Se qualcuno avesse detto a Mancini che avrebbe vinto il derby di Manchester per 6-1 probabilmente avrebbe spostato il suo ciuffo alla solita maniera e avrebbe risposto elegantemente “Are you kidding me??” . Oggi pomeriggio, in un Old Trafford gremito fino all’ultimo posto, è andata in scena la partita perfetta per quanto riguarda il City, concentrazione, determinazione e sangue freddo davanti alla porta. Lo United sicuramente si aspettava una partita difficile, sia dal punto di vista dei nervi sia dal punto di vista del gioco, ma non certo questo City, organizzato da Mancini al millimetro, tatticamente perfetto e spietato negli ultimi sedici metri.
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Balotelli “fuochi d’artificio” all’Old Trafford. Il City demolisce Io United 6-1
Lo United è sceso in campo con un 4-4-1-1, Sir Alex Ferguson schiera Welbeck in avanti, preferito al Chicharito Hernandez, e Rooney a suo supporto. Sugli esterni Young e Nani e centrali di centrocampo Anderson e Fletcher. La difesa invece è composta da Evrà, Ferdinand, Evans e Smalling. Mancini invece schiera i suoi con 4-2-3-1, Hart fra i pali, Clichy, Lescott, Kompany e Richards in difesa, Barry e Yaya Tourè sulla mediana e Balotelli, Silva e Milner a supporto del Kun Aguero. I primi 10′ di match sono di studio, anche se il Manchester UTD ha la supremazia territoriale con il 70% di possesso palla e facendosi vedere con qualche accelerazione di Young sulla sinistra ma quasi sempre ben controllate da Richards, autore di una grande prova sulla detra. Dopo l’impaccio iniziale il City inizia a carburare e a macinare gioco, soprattutto con il gioiellino Silva che si trova in ogni zona del campo e quelli dello UTD faticano e non poco a stargli dietro. Siamo al 21′, quando Silva lavora un pallone sulla trequarti avversaria, avanza e vede Milner scattare sulla propria sinistra, lo spagnolo lo serve e Milner mette una palla in area per Mario Balotelli che un preciso piattone rasoterra infila la palla nell’angolino basso, gran goal e la maglia sotto quella da gioco recita “WHY ALWAYS ME?”. Con il vantaggio il City prende sempre più confidenza con il Match, diventando padrone del centrocampo, con Yaya Tourè e Barry che schiacciano Anderson e Fletcher, e alzando tanto il baricentro e trovando molta più profondità. Lo UTD, ancora scosso dallo svantaggio prova qualche sortita offensiva prima con Anderson poi con Rooney, ma sono solo tentativi dalla distanza, che Hart riesce a contenere con facilità. Il primo tempo scorre senza troppi scossoni, condito solo dall’ammonizione di capitan Kompany.Roberto Mancini | ©Andrew Yates/Getty Images Inizia il secondo tempo, e pronti via, Silva manda in porta Balotelli che viene steso da Evans appena prima del limite dell’area e conseguente cartellino rosso per il centrale dello UTD. Ferguson riorganizza i suoi velocemente abbassando Rooney ‘in mezzo al campo, spostando Smalling al centro della difesa e Fletcher largo a destra. Il City ora ha la consapevolezza di poter chiudere il match, e dopo una breve pressione dello UTD che scaturisce solo due corner, trova il raddoppio, ancora con Balotelli sulla solita asse della prima rete Silva-Milner. 0-2 e i tifosi del Citizens sono in delirio. Corre il 60′, e il City è padrone assoluto del campo, forte del vantaggio e della superiorità numerica, che ha influenzato molto la partita. Al 64′ Ferguson corre ai ripari, inserendo Jones ed Hernandez per Anderson e Nani, entrambi impalpabili. I cambi dello scozzese non pagano, e al 68′ arriva il 3-0, stavolta è Aguero a insaccare su un’azione simile alla seconda rete di Balotelli, Milner infila nel corridoio per Richards che crossa basso per Aguero che infila De Gea di prima intenzione. Girandola di sostituzioni per il City, Dzeko entra per Balotelli e Nasri per Aguero. Manchester City ancora pericoloso con Dzeko imbeccato dal solito Silva, che calcia sui piedi di De Gea, e all’80’ arriva il gol della bandiera per lo United, con un Eurogol di Fletcher che piazza la palla all’incrocio dei pali dal limite. A questo punto il pubblico e i giocatori dei Red Devils iniziano a credere in un’icredibile rimonta, ma all’88’ arriva il 4-1, con il bosniaco Dzeko su asssit di Lescott sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Mancini non sta nella pelle, non crede ai suoi occhi, ma è tutto vero, 4 reti all’Old Trafford, ma non è tutto. C’è ancora spazio per il City, e con uno UTD tutto sbilanciato in avanti, è Silva a siglare il 5-1, che su assist di Dzeko mette la palla tra le gambe di De Gea in uscita. 