Tag: rafa benitez

  • L’Inter subito a lavoro. Sneijder ko salta la finale

    L’Inter subito a lavoro. Sneijder ko salta la finale

    Dopo aver superato l’ostacolo Seongnam, i nerazzurri guidati dal tecnico Rafa Benitez, sono ritornati in campo alle ore 10.30 (locali) allo stadio Armed Forces Stadium per preparare la finale si sabato contro il Mazembe. Inizialmente il gruppo radunato al completo ha ascoltato le parole di Benitez in merito alla vittoria di ieri, subito dopo ha avuto inizio la seduta con esercizi di scarico e allungamento muscolare. Mentre Coutinho continua a lavorare a parte, il resto della squadra si è diviso in due gruppi. Il primo, composto da chi ha giocato ieri, ha svolto essenzialmente una leggera seduta defaticante. Il secondo, composto da il resto della squadra, ha effettuato esercitazioni tecnico-tattiche, sulla velocità ed infine sulla conclusione a rete.

    L’intero allenamento si è concluso con una partitella a due tocchi, giocata a sei contro sei, su campo ridotto, e con una serie di conclusioni in porta da media distanza. Sedute di scarico specifico per Lucio e Thiago Motta. Programma individuale completo di recupero per Joel Obi.

    Wesley Sneijder, reduce da un infortunio subito ieri al minuto 1 del primo tempo, verso l’ora di pranzo si è sottoposto a degli accertamenti strumentali che hanno evidenziato uno stiramento di secondo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Per lui, come già sottolineato da Benitez nel post-partita di ieri, nessuna possibilità di giocare la finale contro i congolesi del Mazembe.

  • E’ l’ora dell’Inter, Benitez cerca la fiducia

    E’ l’ora dell’Inter, Benitez cerca la fiducia

    La fiducia è un termine molto usato in Italia nell’ultimo periodo ma per certi versi accomuna la situazione in Parlamento con quella all’Inter di Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo sa di non poter sbagliare ad Abu Dabi per conservare la panchina e convicere presidente, tifosi e giocatori della bontà della scelta estiva.

    Il Mondiale per Club sembra aver rigenerato il gruppo finalmente al completo (Samuel l’unica eccezione) e con il morale finalmente alto. Come è già capitato ieri all’Internacional le semifinali contro avversari sconosciuti e sulla carta poco competitivi si rischia di sottovalutare l’impegno e precludere la vittoria finale.

    L’Inter si schiererà con la formazione migliore, torna tra i pali Julio Cesar in difesa Maicon e in attacco Diego Milito con il dirottamento di Eto’o sulla sinistra. Proprio dal Principe e da Sneijder il popolo nerazzurro si aspetta uno scatto d’orgoglio dopo la delusione legata all’esclusione del Pallone dal Pallone d’Oro.

    Conosciamo il Seongnam, gli avversari dell’Inter

  • La situazione in casa Inter: Benitez e Abu Dhabi

    La situazione in casa Inter: Benitez e Abu Dhabi

    Questa volta la storia è arrivata al capolinea, manca soltanto la fine del Mondiale per Club, per decretare la fine dell’avventura interista di Rafa Benitez. Ora non si può fare, Moratti vuole tranquillizzare la situazione e non intende creare ulteriori scompigli in vista della competizione di Abu Dhabi che nella prossima settimana vedrà i nerazzurri protagonisti.

    In maniera positiva o negativa? Questo non si sa, l’unica certezza è che ognuno andrà per la sua strada, con o senza coppa. La situazione psicologica disastrosa che ha colpito casa Inter, sarebbe il motivo principale per il quale il Patron nerazzurro sarebbe intenzionato ad interrompere, ed annullare ogni progetto futuro con il tecnico madrileno, considerato il colpevole n1. I risultati per ora, rendono più che legittime le convinzioni del n1 di Corso Vittorio Emanuele: 23 punti conquistati su 45 disponibili in campionato, 7 sconfitte totali (eguagliato in poco più di 4 mesi il numero di insuccessi totali dell’anno precedente), qualificazione in champions ottenuta si, con una giornata in anticipo, ma anche con un girone di ritorno disastroso, culminato con un netto 3-0 in casa dei Tedeschi del Werder Brema.

