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  • Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Juve e Roma obiettivo ottavi Champions raggiunto

    Missione compiuta per Juventus e Roma, i bianconeri battono 2-0 ad Atene l’Olympiacos e volano agli ottavi Champions alle spalle del Barcellona, fanno anche meglio i giallorossi che all’Olimpico battono di misura il Qarabag e, grazie al pari tra Chelsea e Atletico Madrid, raggiungono gli ottavi da primi del girone.

    Due successi che non vengono di fronte a prestazioni brillantissime ma che però sono davvero pesanti.

    Dopo il ko del Camp Nou nel primo turno, era abbastanza certo che la Juve avrebbe dovuto correre solo per il secondo posto nel girone, la qualificazione però non è stata così semplice perchè i bianconeri si sono complicati la vita con il pareggio a Lisbona. Serviva un successo ad Atene, è arrivato firmato dai gol di Cuadrado e Bernardeschi.

    Sembrava tutto facile per la Roma sulla carta, il Qarabag fuori da ogni chance sembrava l’ottimo avversario per una serata tranquilla. Così non è stato, un po’ per il merito della grinta degli azeri, e di uno strepitoso portiere, un po’ per l’imprecisione dei giallorossi, la partita è rimasta bloccata sino al gol di Perotti al 53° e poi tutto in bilico sino al fischio finale. La gioia giallorossa al fischio finale è stata amplificata dalle notizie giunte da Londra, con la Roma qualificata agli ottavi Champions addirittura da prima.

     

    Veniamo al racconto della sfida dei bianconeri.

    Per garantirsi la certezza matematica della qualificazione la Juventus deve vincere e al 7° ci prova Dybala ma Proto è bravo a deviare in corner. La risposta dei padroni di casa si concretizza in un tiro da fuori bloccato in due tempi da Szczesny. Al 15° la Juve passa in vantaggio, Alex Sandro si fa trovare libero sul fondo, mette il cross in mezzo e Cuadrado solissimo al volo deposita in gol. Al 28° Douglas Costa si lancia in contropiede verso il fondo del campo, dopo un paio di finte mette palla in mezzo ma la difesa di casa salva in corner. Al 37° Higuain è rapidissimo a controllare, girarsi e calciare ma il suo tiro viene deviato e finisce in corner. Al 42° grande occasione per Djurdjevic che incorna di testa ma Szczesny è strepitoso e salva di piede. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio per l’Olympiacos, Marin entra al posto di Sebà. Partono decisamente meglio i padroni di casa che in un paio di occasioni provano a spaventare la difesa bianconera prima con Pardo e poi con Marin, Szczesny però è attento e salva. I ritmi si abbassano, la notizia del vantaggio del Barcellona contro lo Sporting Lisbona, rilassa ancora di più i bianconeri e permette ad Allegri di effettuare alcuni cambi. Al 79° Alex Sandro e Cuadrado rischiano di confezionare il bis del gol ma il cross è troppo alto per il colombiano, al 81° ancora Cuadrado al tiro, respinge Proto. Al 83° greci vicino al gol, bel cross in mezzo sul quale si lancia Ben Nabouhane con la palla che centra il palo. Al 87° il sinistro del neoentrato Bernardeschi costringe Proto alla respinta di pugno. Al secondo tentativo però Bernardeschi fa centro, Khedira serve il numero 33 della Juve che entra in area, si accentra e lascia partire il sinistro vincente. La partita finisce qua, la Juventus espugna Atene e si qualifica agli ottavi di Champions League come seconda del girone.

     

    OLYMPIACOS – JUVENTUS 0-2 (15° Cuadrado, 89° Bernardeschi)

    Olympiacos (4-2-3-1): Proto; Elabdellaoui, Engels, Nikolau, Kourtis; Romao, Tachtsidis; Pardo, Odjidja (62° Fourtunis), Sebà (46° Marin); Djurdjevic (71° Ben Nabouhane).

    Allenatore: Lemonis.

    Juventus (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Barzagli (70° Rugani), Benatia, Alex Sandro; Khedira, Matuidi; Cuadrado (84° Bernardeschi), Dybala (62° Pjanic), Douglas Costa; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Borbalan.

