Il miracolo è dello Schalke, Inter ancora ko

    Il miracolo è dello Schalke, Inter ancora ko

    Serviva un’impresa aveva detto Leonardo, ma nemmeno un miracolo sarebbe bastato stasera per la squadra nerazzurra che ci ha provato con coraggio in tutti i modi a rimettere in piedi una qualificazione già compromessa nella gara di andata. Nonostante la voglia di fare bene, gli uomini di Leo escono ancora una volta sconfitti da questa trasferta europea, in una partita giocata con determinazione e volontà di fare gol, senza trovare mai lo spunto giusto nella fase offensiva. Poca sostanza davanti e troppi errori e spazi lasciati dietro, sono queste le immagini delle ultime partite alla guida di Leonardo. La fine di un ciclo è arrivata, dopotutto l’Inter dalla cocente eliminazione di Manchester con Mourinho non era stata più buttata fuori da nessuna competizione. Rifondare sarà la parola d’ordine per il futuro, cercando nell’immediato presente di non mollare lo scudetto e con un occhio alla Coppa Italia. Un plauso ad un giocatore come Raul che definirlo immenso è dire poco.

     

    Mossa a sorpresa per Leonardo che all’ultimo minuto tiene fuori dall’undici di gioco Cambiasso, e lascia spazio a Thiago Motta. Variazione anche per lo Schalke con Rangnick che sposta a centrocampo Matip, e lascia il posto al centro della difesa a Metzelder, in campo con una maschera protettiva.

    PRIMO TEMPO– Primo guizzo nerazzurro al 4’ minuto con Sneijder che si libera dalla marcatura e dal limite dell’area fa partire un tiro troppo centrale che non mette in difficoltà Neuer piazzato benissimo.

    Passati i primi 10 minuti e  gli uomini di Leo si affacciano con più convinzione e continuità nei pressi dell’area di rigore nemica facendo abbassare la squadra tedesca. La squadra di casa riesce comunque con un prolungato possesso palla ad addormentare la partita.

    Ingenuità di Lucio che richiamato dall’arbitro al 30’ continua a protestare in maniera veemente e si cerca un’ammonizione sicuramente evitabile. Nonostante la continua presenza nella metà campo avversaria gli uomini di Leo non creano occasioni pericolose degne di nota.

    La prima vera occasione da rete arriva al 35’ con un gran tiro  da fuori area di , che chiama in causa Neuer con una gran parata ed evitare il gol concedendo l’angolo ai nerazzurri.

    Il primo tempo si avvia verso la conclusione con l’Inter che fa la partita ma lo Schalke si difende con ordine gestendo il 5 a 2 esterno dell’andata.

    Al 45’ sul finale di primo tempo arriva il colpo decisivo per la squadra di Leonardo, con il gol dello Schalke. Raul completamente dimenticato dalla difesa nerazzurra, viene servito in area, mette a sedere Julio Cesar e mette la parola fine al discorso qualificazione segnando il gol dell’1 a 0.

    20 gol subiti in 8 partite!

     

    SECONDO TEMPO- Mossa disperata nella ripresa con l’ingresso di Pandev (out Stankovic) per dare maggiore peso alla manovra offensiva, e cercare almeno di portare a casa una vittoria che potrebbe dare morale in vista della rincorsa scudetto.

    Al 48’ arriva sugli sviluppi del calcio d’angolo il pareggio dell’Inter con il tocco sotto porta di Thiago Motta ad anticipare Neuer.

    Grosso rischio per l’Inter con una brutta uscita di Julio Cesar su Baumjohann al 53’, quando il portiere nerazzurro  perde palla e riesce ad evitare il gol solo rientrando velocemente tra i pali. Annullato al 59’ un gol ad Howedes servito ad un passo da Julio Cesar per un fuorigioco millimetrico.

    Non è il solito Eto’o, quando al 62’ Sneijder gli serve sulla testa la palla del 2 a 1 e lui la sbaglia colpendo malissimo.

    La partita vede occasioni da entrambe le parti con l’Inter che si scopre tantissimo e lascia spazi aperti ovunque, sfruttati alla perfezione dalle ripartenze della squadra di Rangnick.

    È ancora lo Schalke a fare gli onori di casa e far capire all’Inter chi comanda al 36’, con una cavalcata di Howedes, lasciato libero di entrare in area trova un Julio Cesar sorpreso che rimane a metà strada. Il giovane giocatore tedesco lo anticipa facendo partire una botta imprendibile che si schianta in rete e porta la squadra di casa sul 2 a 1.

    Fischio finale con i campioni d’Europa eliminati da un ottimo Schalke che si qualifica per la prima volta nella sua storia nelle semifinali di questa competizioni dove troverà il Manchester United.

