Torna a “casa”, seppur per poco, Thierry Henry. L’attaccante francese 34enne, che ha scritto ampie pagine della storia dell’Arsenal che proprio con lui ha vissuto il periodo d’oro, giocherà con i Gunners per i prossimi due mesi. Ad annunciarlo è stato il manager del club londinese Arsene Wenger nella conferenza stampa alla vigilia del derby contro il Queens Park Rangers, gara valida per la 19esima giornata di Premier League:
“Per due mesi sarà sicuramente con noi, anche se mancano ancora i dettagli riguardanti la sua assicurazione“.
L’ex nazionale francese di proprietà dei New York Red Bulls si stava allenando già da alcune settimane con il suo vecchio club per tenersi in forma poichè il campionato di calcio statunitense, la Major League Soccer, comincia a marzo e finisce a novembre.
La necessitàdell’Arsenal era quella di reperire un rinforzo in attacco a costo zero senza un esborso importante vista l’assenza, per il mese di gennaio e i primi giorni di febbraio, di Gervinho e Marouane Chamakh impegnati con le loro rispettive nazionali, la Costa d’Avorio e il Marocco, in Coppa d’Africa. Niente di meglio del “vecchio” capitano Titì, soprannome di Henry, come spiega Wenger:
“Thierry ha un talento eccezionale ed è una persona molto intelligente conosce il club e può aiutare i compagni, dentro e fuori dal campo“.
Otto lunghe stagioni all’Arsenal, 226 reti in 369 presenze che lo hanno consacrato come il miglior marcatore della storia dei Gunners (due volte Scarpa d’Oro e 4 volte miglior marcatore del campionato inglese) divenendo così l’idolo dei “Gooners”, Henry ha contribuito a portare in bacheca 2 Premier League, 3 FA Cup, 2 Community Shield e a sfiorare nella stagione 2005-2006 la vittoria della Champions League quando il sogno di Titì e compagni andò ad infrangersi contro il Barcellona nella finale disputata allo Stade de France che riuscì a capovolgere il risultato nell’ultimo quarto d’ora di gioco rendendo inutile il vantaggio iniziale londinese di Campbell.
Un’ultima stagione a Londra prima di trasferirsi proprio ai catalani nel 2007-2008 dove vinse tutto quello che c’era da vincere con il Barça prima di provare la nuova avventura negli States nelle fila dei New York Red Bulls dove vi si è traferito nell’estate del 2010.
Ora la seconda avventura in maglia biancorossa, anche se solo per due mesi Henry cercherà di dare il suo apporto alla causa e far risalire la squadra in classifica (attualmente quinta in Premier League) in un campionato iniziato malissimo ma che Wenger, grazie alla sua esperienza, ha saputo raddrizzare prima che prendesse una brutta piega. L’attaccante potrà giocare in Champions League, un avversario in più per il Milan che negli ottavi di finale si scontrerà proprio contro i londinesi.
Oggi pomeriggio è andata in scena la consueta giornata di campionato natalizia in Premier League. Nell’anticipo all’ora del lunch, il derby di West London, fra Chelsea e Fulham, finisce 1-1. Oggi Villas-Boas ha dato spazio a Fernando Torres e a Lampard dal primo minuto, sperando nella voglia di mettersi in mostra da parte dei due giocatori, ma il Chelsea non ha certo giocato la miglior partita della stagione, creando poco e calciando raramente in porta.
Nel primo tempo i pericoli da parte dei Blues arrivano da conclusioni di Sturridge, a lato, e Fernando Torres che spara in bocca al portiere, e il Fulham si fa vedere con una conclusione da fuori di Dempsey. Nel secondo tempo arriva il vantaggio del Chelsea con Juan Mata bravo a calciare nell’angolino un pallone lavorato da Torres al limite dell’area, ma i Blues non fanno in tempo a festeggiare che subiscono il pareggio del Fulham con Dempsey. La palla della vittoria capita sui piedi di Malouda, subentrato a Lampard, che però spreca da pochi metri dalla porta con un colpo di tacco. Pareggio che serve a poco al Chelsea che non è riuscito a ridurre le distanze dalla prima in classifica, visto che la capolista City oggi pomeriggio ha pareggiato sul campo del WBA per 0-0, con una prova incolore non è riuscita a scardinare la difesa del West Bromwich che raccoglie un punto d’oro.
