Tag: quarti

  • Libertadores, Santos e Velez in semifinale

    Libertadores, Santos e Velez in semifinale

    Santos e Velez Sarsfield sono le prime due squadre a qualificarsi alle semifinali di Coppa Libertadores. Nelle due gare dei quarti di finale giocate stanotte infatti i brasiliani, privi di Ganso, hanno pareggiato per 1-1 contro l’Once Caldas e, forte dell’1-0 siglato da Allan Patrick conquistato in Paraguay, ottengono il pass per il turno successivo dove attenderà la vincente della sfida tra Cerro Porteno e Jaguares. Le reti del gioiello Neymar e pareggio definitivo di Renteria; gli argentini invece le suonano al Libertad: ad Asuncion il Velez supera i padroni di casa, andati due volte in vantaggio con Rodrigo Rojas prima e Maciel poi, per 4-2 con le reti di Maxi Moralez (doppietta), Guillermo Franco e Augusto Fernandez bissando il successo di 3-0 dell’andata.

    Stanotte si sfideranno Universidad Catolica – Penarol, andata terminata 2-0 per gli uruguagi, e Cerro Porteno – Jaguares (1-1) per decretare le due semifinali di Libertadores 2011.

    Risultati quarti di finale Coppa Libertadores

    Libertad (PAR) – Velez Sarsfield (ARG) 2-4
    Santos (BRA) – Once Caldas (COL) 1-1

    Il programma di stanotte

    Universidad Catolica (CIL) – Penarol (URU) – (and. 0-2)
    Cerro Porteno (PAR) – Jaguares (MEX) – (and. 1-1)

  • Djokovic e la Wozniacki ai quarti degli Intenazionali d’Italia

    Djokovic e la Wozniacki ai quarti degli Intenazionali d’Italia

    Confermata ieri nel serale al Campo Centrale, la supremazia della danese Wozniacki che con un punteggio di 6-1 7-6(4) batte la belga Wickmayer. Il primo set vede uno predominio della Wozniacki che lascia quasi presagire una replica della partita del giorno precedente contro la Rodionova. Accade però che la belga si risveglia, reagisce e gioca un secondo set con un piglio completamente diverso rispetto al primo. Molto più convinta, sbaglia meno e riesce a contrastare la giovane Wozniacki riuscendo a giocarsela al tie break, dove però la danese si porta velocemente sul 6-1 chiudendo poi il match sul 7-4.

    Di tutt’altra natura il secondo match disputato sul Centrale dove Djokovic incontra il francese Wawrinka che, nelle prime fasi di qualificazione, aveva eliminato il nostro Fognini. L’imbattibile Novak continua la sua lunghissima serie positiva inanellando una ennessima vittoria contro un agguerrito Wawrinka. Il primo set, durato un’ora, ha visto i due avversari inseguirsi, conquistare palle break e mantenere sempre in pari il punteggio dei game. Sul 4-5 il francese non riesce a vincere il break, ma Djokovic, nonostante il servizio, sul 40 pari, soltando dopo 5 pari, riesce a conquistare il set. Qui sembra concludersi il match. Il serbo acquista decisamente più fiducia e sembra non sbagliare nemmeno una palla, battendo con servizi che superano i 210 kmh. Di contro il francese crolla sotto i duri colpi e in meno di mezz’ora il punteggio si fissa sul 5-0 e definitivamente sul 6-1.

    Una nota di merito va comunque a Wawrinka che contro il secondo miglior giocatore del mondo ed in una condizione fisica eccellente, è riuscito a giocare un primo set tenendo testa ed offrendo al pubblico del Centrale uno spettacolo di alto livello tecnico.

  • Libertadores: eliminato anche l’Estudiantes, avanza il Velez

    Libertadores: eliminato anche l’Estudiantes, avanza il Velez

    Dopo le eliminazioni di 4 squadre brasiliane (Cruzeiro, Fluminense, Gremio e Internacional), stanotte è toccato ai campioni del 2009 abbandonare la competizione: l’Estudiantes infatti viene superato negli ottavi di Coppa Libertadores ai calci di rigore dal modesto Cerro Porteno, club di Asuncion, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano chiusi sullo 0-0. Decisivo l’errore dagli undici metri di Roncaglia che condanna gli argentini ad un’amara eliminazione in favore dei paraguagi che ora ai quarti se la dovranno vedere con i messicani del Jaguares che hanno pareggiato 3-3 in Colombia in casa del Junior e passano al turno successivo per effetto del maggior numero di reti realizzate fuori casa.

