Tag: rafa benitez

  • Walter Mazzarri lascia il Napoli dopo 4 anni

    Walter Mazzarri lascia il Napoli dopo 4 anni

    Non è bastato un campionato a passo di record, in cui il Napoli conquista il 2° posto ed una nuova qualificazione alla Champions League. Walter Mazzarri ha annunciato al termine della gara persa all’Olimpico contro la Roma il suo divorzio dal sodalizio partenopeo, dopo quattro anni di soddisfazioni. Arrivato a campionato in corso nel 2009, Mazzarri ed il Napoli hanno conosciuto la loro strepitosa rinascita, con il club partenopeo catapultato dalla zona retrocessione ai quartieri alti del calcio italiano ed europeo. Tuttavia, l’allenatore di Piombino ha dichiarato probabilmente di aver bisogno di nuovi stimoli, così come li dovrebbe reclamare la squadra. Oltretutto, anche Fabio Capello ha sostenuto nel corso della sua carriera che un allenatore difficilmente in Italia può rimanere per più di 4/5 anni sulla stessa panchina. Altro che Ferguson e fedeltà incondizionata alla piazza. In Italia le panchine scottano indipendentemente se le cose vanno proprio bene o discretamente bene.

    Walter Mazzarri lascia il Napoli | © Giuseppe Bellini / Getty Images
    Walter Mazzarri lascia il Napoli | © Giuseppe Bellini / Getty Images

    Mazzarri ha ottenuto sulla panchina del Napoli risultati senza dubbio prestigiosi. Nel 2010 ha ottenuto la qualificazione all’Europa League. Nel 2011, invece, con il 4° posto in campionato ha brindato alla prima e storica qualificazione alla Champions League, sfumata peraltro ai supplementari contro il Chelsea. Nel 2012, a distanza di 22 anni, il Napoli ha quindi portato un nuovo trofeo nella sua bacheca, vincendo a Roma contro la Juventus la Coppa Italia. Quindi, nel 2013 è arrivata la qualificazione diretta alla Champions League, classificandosi al secondo posto alle spalle della sola Juventus.

    A Napoli la discussione calcistica intorno al nome del loro ex-allenatore è ormai da diverse settimane argomento di straordinaria quotidianità. Qualcuno si attendeva la conferma, altri invece davano per scontato il suo addio. I giocatori del Napoli hanno reso tanto sotto le indicazioni del loro tecnico. Alcuni di essi anche oltre i loro reali valori tecnici. Ma questo sarà più facile dirlo, quando il Napoli avrà iniziato una nuova avventura con un nuovo allenatore. Non a casa si parla di Rafa Benitez, un nome suggestivo.

    Ad ogni modo, Mazzarri lascia il Napoli, salutando con affetto i tifosi e la società. Il tecnico toscano dichiara di non aver preso ancora accordi con nessuno, ma le trattative intorno al suo ingaggio fremono ormai già da diverse settimane. Il valzer della panchine ha adesso un nome in più e tutto può accadere. Le maggiori indiziate ad usufruire delle sue prestazioni sembrano essere tre: Inter, Roma e Milan, ma nessuno si stupirebbe se una nuova chiamata arrivasse anche dall’estero.

  • Europa League, Benfica in finale 30 anni dopo

    Europa League, Benfica in finale 30 anni dopo

    Probabilmente non è un caso che due formazioni provenienti dai giorni della Champions League finiscono per ritrovarsi nella finale di Europa League. Il secondo torneo per importanza del calcio europeo ridà fiato alle ambizioni del Chelsea, la squadra Campione d’Europa in carica (altro…)

  • Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Hazard perde la testa, il Chelsea la Coppa

