Tag: premier league

  • Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    Chelsea, Villas Boas esonerato! Inter all’attacco?

    L’esonero era nell’aria da molto tempo, e alla fine dopo la sconfitta di ieri contro il West Bromwich, il tecnico portoghese Andrè Villas Boas è stato esonerato dal Chelsea. Si tratta del settimo allenatore a lasciare anzitempo la panchina di Blues in otto anni di presidenza Abramovic, quasi a voler certificare la fretta di ottenere quei risultati che solo Mourinho e Ancelotti hanno trovato in terra londinese.

    Il club ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un comunicato che recitava le seguenti parole:

    “I risultati e le prestazioni della squadra non sono stati soddisfacenti e non ci sono segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il club ringrazia il tecnico per il suo lavoro ed esprime il proprio dispiacere per la prematura cessazione del rapporto . La squadra è ancora in gioco nelle fasi finali della Champions League e in FA Cup e punta ai primi quattro posti della Premier League e a essere il più competitiva possibile su tutti i fronti”.

    Andrè Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Cambio in corsa dunque, con il vice allenatore Roberto di Matteo pronto a subentrare nell’immediato alla guida dei Blues. Anche in questo caso la notizia arriva direttamente continuando a leggere la nota ufficiale diramata dello stesso club:

    “L’unica possibilità era quella di fare un cambiamento. Con effetto immediato Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore del team fino al termine della stagione”.

    Oltremanica si fanno già i nomi dei possibili successori di Villas Boas, con in pole il nome di Rafa Benitez, voglioso di tornare ad allenare una big nella sua amata Premier League dopo la pessima parentesi italiana nei sei mesi in nerazzurro. Proprio da parte dell’Inter, potrebbe esserci una svolta, dopo l’esonero di Villas Boas, considerando come la corsa alla prossima panchina nerazzurra fosse una gara tra il portoghese e Pep Guardiola. Nonostante Moratti sia fortemente ‘innamorato’ di Guardiola e del suo calcio, è noto a tutti come l’Inter già in estate avesse provato a strappare la concorrenza dei Blues per far tornare ad Appiano Gentile il vice di Mourinho, nota conoscenza a molti volti della rosa nerazzurra. Solo la folle clausola rescissoria di 15 milioni di euro, frenò la trattativa, tagliando fuori l’Inter, che a questo punto potrebbe tentare nuovamente l’affondo, in vista di una rifondazione targata giugno 2012.

  • Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa infuriare il City e l’allenatore Mancini dopo la sua ultima bravata. Il tabloid inglese Sun lo ritrae questa mattina all’uscita di un famoso strip club di Liverpool. Il dettaglio dell’orario non è trascurabile, con le lancette dell’orologio che segnano le tre di notte. A completare il quadro decisamente nero per l’attaccante dei Citizen è il fatto che sia accaduto giovedì notte, ovvero alla vigilia del match casalingo di Premier contro il Bolton. Sicuramente Prandelli non avrà digerito di buon grado l’ultima bravata di Supermario, come anche l’attuale compagna Raffaella Fico, celebrata dallo stesso calciatore durante la sua ultima partita.

    L’intenzione di Mancini era quella di schierarlo titolare nella sfida contro il Bolton. Un avversario mediocre contro il quale Balotelli poteva ritrovare nuovamente la via della rete dopo il gol di domenica scorsa al Blackburn, con tanto di dedica alla sua fidanzata. L’attaccante però rovina tutto, tradendo la fiducia del club inglese e quella del tecnico italiano. La scelta di andare all’ X in the City (locale di Liverpool famoso non per i suoi salotti filosofici) non è stata particolarmente azzeccata, e la società medita già una multa esemplare per il proprio tesserato. Questa volta sarà difficile anche per l’agente Mino Raiola trovare argomenti convincenti per difendere il suo assistito.

    mario balotelli | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Non sembra trovare proprio pace l’ex giocatore dell’Inter. Dal suo arrivo in Inghilterra si è reso protagonista di “imprese” memorabili, tra le quali ricordiamo Capodanni improvvisati tra le mura domestiche, freccette contro i malcapitati allievi del City, ingresso in una scuola pubblica per espletare una formalità fisiologica, senza dimenticare il fallo da censura ai danni dell’attuale capitano dell’Inghilterra Scott Parker, per il quale era stato squalificato 4 giornate dalla Football Association.

