Tag: Raffaele palladino

  • Al Friuli magie di Di Natale e Palladino. Solo un pari tra Udinese e Parma

    Al Friuli magie di Di Natale e Palladino. Solo un pari tra Udinese e Parma

    Tanti gol al Friuli nella sfida che vedeva contrapposte Udinese-Parma nella tredicesima giornata di Serie A. 2-2 il risultato finale. Ai friulani non basta l’ennesima perla di Totò Di Natale, che dopo appena dieci minuti delizia il pubblico con un delizioso pallonetto dal limite dell’area. Quarto pareggio consecutivo per i ragazzi di Guidolin, che non approfittano dell’incontro casalingo per potersi avvicinare in modo minaccioso alle posizioni importanti della classifica (l’Europa League è distante solamente due lunghezze). Per i ducali invece, un punto prezioso agguantato nei minuti finali della partita con Palladino, che permette ai gialloblu di rimanere a pochi passi dall’Europa. Per entrambe, il sogno europeo continua nonostante un inizio di stagione difficoltoso.

    LA PARTITA – L’Udinese spreca per due volte il vantaggio acquisito. Il gol dopo appena dieci minuti di Di Natale, che supera Mirante con un fantastico pallonetto sembra mettere in discesa la partita per i padroni di casa e tutto sembra procedere per il verso giusto, con i friulani che concludono la prima frazione di gioco in vantaggio per 1-0. Ma il secondo tempo è pronto a regalare grandi emozioni. Pronti, via, arriva la rete del pareggio ospite con Marco Marchionni, abile a sfruttare una mischia in area e a superare l’incolpevole Brkic. Ma, passano quattro minuti e i bianconeri tornano in vantaggio con Pereyra che si inserisce alla perfezione in area di rigore e insacca. I padroni di casa continuano ad attaccare alla ricerca del gol della sicurezza, che viene sfiorato in più di una circostanza con il solito Di Natale. Quando tutto sembrava portare alla vittoria friulana ecco arrivare la magia del neo entrato Palladino che supera Brkic con un cucchiaio all’interno dell’area e porta il risultato sul definitivo 2-2.

    Antonio Di Natale
    Di Natale esulta dopo il delizioso pallonetto © Dino Panato/Getty Images

    SOGNI EUROPEI – Le due squadre continuano a marciare quasi di pari passo, con il Parma a 17 punti in classifica e l’Udinese una lunghezza sotto. I due club stanno approfittando della classifica corta dal quarto posto in poi che permette loro di sognare un piazzamento in Europa League a fine stagione, anche se siamo solo alla tredicesima giornata e la strada è ancora lunga.

    PAGELLE UDINESE-PARMA

    Di Natale 7.5: Altra perla di una fantastica carriera esplosa con la maglia dell’Udinese. La sua terra d’adozione. Delizioso il pallonetto con la quale supera Mirante dopo appena dieci minuti. Avrebbe meritato di giocare con continuità in una grande squadra, ma il cuore l’ha trattenuto a Udine.
    Maicosuel 5: Il brasiliano non incide come dovrebbe, sembra quasi spaesato. Dopo qualche buona prestazione, è stato autore di una gara sotto la sufficienza.
    Palladino 7: Entra e segna. Cosa chiedere di più. La tecnica del giocatore non si discute, sono i muscoli quelli che non hanno permesso all’attaccante di avere una carriera con qualche soddisfazione in più.
    Parolo 6.5: Tanta sostanza in mezzo al campo. Distrugge, costruisce e corre. Dopo un inizio in salita, l’ex Cesena ha preso in mano il centrocampo ducale, confermandosi un giocatore di qualità importanti.

