Tag: radiazione moggi

  • Luciano Moggi radiato: “Ricorrerò alla Corte Europea”

    Luciano Moggi radiato: “Ricorrerò alla Corte Europea”

    Luciano Moggi, dopo la conferma della radiazione, ha parlato chiaro, dichiarando guerra al sistema giudiziario italiano.

    Parole forti, ricche di rabbia, accompagnate da tanta delusione: “Ero stato chiaro fin da subito, quando questa storia ebbe inizio. Andrò fino in fondo questo è poco ma sicuro. E’ giusto che si faccia chiarezza su tutto. Qua si vede solo ciò che si vuol vedere. Tralasciando la mia posizione penso alla Juventus, ai suoi tifosi, a ciò che hanno assistito in questi anni. I veri campionati falsati sono quelli dal 2006-2010″.

    Le fasi precenti alla radiazione definitiva di Big Luciano li conosciamo bene: Moggi insieme ad Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini  furono squalificati a vita dalla commissione disciplinare della Federcalcio per le vicende di Calciopoli il 15 giugno del 2011, sentenza poi confermata quando la Corte di Giustizia Federale respinse il ricorso in estate. Sappiamo benissimo, che Moggi era stato sospeso precedentemente per 5 anni dalla Federcalcio con una motivazione chiara, ma non del tutto equa con episodi avvenuti successivamente, dove, altre società calcistiche tennero lo stesso comportamento, ma con conseguenze diverse.

    luciano moggi | © GIULIO PISCITELLI/AFP/Getty Images

    Ecco il “vecchio” comunicato della Federcalcio:

    Il fatto che altri soggetti obbligati all’osservanza della normativa federale possano aver tenuto, in ipotesi tutt’ora da accertare, condotte analoghe a quelle acclarate nei confronti del Moggi dalle sentenze rese, non fa venir meno la gravità di quanto contestato al deferito”.

    Dopo la sentenza definitiva di radiazione da parte dell’Alta Corte del Coni, Moggi, dopo avere analizzato la posizione della Juventus, ha parlato della sua posizione personale: “Come ho già detto, penso alla Juventus, ma penso anche a me è ovvio. Questa è una vera e propria sentenza politica. I due processi sportivi hanno detto che non c’erano illeciti e anche al processo di Napoli è emerso che il campionato 2004-05 era regolare, che il sorteggio degli arbitri era regolare, che le ammonizioni mirate non c’erano. Incalza l’ex D.g bianconero: “Andrò alla Corte Europea per i diritti dell’uomo e vediamo cosa succede. Ci troviamo di fronte ad accuse che non hanno riscontro nei fatti, è una cosa grave ma cosi è e ci difenderemo nelle sedi più opportune. Ripeto, la radiazione è una sentenza politica, hanno cominciato così e vogliono finire così”.

  • Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Radiazione Moggi, l’Alta Corte si prende un altro mese

    Sembrava dovesse arrivare nel giro di poche ore, poi di qualche giorno adesso invece si dovrà aspettare addirittura un altro mese, l’Alta Corte del Coni infatti dopo aver consigliato alla Federazione di attualizzare le prove sullo scandalo Calciopoli prima di decidere della radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini. Adesso, chiamata in causa direttamente ha deciso di chiedere nuovi riscontri.

    Giraudo insieme a Moggi e Capello | ©PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

    “Ritenuta l’esigenza di integrare la documentazione esistente agli atti la Corte ha ordinato alle parti in causa l’espletamento di una serie di adempimenti istruttori, da effettuarsi entro il termine di 30 giorni”.

    L’ennesimo slittamento questa volta sembra sortire un effetto diverso nei tre radiati e nell’opinione pubblica che alla luce delle nuove intercettazioni e degli sviluppi del dibattimento nelle stanze del processo di Napoli chiede a gran voce una verità assoluta e una intera attualizzazione delle accuse che nel lontano 2006 stravolsero le gerarchie del nostro calcio. Non è escluso poi che per emettere un verdetto i componenti dell’Alta Corte abbiano deciso di temporeggiare in attesa che proprio da Napoli arrivi la sentenza di primo grado in modo da aver elementi probanti sulla condotta dei tre ricorrenti

  • L’autogol Paparesta “salva” Moggi dalla radiazione?

    L’autogol Paparesta “salva” Moggi dalla radiazione?

    L’Alta Corte sta valutando il ricorso presentato da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini contro la radiazione inflitta dalla Figc con colpevole ritardo e con un procedimento ad hoc. La decisione come abbiamo spesso avuto modo di dire non tiene conto delle novità processuali riscontrare nella aule del Tribunale partenopeo e quindi resta ancora come capo d’imputazione ai danni di Luciano Moggi il sequestro di persona dell’arbitro Paparesta all’Oreste Granillo in un infuocato post Reggina-Juventus.

