Tag: radamel falcao

  • Europa League semifinali, Atletico Madrid – Valencia e Sporting Lisbona – Athletic Bilbao

    Europa League semifinali, Atletico Madrid – Valencia e Sporting Lisbona – Athletic Bilbao

    Con le gare di andata di questa sera (calcio d’inizio alle 21:05) si alza il sipario sulle semifinali di Europa League, ormai una questione esclusivamente iberica: sono infatti 3 le squadre spagnole e una portoghese approdate al penultimo turno della competizione: Atletico Madrid e Valencia si affronteranno in un derby tutto spagnolo mentre l’Athletic Bilbao affronterà i “cugini” dello Sporting Lisbona.

    Per quanto riguarda il primo match, quello più atteso, l’Atletico Madrid riceve al Vicente Calderon il Valencia che dopo il brusco ko sul campo dell’Espanyol nell’ultimo turno di campionato rischia di perdere il terzo nella Liga. La squadra di Emery ha eliminato ai quarti l’Az Alkmaar dominando la gara di ritorno dopo aver perso in Olanda 2-1 mentre i colchoneros padroni di casa, dopo l’infelice gestione Manzano, stanno continuando nella scalata alla classifica per acciuffare quel un posto che consentirebbe loro di disputare le coppe anche nella prossima stagione. L’arrivo di Simeone ha portato entusiasmo e la cosiddetta scossa, che ha permesso all’Atletico di arrivare fino alla semifinale di Europa League e arrivare ad un passo dal vincere il trofeo dopo il successo del 2010. Atletico Madrid – Valencia sarà anche una sfida tra bomber, Radamel Falcao da un lato con gli 8 centri in questa edizione dell’Europa League, vice capocannoniere dietro solo ad Huntelaar, per un totale di 30 reti stagionali e che ha già alzato al cielo la coppa l’anno scorso con il Porto, Roberto Soldado dall’altro che di reti ne ha fatte 25.

    PROBABILI FORMAZIONI ATLETICO MADRID – VALENCIA

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Miguel, Perea, Miranda, A. Dominguez, Filipe; Gabi, Suarez; A. Lopez, Diego, A. Turan; Falcao.
    Allenatore: Simeone.

    VALENCIA (4-2-3-1): Guaita; Miguel, Rami, Victor Ruiz, Jordi Alba; Topal, Tino Costa; Jonas, Feghouli, Mathieu; Soldado.
    Allenatore: Emery.

    Sporting Lisbona © FRANCISCO LEONG/AFP/Getty Images

    Al Josè Alvalade di Lisbona lo Sporting ospita l’Athletic Bilbao del Loco Marcelo Bielsa, vera rivelazione della competizione, che ha portato il club basco a giocare una semifinale europea dopo una lunga attesa durata 35 anni, quando nel 1977 eliminò i belgi del Molenbeek per poi arrendersi in finale alla Juventus di Giovanni Trapattoni. Nessuno si aspettava che l’Athletic arrivasse così in fondo e nessuno avrebbe neanche minimamente immaginato che avrebbe sbattuto fuori il gigante Manchester United, vincendo sia in casa che nell’inespugnabile Old Trafford, dando ai Red Devils di Ferguson una lezione di calcio. Il calcio veloce del tecnico argentino si è sposato alla perfezione con la mentalità dei giocatori baschi che nella Liga va a singhiozzo anche se ancora in gioco per una qualificazione in coppa nella prossima stagione (è a pari punti in classifica con Atletico Madrid, Espanyol, Siviglia e Getafe). La gara di stasera non sarà facile perchè i lusitani saranno più riposati avendo potuto godere della sosta del campionato portoghesee galvanizzati dalla vittoria contro il Benfica nel derby di Lisbona. Sa Pinto ha ridato fiducia al gruppo che con Paciencia ad un certo punto della stagione aveva smarrito la via del successo. Lo Sporting vuole riscattare quella finale di Coppa Uefa edizione 2004-2005 persa in casa nel proprio stadio contro i russi del Cska Mosca per tornare a mettere in bacheca un trofeo che manca dal 2008 (Supercoppa e Coppa di Portogallo). Anche qui la sfida è anche tra i due attaccanti principi, Ricky Van Wolfswinkel per i portoghesi che ha dato il suo contributo ad eliminare la corazzata Manchester City negli ottavi di finale e il Re Leone Fernando Llorente, 28 centri in questa stagione.