    Ammoniti: Koutris (O), Djurdjevic (O), Benatia (J), Nikolau (O)

     

    Passiamo ora alla gara dei giallorossi.

    I primi 10 minuti di gara scorrono via praticamente senza emozioni, la Roma avrebbe bisogno di un successo per la qualificazione certa ma il Qarabag non è venuto all’Olimpico per fare da semplice sparring partner. Al 14° buona chance per la Roma, El Shaarawy mette la palla in mezzo, Manolas cerca il colpo di tacco ma la palla esce lenta e facile per il portiere. Pochi minuti e da altra azione da corner il pallone giunge a Dzeko che però calcia alto. I giallorossi si lanciano in avanti e piazzano un paio di cross insidiosi ma al 22° il Qarabag si rende pericoloso in contropiede con il tiro di Ndlovu facilmente bloccato da Alisson. Poco dopo la mezz’ora una chance per parte, prima El Shaarawy dentro l’area spara altissimo su un buon assist di Strootman, poi sull’altro fronte Almeida prepara il tiro da appena fuori area con la palla alta non di molto. Al 39° occasione enorme per Dzeko e Manolas, i due si trovano soli in mezzo all’area ma colpiscono male e non sfruttano il buon assist, su punizione, di Perotti. Sul finire del terzo minuto di recupero gran conclusione di Nainggolan ma Sehic respinge, palla che arriva a Kolarov ma ancora Sehic è bravo a bloccare, arriva il fischio dell’arbitro all’Olimpico si va al riposo sullo 0-0.

    Nessun cambio al rientro dagli spogliatoi, Roma e Qarabag ripartono con gli stessi 22 uomini. I padroni di casa provano ad essere più aggressivi ma la porta del Qarabag non corre rischi. Al 53° la Roma trova il vantaggio, combinazione tra Perotti e Dzeko, il bosniaco solo davanti alla porta si fa respingere la palla da Sehic ma sul campanile si fa trovare pronto Perotti che deposita in gol di testa. I padroni di casa, con la notizia del vantaggio dell’Atletico a Londra, si getta in avanti alla ricerca del gol della sicurezza e ci vanno vicini con una gran conclusione di Nainggolan salvata da uno strepitoso Sehic. Gli uomini di Di Francesco sembrano controllare la gara ma al 83° un colpo di testa di Miçel spaventa l’Olimpico, la palla però è centrale, blocca Alisson. Dzeko, in serata no, spreca il contropiede del 2-0 e tanti brividi corrono sulla schiena dei tifosi della Roma quando una palla calciata verso l’area dal Qarabag s’impenna, Alisson è bravissimo a bloccarla. Si chiude qua, il successo della Roma, con il contemporaneo pareggio tra Chelsea e Atletico Madrid, regala ai giallorossi il passaggio agli ottavi di Champions come prima del girone.

     

    ROMA – QARABAG 1-0 (53° Perotti)

    Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De rossi, Strootman; El Shaarawy (72° Gerson), Dzeko, Perotti

    Allenatore: Di Francesco.

    Qarabag (4-2-1-3): Sehic; Medvedev, Yunuszade, Jezniçak, Gerrye; Almeyda, Qarayev; Miçel; Medetov (85° Ramazanov), Ndlovu (85° Sheydaev), Izmailov (76° Kintana).

    Allenatore: Qurbanov.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Gerrye (Q), Miçel (Q), Dzeko (R9, Yunuszade (Q), Jezniçak (Q)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Manchester United rimonta lo svantaggio con il Cska Mosca, vince 2-1 e conquista la vetta del girone. Con gli inglesi passano agli ottavi Champions anche gli svizzeri del Basilea vittoriosi 2-0 in casa del Benfica. Il Cska Mosca retrocede in Europa League. La super sfida tra Bayern e Psg finisce 3-1, risultato che non basta ai tedeschi a ribaltare lo 0-3 di Parigi, passano agli ottavi come primi i francesi. L’Anderlecht espugna 1-0 il campo del Celtic ma non basta per raggiungere la qualificazione all’Europa League che va agli scozzesi.

