Tag: rafa benitez

  • Inter, Benitez al capolinea. Trovato l’accordo per la rescissione

    Inter, Benitez al capolinea. Trovato l’accordo per la rescissione

    Chiuso nella sua abitazione di Liverpool, Rafa Benitez non parla. Preferisce rimanere in silenzio aspettando l’atto conclusivo della sua avventura nerazzurra. È questione di giorni, se non di ore il divorzio con i nerazzurri, sostiene l’emittente tv Sky Sports UK. Sarebbe già stato raggiunto anche l’accordo economico per la rescissione del contratto (8 milioni di euro da pagare in due anni) anche se non è ancora chiara la formula della separazione (esonero o dimissioni).

    Dopo la triste esperienza all’Inter, il tecnico madrileno, sarebbe intenzionato a ritornare ad allenare in Premier League, anche se per ora nessuna panchina delle Big è a rischio. Intanto, stando alle ultime indiscrezioni, i dirigenti nerazzurri starebbero perfezionando gli ultimi accordi, per decretare il passaggio di Leonardo sulla panchina nerazzurra. L’ufficialità arriverà non appena verrà esonerato Benitez.

  • Leonardo è il prescelto, Moratti saluta Benitez

    Leonardo è il prescelto, Moratti saluta Benitez

    Prima o poi doveva accadere Leonardo e Massimo Moratti si sono sempre stimati e in cuor loro, forse anche senza parlare, covavano la possibilità di lavorare insieme. L’ex rossonero, persona perbene ma come dimostrato in rossonero con un temperamento degno del miglior Mourinho sembra esseril prescelto per la panchina nerazzurra a partire da gennaio.

    Sono giorni concitati in casa nerazzurra con il patron impegnato a trovare il modo migliore per disfarsi dio Benitez e allo stesso tempo alla ricerca di un condottiero in grado di risollevare le sorti dell’Inter in campionato e continuare il cammino in Champions League.

    Con il tecnico spagnolo si cercherà di risparmiare sull’ingaggio e ad estremi rimedi si proverà la via dura chiedendo lo scioglimento del contratto per le parole lesive del tecnico da Abu Dabi. Leonardo in nerazzurro permetterebbe a Moratti di dar oltretutto uno scossone al Milan convincendo una ex bandiera a cambiar sponda di Milano rispondendo all’ipotecio smacco Ibrahimovic.

  • Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    Giallo Inter: l’esultanza di Eto’o? Uno sfottò per Benitez

    E’ davvero surreale sentire tutte queste polemiche dopo aver conquistato il gradino più alto del mondo, eppure in casa Inter le periodo natalizio sarà all’insegna dell’incertezza e dei dubbi. Un dubbio non ancora risolto e su cui la società deve far chiarezza è la misteriosa esultanza di Eto’o al momento della seconda rete.

    L’attaccante africano si è prestato ad una esultanza ideata da Materazzi e a molti incomprensibile, i due si son ripromessi di tener per loro il significato ma in molti ormai abbozzano ad una parodia di Oronzo Canà nè l’Allenatore del Pallone per sbeffeggiare Benitez per le sue scelte.

    Sicuramente il rapporto con il tecnico spagnolo è concluso ma la società farà bene a vigilare in modo tale da evitare questi abusi di potere da parte dei giocatori che di fatto leggittimano il potere del tecnico nello spogliatoio.

  • Mou show, l’elenco dei torti arbitrali e la stoccata a Benitez. Video

    Mou show, l’elenco dei torti arbitrali e la stoccata a Benitez. Video

    Il Real non gioca bene e lo spogliatoio appare spesso una polveriera, per qualsiasi allenatore sarebbe l’inizio di un tracollo non per Josè Mourinho che nel post partita contro il Siviglia parte all’attacco come solo lui sa fare chiedendo al suo club di farsi maggiormente tutelare dai torti arbitrali.

    La trasmissione di Fazio e Saviano in Italia ha fatto nascere la moda degli elenchi e lo Special One seppur da lontano sembra averne preso spunto catalogando in rigoroso ordine temporale i 14 errori nelle partita di ieri al Bernabeu subiti dalla sua squadra. La conferenza stampa si è conclusa con l’ennesima stoccata a Rafa Benitez fresco vincitore del Mondiale per Club “domandate ai tifosi dell’Inter chi è Mou e chi Benitez”.

