Tag: qualificazioni euro 2016

  • Italia, tanto fumo poco arrosto

    Italia, tanto fumo poco arrosto

    Secondo appuntamento per la Nazionale italiana allenata da Antonio Conte, questa volta l’avversario è la Bulgaria che ha un unico obbiettivo, quello di vincere perché se rimanesse dopo questo match con lo stesso punteggio avrebbe ridotte le chance di qualificazione quasi a zero, pertanto un avversario da prendere con le molle.

    L’Italia parte forte e dopo nemmeno due minuti costruisce la prima palla-gol, è El Shaarawy che combina favolosamente con Pellè e poi serve largo Candreva, la palla viene rimessa in mezzo dove Parolo prova a calciare in porta. Mitrev para alzando a campanile il pallone ed El Shaarawy prova con una specie di rovesciata scomposta a deviare in porta ma la palla va alta. Alla seconda accelerazione di Candreva la Bulgaria va sotto e nel tentativo di liberare Minev V. scalcia il laziale procurando un calcio di rigore. Batte De Rossi, due volte perché l’arbitro fa ripetere la battuta, e per due volte il giallorosso batte Mitrev per il vantaggio azzurro dopo sei minuti di gioco.

    La Bulgaria soffre il pressing alto dell’Italia e subisce il colpo anche psicologicamente, sia a destra che a sinistra gli azzurri con combinazioni veloci potrebbero raddoppiare nel primo quarto d’ora del primo tempo. Poi al 18° una leggerezza di De Rossi che perde palla a centrocampo permette a Micanski di involarsi verso l’area di rigore indisturbato, l’attaccante bulgaro calcia appena entrato in area e Buffon compie una parata magistrale deviando il tiro rasoterra destinato all’angolino destro della sua porta.

    Al 26° dal limite sinistro dell’area di rigore bulgara batte Verratti con l’interno destro e evidentemente su schema trova la testa di Pellè che devia di poco alto. Al 32° di nuovo gli azzurri straripanti con Candreva sulla destra che prima mette un bel cross al centro dove Pellè non arriva di un soffio e poi quando riceve nuovamente la palla con un altro traversone serve De Sciglio che dal limite calcia al volo impegnando Mitrev che para prima che la difesa liberi. Al 39° un’altra bellissima combinazione Verratti-De Sciglio con quest’ultimo che mette un bel rasoterra in area sul quale si avventa Candreva che batte verso la porta piazzando il tiro purtroppo debole e facile preda del portiere ospite.

    L’ultima emozione del primo tempo è un’azione spettacolare tra De Sciglio, Verratti, Pellè e Parolo, in pratica l’esterno milanista serve benissimo Verratti fuori area di rigore, con un pallonetto il centrocampista serve Pellè che di testa fa sponda per Parolo, il quale al volo calcia a botta sicura ma la schiena di un difensore devia in angolo. Nei primi 45′ l’Italia è stata spettacolare, che ha subito pericolosamente solo una volta, tuttavia il risultato è stretto e la partita non è chiusa come potrebbe già tranquillamente essere.

    La grinta di El Shaarawy | Foto Twitter
    La grinta di El Shaarawy | Foto Twitter

    La ripresa parte con gli stessi interpreti ma con una novità tattica, Conte inverte i due esterni bassi, De Sciglio va a destra mentre Darman va a sinstra. Proprio De Sciglio dopo un minuto sale e serve Parolo che di prima calcia in porta impegnando Mitrev che devia in angolo.

    Al 55° De Rossi commette la seconda leggerezza della partita, in un contrasto con un avversario reagisce rifilandogli un calcio, l’arbitro russo vede tutta la scena ed espelle entrambi. Nel computo tecnico però a rimetterci maggiormente è l’Italia, infatti al 61° Nedelev va vicino alla rete servito da un compagno da sinistra ma il tiro esce di poco sopra l’incrocio dei pali.

    Con l’espulsione di un centrocampista sono di più i nostri esterni a provare a pungere in avanti e Pellè stanchissimo spesso rincula a supportare il centrocampo. Su una bel passaggio di Candreva che taglia tutta l’area di rigore El Shaarawy a tu per tu con Mitrev gli calcia addosso.

