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  • Psg cade a Lille, Ancelotti addio Ligue1?

    Psg cade a Lille, Ancelotti addio Ligue1?

    Dopo il ko contro il Lille, terminato con il punteggio di 2-1, Ancelotti non molla la presa e crede ancora nello scudetto da parte del suo Psg. Quattro le partite da giocare, Montpellier a +5, solo un miracolo potrebbe permettere ai parigini di conquistare il titolo francese. Più che al primo posto, Ancelotti dovrebbe salvaguardarsi dall’assalto del Lille alla seconda posizione, attualmente distante solo 2 punti. Secondo posto che garantirebbe l’accesso diretto alla prossima Champions League.

    Lille – Psg è stata una partita accesa e combattuta. Pastore al 27’ scheggia la traversa su destro al volo. Immediata la risposta di Hazard che con una rasoiata dal limite trova il palo interno e il pallone finisce sul fondo dopo aver attraversato tutta la porta. La ripresa vede ancora Pastore sugli scudi, il quale trova il gol del momentaneo vantaggio parigino su perfetto colpo di testa, su cross dalla destra di Gameiro. Il Lille accusa il colpo e incassa come un pugile in difficoltà.  Tuttavia i parigini si complicano la vita. Sakho, commette fallo da ultimo uomo in area di rigore, espulsione e penalty per i padroni di casa. Dagli undici metri Hazard non sbaglia, 1-1!. Il raddoppio arriva solo dopo pochi minuti.  Hazard inventa una fantastica rabona, colpo di testa di De Melo in sponda su Roux, che mette dentro il punto del sorpasso.

    Carlo Ancelotti | © FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images

    Ancelotti visibilmente affranto a fine gara ha affermato di credere ancora nello scudetto. Il cammino dei parigini non è dei più solari, 5 punti di distacco a quattro giornate dalla fine non sembrano essere una facile passeggiata. Tuttavia anche  la capolista Montpellier ha dalla sua un calendario assai complicato, quindi i giochi sembrano ancora virtualmente aperti.

    Intanto la dirigenza parigina ha sondato il terreno per due campioni del Real Madrid, Kakà e Higuain. Che sia un modo per tentare l’assalto a qualcosa di concreto per la prossima stagione? Spesso spendere tanto non equivale a vincere tanto, questo concetto forse non è chiaro ad alcuni sceicchi improvvisati manager di calcio.

    VIDEO LILLE – PSG

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  • Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Inter torna Leonardo con Lucas e Kolarov

    Prima con l’addio di Ranieri, e poi con l’arrivo di Stramaccioni, Massimo Moratti sta ponendo le basi per l’Inter che verrà. Ma la rifondazione della squadra non passa solo dalla scelta dell’allenatore o dei giocatori della rosa, bensì anche dalla scelta di nuovi dirigenti, competenti e che evitino di sbagliare i prossimi colpi di mercato. Sotto quest’ottica il possibile addio di Leonardo dalla poltrona di direttore generale del Psg, si potrebbe interpretare come già evidenziato dalla stampa parigina e italiana, come un chiaro segnale di voler tornare nella Milano nerazzurra con cui il brasiliano si era lasciato in maniera troppo frettolosa nella passata stagione. Lo stesso Leonardo appena pubblicate queste indiscrezioni su un suo possibile addio parigino ha voluto gettare repentinamente acqua sul fuoco, tranquillizzando i tifosi francesi e la sua dirigenza:

    “Non so da dove vengono fuori le voci su un mio addio. Sono in contatto con tutte le società con cui ho lavorato ma non mi sono accordato con l’Inter per tornare a Milano. Ho un bellissimo rapporto con il presidente Moratti, ma non ho parlato con lui per ritornare a lavorare insieme. Sono felicissimo a Parigi ma sono legato anch’io ai risultati. Io non prometto nulla, ma sono qui per il Psg, resto e sono felice”.

    A questo punto l’ago della bilancia potrebbero essere i risultati, e visto come il Montpellier in Francia abbia di fatto scavalcato il Psg, l’idillio tra Leonardo e la dirigenza del Qatar, proprietaria del club francese potrebbe realmente essere giunta al capolinea.

