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  • Interviste Bologna – Inter. Benitez: “Squadra stanca, servono rinforzi”

    Interviste Bologna – Inter. Benitez: “Squadra stanca, servono rinforzi”

    Al termine della gara pareggiata 0-0 al Dall’Ara con il Bologna, il tecnico dell’Inter Benitez prova ad analizzare le cause che hanno portato ad una prestazione non brillante della sua squadra:

    “Oggi nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio. Tutti hanno mostrato la voglia di vincere, ma il loro portiere è stato bravo. Milito era stanco ed è per questo che l’ho cambiato. Cosa manca a questa squadra? E’ chiaro che manca freschezza fisica, non era facile trovare spazi, ma sono contento per la reazione nel secondo tempo. Speriamo in futuro di fare meglio, adesso siamo all’inizio, per fare più possesso palla abbiamo bisogno di tempo.
    Sneijder? Non era facile per lui, doveva trovare lo spazio fra le linee. Il mercato? Non abbiamo molto tempo, aspettiamo e vediamo se riusciamo a fare qualcosa, sennò aspettiamo gennaio. La gestione delle forze? Possiamo cambiare i giocatori, dipende dalle situazione, dipende dalle risposte di ciascuno. Inler? Questa è una domanda per Branca. Per il mercato noi abbiamo sempre speranza e fiducia, non necessità”.

    Di Vaio: “Sulla sostituzione di Mudingayi c’è stato un equivoco, io ho solo riferito alla panchina la situazione, avremmo perso una pedina importante davanti alla difesa; mi dispiaceva per Siligardi ma Mudingayi era molto importante. Colomba? Noi non siamo stati interpellati, è una cosa che riguardava il tecnico e la società, era un problema fra di loro. Dispiace perché il mister aveva fatto bene lo scorso anno e costruito un buon gruppo. La squadra lo stava seguendo, c’era grande voglia, ma queste cose possono succedere”.

    Magnani: “Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, dal punto di vista fisico e delle posizioni. Nel secondo abbiamo sofferto, anche per i palleggi e il fraseggio dell’Inter. Penso che questo Bologna abbia le credenziali per fare un buon campionato. Si è cercato di ringiovanire la rosa, io ho vissuto un giorno e mezzo molto importante. Alla fine ho provato con Meggiorini per cercare di tenere alta la squadra. Avevamo provato la squadra con Mudingayi a fare da schermo, e nel primo tempo di siamo riusciti bene, nella ripresa ci hanno messo in difficoltà. Per me è stata un’esperienza indimenticabile, sapevo di dover essere concentrato per fare il meglio possibile per la squadra. La sostituzione di Mudingayi? Dalla panchina avevamo visto che aveva i crampi, ho pensato di cambiarlo ma è stato bravo Di Vaio”.

    Porcedda: “Domani prenderemo la decisione definitiva, mercoledì ci sarà sicuramente un nome. Potrebbe essere Beretta, Malesani o qualcun’altro. Cerchiamo uno che creda nei giovani e nel progetto. Le caratteristiche di Malesani con il nostro progetto si potrebbero sposare molto bene”.

  • Inter rimandata. Al debutto con il Bologna è solo 0-0

    Inter rimandata. Al debutto con il Bologna è solo 0-0

    Debutto scialbo per l’Inter di Rafa Benitez. I nerazzurri, alla prima del tecnico spagnolo in Serie A, vengono fermati a Bologna sullo 0-0 continuando con la tradizione dei pareggi all’esordio del nuovo allenatore e alla prima giornata, esattamente come successe con Mancini e Mourinho.
    Se i nerazzurri sono scaramantici possono stare tranquilli, ma se non lo sono questo pari può ritenersi un primo campanello d’allarme: reduce dalla sconfitta in Supercoppa Europea, l’Inter del primo tempo è poca roba. Anzi, sono i padroni di casa, alle prese con una confusione societaria sfociata con l’esonero un giorno prima della gara di Colomba e con il tecnico della Primavera Magnani in panchina, a rendersi pericolosi: Gimenez spreca malamente da buona posizione a porta sguarnita, Garics tenta la conclusione dalla lunga distanza e Portanova impegna Julio Cesar di testa. Nel finale di tempo Sneijder prova a scuotere i suoi con una bordata su calcio di punizione che sfiora la traversa.

    Molto meglio l’Inter della ripresa ma il gol non arriva ugualmente: Milito e Sneijder faticano a trovare la mira giusta da fuori e quando la trovano Viviano risponde presente. Benitez si gioca la carta Coutinho ma il talento brasiliano sente troppo la pressione e si spegne. Il Bologna si arrocca nella propria metà campo assaporando l’eventuale punto in classifica guadagnato contro i campioni d’Italia. L’Inter però non demorde: ci prova ancora Sneijder ma il portiere felsineo è impeccabile. L’ultimo brivido lo regala Eto’o che prende la traversa da distanza ravvicinata.
    Il Milan è già due punti avanti e dalla prossima potrà contare su un Ibrahimovic (e forse un Robinho) in più. Serve una sterzata immediata e magari l’arrivo di un campione dal mercato. Bologna invece esulta e attende l’arrivo di Malesani.

