Tag: rafael benitez

  • Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Una gara combattuta, tiratissima che ha visto la Juventus avere diversi matchpoint per far sua quella Supercoppa che in realtà è stata alzata dal Napoli.

    I protagonisti della serata sono stati i due attaccanti argentini, Higuain e Tevez, ed i due portieri, Rafael e Buffon. Alla fine, dopo 120 minuti, non belli ma intensi, e 18 rigori calciati l’hanno spuntata i partenopei che così chiudono il 2014 in bellezza con un bel trofeo messo in bacheca.

    Veniamo al racconto di questa lunghissima serata di calcio a Doha.

    Allegri schiera la squadra prevista alla vigilia, mentre Benitez sorprende inserendo De Guzman nel trio di trequartisti e lasciando Mertens in panchina.

    La partenza è equilibrata con i bianconeri a fare la gara. L’equilibrio dura pochissimo perchè al 4° da un pasticcio tra Albiol e Koulibaly, sbuca Tevez che si presenta davanti a Rafael e fa 1-0. Il gol mette la carica alla Juventus che continua a fare gioco, la prima reazione del Napoli si vede al 11° con una ripartenza e la susseguente conclusione di Hamsik che finisce alta. Al 15° dopo un paio di minuti di possesso palla arriva una ghiotta occasione per il Napoli, Hamsik sfrutta un mancato intervento di Chiellini e calcia, la conclusione è sfiorata dallo stesso difensore livornese e si stampa sul palo. Il Napoli prova ad aumentare la pressione, la Juventus pare calare l’intensità ma appena possono i bianconeri provano a far male come accade al 22° quando Rafael è costretto ad una grande respinta sul tiro al volo dell’Apache. Il portiere brasiliano si ripete un minuto dopo sempre su Tevez, con una deviazione in corner. Il Napoli però è solo Hamsik, lo slovacco ci riprova ma il suo tiro non inquadra per poco lo specchio. Higuain inizia a scaldarsi con un paio di conclusioni non precise, poi al 42° costringe Buffon al tuffo per salvare un altro suo tiro. Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo.

    Si riparte senza cambi e con i ritmi che rimangono bassi nei primi minuti. Al 54° errore grave di Callejon che ben imbeccato, si presenta davanti a Buffon e lascia partire il diagonale che si spegne sul fondo. Gli azzurri sono però più propositivi, più intensi, ci provano in tutte le maniere ma la difesa bianconera tiene e viene aiutata anche dalla fortuna quando il pallonetto di Higuain si spegne sul palo. Fortuna che poco dopo aiuta anche il Napoli, la respinta di Rafael infatti incoccia Koulibaly e si spegne di pochissimo a lato del palo. Al 68° arriva il meritato pareggio del Napoli, De Guzman fugge sulla fascia, piazza il cross ed Higuain di testa batte Buffon. Il gol del pari costringe la Juventus a giocare e dopo un tiro strozzato da Tevez, arriva al 75° un colpo di testa di Llorente fuori non di molto. I ritmi non si alzano, al 90° Tevez ha la palla della vittoria ma il suo tocco in spaccata esce sul fondo. Dopo 2 minuti di recupero arriva il fischio finale si va ai supplementari.

    Il primo tempo supplementare vede la Juventus provare a gestire la palla e con alcune interessanti giocate di Tevez, Pereyera e Pogba prova ad impensierire Rafael. La Juve sale di tono e anche Llorente al 97° si presenta al tiro, palla fuori di poco. Al 100° i bianconeri gridano al gol ma la conclusione a botta sicura di Vidal è salvata sulla linea da Koulibaly. Il Napoli tenta qualche ripartenza ma non riesce a rendersi pericoloso. Il primo tempo supplementare finisce sul 1-1.

    Neanche tempo di ripartire che Tevez riceve da Pogba al limite, controlla la palla, si gira in un fazzoletto di terreno e deposita il tiro nell’angolino basso per il nuovo vantaggio bianconero. A metà del tempo diventa protagonista Buffon che prima salva su Higuain e poi, dopo un’incomprensione con Bonucci, ferma Callejon lanciato a rete. Il Napoli si getta in avanti e al 118° in una mischia sbuca Higuain che con la zampata batte Buffon e fa 2-2. Non succede più niente, si va ai calci di rigore.