    In dieci contro dieci inevitabilmente il ritmo cala e i bulgari nell’ultimo quarto d’ora sono più propositivi dei nostri, in un paio di circostanze solo un rimpallo favorevole agli azzurri evita che i pericoli diventino seri. Le ultime occasioni del match sono per Bonucci che all’88° su un traversone da calcio di punizione battuto da Verratti devia ad un passo dalla porta alle stelle disturbato dall’uscita del portiere e per Milanov che da fuori area impegna Buffon ad una deviazione importante.

    Nel complesso è stata una buona gara della Nazionale, che con un bel pressing ha piegato subito le velleità dell’avversario, tuttavia ancora una volta il bicchiere resta mezzo pieno, perché gare come questa si devono chiudere in una delle tante occasioni create.

    ITALIA-BULGARIA 1-0 (1-0) – 6° De Rossi (I)

    Italia (4-3-2-1): Buffon 6,5; De Sciglio 6,5, Chiellini 6, Bonucci 5,5, Darmian 6; Parolo 6,5, De Rossi 4,5, Verratti 7; El Shaarawy 7 (dal 73° Florenzi 6), Candreva 7 (dal 86° Eder S.V.), Pellè 6,5 (dal 72° Zaza 6).

    A disp.: Sirigu, Barzagli, Eder, Criscito, Florenzi, Gabbiadini, Immobile, Padelli, Pirlo, Soriano, Vazquez, Zaza.

    Allenatore: Antonio Conte 6,5

    Bulgaria (4-2-3-1): Mitrev 6,5; Minev V. 5, Aleksandrov 5, Bodurov 6, Minev Y. 5,5 (dal 64° Badalovski 5); Dyakov 5, Chochev 5,5, Nedelev 6 (dal 67° Aleksandrov M. 6), Popov (dal 71° Rangelov 6), Milanov 5,5; Micanski 5.

    A disp.: Makendzhiev, Aleksandrov, Badalovski, Hristov, Ivanov, Manolev, Rangelov, Slavchev, Terziev, Tonev, Zlatinski.

    All.: Ivajlo Petev 6

    Arbitro: Sergei Karasev 6

    Ammoniti: Minev Y (B), Rangelov (B), Dyakov (B) Espulsi: De Rossi (I), Micanski (B).

     

     

  • Azzurri, più no che sì ma c’è Pellè

    Azzurri, più no che sì ma c’è Pellè

    Gli azzurri di Antonio Conte non convincono, risolvono la pratica Malta con una rete di Graziano Pellè ma finito il match si resta con l’amaro in bocca per la prova opaca di alcuni giocatori, per le difficoltà incontrate dalla Nazionale e per i troppi brividi in difesa contro un avversario che dall’inizio alla fine ha solo pensato a difendersi.

    Antonio Conte aveva un solo pensiero, rivolto alla Nazionale maltese ed era riferito all’attaccante Effiong. Vero, il gigante maltese è stato un pericolo e ha messo in difficoltà Chiellini più di una volta con la sua velocità, un po’ meglio è andata a Bonucci anche se spesso ha dovuto usare il “mestiere”, tuttavia c’è da riscontrare che questo giocatore è stato l’accentratore di tutti gli attacchi di Malta.

    Lo spirito gladiatorio del C.T. si vede poco, solo nel pressing degli azzurri e la mano tattica diventa evidente quando, come nella sua Juventus, Pirlo non trova idee e sbocchi e si ricorre ai lanci di Bonucci.

    Il primo tempo parla solo azzurro, ma la parlantina è stentata, zoppicante e spesso s’infrange contro il muro di undici uomini eretto da Pietro Ghedin. La partita potrebbe sbloccarsi grazie ad un paio di calci di punizione di Pirlo però imprecisi, un’occasione solare per Eder che dopo una bella triangolazione dal limite conclude fuori di pochissimo e un tiro di Bertolacci deviato dalla schiena di un difensore avversario che in volo viene neutralizzato da Hogg. Tutto qua, la prima frazione è pressing azzurro, maglie maltesi chiuse a riccio e qualche fiammata di Effiong in contropiede. Entrambi i portieri toccano il pallone solo per ordinaria amministrazione, tranne Hogg nell’occasione raccontata prima.