Chi invece approfitta del passo fasso del Manchester City è lo United, che vincendo in casa per 5-0 contro il Wigan aggancia i Citizens in vetta alla classifica. Match quello di oggi da subito in discesa per i Red Devils, che sbloccano il risultato dopo appena 8′ con Park, poi la superstar di giornata è il bulgaro Berbatov autore di una tripletta e finalmente schiodato dalla panchina, mentre l’altro gol è di Valencia.
Il Liverpool non smentisce la sua stagione contraddistinta dal segno X in schedina, pareggiando 1-1 in casa con il fanalino di coda Blackburn, andando addirittura in svantaggio a causa di un autogol di Adams, i Reds trovano il pareggio con una rete di Maxi.
Finisce in parità il big match tra Tottenham e Chelsea che chiude la diciassettesima giornata. Dopo gli ultimi giorni di passione in casa Chelsea, per quanto riguarda il caso Terry per le accuse di razzismo contro Ferdinand del QPR e il tormentone che ha preso intere pagine di giornali in Inghilterra per quanto riguarda l’utilizzo di Lampard da parte di Villas-Boas, arriva un punto che non smuove molto la classifica ma che manda le due squadre a festeggiare il Natale rispettivamente al terzo e al quarto posto. Il Tottenham si presenta carico all’incontro dopo l’ottimo rendimento in campionato degli ultimi due mesi, e Redknapp schiera un 4-4-1-1 con Adebayor unica punta supportato da Van Der Vaart, Bale sulla sinistra e Modric a orchestrare la manovra. Il Chelsea è invece messo in campo con il consueto 4-3-3, con Drogba al centro dell’attacco e sugli esterni Mata e Sturridge, a centrocampo Mikel, Meireles e Ramires con Lampard ancora una volta in panchina.
Il secondo tempo è giocato come il primo a ritmi elevati con entrambe le squadre che vogliono cogliere la vittoria, per il Chelsea va prima vicino al gol Drogba e ancora con Sturridge, anche se l’occasione più clamorosa capita sui piedi di Ramires che a tu per tu con Friedel si fa chiudere lo specchio. Anche il Tottenham ci prova senza successo con Gallas e Sandro, e Adebayor al 92′ ha l’occasione di segnare il gol vittoria, ma il suo piatto destro a Cech battuto è salvato sulla linea da un grande John Terry. La partita termina con un punto per uno, il Tottenham rimane terzo ancora con una partita da recuperare e quindi vincendo il recupero contro l’Everton sarebbe virtualmente a -4 dallo United e il Chelsea si piazza quarto in solitaria staccando l’Arsenal a -1.
Tabellino.
Tottenham. Friedel, Walker, Gallas, Assou Ekotto, Sandro, Van der Vaart (Pavlyuchenko), Parker, Modric, Bale, Adebayor.
Si è giocata la la giornata prenatalizia di Premier Leauge , con le due di Manchester che continuano a volare in cima alla classifica. La squadra di Mancini vince per 3-0 all’Etihad Stadium contro lo Stoke City, con doppietta di Aguero e gol di Johnson. I Citizens sbloccano il risultato al 29′ con El Kun Aguero in sospetta posizione di fuorigioco su assist di Yaya Toure e dopo appena sette minuti raddoppiano con un gran gol di Johnson, che dai 25 metri scaglia un sinistro imparabile all’angolino. Il primo tempo finisce sul 2-0 e la partita è praticamente già chiusa, anche se Aguero trova il tempo al 54′ di segnare la sua doppietta personale su assist di Nasri. Tutto troppo facile per il City contro uno Stoke che non ha opposto la minima resistenza, e soprattutto si lascia a due punti dietro il Manchester United che in trasferta nel West-End di Londra vince per 5-0 contro il Fulham. I Red Devils dopo l’eliminazione in Champions stanno buttando tutto ovviamente sul campionato e i risultati si vedono e al Craven Cottage è una pioggia di reti e ben cinque marcatori diversi.