    TABELLINO UDINESE-PARMA 2-2
    Udinese (3-5-1-1): Brkic 6; Angella 5.5, Coda 6, Domizzi 6.5; Basta 6.5, Pereyra 6.5, Allan 5.5, Badu 6, Pasquale 6 (67′ Armero 6); Maicosuel 5 (87′ Faraoni sv); Di Natale 7.5 (82′ Ranegie sv). Allenatore: Guidolin
    Parma (3-5-2): Mirante 6; Benalouane 5,5, Paletta 5, Lucarelli 5,5; Rosi 5.5, Marchionni 7, Musacci 5.5 (65′ Acquah 5,5), Parolo 6.5; Sansone 5 (70′ Palladino 7), Amauri 6, Belfodil 6 (80′ Pabon sv). Allenatore: Donadoni.

    Video dei gol di Udinese-Parma
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  • Comproprietà, adesso è corsa contro il tempo

    Comproprietà, adesso è corsa contro il tempo

    Poco più di 24 ore alla fine delle contrattazioni per le comproprietà e ancora molte situazioni di giocatori a metà, non sono state risolte. In questo periodo di vacche magre, acquistare dei giocatori a metà sembra essere la soluzione migliore per rinforzare i propri organici, ma quando si arriva in questo periodo gli affari sembrano complicarsi per la mancanza di accordi fra le parti e il ricorrere alle buste, pare essere l’unica soluzione. Facendo una panoramica generale fra i maggiori affari in ballo che vedono coinvolte le principali squadre italiane quello che più risalta agli occhi degli interessati è la situazione di alcune pedine ottime anche per eventuali scambi. In casa Milan ad esempio è già stata sistemata da tempo la situazione di Boateng, Paloschi e Strasser che rimarranno in rossonero, mentre a vestire la casacca dei grifoni sarà il giovane Beretta.

    Emiliano Viviano | © Dino Panato/Getty Images
    Più complicata pareva essere la situazione del difensore Astori e di Borriello che, invece, si sono risolte a favore di Cagliari e Roma per un introito monetario di 13 milioni entrati nelle casse rossonere. Un’altra grande alle prese con i numerosi riscatti è la Juventus, la società torinese molto attiva sul mercato d’entrata ha riscattato nella giornata di ieri per la “modica” cifra di 37 milioni, 4 giocatori: Motta, Pepe, Matri e Quagliarella. L’esborso economico di Madama sarà suddiviso in 3 tranche annuali, ma se per i due attaccanti la conferma appare certa, lo stesso discorso non vale per Pepe, l’esterno è stato richiesto dallo Zenit di Spalletti e per Motta che non è molto amato sotto la Mole e potrebbe essere inserito in qualche trattativa. Chi non vestirà il bianconero è, invece, Sebastian Giovinco, che nonostante le lusinghe ricevute dal neo allenatore juventino Antonio Conte, rimarrà in Emilia almeno un altro anno visto che il Parma ha da poco riscattato la sua metà per 3 mln di euro, chi dovrebbe far ritorno alla base è Raffaele Palladino, l’esterno apprezzato dal tecnico della Vecchia Signora, potrebbe essere un’alternativa all’addio probabile di Pepe. Il Parma si consolerà della perdita dell’esterno, con il riscatto di Dzemaili dal Torino, destinato anche lui a cambiare aria (Napoli alla porta) e Galloppa dal Siena, lasciando Reginaldo in Toscana. Rimanendo in Emilia è molto più spinosa la situazione di Viviano, il portiere a metà fra Bologna e Inter dovrebbe finire alla corte nerazzurra per ricoprire il ruolo di vice Julio Cesar, cosa che non aggrada molto l’estremo difensore che vede palesarsi all’orizzonte la possibilità di un trasferimento nella capitale sponda giallorossa. Il problema è che le due società non sono d’accordo sulle cifre dell’operazione e questo potrebbe portarle alle buste, salvo risvolti dell’ultima ora. Chi cambierà sicuramente squadra è Parolo, riscattato dal Cesena, ma che non dovrebbe rimanere in terra romagnola il prossimo anno, per lui, infatti, quasi sicuramente si apriranno le porte di una società di fascia più alta. Un’altra squadra che avrà da risolvere alcune grane sarà l’Udinese, che non intende riscattare D’Agostino, in comproprietà con la Fiorentina e che, dovrebbe mantenere Denis tra le sue fila, ma in questo caso si tratterebbe solo di rinnovo della comproprietà con il Napoli. Rinnovo che sarà previsto anche nel caso di Beppe Sculli, a metà fra Lazio e Genoa e che rimarrà alla corte di Reja, almeno per un’altra stagione. Questi sono i maggiori casi da risolvere, ma le prossime ore saranno caldissime, vi sono, infatti, tante altre comproprietà da sciogliere o rinnovare e il tempo corre. ACERBI Francesco GENOA REGGINA ALMIRON Sergio Bernardo BARI JUVENTUS ANDREOLLI Marco INTER CHIEVO ANTENUCCI Mirco TORINO CATANIA BARRETO DE SOUZA Paulo BARI UDINESE BELMONTE Nicola SIENA BARI BUDEL Alessandro BRESCIA PARMA CACIA Daniele LECCE PIACENZA CARMONA TELLO Carlos Emilio ATALANTA REGGINA CORDOVA Nicolas BRESCIA PARMA CURCI Gianluca SAMPDORIA ROMA D’AGOSTINO Gaetano FIORENTINA UDINESE DENIS German Gustavo UDINESE NAPOLI DZEMAILI Blerim PARMA TORINO EKDAL Albin BOLOGNA JUVENTUS REGINALDO Ferreira Da SIlva SIENA PARMA FORESTIERI Fernando Martin UDINESE GENOA GALLOPPA Daniele PARMA SIENA GHEZZAL Abdelkader BARI SIENA GUBERTI Stefano SAMPDORIA ROMA JANKOVIC Bosko GENOA PALERMO KRHIN Rene BOLOGNA INTER LANZAFAME Davide PALERMO JUVENTUS LODI Francesco CATANIA EMPOLI MALONGA Dominique CESENA TORINO MASIELLO Salvatore BARI UDINESE OBI Joel Chukwuma PARMA INTER PALLADINO Raffaele PARMA JUVENTUS PAOLUCCI Michele SIENA JUVENTUS PAROLO Marco CESENA CHIEVO SCULLI Giuseppe LAZIO GENOA TISSONE Fernando Damian SAMPDORIA UDINESE VIVIANO Emiliano INTER BOLOGNA

