Tag: rafa benitez

  • Ancelotti – Chelsea, prove di addio?

    Ancelotti – Chelsea, prove di addio?

    Tempi duri per gli allenatori di tutta Europa, specialmente quando si tratta di avere tra le mani una squadra altamente competitiva che però non rende come ci si aspettava. E’ il caso di Benitez, che con l’Inter vinci tutto dell’anno passato si ritrova sull’orlo dell’esonero, ma anche quello di Ancelotti che oltremanica con il suo Chelsea ha rimediato due sconfitte consecutive in Premier League che lo hanno messo in discussione per la prima volta da quando è a Londra.

    Ad aggravare la situazione è il malcontento dell’allenatore emiliano che si è visto privare del suo vice Ray Wilkins (licenziato ndr) per far posto in quel ruolo ad un uomo di fiducia di paperon Abramovic, Michael Emenalo, e che sperava di aumentare il suo potere decisionale e andare oltre l’area tecnica come conferma lo stesso Ancelotti:

    • Mi paragonate a Sir Alex Ferguson ma io sono in una posizione differente. Ferguson ha il controllo totale sul team, io ne ho solo la direzione tecnica“.

    Nonostante abbia gettato il sasso ma nascosto la mano, Ancelotti smentisce categoricamente le dimissioni come invece era trapelato da ambienti vicini al club londinese:

    • Non penso alle dimissioni. Tutte le voci degli ultimi giorni sono completamente false. Ho un contratto fino al 2012 con questo club e come ho detto tante volte, voglio restare. Ho la massima fiducia in questo gruppo di giocatori, e non c’è ragione per cambiare idea“.

    Ma i sintomi di una rottura con la dirigenza del Chelsea ci sono tutti e le recenti dichiarazioni fatte qualche settimana fa da Ancelotti di voler esaudire il suo sogno nel cassetto di allenare la Roma hanno messo solo peperoncino su un piatto che era già piccante di suo.

  • Twente decisivo per Benitez, Eto’o rientra a gennaio

    Twente decisivo per Benitez, Eto’o rientra a gennaio

    La sconfitta contro il Chievo ha di fatto aperto la crisi in seno all’Inter mettendo in discussione le scelte estive ed in primis la scelta dell’allenatore. Rafa Benitez arrivava da una stagione opaca alla guida del Liverpool ma negli occhi degli interisti c’è sempre il trionfo sul Milan in quella famosa finale di Champions League.

    Lo spagnolo non sembra aver il controllo dello spogliatoio e stando alle indiscrezioni che circolano dall’ambiente nerazzurro non avrebbe il gradimento dello zoccolo duro dello spogliatoio e di Marco Branca che spingerebbe per un cambio immediato in panchina. Benitez resiste grazie alla volontà di Moratti di preservare lo status quo sperando in una repentina inversione di tendenza.

    La partita di mercoledì contro il Twente sarà il primo vero esame, se i nerazzurri dovessero sbagliare oltre a metter in dubbio il passaggio del turno Benitez verrebbe sollevato dall’incarico ed inizierebbe il toto panchina con Simeone in risalita su Leonardo.

    I problemi dell’Inter però saranno accentuati anche dalla contemporanea assenza di Milito ed Eto’o, quest’ultimo infatti sarà squalificato con la prova tv e da copione dovrebbe andar incontro a 3 turni di stop. Praticamente i nerazzurri giocheranno senza l’attaccante le partite con il Parma, la Lazio e il Napoli giorno dell’epifania.

    Sondaggio: di chi è la colpa della crisi nerazzurra?
    Video: la testata di Eto’o a Cesar

  • Sondaggio: Crisi Inter. Chi è il colpevole?

    Sondaggio: Crisi Inter. Chi è il colpevole?

    L’Inter scivola a -9 dal Milan capolista dimostrando di aver perso l’autorevolezza della scorsa stagione rischiando di pregiudicare sin da ora gli obiettivi di stagione. La squadra decimata da infortuni manca di brillantezza e gli uomini decisivi della scorsa stagione quest’anno vivono un calo fisiologico.