    Dal dischetto le emozioni si moltiplicano, parte male il Napoli con Buffon che para a Jorginho. Tocca a Tevez ed è palo, poi arrivano una serie di 5 a testa perfetti. Va dal dischetto Mertens e Buffon para, Chiellini ha il Matchpoint ma Rafael respinge. Tocca a Callejon ed il portiere bianconero para ancora. Anche Pereyra ha la palla per vincere ma calcia altissimo. Va Koulibaly colpisce il palo ma la palla entra. Il pallone tocca a Padoin, Rafael decide di ergersi a protagonista e respinge consegnando la coppa al Napoli.

    L'esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter

     

    JUVENTUS – NAPOLI 7-8 d.c.r. (2-2 d.t.s) (1-1 al 90°) (1-0) (4°, 106° Tevez (J), 68°, 118° Higuain (N))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (78° Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo (66° Pereyra), Marchisio, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente (105° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David Lopez (90° Inler); De Guzman (105° Jorginho), Hamsik (78° Mertens), Callejon; Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Higuain (N), Pereyra (J), Callejon (N), Albiol (N), Mertens (N), Tevez (J)

     

    Sequenza rigori: Jorginho (parato), Tevez (palo), Ghoulam (gol), Vidal (gol), Albiol (gol), Pogba (gol), Inler (gol), Marchisio (gol), Higuain (gol), Morata (gol), Gargano (gol), Bonucci (gol), Mertens (parato), Chiellini (parato), Callejon (parato), Pereyra (alto), Koulibaly (gol), Padoin (parato).

  • Serie A: Juve ok, Parma corsaro. Punti d’oro a Livorno e Catania

    Serie A: Juve ok, Parma corsaro. Punti d’oro a Livorno e Catania

    24esima giornata di serie A ancora una volta all’insegna della Juventus. I bianconeri si sbarazzano facilmente del Chievo scacciando le proprie paure e facendo contento il proprio tecnico dopo la sfuriata in settimana con soppressione del giorno di riposo per un allenamento suplettivo dopo il pari contro l’Hellas. (altro…)

  • Napoli, Edinson Cavani sempre più lontano

    Napoli, Edinson Cavani sempre più lontano

    Edinson Cavani finalmente esce allo scoperto circa un suo possibile addio al Napoli, il Matador – dal ritiro dell’Uruguay – lancia segnali inequivocabili al Napoli ed al patron Aurelio De Laurentiis sul suo imminente futuro che pare oramai sempre più lontano dal Vesuvio. L’intervista è di quelle che ovviamente segnano una possibile trattativa di mercato con il Matador che non sembrerebbe essere allettato troppo dall’arrivo di Rafa Benitez sulla panchina partenopea aprendo ad una sua cessione sia in Spagna, sponda Real Madrid, ma soprattutto in Inghilterra dove il capocannoniere dell’ultima Serie A sogna di essere allenato un giorno dallo “special One” Josè Mourinho che vuole far ritornare grande il Chelsea.

    Edinson Cavani, vuole la Premier e Mourinho ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Edinson Cavani, vuole la Premier e Mourinho ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Ecco le parole del Matador : “Non so se l’arrivo di Benitez possa influenzare il mio futuro, ho un contratto con il Napoli ma allo stesso tempo parlo con altre squadre“, ed ancora, “Napoli ed il Napoli mi hanno fatto crescere molto, ma voglio crescere ancora. Non so quali club mi cercano ma sarei molto lusingato ad essere allento da tecnici come Pellegrini e soprattutto Josè Mourinho. Il Real Madrid?, Non so se il calcio spagnolo sia il calcio giusto per me, sicuramente la Liga è un Campionato più adatto per gli attaccanti ma sinceramente non conosco la mia futura destinazione“.