3′ di recupero e il City è spietato, Silva lancia in modo splendido al volo Dzeko, e il bomber insacca di sinistro. Triplice fischio, finisce l’incubo per lo UTD e inizia il sogno per i Citizens, ora a più 5 sui cugini e pronti per i festeggiamenti dopo l’impresa. MAN OF THE MATCH: SILVA. Lo spagnolo corre per due, gioca un’infinità di palloni ed è una rarità vederlo sbagliare. Partecipa al primo e al secondo gol, serve l’assist per il quarto e per il sesto e segna il 5-1. Cosa chiedere di più? E’ un talento puro e questa stagione sta trascinando più di chiunque altro il City in cima alla classifica. Chapeau. Manchester United: De Gea, Evra, Ferdinand, Evans, Smalling, Fletcher, Anderson (66? Jones), Nani (66? Hernandez), Young, Rooney, Welbeck. A disposizione: Lindegaard, Park, Hernandez, Berbatov, Fabio, Valencia. All: Ferguson Manchester City: Hart, Richards, Kompany, Lescott, Clichy, Barry, Toure, Milner (89? Kolarov), Silva, Aguero (75? Nasri), Balotelli (70? Dzeko). A disposizione: Pantilimon, Kolo Toure, Zabaleta, Kolarov, De Jong. All: Mancini Arbitro: Clattenburg Ammoniti: Balotelli (MC), Kompany (MC), Anderson (MU), Evra (MU), Smalling (MU), Fletcher (MU) Espulso: Evans (MU)Balotelli esulta con Aguero | ©Laurence Griffiths/Getty Images -
Manchester United-Manchester City, probabili formazioni
Oggi pomeriggio all’Old Trafford andrà in scena la “Partita”. Non solo per l’orgoglio della supremazia cittadina, ma anche perchè Red Devils e Citizens si stanno contendendo il primo posto in classifica, con il Chelsea in agguato al terzo posto. Il City è sulle ali dell’entusiasmo, reduce dalla prima vittoria in Champions League e forte del primato in classifica, e domani avrà il vero esame di maturità, trovandosi a fronteggiare lo United, rivale di sempre.
Sir Alex Ferguson e Mancini sembrano aver già scelto l’undici che scenderà in campo per il derby. I padroni di casa dello United si presenteranno con un 4-4-2, con David De Gea tra i pali, che sta prendendo sempre più confidenza con la nuova maglia dopo le papere di inizio stagione, la linea difensiva sarà composta da Smalling, Rio Ferdinand, Vidic e Evra. Nel mezzo del campo probabile l’utilizzo della coppia centrale Anderson-Fletcher, a destra Nani e a sinistra Young e in avanti Wayne Rooney rivitalizzato dalla doppietta in Champions e Hernandez. Il Mancio, opterà per il solito 4-2-3-1, con Hart in porta, Richards a destra, coppia centrale Lescott e capitan Kompany e Clichy sulla sinistra. Yaya Toure e Barry davanti alla difesa a supporto di Aguero-Nasri-Silva, in avanti Dzeko, che dovrà riscattare l’opaca prova fornita in Champions, soprattutto sotto porta. In questa stagione le due squadre si sono già affrontate, ad agosto in Community Shield, con i Red Devils vincenti dopo un’incredibile rimonta, da 2-0 a 2-3, con doppietta decisiva di Nani. Sicuramente il City avrà imparato la lezione, ma di fronte ai 75.000 dell’Old Trafford domani servirà una partita perfetta, soprattutto dal punto di vista della concentrazione e della personalità. Calciatori da seguire nel derby. Sicuramente Rooney per lo United, che vorrà riscattare la figuraccia in nazionale, dopo l’espulsione e la squalifica di tre giornate che gli costeranno il primo girone agli europei e per il City sarà David Silva, che sta esprimendo un gran gioco e sta mettendo in mostra tutto il suo talento, con assist decisivi e risultando spesso imprendibile per gli avversari.Ferguson e Mancini | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images -
Premier League, il City del Mancio vola in testa
Nonostante le molteplici assenze – Aguero per infortunio e Dzeko, Kolarov, Nasri e Silva per turnover in vista della gara di Champions con il Villarreal – il Manchester City di Mancini continua la sua corsa in Premier League macinando la settima vittoria in 8 partite disputate (solo il Fulham, al momento, è riuscito a bloccare sul pareggio i Citizens).
