La Champions League è diventata una ossessione e Roman Abramovic pur di riuscirci pare disposto a metter ancora una volta mano al portafogli per rinforzare il suo Chelsea. immagine dal web Dopo i 90 milioni spesi nel mercato invernale con gli acquisti di Fernando Torres e David Luiz senza però raggiungere i traguardi prefissati ha annunciato oggi che il budget per la prossima campagna acquisti sarà fissato a 100 milioni di euro. Un grosso budget che rischia di drogare gli scenari del mercato in barba alle regole del fairplay finanziario disegnate da Platini. Se sulla panchina dei Blue sembra ormai quasi sicuro l’arrivo del “Santone” Guus Hiddink, per rinforzare la squadra di parla prepotentemente di Sneijder richiesto proprio dall’olandese e del brasiliano Neymar. Indietro nella trattativa per Sanchez, il Chelsea segue con interesse anche Modric, del centravanti Gervinho ma anche Carlos Tevez.
immagine dal webPrima la maglia rossonera indossata su richiesta di Staffelli in un servizio di Striscia la Notizia quando ancora militava nelle file nerazzurre, facendo imbufalire tutti i suoi tifosi, poi gli spari in pieno centro di Milano con una scacciacani, non bastasse il caratteraccio di Mario Balotelli viene fuori anche a Manchester, e ovviamente anche in terra inglese le ‘Balotellate’ non si fanno attendere troppo. Risse fuori dai ristoranti, una lista di multe infinita, macchine distrutte, freccette lanciate sui calciatori della primavera del City e chi ne ha più ne metta. Cambierà prima o poi? L’alibi della giovane età ormai non sta più in piedi, considerando come moltissimi suoi coetanei nel mondo del calcio siano maturati più in fretta. Ormai è chiaro come Balotelli finisca ogni giorno sulle prime pagine dei giornali solo ed esclusivamente per il suo comportamento fuori dai campi di gioco. L’ultima in ordine cronologico (pubblicato dal quotidiano partenopeo Il Mattino), aveva visto Mario nel giugno 2010 immortalato in alcune foto in compagnia di due boss della camorra. L’attaccante del City era a Napoli per la consegna del premio Golden Boy, e dopo la premiazione aveva voluto visitare la città, arrivando ad essere ripreso a Scampia con due pericolosi boss napoletani (Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti). LA RISPOSTA BALOTELLI – Balotelli risponde alle accusa piombategli addosso attraverso il suo sito ufficiale, pubblicando un comunicato che cerca di fare chiarezza sull’accaduto, evitando di dare ulteriore spazio alle voci che lo vedrebbero collegato ai due boss napoletani: “Circa un anno fa sono stato invitato a Napoli per ritirare il premio Golden Boy e mi sono fermato qualche giorno in vacanza. Mi hanno fatto visitare tanti posti stupendi di Napoli, come Piazza del Plebiscito, ma io ho chiesto anche di poter visitare quelli che sono fuori dagli itinerari turistici perché sapevo, dopo aver visto il film Gomorra, che mi aveva colpito molto, che c’è anche un’altra realtà. Ho voluto vedere di persona per cercare di capire i gravi problemi della periferia di Napoli, di cui si parla. è una realtà molto diversa da quella in cui sono cresciuto e in cui vivo ora. Qualcuno preferisce girare lo sguardo e far finta di niente ma io non sono fatto così”. INFORMATIVA SEGRETA – La ricostruzione dei fatti continua, con Mario che accusa la stampa italiana, rea di aver pubblicato un’informativa dei carabinieri che in realtà doveva rimanere segreta, sollevando un polverone mediatico inutile a suo modo di vedere: “Unamattina, ho prima visitato i quartieri Spagnoli, dove ricordo di aver giocato a calcio per strada con dei bambini, poi ho attraversato il quartiere di Scampia. Dopo poco ho chiesto io stesso di venir via perché mi son reso conto che la situazione poteva essere pericolosa. Non sono a conoscenza di indagini nei miei confronti a seguito di questo