    Questa intervista arriva sicuramente in un momento cruciale del calciomercato, sicuramente l’entourage del Matador si sarebbe aspettato la fila dietro la porta di Aurelio De Laurentiis ma questo, al momento, ancora non è successo con l’offerta più concreta presentata proprio dal Chelsea che nella passata settimana aveva proposto al Napoli la cifra di 30 milioni più il cartellino di Fernando Torres. Sicuramente con queste dichiarazioni Cavani ha voluto lanciare un segnale chiaro ai suoi pretendenti individuando anche la via circa il suo futuro, con una preferenza inequivocabile a giocare in premier League e sotto la guida, magari, di Josè Mourinho.

  • Inter, l’opportunismo di Walter Mazzarri

    Inter, l’opportunismo di Walter Mazzarri

    Dopo l’ennesima stagione negativa e fallimentare della squadra nerazzurra ecco un altro nuovo inizio con un nuovo condottiero ma con tante incognite per il futuro. Come tutti sanno il famoso triplete del 2010 ha regalato tante gioie ai tifosi interisti ma al tempo stesso, con l’addio di Josè Mourinho subito dopo, ha creato un pesante fardello di responsabilità ed emulazione in tutti i successori dello Special One sulla panchina nerazzurra. Non aver approfittato sin da subito delle uscite non poco eleganti di Milito e Maicon che si erano promessi al Real Madrid con ancora la Coppa Campioni in mano, per ricreare una compagine forte e che potesse dimenticare sin da subito un passato seppur vincente ma pesante, ha reso queste ultime stagioni interiste tragicamente identiche al passato e questa volta non c’e’ Luciano Moggi o un complotto internazionale contro la banda degli onesti che tenga.

    A parere di chi vi scrive l’errore principale della dirigenza e del patron Massimo Moratti e non aver tutelato sin da subito i successori di Mourinho, Rafa Benitez era una grandissima occasione per una continuità di grandi successi a livello internazionale e tutti sappiamo come è finita con lo zoccolo duro della spogliatoio nerazzurro a non veder di buon occhio sin da subito un acerrimo e storico rivale di Josè Mourinho, anche Gasperini è stato messo subito alla mercè dei giocatori che hanno praticamente boicottato la difese a tre dell’ex tecnico di Genoa e Palermo forzandone l’esonero dopo poche giornate di campionato.

    Walter Mazzarri, nuovo tecnico nerazzurro ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    Walter Mazzarri, nuovo tecnico nerazzurro ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Tralasciando la parentesi Stramaccioni che lascia veramente spazio a pochi commenti, ecco che si arriva ad una nuova era targata Walter Mazzarri. L’ex tecnico partenopeo ha deciso, per tanti in maniera incomprensibile, di lasciare un Napoli in Champions e con una rosa sicuramente più forte di quella interista per immergersi nel marasma nerazzurro ma dietro la scelta dell’allenatore livornese c’e’ un disegno ben preciso: Mazzarri ha intuito che non poteva più spremere il Napoli più di quanto abbia già fatto e, consapevole della superiorità juventina anche per la stagione 2013/2014, ha deciso di affrontare una nuova avventura in una piazza dove può solo migliorare rispetto alla stagione dell’imbarazzo 2012/2013 e dove sicuramente non gli viene chiesto di vincere lo scudetto almeno nell’immediato. Che questo sia solo opportunismo oppure ricerca di nuovi stimoli lo scopriremo solamente in futuro, ma c’e’ il rischio di un ennesimo fallimento Morattiano.