    La ripresa inizia con lo stesso tema tattico, a Malta un pareggio ovviamente va benissimo, l’Italia, evidentemente indottrinata da Conte nell’intervallo, inizia a cercare di allargare di più il gioco e ottiene risultati migliori. Al 53° da un bel calcio di punizione dal limite, su schema Pirlo serve largo a destra in area di rigore Darmian liberissimo con un rasoterra, l’esterno del Torino tira con Hogg in uscita ma la palla viene intercettata da un difensore che vanifica l’ottima opportunità.

    Conte capisce che è necessario maggiore dinamismo e al posto di un impreciso Bertolacci inserisce Parolo, i cambi saranno determinanti per sbloccare la gara.

    Dopo cinque minuti, sempre sulla destra, un’ottima triangolazione tra Darmian e Gabbiadini permette, dal limite, al giocatore del Napoli di avere lo spazio per il tiro, Gabbiadini di sinistro calcia a giro verso la porta superando il portiere ma la palla si stampa nell’incrocio dei pali.

    Graziano Pellè segna contro Malta | Foto Twitter
    Graziano Pellè segna contro Malta | Foto Twitter

    Il C.T. decide di puntare sulla fascia destra per scardinare la difesa maltese e al 64° inserisce Candreva al posto di Gabbiadini, traversa a parte molto opaco per un’ora di gioco. Cambio che darà i suoi frutti cinque minuti dopo, quando l’asse Candreva-Darmian produce il continuo smarcamento del laziale che offre l’assist d’oro a Pellè per sbloccare la partita con un cross in area, l’uscita maldestra di Hogg e la deviazione vincente della punta forse con il braccio.

    Subita la rete Malta non cambia atteggiamento e l’Italia si adegua addormentando il gioco e cercando di controllare la gara, qui un paio di scorribande di Effiong mettono in imbarazzo la difesa ma non succede più nulla.

    In generale la partita è stata buona solo per il risultato e per un paio di questioni tecniche, l’intesa tra gli interpreti della catena di destra, la funzionalità di Pellè veramente indomabile ma solo e la vivacità di Eder discontinua ma sempre importante. Per il resto tante ombre, il doppio play maker che stenta, la difesa da registrare e la sterilità in attacco considerando che in un torneo breve come un Europeo soprattutto nella fase finale a gironi questi difetti potrebbero essere deleteri per andare avanti nella competizione.

    ITALIA-MALTA 1-0 (0-0) – 69° Pellè (I)

    Italia (4-3-3): Buffon S.V., Darmian 6,5, Bonucci 6, Chiellini 5, Pasqual 5; Verratti 5, Pirlo 5, Bertolacci 5 (dal 55° Parolo 6); Gabbiadini 5,5 (dal 64° Candreva 6,5), Pellè 7, Eder 6 (dal 7° Soriano 6).

    Allenatore: Antonio Conte 6

    Malta (4-4-2): Hogg 6,5; A. Muscat 6, Agius 5,5, Z. Muscat 6, Borg 6; Failla 6, Briffa 6 (dal 91° Sciberras S.V.), Fenech 6, R. Muscat 6,5; Effiong 6,5 (dal 93° Mifsud S.V.), Schembri 5,5 (dal 72° Kristensen 6).

    Allenatore: Pietro Ghedin 6

    Arbitro: Ovidiu Hategan 5,5

    Ammoniti: Fenech (M), Effiong (M) Espulsi:

     

  • Italia-Malta, Pirlo e Verratti insieme

    Italia-Malta, Pirlo e Verratti insieme

    Questa sera alle 20:45 riprende il cammino della nostra Nazionale nelle qualificazioni per il Campionato Europeo che si disputerà in Francia la prossima estate. Italia-Malta al “A. Franchi” di Firenze rappresenta una piccola tappa di avvicinamento che capita a fagiolo dopo la pausa estiva. L’altro impegno, quello con la Bulgaria, è di caratura diverso ma arriva dopo una settimana che gli azzurri sono tornati insieme, quindi Antonio Conte ha tutto il tempo e le facilitazioni possibili per organizzare e riprendere il discorso interrotto ormai parecchi mesi fa con la Nazionale e i suoi interpreti scelti.