episodio, né sono mai stato convocato dagli organi inquirenti. Francamente non capisco come mai un’informativa dei carabinieri basata su un ‘confidente segreto’ possa essere stata inviata ai giornali, tra l’altro con una tempistica che non ha bisogno di commenti. Solo in Italia possono succedere queste cose”.NULLA DA NASCONDERE – Super Mario chiude il comunicato stampa attaccando chi l’abbia accostato al calcio scommesse, e alla criminalità organizzata, agendo per vie legali, lesinando nel finale anche un consiglio: “Sono profondamente disgustato del fatto che una mia iniziativa in assoluta buona fede sia oggi usata contro di me in questo modo. Mi rendo conto di essere stato un ingenuo, ma accostare il mio nome ai recenti episodi di calcio scommesse è davvero troppo. Non ho nulla a che fare con le scommesse, nè tanto meno con la criminalità organizzata. Sono assolutamente tranquillo ed invito la polizia a fare tutte le indagini necessarie, perché non ho nulla da nascondere. Ho dato mandato al mio avvocato di denunciare chi invece vuole strumentalizzare il mio nome allo scopo di far credere che io sia coinvolto in qualcosa di illecito. Infine, credo che proprio in questi momenti così delicati per il calcio italiano non ci sia bisogno di ulteriore clamore e si debba piuttosto pensare a risolvere i problemi veri”. Dichiarazioni tratte da Mario Balotelli Official Web Site
E’ la fine di un’era in casa Red Devils, dopo Gary Neville, un altro dei ragazzi terribili di Sir Alex Ferguson ha deciso di abbandonare il calcio giocato, si tratta di Paul Scholes, centrocampista di grande talento del Manchester e della Nazionale di Sua Maestà. “Non sono un uomo di molte parole, ma posso onestamente dire che giocare a calcio è tutto quello che ho sempre voluto fare e che aver avuto una lunga carriera piena di successi al Manchester United è stato un grande onore. Non è stata una decisione presa alla leggera, ma sento che per me ora è il momento giusto per smettere di giocare”, queste le parole di Scholes, che ha annunciato il suo ritiro attraverso il sito ufficiale dei diavoli rossi.
Il trentaseienne centrocampista ha deciso di appendere le scarpette al chiodo dopo una gloriosissima carriera tutta alla corte del undici di Manchester, 676 presenze e 150 gol, con un palmarès da fare invidia a qualsiasi giocatore: 10 campionati inglesi, 3 coppe d’Inghilterra, 7 community shield, 3 coppa di lega, 2 Champions League e 2 coppe intercontinentali. Un giocatore dalla forte duttilità tattica e con una capacità d’inserimento che gli consentiva molto spesso di battere a rete, prova nè è il fatto che nonostante sia un centrocampista abbia realizzato oltre 100 gol con la maglia dei diavoli.
“Voglio ringraziare tutti i fans per i loro grande supporto durante tutta la mia carriera, voglio ringraziare anche tutti i giocatori con cui ho lavorato durante tutti questi anni, ma più di tutti voglio ringraziare Sir Alex per essere stato un così grande allenatore, dal giorno in cui mi sono unito al club la sua porta è sempre stata aperta”. Un rapporto speciale quello che lo lega al manager scozzese, che ha fatto del numero 18 un centrocampista completo, ottimo sia in fase di difesa sia in quella d’attacco, non a caso “ginger pride”, come lo chiamano i suoi tifosi, rimarrà nell’organico di sir Alex, come collaboratore. S’interrompe quindi una grande carriera sul prato verde ma non il rapporto con il calcio di Scholes. A quanto pare a Ferguson non rimane che il solo Giggs a ricordare di quanto è stato grande il Manchester con i suoi ragazzi terribili, da Neville e Beckham, da Scholes a Keane, passando ovviamente per Sheringam e Schmeichel. Una squadra che faceva tremare le gambe a chiunque la incontrasse e a cui solo poche avversarie sapevano tener testa. “Glory glory for United and goodbye Ginger Pride”.