  • Benitez al Napoli, si attende l’annuncio

    Benitez al Napoli, si attende l’annuncio

    Si attende ormai soltanto l’annuncio, probabilmente via Twitter, da parte del presidente Aurelio De Laurentiis: Rafa Benitez ed il Napoli sono, dunque, ormai vicinissimi ad unire le proprie strade per affrontare la prossima stagione in cui il Napoli ritornerà dalla porta d’ingresso principale nell’Europa che conta, quella della Champions League. Ci si affiderà, così, all’esperienza dell’ex tecnico di Liverpool, Inter e Chelsea, con il quale ha appena vinto l’Europa League, e che avrà una chance di riscatto personale dopo la poco felice avventura italiana sulla panchina nerazzurra (in cui, però, vinse il Mondiale per Club, ndr) nell’era del post-Mourinho. Al momento, però, il tecnico spagnolo non è ancora giunto in Italia per incontrare la dirigenza napoletana perchè impegnato in una tournè di fine stagione con il Chelsea negli Stati Uniti, ma ha delegato il suo manager Manuel Garcia Quilon che, infatti, nei giorni scorsi ha incontrato a Roma il direttore sportivo partenopeo Bigon e l’amministratore delegato della Filmauro Chiavelli con i quali si sarebbe trovato un accordo di massima, che andrà poi dettagliato a dovere nei prossimi giorni, quando lo stesso Benitez – che per ora sta seguendo le trattative telefonicamente – dovrebbe giungere in Italia.

    Benitez al Napoli, si attende l'annuncio | © Scott Heavey/ Getty Images
    Benitez al Napoli, si attende l’annuncio | © Scott Heavey/
    Getty Images

    Il tema centrale dell’incontro tra l’agente di Benitez e gli uomini di De Laurentiis è stato, come è facile ipotizzare, la discussione sulle condizioni economiche dell’ingaggio, per il quale si parte da una base di 3,5 milioni a stagione per un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Altra questione calda sarebbe, poi, quella relativa all’entourage di Benitez che vorrebbe portare con sè i suoi fidati collaboratori, a partire dal suo vice, l’ex ala del Liverpool Zenden, fino al preparatore Paco de Miguel, che collabora con il tecnico spagnolo fin dai tempi della vincente esperienza con il Liverpool.

    Dopo l’annuncio ufficiale che, come detto, si attende a breve, sarà possibile ipotizzare quale sarà il profilo del Napoli per la prossima stagione, andando a capire in che direzione si muoverà la campagna acquisti-cessioni. Di certo, se arrivasse Rafael Benitez, potrebbero salire notevolmente le quotazioni del Ninho Torres – pupillo del tecnico fin dai tempi del Liverpool – come sostituto di Edinson Cavani che, così, potrebbe rendere meno amara l’eventuale partenza dell’uruguaiano, corteggiatissimo da Manchester City e Real Madrid.

    Per acquistare Torres dovrebbero “bastare” circa 20 milioni di euro da offrire al Chelsea e, dunque, il sacrificio di Edinson Cavani potrebbe portare le risorse economiche necessarie, anche per tentare qualche altro rinforzo in chiave Europea. Oppure, e in questo caso i tifosi napoletani non potrebbero che sognare in grande, il presidente De Laurentiis potrebbe anche tentare il “colpo di teatro” e trattenere il Matador Cavani in modo da comporre un reparto d’attacco stellare, in coppia con lo stesso Torres oppure, in alternativa, con Dzeko, un altro uomo molto gradito a Rafa Benitez per il quale, però, ci sarebbe l’ostacolo della pesante clausola rescissoria.

    L’arrivo di Benitez, in ogni caso, sarebbe garanzia di grandi ambizioni, e di volontà di fare il “salto di qualità” con nomi di rilievo internazionale per plasmare al meglio il modulo prediletto dal tecnico spagnolo, ossia il 4-2-3-1.

  • Benitez deve emulare Di Matteo per tenersi il Chelsea

    Benitez deve emulare Di Matteo per tenersi il Chelsea

    Ora è ufficiale: Rafael Benitez è il nuovo allenatore del Chelsea. Dopo la sconfitta per 3-0 subita dai blues da parte della Juventus durante la gara di Champions League, Roman Abramovich non ha esitato a togliere la guida della panchina a Roberto Di Matteo, avendo già pensato di dare una scossa ai giocatori cambiando il tecnico. Il presidente del club inglese non ha lasciato molto tempo ai giornali per inventarsi probabili arrivi e, in un batter d’occhio, ha reso noto a tutti la sua decisione di affidarsi all’ex tecnico di Valencia, Liverpool ed Inter.