    In questi casi “le colpe” non sono mai del singolo ma andrebbero divise tra tutto l’organigramma societario, noi attraverso il sondaggio e il vostro aiuto cerchiamo di capire chi è il maggior colpevole.

     

    Crisi Inter. Di chi è la colpa?

    • Infortuni (35%, 18 Voti)
    • Massimo Moratti (31%, 16 Voti)
    • La campagna acquisti estiva (23%, 12 Voti)
    • Rafa Benitez (17%, 9 Voti)
    • Giocatori (10%, 5 Voti)

    Totale Votanti: 52

  • Anche Coutinho ko, Inter emergenza infinita

    Anche Coutinho ko, Inter emergenza infinita

    Continua a piovere sul bagnato in casa nerazzurra, Benitez dopo aver perso Milito e Obi nel derby ha perso Chivu nel match della Romania contro l’Italia ed è la notizia di oggi dell’infortunio di Coutinho, il brasiliano si è fermato durante l’allenamento odierno per un problema muscolare.

    Aumenta il numero di giocatori in infermeria e la formazione di domenica contro il Chievo è un autentico rebus. Anche Julio Cesar ancora non ha recuperato del tutto e con ogni probabilità salterà la trasferta per salvaguardarsi dalla ricadute. E’ chiaro a questo punto però che al fianco della sorte avversa c’è senza dubbio qualche difetto nella preparazione.

  • Chivu ko, altra tegola per Benitez

    Chivu ko, altra tegola per Benitez

    Non è certo il momento migliore per l’Inter di Benitez in crisi di gioco e di risultati. Il tecnico spagnolo messo alla berlina per le scelte nel derby si ritrova a far i conti con nuovi infortuni di partita in partita costringendolo ad impegnare giocatori fuori ruolo rischiando quindi nuove brutte figure.

    L’ultimo della lista ad essersi fermato è Cristian Chivu durante il match amichevole tra la Romania e Italia, il rumeno stando alle indiscrezioni della Gazzetta dello Sport avrebbe riportato uno stiramento che pregiudica la sua presenza nel match di domenica contro il Chievo.

    Se da un lato i numerosi infortuni muscolari iniziano a diventare un campanello d’allarme e la preparazione atletica viene messa in discussione c’è anche da dire che la sorte sembra avversa nei confronti dell’ex tecnico dei Reds. Contro i gialloblu di Pioli a questo punto l’unico titolare resta Lucio che dovrebbe esser schierato con Cordoba centrale mentre sugli esterni è scontata la presenza di Santon mentre sull’out opposto ci potrebbe esser l’arretramento di capitan Zanetti.

  • Per Benitez fiducia fino al Mondiale per Club

    Per Benitez fiducia fino al Mondiale per Club

    Massimo Moratti ieri ha cercato di placare un pò gli animi correggendo il tiro legittimando il lavoro di Rafa Benitez e confermando, a meno a parole, la volontà di proseguire la stagione insieme. In realtà le parole post derby suonano come una defenestrazione del tecnico, bocciando pubblicamente il suo operato e dando un altro appiglio ai giocatori per il proseguo della stagione.

    Benitez al momento continuerà a guidare l’Inter sperando di recuperare qualche giocatore e ritrovare convinzioni e brillantezza di un tempo e allo stesso tempo programmerà il mercato invernale con Branca, cercando di tarpare le falle di un organico ridotto all’osso dagli infortuni e dai mancati acquisti estivi.

    Ma la fiducia avrà un tempo limite che si concluderà con il Mondiale per Club, obiettivo di stagione per i nerazzurri oltre che per il prestigio per completare nel migliore dei modi il ciclo della scorsa stagione. Fallire quell’appuntamento metterà fisicamente Benitez alla porta e a quel punto le ipotesi di un ritorno in Italia di Spalletti sarebbero più concrete.