  • Champions League, Roma e Juve non brillano ma vincono

    Champions League, Roma e Juve non brillano ma vincono

    Obiettivo centrato per le due italiane in campo oggi in Champions League, Roma e Juventus hanno vinto i rispettivi impegni contro Qarabag e Olympiacos ma lo hanno fatto con prestazioni di alta sofferenza.

    I giallorossi, avanti subito 2-0 a Baku, dopo aver concesso il gol del 1-2 alla mezz’ora hanno rischiato la super beffa nel finale con una conclusione di Ndlovu fuori di un niente.

    La Juventus ha fatto fatica a sbloccare la gara, un po’ per la bravura del portiere Proto, un po’ per i ritmi troppo bassi. La mossa vincente Allegri se l’è giocata ad inizio secondo tempo quando ha inserito Higuain che ha segnato il gol del vantaggio ed ha propiziato il 2-0.

    Due successi complessi ma pesanti perché, visto anche le vittorie di Chelsea in casa dell‘Atletico e Barcellona a Lisbona sullo Sporting, permettono a Roma e Juve di tornare a sorridere nel proprio girone di Champions.

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com

    Veniamo al racconto della gara dei giallorossi.

    La partenza della Roma è fortissima, già dopo un quarto d’ora la compagine di Di Francesco si trova sul 2-0 grazie al colpo di testa in tuffo di Manolas al 7°, su cross di Pellegrini, e alla forte conclusione da due passi di Dzeko. Tutto chiuso? No perché una distrazione della difesa della Roma, intorno alla mezz’ora, permette a Pedro Henrique d’inserirsi e battere agevolmente Alisson per il primo storico gol in Champions del Qarabag. Sul finire di tempo la Roma costruisce qualche altra buona chance ma il portiere Sehic si dimostra pronto ed il primo tempo si chiude con gli ospiti avanti per 2-1.

    Nella ripresa il Qarabag prova a partire forte ma la Roma regge bene ed anzi, ha un paio di chances per chiudere il match. Gli uomini di Di Francesco calano i ritmi e forse allentano la tensione e in Champions queste cose possono costare carissime. I padroni di casa infatti prendono fiducia e con Elyounoussi al 83° e con Ndlovu al 90°, sfiorano il gol del pari che avrebbe avuto il sapore amarissimo di beffa per la Roma. Per fortuna dei giallorossi il pari non arriva ma anzi arrivano 3 punti, preziosi e sudati, nel girone di Champions League.

     

    QARABAG – ROMA 1-2 (7° Manolas (R), 15° Dzeko (R), 29° Pedro Henrique (Q))

    Qarabag (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Guseynov, Sadygov, Agolli; Richard, Garayev; Pedro Henrique (76° Elyounoussi), Michel (88° Quintana), Madatov (81° Guerrier); Ndlovu.

    Allenatore: Gurbanov.

    Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini (82° Strootman), Gonalons (67° De Rossi), Nainggolan; Defrel (58° Florenzi), Dzeko, El Shaarawy.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Soares Dias.

    Ammoniti: Garayev (Q) Pedro Henrique (Q), Gonalons (R).

     

    Mandata in archivio la sfida della Roma, passiamo al racconto della gara tra Juventus ed Olympiacos.

    I bianconeri partono con un evidente predominio territoriale ma non riescono a rendersi pericolosi. Bentancur, inserito nell’undici iniziale per un problema di Pjanic nel riscaldamento, dimostra buona personalità ma Dybala non pare nella serata più brillante, così come Cuadrado. Al 34° però è proprio Cuadrado a pennellare un bel cross per il colpo di testa di Mandzukic deviato in corner da Proto, sul calcio d’angolo ancora Proto è bravo a respingere su Sturaro. Passa un minuto poco più ed è la Juve a rischiare con un ottimo contropiede di Sebà salvato da Bentancur. Al 40° il duello Mandzukic-Proto si ripete e lo vince ancora il portiere. Nel finale di primo tempo Proto salva ancora su Dybala e poi subito dopo Engels rischia l’autogol, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Nella ripresa il copione non cambia, l’Olympiacos si chiude bene e per la Juventus non ci sono spazi. I greci non solo si difendono ma si continuano a rendere insidiosi in contropiede, Sebà al 57° spreca una buona occasione. Al 69° la Juventus riesce a sbloccarla, Alex Sandro la mette in mezzo, Higuain, entrato da pochi minuti colpisce al volo, la difesa respinge ma il Pipita se la ritrova sui piedi e calcia in gol. I Bianconeri, giocano più sereni dopo aver trovato il vantaggio e al 80° Higuain imbecca Dybala in area, la Joya con il colpo sotto scavalca Proto in uscita, Engels si lancia in scivolata disperata ma il suo tentativo di rinvio colpisce Mandzukic ed entra in rete. L’Olympiacos tenta di riaprirla ma la buona conclusione di Ben Nabouhane finisce sull’esterno della rete.