    PROBABILI FORMAZIONI SPORTING LISBONA – ATHLETIC BILBAO

    SPORTING LISBONA (4-2-3-1): Rui Patricio; Pereira, Xandao, Anderson Polga, Insua; Schaars, Carriço; Izmailov, Matias Fernandez, Diego Capel; Van Wolfswinkel.
    Allenatore: Sà Pinto.

    ATHLETIC BILBAO (4-3-3): Iraizoz; Iraola, Ekiza, Amorebieta, Aurtenetxe; De Marcos, Iturraspe, Ander Herrera; Susaeta, Llorente, Muniain.
    Allenatore: Bielsa.

  • Il Real vince il derby, Ronaldo tiene a -4 il Barcellona

    Il Real vince il derby, Ronaldo tiene a -4 il Barcellona

    Atletico Madrid Real Madrid 1-4. E’ questo il risultato finale del derby della capitale spagnola. Ritorna a sorridere Josè Mourinho ritornato a +4 punti sui  nemici Blaugrana.

    Prima frazione di gioco sostanzialmente equilibrata, con il Real più incisivo. Come da copione partono a mille le Merengues, consapevoli che si gioca solo per un risultato: la vittoria! Mourinho segue attentamente la sua squadra dalla panchina, carica i suoi uomini e cerca di partecipare attivamente ad ogni azione di gioco. L’Atletico Madrid, dal canto suo, impegnata ancora in Europa League, prova a complicare i piani del ct portoghese, rendendosi subito pericoloso con Falcao. Il Real Madrid attacca a testa bassa, l’Atletico prova a difendersi, ma non può nulla a ridosso della mezz’ora di gioco, quando su calcio di punizione Cristiano Ronaldo fa urlare al goal i tifosi madrileni, 1-0 Real. Grande gesto balistico dell’asso portoghese, traettoria perfetta! Mourinho predica calma, sa che la partita è ancora lunga. L’Atletico prova ancora a spaventare Casillas, ma la conclusione di Diego termina abbondantemente a lato. Termina così la prima frazione di gioco. Atletico Madrid Real Madrid 0-1.

    Cristiano Ronaldo, © CESAR MANSO/AFP/Getty Images

    La ripresa vede subito un Atletico Madrid spavaldo e al 55′ minuto, Falcao supera di slancio Sergio Ramos e batte Casillas con un perentorio colpo di testa, 1-1! Mourinho accusa il colpo e rimane impassibile dinanzi alla propria panchina. Il Barcellona è ora momentaneamente a -2. Ma servono solo 25 minuti a Cristiano Ronaldo per suggellare un goal capolavoro. E’ il minuto 68′, quando il portoghese da circa 27 metri , a ridosso del lato corto dell’area di rigore,lascia partire un destro-collo di rara potenza e precisione, che termina la sua corsa alle spalle del portiere Courtois, 2-1 Real! L’Atletico Madrid accusa definitivamante il colpo e affonda di li a poco sui colpi dei cugini madrileni. Il portoghese non è ancora sazio e all ’82’  trasforma il calcio di rigore che vale l’odierna tripletta, il 40° goal nella Liga e la momentanea leaderschip tra cannonieri. Il finale serve solo per il sigillo definitivo di Callejon, che al minuto 88′ timbra il goal del 4-1 riportando le Merengues a + 4 sul Barcellona.

    Video & Highlights di Ateltico Madrid Real Madrid 1-4

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  • Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Dopo la due giorni di Champions, tocca all’Europa League scendere in campo oggi nelle gare di andata valide per i sedicesimi di finale. La prima delle due squadre italiane rimaste in corsa per la competizione è la Lazio che ospiterà all’Olimpico l’Atletico Madrid che, seppur abbia faticato nella Liga, rimane pur sempre un avversario ostico. L’avvicendamento in panchina tra Gregorio Manzano e Diego Simeone, grande ex della partita, è servito ai colchoneros per risalire la classifica e prendere una boccata d’ossigeno soprattutto con le reti di Radamel Falcao.

