Tag: presidente federale

  • Carlo Tavecchio scivola su una buccia di banana

    Carlo Tavecchio scivola su una buccia di banana

    Se questa mattina avevamo parlato di un Carlo Tavecchio che, con l’appoggio della quasi totalità dei presidenti della Serie A, era praticamente certo dell’elezione alla presidenza della Figc, questa sera dobbiamo nuovamente parlare di lui per una brutta gaffe effettuata nel discorso odierno all’assemblea straordinaria elettiva della Lega Nazionale Dilettanti.

    Tavecchio, al momento di parlare dei calciatori extracomunitari, facendo un confronto con la situazione in Inghilterra, è decisamente scivolato su una buccia di banana:

    Carlo Tavecchio
    Carlo Tavecchio

    Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un’altra. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che ‘Opti Pobà‘ (nome di fantasia) è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così.In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree.

    Un’uscita decisamente fuoriluogo che ha subito scatenato il web e gli ambienti calcistici, con l’indignazione di parecchi utenti che si sono immediatamente lamentati nei confronti del, molto probabile, prossimo massimo dirigente della Federazione Italiana Gioco Calcio.

    Tavecchio prontamente ha voluto chiarire le sue parole e scusarsi per l’eventuale fraintendimento e lo ha fatto così attraverso l’Ansa:

    Le banane? Non mi ricordo neppure se ho usato quel termine, e comunque mi riferivo al curriculum e alla professionalità richiesti dal calcio inglese per i giocatori che vengono dall’Africa o da altri paesi. Mi riferivo al calcio inglese che sugli extracomunitari ha regole precise: prima di giocare devono mostrare un curriculum di professionalità prestata nel loro paese altrimenti non vengono accettati. Se qualcuno ha interpretato il mio intervento come offensivo, me ne scuso. Tra l’altro la mia vita è improntata all’impegno sociale, al rispetto delle persone, tutte, e al volontariato: in particolare in Africa.

    Un dietrofront che però non ha convinto, lasciando parecchia perplessità, insomma una frase che rischia di macchiare in partenza l’avventura di Tavecchio alla presidenza della Figc.

    Oltre al passaggio incriminato Tavecchio ha voluto esprimere la propria idea sul concetto e sull’importanza della Federazione:

    Ho in mente la dignità della federazione. La federazione è la madre per la quale le leghe possono fare la Champions, l’Europa League, e le competizioni internazionali. Senza la federazione le leghe non potrebbero iscriversi. Dobbiamo dare alla federazione la dignità di soggetto referente. Fino a 50 anni un compromesso l’ho fatto, da direttore di banca e sindaco, a 70 anni di compromessi non ne faccio mica. Non voglio certo diventare il più ricco del cimitero. Chi crede che stiamo andando a creare un re Travicello si sbaglia.

  • La Serie A sceglie Tavecchio ma Juventus e Roma non ci stanno

    La Serie A sceglie Tavecchio ma Juventus e Roma non ci stanno

    L’elezione a Presidente Federale di Carlo Tavecchio sembra ormai cosa praticamente fatta. L’assemblea dei presidenti di Lega Serie A riunitasi giovedì, ha confermato che l’ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha ottenuto la maggioranza dei voti, così come confermato dalle parole del presidente di Lega Maurizio Beretta:

    C’è stata un’ampia convergenza su Tavecchio, simbolo di una ritrovata unità. Nelle elezioni per il presidente federale ogni club vota per sé, ma il dato politico è che abbiamo diciotto firme su venti e un’ampia maggioranza anche nella votazione dei consiglieri e sul programma da presentare alla Figc.

    Dunque 18 squadre di Serie A hanno deciso di appoggiare la candidatura di Tavecchio, le due che hanno dato parere negativo sono state la Juventus e la Roma con il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli che al termine dell’assemblea ha espresso la proprio opinione utilizzando anche l’esempio delle primarie usate in politica:

    Andrea Agnelli
    Andrea Agnelli

    Mi piacerebbe che non avessimo un meccanismo politico dove votano i delegati, sarebbe bello fare delle vere primarie tra i tifosi per sapere chi vorrebbero come presidente federale. Il ragionamento delle primarie è una provocazione, ma dato che piace molto il meccanismo per eleggere il candidato premier sarebbe interessante capire cosa succederebbe nel calcio. Se vogliamo la democrazia applichiamola in toto. Per coerenza non sarò consigliere federale, lavorerò in Lega per mettere nelle migliori condizioni i consiglieri federali. Se riusciremo a realizzare almeno la metà delle cose nel programma nel giro di un anno e mezzo saremo felici.

    L’Assemblea riunitasi ha anche eletto i rappresentanti per il Consiglio Federale: Gino Pozzo (Udinese) e Claudio Lotito (Lazio).

    Sono stati nominati anche i consiglieri di Lega: Urbano Cairo, Andrea Agnelli, Aurelio De Laurentiis, Tommaso Ghirardi, Luca Campedelli, Antonio Percassi, Fabio Cognigni, Angelomario Moratti e Maurizio Zamparini con Adriano Galliani che sarà il vicepresidente di Lega.

    A questo punto, facendo tutte le considerazioni del caso, la sfida del 11 agosto, tra Demetrio Albertini e Tavecchio pende quasi totalmente verso quest’ultimo che ha dalla sua parte, oltre alla quasi totalità della Serie A, l’appoggio della Serie B, della LegaPro e della Lega Nazionale Dilettanti. Albertini invece mantiene dalla sua parte Calciatori e tecnici ma non basteranno. Il calcio italiano ha deciso di puntare su Carlo Tavecchio, una scelta che saranno i risultati e l’eventuale rilancio del calcio italiano a decretare se giusta o sbagliata.