  • Beppe Bozzo: “Cassano non va al Napoli, Gilardino vuole Firenze”

    Beppe Bozzo: “Cassano non va al Napoli, Gilardino vuole Firenze”

    Beppe Bozzo, procuratore di molti calciatori di serie A, fa il punto sulle posizioni di molti suoi assistiti, in vista di arrivi e partenze. Sugli Juventini, Fabio Grosso e Marco Motta ha le idee molto chiare: il primo potrebbe lasciare la Juventus per approdare a Dubai, proprio in concomitanza con la partenza di Fabio Cannavaro dalla terra degli sceicchi. Marco Motta, invece, potrebbe restare alla Juventus poichè pare che il club voglia concedergli una seconda chance in vista della prossima stagione, affinchè possa riscattare quella deludente appena terminata.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Capitolo Lazio: per un arrivo certo, quello del portiere Federico Marchetti, a meno di clamorose sorprese manca solo la firma del contratto, c’è anche una conferma importante, quella dell’argentino Mauro Zarate che si sposerà e vorrebbe restare a Roma. Per lui, si potrebbe parlare di cessione soltanto se arrivasse un’offferta realmente irrinunciabile, intorno ai 20-25 milioni di euro. Capitolo attaccanti della Nazionale: Alberto Gilardino e Antonio Cassano. Il primo dovrebbe restare in Viola, dato l’ottimo rapporto con la società e la dirigenza, che nel mese di gennaio fece di tutto per trattenerlo e non lasciarlo andare alla Juve, ma il bomber pretende maggiore considerazione e coinvolgimento nei piani della società, così come ha lasciato trapelare dalle sue recenti dichiarazioni; il secondo, invece, secondo Beppe Bozzo, resterà al Milan, poichè rientra nei piani della società e le voci circolate su un suo passaggio al Napoli sono meramente “fantacalcio”. Chiusura, poi, su Palladino, in bilico fra Juventus e Parma: sul suo futuro si deciderà mercoledì prossimo, ma il procuratore augura al suo assistito, a prescindere dalla destinazione finale, di disputare una grande annata, per riscattarsi dagli infortuni che lo hanno flagellato in passato condizionandone il rendimento.