    Quella che si presenterà stasera davanti al proprio pubblico sarà una Lazio rimaneggiata per le assenze forzate e per il turnover scelto da Reja in vista della delicata trasferta di campionato domenica sera a Palermo per continuare la rincorsa al terzo posto che vuol dire Champions League. Il tecnico biancoceleste infatti non potrà avere a disposizione Rocchi e Radu infortunati mentre concederà un turno di riposo a Dias e Lulic, quest’ultimo non è al meglio della condizione ma andrà ugualmente in panchina. Spazio dunque al nuovo acquisto Candreva che stazionerà sulla linea dei trequartisti con Hernanes e Gonzalez a supporto dell’unica punta Klose. Il bomber polacco naturalizzato tedesco avrà il difficile compito di scardinare la difesa spagnola. In difesa coppia centrale Diakite e Stankevicius con Zauri e Konko ad agire sulle fasce; in mediana capitan Ledesma sarà affiancato da Matuzalem. In porta andrà Marchetti mentre in panchina siederanno i giovani Zampa, classe ’92, e Rozzi, classe ’94.

    Diego Simeone | © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    Simeone, al suo debutto europeo, torna all’Olimpico, dove ha lasciato tanti dolci ricordi, per la prima volta da avversario (l’anno scorso alla guida del Catania incrociò i biancocelesti solo nella gara di ritorno giocata al Massimino, ndr), lui che per 4 anni è stato beniamino del tifo laziale. Modulo speculare per il Cholo che può contare su un potenziale offensivo della squadra non indifferente: Falcao viaggia ad una media reti di quasi 1 centro a partita  17 in 22 presenze stagionali, immediatamente dietro l’attaccante colombiano ci saranno l’ex juventino Diego, il turco seguito da mezza Europa Arda Turan e Adrian Lopez, bomber di coppa per i colchoneros con i suoi 6 centri in questa edizione dell’Europa League. Gabi e Suarez formeranno la diga di centrocampo, in difesa non ci sarà Godin, in panchina, spazio a Miranda e Dominguez.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO ATLETICO MADRID

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Zauri, Diakite, Stankevicius, Konko; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Candreva; Klose.
    Panchina: Bizzarri, Biava, Dias, Zampa, Lulic, Kozak, Rozzi.
    Allenatore: Reja.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Dominguez, Filipe Luis; Mario Suarez, Gabi; Adrian Lopez, Diego, Arda Turan; Falcao.
    Panchina: Asenjo, Silvio, Godin, Luis Perea, Pizzi, Koke, Salvio.
    Allenatore: Simeone.

  • Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    Lazio, pericolo Atletico Madrid in Europa League

    L’urna di Nyon non è stata particolarmente “tenera” con la Lazio che nei sedicesimi di finale di Europa League dovrà affrontare il temibile Atletico Madrid, sicuramente uno degli avversari più ostici che la sorte potesse riservare.

    Lazio | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Dopo aver acciuffato la qualificazione all’ultima giornata grazie anche allo Zurigo che, già eliminato, ha battuto il Vaslui al quale bastava fare lo stesso risultato dei biancocelesti, la Lazio non avrà vita facile contro i colchoneros che, sebbene stiano stentando nella Liga (occupano la decima posizione), in campo europeo hanno dimostrato di sapere il fatto loro. Inseriti in un girone difficile con Celtic, Udinese e Rennes, gli euroavversari della Lazio hanno chiuso in testa il raggruppamento con 13 punti a fronte di 4 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta rimediata al Friuli nella terza giornata e prontamente riscattata nella gara di ritorno quando Falcao e soci hanno dilaniato i bianconeri restituendo il “favore” con gli interessi.

    L’Atletico in estate ha rinnovato il parco attaccanti dovendo sopperire alle partenze di Sergio Aguero, trasferitosi al Manchester City per 45 milioni di euro, e Diego Forlan passato all’Inter. Nella capitale spagnola sono arrivati la stella del Porto e della nazionale colombiana Radamel Falcao, capocannoniere e vincitore della scorsa edizione dell’Europa League con i lusitani, e l’ex Juventus Diego dopo un anno tribolato trascorso a Wolfsburg. Inoltre è giunto anche Adrian Lopez, arrivato a parametro zero, e che si è rivelato prezioso soprattutto in campo europeo con 5 reti all’attivo. Il punto interrogativo rimane su Josè Antonio Reyes che a gennaio dovrebbe lasciare Madrid per il Galatasaray a causa delle incomprensioni con il tecnico Gregorio Manzano.