    Per Benitez è stato scritto un contratto che si chiuderà però a giugno del 2013: l’allenatore è fuori dal giro del calcio da dicembre del 2010 quando uscì a testa bassa dal club neroazzurro di Moratti. La voglia di tornare alla guida di una squadra ha però reso impossibile il rifiuto della richiesta di Abramovic: in questi giorni lo spagnolo si trovava a Abu Dhabi per sostenere un corso di aggiornamento e ha infatti mandato i suoi rappresentanti a chiudere la trattativa.

    Rafael Benítez Inter Milan's Spanish coach Rafael Benít
    Rafael Benítez © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images

    Per il nuovo tecnico, che incontrerà la squadra domani a Cobham, non ci sarà di certo vita facile al Chelsea in quanto l’obiettivo di Abramovic è quello di vincere sempre e comunque: non bastasse a dicembre la squadra parteciperà al Mondiale per Club, titolo che è già presente nel palmares di Benitez grazie alla vittoria con l’Inter.

    Importanti sono anche le voci che continuano a girare sull’argomento Pep Guardiola: secondo molti esperti del settore Benitez sarebbe stato chiamato alla guida del Chelsea per traghettare la squadra fino a giugno quando il presidente comincerà ad invogliare il tanto amato mister catalano Guardiola, corteggiato a lungo anche durante lo scorso calciomercato estivo. Nonostante le tante chiacchiere Benitez al Chelsea dovrà farsi trovare pronto già da domenica quando i blues scenderanno in campo per affrontare la capolista Manchester City in Premier League.

  • Di Matteo esonerato, Benitez in attesa di Guardiola

    Di Matteo esonerato, Benitez in attesa di Guardiola

    Juventus-Chelsea era un match da dentro o fuori, in particolare per la squadra bianconera che aveva l’obbligo della vittoria casalinga per poi provare a conquistare la qualificazione in terra Ucraina contro lo Shakhtar di Lucescu. La sonora vittoria per 3-0 ha dato lustro al cammino europeo degli uomini di Conte, ai quali manca ora solo un punto per l’aritmetico passaggio agli ottavi ma, di contraltare, ha mietuto una vittima eccellente: Roberto Di Matteo esonerato con un lapidario comunicato apparso sul sito web della società.

    Il Chelsea ha motivato la decisione presa “a caldo” con un’analisi dei risultati negativi dell’ultimo periodo della gestione Di Matteo, sottolineando la necessità di un cambio di direzione che permetta alla squadra di affrontare al meglio “questa parte essenziale di stagione“, con l’obiettivo di mantenere la squadra “il più tempo possibile nelle manifestazioni alle quali sta partecipando”. In sintesi, dunque, la dirigenza ed il presidente Roman Abramovich pare abbiano esaurito la loro dose di “tolleranza” nei confronti di Roberto Di Matteo, nonostante sia stato l’unico a realizzare l’obiettivo principale del milionario russo, ossia vincere la Champions League lo scorso anno, pur subentrando a stagione in corso al posto di Villas Boas, oltre che la settima Fa Cup della storia dei Blues. Nel comunicato, la società ha rimarcato tali successi ottenuti, ringraziando il coach per il lavoro fin qui svolto, sottolineando che il suo contributo alla storia del club “non sarà mai dimenticato”: un modo molto “british” per dare il benservito, anche se il Chelsea, proprio a causa del suo insaziabile presidente, appare come un’eccezione nel panorama della Premier League nella gestione dei tecnici, al contrario di quanto accade – per citare i due esempi più significativi – con Sir Alex Ferguson a Manchester ed Wenger all’Arsenal.

    Roberto Di Matteo esonerato, dunque, per la pesante sconfitta di ieri, sommando la quasi-eliminazione dalla Champions alla situazione di campionato, considerando che in Premier League il Chelsea non riesce a vincere dallo scorso 20 Ottobre: nonostante questo, però, in classifica i blues sono in terza posizione, a tre lunghezze di distanza dal Manchester City ed a quattro dal Manchester United capolista e, nel prossimo weekend, sono attesi dallo scontro diretto con il City di Mancini che, in caso di vittoria, riporterebbe i blues in seconda posizione.