Ad affondare l’Aston Villa ci pensano Balotelli, Johnson, Kompany e Milner che permettono così alla squadra del Mancio di essere quella più prolifica dell’intera Premier League con 27 reti all’attivo e lasciandosi dietro, con i 22 punti in classifica, i cugini dello United che ha impattato a Liverpool per 1-1 nel match di cartello dell’ottava giornata del campionato inglese, i Reds assaporano il colpaccio andando in vantaggio con un gol del capitano Gerrard ma a 10 dal termine ci ha pensato il messicano Hernandez ad evitare il ko ai Red Devils. Con il 3-1 impartito all’Everton, il Chelsea di Villas Boas si conferma terza forza del campionato seguendo da vicino i due club di Manchester. Di sturridge, Terry e Ramires le reti dei Blues. Pari pirotecnico tra Newcastle e Tottenham, londinesi in vantaggio per due volte con Van der Vaart e Defoe e per due volte riacciuffati dalle reti di Ba e Ameobi. Boccata d’ossigeno per l’Arsenal che riesce ad avere la meglio, soltanto nel finale, sul Sunderland, Van Persie fa 1-0 dopo pochi secondi, il pareggio è opera dell’ex Sebastian Larsson, poi è lo stesso attaccante olandese a punire i Black Cats. Per la squadra di Wenger, che nella scorsa giornata aveva dovuto ingoiare un altro boccone amaro per la sconfitta nel derby con il Tottenham dopo l’umiliante 8-2 impartito dal Manchester United ad inizio stagione, tre punti che portano i Gunners a centro classifica. Infine, nella gara tra due neopromosse, bella vittoria del Norwich allo Swansea, si risolleva dopo le 4 sconfitte consecutive il Bolton a Wigan, 2-0 per Stoke City e West Bromwich rispettivamente a Fulham e Wolverhampton, pari invece tra Queens Park Rangers e il fanalino di coda Blackburn. Risultati e marcatori 8 Giornata Premier League 2011-2012 ARSENAL – SUNDERLAND 2-1 1′ Van Persie (A), 31′ Larsson (S), 82′ Van Persie (A) CHELSEA – EVERTON 3-1 31′ Sturridge (C), 46′ Terry (C), 61′ Ramires (C), 81′ Velios (E) LIVERPOOL – MANCHESTER UNITED 1-1 68′ Gerrard (L), 81′ Hernandez (M) MANCHESTER CITY – ASTON VILLA 4-1 28′ Balotelli (M), 47′ Johnson (M), 52′ Kompany (M), 65′ Warnock (A), 71 Milner (M) NEWCASTLE – TOTTENHAM 2-2 40′ Van der Vaart (T), 48? Ba (N), 68? Defoe (T), 86? Ameobi (N) NORWICH – SWANSEA 3-1 1′ Pilkington (N), 10′ Martin (N), 12′ Graham (S), 63′ Pilkington (N) QUEENS PARK RANGERS – BLACKBURN 1-1 16′ Helguson (Q), 24′ Samba (B) STOKE CITY – FULHAM 2-0 80′ Walters, 87′ Delap WEST BROMWICH – WOLVERHAMPTON 2-0 8′ Brunt, 75′ Odemwingie WIGAN – BOLTON 1-3 4′ Reo-Coker (B), 40′ Diame (W), 48′ N’Gog (B), 92′ Eagles (B)Mario Balotelli | © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images CLASSIFICA
Pos Squadra Pt G 1. MANCHESTER CITY 22 8 2. MANCHESTER UNITED 20 8 3. CHELSEA 19 8 4. NEWCASTLE 16 8 5. LIVERPOOL 14 8 6. TOTTENHAM 13 7 7. STOKE CITY 12 8 8. ASTON VILLA 11 8 9. NORWICH 11 8 10. ARSENAL 10 8 11. QUEENS PARK RANGERS 9 8 12. WEST BROMWICH 8 8 13. SWANSEA 8 8 14. FULHAM 7 8 15. EVERTON 7 7 16. WOLVERHAMPTON 7 8 17. SUNDERLAND 6 8 18. BOLTON 6 8 19. WIGAN 5 8 20. BLACKBURN 5 8 -
Scommesse, arrestati il padre e lo zio di Wayne Rooney