    Gianluca Paparesta | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Chi ha deciso per la radiazione però non ha tenuto conto che il sequestro Paparesta era una bufala colossale smentita dallo stesso Moggi nelle intercettazione inspiegabilmente omesse ma acclarata sopratutto da un pm del tribunale di Reggio Calabria che ha chiesto l’archivizione perchè il fatto non è mai accaduto. Durante il dibattimento di giovedi da quanto scrive oggi Tuttosport l’Alta Corte ha dato grande risalto a questo dettaglio chiedendo approfondimenti agli avvocati della difesa di Moggi e proprio questo dettaglio sembra far propendere verso un finale favorevole e il consequenziale annullamento della radiazione. L’Alta Corte infatti in ben due occasioni aveva consigliato alla Figc l’attualizzazione del processo per evidatare decisioni avventate e parziali che nei gradi di giudizio poi avrebbero messo in cattiva luce il suo operato.

  • Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Radiazione Moggi e Giraudo, oggi decide l’Alta Corte

    Inizia questo pomeriggio il lungo periodo di sentenze che secondo le indiscrezioni dovrebbero stravolgere le carte in tavola e modificare colpiti e colpevole nello scandalo a Calciopoli nel 2006. L’Alta Corte del Coni è chiamata a dirimere il ricorso presentato da Moggi, Giraudo e Mazzini contro l’istanza di radiazione comminata ad hoc dalla Figc non tenendo conto dei nuovi sviluppi del processo in corso a Napoli.

    Moggi e Giraudo | Carlo Baroncini/AFP/Getty Images
    Le difese hanno chiesto ed ottenuto dall’Alta Corte di poter attualizzare il processo portando a discolpa dei propri clienti le nuove intercettazioni che dimostrano non l’esclusività delle telefonate tra dirigenti e designatori bensì una prassi consolidata che mirava a far pressioni. Nel caso di Moggi anche la sentenza di archiviazione del “famoso” sequestro di persona di Paparesta a Reggio Calabria ma sopratutto due casi che han fatto giurisprudenza: la radiazione di Enrico Preziosi poi conciliata con la Figc e quella di Walter Sabatini che poi fu tolta perchè giudicata tardiva. Resta da capire poi se la radiazione è valida solo per l’Italia o ha valore anche per la Fifa e in tal caso potrebbe violare il diritto del lavoro dando a Moggi, Giraudo e Mazzini la possibilità di continuare ulteriormente la battaglia con un ricorso alla Corte sui diritti dell’uomo di Strasburgo. E’ prevista la presenza di Moggi e Mazzini mentre per Giraudo ci saranno solo i suoi legali. La Figc continuerà a sostenere di aver agito rispettando le regole mentre resterà da valutare la posizione del Brescia che ha presentato istanza per la radiazione di Palazzi per aver indagato ed emesso sentenza su fatti prescritti. L’Alta Corte dovrebbe prendersi almeno 24 ore per decidere.

  • Radiazione Moggi ricorre all’Alta Corte

    Radiazione Moggi ricorre all’Alta Corte

    Era praticamente annunciato sin dalla decisione del Consiglio Federale ma adesso è ufficiale. Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini continuano la loro battaglia contro la Figc e la radiazione prensentando ricorso all’Alta Corte di Giustizia. A darne l’ufficialità è prorpio l’ente attraverso un comunicato:

    “Moggi, Giraudo e Mazzini hanno presentato ricorso contro la FIGC avverso la decisione emessa dalla Corte di Giustizia Federale della FIGC il 9 luglio 2011 che ha confermato la decisione emessa dalla Commissione Nazionale Disciplinare della FIGC, con cui e’ stata inflitta la sanzione della preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC nei confronti dei suddetti soggetti”.

    Gli ex dirigenti bianconeri e il dirigente federale continuano la loro battaglia sicuri di poter stabilire la loro verità e sono disposti ad arrivare fino a Stasburgo per dimostrare che la radiazione comminatagli non è regolamentare ma un abuso di potere.

  • Moggi, ancora radiazione. Adesso l’Alta Corte

    Moggi, ancora radiazione. Adesso l’Alta Corte

    La Corte di Giustizia Federale della Figc non accetta il ricorso di Moggi, Giraudo e Mazzini confermando la radiazione. A nulla è valso dunque il lungo dibattito di ieri e l’arringa dei legali di big Luciano che attenendosi alle leggi sportive dell’epoca chiedevano la prescrizione.

    Sentenza comunque attesa dell’entourge dell’ex dg della Juventus che già ieri aveva annunciato il ricorso all’Alta Corte, per poi passare per il Tar fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo. Anche l’avvocato Prioresci non si dice sorpreso “la sentenza non ci meraviglia. Sono sentenze scritte prima, figlie di norme che non consentono di difendersi. La giustizia sportiva giudica le persone sulla base di sentenze rese. Ci si puo’ difendere da fatti contestati e non da sentenze”.