Mario Balotelli torna in Nazionale, inserito nella lista dei convocati per la partita contro l’Estonia del prossimo 3 Giugno e per l’amichevole contro l’Irlanda, e ritorna a parlare da tifoso del Milan, complimentandosi con la società e con i giocatori per il traguardo dello scudetto raggiunto, ma dichiarando la sua volontà di restare al Manchester City di Mancini, soprattutto dopo la soddisfazione della vittoria in Fa Cup e la qualificazione in Champions League per la prossima stagione.
Trovano, così, conferma le parole del suo procuratore Mino Raiola, che aveva dichiarato con sicurezza che Mario per la prossima stagione sarebbe rimasto in Inghilterra, dove si trova bene, ” al duemila per cento “.
Mario Balotelli risulta essere molto simpatico all’ interno dell’ ambiente Milan, soprattutto per le sue prese di posizione da “tifoso rossonero” anche quando giocava in nerazzurro, e pare che soprattutto Adriano Galliani abbia intenzione di portarlo, prima o poi, in rossonero.
Le parole di SuperMario e di Raiola, però, sono una chiara conferma che qualsiasi discorso del genere verrà rimandato al futuro.
Nonostante ciò, però, pare che i dirigenti del City si siano infuriati ancora una volta con Balotelli, a causa del suo comportamento non esattamente impeccabile. Super Mario, infatti, subito dopo la partita contro il Bolton – ultima di Premier – è partito direttamente per l’ Italia, non partecipando alla parata organizzata fra le strade di Manchester per celebrare la squadra dopo la vittoria in Fa Cup. Inoltre, nel corso della cena di fine stagione, Mario avrebbe dovuto ricevere anche il premio come “miglior giovane dell’ anno” assegnatogli dai tifosi del City, e che invece è stato ritirato per conto di Balotelli dal compagno di squadra Richards.
Per il Manchester City, oltre all’ imbarazzo per la vicenda, anche la beffa: il giocatore non potrà essere multato perchè era stato autorizzato a ripartire subito per l’ Italia dal tecnico Roberto Mancini.
Irrompe la “mina” Raiola: Ibra, Balotelli e Hamsik
Dopo Germania, Spagna e Italia anche la Premier League chiude i battenti con gli ultimi verdetti della stagione 2010-2011: con il Manchester United laureatosi già campione d’Inghilterra, vanno in Champions League anche Chelsea e Manchester City con l’Arsenal relegato dalla squadra di Mancini a dover giocare i preliminari della massima competizione continentale. In Europa League accedono Tottenham, piazzatosi quinto in classifica ai danni del Liverpool, Stoke City in qualità di finalista di FA Cup e del retrocesso Birmingham in qualità di vincitore della Coppa di Lega inglese. Retrocedono invece in Championship, oltre al già citato Birmingham, anche Blackpool e West Ham mentre ottengono la promozione il Queens Park Rangers e il Norwich mentre la terza promossa uscirà dai playoff che disputeranno Swansea City, Cardiff City, Reading e Nottingham Forest.
Nell’ultima giornata il Manchester United spegne le speranze salvezza del Blackpool battuto all’Old Trafford per 4-2, i cugini del City espugnano Bolton con le reti di Lescott e Dzeko e concludono al secondo posto a pari merito con il Chelsea dell’esonerato Ancelotti che perde 1-0 a Liverpool con l’Everton. Pari dell’Arsenal (2-2 nel derby londinese con il Fulham), il Tottenham condanna il Birmingham alla retrocessione con il 2-1 ottenuto per effetto della doppietta di Pavlyuchenko mentre resta senza coppe il Liverpool che va ko a Birmingham con l’Aston Villa. Infine chiudono il 3-3 tra Newcastle e West Bromwich, l’1-0 del Wigan a Stoke-on-Trent, il 3-2 del Blackburn a Wolverhampton e il 3-0 del Sunderland in casa del West Ham. Il titolo di capocannoniere va a Dimitar Berbatov del Manchester United con 21 centri.
