Tag: prima divisione

  • Il Cosenza divorzia da Mirabelli. Castagnini nuovo dg

    Il Cosenza divorzia da Mirabelli. Castagnini nuovo dg

    Massimiliano Mirabelli non è più il direttore generale del Cosenza. La separazione è stata annunciata attraverso un comunicato ufficiale della società rossoblu che ha ringraziato l’ormai ex dg per il lavoro svolto in questi ultimi 3 anni ricchi di successi con la conquista di due promozioni consecutive dalla Serie D fino alla Prima Divisione.
    Ad onor del vero i rapporti tra Mirabelli e la società erano tesi da ormai un anno quando Giuseppe Carnevale aveva assunto la carica di presidente del Cosenza. L’entrata in società di Luca Pagliuso, figlio dell’ex patron Paolo Fabiano, come socio e come general manager negli ultimi mesi di campionato aveva minato il ruolo del direttore generale incrinandone ancor di più il legame con la dirigenza che nell’ultimo periodo era apparso burrascoso e culminato con il silenzio stampa per oltre due mesi proprio di Mirabelli.

    Mirabelli, che aveva ancora altri 4 anni di contratto e che ha voluto salutare la città e i tifosi cosentini con una lettera, verrà sostituito da Renzo Castagnini, capo degli osservatori della Juventus dal 2008 fino a giugno di questo anno quando il restyling dirigenziale del club bianconero ha portato, oltre al suo siluramento, anche a quello di Bettega e Secco.
    Castagnini volerà a Cosenza nella giornata di domani per mettere nero su bianco sul nuovo accordo e verrà presentato alla stampa nella giornata di lunedì. Per lui si tratta di un ritorno avendo già ricoperto il ruolo di direttore sportivo in passato a Cosenza e giocato con la maglia rossoblu dal 1987 al 1990.
    Così facendo il Cosenza rafforza l’amicizia con la Juventus instauratasi dopo che la società rossoblu si era prodigata nell’organizzazione dell’amichevole tra bianconeri e Lione che si giocherà al San Vito il prossimo 24 luglio. E chissà che Castagnini non porti in riva al Crati qualche ottimo giovane della Primavera della Vecchia Signora.

  • Sono 21 le squadre escluse, è record. In Serie B fuori l’Ancona

    Che il nostro calcio fosse malato lo si sapeva ma nessuno poteva mai immaginare un numero tanto alto di esclusioni, dalla Serie B alla Seconda Divisione. Nel Consiglio Federale di ieri infatti sono state bocciate altre 6 società (Ancona, Figline, Pro Vercelli, Potenza, Legnano, Sangiustese) che vanno ad aggiungersi alle 15 già estromesse in prima istanza per un totale di 21 squadre escluse dai campionati professionistici fissando un record senza precedenti.

    Il presidente della Lega Pro Mario Macalli accoglie così la decisione:

    • Ventuno squadre sono uscite dal sistema. È un tributo di sangue, ma anche una situazione che noi denunciamo da almeno due o tre anni. Previsioni? Il prossimo anno sarà anche peggio perchè quelle squadre che si sono riuscite ad iscrivere, non so se in futuro avranno un euro“.
    • Con gli stessi parametri utilizzati per noi, in serie B almeno 15 squadre non potrebbero iscriversi a nessun campionato. Purtroppo oggi sono state escluse anche due società che hanno presentato fidejussioni tarocche: non è un bel segnale. Per noi è una brutta serata perchè ci sentiamo impotenti“.
    • È una situazione inaccettabile, per questo il consiglio federale mi ha concesso la delega da subito per la riforma dei campionati. Non ci metterò molto a presentare delle proposte“.