  • Schalke – Inter: Probabili formazioni. Per entrare nella storia

    Schalke – Inter: Probabili formazioni. Per entrare nella storia

    A volte il calcio non ti concede una possibilità di rivincita dopo sonore sconfitte. Non è così per Leonardo e per l’Inter che dopo aver praticamente regalato l’andata ( e molto probabilmente anche la qualificazione alle semifinali di Champions League) allo Schalke 04 perdendo in casa per 5 a 2, hanno l’opportunità e la speranza di poter cancellare quella partita, riuscendo a realizzare un’impresa sportiva impossibile solo vincendo 4 a 0 questa sera in casa del nemico. Sarà la appunto la Mission Impossible della Pazza Inter, che dovrà quantomeno onorare il titolo di Campione d’Europa in carica, credere nell’irrealizzabile e farsi trascinare dal talento e dalla voglia di rivincita dei suoi campioni.

    Eto’o, il re di queste notti europee, ‘mister Champions League’ vorrà prima di tutto rompere il digiuno personale che dura da 415 minuti, (quattro gare con Lecce, Milan, Schalke e Chievo) e al tempo stesso abbattere il record detenuto da Adriano di goleador con 10 reti segnate in una singola edizione del torneo nell’annata 2004/2005. Considerando che l’attaccante del Camerun è a quota 8, il traguardo non è impossibile. Stessa voglia di segnare anche per Milito che realizzando una rete questa sera arriverebbe a quota 100 gol con le maglie delle squadre italiane. Le motivazioni per gli attaccanti non mancano di certo.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le due squadre questa sera alle ore 20 e 45:

    Leonardo visti i pessimi risultati ottenuti con il modulo 4-2 fantasia, e il tridente, stasera torna al classico rombo di centrocampo tanto odiato da Benitez e idolatrato da Mourinho. La scelta tattica nasce dalla necessità di dare più equilibrio ad una squadra che ha troppo spesso lasciato il reparto difensivo scoperto e isolato, senza la giusta protezione degli uomini di centrocampo. Stasera la parola d’ordine prima di fare gol deve essere non subirne! Perché prendere un gol significherebbe rinunciare anche al sogno della rimonta impossibile. Equilibro e concentrazione sono le componenti essenziali per riuscire nell’impresa. L’Inter quindi dovrebbe scendere in campo con Julio Cesar tra i pali, una difesa a quattro con il ritorno di Lucio al centro per dare sicurezza ad un reparto  fin troppo simile a una groviera negli ultimi impegni, accompagnato da Ranocchia al centro e Nagatomo e Maicon sulle fasce. Centrocampo robusto per evitare di sbilanciarsi, con Cambiasso davanti la difesa,  affiancato da Stankovic (in ballottaggio con Thiago Motta) e capitan Zanetti con il duplice compito offensivo difensivo. Più avanzato l’olandese Sneijder come innesco per il tandem offensivo Milito Eto’o.

     

    Rangnick il tecnico dello Schalke 04 non si fida dei nerazzurri e parla dell’approccio alla sfida di stasera in questo modo: “La gara di andata? Era il primo tempo, non mi sento qualificato. Anche contro il Chievo l’Inter era vulnerabile in difesa, quindi dobbiamo approfittarne, avremo il solito spirito offensivo”.

    Per quanto riguarda la formazione Rangnick dovrebbe schierare la stessa dell’andata con l’unica eccezione di Farfan, indisponibile per squalifica, lanciando dal primo minuto al suo posto il giovanissimo 17enne Draxler (famoso per aver segnato un gol che ha qualificato lo Schalke nella Coppa di Lega). Nel dettaglio tra i pali Neuer, linea difensiva con Matip (autore del primo gol a San Siro) Howedes, Sarpei e Uchida ai lati. Baumjohann, Jurado, Papadopoulos e Draxler il quartetto di centrocampo e l’evergreen Raul affiancato dalla rivelazione Edu a completare l’attacco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    SCHALKE 04 (4-4-2): Neuer; Uchida, Howedes, Matip, Sarpei; Draxler, Papadopoulos, Jurado, Baumjohann; Raùl, Edu.
    A disposizione
    : Schober, Escudero, Schimitz, Charisteas, Hao, Karimi, Metzelder.
    Allenatore
    : Rangnick
    INTER (4-3-1-2)
    : Julio Cesar, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Eto’o, Milito.
    A
    disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Thiago Motta, Kharja, Pandev, Coutinho.
    Allenatore
    : Leonardo

    SCHALKE – INTER, 4 MOTIVI PER CREDERCI

  • Pagelle Schalke-Inter: Milito Principe? Raul Re!

    Pagelle Schalke-Inter: Milito Principe? Raul Re!