    Il Chelsea continua a non convincere ma soprattutto a perdere colpi. Quello di ieri sera, in particolare, sancisce l’eliminazione dei Blues dalla Coppa di Lega. Dopo la sconfitta in semifinale contro lo Swansea per 2-0 nella gara di andata, il Chelsea non riesce ad andare oltre lo 0-0 sul campo ospite e viene quindi eliminato in modo abbastanza sorprendente. La classifica della Premier League è deprimente per la squadra di Benitez che si trova terza con 45  punti a sei lunghezze di distanza dal Manchester City e a 11 dal Manchester United.  In Champions il gioco è già finito e per gli ex campioni d’Europa, con l’eliminazione ai danni dello Swansea, sfuma l’obbiettivo più papabile di una stagione da dimenticare. I Blues, fra l’altro, hanno perso a dicembre in modo clamoroso il Mondiale per Club dopo essere stati strapazzati a inizio agosto dall’Atletico Madrid nella finale della Supercoppa Europea. Un vero e proprio disastro fin qui la stagione del Chelsea. A Londra sono già tutti d’accordo nel considerare Rafa Benitez unico colpevole di questa debacle. La panchina del Chelsea, si sa, è una di quelle che scotta e la permanenza su di essa è un’impresa titanica. Per maggiori informazioni chiedere a Di Matteo, l’autore del miracolo Champions, esonerato senza pietà appena qualche mese fa. I nomi circolano e Benitez deve rimettersi in carreggiata al più presto se vuole evitare brutte magagne.

    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Eden Hazard perde la testa | ©ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    FOLLIA HAZARD – Tornando alla gara di Coppa di Lega disputata ieri sera contro lo Swansea, dobbiamo segnalare un bruttissimo episodio causato da Eden Hazard, talento belga del Chelsea. Siamo al minuto trentacinque del secondo tempo di gioco quando un raccattapalle tarda nella consegna di un pallone. Non sembra niente di nuovo sotto il sole visto che la pratica è abbastanza diffusa nei vari campionati europei. Comunque sia Hazard, decisamente fuori di senno, ha pensato bene, per far riprendere più in fretta il gioco, di farsi giustizia da solo. Il giocatore del Chelsea ha violentemente colpito il giovane raccattapalle con un calcio suscitando l’ira dei tifosi dello stadio di casa. L’arbitro non ci ha pensato due volte: cartellino rosso e decisione sacrosanta per un gesto bruttissimo fatto da un talento come Hazard. A maggior ragione l’episodio non trova giustificazione in quanto è avvenuto in una semifinale quando ancora mancavano dieci minuti al termine, tempo utile per la squadra di Benitez di riuscire ad andare ai tempi supplementari. Hazard ha chiesto scusa al giovane raccattapalle ma il suo gesto non passerà impunito. Il giocatore rischia una squalifica di almeno tre giornate e inoltre la commissione disciplinare della Football Association sarebbe in procinto di avviare un’inchiesta.

    L’OMBRA DI MOU – Benitez ovviamente è stato attaccato da ogni dove per questa ennesima caduta del Chelsea del ricchissimo magnate Abramovic. Il presidente russo non ci sta e, dopo aver investito molti milioni durante il calciomercato estivo per rafforzare ulteriormente la rosa, non ammette sconfitte di questo tipo. La sensazione è che la panchina di Benitez abbia i minuti contati e sia pronta a esplodere da un momento all’altro. Per ora l’ex allenatore dell’Inter mantiene la posizione forse per mancanza di alternative. Nei giorni scorsi era circolata l’indiscrezione di un probabile ritorno di Mourinho sulla panchina dei Blues ma il portoghese è al momento impegnato con il Real Madrid. A fine stagione può però tutto succedere.

    Il video di Hazard che colpisce un raccattapalle

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  • Josè Mourinho: “Un giorno tornerò ad allenare in Inghilterra”

    Josè Mourinho: “Un giorno tornerò ad allenare in Inghilterra”

    Josè Mourinho ha parlato espressamente del suo futuro. L’Inghilterra sembra essere la terra del ritorno dello Special One viste e considerate le sue frasi. Come riporta il sito SportMediaset.it: “In Inghilterra si sente la vera passione per il gioco. Mi è piaciuto allenarvi dal primo fino all’ultimo giorno. E’ stata la mia prima esperienza al di fuori del Portogallo. Ero ancora un allenatore molto giovane quando sono arrivato, ma non ci potrebbe essere un posto migliore dove andare. So che un giorno tornerò, perché il calcio inglese significa molto per me“. Mourinho ha potuto affermare ciò durante un video messaggio fatto per celebrare il centocinquantesimo anniversario della “Football Association” e la frecciatina scagliata alla dirigenza del Real Madrid mai era stata più chiara. Perchè un allenatore vincente come Mourinho dovrebbe lasciare la Spagna, in particolare la panchina delle merengues, una delle corazzate dell’Europa contemporanea?