  • Pazzia di Melo, disastro Juventus. Il Parma vince 4-1

    Pazzia di Melo, disastro Juventus. Il Parma vince 4-1

    La Juventus apre il 2011 nel peggiori dei modi possibile perdendo in casa 4-1 contro il Parma con l’ aggravante del pesante infortunio subito da Fabio Quagliarella ad inizio match. Decisiva ai fini del risultato, l’ espulsione di felipe melo per una pedata in faccia a Paci nel primo tempo dopo 15’.

    Apertura del nuovo anno per la squadra di mister Delneri che deve fare a meno di Vincenzo Iaquinta, infortunatosi in settimana e Leonardo Bonucci, squalificato a causa dell’ ammonizione subita contro il Chievo Verona. Del Piero parte titolare con Amauri in panchina, mentre nel Parma spazio a Candreva nell’ undici iniziale di marino con Giovinco e Crespo in attacco.

    Inizio schok per la squadra bianconera, Quagliarella mette male il ginocchio a terra procurandosi un sicuro brutto infortunio e costringendo Delneri a sostituire il napoletano con Amauri. la partita è giocata sotto ritmo con Krasic che riprova a tuffarsi in area con De Marco che non abbocca e non concede il rigore alla Juve. Al 17’ svolta della partita, Felipe Melo ritorna ad essere il giocatore dello scorso anno tirando una scarpata in faccia a Paci e venendo giustamente espulso. Delneri è così costretto al secondo cambio forzato inserendo pepe al posto di uno scontento ma sempre elegante nei modi, Alex Del Piero. Il Parma non aumenta i ritmi facendo infuriare Marino dalla panchina, ma al 41’ cross perfetto di Zaccardo con Gobbi che si trasforma in Crespo girando splendidamente di testa ma trovando un super Storari alla respinta che non può far nulla sul tap-in ravvicinato di Giovinco che segna contro la sua ex squadra senza esultare.

    Il secondo tempo si apre di nuovo male per la squadra bianconera con il raddoppio di Giovinco su crosso di Candreva. La Juventus risente il colpo del gol subito e non riesce mai a rendersi pericolosa, tuttavia al 15’ è legrottaglie che tenta di scuotere l’ undici bianconera, realizzando il gol del 1-2 dando speranza al popolo juventino. Speranza che dura solo un minuto, infatti Crespo riesce a liberarsi bene in area fintando il tiro e costringendo Chiellini a compiere il fallo da rigore che viene trasformato in gol dallo stesso attaccante argentino. La partita scivola così al novantesimo con il parma che potrebbe segnare altri due gol in contropiede prima con Palladino, subentrato a crespo e poi con Giovinco che spara alto da posizione invitante, gol del 4-1 che arriva all’ ultimo secondo con Raffaele Palladino, altro ex di giornata.

    Pesante sconfitta per la Juventus che in un sol colpo perde Quagliarella, il suo attaccante migliore per lungo tempo, Felipe Melo atteso da una lunga squalifica visto lo sciagurato fallo di reazione e la partita che potrebbe allontanarla dalla zona Champions.