    Sulla carta Italia-Malta è una partita senza storia, una di quelle partite che se prese con la filosofia giusta ti permettono di mettere in cascina tanti gol all’attivo validi per un’eventuale classifica finale che se non risolta dai punti può girare a tuo favore per la differenza reti. Tuttavia è bene ricordare che nel girone d’andata l’Italia s’impose su maltesi solo per 0-1 e quindi la prima cosa su cui lavorare per Conte è la testa degli azzurri, per evitare brutte figure. Testa dei calciatori che, inutile dirlo, fino a tre giorni fa era concentrata sul calciomercato e con l’orecchio teso molti calciatori erano in attesa di notizie, basta pensare per esempio ai due blucerchiati Soriano ed Eder che fino all’ultimo non sapevano in che squadra avrebbero giocato dopo gli impegni con la Nazionale.

    Gli azzurri in un allenamento a Coverciano | Foto Twitter
    Gli azzurri in un allenamento a Coverciano | Foto Twitter

    Antonio Conte sembra orientato a schierare l’Italia con un 4-3-3, tenendo una certa fisionomia dell’ultima Italia vista e inserendo le motivazioni di alcuni freschi di riconvocazione. Ecco che quindi oltre ai confermati Buffon, Chiellini e Bonucci troviamo nella linea difensiva Darmian e Mimmo Criscito. A centrocampo Conte è stato chiaro, per lui Pirlo e Verratti possono coesistere ed è molto probabile che siano affiancati da Soriano mentre davanti Zaza è per il momento sostituito da Pellè con, di supporto ai suoi fianchi, Candreva ed Eder.

    Per Malta la questione è molto semplice, la missione è come sempre quella di non sfigurare e poi se c’è la possibilità, colpire una nazionale nettamente più forte senza avere paure reverenziali. Pietro Ghedin adotterà un modulo classico (4-4-2) che gli permetterà di mantenere più equilibrio possibile per evitare imbarcate, il resto sarà tanta grinta e coraggio con qualche discreta individualità ma nulla più.

    ITALIA-MALTA – LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Italia (4-3-3): Buffo; Darmian, Bonucci, Chiellini, Criscito; Verratti, Pirlo, Soriano; Eder, Pellè, Candreva.

    All.: Antonio Conte

    Malta (4-4-2): Haber; A. Muscat, Agius, Camilleri, Z. Muscat; Fenech, R. Muscat, Briffa, Failla; Effiong, Schembri.

    All.: Pietro Ghedin.

    Arbitro: Ovidiu Hategan

  • L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    L’oriundo Eder salva l’Italia, in Bulgaria finisce 2-2

    La polemica sugli oriundi aveva acceso la vigilia ed alla fine è stato proprio un oriundo, Eder, a trovare quel gol che ha salvato l’Italia consentendo agli azzurri di riagguantare la Bulgaria sul 2-2 che è stato poi il risultato finale.

    Non è stata una bella Italia, gli uomini di Antonio Conte sono partiti molto bene trovando subito il vantaggio ma poi hanno subito l’uno-due bulgaro che ha mandato al tappeto, almeno nel primo tempo, la nazionale italiana.

    Eder | Foto Twitter
    Eder | Foto Twitter

    Nella ripresa gli azzurri non sono stati certamente brillanti ma hanno provato a mettere in crisi la Bulgaria, che in difesa ha palesato parecchi limiti. Nel finale di gara si è rivista la buona Italia dei primi minuti del primo tempo ed è arrivato il giusto pari. L’assalto finale non ha portato al successo, finisce in parità, Antonio Conte dovrà lavorare perchè questa sera si è visto troppo poco, l’Italia ha fatto l’Italia per soli 20 minuti sui 90 totali.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Ct bulgaro Petev schiera i suoi con un 4-2-3-1 affidandosi a Micanski unica punta supportato dal trio Milanov, Popov, e M. Aleksandrov.