    Di Matteo esonerato dal Chelsea
    Di Matteo esonerato dal Chelsea | © Clive Rose/Getty Images

    La stagione del Chelsea, dunque, non è “da buttare” ed i risultati fin qui ottenuti non giustificherebbero un esonero nel mese di Novembre, soprattutto considerando che un tecnico che riesce a vincere la Champions League(dopo i fallimenti dei suoi grandi predecessori, da Mourinho ad Ancelotti a Scolari, ndr) meriterebbe una maggiore apertura di credito. Tuttavia, il rapporto tra Di Matteo ed il presidente Abramovich sembra non sia mai stato idilliaco, soprattutto considerando la filosofia di gioco difensiva del tecnico italiano, che il petroliere russo non ha mai gradito.

    Sarà stato il sistema di gioco scelto ieri allo Juventus Stadium con Torres in panchina ed il tridente leggero Hazard-Mata-Oscar in campo a condannare Di Matteo? Non è possibile affermarlo con certezza, ma potrebbe esser stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, intollerabile per un presidente che ama il gioco offensivo e spregiudicato e che vorrebbe un tecnico che assecondi le sue preferenze.

    Ecco perchè, come da tempo si mormorava, il sogno di Abramovich sarebbe Pep Guardiola considerando che, in tal senso, l’ex blaugrana può fornire ampie garanzie. Tuttavia, Guardiola è impegnato attualmente nel suo “anno sabbatico a New York e, dunque, come soluzione provvisoria ed a breve termine sembra favorito lo spagnolo ex tecnico di Liverpool ed Inter Rafael Benitez, proprio in attesa dell’arrivo a giugno di Pep Guardiola. 

  • Milan, voci su Rijkaard e Benitez ma Galliani conferma Allegri

    Milan, voci su Rijkaard e Benitez ma Galliani conferma Allegri

    Continua il rebus intorno alla panchina del Milan. Se il match di sabato sera contro il Genoa è stato definito come la deadline per l’attuale tecnico rossonero, è anche vero che il dopo-Allegri rimane tuttora un mistero. Fino a un mese pareva certa la promozione di Tassotti, con Gattuso o Maldini (a questi si è aggiunto di recente lo stesso Alessandro Nesta) a ricoprire un ruolo di collante all’interno dello spogliatoio, in virtù di meriti e onori conquistati dopo anni di esperienza sul campo (qualunque esso sia, dal Renato Curi al Camp Nou). L’idea di Tassotti però è venuta a scemare durante le ultime settimane, e ciò ha portato la società a valutare l’ingaggio di un  allenatore fin da subito di primo piano. Si parla di Frank Rijkaard e Rafael Benitez.

    LO SPAGNOLO– Partiamo dall’ex Valencia, Liverpool e Inter. Reputiamo l’arrivo dell’eroe di Istanbul piuttosto complicato per varie ragioni. Da una parte l’aspetto economico, dall’altra parte invece un ragionamento puramente tecnico. Come può Galliani pensare che Benitez possa risolvere i problemi attuale se ripensiamo all’ultima parentesi nerazzurra, quando chiese un extra-budget nella finestra di mercato invernale per rinforzare una rosa che se paragonata con quella del Milan attuale farebbe sorridere anche i tifosi più seri? Può Benitez accontentare le voglie presidenziali, ovvero palla a terra e fraseggi corti ricalcando il modello del Barcellona?

    Carlo Ancelloti, Frank Rijkaard, Marco Van Basten and Ruud Gullit of AC Milan
    Quattro giocatori del Milan, un allenatore, e tre potenziali eredi di Ancelotti | ©Simon Bruty/Allsport

    L’EX – Più probabile invece che la scelta ricada su Frank Rijkaard, uno dei grandi ex del Milan stellare di Sacchi e attuale commissario tecnico dell’Arabia Saudita. Dalla sua l’olandese ha il dna rossonero (e della Champions), un gioco stellare con il Barcellona (allenato per cinque anni da Rijkaard), il carisma giusto per allenare una squadra come il Milan e la spensieratezza nello sposare un progetto costruito intorno a giovani come De Sciglio ed El Shaarawy. In questo senso Rijkaard è nettamente favorito rispetto a Benitez.