In molti sostengono che il giro di scommesse intorno agli sport in genere e al calcio in particolare nel giro di pochi anni ne distrugeranno la credibilità. Il nostro campionato dopo essersi in qualche modo messa alle spalle la catastrofe di Calciopoli questa estate ha dovuto far i conti con lo scandalo scommesse, in parte ridimenzionato ma che ha comunque coinvolto club di serie A come l’Atalanta e il suo capitano Cristian Doni e blasonati ex giocatori come Beppe Signori.
Lo scandalo scommesse però non è una piega solo italiana è di oggi infatti la notizia di 9 arresti in Inghilterra per scommesse legate alla Premier League e ai campionati minori. Non ci sono coinvolgimenti diretti delle star del calcio inglese ma a far notizia è l’arresto del padre e dello zio di Wayne Rooney entrambi coinvolti in questa presunta rete. La notizia diffusa in pochissimo tempo da tutti i più importanti quotiani europei racconta di un monitoraggio eseguito dalle polizie di Merseyside e di Glasgow. Le indagini partirono a seguito di un flusso anomalo di scommesse per l’espulsione centrocampista Steve Jennings del Motherwell nella partita di Scottish Premier League contro Hearts del 14 dicembre 2010. Lo stesso Jennigs è stato arrestato e considerato uno degli elementi di spicco del nuovo scandalo scommesse.Wayne Rooney © Carl De Souza/Getty Images -
Diritti tv, da Karen Murphy scacco matto a Sky
Il maschilista mondo del calcio rischia di esser messo in crisi da Karen Murphy la coraggiosa proprietaria del Red White & Blu Pub un locale di Portsmouth dal quale venivano trasmesse le partite della Premier League utilizzando schede e codifiche di gestori esteri.
La Murphy dopo aver ricevuto una salatissima multa per aver trasmesso una parita del campionato inglese usufruendo di un decoder ed una scheda greca più economici rispetto ai tariffari britannici imposti da Sky e Espn ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea che oggi le ha dato ragione emettendo tale verdetto
“Una normativa nazionale che vieti l’importazione, la vendita o l’utilizzazione di schede di decodificazione straniere è contraria alla libera prestazione dei servizi e non può essere giustificata né con riguardo all’obiettivo della tutela dei diritti di proprietà intellettuale, né dall’obiettivo di incoraggiare l’affluenza del pubblico negli stadi. I privati quindi hanno diritto a utilizzare le loro schede ovunque nei 27 paesi”.
Una sentenza che farà giurisprudenza liberalizzando ulteriomente i mercati e stravolgendo gli scenari di ogni paese facendo partire ipoteticamente una caccia all’offerta migliore in barba alle esclusive di Sky e Mediaset Premium nel nostro paese.
Karen Murphy vince la guerra dei diritti tv ©Getty Images La vittoria di Karen Murphy ©Getty Images Scacco a Sky di Karen Murphy ©Getty Images -
Pajtim Kasami, l’ex Palermo sbaglia il rigore e viene multato
Prima la Lazio e poi il Palermo hanno cercato di far esplodere il talento di Pajtim Kasami jolly di centrocampo classe ’92 che da molti viene considerato un potenziale fuoriclasse. Nonostante la predilezione di Delio Rossi a lavorare con i giovani Kasami non è riuscito a sfondare e questa estate è volato in Inghilterra per provare l’avventura nel Fulham.