    A parlare in casa Lazio sono stati Libor Kozak, autore del primo gol che ha spalancato le porte verso il successo contro lo Sporting Lisbona, e il ds Igli Tare. L’attaccante ceco è apparso fiducioso e motivato: “Per noi va bene, così possiamo vedere come stiamo. Bisogna soltanto impegnarsi per far vedere che siamo forti“. Il dirigente biancoceleste ha commentato così l’esito del sorteggio: “Se vogliamo andare avanti dobbiamo affrontare tutti con un certo spirito. L’Atletico è una grande squadra, ma la Lazio non teme nessuno e ce la giocheremo fino alla fine. Il gruppo è unito abbiamo aggiunto giocatori di qualità quest’anno in un gruppo già importante e la differenza credo la stia facendo l’allenatore“.

    A proposito dell’allenatore, Reja dopo essere stato messo in discussione ad inizio anno dalla tifoseria biancoceleste ma che ha trovato nel gruppo e soprattutto nel presidente Claudio Lotito pieno appoggio respingendo le dimissioni del tecnico goriziano, attualmente sta migliorando il campionato straordinario dello scorso anno quando solo per gli scontri diretti che pendevano a favore dell’Udinese non riuscì nell’impresa di portare le Aquile a centrare i preliminari di Champions. La Lazio che sta brillando in campionato – si trova, in coabitazione con il Milan, a soli due punti dalla vetta occupata dalla coppia Juventus e Udinese – ha faticato più del previsto in Europa League trovando, come già riportato, una qualificazione che si era complicata con lo 0-0 in casa del Vaslui e decisa dal “regalo” dello Zurigo che ha onorato la propria partita battendo i rumeni nell’ultimo match. Toccherà a bomber Klose trascinare i biancocelesti agli ottavi di finale ma per farlo servirà anche l’apporto fondamentale di Cisse che sta vivendo un periodo difficile e che manca dal tabellino dei marcatori da oltre due mesi e mezzo.

    La gara di andata si giocherà allo stadio Olimpico il prossimo 16 febbraio con calcio d’inizio alle 19:00 mentre quella di ritorno è prevista sette giorni più tardi al Vicente Calderon alle 21:05. In caso di qualificazione la Lazio agli ottavi di finale incrocerebbe la vincente della sfida tra Sporting Braga, finalista della scorsa edizione, e il Besiktas.

    QUI IL TABELLONE COMPLETO DEL SORTEGGIO DI EUROPA LEAGUE

  • Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Udinese nella tana dell’Atletico senza Di Natale

    Francesco Guidolin manda avanti le sue idee e non rinuncia al solito turnover europeo neanche in una partita importantissima come quella di stasera che potrebbe regalare la qualificazione aritmetica all’Udinese. Se infatti i friulani dovessero battere l’Atletico Madrid e tornare vittoriosi con i 3 punti dal Vicente Calderon nella quarta giornata valida per la fase a giorni di Europa League, otterrebbero l’accesso ai sedicesimi della competizione continentale con ben due giornate d’anticipo, un traguardo inaspettato e impensabile all’inizio vista la forte competitività del girone nel quale sono presenti, oltre ai colchoneros, anche Celtic e Rennes.