  • Radiazione? Moggi chiede la prescrizione

    Radiazione? Moggi chiede la prescrizione

    Lo scorso 15 giugno la Corte Federalle accogliendo totalmente le richieste del procuratore ferederale Palazzi ha deliberato per la radiazione di Luciano Moggi, Antonio Giraudo ed Innocenzo Mazzini. Ieri davanti alla Corte d’Appello i tre imputati di spicco del Processo a Calciopoli hanno continuato a ribadire la loro innocenza chiedendo però la prescrizione del procedimento di radiazione.

    La prescrizione, che in questi giorni è tornata alla ribalta e per molti è stata decisiva nel salvare l’Inter e Moratti da giusta penalizzazione e squalifica, torna alla ribalta ma questa volta per non uscire definitivamente dal mondo del calcio

    A difendere Moggi c’era ancora una volta l’ormai famoso avvocato Prioreschi che durante la sua arringa ha ribadito “Noi riteniamo che la radiazione per Moggi sia prescritta. I fatti di Calciopoli si sono aperti nel 2004/2005 e a seguito delle sentenze l’ultimo termine è quello del 30 giugno 2010. Ci rivolgiamo anche noi alla norma usata dal procuratore l’altro giorno. Il termine per noi era già decorso e questo è un principio e segnalo il caso Agricola come precedente. Chiediamo quindi che venga dichiarata la prescrizione per termini”. Sulla stessa linea anche gli avvocati di Mazzini e Giraudo.

    Immediata e tempestiva la replica di Palazzi “Questo non è un deferimento come le difese intendono. In questo caso bisogna tenere presente qual è il tema di questo procedimento, ossia l’aggiunta di sanzione in un caso di fatti particolarmente gravi”. Il nuovo codice di giustizia sportiva non ha disciplinato i casi ancora pendenti. Questa non è una norma ad personam ma riguarda altri 40 casi, è una norma transitoria e procedimentale. Non c’è stato un esaurimento del rapporto perché si tratta di fatti ancora pendenti. In più non esiste prescrizione per la radiazione per questo respingiamo questa tesi e qualora volessimo prendere in considerazione tale ipotesi i termini si esaurirebbero nel 2013 visto che il procedimento è stato aperto nel 2008″.

    Quest’oggi dovrebbe arrivare il verdetto che comunque stando alle indiscrezioni dovrebbe confermare la radiazione tanto che lo stesso Moggi ha anticipato la sua battaglia fino a Strasburgo, se sarà necessario.

  • Moggi dopo la radiazione “Non mi arrendo, farò ricorso”. Video

    Moggi dopo la radiazione “Non mi arrendo, farò ricorso”. Video

    Non intende fermarsi Luciano Moggi. La radiazione è come preventivato arrivata ma l’ex dg bianconero non ha nessuna intenzione di porre l’ascia di guerra ufficializzando il secondo grado di giudizio e poi all’Alta Corte del Coni. A raccogliere le prime dichiarazioni di Big Luciano è Fabio Biasin nel consueto appuntamento con il calcio dal suo punto di vista di LiberoTv.

    Luciano Moggi | © Giulio Piscitelli/Getty Images
    “Chi fa queste cose pagherà le conseguenze, evidentemente qualcuno non ci vuole nel calcio” – tuona Moggi – e poi annuncia “Non mi arrendo. Ora si va avanti con il secondo grado, poi il ricorso alla Corte del Coni. Intanto voglio leggere le motivazioni. Ma continuerò a lottare, non c’è nessun dubbio”. Moggi non rinuncia poi a commentare le vicende del calcio attuale dallo scandalo scommesse dove per forza di cose è ovviamente attendista anche se non risparmia qualche stoccata al garantismo attuale di Sandulli. Critica il comportamento di Leonardo riservando poi una stoccata al presidente dell’Inter “si vede che ha conosciuto Moratti” Le dichiarazioni a caldo di Luciano Moggi sulla radiazione

  • Calciopoli, Moggi: io radiato, siamo su scherzi a parte?

    Calciopoli, Moggi: io radiato, siamo su scherzi a parte?