    Leonardo © Valerio Pennicino/Getty Images

    INTER- Moratti rimane alla finestra, da sempre affascinato dal carisma e dalle capacità di un uomo di mercato oltre che di un dirigente come Leonardo. Lo stesso presidente nerazzurro intervistato a margine dell’apertura del nuovo locale di Cambiasso e Zanetti (il Botinero) ha tessuto le lodi di Stramaccioni, spiegando come aver realizzato 7 punti in tre partite fosse qualcosa a cui i nerazzurri non erano più abituati. Chiusura netta su Leonardo, con un secco ‘ho letto ma non so nulla’, giustificando in seguito i continui contatti con il brasiliano, per un buon rapporto che li lega , e soprattutto in merito all’affare Thiago Motta concluso solo a fine gennaio tra le due società.

    LEONARDO CON LUCAS?- Il dubbio su un clamoroso ritorno a Milano, come dirigente nerazzurro rimane, considerando come Oriali difficilmente affiancherà nuovamente Branca, e a questo punto Leonardo potrebbe realmente rappresentare il nuovo braccio destro dell’attuale direttore sportivo nerazzurro. Come suggerisce lo stesso TuttoSport nell’edizione odierna Leonardo affiancherebbe Branca, avendo un importante ruolo sul mercato e di raccordo tra i media e le istituzioni, portandosi dietro in dote il talento brasiliano Lucas, su cui le attenzioni dell’Inter sono fortissime già da molto tempo. Il primo obiettivo del prossimo mercato interista è rappresentato proprio dalla stella 19enne del San Paolo, e proprio attraverso il ‘potere’ e l’influenza che Leonardo ha in Brasile potrebbero aprire una corsia preferenziale per l’approdo del giovane campione nella Milano nerazzurra.

    KOLAROV- Rimanendo sempre in tema di mercato sono interessanti le parole di Branca che parlando di possibili colpi per il prossimo mercato estivo, spiega come Alexandre Kolarov interessi molto all’Inter, (con il giocatore che è scalato nelle gerarchie di Mancini con l’arrivo di Clichy) chiudendo al tempo stesso l’ipotesi su un possibile ritorno di Mario Balotelli. Inizia dunque a prendere forma la prossima Inter del futuro, con una possibile conferma di Stramaccioni in panchina, Isla come obiettivo confermatissimo, Kolarov in rampa di lancia e Lucas come ciliegina sulla torta. Rimane da capire chi saranno i sacrificabili per fare cassa.

  • Leonardo rompe con il Psg per tornare all’Inter?

    Leonardo rompe con il Psg per tornare all’Inter?

    Fosse arrivata solo qualche settimana fa, la notizia che Leonardo avesse intenzione di lasciare il ruolo di direttore generale del Paris Saint Germain, avremmo parlato di un pesce d’aprile riuscitissimo. L’indiscrezione però arriva direttamente dal giornale francese  Le 10 Sport, secondo il quale Leonardo sarebbe realmente intenzionato a lasciare la carica dirigenziale per fare un clamoroso ritorno in Italia. Insomma altro che bufala, e l’ex tecnico nerazzurro ormai incline a clamorosi colpi di scena potrebbe prima dell’estate regalarne un altro a tutti gli addetti ai lavori.

    MOTIVAZIONI – La domanda sorge spontanea: su quali basi il brasiliano avrebbe cambiato le sue idee in così poco tempo? Sempre secondo il giornale francese le motivazioni che spingerebbero Leonardo a voler mollare tutto sarebbero molteplici. In primo luogo la sua famiglia non si sarebbe adattata alla vita parigina, rimpiangendo tutto ciò che avrebbero lasciato in Italia. Poi si mormora di rapporti non idilliaci con l’attuale dirigenza, considerando inoltre come i continui rifiuti dei maggiori colpi estivi (Pato e Tevez su tutti) abbiano di fatto ridimensionato le ambizioni della squadra, dimostrando come non bastino i soldi per vincere qualcosa. Volendo si potrebbe aggiungere la scarsità di risultati, considerando il sorpasso in classifica da parte del Montpellier che vincendo per 3 a 1 contro il Marsiglia è lanciatissimo verso la conquista del titolo.

    Leonardo © FRANCK FIFE AFP

    CLAUSOLE – Iniziano quindi ad aprirsi molte crepe in un progetto che fino a poco tempo fa sembrava solidissimo. Si parla inoltre di una clausola speciale che permetterebbe a Leonardo di abbandonare il Psg in qualsiasi momento . A questo punto rimane incerto anche il futuro di Carlo Ancelotti,  che potrebbe liberarsi (anche lui grazie a una clausola speciale) in caso arrivasse una chiamata da un club di primo piano, dove Le 10 Sport, ipotizza il caso della Federazione Inglese alla ricerca del sostituto di Fabio Capello.

    INTER – Secondo le ultime indiscrezioni è ipotizzabile nel caso Leonardo tornasse in Italia, un rientro a Milano, destinazione Inter. I precedenti incontri con Massimo Moratti potrebbero rappresentare un segnale forte e chiaro di un legame mai interrotto. Ovviamente è da escludere un ruolo come tecnico, precisando come il brasiliano potrebbe rientrare nei nuovi piani di rifondazione in mente del presidente per quanto riguarda i cambi al vertice della dirigenza. In tal caso Branca e soci non avrebbero più le stesse certezze.

  • Hamsik strizza l’occhio al Psg. Classica strategia alla Raiola?

    Hamsik strizza l’occhio al Psg. Classica strategia alla Raiola?

    Classica strategia alla Mino Raiola per strappare un prolungamento del contratto, magari con un ingaggio maggiore, rispetto a quello attuale, o c’è un fondo di verità? Parliamo delle dichiarazione rilasciate dal talentuoso giocatore del Napoli Marek Hamsik, che nelle ultime ore ha lanciato chiari messaggi al Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti. “Anche se sto bene a Napoli, posso dire che ammiro il Psg che ha nuovi proprietari ed è una squadra ambiziosa. Non sono mai stato contattato direttamente, ma rispetto molto Leonardo. Con Ancelotti stanno facendo un ottimo lavoro. Il Psg ha un grande futuro davanti”. Queste le parole che il giocatore slovacche ha detto ai giornalisti di Tf1. Parole di ammirazione nei confronti di club, dirigenti e allenatore.Il giocatore attualmente ha un contratto sino al 2015 con il Napoli ed è assistito da Mino Raiola, procuratore che spesso e volentieri usa tattiche di questo genere al fine di strappare un aumento sull’ingaggio dei propri assistiti o prolungamenti degli accordi.

    Marek Hamsik © Claudio Villa/Getty Images

    E qualcuno ha pensato proprio a questo dopo le dichiarazioni del giocatore. In passato ciò è stato fatto anche, giusto per citare un paio di casi, con Zlatan Ibrahimovic e Mario Balotelli, in particolare quest’ultimo accostato a diverse squadre dal suo arrivo al Manchester City, Milan su tutte. C’è da dire però che Hamsik ha precisato alcune cose. “Ho ancora un contratto e sono felice qui. C’è grande energia in ogni partita, tutti i tifosi sono con noi, tifosi di tutte le età” ha asserito. Semplice ammirazione nei confronti dei francesi? Potrebbe anche essere, di certo sorprende la tempistica di tutto questo, considerando che la stagione vive la sua fase cruciale e che le voci di mercato sui “tre tenori” napoletani sono veramente tante. Non resta che attendere ancora qualche giorno, o forse qualche ora, per vedere le reazioni del patron dei campani Aurelio De Laurentiis.

  • Paolo Maldini andrà al Psg il prossimo giugno. Ancelotti sorride

    Paolo Maldini andrà al Psg il prossimo giugno. Ancelotti sorride

    Si sono cercati, si sono incontrati, e ora hanno deciso di vivere insieme. Paolo Maldini sbarcherà a Parigi la prossima estate. A giugno, secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Parisien, la bandiera del Milan entrerà a far parte dello staff tecnico del Paris Saint Germain. Maldini rivestirà l’incarico di allenatore dei difensori della prima squadra.

    Ancelotti non può che essere felice. Gioia che nasce dal rispetto e dalla grande considerazione che il tecnico di Reggiolo ripone sull’ex compagno di squadra ai tempi del Milan di Arrigo Sacchi e suo giocatore quando i rossoneri rappresentavano lo spauracchio per eccellenza del calcio europeo.

    paolo maldini | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CORTEGGIAMENTO – L’approccio fra Maldini e il Paris Saint Germain iniziò un mese fa, quando l’ex colonna milanista venne immortalata al fianco del direttore sportivo Leonardo sulle tribune del Parco dei Principi. L’occasione era di quelle speciali, trattandosi della “prima” ufficiale di Carlo Ancelotti sulla panchina della squadra parigina. Non mancarono sorrisi e cenni di intesa fra i due ex rossoneri, entrambi felici di rivedere il proprio “maestro” tornare in azione, dopo l’esonero dell’estate scorsa quando era allenatore del Chelsea di Abramovich. Già allora si rincorsero le voci di un possibile arrivo da parte dell’ex giocatore all’interno dell’organo tecnico della società francese.

    TUTTO PRONTO ORMAI – Nella giornata di oggi Le Parisien ha annunciato l’accordo ormai imminente fra Maldini e la dirigenza del Psg, riportando nuovamente le dichiarazioni lasciate dallo stesso ex difensore il 19 gennaio scorso, quando parlò in maniera entusiastica riguardo il progetto del club parigino, rivelando inoltre che per lui sarebbe stato un onore qualora il presidente Al Thani gli avesse presentato un’offerta di lavoro. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano vicino al club, il sogno di Paolo Maldini potrà presto concretizzarsi. Ancelotti avrebbe chiesto, e ottenuto, l’arrivo del suo ex giocatore in qualità di vice-allenatore, con compiti specifici riguardo la preparazione tattica dei difensori.

  • Tevez “prigioniero” nella gabbia d’oro del Manchester City

    Tevez “prigioniero” nella gabbia d’oro del Manchester City

    Tevez racconta la sua personalissima verità riguardo la vicenda che l’ha visto protagonista assoluto durante la finestra del mercato di gennaio. L’Apache, intervistato dalla rivista tedesca Kicker, ha chiarito come la colpa per la sua attuale permanenza al Manchester City è da attribuire soltanto al club inglese.

    Una situazione comica, come l’ha definita lo stesso attaccante argentino, a causa della quale dovrà rimanere altri 6 mesi nella città inglese giocando nella squadra riserve, dove guadagnerà una cifra intorno ai 200 mila euro ogni settimana, uno stipendio niente male per un “prigioniero”.

    Tevez afferma che sono state scritte tante falsità relativamente al suo conto durante il mese di gennaio. Falso che avrebbe rifiutato l’offerta faraonica del Psg, così come falsa la notizia secondo cui avrebbe accettato soltanto il trasferimento al Milan, in quanto disponibile ad accettare anche il prestito al Boca Juniors, il suo storico club. Racconta dell’interesse anche di diversi club spagnoli, definendo il Barcellona come un sogno per qualsiasi giocatore di calcio.

    carlos tevez | © Julian Finney/Getty Images

    In un passo dell’intervista l’Apache sostiene che dietro i motivi della sua scelta di lasciare l’Inghilterra ci sarebbe la volontà di stare vicino alla propria famiglia e ai propri figli, sebbene sia quantomeno irrealistico associare queste affermazioni circa un trasferimento ad un altro club ma che vanno lette in relazione alla “fuga” del calciatore nel mese di novembre, quando raggiunse il Sud America senza l’autorizzazione del Manchester City, che ha chiesto al proprio tesserato il pagamento di una maxi-sanzione (contro la quale Tevez ha rivelato di aver fatto ricorso alla Federazione inglese).

    Le dichiarazioni di Tevez faranno certamente discutere gli appassionati di calcio e i tifosi del Milan, i quali ora si chiedono quanta credibilità abbia un giocatore che un giorno dice di vedersi solamente con la maglia rossonera e il giorno dopo afferma di essere disposto a giocare sia per il Psg che il Boca Juniors pur di poter tornare a giocare a calcio.

    A questo punto Carlitos tornerà, come raccontato dallo stesso calciatore, a giocare a golf, dando appuntamento alla prossima estate, quando si preannuncia un nuovo braccio di ferro fra la punta argentina e i Citizens.

  • Inter, Thiago Motta al Psg. Si avvicina Palombo

    Inter, Thiago Motta al Psg. Si avvicina Palombo

    Manca ancora l’ufficialità ma Thiago Motta può considerarsi un calciatore del Psg. Dopo il rilancio dell’offerta francese, Branca e Massimo Moratti hanno deciso di accettare la proposta di Leonardo e consentire all’italo-brasiliano di raggiungere Parigi. Con Muntari passato al Milan, la dirigenza nerazzurra ha optato per l’acquisto del capitano della Sampdoria Angelo Palombo, il quale è vicinissimo alla firma con la società di corso Vittorio Emanuele, dopo essere stato accostato nelle prime ore di questa giornata ai cugini del Milan.