    Il tabellino
    BOLOGNA – INTER 0-0
    BOLOGNA (4-5-1): Viviano; Esposito, Portanova, Britos, Rubin; Casarini, Mudingayi, Ekdal (63′ Della Rocca), Gimenez (68′ Meggiorini), Garics (90′ Siligardi); Di Vaio.
    A disposizione: Lupatelli, Moras, Cherubin, Paponi.
    Allenatore: Magnani.
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Mariga, Cambiasso; Pandev (61′ Coutinho), Sneijder, Eto’o; Milito (83′ Biabiany).
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Santon, Stankovic.
    Allenatore: Benitez.
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Esposito, Mudingayi, Casarini (B); Sneijder, Mariga (I)

  • I rinforzi per Benitez dal Real di Mou. Idee Benzema e Diarra

    Il presidente Moratti è di fronte ad un dubbio amletico e vale a dire rispondere da tifoso all’acquisto di Ibra da parte del Milan e quindi metter in mano al portafogli o pensare a quanto si è vinto nella passata stagione e chiudere i cordoni della borsa.

    Rafa Benitez vorrebbe da queste ultime ore di mercato almeno un colpo di mercato a centrocampo. Saltato Mascherano, costosissimo Fabregas l’ultima idea è Lassana Diarra. Il centrocampista epurato da Mou potrebbe esser il rinforzo di contenimento sulla mediana per il tecnico spagnolo.

    Ma non finirebbe al centrocampista francese la spesa Real dell’Inter. L’alternativa a Forlan potrebbe esser il giovane punteros francese Karim Benzema non troppo stimato da Mou ma con caratteristiche adatte per completare l’organico nerazzurro.

    Altre ipotesi di mercato delle ultime ore portano al talento del Psv Ibrahim Afellay e al capitano doriano Angelo Palombo.

  • Giallo Maicon, Benitez vuole Fabregas

    Giallo Maicon, Benitez vuole Fabregas

    “Non voglio fare rivoluzioni. Il modulo non fa la differenza: si vince con la mentalità e il carattere”. – dice Benitez in conferenza stampa – “Il ko in Supercoppa deve essere uno stimolo per tutti”, “Il mercato? Sono il tecnico e ho detto cosa mi piace. Ora la società vedrà cosa si può fare”. Ibra? “Il Milan era già forte, adesso lo è ancora di più”.

    La sconfitta contro l’Atletico Madrid in Supercoppa può esser definito come un normale incidente di percorso solo se i giocatori e la società lo sapranno metabolizzare e guardare oltre. Dopo un annata come quella appena trascorsa è fisiologico aver un attimo di appannamento sopratutto ad inizio stagione ma come evidenzia ancora una volta Benitez in conferenza stampa per il suo gioco avrà bisogno di qualche innesto.

    La mancata convocazione di Maicon per la gara di domani contro il Bologna per un presunto problema al ginocchio, ma il brasiliano potrebbe esser nuovamente al centro del mercato per quest’ultimo rush finale che si preannuncia scoppiettante.

    L’agente del giocatore aveva preannunciato possibili novità post Supercoppa e il vero nodo del contendere resta l’adeguamento del contratto. La cessione di Maicon permetterebbe all’Inter provare l’assalto a Cesc Fabregas per regalare a Benitez il tanto agognato metronomo per il centrocampo.

    Saranno ore frenetiche per Marco Branca che potrebbero portare a nuovi acquisti importanti al pari di Sneijder lo scorso anno.

  • Highlights Inter – Atletico Madrid 0-2, finale Supercoppa Europea

    L’Inter fallisce il Grande Slam: i nerazzurri campioni d’Europa e d’Italia devono arrendersi in finale della Supercoppa Europea al cospetto di un buon Atletico Madrid, detentore dell’Europa League. Allo stadio Louis II di Montecarlo la squadra di Benitez va ko per 2-0 sotto i colpi di Reyes e di Aguero. Nel finale a tempo scaduto, Milito sbaglia un calcio di rigore che avrebbe potuto riaprire il match a dimostrazione della serata negativa dell’Inter.