    Proprio quest’ultimo episodio aveva fatto balzare in piedi lo stesso ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli, che ha bacchettato duramente Balotelli durante il recente ritiro di Coverciano in occasione dell’amichevole contro gli Usa, facendo intuire come la partecipazione del giocatore del City agli Europei sia fortemente a rischio a causa delle sue “disavventure” sportive. Riuscirà Supermario a mettere la testa a posto prima che sia troppo tardi?

  • Premier League, lo United stende il Liverpool. Arsenal, Henry decisivo

    Premier League, lo United stende il Liverpool. Arsenal, Henry decisivo

    Il Manchester United scavalca il City nella classifica della Premier League, che giocherà domani contro l’Aston Villa, battendo per 2-1 il Liverpool all’Old Trafford. Oltre ad essere stato il big match di giornata, oggi pomeriggio a Manchester si incrociavano per la prima volta Suarez ed Evrà, dopo la squalifica dell’attaccante del Liverpool per 8 giornate dopo le accuse di razzismo. Il giocatore dei Reds si è rifiutato di stringere la mano ad Evra, cosa che ha indispettito Rio Ferdinand che ha evitato a sua volta la mano dell’uruguaiano.

    Lo United fa la partita da subito anche se la prima occasione dell’incontro è del Liverpool, con Glen Johnson che converge bene dalla destra e con l’interno sinistro va a sfiorare il palo alla sinistra di De Gea. Da qui è un monologo dei Red Devils, che ci provano prima con Rooney con una botta dai venti metri a lato, poi Scholes inizia l’azione aprendo sulla sinistra con un preciso lancio e poi va a raccogliere in area il cross con un colpo di testa ma la conclusione è troppo centrale e Reina riesce a respingere. Ci provano ancora gli uomini di Ferguson con Evrà, alto il suo colpo di testa, e subito dopo con Welbeck che strozza troppo il suo diagonale.

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 0-0, e nella ripresa pronti via e il Manchester United è subito in vantaggio, angolo dalla destra, Glen Johnson perde Rooney e il centravanti della nazionale inglese da due passi al volo non sbaglia, 1-0 e il Liverpool è costretto a rincorrere. I Reds non fanno in tempo a riorganizzare le idee che Rooney va di nuovo in rete, questa volta su assist di Valencia, il vero valore aggiunto per lo United in questo periodo. Il Liverpool riesce poi solo ad accorciare le distanze all’80’ proprio con Suarez che approfitta di una dormita di Rio Ferdinand su punizione di Adams e da due metri insacca il 2-1. Lo United aggiunge 3 punti fondamentali alla corsa per il titolo in attesa del match di domani tra Manchester City e Aston Villa, mentre il Liverpool perde un po’ contatto dalla zona Champions.

    Per quanto riguarda la corsa Champions League l’Arsenal vince un match importantissimo per 2-1 sul campo del Sunderland, squadra più in forma della Premier. Il Black Cats vanno in vantaggio al 70′ con McClean, che approfitta dell’infortunio di Mertesacker che si accascia al suolo infortunato e lascia il via libera all’esterno del Sunderland, che fulmina Szczesny con un gran diagonale. L’Arsenal inizia a riversarsi nella metà campo avversaria e trova il pareggio al 75′ con Ramsey con una bella conclusione dal linite dell’area che carambola su entrambi i pali prima di entrare in rete. A questo punto i Gunners ci credono e al 90′ trovano la vittoria con Thierry Henry, che su assist di Arshavin segna il gol vittoria, agganciando il Chelsea in classifica a quota 43. I Blues hanno perso malamente in trasferta sul campo dell’Everton per 2-0, subendo entrambe le reti su due disattenzioni difensive. I gol per i Toffees sono stati realizzati da Pienaar e Stracqualursi.

    Tutti i risultati:

    Manchester United-Liverpool 2-1

    Everton-Chelsea 0-2

    Sunderland-Chelsea 2-0

    Blackburn-QPR 3-2

    Fulham-Stoke 2-1

    Bolton-Wigan 1-2

    Swansea-Norwich 2-3

  • Premier, Luis Suarez ignora Evra, è bufera

    Premier, Luis Suarez ignora Evra, è bufera

    Luis Suarez si rende ancora protagonista in negativo di questa Premier League. In occasione del lunch match contro il Manchester United all’Old Trafford, durante il saluto di rito fra le due squadre, l’attaccante dei Reds non ha stretto la mano al francese Evra. Non uno qualsiasi, ma il calciatore contro il quale Suarez aveva rivolto insulti razzisti, tanto che l’ex punta dell’Ajax aveva subito una squalifica record di 8 giornate in campionato. L’uruguaiano soltanto la settimana scorsa era tornato a calcare i campi di gioco, dopo aver scontato la maxi condanna della Fa (Football Association) inglese.