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  • Liscio & Sbalascio: Cavani straripante, Inter dai due volti

    Liscio & Sbalascio: Cavani straripante, Inter dai due volti

    Terminata la 17esima giornata e ultima di questo 2010, andiamo ad analizzare i protagonisti in positivo e in negativo del weekend del massimo campionato italiano.

    Il nome del migliore in assoluto risulta essere senza ombra di dubbio quello di Edinson Cavani: il “Matador” ormai ci ha preso gusto a segnare nei minuti di recupero e anche ieri pomeriggio ha fatto esplodere il San Paolo con una perla da vero campione, estraendo dal cilindro una magia strepitosa. Napoli è ai supi piedi, il bomber uruguaiano sta facendo impazzire una piazza che sogna lo scudetto da ben 20 anni, quando a incantare i napoletani era un certo Diego Armando Maradona…

    Segue al secondo posto della nostra classifica il portiere della Juventus Marco Storari. Il sostituto (e lo sta facendo alla grande) di Gigi Buffon corona il suo strepitoso 2010 parando un calcio di rigore a Marcolini nei minuti iniziali del match tra Chievo e Juventus.
    Nulla può al minuto 92′ quando Pellissier lo beffa, ma comunque si è dimostrato sempre attento per tutto l’arco dei 90 minuti. Ora, che con molta probabilità lascerà il posto a Buffon, potrà accomodarsi in panchina, ma la Juve può sempre contare su un “secondo” di sicuro affidamento e rispolverarlo nei momenti di bisogno.

    L’ultima gradino del podio è dedicato all’Inter vincente, quella che ad Abu Dhabi ha trionfato contro il Mazembe portando a casa la Coppa del Mondo per Club. Il 2010 dei nerazzurri non si dimenticherà tanto facilmente, se si pensa che i trofei conquistati sono stati ben 5, ora ci si chiede se in campionato risalirà la china velocemente o cederà il titolo di Campione d’Italia a una delle rivali in corsa per il titolo.

    Tra i peggiori di giornata troviamo ancora una volta Marco Rossi, il giovane difensore del Bari che si rende protagonista di un record a dir poco negativo: dopo essere rientrato in campo dopo la squalifica inflittagli per l’espulsione con la Sampdoria, ecco che prende un altro “rosso” nei minuti finali del primo tempo, lasciando i suoi compagni per oltre un’ora in inferiorità numerica. Una giovane promessa che sta gettando alle ortiche una grossa occasione per farsi notare dai grandi club del panorama italiano.

    Altra palma di peggiore va a Cristian Zapata, difensore dell’Udinese, che nel match giocato contro la Lazio, nonostante non azzecchi una giocata, riesce nell’impresa di farsi un autogol a tempo scaduto concedendo così ai biancocelesti un regalo di Natale magnifico accorciando sul Milan a -3 al secondo poto in classifica, e condanna la sua squadra ad una sconfitta amara nonostante una grande prova, e per questo ancora più scottante.

    Dopo averne citato gli onori, all’Inter dell’era Benitez vanno dati anche degli oneri. Perchè è palese che lo spogliatoio non lo segue, la dirigenza non lo ha mai appoggiato (al contrario lo attacca per i scarsi risultati ottenuti finora in campionato), e inoltre non hanno operato sul mercato come voleva lo stesso allenatore spagnolo, che avendo accumulato critiche su critiche, dopo la vittoria sul Mazembe decide di dare libero sfogo ai suoi sentimenti togliendosi qualche sassolino dalla scarpa in un momento decisamente non adatto, nel quale la squadra festeggiava la vittoria che la colloca sul tetto del Mondo. Il divorzio è ormai cosa certa, resta da capire se già dalla Befana sulla panchina siederà lui o qualcun altro.