    Ad aggravare maggiormente la situazione, subentrano i numerosi infortuni, frutto di una preparazione che ha letteralmente sbriciolato i nerazzurri. E’ chiaro tuttavia che sarebbe un grave errore considerare il tecnico l’unico colpevole.  Si è piu’ volte detto che la società ha sbagliato a non fare mercato ma nelle ultime settimane ben piu’ grave è stato l’errore di dimostrarsi fragile concedendo all’allenatore una fiducia a tempo che di fatto ha prodotto ulteriore malessere nell’ambiente ed ha creato un alibi nella testa dei giocatori.

    Tanto rumore per nulla quando invece sarebbe stato cosi’ semplice ed utile recidere. Ora si guarda avanti, con la voglia di cambiare, ma anche con la paura di fallire quest’ultimo obiettivo, a cui i tifosi e la società tengono tanto. In pochi avrebbero immaginato una situazione del genere solo sette mesi fa, quando la sera del 22 maggio l’Inter di Josè Mourinho trionfava in quel del Santiago Benabéu la vittoria della sua terza Champions League.

  • Benitez, adesso è davvero finita. Moratti guarda al futuro

    Benitez, adesso è davvero finita. Moratti guarda al futuro

    Massimo Moratti si sente tradito da chi in estate gli ha consigliato di intraprendere questa strada e scegliere un mercato soft e sopratutto Benitez in panchina, lo sfogo di ieri e ancor prima quello dopo la debacle nel derby contro il Milan ne sono gli episodi più lampanti.

    Se prima di Brema, il Mondiale per Club poteva esser il banco di prova per Benitez dopo la debacle in terra tedesca il tecnico spagnolo, in caso di vittoria, conserverà la panca ma a giugno dirà addio al nerazzurro. Il presidente è consapevole che prender un nuovo tecnico adesso potrebbe esser controproducente e oltretutto non potrebbe esser una prima scelta visto che la maggior parte sono impegnati su altre panchine.

    Quindi i nerazzurri opteranno per il cambio tecnico solo se il viaggio ad Abu Dabi dovesse rivelarsi ancora fallimentare e con ogni probabilità a quel punto si sceglierebbe un traghettatore. I nomi per giugno sono “i soliti noti” in cima alla lista sembra tornato ad esserci Fabio Capello difficilmente però lascerà la nazionale inglese prima dell’europeo, dietro c’è Pep Guardiola classe e carisma da vendere ma che vorrebbe dire affidarsi ad un nemico di Mou e ad un suo alterego. Le altre soluzioni portano a Spalletti mentre sembrano non aver chance il milanista Leonardo e l’interista Zenga.

  • Benitez snobba la Champions, Lucio e Sneijder a riposo

    Benitez snobba la Champions, Lucio e Sneijder a riposo

    Con la qualificazione ormai in tasca e il Mondiale per Club ormai alle porte Rafa Benitez decide di dar riposo a due degli uomini cardine della sua Inter, non fiugurano infatti tra i convocati Lucio e Sneijder tenuti a riposo per recuperar forma e tossine.

    Il Mondiale per Club sarà per il tecnico spagnolo il banco di prova e un fallimento ad Abu Dabi vorrebbe dire esonero certo. Per la partita di domani contro il Werder sbazio ai giovani con ben cinque primavera convocati tra i quali figura anche il promettente Natalino colpito ieri da un grave lutto familiare.

    L’elenco dei convocati
    Portieri:
    12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni, 92 Alberto Gallinett.
    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 23 Marco Materazzi, 34 Cristiano Biraghi, 39 Davide Santon, 57 Felice Natalino.
    Centrocampisti: 8 Thiago Motta, 11 Sulley Muntari, 17 MacDonald Mariga, 19 Esteban Cambiasso, 40 Obiora Nwankwo, 48 Lorenzo Crisetig.
    Attaccanti: 9 Samuel Eto’o, 27 Goran Pandev, 54 Simone Dell’Agnello, 88 Ludovic Biabiany.