    Evra ha inutilmente cercato di trovare il contatto con il braccio di Suarez, dimostrando così la propria signorilità rispetto al comportamento da censura tenuto dal calciatore del Liverpool. Quest’ultimo ha continuato a stringere le mani degli altri compagni di squadra del terzino sinistro transalpino, i quali hanno tutti salutato l’attaccante della Nazionale di Tabarez, eccetto il capitano del Manchester, il difensore Rio Ferdinand, che ha platealmente rifiutato la stretta di mano di Suarez, vendicando in questo modo l’affronto subito dal proprio compagno di reparto.

     

    La partita ha visto il successo per 2-1 dei padroni di casa, con lo United che scavalca momentaneamente il City in testa alla classifica (la squadra di Mancini è impegnata domani in trasferta sul campo dell’Aston Villa) portandosi a quota 58 punti, uno in più dei Citizen. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, lo United è riuscito a sbloccare la partita grazie al gol del suo uomo simbolo, l’attaccante inglese Wayne Rooney. La punta si conferma mattatore dell’incontro quando, 180″ secondi dopo aver realizzato la prima rete, firma il 2-0 al 50′. A dieci minuti dal termine è proprio il discusso Suarez a siglare la rete del definitivo 2-1, che consegna ai padroni di casa la vetta della Premier.

    Stupisce come in un Paese (ma anche in uno sport) che professa il rispetto e il fair play, possano accadere degli eventi simili, sopratutto da parte di un calciatore tesserato dal Liverpool, una delle squadre più blasonate d’Europa.

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  • Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Cuore Red Devils, Chelsea Manchester United 3-3

    Pomeriggio freddo a Londra, temperatura vicina allo zero ma il clima partita e la posta in palio sono altissimi. Chelsea Manchester United sono scese in campo per il big match di giornata. Per i Blues le motivazioni  sono forti, sia per difendere il quarto posto in classifica e per non perdere troppo terreno dal Tottenham terzo in classifica, sia per dare un senso a questa stagione transitoria, mentre per i Red Devils fare punti era fondamentale per rimanere attaccati in vetta alla classifica ai cugini del Manchester City.

    Villa Boas mette in campo il solito 4-3-3, Sturridge, Torres e Malouda più Mata a centrocampo, con Essien e Raul Meireles a fare da schermo davanti alla difesa. Lo United si presenta con un 4-4-2 con Rooney e Welbeck in attacco, e Valencia e Young a supporto sugli esterni. Nella fase iniziale del primo tempo gli uomini di Ferguson controllano il gioco e si rendono pericolosi al 10′ con un contatto dubbio fra Cahill e Welbeck in area e al 28′ con Rooney che cerca con un gran passaggio in area  Welbeck che viene anticipato con un super intervento da parte di Ivanovic a un metro dalla porta . Passano alcuni minuti e il Chelsea va in vantaggio al primo affondo al 35′, con Sturridge che riesce ad arrivare sul fondo sulla destra, crossa teso in area andando a colpire Evans che mette la palla alle spalle di De Gea. Lo United sotto di un gol non si butta troppo giù di morale, e reagisce arrivando alla conclusione con Young e Welbeck entrambi bloccati in modo brillante da Cech.

    La prima frazione si conclude sull’1-0 e nella ripresa pronti via e il Chelsea raddoppia al 46′, Fernando Torres in versione uomo assist mette un cross al bacio dalla destra e Juan Mata al volo di sinistro piazza la palla sotto la traversa in modo imparabile per De Gea. Lo United stavolta è stordito e dopo appena 4′ al 50′ arriva addirittura il 3-0, Mata calcia una punizione dalla destra, David Luiz viene dimenticato dai difensori dello United e di testa infila De Gea per la terza volta, segnando il gol che chiude virtualmente la partita.