    Francesco Guidolin | © Marco Luzzani/Getty Images
    Dicevamo del turnover che il tecnico friulano non vuole abbandonare. Guidolin, che sta dosando le forze dei suoi uomini, ha completa fiducia nella sua squadra e si permette il lusso di rinunciare ancora una volta a Totò Di Natale, rimasto ad Udine e non partito alla volta di Madrid. Il tecnico di Castelfranco Veneto sta gestendo in maniera ottimale il capitano bianconero e anche se qualcuno storce il naso, fino a prova contraria, i risultati, sia in ambito europeo che nei confini nazionali, gli stanno dando ragione. In attacco quindi ci sarà spazio ancora una volta per Floro Flores che farà coppia con Fabbrini (Torje non è stato inserito nella lista Uefa e Barreto è ancora infortunato), folto centrocampo a 5 con Pereyra, Badu, Abdi, Doubai e Neuton, solita difesa a 3 con Benatia, Danilo e Ekstrand davanti ad Handanovic. Finiscono in panchina, e pronti a subentrare a partita in corso in caso di emergenza, Domizzi, Basta, Armero, Isla e Asamoah. In casa Atletico si respira un’aria piuttosto pesante non solo per la sconfitta rimediata due settimane fa al Friuli che ne hanno complicato il cammino europeo e i risultati non esaltanti in campionato legati ad una situazione di classifica non propriamente gratificante, ma anche per il caso Reyes: l’attaccante ex Arsenal e Real Madrid non è stato convocato per la gara dopo il battibecco avuto con il tecnico Manzano per una sostituzione che, a quanto pare, non è stata affatto gradita. A guidare l’attacco dei colchoneros sarà il capocannoniere della scorsa edizione di Europa League, con il Porto, Radamel Falcao che sarà appoggiato da Adrian. Centrocampo con gli ex Juventus Tiago e Diego mentre sulle fasce spingeranno Pizzi, a destra, e Arda Turan, a sinistra. In difesa Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis con Courtois a difendere i pali. Solo panchina per Godin e Antonio Lopez. Probabili formazioni Atletico Madrid – Udinese (ore 21:05) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Perea, Dominguez, Miranda, Filipe Luis; Pizzi, Tiago, Diego, Arda Turan; Falcao, Adrian. Panchina: Asenjo, Godin, Antonio Lopez, Mario, Gabi, Koke, Salvio. Allenatore: Manzano. UDINESE (3-5-2): Handanovic; Benatia, Danilo, Ekstrand; Pereyra, Abdi, Doubai, Badu, Neuton; Floro Flores, Fabbrini. Panchina: Padelli, Domizzi, Basta, Armero, Battocchio, Isla, Asamoah. Allenatore: Guidolin.

  • Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Udinese-Atletico Madrid, le pagelle. Il timbro di Floro Flores, riscatto Fabbrini

    Meno spettacolare del previsto il match tra Udinese e Atletico Madrid ha riservato un epilogo straordinario per i tifosi friulani e la “banda di Guidolin”. Pur senza il suo capitano, acciaccato e precauzionalmente a riposo, l’Udinese è riuscita ad annichilire la bocca di fuoco di Falcao e spegnere la verve dello spauracchio Diego dimostratosi ancora una volta lontano dai tempi del Werder Brema. Il 2-0 finale lancia un messaggio importante a chi crede di saper far calcio con un Udinese attentissima nei bilanci e pronta sempre a scommettere su nuove leve azzeccando ogni colpo.