    Nell’altra gara giocata nella notte italiana e che va a concludere il programma degli ottavi di finale di Coppa Libertadores, il Velez Sarsfield bissa il successo dell’andata espugnando La Casa Blanca del Liga de Quito, campioni 2008, per 2-0. Gli argentini nei quarti incontreranno il Libertad che ieri hanno eliminato a sorpresa la Fluminense rimontando le due reti di svantaggio accusate all’andata e vincendo per 3-0.

    Risultati ottavi di finale Coppa Libertadores

    America (MEX) – Santos (BRA) 0-0
    Cruzeiro (BRA) – Once Caldas (COL) 0-2
    Libertad (PAR) – Fluminense (BRA) 3-0
    Internacional (BRA) – Penarol (URU) 1-2
    Universidad Catolica (CIL) – Gremio (BRA) 1-0
    Cerro Porteno (PAR) – Estudiantes (ARG) 0-0 (5-3 dcr)
    Liga de Quito (ECU) – Velez Sarsfield (ARG) 0-2

    In verde le squadre qualificate ai quarti di finale

    I quarti di finale

    Once Caldas (COL) – Santos (BRA)
    Cerro Porteno (PAR) – Jaguares (MEX)
    Penarol (URU) – Universidad Catolica (CIL)
    Velez Sarsfield (ARG) – Libertad (PAR)

  • Europa League, stasera i quarti di ritorno. Il Portogallo può fare l’en plein

    Europa League, stasera i quarti di ritorno. Il Portogallo può fare l’en plein

    Dopo la due giorni di Champions, stasera tocca alle squadre di Europa League scendere in campo e concludere i quarti di finale con le gare di ritorno. Se per Porto, Benfica, e Villarreal staccare il biglietto per le semifinali è una pura formalità, lo stesso non si può dire per Dinamo Kiev e Sporting Braga che risulta l’unica sfida ad essere ancora in bilico con l’1-1 dell’andata. In Portogallo gli ucraini orfani di Shevchenko, squalificato, cercheranno di sfruttare al meglio la regola dei gol in trasferta a parità di punteggio per entrare nel club delle prime 4 insieme ai lusitani del Porto e del Benfica, che non dovranno fare altro che difendere rispettivamente il 5-1 e il 4-1 dell’andata conquistato in patria contro Spartak Mosca e Psv Eindhoven, e degli spagnoli del Villarreal che al Madrigal avevano travolto il Twente trascinati dalla doppietta del nazionale azzurro Giuseppe Rossi.
    Il Portogallo dunque ha la possibilità di piazzare 3 squadre su 4 in semifinale e di monopolizzare conseguentemente la finale del 18 maggio a Dublino, magari con l’affascinante classico Porto – Benfica, che rilancerebbe il calcio lusitano in Europa.

    Questo il programma della serata

    SPARTAK MOSCA – PORTO (and. 1-5)
    PSV EINDHOVEN – BENFICA (and. 1-4)
    TWENTE – VILLARREAL (and. 1-5)
    SPORTING BRAGA – DINAMO KIEV (and. 1-1)

  • Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Il Manchester Utd elimina il Chelsea, Ancelotti al capolinea

    Scuro in volto nel dopo partita come forse non lo si era mai visto prima, Carlo Ancelotti al termine della stagione con ogni probabilità non sarà più sulla panchina del Chelsea. Nonostante abbia ancora un anno di contratto con il club londinese, il tecnico di Reggiolo non ha più la giusta sintonia con il patron Roman Abramovic le cui strade dovrebbero separarsi a fine stagione. Se per Carletto c’è sempre il desiderio di allenare la Roma e mai come ora è il momento giusto per sbarcare nella capitale e cominciare a costruire un progetto vincente con la nuova proprietà americana, il magnate russo proverà a convincere un altro top allenatore, Guardiola, a trasferirsi a Londra per vincere dopo aver speso in tutti questi anni migliaia di milioni di euro la Champions League, vera ossessione di Roman.