    Sul 3-0 il match sembra chiuso, ma lo United inizia a premere e a cercare il gol che potrebbe dare speranza, e al 57′ Evrà si avventura sulla sinistra, entra in area e Sturridge interviene in modo un po’ troppo irruento sul francese che si lascia cadere, per l’arbitro è calcio di rigore che Rooney trasforma con una botta sotto l’incrocio dei pali. Passano 10 minuti e lo United accorcia ulteriormente le distanze ancora su calcio di rigore, molto dubbio stavolta, con Sturridge che cerca nettamente il contatto con Ivanovic che ha fatto di tutto per evitare l’attaccante, ma per l’arbitro non ci sono dubbi e Rooney spiazza nuovamente Cech cambiando angolo. A questo punto il Manchester United ci crede veramente, e completa l’incredibile rimonta all’83’, quando Giggs pennella un cross in area dalla sinistra e Hernandez stacca fra Cahill e Luiz e trafigge Cech tra l’incredulità di Villa Boas e dei tifosi dei Blues. La partita termina senza troppi scossoni, con il Chelsea che esce veramente a testa bassa da questo match, consapevole di aver buttato al vento 3 punti fondamentali per la rincorsa al terzo posto del Tottenham, domani impegnato con il Liverpool nel monday night, e il Manchester ha dimostrato di essere veramente una grande squadra, non è una novità, dando un grosso segnale al City che dovrà veramente sudare tanto per vincere questo campionato.

    Video Chelsea Manchester United 3-3 highlights youtube
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  • Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Premier League, City ok. Arsenal esagerato, 7 reti al Blackburn

    Si è giocata la prima parte della ventiquattresima di campionato in Inghilterra. Oggi pomeriggio la capolista City, affiancata la settimana scorsa dai cugini dello United, era impegnata in casa contro il Fulham, orfano di bomber Zamora, passato al QPR nella finestra di mercato invernale.

    La squadra di Mancini vince agevolmente per 3-0, riprendendo la marcia dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro l’Everton. I Citizens sbloccano il risultato con Sergio Aguero su calcio di rigore appena dopo 10 minuti, Johnson è bravo a procurarsi il penalty e l’argentino non sbaglia con un preciso interno destro. Il raddoppio arriva al 30′ ancora grazie all’esterno Johnson che dal fondo riesce a crossare e Baird nel tentativo di liberare l’area la mette alle spalle del proprio portiere. Il primo tempo si chiude sul 2-0 e la ripresa si apre sotto una bufera di neve, la partita rallenta un po’ e il City amministra il vantaggio fino ad arrotondare definitavemente il conto sul 3-0 con Dzeko servito da El Kun Aguero dopo una brillante azione personale. Il City sale a 57 punti in classifica, più 3 sul Manchester United impegnato sul campo del Chelsea per il big match di giornata.

    L’Arsenal di Arsene Wenger torna a vincere dopo un periodo non molto ricco dal punto di vista dei risultati, e torna a farlo facendo le cose in grande segnando 7 reti al Blackburn. Dopo soli 2 minuti bomber Van Persie sblocca il risultato su assist di Theo Walcott, l’Arsenal controlla la partita ma subisce il pareggio del Blackburn al 32′, con una prodezza su calcio di punizione di Pedersen. Ma la reazione dei Gunners è immediata e in due minuti segnano due reti, ancora con Van Persie su ennesimo assist stagionale di Walcott e poi con il giovanissimo Chamberlain che aggira il portiere e deposita la palla in rete. Inizia il secondo tempo e l’Arsenal è a raffica, Arteta segna il 4-1 dal limite dopo una corta respinta della difesa del Blackburn, poi è Chamberlain a segnare la sua prima doppietta in Premier League, ancora grazie a Walcott che porta a spasso la difesa del Blackburn e poi serve il compagno, il 6-1 è ad opera di Van Persie per la sua Hat Trick e il 7-1 è della leggenda Thierry Henry che segna comodamente di piatto destro da pochi passi. I Gunners con questa vittoria si portano a quota 40 a 2 punti dalla zona Champions.

    Gli altri match di giornata vedono ancora il Sunderland che continua a sognare dopo l’arrivo in panchina di O’Neill, vincendo 1-0 in trasferta sul campo dello Stoke City con rete di Mc Clean. Il QPR rinforzato dagli arrivi di Zamora, Cissè e Taiwo cade nuovamente in casa, stavolta contro il Wolverhampton, diretta avversaria per la salvezza. I Rangers erano anche passati in vantaggio con la prima rete di Zamora con la nuova maglia, ma successivamente Cissè si fa cacciare dall’arbitro per una reazione dopo un fallo subito, e i Wolves prima pareggiano con Jarvis e poi firmano il sorpasso con Doyle. L’Everton dopo la vittoria di prestigio contro il Manchester City, si ferma e pareggia 1-1 sul campo del Wigan, acciuffando il pareggio con Anichebe all’83’,  il Wigan era passato in vantaggio grazie ad un autogol di Phil Neville. Le ultime due partite erano scontri salvezza, con il Norwich che batte il Bolton e si mette per ora al sicuro in classifica, e lo Swansea espugna per 2-1 il campo del WBA.

  • Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Cisse ne ha combinato un’altra delle sue. Nel match di ieri contro il Wolves l’attaccante francese è stato espulso al 34′ minuto del primo tempo dopo aver afferrato al collo un suo avversario, che poco prima lo aveva violentemente steso a terra con un infortunio al limite della censura. Con ogni probabilità la mannaia della Federazione inglese si abbatterà sul neo acquisto del Qpr, che rischia oltre 3 giornate di squalifica.

    C’è infatti un precedente abbastanza recente che ha visto coinvolto Balotelli, il quale aveva scalciato un giocatore del Totthenam durante la partita di campionato fra il suo Manchester City e la squadra di Redknapp (vinta dagli uomini di Mancini proprio grazie al rigore siglato da Supermario nei minuti finali). L’attaccante dei Citizen è stato squalificato per 4 giornate. La condanna da parte della Federazione inglese aveva suscitato un vespaio di polemiche in Inghilterra e anche in Italia, dove Mino Raiola (procuratore di Balotteli ndr) aveva denunciato di allontanare il proprio assistito dalla Premier qualora fosse giunta la squalifica.

     

    Per Cisse si trattava della seconda partita di campionato con la maglia del club londinese, dopo il suo arrivo in Inghilterra negli ultimi giorni del calciomercato di gennaio, quando l’attaccante francese lasciò la Lazio dove ormai non aveva più gli stimoli per fare bene, essendo stato privato della maglia da titolare dal proprio allenatore.

    L’espulsione è costata cara al Qpr, il quale si trovava in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Zamora nei minuti iniziali del match. Nel secondo tempo è arrivata inesorabile la rimonta degli avversari, i quali hanno espugnato il campo della squadra londinese per 2-1, sfruttando così l’inferiorità numerica dei padroni di casa.

    Nella serata sono arrivate le scuse da parte dell’ex biancoceleste, che tramite Twitter si è scusato con i propri compagni di squadra per la stupida espulsione di cui si è macchiato, “giustificandosi” di aver reagito in quel modo per via dell’intervento oltre il limite da parte del suo avversario, che avrebbe potuto rompergli una gamba.

  • Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Liverpool Manchester City 2-2, Reds in finale di Carling Cup

    Il Liverpool si qualifica alla finale di Carling Cup grazie al pareggio ottenuto ad Anfield contro il Manchester City, dopo che la gara d’andata giocata a Manchester si era conclusa 1-0 per i Reds con rete di Gerrard su rigore.

    Il City parte dal primo minuto con El Kun Aguero in panchina e con il solo Dzeko in avanti, i Citizens devono fare anche a meno di Balotelli squalificato per 4 giornate dopo il calcio alla testa rifilato a Scott Parker durante la vittoria contro il Tottenham di sabato. Mancini schiera un folto centrocampo con De Jong, Nasri, Zabaleta e Silva in appoggio all’unica punta, e dietro si vede ancora Savic al posto dello squalificato Kompany. Il Liverpool è schierato con un 4-4-2, in avanti Bellamy e Kuyt a non dare punti di riferimento, a centrocampo Adam in cabina di regia con a suo fianco capitan Gerrard e il giovane Henderson.

    La partita inizia e nelle prime battute il Manchester City come prevedibile cerca di tenere il pallino del gioco, tenendo il possesso palla ma il Liverpool si difende bene anche con 10 uomini dietro alla palla. Dopo appena 5′ la prima occasione della partita capita sui piedi di Josè Enrique, che sugli sviluppi di un rinvio sbagliato di Kolarov calcia a rete a botta sicura trovando però Hart pronto con i piedi. Poi la partita si addormenta un po’ almeno dal punto di vista delle azioni da gol fino al 31′ quando Silva serve De Jong sulla trequarti il quale calcia senza pensarci due volte e infilando la palla all’incrocio dei pali pietrificando l’incolpevole Reina. Il Liverpool non si abbatte e inizia a salire con il baricentro, e dopo appena 9′ trova il pareggio grazie ad Agger che si procura un calcio di rigore che Gerrard trasforma con freddezza.