L’avvio di stagione è però stato altalente e forse per l’eccessiva voglia di mettersi in mostra Kasami adesso si troverà a pagare una multa di 500 sterline per aver deciso senza autorizzazione di calciare un rigore sbagliandolo nel match di Carling Cup contro il Chelsea. L’episodio avvenuto lo scorso 21 settembre è uscita fuori soltanto oggi attraverso le pagine del The Sun. Il tabloid d’Oltremanica ha infatti svelato che il giocatore designato era Orlando Sa. Di seguito l’errore dal dischetto su video Youtube [jwplayer config=”15s” mediaid=”99026″]Pajtim Kasami ©Ian Kington/Getty Images -
Tevez si rifiuta di giocare, è rottura con Mancini. Inter in agguato
Il City di Roberto Mancini ieri ha subito quelle che possono essere definite “serate storte”, una sonora sconfitta contro il Bayern Monaco, con un netto 2-0, che lo rilega in terza posizione nella classifica del girone del Napoli, e con il caso Tevez. L’Argentino, infatti, ieri sera si sarebbe rifiutato di entrare in campo nel match contro i tedeschi e per questo, i già tesi rapporti con il mister Mancini, sarebebro giunti ormai al capolinea con il tecnico Jesino che avrebbe messo Tevez ormai “fuori squadra”.
Ecco, dunque, che le voci di mercato ricominciano a rincorrersi, ipotizzando un suo possibile approdo all’Inter di Moratti, che per tutta l’estate l’aveva inseguito, anche sull’onda delle sue dichiarazioni che lasciavano intendere la sua volontà di lasciare il Manchester City. La società, dopo l’episodio di ieri sera, infatti, pur di venderlo potrebbe abbassare le richieste economiche che, fino a quest’estate, erano esorbitanti, intorno ai 45 milioni di euro. Naturalmente, ora le strategie di mercato dovranno essere discusse con il nuovo tecnico, Ranieri, per non ripercorrere le incomprensioni del passato fra tecnici e presidenza sulle questioni di mercato.© Michael Regan/Getty Images -
Balotelli gol e abbraccio con Mancini. Foto e Video
SuperMario Balotelli sblocca il Manchester City segnando il suo secondo gol consecutivo e questa volta decide anche di festeggiare. L’ex nerazzurro è entrato al 15′ della ripresa del match tra l’undici di Mancini e all’Everton al posto di un abulico Dzeko e dopo appen 8′ sfrutta al meglio un assist di Aguero per sbloccare la partita e correre ad abbracciare il tecnico che più di ogni altro ha creduto nelle sue qualità
Abbraccio tra Mancini e Balotelli MArio Balotelli Il match per la cronca si è concluso sul due a zero facendo ritornare i Citizens alla vittoria dopo il mezzo falso contro il Fulham.
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Mancini “piange” per arrivare a De Rossi
Le parole di Roberto Mancini ieri hanno destato stupore ed ilarità tra gli sportivi ma crediamo che anche molti dei suoi colleghi si siano lasciati andare ad un sorriso. Il Mancio nonostante una campagna acquisti faraonica e un presidente pronto ad aprire i cordoni della borsa ad ogni occasione ha dato la colpa per il primo stop, un pari contro il Fulham in rimonta, alla mancanza di centrocampisti di ruolo.
I Citizens in questo momento hanno De Jong e Milner infortunati e l’ultimo arrivato Hargreaves ancora senza ritmo partita. Ma dietro lo sfogo dell’ex tecnico nerazzurro stando alle indiscrezioni dei tabloid inglesi ci sarebbe la voglia di convincere lo sceicco Mansour a far l’ultimo affondo su Daniele De Rossi.
Capitan futuro vive una situzione diversa da quella di Montolivo ma è pur sempre in scadenza e nonostante un grande feeling con Luis Enrique si stenta a trovare l’accordo per il rinnovo. La Roma ovviamente non può spingersi fino ai 9 milioni di euro annui offerti dal club inglese ma fa fede sulla volontà del giocatori di non lasciare i colori giallorossi. Il Mancio ci spera e nonostante il contatto in scadenza c’è la volontà di far una grossa offerta alla Roma