    Antonio Floro Flores | ©Dino Panato/Getty Images
    Analizziamo adesso le prestazioni individuali attraverso le pagelle. Handanovic: 6 Questa volta la retroguardia fa il suo lavoro al meglio non costringendolo a far miracoli. Benatia: 6,5 Dopo uno svarione iniziale si riscatta alla grande e segna il gol del vantaggio nel finale. Danilo: 7 Benatia è già un uomo mercato, lui lo sarà prestissimo non sbaglia un intervento, gioca d’anticipo su Falcao. DOmizzi: 6,5 Solita presenza ad alti livelli Pereyra: 5 Guidolin crede molto in lui ma è ancora acerbo Pinzi: 6 Parte soft si riscatta alla distanza rubando qualche pallone importante. Doubai: 5,5 Tanta voglia e corsa ma anche tanta confusione Badu: 6,5 Non sarà Inler ma è prezioso per l’Udinese dando dinamicità e profondità all’azione. Armero: 6 Meno in palla del solito Abdi: 5 Nelle gerarchie di Guidolin è il vice Torje in realtà non lo dimostra mai in campo. Floro Flores: 7 Guidolin lo aveva detto. L’Udinese ha già il suo attaccante, non fa rimpiangere Di Natale e apre nuovi scenari tattici per il futuro – Basta: 6 Entra ad inizio ripresa coprendo bene la fascia destra. – Fabbrini: 6,5 Dopo Torje anche Abdi lo avevano superato nel gradimento di Guidolin, il talento dell’Under 21 però ha saputo aspettare il suo momento stravolgendo gli equilibri nella ripresa. – Asamoah: sv Pizzi: 6,5 Di gran lungo il migliore in campo dei suoi. Diego: 5,5 Ennesima prova incolore Falcao: 5 La difesa friulana non gli permette di sprigionare la sua forza in zona gol. IL TABELLINO UDINESE-ATLETICO MADRID 2-0 43′ st Benatia, 49′ st Floro Flores (U) Udinese (3-5-2): Handanovic 6; Benatia 6,5, Danilo 7, Domizzi 6,5; Pereyra 5 (1′ st Basta 6), Pinzi 6, Doubai 5,5 (39′ st Asamoah sv), Badu 6,5, Armero 6; Abdi 5 (2′ st Fabbrini 6,5); Floro Flores 7. A disp.: Padelli, Ekstrand, Isla, Di Natale. All. Guidolin 6,5. Atletico Madrid (4-2-3-1): Curtois 6,5; Perea 6, Godin 5, Miranda 5, Filipe 6; Gabi 6 (34′ st Adrian sv), Assunçao 5; Pizzi 6,5 (40′ st Koke sv), Diego 5,5, Juanfran 5 (15′ st Reyes 5,5); Falcao 5. A disp.: Joel, Pulido, Juanfran, Tiago. All. Manzano 5,5. Arbitro: Yefet (Israele) Ammoniti: Badu, Danilo (U), Gabi, Assunçao (A) Espulsi: –

  • Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Udinese letale, Atletico Madrid beffato nel finale

    Dopo l’ottimo avvio in campionato, che la vede al primo posto in classifica – primato da dividere con la Juventus – l’Udinese continua con il suo momento d’oro anche in campo europeo battendo al Friuli il sempre pericoloso Atletico Madrid nella terza giornata di Europa League e volando così in testa al Gruppo I con 7 punti. I bianconeri, che hanno perso le loro uniche due partite in stagione nel doppio confronto con l’Arsenal nei preliminari di Champions League senza però demeritare, hanno la meglio sui colchoneros negli ultimi minuti di gioco con il risultato che è rimasto invariato fino all’88esimo fino a quando poi nell’arco di 5 minuti prima Benatia e poi Floro Flores hanno punito i madrileni.

    Antonio Floro Flores | © Dino Panato/Getty Images
    Guidolin ostenta sicurezza concedendo un ampio turnover lasciando in panchina capitan Di Natale, Isla, Basta e Asamoah e dovendo fare a meno anche del “Messi dei Carpazi” Torje non inserito nella lista Europa League facendo posto a Pereyra, Doubai, Abdi e Floro Flores. Il primo tempo è di marca spagnola, il tecnico Manzano si presenta al Friuli con la formazione migliore confidando nelle giocate dell’ex Juve Diego e del bomber Falcao che stasera dimostra di avere quella sua lucidità sotto porta che lo avevano portato ad essere il miglior realizzatore della scorsa edizione dell’Europa League con il Porto. A parte la conclusione di Floro Flores dopo appena 2 minuti di gioco è l’Atletico a fare la partita e a costruire più azioni da gol, ci provano, senza fortuna, prima Godin e Gabi e poi Pizzi e Falcao. Nella ripresa Guidolin capisce che la squadra è in difficolta, soprattutto sul versante destro, e toglie Pereyra per il serbo Dusan Basta e Abdi per Fabbrini aumentando così il peso in attacco. Nonostante tutto è ancora l’Atletico a spingere di più alla ricerca del gol e ci va vicino ancora una volta con Godin che da pochi passi spara alto. Ma quando la partita si appresta a chiudersi sullo 0-0, ecco arrivare, quando meno te lo aspetti, la zampata di Benatia che a 3 minuti dal termine porta in vantaggio l’Udinese correggendo in rete un tiro apparentemente innocuo di Fabbrini. L’Atletico accusa il colpo e si getta in avanti ma in contropiede, in pieno recupero, Badu offre in verticale una palla a Floro Flores con la quale l’attaccante, all’esordio stagionale in coppa, fulmina Curtois per il 2-0 finale. Udinese che vede così il traguardo dei sedicesimi di finale di Europa League avvicinarsi ulteriormente.

  • Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Udinese-Atletico Madrid, al Friuli una notte da Champions

    Impegno probante e suggestivo per l’Udinese di Guidolin questa sera al Friuli. A far visita all’undici del presidente Pozzo arriverà l’Atletico Madrid dell’ex bianconero Diego e della nuova stella del calcio europeo Radamel Falcao. In palio c’è il primo posto in solitaria nel girone ma anche la definitiva consapevolezza di esser diventati una realtà importante come collettivo e quindi esser pronti a sfidare tutti a testa alta anche in Europa.

    Francesco Guidolin | © Getty Images
    Guidolin come capita spesso in Europa League effettuerà il turnover anche se questa volta sarà più contenuto rispetto al passato. Torna finalmente Floro Flores che dovrebbe dar riposo, almeno inizialmente, a capitan Di Natale. In difesa davanti ad Handanovic ci saranno Benatia, Danilo e Neuton, centrocampo con Badu e Doubai a far da schermo e Pinzi nel ruolo di rifinitore. Sulle fasce Basta e Armero, sarà Abdi il partner di Floro Flores in attacco. Qualche assenza importante e un mini turnover anche nei colchoneros con mister Manzano che si affiderà in difesa a Godin e Dominguez con Filipe e Juanfran esterni. Centrocampo a rombo con Assuncao e Diego ai vertici, Gabi e Mario ai lati. Attacco con Reyes a supporto di Falcao. Probabili formazioni: UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Danilo, Neuton; Basta, Badu, Pinzi, Doubai, Armero; Abdi; Floro Flores. A disposizione: Padelli, Ekstrand, Domizzi, Pereyra, Isla, Di Natale, Fabbrini. Allenatore: Guidolin ATLETICO MADRID (4-3-1-2): Courtois; Filipe, Godín, Domínguez, Juanfran; Assunçao, Mario, Gabi; Diego; Reyes, Falcao. A disposizione: Joel, Miranda, Perea, Tiago, Koke, Adrian, Pizzi. Allenatore: Manzano Arbitro: Alon Yefet (Israele)

  • Forlan record ed infortunio, il Venezuela piega l’Argentina. Video

    Forlan record ed infortunio, il Venezuela piega l’Argentina. Video

    Si è giocata nella notte la seconda giornata del girone di qualificazione sudamericano per i mondiali di Brasile 2014 a conferma di un sostanziale livellamento in classifica non vi è una squadra a punteggio pieno con l’Argentina di Messi sconfitta a sorpresa dal Venezuela e l’Uruguay bloccato sul pari dal Paraguay. I vinotinto compiono l’impresa della loro storia strappando i primi punti all’Argentina, Sabella rivoluziona ancora una volta la formazione schierando l’Albiceleste con un insolito 3-5-2 con Di Maria a far da playmaker di centrocampo e in avanti la coppia Messi-Higuain. Il primo tempo sembra dar ragione al ct con l’Argentina che arriva in area avversaria con estrema facilità ma non riesce a bucare la rocciosa difesa di Farias.