Risultati e marcatori 38 Giornata Premier League
ASTON VILLA – LIVERPOOL 1-0
33′ Downing BOLTON – MANCHESTER CITY 0-2
43′ Lescott, 63′ Dzeko EVERTON – CHELSEA 1-0
76′ Beckford FULHAM – ARSENAL 2-2
26′ Sidwell (F), 29′ Van Persie (A), 58′ Zamora (F), 90′ Walcott (A) MANCHESTER UNITED – BLACKPOOL 4-2
21′ Park (M), 40′ Adam (B), 58′ Fletcher (B), 64′ Anderson (M), 75′ aut Evatt (B), 82′ Owen (M) NEWCASTLE – WEST BROMWICH 3-3
16′ Taylor (N), 39′ Lovenkrands (N), 48′ aut Olsson (N), 63′ Tchoyi (W), 72′ Tchoyi (W), 91′ Tchoyi (W) STOKE CITY – WIGAN 0-1
79′ Rodallega TOTTENHAM – BIRMINGHAM 2-1
50′ Pavlyuchenko (T), 80′ Gardner (B), 93′ Pavlyuchenko (T) WEST HAM – SUNDERLAND 0-3
17′ Zenden, 52′ Sessegnon, 94′ Riveros WOLVERHAMPTON – BLACKBURN 2-3
22′ Roberts (B), 38′ Emerton (B), 45′ Hoilett (B), 74′ O’Hara (W), 88′ Hunt (W)
In molti lo avevano preventivato già da qualche tempo, lui sperava ancora di convincere Abramovic ma da questa sera Carlo Ancelotti non è più il tecnico del Chelsea. A darne l’annuncio ufficiale è la stessa società con un comunicato:
“Il Chelsea Football Club, conferma che le strade del club e di Carlo Ancelotti si sono divise. La proprietà ed il consiglio d’amministrazione ringraziano Carlo per il suo contributo e le sue vittorie che comprendono il primo ‘Double’ della storia del Chelsea. I risultati di questa stagione, sono stati al di sotto delle aspettative ed il club ritiene che questo sia il momento giusto per cambiare. Carlo sarà sempre il benvenuto allo Stamford Bridge, dove gli verrà riservata l’accoglienza che il suo posto all’interno della storia del club merita. Ora concentreremo i nostri sforzi sulla scelta del nuovo manager e non ci saranno ulteriori commenti sulla decisione odierna”
Il nuovo tecnico dei Blue potrebbe esser Guus Hiddink che proprio questa mattina aveva confessato il suo lavoro continuato nei Blue anche dopo l’abbandono della panchina con il ruolo di consulente.
Per Carlo Ancelotti si potrebbero riaprire le porte per un ritorno in Italia con la Roma a nutrire ancora qualche speranza ma come lui stesso ha confessato potrebbe scegliere ancora l’Inghilterra dove l’Arsenal vorrebbe offrirgli la panchina per cercare di togliersi l’etichetta di belli ma senza vittorie cercando di convincere i tanti giocatori desiderosi di nuove sfide.
Nonostante la vittoria della Premier e la finalissima di Champions da giocare contro il Barca il 28 Maggio, Sir Alex Ferguson pare intenzionato a rinforzare ulteriormente la squadra con “almeno tre acquisti che rafforzino la qualità complessiva della rosa”.
In particolare, tale necessità è connessa al fatto che Gary Neville si è ritirato, Giggs ePaul Scholes lo faranno a breve, Van Der Saar a fine stagione: saranno “perdite” di grandissimo peso dato che tutti questi calciatori formano l’ossatura dei Red Devils da anni, anche se per sostituirli in rosa il Manchester dispone di validi elementi.