    Josè Mourinho | ©  Denis Doyle / Getty Images
    Josè Mourinho | © Denis Doyle / Getty Images

    STAGIONE DISASTROSA – Rispondendo dettagliatamente alla domanda di prima, Mourinho avrebbe più di un motivo per cui lasciare la Liga. Intanto le mancate vittorie di certe competizioni, obiettivi fortemente voluti dalla società, volatilizzati in favore degli acerrimi rivali del Barcellona. In due stagioni con il Real Madrid, escludendo quella in corso, Mourinho non è riuscito a vincere la Champions League, vera e propria fissazione del club madrileno. In compenso, moltissimi sono stati i milioni spesi dalla società per mettere a disposizione dello Special One una rosa di primissimo livello, anzi forse dal punto di vista dei nomi, la più forte del mondo. Mourinho è riuscito però “solo”, si fa per dire, a portare a casa un campionato spagnolo, una coppa e una supercoppa di Spagna. Sicuramente non quanto auspicato dai dirigenti. Guardando poi la stagione in corso ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli: terza forza in campionato a ben 17 punti dal Barcellona. C’è però ancora la Champions da disputare e chissà che Mou non voglia regalare al Real la coppa tanto desiderata prima di tornare in Inghilterra.
    Un altro motivo per cui lo Special One potrebbe salutare la Spagna è il dissidio avuto di recente con i tifosi: dalle polemiche su Casillas lasciato in panchina alle varie polemiche di ogni sorta. Non tira un buon vento per Mourinho in Spagna.

    CHELSEA – Come detto, Mourinho potrebbe presto tornare ad allenare un club della Premier League. Chi? Il “Guardian” fa sapere che ci sarebbe addirittura già un accordo fra lo stesso portoghese e Roman Abramovich per far tornare Mou sulla panchina del Chelsea.  Rafa Benitez, attuale allenatore dei Blues, farebbe bene a guardarsi le spalle da un’ombra molto ingombrante. Il “Daily Express” la pensa invece in modo diverso: lo Special One tornerebbe sì in Inghilterra ma andrebbe a sostituire Ferguson sulla panchina del Manchester United qualora il longevo allenatore dei Reds Devils si ritirasse. I più nostalgici parlano anche di un eventuale ritorno in Italia sulla panchina dell’Inter, squadra ancora amata dallo stesso Mourinho ma puntuali sono arrivate le smentite. Indiscrezioni o meno, Josè Mourinho ha lanciato il suo messaggio, ora non resterà che attendere per capire dove possa sedere il portoghese.

     

  • Chelsea, la nave che affonda. Adesso Benitez rischia

    Chelsea, la nave che affonda. Adesso Benitez rischia

    La stagione del Chelsea si tinge sempre più a tinte fosche dopo l’ennesima delusione rimediata nella semifinale di andata della Coppa di Lega contro il tutt’altro che irresistibile Swansea, con la sconfitta maturata con punteggio di 2-0, compromettendo il cammino nel trofeo Nazionale che, perlomeno, avrebbe potuto dare un po’ di respiro alla squadra di Benitez dopo le cocenti eliminazioni dalla fase a gironi della Champions League e la sconfitta in finale al Mondiale per Club nel mese di Dicembre.

    La delusione e l’amarezza continuano ad essere, dunque, i sentimenti prevalenti in casa Chelsea e potrebbero fare da preludio all’ennesimo cambio in panchina, con il benservito a Benitez che in questa stagione è subentrato in corsa dopo l’addio a Roberto Di Matteo – che pure era stato in grado di regalare la Champions dello scorso anno alla bacheca del club di Roman Abramovich – a seguito della sconfitta contro la Juventus nel girone di Champions League che, di fatto, ha condannato i Blues all’eliminazione dalla coppa dalle grandi orecchie.