  • Genoa: presi Paloschi e Antonelli. Al Parma Palladino e Modesto

    Genoa: presi Paloschi e Antonelli. Al Parma Palladino e Modesto

    E’ stato perfezionato oggi un maxi scambio tra Genoa e Parma che ha visto coinvolti ben 4 giocatori: l’attaccante Raffaele Palladino e l’esterno Francesco Modesto si sono trasferiti in Emilia in cambio del centravanti Alberto Paloschi e del terzino Luca Antonelli che compiono il tragitto inverso accasandosi in Liguria.
    In realtà i trasferimenti riguardanti Palladino e Paloschi riguardano la metà dei propri cartellini considerato che l’altro 50% è detenuto rispettivamente da Juventus e Milan mentre per Antonelli e Modesto si tratta di cessioni a titolo definitivo.

    Inoltre le due società hanno ufficializzato altri acquisti “minori”: il Parma ha ingaggiato con la formula del prestito con diritto di riscatto a fine stagione Toni Calvo, centrocampista spagnolo prelevato dall’Aris Salonicco mentre il Genoa ha formalizzato gli accordi con Linus Hallenius, attaccante svedese dell’Hammarby, e con Judilson Mamadu Tuncara Gomes detto Pelè, centrocampista portoghese del Belenenses, entrambi presi a titolo definitivo.

  • Rivoluzione Genoa: in Paloschi e Baptista out Palladino e Sculli

    Rivoluzione Genoa: in Paloschi e Baptista out Palladino e Sculli

    In estate era stata una delle regine del mercato grazie alla grossa mole di giocatori acquistati dal presidente Preziosi che miravano ad inserire il Genoa nella lotta per un posto in Champions League. Poi però il progetto è parzialmente franato sia per la lunga mole di infortuni che per il rapporto ormai logoro con Gasperini.

    Il Grifone allora ha deciso di cambiare pelle affidandosi a Ballardini e ipotizzando un nuovo modulo di gioco che vedrà il suo compimento nel sessione di mercato invernale. Partiranno due fidi scudieri di Gasperini, Palladino e Sculli e al loro posto arriveranno il baby Paloschi e il brasiliano Baptista.

    Con il Parma del presidente Ghirardi pare ci sia l’accordo totale sullo scmabio delle comproprietà di Paloschi e Palladino, con i giocatori pronti a cambiar maglia e a rilanciarsi dopo un 2010 sfortunatissimo dal punto di vista degli infortuni. Con i crociati pare ci sia in ballo anche l’acquisto di Antonelli, il terzino sinistro sarebbe il sostituto ideale di Criscito qualora quest’ultimo dovesse partire verso nuovi lidi.

    Un altro scambio possibile, anche se in questo caso c’è il macigno dell’ingaggio, potrebbe esser quello tra Baptista e Sculli. Il brasiliano vorrebbe aver più spazio per dimostrare il suo valore mentre l’italiano viene ritenuta un ottima alternativa a Menez o Vucinic nel tridente di Ranieri.

  • Genoa: buone nuove per Gasp. Palladino torna in gruppo, brilla Zuculini

    Genoa: buone nuove per Gasp. Palladino torna in gruppo, brilla Zuculini

    Veloso sarà costretto ai box per le prossime 4 settimane, perdita importante a centrocampo per Gasperini che perde un uomo di quantità e qualità ma la sosta permette finalmente di far tornare in gruppo Raffaele Palladino, pienamente recuperato il fantasista con un passato in bianconero ha giocato per oltre un’ora l’amichevole contro il Derthona mettendo a segno una rete e dimostrando una condizione fisica più che accettabile.

    Contro la formazione dilettante che vanta la presenza di Jose Altafini come presidente onorario ha iniziato a brillare anche la stella del giovane Zuculini autore di un gran gol dalla distanza e di molti spunti importanti a centrocampo. L’assenza di Veloso potrebbe lanciarlo in prima squadra.