    THIAGO MOTTA – Alla fine è arrivato il colpo di scena meno atteso dagli operatori di mercato. Thiago Motta lascia l’Inter e prende l’aereo che lo porterà a Parigi. L’allenatore del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti e il direttore sportivo Leonardo possono sorridere dopo la felice conclusione della trattativa, che durava ormai da oltre due settimane. L’oriundo dice addio al club che l’ha portato sul tetto più alto del mondo la scorsa stagione, dopo lo storico Triplete, ultimo regalo della gestione Mourinho. Il trasferimento è a titolo definitivo. Il rilancio dell’offerta parigina, 10 milioni di euro contro gli 8 offerti in precedenza ai nerazzurri, è stato decisivo per il buon esito della trattativa. Con questa cifra l’Inter pagherà in estate il cartellino del neo acquisto Guarin, il centrocampista colombiano prelevato dal Porto nella giornata di ieri.

    thiago motta | &; FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    FULMINE A CIEL SERENORanieri, che aveva sempre allontanato le voci di un possibile addio fin da gennaio di Thiago Motta, dovrà ora prepararsi ad affrontare l’intero girone di ritorno senza quel giocatore definito dallo stesso tecnico romano “unico” nella rosa interista. Nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani sera contro il Palermo in casa, Ranieri si era detto ignaro di tutto, affermando apertamente che l’italo-brasiliano era stato convocato per il match di campionato in programma a San Siro nella giornata di domani.

    PALOMBO – Il blucerchiato è a un passo dal vestire la maglia dell’Inter. Dopo la partenza di Thiago Motta e l’arrivo di Guarin, il centrocampo nerazzurro vede aggiungersi un ulteriore tassello. Il calciatore arriverà con la formula del prestito oneroso per i prossimi 6 mesi (1,5 milioni di euro) e il diritto di riscatto a favore della società interista.

  • Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Calciomercato Inter senza freni: dopo Guarin arriva Kucka

    Il mercato inizia, come era prevedibile, a regalare i suoi colpi migliori proprio in chiusura. Il calciomercato Inter criticato di immobilismo sembra oggi essere solo un ricordo sbiadito, poiché la dirigenza nerazzurra con l’arrivo di Juan e il blitz utile a strappare il prestito di Fredy Guarin, ha di fatto operato in maniera decisa e importante per quanto riguarda i nomi in entrata. Non bastasse, le ultime indiscrezioni di mercato parlano di una trattativa riaperta e a buon punto per portare il centrocampista rossoblu Kucka alla corte di Ranieri sin da subito con la formula del prestito secco, e un riscatto fissato a giugno.

    JUAN- Per il brasiliano oggi è stata la giornata utile a sciogliere gli ultimi dubbi sulla sua permanenza in nerazzurro. Il suo ingaggio era vincolato all’utilizzo di uno dei due slot disponibili per il tesseramento dei giocatori extracomunitari.

    Juraj Kucka | © THOMAS COEX/AFP/Getty Images
    L’ipotesi di un prestito al Novara per 6 mesi è di fatto tramontata per lo stesso volere di Ranieri che ha ritenuto il giocatore utile alla causa nerazzurra già nell’immediato. Il mancato ingaggio a gennaio di Lucas di fatto ha dato il via all’altra operazione che ha porterà in nerazzurro Guarin, occupando in questo modo anche la seconda casella relativa ai giocatori extracomunitari.
    Ovviamente per tre nuovi possibili giocatori che vestiranno nell’immediato la maglia nerazzurra, si prospettano partenze per chi è stato utilizzato di meno, o non sia riuscito a ritagliarsi lo spazio desiderato.

    COUTINHO SALUTA– Il baby talento brasiliano com’era prevedibile, per evitare di perdere l’occasione di giocare da protagonista la prossima Olimpiade con la propria nazionale, lascia Appiano Gentile per farsi le ossa nella Liga alla corte dell’Espanyol. Più che un addio è un semplice arrivederci, con l’Inter che è pronta a riabbracciarlo tra 5 mesi. Lo stesso giocatore intercettato dai microfoni di Sky Sport 24 davanti ai cancelli della Pinetina, ha voluto salutare i suoi compagni e spiegare le motivazioni del suo cambio di maglia: “Sono venuto a prendere la mia roba salutare tutti. Però saranno solo 5 mesi, ho bisogno di giocare per guadagnarmi un posto alle Olimpiadi e all’Espanyol penso di fare bene per poi tornare qui. Io sono tifoso dell’Inter, da lì farò il tifo per loro e spero che possano vincere il campionato”.