    I campioni d’Europa in carica, dunque, stanno attraversando un tunnel nero e lunghissimo, dal quale non riescono più a venir fuori, al punto che gli stessi tifosi inglesi – notoriamente caratterizzati da grande sportività che gli consente di restare vicini alla squadra anche nei momenti di difficoltà – nella gara di ieri contro il Swansea hanno iniziato a fischiare sonoramente i Blues e rivolgere cori, anche molto pesanti ed offensivi, all’indirizzo di Rafa Benitez, – “Rafa non ti vogliamo” invocando anche il nome di Roberto Di Matteo e Josè Mourinho, due dei tecnici più amati dal pubblico dello Stamford Bridge. A questo, si è poi aggiunto il supporto del pubblico che si è schierato unanimemente al fianco di Frank Lampard, invocandone il nome e chiedendo di farlo entrare in campo, mostrando un altro segnale di profondo scontento in relazione alla decisione della società di non proporre al centrocampista il rinnovo contrattuale, lasciando andar via a parametro zero a fine stagione una delle bandiere storiche del Chelsea.

    Chelsea, Benitez rischia | © Clive Rose/Getty Images Sport
    Chelsea, Benitez rischia | © Clive Rose/Getty Images Sport

    Molti segnali di scricchiolii davvero pericolosi che, se ignorati, potrebbero rendere ancora più caldo il clima attorno alla squadra, ancor di più se il rendimento in campo dovesse continuare ad essere così negativo e se il tecnico Rafael Benitez continuerà a sminuire il problema, un po’ a voler “nascondere la testa sotto la sabbia”, archiviando la sconfitta di ieri con serenità e “soddisfazione per come ha giocato la squadra, che ha dominato la partita e tirato in porta ben 23 volte”. 

    A questo punto, dunque, sarebbe più opportuno prendere atto e riconoscere le difficoltà della squadra che appaiono primariamente di natura caratteriale, causate anche dal cambio di guida tecnica e dalla difficoltà di reggere il confronto con le aspettative dell’ambiente, abituato a competere ad altissimi livelli nell’era dei milioni di Abramovich e che, ora, riversa la sua delusione su quello che appare – come sempre – il capro espiatorio per eccellenza, ossia il tecnico Benitez.

    Non è escluso, però, che anche lui possa pagare per tutti e che presto vi possa essere un nuovo comandante per la nave Chelsea che, al momento, sembra realmente affondare a picco.

  • E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    E’ tempo di sorteggio. Ecco cosa rischiano le italiane

    Milan, Juventus, Inter, Lazio e Napoli incrociano le dite e si aspettano un bel regalo di Natale dal sorteggio dell’urna di Nyon. Domani alle 11:30 ci sarà infatti l’ultimo sorteggio dell’anno per determinare gli accoppiamenti per gli ottavi di Champions League mentre alle 14 si scopriranno gli accoppiamenti per i sedicesimi di Europa League.Il sorteggio previsto inizialmente il 13 dicembre è slittato al 20 per problemi organizzativi allungando così l’attesa e il toto sorteggio.

    Se è scontato dire che ad un ottavo di Champions League non ci sono squadre materasso è altrettanto vero che evitare una big può render più agevole il percorso verso la finale per Milan e Juventus. Per i bianconeri, giunti primi nel proprio girone, l’avversario da evitare è senza dubbio il Real Madrid di Mourinho le altre invece sembrano tutte alla portata della Vecchia Signora. Celtic e Galatasaray sulla carta invece sono le due squadre “materasso” che proietterebbero la Juventus già ai quarti.

    Le possibili avversarie della Juventus agli ottavi di Champions League saranno Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic e Galatasaray.

    In casa Milan invece ogni accoppiamento nasconde delle insidie diverse.Quelle da evitare sicuramente sono Barcellona e Manchester United che obiettivamente sembrano averne di più dei rossoneri. Suggestivo e difficile è invece lo scontro contro il Paris Saint Germain degli ex Ibrahimovic, Thiago Silva, Leonardo e soprattutto Carlo Ancelotti.

    Le possibili avversarie del Milan agli ottavi di Champions sono Schalke 04, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Manchester United, Barcellona, e Paris Saint Germain.

    In Europa League solo la Lazio è testa di serie e si eviterà il confronto con il Chelsea. Sparta Praga, Basilea o BATE Borisov sono le che sognano i tifosi mentre la rivincita contro lo spauracchio Atletico Madrid sarebbe meglio rimandarlo alle fasi successive.

    Le possibili avversarie della Lazio ai sedicesimi di Europa League sono Bate Borisov, Ajax, Basilea, Newcastle, Liverpool, Sparta Praga, Levante, Atletico Madrid, Dinamo Kiev, Zenit, Stoccarda, Borussia Monchengladbach o Bayer Leverkusen.