    Tributo di sangue? Sarà, ma se la situazione è diventata insostenibile è anche colpa degli organi federali e delle persone che prendono decisioni assurde come quella, ad esempio, di far giocare, per non dire costringere, una piccola società come il Marcianise, con tutto il rispetto per il Marcianise, alla ribalta in questi ultimi anni, a Portogruaro, Verona, Rimini oppure il Sorrento a Novara dovendosi sobbarcare lunghe e dispendiose trasferte.
    La riforma voluta da Macalli, quella di dividere la Prima Divisione in Est e Ovest è stata deleteria per i piccoli club. Vero, il Gallipoli forse ha fatto il passo più lungo della gamba visto che soltanto i club delle grandi città, con tutto il rispetto per chi non lo è, che hanno a disposizione una maggiore forza economica derivata dagli introiti degli stadi o dalle ricche sponsorizzazioni riescono ad andare avanti.
    Forse è arrivato il momento di cambiare i vertici dirigenziali di questi organi perchè chi siede sulla poltrona comanda da troppo tempo e lo fa anche male.

    Questo l’elenco completo delle società esclude dai prossimi campionati professionistici

    Serie B -> ANCONA
    Prima Divisione -> GALLIPOLI, MANTOVA, PERUGIA, RIMINI, AREZZO, MARCIANISE, FIGLINE
    Seconda Divisione -> ITALA SAN MARCO, MONOPOLI, PESCINA, SCAFATESE, ALGHERO, CASSINO, LEGNANO, MANFREDONIA, OLBIA, POTENZA, PRO VASTO, PRO VERCELLI, SANGIUSTESE

    Si salvano invece Ascoli, Salernitana, Cavese, Spal, Triestina, Foggia, Cremonese, Viareggio, Villacidrese, Chieti, Paganese, Prato, Fondi, Gavorrano, Sangiovannese, Rodengo Saiano, Crociati Noceto e Milazzo.

    I club esclusi potranno ricorrere all’Alta Corte del Tribunale Nazionale dello Sport del Coni e quindi alla giustizia ordinaria: Tar e Consiglio di Stato. Venerdì prossimo scade il termine per presentare domanda di ripescaggio nelle varie categorie.

  • Il Foggia riparte da Casillo e Zeman. I tifosi sognano “Zemanlandia”

    Il Foggia torna nelle mani dell’imprenditore napoletano Pasquale Casillo e come quindici anni fa in panchina torna il boemo Zdenek Zeman. Erano gli inizia degli anni ’90 quando a Foggia imperversava la “Zemanlandia”, il giocattolo spettacolare creato dall’irriverente tecnico che lanciò lo spettacolare tridente formato da Rambaudi-Signori-Baiano.

    A confermare il buon esito della trattativa è l’avvocato di Casillo, Mario Antonio Ciarambino, l’accordo prevede gli accordi, che la vecchia proprietàha accettato di accollarsi 800mila euro, mentre gli altri 400mila saranno a carico dei nuovi proprietari.

    Con Casillo e Zeman torna anche il ds Pavone e Foggia può iniziare a sognare i fasti di un tempo.

    Il cammino verso la A
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    I gol più belli del Foggia dei Miracoli
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  • Cosenza, ritorno al passato: Toscano è il “nuovo” allenatore

    Si sapeva già da diverse settimane che sarebbe stato Domenico Toscano a guidare il Cosenza nella stagione 2010-2011 ma l’annuncio era stato fatto slittare per permettere ai soci del club rossoblu di raggiungere un accordo per la ridivisione delle quote e di varare così il nuovo organigramma societario. Nella giornata di mercoledì si era trovato il compromesso: 4 soci ora detengono la maggioranza delle quote; nello specifico il presidente Giuseppe Carnevale e Luca Pagliuso hanno ridotto le loro scendendo rispettivamente a 23 e 22%, Umberto De Rose le ha aumentate fino ad arrivare al 28% mentre è rientrato in società Franco Salerno con il 23%. Completano il quadro Pino Citrigno, Luca Bruni, Andrea Cariola e l’amministratore delegato Vittorio Iannucci tutti con l’1%.