    Ancelotti ha fallito, ieri il suo Chelsea è stato eliminato nei quarti dal Manchester United mostratosi superiore in tutto sia nella partita d’andata che in quella di ritorno. La squadra di Ferguson all’Old Trafford ha bissato il successo di sette giorni fa a Londra battendo i Blues 2-1 con le reti nel primo tempo del messicano Hernandez e quella nella ripresa del coreano Park, in mezzo la rete della speranza ad un quarto d’ora dal termine di Drogba, entrato nella ripresa al posto del deludente Fernando Torres, costato ben 58 milioni di euro a gennaio e all’ennesima bocciatura, quando il Chelsea era addirittura in 10 per l’espulsione ingenua di Ramires. Ma a “tradire” in un certo senso Ancelotti sono stati i leader e i senatori della squadra Frank Lampard e John Terry, il primo non è più lo splendido centrocampista ammirato in questi anni, il secondo aveva il compito di guidare la difesa per arginare il talento offensivo degli avversari.

    I Red Devils hanno trovato invece nell’eterno Ryan Giggs il vero trascinatore: a 37 anni l’esterno offensivo gallese può vantare ancora una forma straordinaria pari a quella di un ragazzino. Sulle 3 reti totali dello United, tra andata e ritorno, c’è sempre il suo zampino servendo a Rooney, Hernandez e Park i tre assist che permettono al Manchester di accedere alle semifinali di Champions e di gustarsi comodamente in poltrona il quarto di ritorno tra Schalke e Inter che decreterà l’avversaria dei Red Devils e che contenderà loro la Finale di Wembley. E Ferguson sarà alla Veltins Arena ad assistere al match dalla tribuna.

  • Leonardo: “Non credo nei miracoli ma nelle imprese sportive”

    Leonardo: “Non credo nei miracoli ma nelle imprese sportive”

    Adesso rendere possibile l’impossibile è la missione che “Indiana Leonardo Jones” deve realizzare per portare la sua Inter nelle semifinali di Champions League. Sono in pochi a credere che i nerazzurri domani sera riescano a rimontare la sonora batosta di San Siro (5-2) e uscire indenni dalla Veltins Arena segnandone addirittura 4 allo Schalke 04. Quasi un gioco di parole (Casualità o destino?). Tra coloro che ci credono o che sono obbligati a crederci, oltre agli innumerevoli tifosi di fede nerazzurra c’è senza dubbio Leonardo che nella conferenza stampa alla vigilia del big match di domani sera parla dell’impresa che i suoi uomini dovranno compiere per entrare di diritto nella storia del calcio.

     

    MIRACOLI? NO GRANDE PRESTAZIONE –Non credo nei miracoli ma nei risultati sportivi, perché nella gara di andata è successo qualcosa di strano e poi dobbiamo essere noi a creare qualcosa di affascinante“. Queste le parole del tecnico carioca, in merito alla sfida contro i tedeschi.

    Noi non crediamo solo nel passaggio del turno ma nell’idea di fare una grande prestazione – aggiunge Leo – la cosa importante sarà avere equilibrio anche se si cerca un risultato ampio, però bisogna davvero cercare la grande prestazione per arrivare al grande risultato.”

    Il ritorno di Lucio nel reparto arretrato darà sicuramente un altro peso alla difesa, e forse potrà anche smentire le parole di Rangnick che aveva definito la retroguardia interista vulnerabile: “È importante avere tutta la rosa a disposizione: torna Lucio, non ci sarà Chivu per squalifica, ma siamo quasi al completo. Nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante“.

    CONDIZIONE? – Sulle domande relative alla mancanza di freschezza e sulla condizione fisica della squadra, apparsa in evidente calo proprio nel momento decisivo della stagione, prima nel derby e poi nell’andata proprio contro lo Schalke 04, Leonardo difende i suoi parlando di miglioramenti e lucidità: “Credo che nel gruppo ci sia lucidità, ognuno ha vissuto le sue rimonte, nel calcio e nella vita. C’è la voglia di dimostrare che quello che è successo a San Siro è fuori dal nostro andamento, dalle nostre corde. Stanno tutti abbastanza bene, la condizione generale è buona, ma poi ovviamente ci sarà da valutare alcuni problemini di singoli giocatori. Abbiamo ancora un giorno di tempo e un giorno a questi livelli è tantissimo“.