    E’ concreto il rischio Chelsea per Napoli e Inter. I partenopei furono estromessi dai Blue nella scorsa stagione di Champions League mentre l’Inter ritroverebbe da avversario un Benitez con il dente avvelenato. Decisamente più piacevole la prospettiva di incontrare il Genk, la Steaua Bucarest o il Viktoria Plzen.

    Le possibili avversarie del Napoli ai sedicesimi di Europa League Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk

    Le possibili avversarie dell’iInter ai sedicesimi di Europa League sono Olympiacos, Cluj, Benfica, Chelsea, Genk, Fenerbache, Lione, Bordeaux, Steaua Bucarest, Viktoria Plzen, Metalist, Dnipro, Anzhi, Hannover.

  • Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    Chelsea ko, Materazzi contro Benitez su Twitter

    L’avventura di Benitez al Chelsea è iniziata nel peggiore dei modi. Eh già perchè quando ti trovi a dover fare fronte alle ostilità palesate dai tifosi della squadra che stai per guidare, allora il tuo futuro difficilmente avrà sfumature rosee. Se poi i risultati tardano ad arrivare allora tutto si complica. Aggiungete che proprio oggi, 16 Dicembre, il Chelsea quasi a sorpresa ha clamorosamente perso il titolo di Campione del Mondo nel Mondiale per Club contro il Corinthians che si è portato in vantaggio con Paulo Guerrero a metà della ripresa.

    E’ sfumato così il sogno di Rafa Benitez di bissare il trofeo conquistato nel 2010 quando era alla guida dell’Inter. In virtù di questo ennesimo “insuccesso”, il tecnico dei blues è diventato oggetto di scherni non sono nell’oltremanica, ma anche nel Bel Paese. Fautore delle “frecciatine” all’indirizzo del tecnico spagnolo è Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro che non ha mai nascosto di non essere tra gli stimatori di Benitez.

    Marco Materazzi
    Marco Materazzi su Twitter attacca Benitez © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Appese le scarpette al chiodo Materazzi sembra si sia appassionato, come molti suoi ex colleghi, ai social network avviando una intensa attività da commentatore e provocatore su Twitter. E quale migliore occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe se non quella di oggi in cui il suo ex tecnico è andato incontro ad una sconfitta bruciante: “Ragazzi mio Figlio piange per il Chelsea, Che impresa ad Abu Dhabi… siamo riusciti a vincere senza Allenatore!!! Lo dicevo io…“. Questo il tweet di scherno all’indirizzo di Benitez che successivamente ha scatenato la reazione di molti tifosi, soprattutto anti-interisti, che non godono di una buona simpatia verso il difensore che non è nuovo a questo tipo di “uscite”. Chiaro il riferimento alla conquista del Mondiale per Club dell’Inter nel 2010 quando la squadra nerazzurra nonostante si fosse trovata a far fronte ad una forte crisi di risultati senza il proprio vate in panchina Mourinho, trasferitosi a Madrid e sostituito proprio da Benitez, era comunque riuscita, tra le mille difficoltà di inizio stagione, a fare quadrato e a portare il trofeo in Italia battendo in finale gli africani del Mazembe, senza guida tecnica a parer di Materazzi.

  • Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Il Corinthians è campione del mondo. L’impresa che alla vigilia sembrava impossibile è compiuta. Il Timao si regala un triplete storico per il calcio brasiliano, vincendo Brasileirao, Libertadores e Mondiale per club in un sol boccone. Era dai tempi del San Paolo di Tele Santana (stagione ’91-’92) che non accadeva qualcosa del genere. Successo ancora più clamoroso se si considera la partita della semifinale, quella vinta con grande sofferenza contro gli egiziani dell’Al Ahly. Cadono i campioni d’Europa del Chelsea, dilaniati dalla rete di Paulo Guerrero a metà della ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Per Benitez svanisce il sogno di conquistare il double, avendo vinto il trofeo nel 2010 con l’Inter. Forse qualcuno a Londra inizia a rimpiangere alcune scelte.