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  • L’Inter cade fragorosamente. Supercoppa Europea all’Atletico Madrid

    L’Inter cade fragorosamente. Supercoppa Europea all’Atletico Madrid

    Cronaca: Nella prima frazione di gioco le squadre si studiano e il match lesina sussulti. Entrambe le compagini non scoprono le carte, ed è la noia a farla da padrone: roba da mettersi a fare zapping. Di solito quando le partite si mettevano su questo piano Mourinho scattava come una molla dalla panchina e ne diceva di tutti i colori ai suoi calciatori, il successore Benitez si è limitato a schierare la squadra in campo e a sedersi serafico in panchina. Il secondo tempo regala gol ed emozioni. Dopo le recriminazioni per un calcio di rigore negato all’Atletico Madrid, J. Cesar prova a sovvertire il destino propizio agli spagnoli allungando in corner una spettacolare conclusione a giro di Reyes. Passa qualche minuto e questa volta è lo stesso portierone nerazzurro a dare una mano al fato, o meglio la mano la toglie dal primo palo che dovrebbe coprire sulla conclusione del solito Reyes. L’Atletico passa in vantaggio: uno a zero per gli iberici. Quando le cose si mettono male ci si aspetta il guizzo del campione, chi se non Sneijder, che alla viglia aveva dichiarato “Il pallone d’oro? Faccio una doppietta in Supercoppa e sarà mio”, avrebbe potuto ribaltare la situazione in favore dei nerazzurri? Ebbene, come spesso suggeriscono sull’incarto del Kinder Bueno, ci verrebbe da dire “Wesley Ritenta”. A salire in cattedra, infatti, è Simao che brucia Lucio sullo slancio e serve al centro un liberissimo Aguero. L’argentino mette a segno il gol più facile della sua carriera. Nei minuti finali l’Inter denuncia una mancanza di personalità che cozza con l’investitura di campione d’Europa, come un pugile stordito i nerazzurri faticano a macinare gioco. Al quarantacinquesimo minuto Pandev conquista un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta “il principe diventato re nella notte di Madrid”: Diego Milito. Il sovrano china il capo e la corona cade in terra: De Gea para. La partita finisce e l’Inter manca clamorosamente il suo quinto trofeo stagionale.

    Considerazioni: Gli iberici nel secondo tempo hanno fatto il bello e il cattivo tempo dinanzi ad un’Inter annichilita. Alcuni eroi nerazzurri, che avevano trascinato la squadra durante scorsa stagione, sembrano fantasmi della loro stessa ombra: Milito da principe a rospo, Sneijder da pallone d’oro a panchinaro quando il gioco si fa duro. Naturalmente il crollo della corazzata interista è da imputare in parte alla condizione fisica precaria, ma è bene rintracciare un’altra motivazione di fondo: l’Inter non si sente campione d’Europa. Una volta lo disse anche Sneijder: “Con Mourinho si vince perché lui ci fa sentire i più forti”. Sarà mica finita l’Inter? P.S.: Mi riferisco all’Europa ovviamente, troppo facile fare i bulli in Italia. OPS!, mi è caduta l’Inter. Speriamo non si sia rotta.

    INTER-ATLETICO MADRID 0-2
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic (23′ st Pandev); Sneijder (34′ st Coutinho); Eto’o, Milito. In panchina: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Mariga, Biabiany. Allenatore: Benitez
    Atletico Madrid (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Dominguez, Godin, Perea; Reyes (24′ st Merida), Assunçao, Garcia, Simao (46′ st); Aguero, Forlan (37′ st Jurado). In panchina: Joel, Filipe Luis, Lopez, Suarez, Diego Costa. Allenatore: Sanchez Flores.
    Arbitro: Busacca (Svizzera)
    Marcatori: 17′ st Reyes (A), 37′ st Aguero (A)
    Ammoniti: Simao (A), Samuel (I)
    Espulsi: –
  • Mourinho punge Benitez: “Il suo è un lavoro da sogno per merito mio”

    Mourinho punge Benitez: “Il suo è un lavoro da sogno per merito mio”

    Nuova puntata per quanto riguarda la querelle che vede coinvolti Mourinho e Benitez. I due tecnici non si sono mai amati sin dai tempi in cui erano rivali in Inghilterra, l’uno sulla panchina del Chelsea e l’altro su quella del Liverpool.
    Oggi Mourinho in un’intervista rilasciata agli inglesi di Sky Sport ha attaccato il collega che ha raccolto la sua eredità in nerazzurro:

    • Lui non dovrà faticare come ho fatto io. Il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh è paradiso. Io al Real ho vinto la Beckenbauer e l’Alicante cup, posso vincere il trofeo del Bernabeu, ma sono tornei estivi. Un allenatore che va in un nuovo club deve pensare a costruire la squadra, Benitez no, lui ha già tutto pronto, società e giocatori, il suo non è un lavoro, è un sogno“.