    TATTICA O PSICOLOGIA?La questione psicologica potrebbe essere il fattore determinante in questa partita molto di più rispetto ad altre sfide, proprio per la mancanza di pressioni sugli uomini di Leonardo: non si ha nulla da perdere questa è la filosofia con cui si scenderà in campo domani sera! “Dove finisce la tattica e dove inizia la parte psicologica? È chiaro che l’interpretazione psicologica è importante, è un gioco fra noi che dobbiamo vincere e loro che devono giocare per non prendere quattro gol. Siamo consapevoli delle difficoltà ma non abbiamo nulla da perdere e non dimentichiamo che, all’andata, in tutti gli episodi a loro favorevoli noi siamo stati anche molto sfortunati“.

    C’è anche spazio per una domanda sulle parole che il tecnico nerazzurro userà per caricare i suoi uomini: “Che cosa dirò ai ragazzi? Non posso anticipare nulla, le cose nascono lì, non si preparano. Faremo invece una preparazione tecnica importante, poi quello che dirò verrà in modo naturale, al momento di parlare ai calciatori. Se noi pensiamo, concretamente nel calcio può succedere tutto, la squadra è consapevole, sarà una sfida molto affascinante“.

    RANGNICK – Le ultime parole della conferenza sono per il tecnico dello Schalke 04: “Conoscevo Ralf Rangnick, il tecnico dello Schalke 04, anche prima della gara di andata, è tornato qui dopo un certo periodo, non è mai facile ma ha trovato subito le giuste motivazioni e ha fatto bene sia in Champions che in campionato. Se si è ispirato ad Arrigo Sacchi ha trovato un esempio importante per la storia del calcio.

  • Barça – Shakhtar, tutto come previsto. Blaugrana in semifinale

    Barça – Shakhtar, tutto come previsto. Blaugrana in semifinale

    Barcellona-Shakhtar
    Tutto secondo copione alla Donbass Arena, nel match di ritorno tra Barcellona e Shakhtar nessuna remuntada della squadra allenata da Lucescu. I blaugrana strappano il biglietto per la semifinale di Champions che con molta probabilità li vedrà scontrarsi con gli eterni rivali del Real, impegnati domani e ad un passo dalla qualificazione. Il match non regala grosse emozioni e anche gli uomini di Guardiola sembrano amministrare il risultato dell’andata giocando al piccolo trotto ed evitando grossi pericoli alla porta di Valdes che però viene impegnato subito all’8° minuto da un tiro ravvicinato di Douglas Costa e al 23° da un tiro di Jadson. Poi solo è solo Barça: ci prova Adriano schierato a sorpresa al posto di Maxwell, che si vede respingere sulla linea un tiro a botta sicura. Al 31° sale in cattedra Messi, l’attaccante argentino con un’azione insistita si presenta a tu per tu con il portiere e cerca di batterlo con un lob di sinistro, ma Pyatov non abbocca e para. Ma è sempre il pallone d’oro a mettere la propria firma sulla partita siglando il gol del 1-0, il suo 48° in stagione, sfruttando un assist di Dani Alves e battendo da pochi passi l’incolpevole estremo difensore ucraino. Adesso la partita non ha più niente da dire, a fine primo tempo ci prova Jadson con una punizione dal limite a rendere meno amara l’eliminazione ma Valdes è pronto e respinge in calcio d’angolo. Il secondo tempo è una girandola di cambi, con Guardiola che, in vista del Clasico, sostituisce Xavi, Pique e Villa per concedere loro un po’ di fiato. Nonostante la partita si trascini stancamente verso la fine c’è ancora il tempo per vedere un bel tiro di Mkhitaryan sul quale Valdes compie un ottimo intervento e un errore sotto porta del neo-entrato Moreno su cross del solito Mkhitaryan. Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della partita e dei sogni di gloria dello Shakhtar, ma dal match in Ucraina parte un messaggio molto chiaro per il Real di Mou, il Barcellona non ha nessuna intenzione di concedere niente nelle prossime 4 sfide contro i blancos.