    MUNTARI- Diverso il discorso per Muntari, con un nuovo giallo di mercato a tinte rossonere. Il giocatore già promesso sposo dei cugini milanisti per giugno( impegnato ora in Coppa d’Africa), potrebbe arrivare proprio in questi giorni alla corte di Allegri. L’infortunio di Merkel, che dovrà stare lontano dai campi per almeno due mesi, ha di fatto stravolto le strategie di mercato rossonere, rilanciando l’allarme centrocampo, spingendo in questo modo Galliani a voler Muntari proprio in questa sessione di mercato. Sarà determinante il volere di Ranieri e l’incontro con il procuratore del ghanese. Galliani intanto rimane alla finestra lanciando qualche segnale sibillino dalla conferenza per la presentazione di Maxi Lopez: di Maxi Lopez, Adriano Galliani parla anche di Sulley Muntari e ammette che il ghanese può arrivare anche subito: “Muntari già a gennaio? Non so, è certamente un’opzione. Ora, però, non posso dire se arriverà certamente o meno: il mercato mi ha abituato negli anni a non dare mai nulla per fatto o a dire mai in anticipo. Può succedere di tutto”. Il caso Nocerino è un esempio che calza a pennello.
    A scanso di ulteriori colpi di scena dovrebbero rimanere a Milano, Zarate e Castaignos nonostante sembravano essere i principali candidati a lasciare la rosa nerazzurra. Forse l’infortunio di Forlan ha pesato sulle scelte di mercato in ottica offensiva. Chiuso infine il caso Thiago Motta, con il centrocampista italo brasiliano di fatto ‘bloccato’ da Ranieri almeno fino a giugno, quando dovrebbe arrivare l’assalto decisivo del Psg, concedendo in questo modo il tempo utile alla dirigenza per trovare il degno sostituto.

    Dichiarazioni tratte da: Fc Inter News.it, Eurosport.com

  • Calciomercato Inter, Guarin in prestito dal Porto

    Calciomercato Inter, Guarin in prestito dal Porto

    Calciomercato Inter, i nerazzurri hanno trovato in queste ultime ore l’accordo con il Porto per il trasferimento di Guarin alla corte di Claudio Ranieri. Il colombiano arriva in prestito dalla squadra lusitana, con Branca che ha offerto l’obbligo di riscatto del calciatore intorno a una cifra di 11 milioni di euro. Il centrocampista sudamericano ha così coronato il proprio sogno di giocare in Italia, dopo il lungo tira e molla con la Juventus di Marotta.

    Alla fine ce l’ha fatta, Guarin potrà sfidare campioni del calibro di Ibrahimovic, Totti, e Di Natale, disputando quello che a detta di tutti è considerato il campionato più difficile d’Europa. Tramontato negli ultimi giorni il passaggio ai bianconeri di Antonio Conte, dopo l’ufficializzazione dell’acquisto del difensore uruguaiano Martin Caceres, il calciatore colombiano si è accordato con la dirigenza di Corso Vittorio Emanuele. Nella serata di ieri c’è stato l’incontro decisivo fra le due società, le quali hanno stretto l’accordo decisivo sulla base di un prestito di oneroso per sei mesi (con Branca che dovrà versare un milione di euro alle casse lusitane) e l’obbligo di riscatto (promessa ad esercitare il riscatto ad una cifra già concordata) a giugno fissato a 11 milioni di euro.

    fredy guarin | © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    L’arrivo di Guarin non ha come equazione il trasferimento di Motta al Psg. L’italo-brasiliano è stato ufficialmente confermato dallo stesso tecnico Claudio Ranieri all’indomani della sconfitta subita ad opera del Lecce nella trasferta di Via del Mare. Con ogni probabilità Thiago Motta resterà in nerazzurro fino a giugno, per poi trasferirsi a Parigi da Leonardo e Carlo Ancelotti. L’operazione che porterà il centrocampista sotto la Torre Eiffel, consentirà all’Inter di completare l’acquisto del colombiano del Porto.

    Inoltre Guarin non può essere tesserato in Champions League, in quanto ha già disputato la fase a gironi con i Dragoen, protagonisti di una clamorosa eliminazione per mano dello Zenith di San Pietroburgo e la cenerentola Apoel. I portoghesi stanno attraversando una stagione difficile. Dopo l’uscita inaspettata dall’Europa che conta, i giocatori del Porto hanno visto il Benfica allontanarsi pian piano nella classifica del campionato, con i rivali che hanno approfittato della sconfitta esterna degli uomini di Vitor Pereira portandosi a cinque punti di vantaggio dopo 17 partite disputate.