    ALLEGRI – Entrambi però devono fare i conti con Allegri, perché fino a prova contraria c’è ancora il livornese alla guida del Milan. Galliani continua a confermare l’ex Cagliari, aggiungendo stavolta anche la figura di Berlusconi nelle parole di conforto al Conte Max. L’amministratore delegato rossonero ripete di essere sicuro che il Milan uscirà bene da questa situazione, con lo stesso tecnico in panchina. Rimane comunque difficile pensare che Allegri rimanga anche in caso di sconfitta domani sera a San Siro.

  • Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    Sampdoria Benitez fumata nera, spunta ipotesi Giampaolo

    L’accordo sembrava vicino, le premesse lasciavano intendere un esito positivo ma, nella trattativa Sampdoria Benitez sembra che qualcosa sia andato storto e, dunque, le possibilità di vedere il tecnico spagnolo sedere sulla panchina blucerchiata nella prossima stagione in serie A sono improvvisamente sfumate. L’incontro fra le due parti si era tenuto a Londra, nei giorni scorsi, e poi i contatti erano proseguiti ininterrottamente fino a ieri, il giorno della “fumata nera”, quando la Sampdoria ha comunicato sul suo sito ufficiale che, con gran dispiacere di entrambe le parti, “la scrivente e il tecnico iberico hanno convenuto che i tempi per una collaborazione non sono ancora maturi”.

    Una formula che lascia intendere che, forse, in un prossimo futuro potrebbe esserci un nuovo spiraglio, oppure un altro riavvicinamento fra le parti ma per ora, nulla di fatto. Pare che i motivi alla base del mancato accordo siano stati legati alle divergenze sulla politica di calciomercato da impostare, considerando che Rafa Benitez avrebbe chiesto rinforzi importanti come “condicio sine qua non” per accettare l’incarico, mentre la Sampdoria avrebbe risposto di non poter sopportare ingenti esborsi di mercato nella prima stagione del ritorno in serie A, dicendosi pronta a qualche sacrificio ma non ad una rivoluzione.

    La Sampdoria dovrà, dunque, tornare in pista per individuare un’alternativa a Benitez e, pertanto, potrebbe tornare in auge la soluzione Didier Deschamps che, come annunciato, sta vivendo un momento non felice sulla panchina dell’ Olympique Marsiglia, considerando la politica di austerity voluta dal presidente del club francese, che impone grande oculatezza sul mercato e, dunque, limita al massimo ogni velleità di rinforzi per la prossima stagione, nonostante la squadra, reduce dal decimo posto in Ligue 1, ne abbia effettivo bisogno. Il discorso Deschamps dovrebbe, però, essere affrontato dalla Sampdoria in tempi molto stretti, anche perchè sembra che sia in corso una trattativa fra lo stesso tecnico e la federazione francese, che lo avrebbe scelto come possibile successore di Laurent Blanc: in tal caso, quindi, appare difficile che possa decidere di preferire l’avventura in blucerchiato.

    Marco Giampaolo, possibile scelta per la Sampdoria | © Mario Carlini/Iguana Press/Getty Images

    Per tal ragione, il club del presidente Garrone avrebbe deciso di vagliare anche altre soluzioni, come quella che porta a Marco Giampaolo. Di certo, il paragone non regge con i nomi altisonanti di Benitez e Deschamps e si tratterebbe, dunque, di una scelta molto coraggiosa ma che pare esser gradita ai Garrone: i tempi, comunque, stringono perchè il ritiro della squadra per l’inizio della preparazione estiva è fissato per il 15 Luglio a Bardonecchia ed, in quella data, la situazione-panchina dovrà essere già sistemata.

    Intanto, il tecnico della promozione, Beppe Iachini, commenta con una punta di fastidio le numerose voci di toto-allenatore che circolano in questi giorni, precisando che – finora – è ancora lui il tecnico della Sampdoria, anche perchè il club non lo ha ancora informato delle sue future intenzioni: “non ho sentito nessuno dalla Sampdoria. A oggi, per contratto, il tecnico dei blucerchiati sono ancora io, aspetto che mi chiamino poi vedremo cosa succede”. Il contratto di Iachini, infatti, prevedeva il rinnovo automatico in caso di promozione in serie A e, dunque, in ogni caso il tecnico dovrà essere contattato a breve dalla dirigenza doriana per discutere il da farsi in merito.