  • Champions League: lo Shakhtar ad una Mission Impossible con il Barça

    Champions League: lo Shakhtar ad una Mission Impossible con il Barça

    Quella di stasera dovrebbe essere una pura formalità per il Barcellona che giocherà il ritorno dei quarti di Champions in trasferta in Ucraina forte del 5-1 di vantaggio dell’andata. Proprio per questo motivo ed in prospettiva del “Clasico” di sabato sera, Guardiola dovrebbe ricorrere ad un sostanzioso turn-over per risparmiare i suoi uomini migliori, eccezion fatta per il fenomeno Messi che dovrebbe essere regolarmente in campo. A fianco alla Pulce, nel tridente d’attacco dovrebbero trovare posto Villa e Afellay. Nella linea mediana del campo, invece, spazio al poco utilizzato Mascherano che agirà in cabina regia con a fianco Keita e la nuova rivelazione della cantera blaugrana Thiago. Il quartetto difensivo davanti a Valdes, dovrebbe essere formato da Dani Alves, autore di uno splendido gol all’andata, a destra, Pique anche lui a segno nel match al Camp Nou, e Milito al centro e l’ex-interista Maxwell a sinistra.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Pique, Milito, Maxwell; Keita, Mascherano, Thiago; Villa, Messi, Afellay.
    A disposizione: Pinto; Fontas, Busquets, Adriano, Xavi, Pedro, Jeffren.

    In casa Shakhtar, dopo il pesante passivo, dell’andata si respira aria di rassegnazione. Gli uomini di Lucescu che bene si sono comportati durante tutto il percorso della manifestazione appaiono comunque soddisfatti per il lavoro svolto fin qui e cercheranno di onorare fino all’ultimo l’impegno, caricati dalle parole del loro allenatore che ha detto: “Non abbiamo chance, abbiamo giocato contro la squadra migliore del mondo a Barcellona. Vorremmo giocare un buon match qui, lasciare la competizione in maniera dignitosa davanti ai nostri tifosi, lo stadio sarà pieno. Giocare ancora contro la squadra migliore del mondo e i giocatori migliori, sarà molto, molto difficile. Ma noi vogliamo vincere questa gara“. Proprio per questo motivo la formazione degli ucraini dovrebbe essere la migliore a disposizione del mister rumeno.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kryvstov, Rakitski, Shevchuk; Rat, Mkhiaryan Hubschman; Douglas Costa, Jadson, Willian; Luiz Adriano.
    A disposizione: Khudzhamov, Kobin, Alex Texeira, Vitsenets, Gai, Eduardo, Fernandinho

  • Il programma dei quarti di Europa League: Giuseppe Rossi unico italiano

    Il programma dei quarti di Europa League: Giuseppe Rossi unico italiano

    Dopo la due giorni di Champions League si continua a giocare sui campi europei per i quarti di finale di Europa League. L’unico a difendere i colori italiani stasera sarà Giuseppe Rossi che con il suo Villareal affronta in casa gli olandesi del Twente, e avrà il compito di trascinare i suoi verso le semi-finali. L’attaccante italiano sta disputando una stagione straordinaria con 15 reti messe a segno nella Liga e 8 in Europa Legue, attirando così le attenzioni delle grandi di Spagna e d’Europa. Ma il tecnico Garrido ha ricordato come le vicende personali dei singoli giocatori passino in secondo o terzo piano in questo momento della stagione. Gli “amarillos” sono reduci dalla sconfitta di misura contro il Barça mentre il Twente ha appena compiuto il sorpasso in testa alla classifica olandese vincendo lo scontro diretto con un’altra squadra impegnata stasera, ovvero il PSV Eindhoven. I biancorossi devono andare adesso a far visita al Benfica che esce a sua volta dalla sconfitta contro il Porto di Villas Boa, laureatosi campione di Portogallo con ben 5 giornate di anticipo e di scena stasera contro lo Spartak Mosca. Il tecnico portoghese lascierà probabilmente la squadra a fine campionato, visto che su di lui ci sono le attenzioni di numerosi top-club, e sicuramente vorrà conquistare un trofeo proprio come fece il suo mentore Mourinho prima di lasciare Oporto. Nell’ultimo quarto di finale scenderanno in campo Dinamo Kiev e Braga, due squadre che hanno fatto lo scalpo a Liverpool e Manchester City.