     

    JUVENTUS – OLYMPIACOS 2-0 (69° Higuain, 80° Mandzukic)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Sturaro (81° Benatia), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Matuidi; Cuadrado (60° Higuain), Dybala, Douglas Costa (84° Bernardeschi); Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Olympiacos (4-2-3-1): Proto; Figueras, Engels, Nikolaou, Koutris; Zdjelar (77° Fortounis), Romao; Pardo (72° Ben Nabouhane), Odjidja, Sebà; Emenike (88° Marin).

    Allenatore: Lemonis.

    Arbitro: Stiener.

     

     

     

  • Europa League, en plein per il quartetto italiano

    Europa League, en plein per il quartetto italiano

    Se la scorsa giornata il calcio italiano esultava per le tre vittorie ed un pareggio ottenuto dalle quattro compagini impegnate in Europa League, questa sera si può esser ancora più soddisfatti perchè sono arrivati quattro successi su quattro gare con un totale di 8 gol segnati e nessuno subito.

    Pasqual e Aquilani
    Pasqual e Aquilani

    DINAMO MINSK – FIORENTINA

    I viola di Vincenzo Montella si impongono agevolmente contro la Dinamo Minsk ed ottengono la vetta del girone a punteggio pieno. La gara la sblocca Aquilani, poco dopo la mezz’ora, che sfrutta un’uscita a vuoto del portiere e al volo segna l’uno a zero. Nella ripresa dopo uno spavento per una chance non concretizzata da Figueredo, la Fiorentina piazza l’uno-due vincente con Ilicic al 62° e il giovane talento Bernardeschi al 68°. Unica nota stonata un problema muscolare per Richards.

     

    DINAMO MINSK-FIORENTINA 0-3 (33° Aquilani, 62° Ilicic, 68° Bernardeschi)

    Dinamo Minsk (4-2-3-1): Ignatovich; Veretilo, Kontsevoi, Bandura, Molosh; Nikolic, Voronkov; Adamovic (85° Rassadkin), Figueredo (62° Djedje) , Stasevic (87° Yarotski); Diomande.

    Allenatore: Zuharavel.

    Fiorentina (4-3-1-2): Tatarusanu ; Richards (41° Alonso), Tomovic, Basanta, Pasqual; Aquilani (46° Pizarro), Badelj, Vargas; Borja Valero (59° Lazzari); Ilicic, Bernardeschi.

    Allenatore: Montella.

     

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik

    SLOVAN BRATISLAVA – NAPOLI 

    Alle 19 in trasferta a Bratislava giocava anche il Napoli. L’uomo più atteso era certamente Hamsik che tornava nella sua Slovacchia e Marek non ha tradito. Dopo una partenza in cui lo Slovan prova ad imporre i ritmi bassi, ci pensa Hamsik a sbloccarla al 35° con un inserimento ed il successivo colpo di testa su lancio di Koulibaly. Gli spazi si aprono ma il Napoli non riesce a chiuderla, anzi ad inizio ripresa rischia il pari sul tiro di Milinkovic ben respinto da Rafael. Al 74° ci pensa Hamsik a chiudere il match, assist perfetto per Higuain che fa così 2-0. Nel finale qualche brivido per una traversa di Milinkovic e qualche mischia in area partenopea.

    SLOVAN BRATISLAVA-NAPOLI 0-2 (35° Hamsik, 74° Higuain)

    Slovan Bratislava (4-3-3): Pernis; Cikos, Ninaj, Gorosito, Jablonsky; Grendel (46° Milinkovic), Lasik (84° Kolkak), Peltier; Kubik (72° Zofkak), Halenar, Soumah.