    Steven Gerrard | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-1 e nella ripresa Mancini butta subito nella mischia Aguero al posto di Savic, sinceramente ancora molto indeciso. Ma il match si riapre ancora con il Liverpool in avanti, prima alla conclusione con Kuyt da fuori e poi con Skrtel, che in piena area di rigore riesce a trovare la palla con un tiro d’esterno ma ancora una volta Hart è superlativo e con un miracolo manda la palla in angolo. Il Manchester City regge l’urto dei Reds e trova il gol del vantaggio con Dzeko al 67′ con Dzeko, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo su cross di Kolarov segnando la rete che potrebbe valere la qualificazione. Ma il sogno per il City dura appena 7  minuti perchè il Liverpool trova il gol che vale la qualificazione con Bellamy, che dopo uno scambio in area con Glen Johnson fredda Hart da distanza ravvicinata.

    Il Liverpool si qualifica per la finale di Coppa d’Inghilterra andando ad affrontare il Cardiff City che ieri ha eliminato il Crystal Palace ai rigori, con l’occasione di mettere in casa un trofeo che manca ormai dal 2006.  Incontro sulla carta facile, ma nelle coppe e soprattutto in Inghilterra nelle partite secche non si può mai dire. Al Manchester City adesso è rimasto solo il campionato e l’Europa League, con l’occasione di concentrarsi a pieno per portare almeno un trofeo allo sceicco che tanto ha speso in questo inizio d’avventura inglese.

    Tabellino:

    Liverpool. Reina, Johnson, Skrtel, Agger, Josè Enrique, Adam, Gerrard, Henderson, Downing, Bellamy (Kelly 88′), Kuyt (Carroll91′)

    Manchester City: Hart, Richards, Lescott, Savic (Aguero 46′), Kolarov, Barry, De Jong (Johnson 78′), Zabaleta, Silva, Nasri, Dzeko

    Reti: 31′ De Jong, 40′ Gerrard, 67′ Dzeko, 74 Bellamy

  • Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Altra ‘Balotellata’, Balotelli a rischio prova tv per calcio a Parker

    Ormai Mario Balotelli ci ha abituato alle sue bravate, siano esse inerenti al suo comportamento in campo che al di fuori della sua professione. Ieri però Super Mario è tornato ad essere Bad Mario, è uscita fuori quella sua parte del carattere repressa e che ogni tanto si ripresenta.

    Mario Balotelli | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ieri pomeriggio in occasione di uno dei due big match della 22esima giornata di Premier League, Manchester City – Tottenham, partita terminata 3-2 per i Citizens grazie proprio ad un calcio di rigore decisivo trasformato proprio da Balotelli, l’attaccante della nazionale italiana, forse nervoso e frustrato per la rimonta subìta dai londinesi (da 2-0 a 2-2), a sei minuti dal termine si è reso protagonista di un brutto gesto nei confronti di Scott Parker. Nel tentativo di calciare a rete dalla distanza, il tiro di Mario viene murato dall’intervento in scivolata proprio di Parker, nello slancio l’attaccante italiano rifila intenzionalmente un calcio all’avversario colpendo con i tacchetti dei suoi scarpini il capo del giocatore del Tottenham, rimasto poi a terra per qualche minuto dolorante ma, per fortuna, ripresosi senza riportare particolari conseguenze.

    Balotelli si rende conto di averla combinata grossa e si pente andando a sincerarsi delle condizioni di Parker. Il gesto però non è piaciuto affatto al tecnico degli Spurs Harry Redknapp che nelle interviste post partita non assolve il calciatore italiano esprimendo tutto il suo disappunto:

    Non è la prima volta che Balotelli fa certe cose e sono sicuro che non sarà l’ultima. Scott è stato colpito due volte. Se la prima volta è stata accidentale, nella seconda lo colpisce alla testa causandogli un taglio. Non mi piace vedere reazioni di questo tipo e sono sorpreso che il collaboratore dell’arbitro non abbia visto nulla“.

    E la rabbia del tecnico del Tottenham aumenta ancora di più considerato che poi sarà lo stesso calciatore ex Inter a risultare decisivo per l’esito finale dell’incontro, procurandosi e trasformando il calcio di rigore al 94′ fissando il risultato sul definitivo 3-2.