Uno dei tre acquisti per colmare i “buchi” potrebbe essere Wesley Snejider che piace da sempre al tecnico dello United, anche se l’intento dell’olandese dovrebbe essere quello di restare in nerazzurro.
Carlos Tevez corona una stagione da protagonista segnando una doppietta nel tre a zero con cui il Manchester City ha superato lo Stoke City scalzando l’Arsenal dal terzo posto guadagnandosi cosi l’accesso diretto alla Champions League. I Citizens, dopo aver vinto l’FACup fanno il loro dovere nel recupero della giornata di campionato, nonostante l’ennesima diatriba tra Mancini e Balotelli e le numerose indiscrezioni di mercato.
L’argentino, però, oltre a non esser sicuro del suo futuro club dovrà digerire un boccone amarissimo, Batista infatti ha deciso da escluderlo dai convocati per la prossima Coppa America preferendogli Higuain “Ora il mio nove è Lionel Messi. E poi c’è Gonzalo Higuain, che mi consente varianti per tale posizione. Per questo, quando sono stato in Europa, non ho contattato Tevez”
Tevez dunque non potrà difendere i colori dell’Argentina nella prossima Coppa America giocata pergiunta davanti ai propri tifosi ma sicuramente anche quest’ultimi resteranno delusi, l’Apache infatti è uno dei giocatori preferiti dal popolo argentino.
Vincere aiuta a vincere è il motto in casa Manchester City, trasmesso dal tecnico italiano Roberto Mancini, dopo la levata al cielo del primo trofeo stagionale, vincendo contro lo Stoke City a Wembley e conquistando la tanto desiderata F.A. Cup. Poco tempo per festeggiare per i Citizens, è questo l’ordine di scuderia imposto ai giocatori, in vista delle prossime due partite di Premier League che potrebbero consegnare in caso di 2 vittorie e 6 punti il terzo posto in classifica alla banda Mancini, svalcando i Gunners di Wenger e evitando in questo modo i preliminari di Champions League, entrando nell’Europa che conta direttamente dalla porta principale.
Clima disteso e tutti contenti e felici? Niente affatto perché a rovinare tutto (quasi fosse una novità), ci pensa Mario Balotelli. Secondo quanto riporta il tabloid britannico Mirror Sports, tra Bad Mario e Mancini ci sarebbe stata una lunga discussione sul campo di allenamento. Tutto nato dall’insistenza di Balotelli di volersi allenare con i compagni nonostante il tecnico italiano gli avesse ordinato di continuare a fare fisioterapia per risolvere il problema accusato al ginocchio. Passano soli cinque minuti e Super Mario si ripresenta sul campo per allenarsi, facendo andare su tutte le furie Roberto Mancini. La discussione diventa una lite, e tra i due volano parole grosse, a tal punto che per sedare gli animi è necessario l’intervento di Fausto Salsano vice di Mancini. Trascinato via a forza, il giovane talento italiano molto nervoso per l’accadatuo ha continuato a lanciare occhiatacce al suo tecnico.
Un’altra balotellata, che dimostra come la volontà di cambiare del giocatore sia soltanto fittizia, anche perché solo qualche giorno fa lo stesso giocatore aveva speso splendide parole per il suo tecnico, definendolo speciale, e chiarendo come per diventare un grande giocatore avrebbe dovuto ascoltarlo di più.
Wayne Rooney è il simbolo del Manchester United e dopo qualche incomprensione con Ferguson dovuta sopratutto alla vita privata si è ripreso gli oneri e gli onori di trascinarli allo scudetto. Ieri è arrivata la matematica certezza e Rooney decide di festeggiare il 18° titolo in modo originale, depilandosi il petto e lasciando solo il numero 18.