Tag: pro patria

  • Discorso Boateng Onu: Razzismo come la malaria

    Discorso Boateng Onu: Razzismo come la malaria

    Discorso Boateng Onu – Raramente uno sportivo ha potuto esprimere le proprie opinioni e le proprie idee soprattutto in un argomento molto delicato e caldo come quello del razzismo. Kevin Prince Boateng, giocatore ghanese del Milan ha parlato presso la sede dell’Onu, in occasione della giornata contro le discriminazioni razziali, sugli assurdi insulti razzisti ricevuti durante l’amichevole Pro Patria – Milan dello scorso 3 gennaio in cui lo stesso Boateng ha prima scagliato il pallone addosso agli pseudo tifosi per poi togliersi la maglia ed abbandonare giustamente il campo. Sicuramente un occasione sfruttata al meglio dal giocatore che ha parlato pochissimo, circa quattro minuti ricevendo quasi due minuti di applausi alla fine del suo breve ma intenso discorso.

    Boateng con Vieira e Navi Pillay, commisario Onu per i diritti umani ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Boateng con Vieira e Navi Pillay, Commisario Onu per i diritti umani ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    Queste le parole di Boateng: “Pensare di poter sconfiggere il razzismo ignorandolo è il più grosso errore che possiamo commettere: è come una malaria e non ha antibiotici. Bisogna andare nella palude e combatterlo’, lo sport ha una responsabilità sociale e può fare tanto’.

    Le parole del centrocampista ghanese arrivano il giorno dopo rispetto alla testimonianza tenuta presso il Tribunale di Busto Arsizio in merito al procedimento penale aperto dalla Procura. Questa la testimonianza di Boateng resa davanti ai giudici: «Dopo 20-25 minuti ho sentito ancora il “rumore” provenire dalla curva e ho deciso che non volevo più giocare». «Anche l’arbitro ha la sua parte di colpa perché sentiva queste cose ma non ha fatto niente – ha proseguito -. Penso che mi abbiano insultato perché la mia pelle non è bianca, succedeva anche in Germania e per me si tratta di atti di razzismo».

    Sentimenti condivisi anche dal francese M’Baye Niang, che ha spiegato di «essere stato offeso per il colore della pelle». Oltre a Boateng, Niang e Allegri sono stati ascoltati come testimoni dal pm Mirko Monti, dal giudice Toni Adet Novik e dai legali dei sei tifosi e delle parti civili – la Lega Pro e il Comune di Busto Arsizio – il capitano Massimo Ambrosini e Daniele Bonera. In Aula anche l’arbitro, Gianluca Benassi, i due guardalinee, tre giocatori della Pro Patria e gli agenti di polizia che sono intervenuti dopo i cori e hanno condotto le indagini per individuare i responsabili.

  • Abete, lotta al razzismo è priorità: “No al Fai da te”

    Abete, lotta al razzismo è priorità: “No al Fai da te”

    Dopo le polemiche seguite ai cori razzisti durante l’amichevole disputata a Busto Arsizio lo scorso 3 Gennaio tra Pro Patria e Milan, con conseguente reazione di Boateng e di interruzione dell’incontro, e l’episodio di presunto insulto razzista  rivolto in campo a Fabiano Pereira, calciatore del Casale Monferrato, nel match del torneo Berretti contro la Pro Patria, interviene sulla questione il presidente della Figc Giancarlo Abete. Il numero uno della Federcalcio affronta in primis il tema dell’interruzione dei match a causa di episodi del genere, con i due recentissimi precedenti di Pro Patria-Milan e di Casale Monferrato-Pro Patria: Abete, in tal senso, si dichiara contrario al “fai da te”, ossia alle decisioni di interruzione dei match che non provengano dal responsabile dell’ordine pubblico, bensì dai calciatori in campo o dai dirigenti delle squadre perchè, altrimenti, “con 700 mila partite sarebbe il caos”.