A sbloccare il risultato è Welbeck che gira di sinistro un perfetto assist di Nani, lo stesso portoghese segna il 2-0 di testa su cross di Ryan Giggs e in chiusura di primo tempo si scambiano i ruoli ed è Giggs a segnare su suggerimento di Nani. Le ultime due reti arrivano a fine match, quando all’88’ Rooney segna un Eurogol con un missile da trenta metri e il 5-0 è ad opera di Berbatov che segna di tacco su assist di Valencia.
In coda trova finalmente la vittoria il Bolton, che non è sicuramente squadra da stagnare al penultimo posto, e il Sunderland che con il nuovo tecnico O’Neill si sta tirando su in classifica, superando il QPR che dopo una discreta partenza sta pericolosamente cadendo sempre più in basso.
Premier League I RISULTATI
MANCHESTER CITY-STOKE CITY 3-0 (AGUERO 2, JOHNSON)
FULHAM-MANCHESTER UNITED 0-5 (WELBECK, NANI, GIGGS, ROONEY, BERBATOV)
WIGAN-LIVERPOOL 0-0
ASTON VILLA-ARSENAL 1-2 (ALBRIGHTON av, VAN PERSIE ar, BENAYOUN ar)
NEWCASTLE-WBA 2-3 (BA n, BA n, ODEMWINGIE w, MCAULEY, SCHARNER)
EVERTON-SWANSEA 1-0 (OSMAN)
QPR-SUNDERLAND 2-3 (HELGUSON qpr, MACKIE qpr, BENDTNER s, SESSEGNON s, CATTERMOLE s)
WOLVES-NORWICH 2-2 (EBANKS-BLAKE w, ZUBAR w, SURMAN n, JACKSON n)
BLACKBURN-BOLTON 1-2 (YAKUBU b, REO COKER b, DAVIES b)
Luis Suarez ha ricevuto una squalifica di otto turni, da scontare nelle partite di Premier League, dopo aver insultato Evra dello United nel match giocato lo scorso 15 ottobre ad Anfield.
L’attaccante del Liverpool paga a caro prezzo le offese razziali rivolte al terzino sinistro del Manchester United durante la sfida di due mesi fa fra i due club inglesi. La decisione presa dalla FA (la Federazione calcistica inglese) è durissima nei confronti del calciatore Reds, che dovrà assistere da casa ai prossimi 8 match dei suoi compagni di squadra. Oltre alla squalifica Luis Suarez dovrà versare nelle casse della Federazione 40 mila sterline (circa 48 mila euro). Già inpassato Suarez aveva ricevuto una maxi-squalifica ai tempi dell’Ajax, dopo il famoso morso che gli costò 7 giornate di stop.
La Football Association ha lavorato congiuntamente con una commissione indipendente. L’indagine si è conclusa con una stangata che ha pochi precedenti nel football d’oltremanica. Per una squalifica di tale portata si deve tornare indietro di 14 anni, quando Di Canio, che in quell’anno vestiva la maglia dello Sheffield Wednesday, spinse a terra l’arbitro durante un match di campionato e venne sanzionato con 11 giornate lontano dai campi di gioco. Una vicenda per la quale l’italiano si riscattò qualche anno più tardi, nel 2000. L’allora attaccante degli Hammers fermò un’azione da gol per la sua squadra afferrando il pallone con le mani. Unanime il consenso ricevuto dall’italiano per quel gesto: infatti la Fifa gli consegnò il premio Fair Play per la stagione 2000/2001.
Riuscirà Luis Suarez a ripetere la carriera dell’ex attaccante romano? Di certo l’uruguaiano, classe ’87, ha dimostrato di essere una pedina fondamentale per il Liverpool fin da quando è approdato ad Anfield nel gennaio scorso, segnando 13 reti in 27 presenze con la maglia dei Reds.
Il 24 enne attaccante ha ancora a disposizione due settimane per presentare ricorso alla squalifica inflittagli dalla Football Association. Appare improbabile un ripensamento della Federazione inglese, che nel corso degli anni si è dimostrata ferma in ogni sua decisione.