    Allenatore: Straka.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam; Inler, Lopez; Mertens, Hamsik (79° Mesto), De Guzman (63° Callejon); Zapata (73° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

     

    Danilo D'Ambrosio
    Danilo D’Ambrosio

    INTER – QARABAG

    L’Inter vince e scaccia via il fantasma del Cagliari, incassa 3 punti preziosi in vista della qualificazione ma i nerazzurri non convincono. Nei primi 15 minuti addirittura è il Qarabag a fare la gara con l’Inter costretta sulla difensiva, poi però al minuto 18 arriva il tiro a giro di D’Ambrosio, leggermente deviato, che sblocca il risultato. Nella ripresa l’Inter sembra in difficoltà fisica sino a quando non si accende Icardi che prima si vede una conclusione respinta dal portiere, poi fallisce un gol piuttosto semplice e alla fine chiude la gara con la rete del 2-0 al 85°.

    INTER-QARABAG 2-0 (18° D’Ambrosio, 85° Icardi)

    Inter (3-5-1-1): Carrizo; Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; D’Ambrosio, Hernanes, (72° Obi), M’Vila, Kuzmanovic (59° Medel), Nagatomo; Guarin (63° Osvaldo), Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    Qarabag (4-2-3-1): Sehic; I. Gurbanov (68° Sadygov), Guseynov, Teli, Agolli; Qarayev, Yusifov (55° Nadirov); Muarem, Richard Almeida, George (61° Taghiyev); Reynaldo.

    Allenatore: Gurbanov.

     

    Fabio Quagliarella
    Fabio Quagliarella

    TORINO – COPENHAGEN

    Un rigore all’ultimissimo secondo di recupero, procurato e trasformato da Quagliarella ha permesso al Torino di poter sconfiggere il Copenhagen e portare a casa tre punti importantissimi in vista del passaggio del turno. Un successo più che meritato viste le numerosi occasioni create ma non concretizzate durante l’arco della gara dai granata.

     

     

     

    TORINO-COPENHAGEN 1-0 (93° rig. Quagliarella)

    Torino (3-5-2): Gillet; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, Sanchez Mino (69° El Kaddouri), Molinaro; Amauri (78° Larrondo), Martinez (73° Quagliarella).

    Allenatore: Ventura.

    Copenhagen (4-4-2): Andersen; Hogli, Antonsson, Zanka, Bengtsson; Gislason (68° Kacaniklic), Amartey, Claudemir (82° Delaney), Kadrii (58° Jorgensen); Cornelius, Toutouh.

    Allenatore: Solbakken.

  • Europa League: l’Italia a caccia del Poker

    Europa League: l’Italia a caccia del Poker

    Archiviata senza vittorie la due giorni di Champions League, pareggio per la Roma a Manchester contro il City e sconfitta della Juventus a Madrid contro l’Atletico, il calcio italiano si lancia nel giovedì d’Europa League sperando di poter calare il Poker di successi.

    Federico Bernardeschi
    Federico Bernardeschi

     

    Alle 19 a Minsk scenderà in campo la Fiorentina contro la Dinamo. Gli uomini di Montella non certo brillantissimi in campionato, proveranno a rifarsi in coppa dove già hanno ottenuto i 3 punti nel turno precedente contro il Guingamp. I bielorussi vengono invece dalla disastrosa trasferta in Grecia dove sono stati annientati dal PAOK per 6-1 e si trovano quindi in questa sfida quasi all’ultima spiaggia, per loro il successo è obbligatorio. Per quanto riguarda le formazioni la Dinamo Minsk dovrebbe optare per il 4-3-3 con il trio d’attacco composto da Udoji, Dja Djedje e Strasevich. Montella invece potrebbe optare per un po’ di turnover in difesa e a centrocampo, attacco quasi obbligato con Bernardeschi che potrebbe sostituire Babacar.

     

     

    DINAMO MINSK – FIORENTINA probabili formazioni

    DINAMO MINSK (4-3-3): Gutor; Karpovicj, Politevich, Bangura, Veretilo; Voronkov, Simovic, Nikolic; Udoji, Dja Djedje, Strasevich.