    Mourinho però ha la memoria corta e dimentica che quando arrivò sulla panchina dell’Inter aveva già a disposizione un gruppo vincente, almeno in Italia, plasmato dal suo precedessore Mancini. La base c’era già, mancavano giusto due colpi capaci di dare il salto di qualità all’Inter (Sneijder e Milito) come poi è avvenuto sotto la sua gestione. E poi che colpa ne ha Benitez sugli eventuali successi in Supercoppa e nel Mondiale per Club se è stato lo stesso Mou ad abbandonare l’Inter per affrontare la nuova avventura a Madrid?

  • Supercoppa Italiana: Inter – Roma, le probabili formazioni

    Mancano ormai poche ore al fischio d’inizio della Supercoppa Italiana che di fatto apre la nuova stagione calcistica. La prima Inter di Benitez assomiglia molto a quella che a Madrid ha superato il Bayern Monaco aggiudicando la Champions League. L’unica novità, infatti, è la presenza di Stankovic a metà campo al fianco di Cambiasso con l’arretramento di Zanetti a sinistra.

    Nella Roma partirà dalla panchina Adriano, Ranieri recupera Pizarro e affida il ruolo di trequartista a Menez. Fischio d’inizio alle 20:45.

    Probabili Formazioni:
    INTER (4-2-3-1)
    : Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Stankovic, Cambiasso; Pandev, Snejider, Eto’o; Milito.

    ROMA (4-2-3-1): Lobont; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Menez, Vucinic; Totti.

  • Inter: vicinissimi Antonelli e Kuyt, ma Hodgson gela i nerazzurri

    Inter: vicinissimi Antonelli e Kuyt, ma Hodgson gela i nerazzurri

    Se nelle ultime ore è la società bianconera a rivelarsi come la più attiva in mercato, l’Inter certamente non vuole sembrare da meno e per questo si stanno facendo sempre più intense le trattative per portare Dirk Kuyt, attaccante in forza al Liverpool, e dell’esterno sinistro del Parma Luca Antonelli in nerazzurro.

    Nella giornata di ieri a dare conferma alle voci del trasferimento dell’attaccante dei Reds era stato anche l’agente del giocatore Robert Jansen: “Le due società stanno ancora parlando – ha detto – Dirk sa di questo forte interessamento e non è un mistero che abbia una relazione molto buona con Benitez“. A smentire il tutto ci ha pensato però Roy Hodgson che con un secco “Non vanno da nessuna parte” – riferendosi anche al passaggio di Mascherano alla corte di Benitez – quotidiano britannico Daily Mail, ha infranto i sogni di tifosi nerazzurri. Ma se per Kuyt e Mascherano le cose sembrano essersi messe in salita, trova più conferma la voce di un passaggio del giovane Antonelli nella rosa milanese. L’intesa sarebbe di quattro milioni al Parma per la comproprietà e l’esterno potrebbe già vestire la maglia nerazzurra lunedì prossimo; a breve potrebbero arrivare maggiori dettagli sull’accordo tra le due società.

    In attesa di affermarsi sul fronte mercato l’Inter si prepara stasera a mettere in cassaforte il primo trofeo stagionale contro la Roma , sua rivale negli ultimi anni, nell’incontro che vale la Supercoppa italiana.

  • Supercoppa: c’è Inter – Roma, un’amichevole senza Mou

    Supercoppa: c’è Inter – Roma, un’amichevole senza Mou

    Abituati ai battibecchi e le punzecchiature a distanza tra Josè Mourinho e Claudio Ranieri le ore che precedono il match tra Inter e Roma valevole per l’assegnazione della Supercoppa Italiana hanno il sapore di amichevole.

    Mancano le frizioni create da Mourinho ma questa sera sarà partita vera con i giallorossi pronti a far il primo sgambetto a Rafa Benitez e strappare il trofeo ai famelici nerazzurri.

    Roma e Inter arrivano all’appuntamento da incompiute, i nerazzurri orfani di Balotelli sfoggiano la classe del giovane Coutinho in attesa di regalare i colpi al tecnico spagnolo. Il mercato low cost dei giallorossi ha messo a disposizione di Ranieri Adriano e Simplicio ma in attesa di sciogliere il nodo Burdisso i veri colpi sono quelli di aver resistito alla tentazione di vender i gioielli in organico.

    Le probabili formazioni:
    Inter (4-2-3-1):
    1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti, 5 Stankovic, 19 Cambiasso, 27 Pandev, 10 Sneijder, 9 Etòo, 22 Milito (12 Castellazzi, 2 Cordoba, 26 Chivu, 23 Materazzi, 17 Mariga, 29 Coutinho, 88 Biabiany). All. Benitez
    Roma (4-3-1-2): 1 Lobont, 77 Cassetti, 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise, 11 Taddei, 16 De Rossi, 94 Menez, 7 Pizarro, 10 Totti, 9 Vucinic (32 Doni, 3 Andreolli, 30 Simplcio, 33 Brighi, 20 Perrotta, 8 Adriano, 89 Okaka). All.: Ranieri.
    Arbitro: Bergonzi di Genova