    IL PROTAGONISTA – Nella vittoria del Corinthians di quest’oggi c’è un protagonista, ed è Cassio. Il portiere brasiliano dopo un intervento prodigioso su Victor Moses nel corso della prima frazione di gioco, si è ripetuto nella ripresa, ergendosi a muro perfetto del bunker costruito da Tite. Prima su Hazard e poi su Torres nel finale Cassio ha posto le fondamenta del successo. Al termine della partita l’estremo difensore del Corinhians riceve il premio come miglior giocatore sia della finalissima sia di tutto Mondiale per club. Riconoscimento più che meritato.

    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL FLOP – In pochi avevano pronosticato che il Chelsea tornasse in Inghilterra a mani vuote. Il peggiore degli incubi si è però trasformato in realtà, nonostante una semifinale brillante contro i messicani del Monterrey. Facile immaginare come l’Inghilterra si scaglierà contro i Blues, con Benitez che diventerà la vittima preferita, sia per tabloid che allenatori, fra tutti Sir Alex Ferguson, dettosi sconcertato dalla decisione di Abramovich di licenziare Di Matteo proprio alla vigilia del Mondiale per club a cui il tecnico italiano avrebbe dovuto partecipare.

    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL GUERRIERO – Il match winner della finalissima è stato sempre lui, il Pablo Guerrero, autore del gol vittoria al minuto 69. L’attaccante peruviano si conferma arma letale del comunque non irresistibile reparto offensivo del Timao, segnando il suo secondo gol nel Mondiale per club, dopo quello rifilato agli egiziani dell’Al Ahly, anche questo decisivo per il passaggio del turno. Sbarcato in Brasile nel luglio 2012 dopo sei stagioni all’Amburgo, Guerrero è al suo ottavo gol con la maglia del Corinthians in 17 presenze complessive.

    IL MURO – La squadra brasiliana allenata da Tite conferma la sua principale caratteristica, ovvero una difesa inviolabile. Se oggi gran parte del merito va attribuito al portiere Cassio, non va dimenticato il cammino incredibile intrapreso dal Corinthians nell’ultima Libertadores, coronato dal successo nella finalissima contro il Boca Juniors, con soli sei gol subiti, tre dei quali nelle prime due partite della Fase a gironi.

    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    LE REAZIONI – Il primo a congratularsi con la vittoria del Timao è stato Ronaldo, il fenomeno, che ha elogiato il portiere Cassio definendolo “Gigante”. E’ stata quindi la volta dei due calciatori della Roma ex Corinthians, Marquinhos e Dodò, che hanno voluto esprimere la propria gioia per quella che è anche una loro vittoria. Al coro dei felici si sono aggiunti poi il difensore del Barcellona Piquè, che non ha dimenticato la sconfitta subita ad opera del Chelsea nella semifinale della Champions League, e l’ex fuoriclasse del calcio verdeoro Rivaldo. Da sottolineare anche un commento molto sarcastico di Marco Materazzi, ex bandiera dell’Inter, che ha voluto sottolineare come l’impresa di Abu Dhabi (Mondiale per club 2010 ndr, con Benitez sulla panchina nerazzurra) sia stata vincere senza allenatore. Più chiaro di così.

    Il video di Corinthians-Chelsea 1-0, finale Mondiale per club (16-12-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”164340″]

  • Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    E’ il Chelsea la seconda finalista del Mondiale per Club. Gli inglesi hanno battuto in semifinale i messicani del Monterrey, andando a conquistare il traguardo minimo della spedizione giapponese. Sarà quindi Corinthians-Chelsea la finale 2012 dell’ex Intercontinentale. Si avvera il sogno per Rafa Benitez, che ha la possibilità di mettere in bacheca il secondo Fifa World Club della sua carriera, dopo quello ottenuto nel 2010 sulla panchina dell’Inter. A decidere l’incontro di quest’oggi sono stati gli spagnoli Mata e Torres. L’ex Liverpool ha confermato di attraversare un buon momento di forma, segnando il quinto gol da quando Benitez è sulla panchina del Chelsea. Dato che stupisce se consideriamo i precedenti record di Torres, 9 reti lo scorso anno e quattro nel primo.

    SBLOCCA MATA – L’imbarazzante dominio iniziale del Chelsea viene premiato al 17 minuto con il gol dell’iberico Mata, bravo a finalizzare una bellissima azione orchestrata dai Blues con la mente Oscar e il braccio Cole.