    Nello specifico, poi, Abete affronta i due casi di “interruzione per razzismo” al fine di delineare un quadro più chiaro in merito alle responsabilità dei soggetti coinvolti nella decisione di interrompere la gara. A proposito dell’episodio di Pro Patria-Milan, Abete sottolinea che, nel caso di Boateng, “è stato comprensibile il suo gesto” ma che è necessario ricordare l’esistenza di una norma, una circolare ministeriale non una regola sportiva, che regolamenta la titolarità dell’interruzione che spetta al responsabile dell’ordine pubblico e che, nel caso dell’interruzione definitiva, “non esiste un’autonomia decisionale da parte dell’arbitro perchè ci deve essere la condivisione da parte di tutti i soggetti che hanno la responsabilità della sicurezza di tutto lo stadio” così come precisato anche nel corso dell’incontro con il Capo della Polizia Antonio Manganelli.

    Abete lotta razzismo priorità | © Claudio Villa/Getty Images
    Abete lotta razzismo priorità | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo il suo no al “fai da te”, il presidente Abete affronta in senso più ampio la problematica razzismo, che parte dalla società civile e si diffonde nel mondo del calcio, dove sembra trovare terreno molto fertile: le soluzioni per contrastare il fenomeno non possono prescindere da due aspetti essenziali, ossia le sanzioni “per quelli che usano comportamenti di discriminazione” e l’attività formativa, finalizzata a parlare della problematica che non riguarda soltanto l’Italia ma, più in generale la società europea e mondiale, e soprattutto ad intervenire alla radice del problema al fine di “intercettare il problema alla base”. Quest’attenzione alla risoluzione del problema con azioni “a monte” piuttosto che a valle rientra, sempre secondo il presidente Abete, nell’ambito del tentativo di recupero dei valori, “è il nostro obiettivo per il 2013 ed eliminare i fenomeni di razzismo è una priorità”.

    Infine, esulando dal tema-razzismo, le parole di Abete connesse al sistema calcio italiano individuano come punto di riferimento la Germania, traendo spunto dal fatto che Guardiola abbia deciso di “sposare la causa” del Bayern Monaco, una squadra con una grande storia ma anche con una grande politica sportiva, così come la Bundesliga, modello di riferimento “per la qualità dell’ ospitalità negli stadi, per la competitività e per l’equilibrio economico – finanziario”. Pertanto, la Germania può essere considerata l’unico modello nel panorama europeo, perchè Inghilterra e Spagna hanno diversi problemi, e dunque “noi dobbiamo andare proprio in quella direzione”.

  • Pro Patria ancora insulti razzisti. Casale lascia il campo

    Pro Patria ancora insulti razzisti. Casale lascia il campo

    Si dice che errare sia umano ma perseverare diabolico e, dunque, la reiterazione di un comportamento condannabile e deplorevole risulta essere ancora più grave della sua prima manifestazione. Ecco perchè è giusto sottolineare ancora una volta la gravità del fenomeno razzismo nel mondo del calcio, sia che provenga da cori dei tifosi che da insulti tra giocatori in campo. L’episodio in questione ha riguardato ancora la Pro Patria, dopo l’ormai noto episodio accaduto nell’amichevole disputata con il Milan a Busto Arsizio lo scorso 3 Gennaio che vide protagonista uno sdegnato Boateng, che lasciò il campo in segno di protesta ai buu razzisti che piovevano dagli spalti.

    Questa volta, il fattaccio è avvenuto durante un match tra formazioni giovanili – ed in particolare tra le squadre del torneo Berretti – di Casale Monferrato e Pro Patria. Al minuto 38′ dell’incontro, quando la Pro Patria (squadra ospite) era in vantaggio per 2-0, il calciatore di colore del Casale Monferrato, Fabiano Ribeiro, diciottenne nato a Torino ma brasiliano di origine, è stato oggetto di un presunto insulto razzista da parte di un calciatore avversario della Pro Patria, al quale ha reagito sferrando un pugno e, per questo motivo, è stato espulso dal campo. Ciò ha generato molta confusione e momenti concitati, e lo staff del Casale Monferrato ha deciso di interrompere la gara, con i calciatori che hanno lasciato il terreno di gioco. Lo stesso Fabiano Ribeiro ha, poi, spiegato la dinamica dell’episodio rilasciando questa dichiarazione ai microfoni di Sky: “Mi ha detto negro di m… e io ho reagito spingendolo, l’arbitro non ha sentito e mi ha espulso”, aggiungendo poi si esser rimasto molto deluso dal fatto che la Pro Patria non abbia mostrato alcun gesto di solidarietà o di scuse nei suoi confronti, “ed è questo che mi da maggiormente fastidio”.