  • Le comproprietà più bollenti. Domani alle 19 suona il gong

    Le comproprietà più bollenti. Domani alle 19 suona il gong

    Un gioco per i direttori sportivi, un tormento per i calciatori, un affare per i procuratori. Il triangolo delle comproprietà è un po’ come quello delle Bermuda: esercita il fascino di una zona misteriosa nel quale molti entrano ed alcuni rischiano di non uscirne più tra una vita divisa in metà e destini decisi alle buste. Questo è l’eterno circo della comproprietà che ogni anno, a fine giugno, fa impazzire gli operatori di mercato come un Risiko senza eguali. Nessun’altra lega calcistica al mondo, infatti, prevede l’esistenza di un giocatore diviso al 50% tra due club. La scadenza è fissata per domani pomeriggio, nel caso non si trovi un accordo, le due società saranno costrette a ricorrere alle famose “buste” che dovranno essere consegnate entro il 30 giugno. Ecco i nomi più caldi dei giocatori in comproprietà.

    Il protagonista dei giocatori “divisi a metà”  sarà sicuramente il difensore Leonardo Bonucci, il cui cartellino diviso a metà fra Bari e Genoa, è conteso anche da Inter e Juventus. Teoricamente parlando, la Juve, potrebbe avere un lieve vantaggio su i nerazzurri, perchè potrebbe consentire definitvamente il passaggio di Criscito al Genoa, e nell’altro caso di Paolucci al Bari. A proposito di Inter, i nerazzurri hanno riscattato definitivamente i due baby Mariga e Biabiany dal Parma. Parma che crescerà Paloschi, e anche Galloppa, per cui il Siena ha concesso il rinnovo della comproprietà. Due decisioni importanti dovra prenderle pure l’Udinese che si contenderà Marco Motta con la Roma, e Salvatore Masiello con il Bari. La Roma, con ogni probabilità si prenderà Curci dal Siena, per girarlo alla Sampdoria, che ha riscattato Tissone e Rossini dall’Udinese.

    Infine, il Milan, che si contenderà con il Cagliari il difensore Astori. In vantaggio sulla trattativa sembrano essere i sardi, che con molta probabilità si giocheranno la carta Lazzari.

  • Calciomercato: Juventus – Inter 1-0. Bonucci è bianconero

    Calciomercato: Juventus – Inter 1-0. Bonucci è bianconero

    Stando alle premesse la prossima sessione di calciomercato dovrebbe esser un sorta di lotta tra Juventus e Inter. Le due società tornate ancora una volta ad esser distanti e “nemiche” con l’avvento di Andrea Agnelli alla presidenza sono in lotta per gli stessi obiettivi dando vita a continui rilanci e colpi di scena.

    Se l’irruzione di Marco Branca potrebbe far saltare l’affare Krasic, il dg Marotta ha risposto beffando i nerazzurri sul gioiellino Bonucci. Il difensore azzurro, in comproprietà tra Genoa e Bari, la prossima stagione giocherà con la maglia bianconera della Juventus.

    La Vecchia Signora ha praticamente trovato l’accordo con il Genoa di Preziosi sacrificando Criscito e rinnovando la comproprietà di Palladino. Resta da abbattere l’opposizione del Bari che oltre ad Almiron vorrebbe 8 milioni di euro, ma alla lunga anche questa situazione si sbloccherà magari con l’inserimento di Paolucci.

    Alla Juve il primo colpo dunque ma ne vedremo delle belle.

  • Juventus: Le mosse di Marotta per far tornare grandi i bianconeri

    Beppe Marotta, Direttore Generale della Juventus, si sta muovendo sul mercato per costruire una squadra che porti di nuovo in alto i colori bianconeri e che dovrà competere, sia in Italia che in Europa, per i traguardi più ambiziosi.
    Ecco che il piano per riportare la Juve ai vertici del calcio che conta prevede una rivoluzione in difesa, dei forti innesti a centrocampo e l’acquisto di un attaccante di valore per risolvere il problema in zona gol.

    Per il reparto arretrato Marotta sta lavorando su più lati visto che i ruoli da coprire sono almeno 3 ovvero un centrale e i 2 terzini: si parla insistentemente di Leonardo Bonucci per affiancare Giorgio Chiellini al centro della difesa (sempre che la società di Corso Galileo Ferraris non ceda alle tentazioni del Real Madrid fortemente interessato all’acquisto del numero 3). Da giorni, ormai, si sta trattando per Bonucci, per il quale però i bianconeri devono riuscire a trovare un accordo con Genoa e Bari, che si dividono il cartellino del centrale di Ventura. Ad entrambe le squadre i bianconeri pensano di offrire contropartite tecniche: sul tavolo ci sono Raffaele Palladino e Domenico Criscito per il Genoa e Sebastian Giovinco e Amauri per i pugliesi. L’opzione Simon Kjaer del Palermo tramonta di giorno in giorno, visto l’alto prezzo sparato dal Presidente rosanero Maurizio Zamparini che vuole 20 milioni di euro per il suo giocatore. L’ipotesi potrebbe realizzarsi solo nel caso di cessione di Chiellini, visto che il Real potrebbe portare nelle casse bianconere quasi 30 milioni.
    Per quanto riguarda il ruolo di terzino destro in pole adesso c’è Marco Motta che costerà 5 milioni di euro e la comproprietà o di Ciro Immobile oppure di Albin Ekdal. Sul fronte sinistro Marotta invece sta lavorando sotto traccia e i nomi sono top secret. L’idea potrebbe essere però quella di riscattare Martin Caceres dal Barcellona per 11 milioni di euro e spostarlo sulla fascia di sinistra vista la duttilità dell’uruguaiano che può ricoprire tutti i ruoli difensivi senza nessuna difficoltà.

    A centrocampo la Juventus è sempre sulle tracce di Angelo Palombo come centrale davanti alla difesa. Del resto sulla panchina bianconera c’e’ Gigi Del Neri che stravede per il centrocampista della Nazionale dopo averlo allenato per un anno alla Sampdoria. Il capitano blucerchiato e’ molto legato alla squadra e alla citta’, e’ pronto a restare, ma chiede chiarezza sui progetti societari perchè le sirene juventine sono forti per resistere e restare a Genova.
    Sugli esterni invece Marotta ha già messo a segno il primo colpo: si tratta di Simone Pepe, ala sinistra che arriva a Torino per una cifra vicina ai 12 milioni di euro e per la fascia opposta è vicinissimo Milos Krasic: da battere la concorrenza del Manchester United ma nei prossimi giorni ci potrebbe essere la svolta decisiva per il nuovo Nedved.
    Vicino anche il riscatto della metà di antonio Candreva che per 7 milioni potrebbe restare sotto la Mole. Luigi Delneri, il nuovo tecnico, è rimasto particolarmente soddisfatto del lavoro del giocatore e avrebbe dato il benestare alla trattativa.

    In attacco invece c’è la situazione più complicata: il primo obiettivo si chiama Pazzini ma Riccardo Garrone, Presidente della Sampdoria, chiede tanto, una cifra tra i 22 e i 25 milioni di euro. Delneri farebbe follie per avere a disposizione il centravanti che lo ha portato ai preliminari di Champions League a suon di gol, ma la situazione non è delle più facili. Sta scemando sempre di più l’opzione Alberto Gilardino che aveva avuto una impennata nei giorni scorsi, mentre in rialzo (ma sempre dietro Pazzini) è l’idea Edin Dzeko, bomber di sicuro talento ed affidamento che ha già disputato Champions League ed Europa League con risultati più che ottimi visti i gol segnati in entrambe le competizioni. Sicuramente più testato rispetto al “Pazzo” in campo internazionale e capocannoniere del campionato tedesco in questa stagione. Il Wolfsburg lo vende a caro prezzo, tra i 30 e i 40 milioni di euro, ma l’acquisto sarebbe super e sistemerebbe l’attacco per una decina di anni!

    Insomma tanti nomi per la Juventus che è in forte ricostruzione (forse si tratta più di una mezza rivoluzione). I tifosi sperano che la nuova dirigenza stia facendo le scelte giuste: un’altro anno orribile come quello appena trascorso non sarebbe per niente tollerato.