  • L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter convalescente, dopo la vittoria in Champions con il Twente e nell’ultimo turno di campionato contro il Parma, ha avuto una ricaduta stasera nell’anticipo insolito del venerdì della 15esima giornata di Serie A: i nerazzurri campioni d’Italia e d’Europa vengono sconfitti dalla Lazio con un sonoro 3-1 dimostrando di essere una squadra ancora malata.
    Era importante per la squadra di Benitez dare una continuità di risultati considerato che la truppa nerazzurra partirà nei prossimi giorni per Abu Dhabi dove è in programma il Mondiale per Club per affrontare la competizione con uno spirito diverso e con un morale e una fiducia rinsaldati. E invece l’Inter prende tre sberle dai biancocelesti che rimettono in discussione il tecnico spagnolo.

    La Lazio dimostra di non avere timori reverenziali al cospetto della squadra del Triplete e che solo pochi mesi fa vinceva tutto quello che c’era da vincere facendo subito intuire agli avversari che sarebbe stata dura fare risultato e che avrebbe fatto di tutto per portare a casa l’intera posta in palio, merito del tecnico Reja che ha preparato la partita nei minimi dettagli.
    I padroni di casa sfiorano il gol con Mauri ma lo trovano, abbastanza fortunosamente, al minuto 27 con Biava, che mette in rete di anca da due passi sul tentativo di rinvio di Cambiasso.
    L’Inter è disordinata e perde per strada anche Stankovic per infortunio, l’ultima di una serie infinita. E allora ci prova il neo entrato Thiago Motta a dare una scossa ai suoi compagni, senza fortuna, con una conclusione dalla distanza che chiama all’intervento Muslera.

    Nella ripresa arriva la doccia gelata con il 2-0 di Zarate: magnifica è l’apertura di Hernanes come è magnifico il tocco dell’attaccante argentino a scavalcare Castellazzi. L’Inter è tramortita, non da nessuna reazione, anzi rischia addirittura di capitolare per la terza volta se non fosse per l’erroraccio di Floccari davanti al portiere nerazzurro e di Mauri che manca la girata al volo verso il sette. Sneijder vaga per il campo senza meta, Pandev e Biabiany soffrono la difesa aggressiva della Lazio mentre il capitano e condottiero Zanetti è impalpabile.
    Ma proprio quando la rassegnazione sta per prendere il sopravvento, l’ex Pandev riapre, in tutti i sensi il match ad un quarto d’ora dal termine: l’Inter comincia a giocare e a stazionare stabilmente nella metà campo avversaria alla ricerca, almeno, di un disperato pari ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa il Profeta Hernanes, sempre più leader e trascinatore della squadra biancoceleste, su un calcio di punizione dal limite dell’area al 90′.

    Tre punti meritatissimi per la Lazio che aggancia il Milan in testa alla classifica a quota 30 punti, e può godersi il primato in attesa di conoscere il risultato dei rossoneri di domani sera impegnati a San Siro contro il Brescia. La squadra di Reja fa sul serio e, la vittoria maturata contro la regina della Serie A degli ultimi anni, fa candidare ufficialmente i biancocelesti come pretendenti quantomeno di una qualificazione in Europa per la prossima stagione.
    L’Inter invece deve voltare subito pagina e quale medicina migliore per una squadra malata se non la vittoria dell’ex Coppa Intercontinentale ora Mondiale per Club?