    Pro Patria accusata di razzismo contro Fabiano Pereiro | immagini dal web
    Pro Patria accusata di razzismo contro Fabiano Pereiro | immagini dal web

    Il tutto è seguito da qualche polemica tra le due squadra, con lo staff del Casale Monferrato fermo a condannare l’episodio vergognoso, in particolare perchè ha avuto luogo in una gara tra formazioni giovanili, in cui erano in campo molti ragazzi minorenni. In tal senso, dunque, il tecnico della squadra giovanile del Casale Monferrato ha evidenziato l’importanza di dare un segnale forte per condannare tali episodi e arginarli.

    Ma, nonostante la sua squadra sia stata “parte lesa” dal presunto insulto razzista ai danni di Fabiano Ribeiro, il direttore generale del Casale Monferrato Angelo Sorano si è espresso in maniera critica a proposito della decisione dei suoi calciatori di lasciare il campo, sottolineando che “solo l’arbitro può decidere di sospendere la partita, nessuno era autorizzato a ritirarsi dal campo, se fossi stato presente non lo avrei permesso”.

    La Pro Patria, invece, nuovamente al centro di un episodio razzista (anche se in questo caso è ancora necessario adoperare l’aggettivo “presunto”) si rimette all’indagine della Procura federale, “e si riserva di attendere le decisioni del Giudice Sportivo prima di rilasciare dichiarazioni in merito”, considerando che proprio l’inchiesta della Procura federale dovrà accertare eventuali responsabilità e che, se si rilevasse che si è compiuto effettivamente un atto di razzismo,  verranno presi da parte della Lega Pro i provvedimenti del caso.

  • Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Razzismo nel Calcio le nuove regole sulla sospensione dei match

    Sono passati ormai alcuni giorni, ma l’episodio è ancora fresco nella memoria di molti sportivi: durante una normalissima amichevole, nemmeno fra due tifoserie colme di tensione fra loro, una parte del pubblico presente allo stadio ha dato il peggio di sè e si è tornati a parlare del razzismo nel calcio. Pro Patria e Milan stavano giocando da pochi minuti quando Boateng, esasperato dai cori razzisti provenienti dagli spali, ha scagliato il pallone in tribuna prima di abbandonare il terreno di gioco seguito da tutti i suoi compagni. Il giorno successivo all’accaduto, il gesto del rossonero ha spaccato a metà l’opinione pubblica: giusto abbandonare il match per via della gravità degli insulti o sbagliato perchè comunque Boateng è un professionista e come tale deve comportarsi continuando a svolgere il suo lavoro? Argomento molto delicato da affrontare e sul quale è intervenuto  L’osservatorio sulle manifestazioni sportive che ha elaborato norme più rigide  riguardo la sospensione di una partita di calcio in accordo con la Figc.

    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images
    Milan contro il razzismo | © Paolo Bruno/Getty Images

    NUOVE NORME – Ecco alcuni stralci del testo della nuova normativa da attuare nei casi di razzismo. “In presenza di segnali di razzismo, intolleranza o antisemitismo, l’arbitro provvederà, anche su segnalazione dei calciatori, ad investire, tramite il “quarto uomo”, il Dirigente del servizio di ordine pubblico, unico responsabile della decisione di sospendere la gara” – si legge nella parte iniziale delle nuove linee individuate a seguito dell’incontro tra il Capo della Polizia Antonio Manganelli ed i vertici della Federazione Italiana Giuoco Calcio.  In pratica cosa vuol dire? Semplicemente che l’arbitro non è più in grado di sospendere il match. Infatti lo stesso direttore di gara provvederà, anche dopo aver accolto una segnalazione, ad informare il Dirigente del servizio di ordine pubblico che potrà decidere di sospendere momentaneamente la sfida, avvisando lo speaker dello stadio di lanciare vari comunicati di ammonimento, o non farla iniziare proprio.