  • Incontro Sampdoria Benitez, ma spunta alternativa Deschamps

    Incontro Sampdoria Benitez, ma spunta alternativa Deschamps

    Il rilancio della Sampdoria neopromossa in serie A passa dalla scelta del tecnico per la prossima stagione, ricercando un allenatore di peso, di esperienza e di prestigio, che possa tranquillizzare la piazza blucerchiata, ispirando fiducia al popolo doriano dopo una lunga stagione di sofferenze in serie B.

    Il primo nome sul taccuino del presidente Garrone e del suo entourage, da alcuni giorni, è quello di Rafa Benitez, ex tecnico del Liverpool (di successo) e dell’Inter (parentesi assolutamente negativa), che possiede le caratteristiche e le qualità giuste per garantire una gestione di primo livello. Il nodo da sciogliere, però, riguarda l’aspetto “rinforzi”, ossia le trattative di calciomercato in entrata: Benitez, infatti, vorrebbe le garanzie di una rosa competitiva, quantomeno di medio livello, per poterla, poi, plasmare e guidare con le giuste motivazioni.

    Il tecnico spagnolo, infatti, pare non aver posto alcun tipo di vincolo o condizione circa il suo ingaggio (aspetto lodevole considerando i suoi precedenti standard) essendo consapevole dei mezzi a disposizione del club blucerchiato, ed accettando l’offerta ricevuta di due milioni a stagione più eventuali bonus-rendimento, ma vorrebbe qualche certezza maggiore circa le strategie di mercato in programma. In tal senso, secondo quanto riportato dal giornale di Genova “Il Secolo decimonono” quest’oggi è in programma un incontro Sampdoria Benitez proprio per definire al meglio tali aspetti, anche se comunque le premesse per un prossimo “matrimonio” sembrano essere positive, e l’aspetto “determinante” sarebbe proprio la grande voglia di Benitez di tornare a misurarsi in un’esperienza in panchina in Italia, considerando la sua inattività dal 2010, in coincidenza con l’addio all’Inter. In tal senso, lo stesso presidente Garrone si è “sbottonato”, affermando che “Benitez è una delle possibilità, i contatti ci sono stati, è in progress”.

    Rafael Benitez | ©MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    In tali circostanze, però, le certezze non esistono ed i cambiamenti degli scenari possono essere repentini e, per tal ragione, la Sampdoria ha il dovere di sondare anche altre piste alternative rispetto a Benitez, nel caso in cui qualcosa dovesse “andar storto”: la prima opzione alternativa, in tal caso, sarebbe Didier Deschamps, ex tecnico della Juventus ed attuale allenatore del Marsiglia, con un contratto in scadenza nel 2014 ma che, secondo quanto riporta l’autorevole “Equipe” potrebbe non presentarsi al raduno della squadra in programma lunedì prossimo, a causa di alcuni forti screzi con la società ed, in particolare, con il direttore sportivo Anigo causati da “visioni” diverse sui programmi della società, impostati all’assoluto contenimento dei costi deciso dal presidente Labrune.

    Una divergenza che potrebbe spingere il tecnico francese a lasciare l’Olympique Marsiglia perchè, alla luce della scarsa competitività della rosa e dell’oggettiva difficoltà a migliorare il decimo posto in classifica della scorsa stagione, verrebbero meno i giusti stimoli e ciò potrebbe far decidere al tecnico francese di esercitare la clausola del suo contratto che gli consente di chiudere il rapporto con il Marsiglia ad ogni scadenza annuale dietro pagamento di una sorta di “penale” fissata per 3,5 milioni di euro.

    Se la trattative con Benitez dovesse incrinarsi, dunque, per i blucerchiati sarebbe pronta un’alternativa di tutto rispetto, ma da cogliere al volo, considerando i numerosi “corteggiatori” del tecnico francese.