    Risolte le vicende societarie, si potrà procedere con la nomina del “nuovo” allenatore: Toscano, esonerato a 5 giornate dal termine del torneo appena trascorso, assumerà nuovamente la guida tecnica del Cosenza con il suo staff al completo e verrà presentato alle 18:30 di oggi nella sala stampa dello stadio San Vito.
    Il comando viene riaffidato dunque all’allenatore più vincente della storia del club silano che nei 2 anni e mezzo di permanenza in riva al Crati aveva conquistato il doppio salto di categoria dalla Serie D alla Prima Divisione condita dalla finale di Coppa Italia di Lega Pro (poi persa contro il Lumezzane) facendo respirare profumo di calcio professionistico alla città dopo gli anni bui del dilettantismo a seguito del fallimento del club nel 2003.

  • Pescara, Salvatore Pinna eletto “Miglior Biancazzurro della stagione”

    Salvatore Pinna si aggiudica il titolo di Miglior Biancazzurro della stagione agonistica 2009/10, quella culminata con la promozione in Serie B, vincendo il sondaggio indetto a tal proposito dal ForzaPescara.tv, la web television dei tifosi pescaresi. L’estremo difensore sardo ha battuto sul fil di lana il bomber Massimo Ganci (tre fondamentali reti nelle quattro partite dei playoff) e staccato di gran lunga gli altri protagonisti del sondaggio, vale a dire Mengoni, Coletti, Olivi e Sansovini.Sbarcato a Pescara tra lo scetticismo generale, acuito dalle non idonee prime uscite stagionali, Pinna si è guadagnato la stima degli addetti ai lavori e l’affetto dei tifosi a suon di prestazioni eccellenti.

    Lavorando con dedizione, professionalità ed umiltà, si è ritagliato uno spazio immortale nei cuori dei supporters pescaresi ed in campo si è distinto con un perno insostituibile dell’armata allenata da Di Francesco che ha colto la promozione in Serie B (una sola partita saltata in stagione sulle 38 in programma tra regular season e playoff). Esperto, affidabile, reattivo tra i pali e fenomenale nelle uscite basse, Pinna, dopo la lunga militanza nella Torres e le numerose avventure in Serie B e C1, è sbarcato a Pescara fortemente voluto da Cuccureddu ma anche con Di Francesco si è confermato come un insostituibile leader tecnico e carismatico. I rumors di mercato parlano di molte società di vertice in Lega Pro interessate al suo cartellino (soprattutto il Taranto), ma difficilmente lascerà Pescara e la serie cadetta.

    LA SCHEDA E LA CARRIERA DI SALVATORE PINNA.
    Nome: Salvatore detto ‘Tore’
    Cognome: Pinna
    Data e luogo di nascita: 23-08-1975, Sorso (Sassari)
    Nazionalità: italiana
    Ruolo: portiere
    Altezza: 177 cm
    Peso: 68 kg
    1009-10 Pescara D. 1ª Divisione /B
    2008-09 Salernitana Serie B
    2007-08 Salernitana Serie C1
    2006-07 Taranto Serie C1
    2006-07 Grosseto Serie C1
    2005-06 Torres Serie C1
    2004-05 Torres Serie C1
    2003-04 Torres Serie C1
    2002-03 Torres Serie C1
    2001-02 Torres Serie C1
    2000-01 Torres Serie C1
    1999-00 Torres Serie C2
    1998-99 Torres Serie C2
    1997-98 Castelsardo Serie D
    1996-97 Castelsardo Serie D
    1995-96 Castelsardo Serie D
    1994-95 Castelsardo Serie D
    1993-94 Sorso Dilettanti

  • Il Varese s’impone sulla Cremonese, è serie B 25 anni dopo

    25 anni. Tanto hanno sapettato i tifosi del Varese per rivedere la loro squadra ritornare in serie b. Ieri domenica 13 giugno 2010, anno del centenario, il sogno per i varesini è diventato realta, liquidata la Cremonese per 2-0, i biancorossi hanno potuto gridare al cielo la loro gioia, la loro felicità, per aver coronato un sogno, che mancava da tanti, troppi anni.