    PREVENZIONE – Intanto fra la Polizia e gli stewart presenti nei vari stadi, saranno svolte esercitazioni per prepararsi ad eventuali episodi e verranno organizzate “periodiche esercitazioni finalizzate a testare il flusso delle informazioni, l’efficacia dei piani di emergenza, nonché la conoscenza delle procedure da parte degli steward e degli operatori delle Forze di polizia”.  Verranno inoltre portate avanti ulteriori campagne informative per sensibilizzare sul tema della lotta al razzismo e i responsabili dei cori o dei gesti razzisti verranno puniti con il Daspo. L’Osservatorio ha inoltre sottolineato come certi episodi rimangano comunque  collegati a certi gruppi ben ristretti: “Nell’adottare tale provvedimento l’Osservatorio ha anche evidenziato come la stagione calcistica corrente sia caratterizzata da una ulteriore flessione degli episodi di violenza, e che anche le manifestazioni di razzismo e intolleranza, da contrastare comunque con forza, assumono carattere episodico e sono sempre riferibili a ristretti gruppi, individuabili prevalentemente tra alcune tifoserie” – si legge nella parte conclusiva della determinazione approvata all’unanimità.

  • Riccardo Grittini assessore denunciato per bu a Boateng

    Riccardo Grittini assessore denunciato per bu a Boateng

    La notizia degli insulti razzisti a Boateng, Muntari e  Niang, giocatori rossoneri di colore, durante l’amichevole Pro Patria-Milan ha fatto il giro del mondo, provocando sdegno ovunque, soprattutto perchè è realmente inaccettabile che ancora possano accadere episodi di tale genere. Perlomeno, dunque, le forze dell’ordine hanno cercato di  svolgere celermente le operazioni di identificazione dei responsabili dei buu razzisti presenti allo stadio di Busto Arsizio e, così, tra i vari ultras è stato identificato anche Riccardo Grittini, ventiduenne studente di scienze motorie all’Università Cattolica di Milano, oltre che portiere dilettante.

    Ma perchè il nome di questo studente universitario ha suscitato tanto scalpore? Perchè Riccardo Grittini è anche – e soprattutto – consigliere comunale di Corbetta, leghista della lista “Corbetta federalismo e libertà”, e dallo scorso mese di Novembre ricopre anche il ruolo di assessore allo Sport ed alle politiche giovanili del Comune dell’hinterland Milanese.

    Riccardo Grittini assessore indagato per insulti a Boateng | immagine dal web
    Riccardo Grittini assessore indagato per insulti a Boateng | immagine dal web

    Il colmo, verrebbe da dire, considerando il ruolo istituzionale e sicuramente importante che Grittini ricopre e che, ancor di più, provocherà sdegno attorno alla vicenda già di per sè poco edificante che, per ora, vede sei persone indagate da parte del pm Mirko Monti.

    Da molte parti sono, dunque, giunte immediatamente le richieste di dimissioni per Grittini ma, come spesso accade in tali casi, si tentenna nell’attesa che le acque possano calmarsi appellandosi alla presunzione di innocenza, ed il sindaco di Corbetta Antonio Balzarotti ha assicurato che, per ora, Riccardo Grittini resterà al suo posto in Giunta nonostante risulti indagato per razzismo.

    E, dopo le rassicurazioni alla poltrona di Grittini, il sindaco Balzarotti in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera difende il suo assessore allo Sport, sottolineandone le doti umane – “è una persona per bene” – ed evidenziandone lo stato d’animo attuale che, dopo l’episodio che Grittini ha definito come una “goliardata, un momento come tutti quelli che accadono la domenica negli stadi”, ed ora lo vede “affranto e dispiaciuto”.

  • Boateng bacchettato da sindaco di Busto Arsizio

    Boateng bacchettato da sindaco di Busto Arsizio

    Durante la gara amichevole Pro Patria-Milan che stava disputandosi allo stadio Speroni di Busto Arsizio una frangia dei tifosi della Pro Patria si è contraddistinta in maniera negativa per i continui cori razzisti rivolti all’indirizzo dei giocatori milanisti di colore, da Kevin Prince Boateng a Muntari a Niang, che hanno finito per esasperare lo stesso Boateng che, al minuto 26 del primo tempo, ha avuto una reazione molto forte e decisa, calciando con forza il pallone verso la curva dove si trovavano i tifosi della Pro Patria, per poi togliersi la maglia di gioco ed allontanarsi dal campo: un gesto molto forte e, di certo, anche insolito che ha suscitato immediatamente molte reazioni sia da parte dell’ambiente della Pro Patria che del Milan. I giocatori della formazione di Busto Arsizio in un primo momento avevano provato a convincere Boateng a tornare in campo per riprendere la gara, ma il calciatore rossonero è stato irremovibile nella sua decisione e, così, nonostante in un primo momento sembrava che la gara potesse riprendere – con l’avvertimento di sospenderla nuovamente “al primo buu razzista” – ma, invece, il match non è stato più disputato, anche per evitare ulteriori tensioni preferendo rimandare la gara a data da destinarsi nonostante la protesta dei numerosi tifosi che volevano richiedere il rimborso del biglietto.

    L’ambiente rossonero ha mostrato grande compattezza e si è stretto attorno ai propri calciatori, con Barbara Berlusconi che ha affermato la necessità di “tolleranza zero per episodi come questo, anche in campionato“, ed il capitano del Milan Massimo Ambrosini che sottolinea la necessità di compiere un gesto forte, per sottolineare la più assoluta condanna verso tale becero episodio.

    Boateng bacchettato da sindaco di Busto Arsizio| © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images
    Boateng bacchettato da sindaco di Busto Arsizio| © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

     

    Ma le colpe delle frange ultrà della Pro Patria sono state aggravate dal comportamento del direttore di gara, il signor Gian Luca Benassi di Bologna, al quale prima del minuto 26 la panchina del Milan aveva chiesto di sospendere la gara per consentire allo speaker di “ammonire” i tifosi che avevano già iniziato a rivolgere i cori razzisti: così, però, non è stato e, dunque, Kevin Prince Boateng ha deciso impulsivamente di “far giustizia” da solo. Una reazione probabilmente comprensibile, per la quale il calciatore ha ricevuto ampia solidarietà che ha deciso di ringraziare con un messaggio su Twitter, ma che, invece, non è stata affatto gradita dal sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, di orientamento di centro-destra.

    Il primo cittadino della cittadina lombarda, infatti, ha voluto sottolineare che il gesto di Boateng è stato “improprio” e “non da professionista”, definendola una “reazione spropositata anche se umanamente comprensibile, in cui ha lanciato un pallone a 200 km/h contro la curva dove c’erano anche bambini” volendo, poi, evidenziare anche che “questa non è gente di Busto Arsizio e non deve andarci di mezzo tutta la città, non siamo a Verona” volendo precisare, in tal modo, che la città che amministra non dev’essere associata a sentimenti di diffuso razzismo che, invece, sono da imputare soltanto ad un gruppetto di ultras che, in queste ore, la Polizia Scientifica sta provvedendo ad identificare grazie alle immagini registrate dalle telecamere dello stadio, per attribuire loro le responsabilità per l’accaduto.

  • Seconda Divisione, finali playoff: vincono Prato e Avellino

    Seconda Divisione, finali playoff: vincono Prato e Avellino

    Si sono giocate oggi pomeriggio le gare di andata delle finali playoff per quanto concerne la Seconda Divisione: nel girone A pari tra Pro Patria e Feralpi Salò, succede tutto nel giro di 3 minuti con il gol di Bracaletti che risponde a quello dei padroni di casa di Benedetti, nel girone B un’autorete di Benassi regala il successo del Prato sulla Carrarese mentre in quello C l’Avellino supera al Partenio il Trapani per 2-1. Domenica prossima, 12 giugno, le gare di ritorno a campi invertiti.

    Finale playoff Seconda Divisione Girone A

    PRO PATRIA – FERALPI SALO’ 1-1
    22′ Benedetti (P), 24′ Bracaletti (F)

    Finale playoff Seconda Divisione Girone B

    PRATO – CARRARESE 1-0
    72′ aut Benassi

    Finale playoff Seconda Divisione Girone C

    AVELLINO – TRAPANI 2-1
    40′ Millesi (A), 59′ rig Filippi (T), 68′ Acoglanis (A)

  • Seconda Divisione, i risultati playoff e playout. Sacilese in D

    Seconda Divisione, i risultati playoff e playout. Sacilese in D

    Si sono giocate oggi pomeriggio le gare di ritorno dei playoff dei tre gironi dei Seconda Divisione e l’unica di playout del Girone A dove il campo condanna alla retrocessione in Serie D la Sacilese. Nello stesso girone a finale playoff sarà Pro Patria – Ferlapi Salò, nel Girone B Prato – Carrarese e infine nel Girone C Avellino – Trapani. Le gare di andata sono in programma domenica prossima 5 giugno.

    PLAYOFF

    Girone A

    RENATE – FERALPI SALO’ 0-1 (and. 1-1)
    32′ rig Quarenghi
    PRO VERCELLI – PRO PATRIA 2-0 (and. 2-5)
    42′ Marconi, 74′ Marconi

    Girone B

    PRATO – L’AQUILA 2-1 (and. 2-3)
    93′ rig Schenetti (P), 95′ Stamilla (L), 97′ Varutti (P)
    CARRARESE – SAN MARINO 1-2 (and. 1-0)
    60′ Del Sole (S), 68′ Gasparello (S), 71′ Merini (C)

    Girone C

    MILAZZO – AVELLINO 0-1 (and. 0-2)
    75′ De Angelis
    TRAPANI – NEAPOLIS MUGNANO 2-0 (and. 1-1)
    34′ Madonia, 79′ Perrone

    PLAYOUT

    Girone A

    SACILESE – SANREMESE 1-1 (and. 1-2)
    14′ Miale (San), 27′ Araboni (Sac)

  • Seconda Divisione, i verdetti 2010-2011: playoff e playout

    Seconda Divisione, i verdetti 2010-2011: playoff e playout

    Girone A

    Verdetti

    TRITIUM promosso in Prima Divisione
    FERALPI SALO’, PRO VERCELLI, PRO PATRIA e RENATE ai playoff (il Savona sta attendendo il verdetto del TNAS sulla restituzione dei punti di penalizzazione e potrebbe superare il Renate).
    SACILESE e SANREMESE ai playout
    MEZZOCORONA retrocessa in Serie D

    Programma playoff

    22 maggio
    RENATE – FERALPI SALO’
    PRO PATRIA – PRO VERCELLI

    29 maggio
    FERALPI SALO’ – RENATE
    PRO VERCELLI – PRO PATRIA

    Programma playout

    22 maggio
    SANREMESE – SACILESE

    29 maggio
    SACILESE – SANREMESE

    Classifica finale

    1. TRITIUM (-2) 59 32
    2. FERALPI SALO’ (-2) 57 32
    3. PRO VERCELLI 52 32
    4. PRO PATRIA (-7) 52 32
    5. RENATE 50 32
    6. SAVONA (-4) 49 32
    7. LECCO 47 32
    8. MONTICHIARI 41 32
    9. RODENGO SAIANO (-2) 41 32
    10. CASALE 37 32
    11. CANAVESE (-8) 36 32
    12. SAMBONIFACESE 34 32
    13. VALENZANA (-1) 33 32
    14. VIRTUS ENTELLA (-1) 31 32
    15. SACILESE 27 32
    16. SANREMESE 27 32
    17. MEZZOCORONA 23 32