  • Dietrofront Moratti. Fiducia a Benitez: “Spalletti? Non scherziamo”

    Dietrofront Moratti. Fiducia a Benitez: “Spalletti? Non scherziamo”

    Dalle parole a caldo di ieri sera “Non si può continuare così” che sembrava avessero screditato l’allenatore Benitez a quelle più razionali e pacate di stamattina: “Bisogna dare una scossa e Benitez è in grado di darla“.
    Questo il pensiero di Massimo Moratti post derby che ha visto la sua Inter perdere la stracittadina in favore dei cugini rossoneri. Al numero uno di via Durini non è per niente piaciuto l’atteggiamento della squadra criticando aspramente il gioco “non mi è piaciuto niente, non è che il Milan abbia giocato meglio di noi, siamo stati noi che non abbiamo giocato proprio“.

    Subito si è pensato ad un avvicendamento prossimo in panchina tra il tecnico spagnolo e quello fresco di vittoria del campionato russo con lo Zenit Luciano Spalletti, voglioso di rientro in patria. Il suo contratto con la squadra di San Pietroburgo infatti scadrà a gennaio, e da quella data in poi il tecnico toscano sarà libero di accasarsi dove vorrà.
    Ma Moratti questa mattina ha lui stesso gettato acqua sul fuoco auspicando una pronta ripresa già dalla prossima giornata ed esprimendo fiducia a Benitez:

    • Certo, per lui non era la situazione più facile prendere una squadra che ha avuto tanto e che ha dato tanto, e farla ricominciare da capo, però, insomma, deve riuscire a farlo. La squadra c’è, non è una squadra di 10 anni fa ma di tre mesi fa, e quindi è la stessa squadra che si è espressa sempre molto bene, con ampi margini. Luciano Spalletti e Leonardo possibili sostituti? Non scherziamo“.
  • Gioia Spalletti, è campione con lo Zenit. E Adesso l’Inter?

    Gioia Spalletti, è campione con lo Zenit. E Adesso l’Inter?

    Il Made in italy continua a funzionare oltre il suolo italico, lo Zenit San Pietroburgo è campione di Russia con due giornate d’anticipo. Festa grande quindi per l’ artefice principale di questa vittoria, e cioè, Luciano Spalletti che ha guidato lo Zenit in una cavalcata fantastica e non lasciando mai trasparire alcun segnale d debolezza o affanno. Il compito non è stato assolutamente facile, considerando che non è sempre scontato che la squadra più forte e con tanti campione, alla fine possa uscire vittoriosa, ed infatti Spalletti ha saputo governare per bene i caratterini non certo facili dei suoi giocatori ed inoltre, cosa ben più importante, ha saputo farsi rispettare dentro lo spogliatoio cosa, che per un tecnico straniero, non è sempre facile.

    La certezza matematica del titolo, il terzo della storia dello Zenit (che non vinceva dal 2007), è arrivato con il 5-0 rifilato in casa al Rostov e al contemporaneo 1-1 del Cska Mosca, secondo in classifica, sul campo dello Spartak Nalchik.

    Adesso per Spalletti potrebbero aprirsi di nuovo le porte del campionato italiano e questa volte il destino potrebbe farlo sedere sulla panchina della squadra, sua grande rivale all’ epoca dell’ avventura giallorossa, e cioè l’ Inter di Massimo Moratti e farse ancora per poco di Rafa Benitez

  • Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    Moratti duro con Benitez, Allegri per Pippo e Pato

    “Subito troppo i rossoneri? Non mi sembra che abbiamo subito il gioco del Milan, non abbiamo fatto gioco… ed è ancora peggio…”.

    E’ scuro in volto e avvelenato Massimo Moratti alla fine del derby. Parole dure nei confronti di Benitez che denotano un clima di disagio nell’ambiente nerazzurro e la possibilità che la poltrona del tecnico spagnolo inizi a scricchiolare.