    È un Luciano Moggi pieno di energia quella visto oggi all’Hotel Parco dei Principi, infatti big Luciano ha reso una dichiarazione spontanea infuocata nell’udienza celebrata per la sua radiazione. “Dopo cinque anni, non ho ancora capito quale illecito ho commesso. Non ho fatto niente. Mi aspetto che da un momento all’altro venga qualcuno con un cartellone con la scritta ‘Siamo su scherzi a parte“. Moggi, squalificato per 5 anni nel 2006, è imputato a Napoli nel processo penale legato allo scandalo di ‘calciopolì. “Vi rendete conto che le indagini sono state fatte con i tabellini presi dalla Gazzetta dello Sport e con questi sono state distrutte tante famiglie. Nella giustizia ordinaria, si devono cercare anche le prove a difesa dell’imputato. Nella giustizia sportiva, non l’ho mai visto finora. Io non ho mai chiesto un favore ad un arbitro, non ho mai chiesto ad un designatore la squalifica di un avversario. Si dice che quest’associazione avrebbe cominciato a funzionare dal 1999-2000: noi quell’anno abbiamo perso lo scudetto e avevamo 9 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine, allora eravamo dei dilettanti allo sbaraglio. I designatori arbitrali erano miei sodali, ma la verità è che parlavano con tutti e promettevano tutto a tutti“.

    blog.guerinsportivo
      Ed ancora, “Al posto mio oggi dovrebbe esserci Meani“. “Meani (addetto agli arbitri del Milan ndr) aveva tanti arbitri e illimitati guardalinee a disposizione, all’assistente Babini diceva di alzare e abbassare la bandierina. Se fosse stato intercettato 3 anni e non solo 3 mesi, il calcio sarebbe saltato in aria”, ha spiegato mimando un’esplosione con un gesto eloquente. Moggi si è soffermato a lungo anche sui contatti tra Meani e l’ex designatore Pierluigi Collina che “sapeva tutto di tutto“. “Confrontino quello che ha fatto questa gente con quello che ho fatto io – ha aggiunto – non c’è storia. Oggi mi fanno tutti un monumento per strada, ma all’inizio mi davano del ladro”. Nel suo intervento, Moggi ha mandato anche una frecciatina all’ex ds della Roma, Franco Baldini, accusato per il passaporto falso di Recoba per il quale aveva patteggiato Oriali: il futuro dirigente romanista ha annunciato querela per diffamazione nei confronti di Moggi in quanto, annuncia il suo legale Mario Staliano, “Baldini per la vicenda Recoba è stato prosciolto dalla Giustizia Sportiva ed è tra i pochi in Italia ad aver rinunciato alla possibile prescrizione dell’ipotesi di reato sottoponendosi al giudizio penale a Udine su quella storia e risultando prosciolto”. Moggi è tornato a parlare anche delle schede sim svizzere: “La verità, intanto, è che quelle schede non le compravo io, ma erano a disposizione della società. Ci spiavano, ci pedinavano e ci fotografavano. Ô venuto fuori dal processo Telecom. Per questo dovevamo nasconderci, ma non certo per parlare con gli arbitri. Possiamo costituirci parte civile e chiedere i danni per quello che hanno fatto“. La società bianconera, ripete Moggi, non aveva alcun bisogno di manovre oscure per avere successo. “Nella finale dei Mondiali 2006 c’erano 10 giocatori della Juventus – ha spiegato snocciolando i nomi dei giocatori che scesero in campo nel match Italia-Francia – La Juventus vinceva perchè era forte. Andava in campo e vinceva da sola. Davo fastidio perchè la mia squadra vinceva. E se non fosse stata distrutta, avrebbe vinto ancora per tanti anni“. La procura si è fortemente opposta alla pretesa della difesa di Moggi di utilizzare nuove prove, prove che sono emerse nel processo di Napoli, “La gravità dei fatti riferiti alla condotta di Luciano Moggi è già stata accertata, e fonda, a nostro parere, la decisione da parte della Commissione Disciplinare, di irrogare la preclusione nei suoi confronti. È una decisione importantissima che serve a non far dimenticare i fatti addebitati a Moggi, che sono di una gravità estrema” queste le parole di Palazzi. La sentenza dovrebbe arrivare tra quindici giorni e con ogni probabilità, sarà unificata a quella di Giraudo e Mazzini.

  • Palazzi “radiare Moggi per tener memoria”

    Palazzi “radiare Moggi per tener memoria”

    Il procuratore federale Stefano Palazzi nonostante gli sviluppi di questi cinque anni e le nuove intercettazioni balzate fuori durante le udienze di Napoli chiedendo per Luciano Moggi la radiazione.

    tuttosport
    . Palazzi sostiene che l’Alta Corte non ha chiesto di valutare le nuove indagini bensì di adurre maggior dettagli che evidenzino l’esigenza della preclusione. Il coinvolgimento di nuovi società e personaggi, continua Palazzi, non scalfisce la posizione del Moggi che nonostante la squalifica in questi cinque ha continuato a tenere relazioni con tesserati “continuando a comportarsi male”. Di tutt’altro tenore la tesi dell’avvocato D’Onofrio, il legale di Moggi sostiene che la sentenza del 2006 è oramai superata e senza tener conto del quadro probatorio uscito fuori da Napoli si rischia di parlare di eventi superati (ndr sequestro Paparesta a Reggio Calabria ad esempio). Adesso ha preso la parola Luciano Moggi, seguono aggiornamenti