    Per Balotelli, che era stato già ammonito appena entrato in campo per un fallo su Assou-Ekotto, sarebbe stato il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso. Qualcuno invoca la prova tv per sanzionare Mario, non nuovo a questo tipo di “colpi di testa”. Se si dovesse ricorrere alla prova televisiva, potrebbe rischiare una squalifica fino a 5 giornate. Mancini non ha commentato l’accaduto poichè non presentatosi in sala stampa.

    IL VIDEO

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  • Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Manchester City Tottenham spettacolo. Decide Balotelli al 94′

    Match scintillante all’Etihad Stadium fra Manchester City e Tottenham, due squadre che insieme allo United si stanno contendendo il titolo. Mancini schiera dal primo minuto Dzeko, Aguero, Silva e Nasri, con la chiara intenzione di fare la partita, mentre il Tottenham scende in campo un po’ più coperto, con un 4-4-1-1, con Defoe in avanti al posto di Adebayor che non può giocare per contratto contro la sua squadra di appartenenza, con alle sue spalle Van der Vaart.

    Balotelli esulta con Aguero | © Laurence Griffiths/Getty Images

    Il primo tempo è tutto di marca locale, con i Citizens che fanno la partita e vanno vicino al gol in due occasioni, prima al 17′ con David Silva che semina il panico sulla sinistra e mette un cross rasoterra sul quale Aguero calcia di prima intenzione andando però a colpire il compagno Dzeko. La seconda occasione capita ancora sui piedi dell’argentino, stavolta l’azione si sviluppa sulla destra con Richards che pesca il Kun in area, botta un po’ centrale e Friedel si fa trovare pronto. Nel primo tempo non succede niente di più e la ripresa inizia con un Tottenham completamente diverso e molto più propositivo, soprattutto con Bale sulla sinistra che inizia con le sue discese sulle quali Richards inizia a faticare e non poco. Siamo al 54′, quando Silva raccoglie un pallone a centrocampo, avanza palla al piede e vede l’inserimento di Nasri, lo serve con un assist geniale e il francese a tu per tu con Friedel non sbaglia sbloccando il risultato con un tiro potente e preciso. 1-0 e il City non si accontenta, il Tottenham è ancora stordito dallo svantaggio e gli uomini di Mancini raddoppiano al 58′. Corner dalla sinistra calciato da Nasri e Lescott in modo un po’ fortuito trascina nel vero senso della parola il pallone in rete, 2-0 e partita virtualmente chiusa.

    Ma gli Spurs non ci stanno e appena un minuto dopo al 59′ accorciano le distanze con Defoe, grazie a Savic che non riesce a rinviare di testa un lancio dalla difesa del Tottenham, l’attaccante della nazionale inglese riesce ad aggirare Hart e a depositare la palla in rete. A questo punto il Tottenham crede nella rimonta e inizia a spingere sull’acceleratore e al 64′ arriva il pareggio, Lennon va via sulla sinistra, arriva al vertice dell’area, vede Bale e lo serve con un passaggio all’indietro: il gallese di prima intenzione calcia un interno a girare sul palo lontano, Eurogol e Hart non può far altro che raccogliere la palla infondo alla rete. 2-2 e a questo punto sulle ali dell’entusiasmo è il Tottenham a fare la partita e a dare l’idea di poterla addirittura vincerla, al 90′ capita l’occasione per terminare l’impresa per gli Spurs, Savic commette l’ennesimo errore perdendo in modo ingenuo un pallone sulla mediana, Bale viene lanciato sul filo del fuorigioco verso la porta, appena entrato in aerea mette un cross basso per Defoe che è in leggero ritardo e ad Hart battuto mette la palla al lato, tra la disperazione dei tanti tifosi in trasferta e di Redknapp. La partita sembra ormai finita, quando Mario Balotelli entrato al posto di Dzeko si conquista con mestiere un rigore al 94′, mettendosi fra palla e difensore costringendo King a stenderlo. SuperMario si presenta dal dischetto e con freddezza batte Friedel. 3-2 e match chiuso, con il Manchester City che conquista 3 punti fondamentali, soprattutto perchè ottenuti contro una diretta concorrente. Adesso il Tottenham si trova a meno 8 dai Citizens, e vede ridimensionarsi i propri obiettivi, dovendo stare attenta a Chelsea ed Arsenal alle proprie spalle, anche se oggi avrebbe meritato almeno il pareggio.