  • Traghettatore? Moratti sceglie un nuovo progetto

    Traghettatore? Moratti sceglie un nuovo progetto

    E’ paradossale ma inevitabile l’Inter si trova a scegliere un nuovo tecnico subito dopo esser salita sul tetto del mondo e lo deve far in fretta per poi scegliere di comune accordo come sfruttare la sessione invernale di mercato per completare e rinvigorire l’organico.

    Il dato certo è che i quattro acquisti chiesti da Benitez non solo non arriveranno ma il tecnico spagnolo mangerà il panettone da disoccupato nonostante l’ultimo scatto d’orgoglio. Moratti sta pensando al futuro e ad uno progetto nuovo che riporti l’Inter sul tetto d’Europa in brevissimo tempo, e per questo riteniamo di escludere un traghettatore o una soluzione interna.

    Le tre scelte reali sono in ordine di gradimento Spalletti, Capello e Hiddink, poi più defilati ci sono Zenga e Leonardo. L’ex tecnico giallorosso è reduce da una stagione destante con lo Zenit San Pietroburgo e i russi non sembra vogliano privarsene con molta facilità, Moratti cercherà un accordo con i russi e proporrà un contratto di due anni e mezzo a Spalletti per aver il tempo di plasmare il suo organico.

    Con Capello c’è stato un contatto pochi giorni fa ad Abu Dabi ma la voglia del tecnico di giocare l’Europeo con l’Inghilterra sembra esser al momento un ostacolo insormontabile. Nelle ultime ore è spuntato il nome di Guus Hiddink.

  • Benitez ai titoli di coda, Moratti ha incontrato Capello

    Benitez ai titoli di coda, Moratti ha incontrato Capello

    Era capitato a Madrid con Josè Mourinho, i saluti durante la festa avevano destabilizzato un pò l’ambiente, il clichè si è ripetuto anche ieri con Rafa Benitez, lo spagnolo non ha attecchito come il portoghese nei cuori degli interisti ma il suo sfogo ha portato a galla un malcontento che covava da diverso tempo.

    Benitez ha subito, ha raggiunto l’obiettivo prefissato e adesso ha bussato per chiedere rispetto e sopratutto un massiccio intervento sul mercato per tentare la scalata alla prima posizione e tentare quindi di ripetersi anche in questa stagione.

    Il botta e risposta con Moratti, l’abbraccio freddo, l’esultanza composta di alcuni mammasantissimi dello spogliatoio sono lo specchio evidente di un cambio ormai imminente. Ad Abu Dabi c’era Capello, forse lo sfogo di Benitez è per questo, e soliti ben informati sono sicuri che si sia intrattenuto con Moratti per ipotizzare un progetto futuro. Capello si può liberare anche a gennaio con il pagamento di una clausola rescissoria vicina a sei milioni di euro, le alternative sono i soliti noti: il re di Russia Spalletti, l’interista Zenga e l’ex milanista Leonardo.

  • Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Rafa rovina la festa “Non si può andare avanti senza supporto”

    Alla fine della partita che ha visto la sua Inter trionfare contro il Mazembe ed aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo. Rafa Benitez è intervenuto nel post partita ai microfoni di Mediaset Premium per fare un bilancio sulla sua avventura nerazzurra.

    Il Mondiale per club era un appuntamento fondamentale, lo abbiamo centrato e adesso ci deve dare la spinta per il resto della stagione. Questo è un momento di felicità, ma non si può andare avanti così perché ho bisogno del supporto al 100% della società. Quando sono arrivato, la società mi aveva promesso tre acquisti per costruire una squadra ancora più forte, invece non è arrivato nessuno. Sono un professionista serio e merito rispetto per il mio lavoro. Adesso ci sono tre possibili strade: la società fa un progetto e compra 4 giocatori subito a gennaio; andiamo avanti così con l’allenatore come unico colpevole; oppure il presidente parla col mio procuratore e troviamo un’altra soluzione…”.

    Attacco anche sugli infortuni: “Ci sono delle cause precise, a partire dall’età avanzata della squadra. Poi negli ultimi due anni i giocatori sono stati spremuti e non è stato seguito un programma di lavoro in palestra. Questi sono i risultati“.