    Conte dopo aver rinunciato a Pasqual, Florenzi e Marchisio, è costretto a fare a meno all’ultimo minuto all’influenzato Buffon, al suo posto gioca Sirigu. A centrocampo spazio a Bertolacci a fianco di Verratti e Candreva. In attacco la coppia Immobile-Zaza.

    Si parte e dopo pochi secondi Immobile ha subito una chance ma la sua conclusione è deviate in corner. Il gol però è nell’aria e al 4° Bertolacci lascia partire un cross su cui Mihaylov è piuttosto incerto Minev cerca di anticipare Zaza ma spinge la palla nella sua porta. Sembra tutto facile per gli azzurri ma all’undicesimo Popov sfrutta un’errata uscita di Bonucci e lascia partire il tiro che s’infila alle spalle di Sirigu. La Bulgaria sembra essersi tolta il timore iniziale e al 17° da una palla persa da Zaza a centrocampo parte l’azione dei padroni di casa finalizzata dal colpo di testa di Micanski per il gol del vantaggio. L’Italia avrebbe subito la palla del 2-2 ma Immobile spreca da pochi passi. Gli uomini di Conte sembrano in difficoltà specialmente nel contenere uno scatenato Popov. E’ proprio il numero 10 bulgaro a spaventare gli azzurri con un calcio di punizione al 37° che pizzica la traversa prima di uscire. Con qualche azione, più confusa che ragionata, l’Italia cerca il pari nel finale di primo tempo che però non arriva.

    Si riparte senza cambi ed è subito la Bulgaria a spaventare la difesa dell’Italia con una punizione dalla destra che sfila pericolosamente. Conte si gioca la carta Eder al 57°, poco dopo, al 60° si vede la prima conclusione verso la porta, un tiro di Verratti che però esce distante. Buona chance per l’Italia al 67° quando Bertolacci si trova sui piedi il pallone, dopo una corta respinta della difesa bulgara in seguito ad un tiro parato ad Immobile, ma il centrocampista del Genoa calcia a lato. Il Ct Conte prova a modificare lo schema inserendo Gabbiadini per provare a sfruttare il tridente. Al 83° quando sembra vincere la confusione rispetto alle idee, Eder s’inventa il tiro a giro che s’infila in rete per il gol del pareggio. L’Italia ci crede e al 86° Gabbiadini spreca la palla del sorpasso. Gli azzurri ci provano ma i padroni di casa si salvano, al fischio finale è 2-2.

     

    BULGARIA – ITALIA 2-2 (4° aut. Minev (B), 11° Popov (B), 17° Micanski (B), 83° Eder (I))

    Bulgaria (4-2-3-1): Mihaylov; Manolev, Bodurov, A.Aleksandorv, Minev; Gadzev, Dyakov; Milanov (88° Vasiliev), Popov (84° Slavchev), M.Aleksandrov; Micanski (73° Bojinov).

    Allenatore: Petev.

    Italia (3-5-2): Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci (71° Soriano), Antonelli (77° Gabbiadini); Immobile, Zaza (57° Eder).

    Allenatore: Conte.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Dyakov (B), Immobile (I), Soriano (I), Darmian (I)

  • Azzurri contro la solida Croazia e Balotelli a casa

    Azzurri contro la solida Croazia e Balotelli a casa

    Appuntamento importante per gli azzurri di Antonio Conte, che affrontano quella che, assieme alla Norvegia, rappresenta il principale ostacolo alla supremazia del girone di qualificazione per i prossimi campionati europei, la Croazia. Martedì invece appuntamento a Genova contro l’Albania, per un match amichevole organizzato per raccogliere fondi da devolvere per le persone colpite dall’alluvione nello scorso ottobre e nuovamente messe sotto torchio dal mal tempo ieri.

    La scossa ed il leitmotiv di queste due partite è stato finora la convocazione di Mario Balotelli, che certamente non per merito è stato chiamato da Conte ed altrettanto sicuramente è giunto nuovamente in azzurro quale talento inespresso del nostro calcio al quale si deve dare un’opportunità. La storyline però è finita ieri, quando il tecnico e tutto lo staff hanno trattato Balotelli esattamente come tutti gli altri, infatti acciaccato è stato rispedito a casa insieme ad Ogbonna. Su questo almeno Conte è stato coerente, non ci sono privilegiati.