    Tutto è cominciato nel 2008, quando l’imprenditore milanese Antonio Rosati, prelevo la squadra, che ai tempi militava in serie c2. Il primo anno fu subito ricco di soddisfazioni, la squadra allenata da Giuseppe Sannino, infatti, ottenendo un primo posto nel girone a della serie c2, riuscì a qualificarsi direttamente per la serie c1. La svolta, però, arrivò proprio mentre nessuno se l’aspettava.

    I varesini in quest’annata partiti come “sfavoriti” per la conquista del titolo, riescono nell’impresa di arrivare secondi in campionato, è Play off.  Dopo aver superato le semifinali contro il Benevento (2-2  fuori casa, e 2-1 in casa per i lombardi) la squadra di Sannino non delude nell’impresa di conquistare la serie b. Soffre abbastanza nell’andata fuoricasa contro il Cremona, la squadra di Venturato, infatti, s’impose sui bosini per 1-0, goal di Tacchinardi e qualificazione rimandata. La domenica sucessiva però il Varese, dopo un primo tempo privo di reti, trova il vantaggio grazie alle reti di Buzzegoli (35”, e 47”) del secondo tempo (quest’ultima su calcio di rigore a seguito del fallo su Carrozza in area di rigore). Scene incredibili di festa al “Franco Ossola” di Masnago e per le vie della città, che attendeva questo traguardo da 25 anni.

  • Prima Divisione l’epilogo della stagione ’09/10: Varese e Pescara volano in Serie B

    Varese e Pescara in visibilio: le squadre allenate rispettivamente da Sannino e Di Francesco, infatti, vincono la lotteria dei playoff nei propri Gironi di appartenenza e salgono in Serie B, mortificando al tempo stesso le velleità di Cremonese e Verona che ora sperano in un ripescaggio per poter agguantare la cadetteria. I lombardi di Sannino ribaltano l’esito della finale d’andata (1-0 a Cremona per i grigio rossi) e grazie ad una doppietta di Buzzegoli tornano in serie B dopo ben 25 anni d’assenza. Una promozione meritatissima quella di Ebagua (assente per squalifica nella finale di ritorno) e compagni che hanno disputato una stagione da incorniciare, trovando sulla propria strada un Novara in versione super che gli ha negato l’accesso diretto in Serie B.

    Una Serie B che nella stagione 2010/11 non vedrà protagonista l’Hellas Verona, a lungo lepre del Girone B, beffata in extremis prima dal Portogruaro e poi dal Pescara. Oltre 18mila spettatori hanno assistito al grande ritorno del Pescara in Serie B dopo tre anni in Lega Pro ed il fallimento della scorsa stagione. Grande protagonista della cavalcata biancazzurra è stato mister Eusebio Di Francesco che, subentrato in corsa a Cuccureddu, ha saputo plasmare un collettivo di grandi individualità in una squadra (menzione d’onore per Ganci, autore di 3 reti nelle 4 partite dei playoff). A Pescara si guarda già al futuro: il Presidente De Cecco ha annunciato durante i festeggiamenti l’intenzione di confermare Di Francesco e Verratti e di voler stilare un piano triennale per riportare il Pescara in Serie A dopo l’epopea di Galeone.

  • Lega Pro: Risultati Live delle finali playoff di Prima e Seconda Divisione

    Tra meno di un’ora calcio d’inizio alle gare di ritorno delle finali playoff di Prima e Seconda Divisione. Ultimi 90 minuti (ed eventuali supplementari in caso ce ne fosse bisogno) al termine di una lunga stagione che decreterà le ultime due promosse in Serie B, dopo Novara e Portogruaro, e in Prima Divisione, dopo Alto Adige, Lucchese e Juve Stabia. Gare tutte in bilico tranne tra Catanzaro e Cisco Roma con quest’ultimi che all’andata s’imposero con il risultato di 4-0; ai calabresi serve un miracolo.