    Il tabellino
    LAZIO – INTER 3-1
    27′ Biava (L), 50′ Zarate (L), 74′ Pandev (I), 89′ Hernanes (L)
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem, Mauri; Hernanes (91′ Bresciano); Floccari (86′ Rocchi), Zarate (80′ Ledesma).
    Panchina: Berni, Diakitè, Cavanda, Kozak.
    Allenatore: Reja
    INTER (4-3-3): Castellazzi; Natalino (83′ Santon), Cordoba, Lucio, J.Zanetti; Stankovic (36′ Thiago Motta), Cambiasso, Muntari (53′ Alibec); Biabiany, Sneijder, Pandev.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Benedetti, Nkwankwo.
    Allenatore: Benitez
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Brocchi (L), Radu (L), Muntari (I)

  • Benitez perde Coutinho fino a febbraio

    Benitez perde Coutinho fino a febbraio

    Nonostante l’infortunio Philippe Coutinho è stato convocato dal Brasile per le partite di qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012 in Perù. L’Inter dovrà fare a meno del centrocampista per tutto il mese di gennaio.

    Un problema in più per Benitez che in questo scorcio di stagione si è affidato molto al giovane talento brasiliano potendo giocare su entrambe le fasce oltre che al centro come vice Sneijder. Insieme al giovane talento nerazzurro fanno parte della truppa Under 20 anche Zé Eduardo del Parma e Joao Pedro del Palermo.

  • Mondiale per Club: Julio Cesar tra i convocati

    Mondiale per Club: Julio Cesar tra i convocati

    Rafa Benitez ha diramato l’elenco dei convocati per la rassegna di Dubai che assegnerà il Mondiale per Club. Out solo Coutinho e ovvimamente Samuel, recuperano Maicon, Milito, Muntari e Mariga, tra i convocati c’è anche Julio Cesar che sta facendo di tutto per esser titolare durante la competizione.

    L’elenco: Julio Cesar, Castellazzi, Orlandoni, Cordoba, Zanetti, Lucio, Maicon, Materazzi, Chivu, Benedetti, Santon, Stankovic, Thiago Motta, Sneijder, Muntari, Mariga, Cambiasso, Nwankwo, Eto’o, Milito, Pandev, Alibec, Biabiany.

  • Stankovic e Cambiasso, la vecchia guardia sta con Benitez

    Stankovic e Cambiasso, la vecchia guardia sta con Benitez

    Il bello del calcio sono proprio i suoi paradossi e quello dell’Inter in versione ora di pranzo è lampante. Nel giorno in cui Benitez deve far a meno del suo migliore attaccante affidandosi all’abulico Pandev come terminale offensivo trova cinque gol grazie ai centrocampisti.

    Nelle passate giornate si è spesso parlato di mancanza di grinta da parte degli anziani dello spogliatoio con Benitez sul baratro anche per volontà loro. Bene in quattro giorni è tutto cambiato, i problemi restano sopratutto in difesa, ma l’Inter dimostra di esser viva sopratutto grazie al tanto vituperato centrocampo.

    Proprio la Vecchia Guardia capitanata da Stankovic e Cambiasso ha fatto capire che la squadra sta dalla parte dell’Inter e mai e poi mai potrà giocare contro l’allenatore dei colori che amano. Adesso però bisogna trovare continuità e magari riassettare la difesa per completare con il Mondiale per Club il trend positivo della passata stagione.

  • Il complottista Cambiasso salva Benitez

    Il complottista Cambiasso salva Benitez

    Solo quattro giorni fa era stato messo a capo della rivoltosi pronti a tutto per mancare a casa Benitez ipotizzando addirittura una telefonata al presidente Moratti per palesare il disappunto dello zoccolo duro dello spogliatoio. Cambiasso ha subito replicato in diretta tv a Controcampo ma ancor di più ieri sera segnando il gol decisivo contro il Twente e salvando dall’esonero certo il tecnico spagnolo.

    L’Inter mette in cascina la qualificazione trovando un appiglio a cui agganciarsi per ripartire anche se del risultato di ieri và salvato il gol e la prova convincente dei mastini di centrocampo ma è ancora in difesa e nella sterilità dell’attacco.

    Proprio il reparto avanzato dovrà trovare nuova forza e linfa per ottemperare alle assenze di Eto’o e Milito e molto del peso cadrà su Pandev e Sneijder che mostrano si tanta voglia ma anche tanta imprecisione. Nell’ultimo incontro della fase a girone l’Inter è comunque l’unica squadra italiana che potrà aspirare al primo posto evitando le big d’Europa.