    Pagelle Inter

    Stankovic 6,5 27 secondi e segna un gol capolavoro, come già aveva fatto a Genoa nello scorso campionato calciando al volo da 50 metri e beffando il portiere. Non ha specifiche colpe nella disfatta nerazzurra perché la sua partita non dura nemmeno un tempo. Costretto ad uscire al 25’ del primo tempo per una botta rimediata in un contrasto di gioco. Unico neo, sul primo gol tedesco quando in area lascia libero di colpire di testa il centrale dello Schalke Papadopoulos.

    Chivu 3 Dopo una buona prestazione da centrale per sostituire Lucio contro il Lecce si spegne prima nel derby e stasera contro lo Schalke. Colpevole senza giustificazioni. Nel secondo gol subito invece di chiudere con una diagonale difensiva su Edu, si avvicina a Ranocchia lasciando tutto lo spazio possibile all’attaccante brasiliano per avanzare e tirare. Dormita generale insieme a Ranocchia sul gol di Raul e follia agonistica al 17’ del secondo tempo quando già ammonito si fa espellere per un fallo tattico lasciando la squadra in 10. Blackout totale

    Ranocchia 4 Era stato definito il nuovo Nesta, il futuro dell’Inter nel reparto difensivo. Ma senza il tutor Lucio va completamente in bambola in una serataccia per lui.  Non bastassero i gol di Raul e Edu da una mano ai tedeschi con un autogol evitabile con una scivolata in area per evitare un cross dalla fascia. Accusa il contraccolpo e si spegne sull’azione del gol di Raul. Nel finale dovrebbe fermare Edu e invece spalle alla porta gli concede senza troppa difficoltà il tiro che mette fine alla corsa in Champions nerazzurra. Notte fonda.

    Eto’o 5 Dopo l’errore contro il Milan ci saremmo aspettati il riscatto del Re Leone, perché lui in queste partite da il meglio di se e si esalta. La voglia e la corsa non sono sicuramente mancati. La precisione e il guizzo vincente si invece. Non riesce mai ad essere decisivo, e quando ha l’occasione per riportare l’Inter in vantaggio Neuer gli dice di no. Milito gli ruba la scena, lo Schalke la Champions.

    Milito 6,5 Il principe è sicuramente tornato ai suoi livelli. Dribbling corsa e gol. Ma stasera serviva una goleada per passare il turno. Dopo aver riportato l’Inter in vantaggio nel primo tempo si divora l’occasione utile a rimettere i nerazzurri in corsa nella ripresa. Stop impossibile e tiro facile, con palla che finisce a lato di un soffio. Non gli si poteva chiedere di più dopo due mesi di assenza. Un appunto: se Milito è il principe d’Europa il re stasera è Raul.

    Pagelle Schalke 04

    Neuer 7 Il suo allenatore l’aveva definito uno dei migliori portieri al mondo. Passano 27 secondi e con l’uscita a valanga su Milito e il gol subito iniziano a venire i dubbi su un’affermazione tale. Ma nella ripresa con la splendida parata su Eto’o blocca il risultato sul 2 a 2 in un momento cruciale. Poche parate ma comunque decisivo.

    Jurado7,5 Stasera lo spagnolo fa il bello e cattivo tempo a centrocampo. Fa saltare tutti gli schemi tattici predisposti da Leonardo e serve assist splendidi ai compagni. È sempre lui a creare la superiorità numerica e a mettere in evidente difficoltà la retroguardia interista. Sua la paternità dell’autogol di Ranocchia, nato appunto da un suo traversone al centro dell’area.

    Edu 8 Due gol all’Inter a San Siro nemmeno se li sognava. E invece esce da Milano come un eroe, con una prestazione perfetta. Caparbio e testardo nel primo gol, dove mette in mostra la sua velocità e al tempo stesso la forza fisica anticipando Chivu sulla ribattuta di Julio Cesar. Non bastasse concede il bis ridicolizzando Ranocchia e spegnendo ogni sogno interista realizzando il gol del 5 a 2 spalle alla porta con un gran tiro a giro. Devastante

    Raul 7 71 gol nelle coppe europee, + 1 su Pippo Inzaghi proprio nello stadio del nemico. C’è da aggiungere altro? Gli capita l’occasione giusta e lui non sbaglia come un cecchino. Lascia il Real, e arriva allo Schalke per dimostrare che ha ancora tanto da dimostrare. Lascia il segno!