    Diego Forlan |© Pablo Porciuncula/AFP/Getty Images
    Il Venezuela tiene e pian piano inizia a macinare gioco conquistando prima il centrocampo e poi facendo ammattire la difesa con un scatenato Rondo, Andujar diventa il migliore in campo con almeno 5 interventi miracolosi ma è costretto a capitolare alla metà del secondo tempo grazie ad una capocciata di Fernando Amorebieta. Traguardo storico e primi tre punti in classifica per il Venezuela, l’Argentina dopo la bella vittoria denota ancora qualche limite caratteriale e di gioco accentuato oltretutto dalle scelte di Sabella. [jwplayer config=”60s” mediaid=”99947″] Record amaro per Diego Forlan. Nel match Paraguay-Uruguay l’interista segna il gol che lo consacra come miglio marcatore di sempre della Celeste ma non serve ai suoi per superare il roccioso Paraguay ancora con il coltello tra i denti dopo la sconfitta subita nella finale di Coppa America. L’attaccante è costretto oltretutto ad uscire per un infortunio alla coscia sinistra che lo toglierà dai disponibili di Ranieri per almeno due settimane. La partita dopo un primo tempo molle si è ravvivata nella ripresa grazie alle invenzioni di Suarez, suo l’assist per Forlan, e le verticalizzazioni di Cavani schierato quest’oggi largo sulla destra. Il Paraguay dopo aver subito il gol ha però una reazione trovando in mischia con Riveros la rete del pari in pieno recupero. [jwplayer config=”180s” mediaid=”99953″] Spettacola vittoria del Cile sul Peru che vale il riscatto dopo la cocente sconfitta subita con l’Argentina nel primo turno. L’avvio dei padroni di casa è roboante e dopo appena 2′ va in vantaggio con Ponce che sfrutta al meglio la spizzata di Vidal su calcio d’angolo. Il Peru praticamente non è mai in partita e Vargas sfrutta una azione bellissima di Beausejour per firmare il raddoppio. In avvio di ripresa il golazo di Medel sembra chiudere la contesa ma prima Pizarro e poi Farfan riportano il Peru sotto prima che Suazo non chiuda definitivamente la partita trasformando un tiro dal dischetto. [jwplayer config=”240s” mediaid=”99963″] Nell’ultimo confronto di giornata la Colombia supera la Bolivia grazie ad un gol di Falcao in pieno recupero. Risultati della 2 giornata Venezuela-Argentina 1-0 Paraguay-Uruguay 1-1 Cile-Peru 4-2 Colombia-Bolivia 1-0 Classifica: Uruguay 4; Argentina, Ecuador, Venezuela, Cile, Colombia, Perù 3; Paraguay 1; Bolivia 0.

  • Il calciomercato della Liga, il Real in difesa. Barça di qualità, rivoluzione Atletico

    Il calciomercato della Liga, il Real in difesa. Barça di qualità, rivoluzione Atletico

    Ancora una volta la Spagna si conferma al centro dei più grandi colpi del mercato estivo e vede una schiera di nuovi campioni pronti a darsi battaglia nella Liga. La squadra regina del mercato, neanche a dirlo, è il Barcellona di Pep Guardiola che ha riportato a casa Cesc Fabregas e si è assicurato uno dei migliori prospetti del calcio mondiale come Alexis Sanchez. Sarà interessante vedere come il tecnico blaugrana gestirà la truppa dei centrocampisti che vede oltre ai soliti Xavi e Iniesta (oltre al già citato Fabregas) il promettentissimo Thiago Alcantara e Sergio Busquets. In uscita i campioni d’Europa lasciano andare Milito all’Independiente e Bojan alla Roma di Luis Enrique.

    © Lluis Gene/Getty Images
    L’altra grande di Spagna, il Ral Madrid, si concede il lusso di piazzare due colpi in difesa: l’esterno portoghese Coentrao e il giovane difensore francese Varane, arrivati per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. A centrocampo Mourinho potrà contare sul giovane Nuri Shain, reduce dalla vittoria della Bunesliga con il Borussia Dortmund, e su Altintop arrivato a parametro zero. Lasciano invece la “Casa Blanca” Garay (Benfica), Canales (prestito al Valencia), Pedro Leon (prestito al Getafe), Gago (prestito alla Roma) ed il solito Drenthe (prestito all’Everton). Tra le altre squadre spicca sicuramente il nuovo Malaga degli sceicchi che piazza una serie di acquisti importanti come Santi Cazorla, proveniente dal Villareal, Joaquin dal Valencia, il regista argentino Diego Buonanotte, il francese Toulalan e riporta nella Liga Ruud Van Nistelrooy. Sempre nel “campionato degl’altri” cambia tanto l’Atletico Madrid che cede la coppia dell’Europa League composta da Aguero e Forlan e riparte da Radamel Falcao e Diego. Arrivano anche Arda Turan a centrocampo, Miranda in difesa e Adrian, attaccante ex Deportivo La Coruna. Da segnalare anche Zapata al Villareal, Albertazzi al Getafe, Chico al Maiorca e Ruiz al Valencia, tutti provenienti dalla Serie A.