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  • Il Psg di Ancelotti vince ancora, quarta vittoria di fila

    Il Psg di Ancelotti vince ancora, quarta vittoria di fila

    Continua la striscia vincente di Carlo Ancelotti da quando è seduto sulla panchina del Psg. Ieri è arrivata la quarta vittoria consecutiva, dopo aver battuto in trasferta il Brest per 0-1 con il gol del terzino destro Milan Bisevac nella 21^ giornata di Ligue One. Un successo che conferma il primato in classifica dei parigini, i quali conservano tre punti di vantaggio sul Montpellier, che anche ieri ha ottenuto tre punti pesantissimi sul campo del Nice. Riesce a rispondere anche il Lione, sebbene Gomis e compagni siano distanti 8 punti dagli uomini di Ancelotti e abbiano dovuto faticare più del previsto per superare in casa gli agguerriti avversari del Dijon.

    Nonostante l’ex allenatore Kombouré non si dia pace per essere stato licenziato in tronco da Leonardo alla vigilia di Natale, quando il Paris Saint Germain era in testa alla Ligue One,  con dichiarazioni quantomeno discutibili circa la propria bravura e l’assenza di timore nel confrontarsi con il più blasonato tecnico italiano, le prime partite di Ancelotti in Francia hanno conosciuto un unico risultato, la vittoria. Dodici punti nelle 4 gare fin qui disputate, fra cui due di Coppa nazionale, quanto basta per far tornare i conti all’interno dell’azienda. Il risultato però non è l’unico motivo per cui i tifosi del club parigino possano essere felici. A far brillare gli occhi all’intero Parco dei Principi è il gioco fatto di possesso palla e veloci ripartenze, due principi ancora “vergini” per il calcio francese, ma che con Ancelotti appaiono più che mai destinati ad entrare a far parte della memoria collettiva generale.

    Ancelotti |© GERARD JULIEN/AFP/Getty Images

    E’ sempre periodo di festa a Parigi. L’albero di Natale trapiantato direttamente da Milanello qui in Francia mostra tutto il suo repertorio, fatto di luci e ghirlande abbaglianti e raffinate. Pastore, Nené, Menez sono destinati formare il trio offensivo più congeniale per Ancelotti, con l’argentino chiamato a recitare la parte che nel Milan storica era assegnata a Kaka. Dove può arrivare questo Psg?  Se il successo in campionato sembra scontato, è il futuro a solleticare l’appetito dei supporter francesi. L’obiettivo dichiarato della nuova dirigenza è quello di aprire un ciclo importante in Europa, che nel ciclo di 2-3 anni possa permettere al Psg di entrare a far parte del ristretto club delle migliori otto del vecchio continente.

    Leonardo quanto Ancelotti sarà determinante nel plasmare una squadra capace di raggiungere gli obiettivi prefissati dallo sceicco Al Thani. Fallito l’assalto a Tevez, nelle ultime ore di nuovo vicino al Milan , nella giornata di ieri è stato ufficializzato l’acquisto del difensore del Chelsea Alex, già allenato in passato dal tecnico di Reggiolo durante la sua avventura in Premier con i Blues di Abramovich. Rimane aperta la caccia a un centrocampista di valore assoluto, con Thiago Motta dell’Inter che rimane il “desiderata” numero uno del ds brasiliano, il quale lo conosce molto bene avendolo allenato per una stagione qando sedeva sulla panchina nerazzurra.

    Qualora l’ex tecnico rossonero ottenesse la vittoria in Ligue One, sarebbe il primo allenatore ad aver vinto il titolo di campione nazionale in Italia, Inghilterra e Francia. C’è però lo spettro di Josè Mourinho che aleggia nel continente europeo, poiché proprio in questa stagione potrebbe diventare l’unico ad aver vinto in Inghilterra, Italia, Spagna, ovvero i tre campionati più importanti d’Europa, ed inoltre se riuscisse a vincere la Champions League con il Real Madrid diventerebbe l’unico tecnico della storia del calcio ad aver vinto la Coppa Campioni con tre squadre diverse. La sfida fra due dei tecnici migliori al mondo prosegue, e promette di riservare forti emozioni ai tifosi di mezza Europa.