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  • Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Calciomercato: il valzer delle punte fa ballare Juve, Milan e Roma

    Il Calciomercato sta pian piano volgendo alla conclusione e negli ultimi giorni si è acceso un ballo che ci terrà compagnia sino all’ultimo minuto possibile per stilare le trattative: il Valzer delle punte.

    Tre grandi della Serie A, Juventus, Milan e Roma sono infatti alla ricerca di una punta da inserire nel proprio organico.

    Radamel Falcao e Lukas Podolski
    Radamel Falcao e Lukas Podolski

    Partiamo dai bianconeri che sin dal primo momento dopo all’infortunio di Morata, si sono messi alla ricerca di un calciatore per poter arricchire il parco attaccanti a disposizione di Allegri che al momento è limitato a Llorente, Tevez, Giovinco e il giovane Coman. Il sogno della Juventus sarebbe quello di portare in Italia dal Monaco l’attaccante colombiano Radamel Falcao. Una trattativa difficile non solo perchè la squadra del Principato non è così convinta di cederlo in prestito ma anche perchè è sempre presente la forte concorrenza del Real Madrid. Detto del Tigre, ci sono altri nomi sul taccuino di Marotta, Lukas Podolski per esempio fino a ieri sembrava un obiettivo decisamente vicino al vestire il bianconero, l’Arsenal però chiede 12 milioni circa e la Juventus non pare intenzionata a spendere quella cifra, Podolski quindi potrebbe finire al Wolfsburg. Restano quindi altri due nomi tutti da valutare e su cui lavorare ovvero Chicharito Hernandez dal Manchester United e Shaqiri dal Bayern Monaco.

    Le altre due società vedono il mercato degli attaccanti intrecciarsi.

    Mattia Destro e Fernando Torres
    Mattia Destro e Fernando Torres

    Il Milan infatti, ceduto Balotelli al Liverpool, e viste le enormi difficoltà nell’arrivare a Jackson Martinez, il Porto è una bottega piuttosto costosa e non pare pronta a far sconti sulla clausola rescissoria da 35 milioni, si è lanciato forte sull’attaccante giallorosso Mattia Destro, la prova è il pranzo a Forte dei Marmi tra Adriano Galliani e Walter Sabatini. La Roma però non è certo disposta a regalare il suo attaccante e chiede 25 milioni di euro, mentre il Milan vorrebbe operare con un prestito oneroso con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai 16/17 milioni. Una distanza quindi difficile da colmare al momento. Per questo motivo il Milan ha provato a contattare il Chelsea per il prestito di Fernando Torres, operazione fattibile se non fosse per l’alto ingaggio del giocatore che frena la trattativa. Pare poco più di una suggestione un possibile arrivo di Samuel Eto’o in maglia rossonera.

    Veniamo alla Roma, i giallorossi al momento sarebbero a posto per quanto riguarda l’attacco ma se dovesse partire Mattia Destro, andrebbe certamente rimpiazzato, ed anche qua torna il nome di Fernando Torres. L’attaccante dei Blues potrebbe essere inserito nella trattativa per portare Destro a Stamford Bridge, anche qua il nodo da sciogliere è sempre l’ingaggio dello spagnolo.

  • Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    La 3° giornata della Ligue1 ha sorriso al Bordeaux che continua a viaggiare a punteggio pieno e che conquista la vetta della classifica in solitaria.

    Prosegue il momento non certo brillante del Psg che senza l’infortunato Ibrahimovic è costretto allo 0-0 in casa del fanalino Evian, bene il Monaco che finalmente conquista i primi punti.

    Veniamo al racconto di questa terza giornata

    La giornata si è aperta con l’anticipo del venerdì nel quale il Psg, orfano di Ibrahimovic, non è riuscito a trovare il gol in casa del fanalino di coda Evian. I parigini hanno anche rischiato essendo rimasti in 10 per l’espulsione di Cabaye. L’Evian con questo punto cancella lo zero in classifica mentre il Psg prosegue con la sua partenza a rilento fatta di due pari esterni ed una vittoria casalinga.

    La gioia dei calciatori del Bordeaux
    La gioia dei calciatori del Bordeaux

     

    Il Bordeaux continua la marcia a punteggio pieno. In casa del Nizza il successo arriva in rimonta, al vantaggio dei padroni di casa con Bosetti al minuto 12, rispondono i girondini con le reti di Diabate al 32° dal dischetto, di Maurice-Belay al 47° e di Sertic al 55°. Il  Bordeaux prova così a candidarsi concretamente come sorpresa della stagione e come diretta rivale per contendere il successo alle due favorite Psg e Monaco.

     

     

    I gol nella ripresa di Delaplace e Kjaer consentono al Lille di sconfiggere 2-0 il Lorient e digerire l’amarezza della sconfitta casalinga nel preliminare Champions con il Porto.

    Vittoria in trasferta per il Caen che trova due volte il gol negli ultimi 7 minuti e sconfigge 2-0 il Reims.

    Il Montpellier ottiene un buon successo sul campo amico ai danni del Metz, i gol arrivano al 44° di ognuno dei due tempi, nel primo va a segno Tiene, nel secondo Camara.

    All’Olympique basta il gol di Gignac al 46° per battere 1-0 in trasferta il Guingamp e portare a casa il primo successo per il Loco Bielsa.

    Successo anche per il Bastia che si sbarazza del Tolosa per 1-0 grazie alla rete di Boudebouz che trasforma dagli undici metri al 24°.

    Nel posticipo domenicale prosegue la crisi del Lione che dopo la sconfitta casalinga nel playoff di Europa League con i rumeni dell’Astra, perdono nuovamente tra le mura amiche, una sconfitta per 1-0 con il Lens firmata da Nomenjanahary.

    Il St.Etienne rallenta e non ottiene la terza vittoria su tre, il match casalingo con il Rennes si chiude sullo 0-0.

    Nell’ultima gara di giornata si rialza il Monaco ed il merito è dell’uomo sul mercato Radamel Falcao che trova il gol vittoria in casa del Nantes.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

     

    Evian – PSG 0-0

    Guingamp – Olympique Marsiglia 0-1 (46° Gignac)

    Bastia – Tolosa 1-0 (24° rig. Boudebouz)

    Lille – Lorient 2-0 (58° Delaplace, 74° Kjaer)

    Montpellier – Metz 2-0 (44° Tiene, 89° Camara)

    Nizza – Bordeaux 1-3 (12° Bosetti (N), 32° rig. Diabate (B), 47° Maurice-Belay (B), 55° Sertic (B))

    Reims – Caen 0-2 (83° Kante, 90° Bazile)

    Lione – Lens 0-1 (11° Nomenjanahary)

    St. Etienne – Rennes 0-0

    Nantes – Monaco 0-1 (45° Falcao)

     

    CLASSIFICA DOPO 3 GIORNATE

    Bordeaux 9, St.Etienne e Lille 7, Caen e Montpellier 6, Psg 5, Rennes, Nantes, Nizza, Olympique Marsiglia, Bastia e Lorient 4, Lione, Tolosa, Lens, Guingamp e Monaco 3, Metz 2, Reims e Evian 1

  • Ligue 1, sorprese nella 1° giornata: pari Psg, tonfo Monaco

    Ligue 1, sorprese nella 1° giornata: pari Psg, tonfo Monaco

    La Ligue 1 2014/15 è ufficialmente partita ed ha regalato subito le prime sorprese.

    Psg e Monaco, protagoniste della scorsa stagione, hanno aperto e chiuso il turno e se i parigini hanno ottenuto un pareggio in rimonta in casa del Reims, il Monaco, nonostante il ritorno al gol di Falcao è clamorosamente caduto in casa contro il Lorient.

    Zlatan Ibrahimovic
    Zlatan Ibrahimovic

    Come già detto il protagonista dell’anticipo del venerdì, Reims-Psg, è stato Ibrahimovic. Ha fatto tutto Ibra: prima ha portato in vantaggio i suoi, poi ha sbagliato un gol fatto, e si è fatto parare un calcio di rigore ed infine nella ripresa ha riagganciato il Reims che si era portato in vantaggio con i gol di Oniangue e Devaux.

    Nelle gare del sabato sorride il Caen che espugna per 3-0 il campo dell’Evian. Vittorie esterna anche per il St. Etienne che si è imposto per 2-0 in casa del Guingamp e per il Bordeaux che con il gol di Diabate ha sconfitto il Montpellier. Successi anche per Nizza, 3-2 casalingo ai danni del Tolosa e per il Nantes, uno a zero contro il Lens. Finisce a reti bianche Lille-Metz.

    L’Olympique Marsiglia diventa “Loco” come il suo nuovo allenatore Bielsa, va sotto 1-0 in casa del Bastia, poi ribalta la situazione portandosi in vantaggio 3-1 grazie alla doppietta di Gignac e il gol di Thauvin. Ma da squadra pazza si fa riagganciare per un incredibile 3-3, per il Bastia a segno anche l’ex Roma Tallo.

    Nella prima gara della domenica il Lione piega nella ripresa il Rennes grazie alle reti di Malbranque e Lacazette.

    La sorpresa più grande arriva nel posticipo del Principato. Il Monaco vicecampione in carica va subito sotto con il Lorient a causa del rigore trasformato da Aboubakar. Il Monaco ci prova ma non riesce a trovare il pari. Nella ripresa dopo 7 mesi si rivede in campo Falcao che entra al 59° ed al 78° il Tigre trasforma dal dischetto il rigore procuratosi da Berbatov. Il Monaco, rimasto in 10 per l’espulsione di Carvalho, ha un assetto decisamente offensivo ed al 87° subisce in contropiede il gol del giovanissimo Lavigne che regala i 3 punti al Lorient.

     

    RISULTATI 1° GIORNATA

    Reims-Psg 2-2 (7°, 63° Ibrahimovic (P), 22° Oniangue (R), 34° Devaux (R))

    Bastia-Olympique Marsiglia 3-3 (9°, 73° Maboulou (B), 12°, 62° rig. Gignac (M), 17° Thauvin (M), 66° rig. Tallo (B))

    Evian-Caen 0-3 (12° Kante, 32°, 37° Duhamel)

    Guingamp-St. Etienne 0-2 (39° rig., 90° Erding)

    Lille-Metz 0-0

    Montpellier-Bordeaux 0-1 (17° Diabate)

    Nantes-Lens 1-0 (65° Bammou)

    Nizza-Tolosa 3-2 (23°, 63° Cvitanich (N), 45° Braithwaite (T), 45°+1 Ben Yedder (T), 69° Bosetti (N))

    Lione-Rennes 2-0 (64° Malbranque, 73° rig. Lacazette)

    Monaco-Lorient 1-2 (9° rig. Aboubakar (L), 78° rig. Falcao (M), 87° Lavigne (L))

     

    CLASSIFICA

    Caen, Guingamp, Lione, Lorient, Bordeaux, Nizza e Nantes 3, Olympique Marsiglia, Psg, Metz, Bastia, Reims e Lille 1, Lens, Tolosa, Montpellier, Monaco, Rennes, St. Etienne, Evian 0

     

     

  • Brasile 2014: girone C con  Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Brasile 2014: girone C con Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Campionato del Mondo di calcio 2014: il gruppo C è composto da Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia.

    Raramente la Colombia era arrivata ad una fase finale di un Mondiale con una squadra cosi forte. In attesa di sapere se Radamel Falcao riuscirà a recuperare la squadra di José Néstor Pekerman ha tante certezze e molta voglia di stupire. L’obiettivo dei colombiani è riuscire a mgliorare il risultato del 1990. La squadra è considerata come una delle sorprese sudamericane del Mondiale.

     

    mondiali-2014-girone-cLa rosa a disposizione di Pekerman è un mix di qualità e di esperienza con giovani di talento già protagonisti nei principali campionati europei. La porta sarà difesa dal venticinquenne David Ospina Ramírez del Nizza con Faryd Camilo Mondragón, 43 anni a giugno, e Camilo Vargas come alternative.

    Il reparto arretrato rappresenta un’incognita dove come centrali ci sono il capitano Mario Yepes e Luis Amaranto Perea i quali sono avanti con gli anni. L’alternativa si chiama Christian Zapata il quale viene da una stagione con più basi che alti nel Milan. Juan Camilo Zúñiga e Pablo Estifer Armero saranno i due esterni ma anche loro sono delle incognite visti gli importanti infortuni subiti nel corso della stagione. Da tenere molto in considerazione Santiago Arias Naranjo il quale ha preso parte al Mondiale under 20.

    Il centrocampo colombiano è composto molti giocatori militanti nei campionati Europei: il talento di James David Rodríguez: mancino dotato di buona tecnica individuale, preferisce giocare a destra per accentrare e battere a rete, buna rapidità e capacità nell’uno contro uno. Juan Fernando Quintero, il centrocampista del Porto è dotato di intelligenza tattica e ottima visione di gioco, può ricoprire vari ruoli a centrocampo tra cui la mezzapunta e il trequartista: la sua posizione preferita è davanti alla difesa. Arriva dopo un grande stagione nella Fiorentina Juan Guillermo Cuadrado: può giocare in tutte le posizioni della fascia destra, le sue migliori caratteristiche sono velocità e dribbling; è atteso molto al banco di prova di un Mondiale. In patria si attendono molto da Alexander Mejía Sabalsa centrocampista dell’Atlético Nacional è un mediano che può essere schierato anche come centrale o come esterno destro.

    In attacco la stella è sicuramente Radamel Falcao, la punta del Monaco vuole esserci ma l’alternativa principale Carlos Bacca scalpita dopo una ottima stagione al Siviglia. Da seguire anche Téofilo Antonio Gutiérrez attaccante del River Plate. Cosi come Luis Fernando Muriel considerato uno dei giocani più promettenti del calcio mondiale, attaccante ambidestro dotato di tanta velocità e di ottimo dribbling. Quest’anno nell’Udinese è stato anche impiegato come trequartista.

    Ecco la lista dei convocati di José Néstor Pekerman:

    Portieri: Ospina (Nizza), Mondragon (Dep. Cali), Vargas (Santa Fe)
    Difensori: Zúñiga (Napoli), Yepes (Atalanta), Perea (Cruz Azul), Zapata (Milan), Armero (West Ham), Arias (PSV), Valdés (San Lorenzo), Mosquera (América), Balanta (River Plate)
    Centrocampisti: Aguilar (Tolosa), Sánchez (Elche), Valencia (Fluminense), Ramírez (Morelia), Guarín (Inter), Cuadrado (Fiorentina), Rodríguez (Monaco), Torres (Al Shabab), Soto (Mainz), Quintero (Porto), Mejia (Nacional)
    Attaccanti: Ibarbo (Cagliari), Ramos (Herta Berlino), Muriel (Udinese), Falcao (Monaco), Gutierrez (River Plate), Bacca (Siviglia), Martinez (Porto).

    La vittoria ottenuta in Coppa d’Asia nel 2011 fa sperare in un Giappone che riesca a dimostrare continuità e solidità nel contesto di un Mondiale.

    Il processo di maturazione del calcio giapponese trova in Alberto Zaccheroni il principale protagonista, a suon di risultati, in attesa di un ultimo e definitivo salto di qualità prima dell’addio previsto dopo il Mondiale. Dal 2010 l’ex tecnico di Udinese, Milan, Inter e Juventus è riuscito a conquistare la Coppa d’Asia nel 2011 e la conseguente qualificazione alla Confederation Cup. Gli anni passati alla guida della nazionale hanno permesso al C.t. di forgiare il gruppo dal punto di vista della coesione e dell’impronta tattica in vista del Mondiale. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico, sarà una delle certezze per una nazionale che farà della dinamicità e della compattezza i suoi punti di forza.

    In porta ci sarà Kawashima, estremo difensore dello Standard Liegi. Con lui Shusaku Nishikawa e Shuichi Gonda.

    In difesa attenzione a tre giocatori che militano in Bundesliga: Hiroki Sakai, Gotoku Sakai e Atsuto Uchida: quest’ulitmo milita nello Schalke 04 ed ormai è una sicurezza dulla fascia destra. Giocatore importante il terzino dell’Inter Yuto Nagatomo.

    A centrocampo le operazioni saranno comandate da Yasuhito Endo 34enne regista con ottimi tempi di gioco il quale non ha mia uscito dal Giappone per misurarsi con il campionato europeo. Altro veterano Makoto Hasebe con un’esperienza di sei stagioni in Bundesliga.

    Nel reparto offensivo la stella è il milanista Keisuke Honda, l’esperienza sul terreno di gioco è stata inconsistente ma in Brasile il ruolo di Honda sarà quello di trascinare i suoi senza possibilità di appello; la maglia della nazionale sembra offrirgli effetti terapeutici e l’appuntamento mondiale sembra una prova da non fallire. Altro punto di forza è rappresentato da Shinji Kagawa reduce da una stagione non convincente al Manchester United. Si è messo in luce durante la nella Confederation Cup l’attaccante del Mainz Shinji Okazaki, in questa stagione ha realizzato 15 gol. Anche Yochiro Kakitani che potrebbe rivelarsi una delle sorprese nel reparto offensivo: è possibile che il Mondiale si per lui l’ultimo passaggio prima del salto nel calcio europeo.

    Ecco i convocati di Alberto Zaccheroni:

    Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo)
    Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
    Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka)
    Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)

    La nazionale della Costa d’Avorio si è qualificata ai Mondiale per la terza volta consecutiva. Ha dominato il proprio girone di qualificazione e ha vinto il proprio spareggio con il Senegal. E’ una buona squadra con quattro giocatori sopra la media e un contorno di buon giocatori.

    Dal maggio 2012 la nazionale è guidata da Sabri Lamouchi ex giocatore francese. Prima dell’incarico attuale non aveva mai avuto esperienze da allenatore; da quando allena la nazionale la Costa d’Avorio ha ottenuto solo due sconfitte in due anni.

    Il portiere titolare sarà Boubacar Barry.

    In difesa il pilastro si chiama Kolo Tourè, centrale nel Liverpool; in questa stagione non è stato impiegato con continuità, ha giocato soltanto 20 partite e, non tutte per intero, ma è considerato uno dei difensori con più esperienza nel campionato inglese. Insieme a lui Sol Bamba. Serge Aurier è un esterno da osservare molto bene: è un terzino destro a tutto campo che sa fare bene entrambi le fasi, può fare l’esterno di sinistra e anche il difensore centrale. Il grande escluso è Emmanuel Ebouè, del Galatasaray.

    Il centrocampo può avvalersi dell’esperienza di Yaya Tourè: il centrocampista del Manchester City è sicuramente uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello mondiale. Al talento e alla tecnica unisce notevole resistenza e forza fisica. Chieck Tiote, centrocampista del Newcastle, è anch’esso un giocatore dalla notevole esperienza maturata nella nazionale.

    In attacco è rappresentata da Didier Drogba il quale a 36 anni è uno dei giocatori più esperti di tutto il calcio a livello europeo. I suoi punti di forza sono sempre stati la concretezza sotto porta e la forza fisica. Gervinho ha saputo rendersi utilissimo nella stagione attuale con la maglia della Roma, sicuramente uno dei protagonisti della competizione mondiale: gioca principalmente da attaccante esterno, eccelle nello scatto e nel dribbling, con rapidi cambi di direzione. Salomon Kalou, giocatore del Lille, è un attaccante che gioca molto come esterno d’attacco ma che, all’occorrenza, può fare anche l’esterno di centrocampo.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Sabri Lamouchi

    Portieri: Boubacar Barry (Lokeren), Badra Ali Sangare (ASEC Mimosas), Mande Sayouba (Stabaek), Sylvain Gbohouo (San-Pedro)
    Difensori: Serge Aurier (Tolosa), Sol Bamba (Trabzonspor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte), Artur Boka (Stoccarda), Didier Zokora e Kolo Tourè (Liverpool), Dja Djedjè (Marsiglia), Ousmane Viera (Rizespor), Akpa-Akpro (Tolosa), Angoua (Valenciennes)
    Centrocampisti: Yaya Tourè (Manchester City), Serey Die (Basilea), Chieck Tiote (Newcastle), Ismael Diomande (Saint-Etienne), Romaric (Bastia), Didier Ya Konan (Hannover).
    Attaccanti: Didier Drogba (Galatasaray), Giovanni Sio (Basilea), Lacina Traorè (Monaco), Wilfried Bony (Swansea), Seydou Doumbia e Salomon Kalou (Lille), Gervinho (Roma), Max Gradel (Saint-Etienne)

    La nazionale greca ha ottenuto il pass per accedere alla fase finale del Mondiale attraverso gli spareggi di novembre che hanno visto trionfare i greci ai danni della Romania. In uno dei gironi più equilibrati del Mondiale l’obiettivo è quello di passare il turno e, magari, raggiungere gli ottavi per stabilire un nuovo record storico nella competizione.

    La nazionale è guidata dal C.t. portoghese Fernando Santos: il decano portoghese del calcio greco, alla guida della nazionale dal 2010 ha trascorso tutta la sua carriera tra la sua patria e quella adottiva come allenatore del Porto.

    La porta sarà difesa da Panaglotis Glykos con l’ex romanista Alexandros Tzorvas come riserva.

    Il pilastro della difesa è il centrale del Borussia Dortmund Sokratis Papastathopoulos il quale nella formaizone tedesca ha trovato la sua completa maturazione. Vasilis Torosidis ha disputato un buon campionato nella Roma. Ildifensore Kostas Manolas è un difensore centrale forte fisicamente e con buona tecnica ed José Holebas è un giocatore mancino, il suo ruolo naturale è il terzino di fascia sinistra ma ppuò svariare per tutta la fascia sinistra ed all’occorenza può essere impiegato come ala.

    A centrocampo la squadra non può fare a meno dell’esperienza di Giorgios Karagounis, uno dei superstiti dell’Europeo vinto nel 2004, ed a quella di Kostas Katsouranis. Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone sono reduci dalla brutta stagione passata in quel Bologna culminata con la retrocessione ma si il Mondiale sa rigenerare queste brutte ferite. Kostas Fortounis è il più giovane giocatore presente in Brasile: classe 1992 in forza al Kaiserslautern, è finito nel mirino dei grandi club europei, mediano e all’occorrenza anche esterno destra è un giocatore che potrebbe spiccare il volo in questa competizione.

    Tutto l’ambiente è convinto che quello brasiliano può essere il mondiale di Kostas Mitroglou, il centravanti dei Fulham è dotato di una notevole forza fisica, ottimo nei colpi di testa e dotato di un ottimo senso del gol. Insieme a lui Giorgios Samaras. Gli altri attaccanti in rosa sembrano di livello inferiore rispetto ai primi due.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Fernando Santos:

    Portieri: Alexandros Tzorvas (Apollon Smyrnis), Michalis Sifakis (Atromitos), Orestis Karnezis (Granada), Panaglotis Glykos (PAOK) e Stefanos Kapino (Panathinaikos);
    Difensori: Avraam Papadopoulos, Dimitris Siovas, Giannis Maniatis, Jose Holebas e Kostas Manolas (Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante) e Vasilis Torosidis (Roma).
    Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgios Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Sotiris Ninis (PAOK), Giannis Fetfazidis (Genoa), Kostas Fortounis (Kaiserslautern), Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone (Bologna).
    Attaccanti: Dimitris Papadopoulos (Atromitos), Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Kostas Mitroglou (Fulham) e Theofanis Gekas (Konyaspor).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Calcio Colombia: da Falcao a Guarin. La rinascita del pallone

    Calcio Colombia: da Falcao a Guarin. La rinascita del pallone

    La Colombia è un paese che il più delle volte è passato alla cronaca per notizie assolutamente non invidiabili: dalla guerra dei cartelli dei narcotrafficanti ai rapimenti di parenti di personaggi affermati. (altro…)

  • Liga, Messi da record. Mourinho tocca quota 100 panchine

    Liga, Messi da record. Mourinho tocca quota 100 panchine

    Poche sorprese nella 24esima giornata di Liga Spagnola che ha visto le prime tre squadre vincere e lasciare quindi invariate le rispettive distanze. Sono tre i protagonista: Messi, Sergio Ramos e Mourinho. Per l’argentino ennesima impresa superata con i 300 gol segnati con la maglia blaugrana e una media gol impressionante con 37 reti realizzate nella 24 gare di campionato (segna ininterrottamente da inizio novembre!), il difensore spagnolo invece nel giro di sei minuti (dal 12′ al 18′) realizza il gol del 2-0 per le merengues, poi subisce una doppia ammonizione lampo che costringe i compagni a giocare in dieci per settanta minuti circa, ed infine il tecnico portoghese che tra mille difficoltà raggiunge quota 100 panchine da allenatore del Real Madrid.

    Un campionato sempre più in mano al Barcellona che mantiene il vantaggio di 12 punti dall’Atletico Madrid (secondo in classifica) e non sembra risentire di alcuna fatica. La squadra di Tito Vilanova continua ad impressionare per gioco e solidità e solo con il ritorno della Champions League,  le dirette concorrenti potrebbero sperare di racimolare qualche punto, anche se, onestamente, la Liga in questo momento può perderla solo il club catalano.

    Sergio Ramos esce a testa bassa dopo l'espulsione © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Image
    Sergio Ramos esce a testa bassa dopo l’espulsione © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Image

    Barça in rimonta – Messi e compagni hanno trovato più difficoltà del previsto per superare il Granada, squadra impegnata nella lotta per non retrocedere. La formazione di Vilanova si ritrova anche sotto di un gol alla fine del primo tempo ed è il solito fenomeno argentino a togliere le castagne dal fuoco con una doppietta che gli permette di rimanere al primo posto, con un ottimo margine di sicurezza dalla seconda.

    Fa tutto Sergio Ramos – Il Real Madrid invece chiude la pratica Rayo Vallecano nei primi dodici minuti con le reti di Morata e Sergio Ramos. Il giovane attaccante spagnolo, gettato nella mischia da Mourinho, ringrazia per la fiducia il tecnico con un gol importante che spiana la squadra ad una facile vittoria. Per il terzino ex Siviglia invece, come già detto, una giornata quasi storica. Prima realizza la rete del definitivo 2-0 e dopo sei minuti si fa espellere (per doppia ammonizione) mettendo a serio rischio una vittoria che sembrava già scritta.

    Anti-Barça – L’Atletico Madrid di Simeone continua l’ottimo campionato fin qui disputato e vince in trasferta sul campo del Valladolid con un secco 3-0 che gli permette di mantenere i 4 punti di vantaggio dai cugini del Real. Il Barça invece al momento sembra irraggiungibile. A segno per l’Atletico il solito Falcao, autentico trascinatore dei Cholchoneros.

    Lotta Champions – Inizia a delinearsi anche la lotta al quarto posto (l’ultimo utile per l’ingresso in Champions, tramite Preliminari). Malaga e Valencia sembrano avere una marcia in più rispetto alle dirette concorrenti e con le due vittorie nella 24esima giornata staccano iniziano un piccola fuga. Entrambe le squadre vincono i casa, rispettivamente contro Athletic Bilbao e Maiorca.

    Levante e Real Sociedad si fanno male a vicenda, andando a pareggiare nello scontro diretto (1-1 il risultato finale), mentre per il Betis arriva una deludente sconfitta nella trasferta a Barcellona contro l’Espanyol.

    Retrocessione – La lotta per non scendere il Liga Adelante inizia a farsi chiara. La distanza tra il 18esimo posto e la prima posizione utile per salvarsi la distanza è già di 4 punti. In questo momento, le squadre che scenderebbero di categoria sarebbero: Celta Vigo, Maiorca e Deportivo la Coruna.

  • E chi li ferma? Il Barça asfalta anche l’Atletico Madrid

    E chi li ferma? Il Barça asfalta anche l’Atletico Madrid

    Fuga Barça. Messi e compagni chiudono abbastanza agilmente la pratica Atletico Madrid, staccandosi in classifica con un imbarazzante +9 proprio sui Colchoneros. Eppure ad inizio match, i madrileni sembravano poter creare non pochi problemi ai blaugrana, portandosi anche in vantaggio al 30′ con il solito Radamel Falcao, che alla terza occasione supera Victor Valdes con un bel pallonetto. La reazione del Barcellona però è veemente e rimonta prima della fine del primo tempo con le reti di Adriano (gran tiro a giro di sinistro) e di Busquets (facile tap-in in mischia). La seconda frazione vede i catalani dominare come al solito sul piano del palleggio e l’immenso Leo Messi mette a segno una doppietta, chiudendo l’incontro sul 4-1 e portandosi a 90 reti nell’anno solare 2012. Emozionante Barcellona-Atletico Madrid.

    Provate a prenderli – Stagione straordinaria per il Barcellona che sembra non aver patito più di tanto il cambio di allenatore, con il passaggio in estate da Guardiola a Vilanova. La mentalità non cambia. Tanto possesso palla, squadra compatta e accelerazioni improvvise che mettono in difficoltà tutte le difese spagnole.

    Leo Messi tocca quota 90 reti © Jasper Juinen/Getty Images
    Leo Messi tocca quota 90 reti © Jasper Juinen/Getty Images

    Leo – Cercate voi qualche aggettivo per descrivere questo giocatore. Messi è giunto al 39esimo gol stagionale e al 90esimo nel 2012. Numeri da capogiro, da extraterrestre.

    Bye Real – E intanto Mourinho continua a perdere punti preziosi. Altra prestazione non brillante del Real Madrid che in casa non va oltre il 2-2 contro l’Espanyol. La squadra dell’ex tecnico dell’Inter passa in svantaggio alla mezz’ora con la rete di Sergio Garcia prima di rimontare tra il finale di primo tempo e l’inizio del secondo con i gol di Ronaldo e Coentrao. Quando tutto sembrava portare alla vittoria, arriva la doccia fredda con il pareggio dell’uruguaiano Albin a due minuti dalla fine. Adesso i punti dal Barcellona sono diventati 13 e la Liga sembra ormai andata.

    Le altre – Da sottolineare le vittorie esterne di Malaga, Levante e Rayo Vallecano rispettivamente contro Siviglia, Real Zaragoza e Valencia. Anche l’Athletic Bilbao conquista l’intera posta in palio in casa del Mallorca e si allontana dalla zona calda della classifica.

    Tabellino Barcellona-Atletico Madrid 4-1
    Barcellona(4-3-3): Valdes; Adriano (85′ Dani Alves), Pique, Puyol, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Pedro (79′ Villa), Messi, Sanchez (75′ Thiago Alcantara). Allenatore: Vilanova
    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe (46′ Cata Diaz); Koke, Suarez (56′ Adrian), Gabi, Turan; Falcao, Diego Costa (60 Tiago). Allenatore: Simeone
    Marcatori: 31′ Falcao (A), 36′ Adriano (B), 45′ Busquets (B), 57′ Messi (B), 88′ Messi (B)

    Questi i gol della sfida Barcellona-Atletico Madrid
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  • Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Strepitoso Radamel Falcao. L’attaccante colombiano dell’Atletico Madrid ha segnato ieri cinque gol, nella partita con cui i colchoneros hanno schiantato per 6-0 il Deportivo. Una manita d’antologia per Falcao, che gli consente d’entrare di diritto nella leggenda del club. La prestazione di ieri sera è qualcosa di straordinario, quasi mistico. In quanti avrebbero detto che El Tigre, dal 2009 ad oggi, potesse subire una così grande trasformazione. Da buon attaccante e nulla più quale era quando giocava in Argentina con la maglia del River Plate. Fa riflettere anche il suo trasferimento in Europa nell’estate del 2009 appunto, quando il Porto per strapparlo al club argentino ebbe bisogno di un “misero” assegno quantificato in cinque milioni di euro.

    NOVANTA MINUTI ETERNI– Nel match di ieri sera tra Atletico Madrid e Depor c’era un calciatore in campo che studiava per diventare eterno. Era Radamel Falcao. Il primo tempo è comunque normale, con Falcao che rientra negli spogliatoi avendo realizzato due reti. Quello che trasforma il colombiano in leggenda è però la ripresa, dove nell’arco di sette minuti firma una fantastica tripletta (tra il 64 e il 71 minuto). Tripletta che si va a sommare dunque alla doppietta del primo tempo, per un pokerissimo da favola.

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    Radamel Falcao dopo la manita al Depor entra nella storia dell’Atletico | ©

    COME LUI NESSUNO – In quasi 110 anni di storia, all’Atletico Madrid nessuno è riuscito a fare meglio di El Tigre. L’unico che ha avvicinato le gesta di Radamel fu il nostro Christian Vieri, quando nel ’98 in un Atletico-Salamanca terminato 4-5 per gli ospiti, fu autore di tutti i quattro gol dei colchoneros.

    SUPERATO RONALDO – Non solo Radamel Falcao sta trascinando i suoi compagni di squadra in una rincorsa impossibile sul Barcellona, ma si candida autorevolmente come Pichichi per la stagione 2012-2013, nonostante nella Liga ci siano dei mostri sacri come Ronaldo e sopratutto Messi. Con la cinquina di ieri, El Tigre si porta a quota 16 gol in 15 partite di campionato, superando Ronaldo fermo al terzo posto con 13 reti. Appare però irraggiungibile anche stavolta Leo Messi, arrivato già a 23 gol stagionali.

    I CINQUE GOL DI FALCAO IN ATLETICO MADRID-DEPORTIVO [jwplayer config=”60s” mediaid=”163445″]

  • Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Derby di Madrid, ultima chiamata per il Real

    Mentre si parla del futuro sempre più lontano dalla Spagna di Mourinho, in terra iberica c’è grande attesa per il Derby di Madrid. Cristiano Ronaldo contro Radamel Falcao. Due grandi giocatori a confronto. Il primo, finalista per la conquista del Pallone d’Oro, il secondo grande escluso proprio dal trofeo personale nonostante abbia trascinato a suon di gol la sua squadra alla conquista dell’Europa League e della Supercoppa Europea (ridicolizzando il Chelsea vincitore della Champions League). I ragazzi dello Special One, dopo aver perso l’ultima sfida della Liga contro il Betis, non possono più sbagliare e sono obbligati a vincere se vogliono tenere vive le speranze di recuperare i “cugini” e il Barcellona, che sembrano fare un campionato a se. In caso di sconfitta, diventerebbe estremamente difficile una rimonta.

    SIMEONE – Il tecnico dell’Atletico Madrid crede nell’impresa e nella vittoria, con la possibilità di portarsi addirittura a +11 in classifica. L’ex centrocampista della Lazio sembra carico per la grande sfida e l’unica sua paura è l’eccesso di autostima con conseguente rilassamento in campo. Si affiderà come sempre al bomber colombiano a cui consegnerà le chiavi dell’attacco biancorosso. El Cholosa che la sua squadra parte favorita stanotte e l’obiettivo minimo sarà portare a casa almeno un punto, che permetterebbe di lasciare invariate le distanze in classifica.

    Jose Mourinho
    Mou deve vincere contro l’Atletico Madrid © Pierre-Philippe Marcou/Afp/Getty Images

    MOURINHO – Clima diversa invece sull’altra sponda di Madrid, con l’ex tecnico dell’Inter fischiato dai suoi stessi tifosi per il brutto avvio di stagione nella Liga. Il -11 sul Barcellona è difficile da digerire per i tifosi blancos, soprattutto dopo aver vinto lo scorso campionato. Mou come sempre, incassa tutte le critiche e cerca di lasciare i suoi giocatori più tranquilli. Il Real ha bisogno assoluto di una vittoria per tornare in corsa almeno per il secondo posto. Non escludiamo qualche grossa novità nella formazione iniziale, con lo Special One nulla è scontato, neanche in un Derby!

    I PRECEDENTI – Il recente passato dice che l’Atletico Madrid non vince una stracittadina da ben 13 anni. Questo può risultare un fattore rischioso, che potrebbe mettere una pressione eccessiva ai suoi ragazzi di Simeone, anche se lo stesso tecnico dei biancorossi ci tiene a sottolineare che in palio ci sono tre punti e che proseguire la striscia positiva è più importante del Derby, non snobbando i rivali che nonostante il divario in classifica possono contare su tanti campioni in grado di cambiare il corso di un match.

    Nelle ultime otto sfide in Liga tra le due squadre, troviamo ben sette vittorie merengues. Impressionante il doppio 4-1 rifilato dai blancos la scorsa stagione ai rivali. I numeri sono destinati a cambiare e questo Derby può regalare grosse sorprese.

  • Brasile-Colombia 1-1, oltre Neymar e Falcao c’è di più

    Brasile-Colombia 1-1, oltre Neymar e Falcao c’è di più

    Termina in parità l’amichevole tra Brasile-Colombia, disputatasi nella giornata di ieri in New Jersey. Il risultato finale è di 1-1. Colombiani che chiudono il primo tempo avanti di un gol grazie alla rete di Cuadrado al 44 minuto. Per il calciatore della Fiorentina prosegue il momento magico di questo inizio di stagione, che lo vede protagonista tra i viola e adesso anche in Nazionale. I verdeoro, che giocavano la partita numero mille della propria storia, pareggiano nel corso della ripresa grazie ad un’altra magia di Neymar, uno dei giocatori più in palla dell’intero match. L’incontro ha visto la Nazionale di Menezes attaccare dal primo fino all’ultimo minuto, e soltanto la sfortuna (traversa di Kakà nel primo tempo) e la scelleratezza (rigore sbagliato da Neymar), hanno impedito ai carioca di chiudere con un successo.

    E FALCAO?– Partita piuttosto enigmatica, per usare un eufemismo, dell’attaccante colchoneros. Non si accende quasi mai, a parte quando nel finale del secondo tempo sfiora il gol beffa che avrebbe consentito ai suoi compagni di battere il Brasile. Il 26 enne di Santa Marta ha abituato fin troppo bene i propri tifosi quest’anno, avendo messo a segno 10 gol in otto presenze nella Liga spagnola (terzo miglior marcatore dietro Messi, a quota 15, e Ronaldo). Anche in Nazionale Falcao rappresenta la pietra di diamante, quel bomber, capace di far la differenza. Nella sua ultima presenza con la maglia cafetera, Radamel ha siglato una doppietta con la quale la Colombia ha sconfitto il Paraguay 2-0 (13 ottobre), confermandosi in seconda posizione nel girone qualificazione di Brasile 2014, dietro soltanto all’Argentina.

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    James Rodriguez, stella del Porto e numero 10 della Nazionale colombiana | ©DON EMMERT/AFP/Getty Images

    IL POTENZIALE – Non c’è solo Falcao in Colombia, terra quantomai ricca di talenti e potenziali stelle del prossimo futuro. Restando nel reparto offensivo troviamo infatti due autentici assi del Porto come la punta centrale Jackson Martinez (26) e il fortissimo esterno sinistro James Rodriguez (21), che con la sua classe non sta facendo per nulla rimpiangere il brasiliano Hulk. A centrocampo brilla la stella di Juan Fernando Quintero (19), ultima scoperta del Pescara di Sebastiani, già in orbita Juventus per la prossima stagione. Sulle fasce la squadra di Pekerman (ex Argentina ndr) può contare poi sulla corsa e tecnica di Armero e Cuadrado, due che in Italia fanno spesso il bello e il cattivo tempo per le squadre in cui giocano (Udinese, Fiorentina). Senza dimenticare poi anche gli altri “italiani” come Yepes, Zapata, Zuniga e Pabon.

    IN RIPRESA – Nel New Jersey si è infine rivisto un propositivo Kakà. Il trequartista del Real Madrid ha sfiorato il gol alla mezzora del primo tempo, inventando assist preziosi per i propri compagni di squadra e convincendo più di una persona nell’accettare la sua totale guarigione. Il Kakà ammirato nelle ultime amichevoli con la maglia verdeoro è sicuramente un Kakà degno di rappresentare la Nazionale brasiliana ai prossimi Mondiali di casa del 2014. Di ieri poi le dichiarazioni dello stesso Kakà, che si è detto disponibile di giocare un giorno negli Stati Uniti. Messaggio al Real (e indirettamente al Milan) oppure semplici parole di cortesia per il pubblico americano?

    VIDEO BRASILE-COLOMBIA 1-1 (15-11-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”160240″]