    Girone B

    Verdetti

    CARPI promosso in Prima Divisione
    CARRARESE, PRATO, L’AQUILA e SAN MARINO ai playoff
    VILLACIDRESE retrocesso in Serie D (ai playout con il Fano se il TNAS restituirà i punti di penalizzazione)

    Programma Playoff

    22 maggio
    SAN MARINO – CARRARESE
    L’AQUILA – PRATO

    29 maggio
    CARRARESE – SAN MARINO
    PRATO – L’AQUILA

    Classifica finale

    1. CARPI (-2) 65 30
    2. CARRARESE 63 30
    3. PRATO 49 30
    4. L’AQUILA 49 30
    5. SAN MARINO 47 30
    6. CHIETI 46 30
    7. GIACOMENSE 41 30
    8. POGGIBONSI 40 30
    9. BELLARIA 35 30
    10. GAVORRANO 31 30
    11. GIULIANOVA (-3) 29 30
    12. CROCIATI NOCETO 28 30
    13. CELANO 25 30
    14. SANGIOVANNESE (-13) 24 30
    15. FANO (-4) 24 30
    16. VILLACIDRESE (-13) 15 30

    Girone C

    Verdetti

    LATINA promosso in Prima Divisione
    TRAPANI, MILAZZO, AVELLINO e NEAPOLIS MUGNANO ai playoff
    POMEZIA retrocesso in Serie D

    Programma Playoff

    22 maggio
    NEAPOLIS MUGNANO – TRAPANI
    AVELLINO – MILAZZO

    29 maggio
    TRAPANI – NEAPOLIS MUGNANO
    MILAZZO – AVELLINO

    Classifica finale

    1. LATINA 67 30
    2. TRAPANI (-1) 58 30
    3. MILAZZO 54 30
    4. AVELLINO 53 30
    5. NEAPOLIS MUGNANO 52 30
    6. AVERSA NORMANNA 48 30
    7. MATERA (-1) 36 30
    8. MELFI (-6) 36 30
    9. ISOLA LIRI 31 30
    10. VIGOR LAMEZIA 31 30
    11. CAMPOBASSO (-2) 30 30
    12. FONDI 30 30
    13. BRINDISI (-5) 24 30
    14. VIBONESE (-2) 18 30
    15. CATANZARO (-8) 11 30
    16. POMEZIA (-1; retr. ultimo) 44 30
  • Il Pro Vercelli completa la rimonta, tutto invariato negli altri gironi

    Il Pro Vercelli completa la rimonta, tutto invariato negli altri gironi

    La giornata di ieri nella Seconda Divisione di Lega Pro ha segnato un passo importante nel delineare la situazione di classifica, anche in virtù del fatto che si è giunti ormai alle battute finali della stagione, a quattro giornate dal termine, sia nelle posizioni di testa che in coda alla classifica.

    Nel girone A, si è verificato un significativo colpo di scena al vertice della classifica, con l’aggancio della Pro Vercelli al Tritium. La squadra piemontese, infatti, ha vinto per 2-0 contro la Virtus Entella, mentre il Tritium ha perso per 3-2 contro il Rodengo Saiano: entrambe, ora, sono appaiate in testa a 50 punti. Dietro di loro, la lotta è ancora aperta con quattro squadre in quattro punti. La Pro Patria è a quota 47, immediatamente inseguita da Feralpi Salò a 45: nel prossimo turno vi sarà lo scontro diretto fra le due squadre che potrà delineare con maggior chiarezza le loro reali ambizioni playoff. In posizione interessante anche Renate a 44 punti e Savona a 43.