    Di tutt’altro tenore l’umore di Allegri finalmente appagato dalle scelte coraggiose e con un primato in classifica che da fiducia e morale per il futuro. Queste le sue dichiarazioni a fine partita “Abbiamo fatto una buona partita ma in alcune situazioni potevamo gestire meglio il pallone. L’espulsione di Abate? Dispiace, forse se avessi fatto prima la sostituzione non sarebbe accaduta. E’ una vittoria importante ma non abbiamo vinto il campionato, Il gruppo comunque – aggiunge – è solido e ha voglia di vincere”.
    Battuta su Ronaldinho: “troverò spazio” e a chi gli chiede una dedica “Credo sia giusto e importante dedicarla a Pato e Inzaghi che ci hanno dato tanto”.

  • L’Ibra rossonero è decisivo. Derby al Milan, Benitez confuso

    L’Ibra rossonero è decisivo. Derby al Milan, Benitez confuso

    Il Milan vola in testa alla classifica a +6 sui cugini nerazzurri dopo un derby acceso, maschio ma ben interpretato dall’undici di Allegri. Benitez conferma le impressioni della vigilia stravolgendo il suo credo tattico riaffidandosi al rombo con il giovane Obi a completare il centrocampo con Stankovic e Zanetti, in attacco Milito al fianco di Eto’o.

    Allegri sceglie Abate sulla destra per il duello con Eto’o e in avanti sceglie Robinho come partner di Ibra, centrocampo tutto muscoli con Ambrosini, Gattuso e Flamini e Seedorf libero di spaziare sulla trequarti. L’avvio è tutto di marca rossonera con Ibra subito bloccato davanti a Castellazzi in sospetto fuorigioco, l’Inter gioca con la difesa alta e per Ibra è un gioco da ragazzi scattare alle spalle di Lucio e Materazzi e trovare il rigore decisivo.

    L’Inter è in bambola e dopo gol in almeno tre occasioni i rossoneri avrebbero la possibilità di trovare il raddoppio ma per sfortuna e imprecisione non riesce a chiudere la gara. Al 36′ l’infortunio di Obi riporta l’Inter con il classico 4-2-3-1 e i nerazzurri mettono subito pressione costringendo Gattuso al fallo ripetuto che dopo l’ammonizione prima del finale meritava il secondo giallo.

    La ripresa parte con Pandev per l’impalpabile Milito mentre il Milan inserisce Pirlo al posto del miracolato Gattuso, i nerazzurri son più fluidi ma i rossoneri sembrano l’Inter di Mourinho chiudendo tutti gli spazi per poi ripartire in contropiede . Al 15′ uno spintone di Pandev porta al contatto con l’ingenuo Abate, per Tagliavento non ci sono dubbi, doppio giallo che costa al biondo rossonero l’espulsione.

    La pressione nerazzurra si fa asfissiante ma Nesta e Thiago Silva giganteggiano e Seedorf mette i brividi a Castellazzi. I nerazzurri si limitano a qualche tiro dalla distanza e l’unica nota è lo scontro tra Ibra e Materazzi che costringe l’ex campione del mondo alle cure in ospedale.


    IL TABELLINO
    INTER-MILAN 0-1

    5′ rig. Ibrahimovic
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Cordoba, Lucio, Materazzi (22′ st Biabiany), Chivu; Zanetti, Stankovic, Obi (36′ Coutinho); Sneijder; Eto’o, Milito (1′ st Pandev). A disp.: Julio Cesar, Santon, Cambiasso, Mancini. All.: Benitez
    Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso (1′ st Pirlo), Flamini, Ambrosini; Seedorf (28′ st Boateng); Robinho (17′ st Antonini), Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Bonera, Yepes Ronaldinho. All.: Allegri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Pandev (I); Gattuso, Ibrahimovic, Ambrosini (M)
    Espulsi: 15′ st Abate (M), per doppia ammonizione