    IL COMMENTO DELLA PARTITA

  • Inter bye bye Champions. Schalke avanti 5 a 2

    Inter bye bye Champions. Schalke avanti 5 a 2

    Otto gol subiti in due partite, e l’Inter abbandona la Champions mostrando come l’idea di calcio allegria tanto sbandierata da Leonardo in concreto si realizza con un’impostazione difensiva imbarazzante. Troppo spesso quest’Inter ha subito molti gol magari nascondendo il difetto con una fase offensiva straripante da 3 gol a partita. Stasera nemmeno sarebbero bastati, perché per vincere la Champions serve prima di tutto non subire gol. Adesso Leonardo è davvero sotto accusa: scudetto compromesso, fuori dalla Champions e rimane solo  la Coppa Italia. Con un possibile finale di stagione da zeru tituli  i tifosi interisti sono passati dal paradiso all’inferno in 3 giorni.

    PRIMO TEMPO- La partita inizia con il botto, nemmeno 30 sec e su un lancio di Cambiasso a servire Milito, Neuer  esce di testa fuori area per anticiparlo. La palla arriva sul piede di Stankovic  che approfitta della ribattuta del portiere tedesco e calcia al volo da 50 metri realizzando il gol più bello di questa edizione della Champions League. Una rete che ricorda il gol realizzato contro il Genoa con Amelia beffato sul rinvio. Lo Schalke non accusa troppo il colpo e si fa avanti senza paura in maniera pericolosa con il centrocampo dell’Inter che aiuta poco il reparto arretrato. Al 16’ arriva la doccia fredda per la squadra di Leonardo quando sugli sviluppi del calcio d’angolo  Papadopouls completamente dimenticato dalla difesa interista colpisce di testa con Julio Cesar che respinge. Sul rimpallo Matip in area  anticipa tutti e mette in rete riportando il punteggio sul pari. Continua il periodo no per la difesa nerazzurra con una media di gol subiti sicuramente non all’altezza di una squadra che vuole bissare il trionfo europeo della scorsa stagione.

    Al  minuto 33 è l’Inter a far esultare i suoi tifosi. Sneijder serve in area Cambiasso che di testa appoggia un pallone perfetto per Milito. Il bomber argentino che non segnava in Europa dalla finale di Madrid, gonfia la rete alle spalle di Neuer e conferma il suo ritorno in campo da assoluto protagonista. Inter 2 Schalke 1 con la curva che torna a cantare “Diego Milito facci un gol”.

    Non c’è pace per la difesa nerazzurra con Edu al 40’ che calcia su Chivu, la deviazione sorprende Julio Cesar che para ma non riesce a bloccare il pallone e serve involontariamente l’attaccante brasiliano che in scivolata riesce a colpire nuovamente il pallone e segnare il gol del 2 a 2.

    Evidenti i limiti difensivi di questa Inter nella prima parte di gara.

    SECONDO TEMPO- Le squadre tornano in campo con le formazioni invariate. Al minuto 46 pallone perfetto di Sneijder per Milito che stoppa in corsa e solo davanti a Neuer calcia e manda il pallone di un soffio a lato del palo dando l’illusione del gol ai tifosi. Ancora Inter in avanti con Eto’o che dribbla in area e calcia a botta sicura. Neuer compie un miracolo e con una parata bellissima  gli nega l’emozione del gol.

    Al 52’ è ancora lo Schalke ad affondare il colpo decisivo nei confronti dell’Inter con Raul che beffa i due centrali nerazzurri e  riesce a mettere il pallone alle spalle di Julio Cesar. Il bomber spagnolo firma il timbro numero 70 dei gol segnati nelle competizioni europee staccando di una rete Pippo Inzaghi. Tedeschi in vantaggio 3 a 2 in casa nerazzurra con Leonardo sempre più infuriato con la propria difesa.

    La difesa nerazzurra continua a far regali alla squadra tedesca  e al 57’ Ranocchia in evidente ritardo devia involontariamente in rete una palla di Jurado portando lo Schalke sul 4 a 2 con la qualificazione sempre più lontana per l’Inter.

    Piove sul bagnato al 61’ quando Chivu già ammonito viene espulso per somma di ammonizioni con un fallo al limite dell’area lasciando i suoi in 10, in un momento delicatissimo della partita. Sempre avanti lo Schalke con Jurado che al 64’ da fuori area su azione insistita dei tedeschi colpisce il palo. Al 74’ Farfan mette in evidente imbarazzo la difesa nerazzurra che si salva solo con un miracolo di Julio Cesar e il palo su rimpallo di Ranocchia. Non passa nemmeno un minuto e Edu riesce a girarsi marcato dal difensore italiano e infilare la palla in rete per il 5 a 2 dello Schalke. La qualificazione è ormai solo un miraggio. L’Inter si arrende e lo Schalke fa girare palla consapevole di aver già oggi staccato il biglietto per le semifinali. Fischio finale e Game Over a San Siro.

    LE PAGELLE DI INTER-SCHALKE 04 2-5