    Antonio Conte | Foto Twitter
    Antonio Conte | Foto Twitter

    Da una prima impressione sembra che Antonio Conte sia abbastanza legato in questi due match nelle formazioni. Infatti contro la Croazia sembra orientato ad appoggiarsi alla vecchia guardia, mentre a Genova vedremo una sorta di passerella per il pubblico genovese dei convocati rossoblucerchiati.

    I punti di forza della Croazia sono rappresentati dai militanti della nostra Serie A Vrsaljko e Kovacic oltre che ovviamente dall’attaccante Mandzukic che gioca nell’Atletico Madrid, il trequartista Modric del Real e la coppia difensiva Corluka e Lovren che hanno fatto benino al Brasil 2014 insieme all’esterno Srna. Insomma si tratta di una compagine ben assortita in tutti reparti ma con una spiccata attitudine difensiva ed una buona manovra di rimessa. Osservato speciale del match sarà Perisic seguito ultimamente dal Napoli.

    Out Barzagli (infortunio), Bonucci (squalificato) e infine anche Ogbonna, la linea dei tre centrali dovrebbe essere affidata a Moretti, Ranocchia e Chiellini mentre a centrocampo Verratti si sistemerà tra Marchisio e De Rossi, davanti tra gli azzurri c’è maggiore scelta tuttavia Immobile dovrebbe essere coadiuvato da Pellè, ultimamente più in palla di Zaza del Sassuolo.

    ITALIA-CROAZIA LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Italia (3-5-2): Buffon; Moretti, Chiellini, Ranocchia; Darmian, De Rossi, Verratti, Marchisio, De Sciglio; Immobile, Pellè.

    All.: Antonio Conte

    Croazia (4-3-2-1): Subasic; Srna, Lovren, Corluka, Vrsaljko; Modric, Rakitic, Kovacic; Perisic, Mandzukic; Olic.

    All.: Niko Kovac

     

  • La Norvegia aspetta l’Italia, ma la Nazionale scricchiola

    La Norvegia aspetta l’Italia, ma la Nazionale scricchiola

     

    Dopo l’esordio sulla panchina azzurra di Bari Antonio Conte si ritrova già a dover affrontare qualche problemino che rischia di distrarre il gruppo dal lavoro sul campo, cosa che il neo C.T. tollera con molta riluttanza. Subito dopo il match vittorioso contro l’Olanda ad aprire i “casi”, che la Nazionale sembra sempre pronta a crearsi, ci ha pensato il presidente della Lazio Claudio Lotito, che nella sua nuova veste di dirigente federale ha presenziato ogni manovra azzurra durante la permanenza a Coverciano creando qualche malumore tra i giocatori, De Rossi in primis poi mitigati dagli interventi di Buffon che tendono a smorzare le polemiche relative alla presenza ingombrante del principale sponsor del neo presidente federale Tavecchio.

    Altra tegola caduta nel gruppo di marines di Antonio Conte è il ritorno a Torino del difensore della Juventus Giorgio Chiellini. Il giocatore è infortunato e la Vecchia Signora lo ha richiesto indietro, richiesta accettata ma con avviso, è Oriali a dichiararsi dispiaciuto della richiesta bianconera alludendo a qualche “sgambetto” da parte della società di Corso Galileo Ferraris nei confronti dell’ex tecnico. Juventus offesa e nuove schermaglie ai limiti e nelle interpretazioni del regolamento.

    Ciro Immobile esulta dopo il gol contro l'Olanda | Foto Twitter
    Ciro Immobile esulta dopo il gol contro l’Olanda | Foto Twitter

    Tocca quindi ad Antonio Conte chiudere ogni tipo di discorso polemico mettendo, com’è abituato, la sua faccia di fronte all’ostacolo.

    “Sarò più trasparente la prossima volta, ma mi auguro che ci sia sempre più collaborazione tra la Nazionale ed i Club”.

    In questo modo dimostra di digerire il boccone amaro ed al tempo stesso che in fin dei conti non è successo nulla, Juventus e Nazionale rimangono allineate come del resto è da quasi tutta la storia del club bianconero.