    Allenatore: Zhuravel.

    FIORENTINA (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Basanta, Tomovic, Alonso; Aquilani, Badelj, Kurtic; Bernardeschi, Ilicic, Vargas.

    Allenatore: Montella.

     

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik

     

    L’altra italiana che giocherà alle 19 sarà il Napoli che andrà in trasferta in Slovacchia sul campo dello Slovan Bratislava. I partenopei vogliono dare continuità in Europa League, dopo il successo casalingo con lo Sparta Praga e proseguire il momento positivo dopo la vittoria con il Sassuolo in campionato. Per lo Slovan Bratislava è una gara fondamentale, gli slovacchi vengono dalla batosta subita in Svizzera per 5-0 con lo Young Boys e non possono sbagliare. Il tecnico Straka potrebbe optare per il 4-5-1 con Halenar unica punta. Benitez invece potrebbe far riposare Higuain, dentro Zapata, e magari anche Callejon. Sulla trequarti dovrebbero giocare Mertens, Hamsik, gara speciale per lui che ritorna nella sua Slovacchia, e De Guzman.

     

     

    SLOVAN BRATISLAVA – NAPOLI probabili formazioni

    SLOVAN BRATISLAVA (4-5-1): Pernis; Cikos, Hudak, Gorosito, Kolcak; Meszaros, Zofcak, Grendel, Milinkovic; Halenar.

    Allenatore: Straka.

    NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Koulibaly, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertesn, Hamsik, De Guzman; Zapata.

    Allenatore: Benitez.

     

    Mauro Icardi
    Mauro Icardi

     

    Alle 21 sarà la volta dell’Inter che ritorna a San Siro dopo il clamoroso tonfo di domenica scorsa contro il Cagliari. I nerazzurri ospiteranno gli azeri del Qarabag, squadra non certo conosciutissima ma che nella prima giornata sono riusciti ad imporre il pari a reti bianche ai francesi del St.Etienne. Mazzarri non rinuncerà certamente al suo 3-5-2  (o 3-5-1-1) con l’assenza di Kovacic e con la possibilità di far riposare Vidic in difesa e Osvaldo-Palacio in attacco, al loro posto molto probabilmente la coppia Guarin-Icardi. Il tecnico degli azeri dovrebbe affidarsi al 4-2-3-1 con Reynaldo punta centrale.

     

     

     

    INTER – QARABAG probabili formazioni

    INTER (3-5-1-1): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Andreolli; D’Ambrosio, M’Vila, Hernanes, Kuzmanovic, Nagatomo; Guarin, Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    QARABAG (4-2-3-1): Sehic; Medvedev, Guseynov, Sadiqov, Agolli; Qarayev, Richard Almeida; George, Nadirov, Muarem; Reynaldo.

    Allenatore: Gurbanov.

     

    Amauri
    Amauri

     

    A completare il quartetto delle squadre italiane ci sarà il Torino che all’Olimpico ospiterà i danesi del Copenhagen. I granata di Ventura, dopo il pareggio nel primo turno a Bruges, sono costretti a cercare il risultato in quanto affrontano i danesi vittoriosi nel primo turno e che in caso di vittoria a Torino potrebbero tentare una fuga in classifica. Il tecnico del Torino dovrebbe riconfermare Gillet tra i pali dopo l’ottima prestazione in Belgio e affidare l’attacco alla coppia Amauri-El Kaddouri con Quagliarella a riposare almeno dall’inizio. 4-4-2 invece per Solbakken che si affida in avanti al duo Cornelius-Amankaa.

     

     

     

    TORINO – COPENHAGEN probabili formazioni

    TORINO (3-5-2): Gillet; Glik, Jansson, Silva; Maksimovic, Sanchez Mino, Vives, Benassi, Molinaro; El Kaddouri, Amauri.

    Allenatore: Ventura.

    COPENHAGEN(4-4-2): Andersen; Bengtsson, M. Jorgensen, Antonsson, Hogli; Amartey, Delaney, Kacaniklic, Gislason; Cornelius, Amankaa.

    Allenatore: Solbakken.