La sedicesima giornata di Premier League vede le due di Manchester conquistare i tre punti e allungare il passo sulle inseguitrici, soprattutto sul Chelsea fermato in traferta dal Wigan. Il Manchester City di Roberto Mancini esce vittorioso dalla difficile sfida casalinga contro l’Arsenal, che arrivava da un ottimo periodo in campionato. I Citizens dopo un primo tempo in cui si sono resi pericolosi un paio di volte con El Kun Aguero trovano il gol della vittoria con David Silva su iniziativa sulla sinistra di Balotelli. Con questa vittoria il City consolida il suo primato in classifica, allontanando gli spettri dellla prima sconfitta in campionato di lunedì scorso con il Chelsea, del caso Tevez e della lite fra Balotelli e Richards in allenamento, e tenendo i cugini dello United a due punti di distanza. I Red Devils hanno espugnato il campo del QPR per 0-2, andando in vantaggio al primo minuto con Rooney in tuffo du testa su assist di Valencia e raddoppiando con Carrick al 55′, che dopo una galoppata di quaranta metri mette la palla sul primo palo, gran gol e continua la rincorsa al City.
PREMIER LEAGUE I RISULTATI 16 GIORNATA
BLACKBURN-WBA 1-2
EVERTON-NORWICH 1-1
FULHAM-BOLTON 2-0
NEWCASTLE-SWANSEA 0-0
WOLVES -STOKE 1-2
WIGAN-CHELSEA 1-1
MANCHESTER CITY-ARSENAL 1-0
QPR-MANCHESTER UNITED 0-2
TOTTENHAM-SUNDERLAN 1-0
ASTON VILLA-LIVERPOOL 0-2
CLASSIFICA
MANCHESTER CITY 41, MANCHESTER UNITED 39, TOTTENHAM 34, CHELSEA 32, ARSENAL 29, LIVERPOOL 29, NEWCASTLE 27, STOKE 24, NORWICH 20, ASTON VILLA 19, SWANSEA 18, FULHAM 18, WBA 18, EVERTON 17, QPR 16, SUNDERLAND 14, WOLVES 14, WIGAN 13, BLACKBURN 10, BOLTON 9.
Super Mario Balotelli deve sempre far parlare di se, in Italia come in Gran Bretagna, sempre all’insegna delle sue “sbandate” fuori dal campo e di curiose iniziative, che rendano maggiormente colorite e meno prevedibili le sue giornate. Dopo la lite in allenamento, che ha coinvolto il compagno di squadra Richards, e che stava per sfociare in una rissa se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di Yaya Tourè e di altri compagni di squadra, ecco la “pace”, che giunge in una modalità quantomeno originale.
Una pace probabilmente “forzata”, dato il rimprovero – uno dei pochi – di mister Roberto Mancini all’ indirizzo del suo pupillo, chiedendogli, con tono polemico, “perchè sempre tu?”, facendo il verso all’ormai celebre scritta sulla maglietta di Super Mario: “Why always me?”
Una pace a prova di flash, immortalata in una fotografia, in cui i due sono ritratti mentre vestono i guantoni da boxe e si preparano al “combattimento”, in posa, ma con il sorriso naturalmente: pace fatta, dunque, anche perchè i motivi del litigio di giovedi scorso in allenamento erano davvero futili, connessi ad un passaggio non effettuato, ed a qualche parola di troppo durante la partitella rivolta da Richards all’indirizzo di Mario: “Non cresci mai”.
Per gettare acqua sul fuoco, dopo l’irritazione iniziale per l’accaduto, è intervenuto mister Roberto Mancini, che ha precisato come l’episodio possa essere considerato “ordinaria amministrazione” sui campi di calcio, anche perchè lui stesso da giocatore alla Sampdoria è stato protagonista di simili episodi, in particolare con Trevor Francis e Liam Brady. Nonostante questo, però, mister Mancini sostiene che Mario Balotelli “dovrebbe stare più attento, in generale”, evitando di trovarsi sempre in simili situazioni, riferendosi anche al recente episodio dell’incendio divampato nella casa di Mario Balotelli, che lo sta “costringendo” a soggiornare in un lussuosissimo hotel di Manchester. A tal proposito, significativo l’invito rivolto – in toni comunque scherzosi – da mister Mancini a Super Mario: “In vista del Natale e di Capodanno, sarebbe preferibile che stesse a casa, perchè si sa che in quel periodo i fuochi d’artificio sono particolarmente pericolosi”.