    Guardando il tabellone dispiace non vedere squadre italiane nella fase finale, ma ancora una volta il nostro calcio è troppo impegnato a snobbare le competizioni minori. E il 20 aprile la finale di Coppa del Re sarà un sentitissimo Real Madrid – Barcellona. Non è mai troppo tardi per imparare.

  • Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Il Manchester United di Sir Alex Ferguson espugna dopo 9 anni Stamford Bridge nella partita più importante della stagione, grazie a un gol di Rooney nel primo tempo. Gli uomini di Ancelotti buttano via un tempo, ma hanno le occasioni buone per pareggiare e si vedono negare un rigore solare nei minuti di recupero del secondo tempo. All’Old Trafford i Blues dovranno avere il coltello tra i denti.

    PRIMO TEMPO – Soprese nelle formazioni iniziali con Zhirkov e Hernandez preferiti rispettivamente a Berbatov e Malouda. Neanche il tempo di cominciare e il Chelsea ha la palla buona per passare in vantaggio con Torres che si tuffa su un cross di Bosingwa, ma viene chiuso benissimo da Rio Ferdinand. Nei primi minuti i Blues cercano di essere aggressivi ma il Manchester è bravo a prendere le redini del gioco e a contrastare gli uomini di Ancelotti grazie a un’ottima organizzazione di gioco e al pressing di tutti i giocatori. Al 18′ Ramirez lancia Drogba che dal limite dell’aria lascia partire un missile che Van der Sar riesce a mettere in calcio d’angolo. Ma i “Red Devils” ne hanno di più e al 23′ passano in vantaggio: Giggs viene lanciato sull’out di sinistra e compie una magia con uno stop a seguire che mette fuori causa la difesa avversaria, entra in area e serve un liberissimo Rooney che di piatto trova l’angolo più lontano.

    OCCASIONE CHELSEA – Il Chelsea prova a reagire senza troppa convinzione, anche per colpa di un evanescente Torres mai in grado di mettere in pensiero la retroguardia avversaria e sbagliando anche tocchi elementari. Al 34′ l’ex Liverpool prova a sfondare sulla destra ma viene chiuso da Vidic, bravissimo a non commettere fallo sullo spagnolo che comunque si lascia cadere. L’immagine della partita è Rooney che pressa su Essien sulla fascia destra nei pressi dell’area di rigore: il Manchester sembra una macchina da guerra. Ma al 45′ il londinesi potrebbero trovare un insperato pareggio con un cros dentro di Drogba sul quale si lancia Torres che pur non deviando il pallone manda fuori tempo Van der Sar che vede la sfera infrangersi sul palo; sulla palla vagante arriva Lampard che di sinistro tira come può verso la porta avversaria ma un provvidenziale tocco di Evra salva lo United dalla capitolazione.

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa cambia l’inerzia della partita con il Chelsea che diventa spesso un pericolo e gli uomini di Ferguson che chiudono e cercano il contropiede. Al 49′ è Ramires a rendersi pericoloso di testa su cross di Drogba, ma il giocatore brasiliano non trova la porta. Al 53′ esce Rafael per infortunio ed entra Nani, con Valencia arretrato sulla linea di difesa. Passano 2 minuti e i diavoli rossi si fanno vedere in contropiede con Rooney che serve Hernandez che però è in fuorigioco. Al 56′ Drogba prova la giocata acrobatica con uno stop e rovesciata che finisce fuori di poco. Il Chelesa cresce ma non riesce a sbloccarsi, anche per merito dello United che difende bene e riparte. Al 69′ gran botta da fuori di Essien che non trova la porta di pochissimo. Ancellotti butta nella mischia Malouda e Anelka ma a sorpresa ad uscire è Drogba (migliore dei suoi) e non Torres. Proprio lo spagnolo si rende pericolossisimo al 75′ con una bella girata di testa sulla quale si supera Van der Sar. I Blues non riescono a incidere e rischiano anche di prendere il secondo gol, ma vengono salvati da Cech bravo ad anticipare Nani. All’87’ è Anelka a provarci ancora di testa ma senza fortuna. Minuti finali incandescenti con un clamoroso rigore negato al Chelsea per un fallo evidentissimo di Evra su Ramires e un minuto dopo ammonito Torres per simulazione. Fischio finale e Chelsea ancora una volta sfortunato con gli arbitraggi in Champions.