    La classifica completa è la seguente: Pro Vercelli e Tritium 50 punti, Pro Patria 47, Feralpi Salò 45, Renate 44, Savona 43, Lecco 41, Rodengo Saiano 40, Montichiari 35, Canavese 33, Sambonifacese 30, Casale 28, Valenzana e Virtus Entella 27, Sacilese 25, Sanremese 23, Mezzocorona 17. Canavese penalizzata di 8 punti, Pro Patria penalizzata di 6 punti, Savona penalizzata di 4 punti, Feralpi Salò, Tritium e Rodengo Saiano penalizzate di 2 punti, Valenzana e Virtus Entella penalizzate di 1 punto.

    Nel prossimo turno, che si disputerà domenica 17 Aprile, sono in programma i seguenti match: Canavese – Valenzana, Feralpi Salò – Pro Patria, Mezzocorona – Rodengo Saiano, Montichiari – Savona, Sacilese – Lecco, Sanremese – Pro Vercelli, Tritium – Sambonifacese, Virtus Entella – Casale. Sarà a riposo Renate.

    Nel girone B meno colpi di scena, con una situazione già consolidata: pareggiano sia il Carpi che la Carrarese, ossia le due squadre di vertice, entrambe con il risultato di 1-1.

    Le capoliste restano divise da soli due punti, con gli emiliani del Carpi in vantaggio a quota 55 e la Carrarese a 53: le inseguitrici sono molto lontane anche se ieri hanno conquistato entrambe i tre punti. Il San Marino è a quota 42 mentre L’Aquila a 41.

    In zona retrocessione, invece, la Villacidrese sembra ormai condannata alla D, anche a causa dei 12 punti di penalizzazione inflitti: ha solo 13 punti in classifica ed è distante ben 8 lunghezze dalla penultima, il Fano.

    La classifica completa è la seguente:  Carpi 55 punti, Carrarese 53; San Marino 42; L’Aquila 41; Chieti 38; Poggibonsi, Prato e Giacomense 37; Gavorrano 31; Bellaria 28; Crociati Noceto 26; Celano 24; Giulianova 23; Sangiovannese 22; Fano 21; Villacidrese 13. Villacidrese e Sangiovannese penalizzate di 12 punti, Fano penalizzato di 4 punti, Giulianova penalizzato di 2 punti, Carpi penalizzato di 1 punto.

    Nel prossimo turno, del 17 Aprile, si disputeranno: Carpi – San Marino, Carrarese – Sangiovannese, Celano – L’Aquila, Chieti – Fano, Gavorrano – Giulianova, Giacomense – Prato, Poggibonsi – Crociati Noceto, Villacidrese – Bellaria.

    Nel girone C il Latina ed il Trapani non fermano la loro corsa, vincendo rispettivamente per 2-0 contro il Campobasso e per 1-0 contro Isola Liri: il Latina conduce con 55 punti mentre il Trapani segue con 52. Il Milazzo però riesce a tenere il passo ed è ancora in corsa per il primato, inseguendo con 50 punti, grazie alla vittoria di ieri con l’Aversa Normanna.

    In coda, il Catanzaro vince con il Brindisi a sorpresa, ma si tratta di un risultato pressocchè inutile ai fini della classifica data la situazione ormai compromessa dei giallorossi, già praticamente retrocessi in serie D con soli 5 punti in classifica.

    La classifica completa del girone C è la seguente: Latina 55 punti; Trapani 52; Milazzo 50; Neapolis Mugnano 45; Avellino 43; Aversa Normanna 41; Matera 32; Isola Liri 29; Vigor Lamezia, Melfi, Pomezia e Fondi 27; Campobasso 25; Brindisi 24; Vibonese 17; Catanzaro 5. Pomezia penalizzato di 16 punti, Catanzaro penalizzato di 7 punti, Melfi penalizzato di 5 punti, Brindisi penalizzato di 4 punti, Campobasso penalizzato di 2 punti, Trapani, Matera e Vibonese penalizzate di 1 punto.

    Nel prossimo turno del 17 Aprile il calendario proporrà: Aversa Normanna – Vibonese, Brindisi – Milazzo, Campobasso – Catanzaro, Isola Liri – Melfi, Neapolis Mugnano – Latina, Pomezia – Matera, Trapani – Fondi, Vigor Lamezia – Avellino.