    Prima Divisione (finali)

    Girone A

    • VARESE – CREMONESE 2-0 (andata 0-1)
      80′ Buzzegoli, 90′ rig Buzzegoli

    Girone B

    • PESCARA – VERONA 1-0 (andata 2-2)
      59′ Ganci

    Seconda Divisione (finali)

    Girone A

    • SPEZIA – LEGNANO 2-0 (andata 1-2)
      69′ rig Cesarini, 80′ Cesarini

    Girone B

    • SAN MARINO – GUBBIO 0-2 (andata 0-2)
      14′ rig Marotta, 58′ Casoli

    Girone C

    • CATANZARO – CISCO ROMA 4-2 (andata 0-4)
      8′ Corapi (Ca), 35′ Franchini (Ci), 37′ Corapi (Ca), 42′ Montella (Ca), 44′ Lanteri (Ci), 66′ Montella (CA)

    Varese e Cremonese in Serie B

    Spezia, Gubbio e Cisco Roma in Prima Divisione

  • Lega Pro Prima Divisione: oggi il ritorno delle finali playoff

    Oggi a partire dalle 16 in Prima Divisione si decide le altre due promosse che seguiranno Novara e Portogruaro nell’avventura in Serie B per la prossima stagione. In campo per il Girone A Varese – Cremonese con i grigiorossi che partono dall’1-0 dell’andata conquistato in casa ma che non fa dormire sonni tranquilli alla squadra guidata da Venturato; infatti al Varese basterebbe un medesimo 1-0 per spuntarla, dopo la disputa dei tempi supplementari, e salire in Serie B.
    Per il Girone B invece le protagoniste sono Pescara e Verona: all’andata al Bentegodi finì 2-2, risultato che permette agli abruzzesi di giocare per 2 risultati su tre e costringe gli scaligeri ad una vittoria forzata per conquistare la cadetteria.

    Questo il programma delle finali playoff di Prima Divisione

    Girone A

    • VARESE – CREMONESE (ore 16:00, andata 0-1)

    Girone B

    • PESCARA – VERONA (ore 16:00, andata 2-2)
  • Serie B: lo spareggio condanna alla retrocessione la Triestina. Il Padova è salvo

    Nello spareggio playout per la permanenza in Serie B, il Padova espugna il Nereo Rocco di Trieste e condanna i padroni di casa della Triestina, a cui bastava un pareggio, alla retrocessione in Prima Divisione. I veneti vincono con un netto 3-0 (andata terminata a reti inviolate) grazie alle reti di Vantaggiato dopo soltanto 120 secondi, di Cuffa che taglia definitivamente le gambe agli alabardati, e di Bonaventura a 5 minuti dal termine.

    Gioia immensa per la squadra di Sabatini che è riuscito, dopo essere stato richiamato in panchina dall’esonero di metà stagione, a far mantenere la categoria ai biancoscudati. Lacrime amare per gli uomini guidati da Arrigoni che tornano in Prima Divisione dopo 8 anni consecutivi di permanenza in Serie B.

    Il tabellino
    TRIESTINA – PADOVA 0-3
    2′ Vantaggiato, 46′ Cuffa, 85′ Bonaventura.
    TRIESTINA (4-4-1-1): Calderoni; Colombo, Cottafava, Scurto, Sabato; Tabbiani, Cossu, Princivalli (33′ Siligardi), Testini; Pani (35′ Gorgone, 55′ Della Rocca); Godeas.
    A disposizione: Dei, D’Ambrosio, Magliocchetti, Volpe.
    Allenatore: Arrigoni.
    PADOVA (4-3-1-2): Agliardi; Darmian, Cesar, Faisca, Renzetti (39′ pt Trevisan); Bovo (58′ Jidayi), Italiano, Cuffa; Bonaventura; Vantaggiato (75′ Morosini), Di Nardo.
    A disposizione: Cano, Rabito, Soncin, Gasparetto.
    Allenatore: Sabatini.
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Calderoni (T), Scurto (T), Colombo (T), Renzetti (P), Agliardi (P) e Cuffa (P)