    SEGNALI DI VITA– Il Monterrey ha una reazione di orgoglio, che comunque risulta inefficace contro l’organizzazione messa in mostra dalla squadra di Benitez. La vitalità messicana ha il merito però di mantenere ancora aperta una partita che altrimenti sarebbe già stata etichettata con il classico game over.

    CF Monterrey v Chelsea FC - FIFA Club World Cup Semi Final
    Juan Manuel Mata trascina il Chelsea in finale del Mondiale per Club | ©Lintao Zhang/Getty Images

    L’ESPERIENZA – Delgado e compagni riescono in ogni caso a farsi beffare dal Chelsea ad inizio ripresa, quando i Blues approfittano della scarsa capacità degli avversari di essere da subito “sul pezzo” per chiudere il match nel giro di tre minuti.

    SPAGNA SHOW – In un amen il Chelsea raggiunge il 3-0, frutto delle reti di Torres (6 gol in Premier, 3 in Champions, 1 in Coppa, 1 nel Mondiale per Club) e dell’autogol del difensore Chavez sul cross di Mata per l’accorrente Oscar. Quando manca ancora tutto il secondo tempo, gli inglesi possono già festeggiare l’accesso alla finalissima di domenica.

    PER L’ONORE – Nel finale di match arriva il gol della bandiera di Aldo De Nigris, che sancisce il definitivo 3-1 dell’incontro. L’onore dei messicani è salvo, per loro ancora l’opportunità di conquistare il terzo posto nella finalina di domenica mattina contro gli egiziani dell’Al Ahly.

    Il video di Monterrey-Chelsea 1-3, semifinale Mondiale per Club 2012 [jwplayer config=”120s” mediaid=”163846″]

  • Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Si sono giocati oggi i quarti di finale del Mondiale per Club edizione 2012. Poche le sorprese da segnalare, con i messicani del Monterrey che nella mattinata italiana superano agevolmente i coreani del Ulsan Hyundai, quest’ultimi vincitori dell’ultima Champions League asiatica. Partita mai in discussione, con il Monterrey che chiude in vantaggio il primo tempo grazie alla rete di Jesus Manuel Corona al nono minuto. Nella ripresa i centroamericani dilagano nel finale, quando si scatena Cesar Delgado, autore di una doppietta nello spazio di sette minuti (tra il 77° e l’84° minuto). Pronostici dunque rispettati, con il Monterrey che approda nelle semifinali del Mondiale per club, mentre i coreani disputeranno la filanina per il quinto o il sesto posto finale.

    ADESSO IL CHELSEA– Nella semifinale di giovedì il Monterrey affronterà i campioni d’Europa del Chelsea. Per la squadra di Rafa Benitez un appuntamento sulla carta non impossibile, ma comunque da affrontare con la massima attenzione, sebbene non ricordiamo alcuna edizione precedente in cui la formazione europea non sia riuscita ad approdare alla finalissima.

    Ulsan Hyundai v CF Monterrey - FIFA Club World Cup Quarter Final
    La gioia di Cesar Delgado, protagonista assoluto contro i coreani del Ulsan | ©Lintao Zhang

    AFRICA – Avanti anche gli egiziani del Al Ahly, vincitori dell’ultima Champions League africana. Ha però dovuto sudare le proverbiali sette camicie la squadra allenata da Hossam El Badry per aver ragione dei padroni di casa del Hiroshima, sconfitti con uno striminzito 2-1. Risultato che è rimasto in bilico fino al 90′, grazie sopratutto all’intraprendenza dei giapponesi, apparsi nettamente più dinamici rispetto ai statici egiziani. Al Ahly che comunque ha beneficiato di un esperienza e tasso tecnico superiore, spesso e volentieri decisivo negli scontri da dentro o fuori. Per la cronaca, l’Al Alhy ha sconfitto i giapponesi per 2-1, con il gol vittoria realizzato al 57° minuto da Aboutreika, dopo che il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 1-1.

    L’ALTRA SEMIFINALE – La seconda semifinale vedrà quindi scontrarsi gli egiziani del Al Ahly e i brasiliani del Corinthians, vincitori della Libertadores 2012. Difficilmente la squadra di Tite si lascerà sfuggire la finalissima, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto.