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  • Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Nuovi rumors su un interessamento della Premier per Del Piero. Le due squadre inglesi interessate all’attaccante della Juventus sarebbero i Queens Parker Rangers e il Blackburn. Quanto possono realmente attrarre il calciatore bianconero? A giugno sarà ancora a Torino oppure migrerà verso lidi lontani?

    Difficilmente Del Piero potrà essere attratto dalle due offerte recapitategli dall’Inghilterra da due club che attraversano un periodo buio nella Premier. Il QPR è attualmente al 16° posto in classifica, a soli tre punti dalla zona retrocessione. Situazione addirittura peggiore per il Blackburn, che occupa l’ultimo posto del campionato inglese. Sebbene il sito sportivo “talksport.co.uk” riporti la notizia in pompa magna, è lecito credere che si tratti soltanto di rumors stagionali privi di reale fondamento. L’articolo sostiene come i due manager, rispettivamente Neil Warnock e Steve Kean, starebbero pensando ad offrire un  contratto choc al calciatore juventino, ormai 37enne.

    Alessandro Del Piero | © Claudio Villa/Getty Images

    Quale futuro Del Piero ha in mente? Sono ancora fresche le dichiarazioni rilasciate ieri a Dubai, dove la squadra di Antonio Conte si trova in ritiro per la preparazione invernale, in vista della volata finale col Milan per il titolo di Campione d’Inverno. Il capitano vorrebbe giocare per altri 5 anni, e ha ribadito di vedersi soltanto con la maglia bianconera indosso.

    Sembrano pensarla abbastanza diversamente il presidente Andrea Agnelli e il tecnico. Pochi giorni fa il patron juventino ha parlato della vicenda Del Piero, sostenendo come sia stato lo stesso calciatore a decidere la fine del matrimonio, dicendo che quello firmato due anni fa fosse il suo ultimo contratto con la storica società di Torino. Dichiarazione che concilia perfettamente con le parole pronunciate durante l’ormai famosa assemblea degli azionisti lo scorso ottobre, dove il giovane Agnelli annunciò l’addio dell’attaccante a stagione conclusa, scatenando le ira dei tifosi su Facebook. C’è poi il discorso puramente tecnico: Conte considera Del Piero un giocatore fondamentale nel suo 4-1-4-1? No, anzi. I minuti fin qui giocati dal calciatore parlano da soli, e rappresentano una sentenza definitiva di terzo grado alla quale nessuno può appellarsi. Al giorno d’oggi si rinuncia anche a bandiere che si chiamano Del Piero.

    La situazione venutasi a creare dopo l’annuncio dello scorso autunno da parte del suo presidente e considerato l’impiego quasi nullo in campionato, portano il capitano bianconero a riflettere molto attentamente sul suo prossimo futuro. A Dubai si è detto convinto di sentirsi ancora bene e di voler continuare a rincorrere il pallone ancora per tanti anni. L’apertura verso la Juve sembra quasi fatta ad opera d’arte per non rovinare un rapporto che dura ormai da quasi vent’anni. In realtà lo stesso Del Piero è consapevole del fatto che la sua avventura a Torino è ai titoli di coda. Un indizio su come possa concludersi la vicenda ce l’ha offerto il procuratore Pasqualin quando rispose acremente alla decisione del numero uno juventino lo scorso autunno. Egli fece capire come il suo assistito avrebbe continuato a giocare anche qualora fosse andato via dalla Juventus. Ancora oggi sono numerosi gli estimatori di Del Piero, con Premier e Major League pronte ad accoglierlo a braccia aperte. Verosimilmente, alla fine di questa stagione, l’attaccante sbarcherà oltre Oceano, dove potrà alimentare la sua leggenda costruita in Italia.

  • Briatore chiama Ancelotti al Qpr

    Briatore chiama Ancelotti al Qpr

    L’esonero da parte del Chelsea proietta Carlo Ancelotti sul mercato allenatori anche se  in Inghilterra il tecnico pare aver trovato la dimensione ideale, al punto da dichiarare inequivocabilmente la sua volontà di restare ad allenare in Premier League per la prossima stagione, allontanando le ipotesi che lo volevano come prossimo allenatore della Roma.
    Le big inglesi al momento appaiono “coperte”, in considerazione della longevità delle panchine di Manchester Utd ed Arsenal, e dell’idillio attuale fra Roberto Mancini ed il Manchester City.

    Arriva, così, sulla scia della dichiarazione di voler restare in Premier, la proposta ad effetto di Flavio Briatore di sedere sulla panchina del suo Queens Park Rangers, appena promosso nella massima divisione inglese.
    Carlo Ancelotti andrebbe così a sostituire il tecnico Neil Warnock che ha condotto i Qpr alla promozione. Dopo la proposta si attendono sviluppi nei prossimi giorni.

  • Briatore lascia la presidenza del Queens Park Rangers

    Dopo esser stato costretto ad abbandonare la Formula 1 per la famosa accusa di Nelsinho Piquet poi risultata infondata, Flavio Briatore decide di lasciare la presidenza dei Queens Park Rangers, squadra di calcio inglese militante in seconda divisione. Briatore manterrà comunque le sue quote societarie.

    “Sono orgoglioso di aver contribuito a salvare questo storico club e a preparare il terreno per i suoi futuri successi”, ha dichiarato il manager italiano secondo quanto riporta il sito internet del Queens Park Rangers.

  • Cosenza: Pellicori sceglie il Queens Park Rangers

    Cosenza: Pellicori sceglie il Queens Park Rangers

    Era tutto fatto: il Cosenza avrebbe dovuto presentare alla stampa nella giornata di sabato Alessandro Pellicori e invece l’attaccante ex Grosseto e Avellino ha scelto gli inglesi del Queens Park Rangers di Flavio Briatore.
    L’accordo tra giocatore e la società rossoblu era stato già raggiunto: contratto da 5 anni da circa 200 mila euro a Alessandro Pellicoristagione. Insomma il ritorno del figliol prodigo.
    Invece Pellicori alla fine ha scelto di emigrare in Inghilterra e andare a giocare nel club londinese grazie ad un vero e proprio blitz di Gianni Di Marzio (collaboratore del Queens Park Rangers ed ex allenatore e dirigente del Cosenza) che lo ha strappato ai Lupi silani.
    I tifosi ci sono rimasti male, come anche la dirigenza che aveva identificato nell’attaccante il grande colpo di mercato che avrebbe dovuto trascinare il Cosenza alla promozione in Serie B.
    A distanza di qualche giorno Pellicori spiega il suo mancato approdo in riva al Crati e la scelta dell’avventura inglese:
    Pellicori, cosa è successo? La gente aspettava solo lei alla presentazione.
    E’ successo che il Qpr ha formulato un’offerta alla quale non potevo dire di no“.
    Una questione di soldi?
    Nient’affatto e tengo a sottolinearlo. E’ stata una scelta di opportunità e di prospettive. Per un calciatore è importantissimo poter entrare in un determinato giro calcistico. Credo che chiunque avesse fatto lo stesso“.
    Ci sta dicendo che se non fossero arrivati gli inglesi lei sarebbe diventato un calciatore del Cosenza?
    Sì. A testimonianza che la mia scelta non è dipesa per nulla dal denaro vi racconto una cosa. Mi volevano il Crotone, l’Ascoli, la Salernitana, il Modena, il Sassuolo, l’Albinoleffe e finanche il Pescara che mi avrebbe ricoperto di oro. Per me non aveva senso giocare in squadrette (testuale, ndr) del genere. Ho detto al mio procuratore che o finivo in A o in una squadra di vertice di B come Brescia o Torino. Altrmenti l’unica alternativa era Cosenza. L’Avellino navigava in acque tutt’altro che tranquille: non avrebbe opposto resistenza“.
    Perfino Sky ha detto che era del Cosenza.
    Sì, perché avevo appena rifiutato tutti. Il mio procuratore, Beppe Bozzo, acconsentendo a quello che diceva Gianluca Di Marzio, di fatto sapeva bene che sarei finito in rossoblù“.
    Mentre il figlio la annunciava in tv, Di Marzio padre compiva un autentico blitz.
    E’ stata una trattativa lampo. Venerdì mattina mi hanno chiesto la disponibilità, la sera dovevo dare una risposta. A Napoli ho incontrato un emissario di Briatore“.
    Ma scusi, con Mirabelli non si era d’accordo su tutto?
    Con Massimo ci siamo sentiti durante tutto l’anno. M’informavo di come andavano le cose e si parlava di un mio possibile arrivo in città. Mai discusso però di denaro, non ce n’era bisogno: l’accordo sarebbe venuto da sè. L’importante era la volontà di giocar al San Vito“.
    E i cinque anni di contratto?
    Questo è vero, mi sarei legato al Cosenza con un quinquennale“.
    Che ha detto al diggì?
    Che non potevo rifiutare. Ci sarà rimasto male, lui fa gli interessi del Cosenza, ma davanti ad una prospettiva del genere c’è poco da fare. Ci siamo visti sabato mattina“.
    Vuole dire qualcosa anche ai tifosi?
    Sì. Auguro loro le migliori fortune. Dopo due campionati vinti, il sogno è quello di salire da subito in serie B: sarebbe fantastico. Un giorno chissà che non si creino nuovamente i presupposti per un mio ritorno. Non lo dirò mai addio alla mia squadra del cuore“.

    Sarà, ma Pellicori forse ha proprio perso l’opportunità di scrivere la storia della sua squadra del cuore.

    Intervista tratta da cosenzachannel