    Tra le dediche, spicca il riferimento ai soli tifosi e giocatori dell’Inter. Nessun accenno a Moratti e alla società: “Non era una partita facile perché tutti ci davano come sicuri vincitori. Avevamo diversi giocatori stanchi, così ho deciso di tenere in panchina Stankovic. Abbiamo giocato bene, tenendo un buon possesso palla. Dedico questo trofeo alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato, compresi i giocatori ed i tifosi dell’Inter, ma anche quelli del Liverpool con cui avevo perso la finale”.

  • Mondiale per Club: Inter – Mazembe, le probabili formazioni

    Mondiale per Club: Inter – Mazembe, le probabili formazioni

    Ci siamo. Alle 18 l’Inter affronta il Mazembe nella finale del Mondiale per Club per entrare nella storia 45 anni dopo l’ultima affermazione (allora era la Coppa Intercontinentale). Ad Abu Dhabi i nerazzurri di Benitez troveranno sulla propria strada gli africani del Mazembe, squadra rivelazione del torneo che prima ha eliminato il Pachuca e poi ha fatto fuori nella semifinale i brasiliani campioni del Sud America dell’Internacional di Porto Alegre.

    Il tecnico spagnolo rilancia dal primo minuto Maicon con capitan Zanetti che si traslocherà sulla corsia di sinistra; a centrocampo Thiago Motta affiancherà Cambiasso mentre in attacco dietro il ritrovato Milito agiranno Pandev, Eto’o e Stankovic, quest’ultimo nel ruolo di vice Sneijder infortunatosi nella gara giocata contro il Seongnam.

    Benitez, che rimane sempre sull’orlo del burrone, ha l’occasione di conquistare il suo secondo titolo stagionale dopo la Supercoppa italiana. E la sua riconferma passerà inevitabilmente dal successo quest’oggi nel Mondiale e fregiarsi del titolo di campione del mondo per club.

    Queste le probabili formazioni di Inter – Mazembe

    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Cordoba, Zanetti; Thiago Motta, Cambiasso; Pandev, Stankovic, Eto’o; Milito.
    Panchina: Castellazzi, Orlandoni, Materazzi, Chivu, Santon, Benedetti, Muntari, Mariga, Nwankwo, Biabiany, Alibec.
    Allenatore: Benitez
    MAZEMBE (4-1-4-1): Kidiaba; Nkulukuta, Kimwaki, Mihayo, Kasusula; Bedi; Kabangu, Ekenga, Kasongo, Singuluma; Kaluyituka.
    Panchina: Bakula, Ngome, Kanda, Tshani, Mwepu, Ndonga, Mabele, Mvete, Kanyimbu, Kayembe, Sunzu.
    Allenatore: N’Diaye

  • Inter – Mazembe, Benitez ci crede “è un traguardo storico”

    Inter – Mazembe, Benitez ci crede “è un traguardo storico”

    E’ il primo appuntamento stagionale ma è sopratutto la conferma di quanto straordinario fatto la scorsa stagione. Ad Abu Dani i nerazzurri di Benitez hanno messo da parte acciacchi e incomprensioni sfoggiando una veste nuova e coesa al raggiungimento dell’obiettivo, la squadra ci crede e adesso anche il tecnico sembra esser riuscito a farsi apprezzare dai vertici societari.

    Sulla carta l’incontro di domani non ha storia ma la debacle dell’Internacional dimostra che senza il giusto atteggiamento ogni partita diventa difficile. Benitez vuol alzare il trofeo per prendersi una parziale rivincita dal ko subito con il Liverpool nel 2005 ma dovrà fare a meno di Sneijder torna invece a dispozione Maicon. A sostituire l’olandese potrebbe esser Thiago Motta in un 4-3-3 più compatto e dinamico.

    Queste le parole di Benitez in conferenza stampa: “E’ una squadra fisica e molto forte, con alcuni interpreti di grande qualità. Sono arrivato in finale col Liverpool nel 2005, abbiamo giocato bene ma perso, ora voglio vincere”. “Sneijder è assente, siamo fiduciosi per Maicon “E’ una sfida importante, storica per l’Inter e il calcio in generale”.