    “Lotito? Ha tutto il diritto di stare con noi”.

    Anche in questo caso il C.T. chiarisce, la diversificazione dei ruoli, facendosi garante su possibili e velate ingerenze da parte del patron laziale.

    In questi termini la Nazionale si avvicina all’appuntamento importante dell’esordio ufficiale di Antonio Conte sulla panchina azzurra e alla prima importantissima sfida per l’Italia alle qualificazioni ad Euro 2016. Norvegia-Italia si pone quindi come primo test che mixa fattori tecnici, risultato importante e polemiche azzurre, vedremo come andrà.

    L’Italia dovrebbe riaffidarsi alla coppia d’attacco Immobile-Zaza che a Bari ha fatto benissimo ma dovrà superare ad Oslo i marcantoni norvegesi. A centrocampo si vedrà qualche novità dove oltre all’assenza di Pirlo si aggiunge quella dello squalificato Marchisio, probabilmente verrà sostituito da Parolo, sulle fasce ci sono due ballottaggi Darmian e Florenzi da una parte e Candreva o De Sciglio dall’altra. Nella mediana confermatissimo De Rossi.

    Dietro dovrebbe essere confermata la difesa che a Bari è molto piaciuta a Bari, con Astori, Ranocchia e Bonucci mentre in porta ci sarà il ritorno di Buffon.

    NORVEGIA-ITALIA PROBABILI FORMAZIONI:

    NORVEGIA (4-4-2): Nyland; Elabdellaoui, Nordtveid, Forren, P. Flo; Skjelbred, Johansen, Jenssen, Daehli; King, M. Elyounoussi.

    All.: Hogmo

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Bonucci, Ranocchia, Astori; Florenzi, Parolo, Giaccherini, De Rossi, De Sciglio; Immoile, Zaza.

    All.: Conte

  • Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    Russia stangata, rischia 6 punti di penalizzazione per Euro 2016

    E’ arrivata la decisione della Uefa sui violenti scontri a margine della partita di martedì fra Polonia e Russia: pugno duro contro gli hooligans Russi che hanno dimostrato un atteggiamento teppistico nelle prime due partite degli Europei. Alla squadra Russa è stata inflitta una penalizzazione di 6 punti con la condizionale, da scontare eventualmente nel girone di qualificazione a Euro 2016.

    Più precisamente, la pena inflitta alla Russia sarà immediatamente esecutiva e fino alla fine delle qualificazioni per i prossimi Europei del 2016 e scatterà automaticamente in caso di nuovi scontri causati dai propri sostenitori. Per  la federazione Russa anche  una multa di 120 mila euro a causa del lancio in campo di fumogeni, da parte dei propri sostenitori durante la partita d’esordio di Venerdì scorso contro la Repubblica Ceca, che hanno richiesto la sospensione della partita per alcuni minuti. Questa la nota diramata dall’Uefa in merito alla decisione:

    Tifosi russi © Michael Steele/Getty Images

    Alcuni gruppi di facinorosi hanno attaccato con razzi sia le forze dell’ordine che i tifosi di diverse altre squadre. Alcuni dei responsabili degli incidenti sono stati arrestati e saranno giudicati dalle autorità competenti. L’obiettivo è quello di agevolare il godimento delle partite da parte dei veri tifosi di calcio e di isolare la piccola minoranza di violenti“.

    Negli scontri di Martedì nel post partita tra Polonia e Russia finita 1-1, il bilancio è stato di venti feriti: 10 agenti di polizia, sette teppisti Polacchi, due Russi e un Tedesco, e 184 arresti (157 sono Polacchi, 24 Russi, uno Spagnolo, uno Ungherese, e uno Algerino). La RFU Russa potrebbe richiedere i danni per la sanzione economica ricevuta agli Hooligans arrestati inoltre ha annunciato che presenterà ricorso contro la sanzione che gli è stata comminata dalla commissione disciplinare dell’Uefa. In un comunicato la federcalcio russa ha condannato “con fermezza” le violenze che si sono registrate dentro e fuori lo stadio e ha invitato “tutti i tifosi russi alla calma”.