Si chiude la quindicesima giornata di Premier League con l’attesissimo monday night fra Chelsea Manchester City. A Londra in tutta la settimana è salita la febbre per questo match che era un vero banco di prova per i Blues, per dimostrare che la stagione non è fallimentare e che sono sempre li a dire la propria sia in campionato sia in Champions League. Dopo la brillante prova contro il Valencia e il passaggio agli ottavi in Europa, allo Stamford Bridge arrivano i Citizens, forti del primato in classifica e dell’imbattibilità, avendo pareggiato solo due volte e poi sempre vinto. Villa Boas tiene fuori dal primo minuto Lampard scegliendo ancora il giovane spagnolo Romeu a dettare i tempi del gioco, affiancato da Raul Mereiles e Ramires, a supportare il trio avanzato formato da Mata, Sturridge e Drogba, preferito ancora a Torres. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e non Dzeko accanto ad Aguero, nonostante l’ennesima bravata dell’ex nerazzurro, con in appoggio Silva e Milner e a fare da muro davanti alla difesa i soliti Barry e Yaya Toure.
Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 e la ripresa si apre con un altro copione rispetto alla prima frazione, il Chelsea è molto più motivato e più propositivo e il City abbassa il baricentro cercando solo di contenere, al punto che sia Balotelli sia Aguero non si vedono quasi mai coinvolti nel gioco. Nonostante questo il Chelsea non riesce a creare granchè, tranne una conclusione di Sturridge che finisce di poco alta, e una punizione di Drogba che va abbastanza lontana dalla porta di Hart. Al minuto 58′ c’è la svolta della gara con l’espulsione per somma di ammonizioni di Clichy, che stende Ramires lanciato sulla trequarti. Con il City in 10 uomini Mancini è costretto a togliere El Kun Aguero e a mettere Kolo Toure per riformare la difesa a quattro, e dopo qualche minuto una volta che il Chelsea in superiorità numerica inizia a crederci davvero, toglie anche Silva per De Jong, isolando del tutto Balotelli in avanti a lottare con Terry e Ivanovic. Il City a questo punto sembra contenere bene il Chelsea bloccando tutti i canali di rifornimento per Mata e gli altri attaccanti, fino a quando all’82 ancora Sturridge crea scompiglio nella difesa del City arrivando al tiro e colpendo il braccio di Lescott. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore e dal dischetto si presenta Lampard, entrato al posto di Raul Meireles, e non sbaglia. 2-1 e la partita è chiusa, nonostante qualche tentativo del City che non porta a niente più di qualche mischia in area. Il Chelsea amministra fino al 94′, e si porta così a meno 7 dai Citizens e si ripresenta in piena corsa Champions League, rimettendosi davanti all’Arsenal e a pari del Tottenham. Per il City arriva la prima sconfitta in campionato, cosa che ci può anche stare dopo quattordici partite impeccabili e comunque avendo perso in casa del Chelsea, che nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora è sempre potenzialmente una delle prime tre forze del campionato.
Tabellino
Chelsea Manchester City 2-1
1′ BALOTELLI, 34′ RAUL MEIRELES, 82 LAMPARD (PEN).
CHELSEA: CECH, BOSINGWA, TERRY, IVANOVIC, COLE, RAUL MEIRELES (LAMPARD), RAMIRES (MALOUDA), ROMEU, MATA (MIKEL), STURRIDGE, DROGBA.
MANCHESTER CITY: HART, ZABALETA, LESCOTT (DZEKO), KOMPANY, CLICHY, BARRY, YAYA TOURE, SILVA (DE JONG), MILNER, BALOTELLI, AGUERO (KOLO TOURE).
MAN OF THE MATCH: STURRIDGE. Come in tutto questo inizio di stagione dimostra di essere decisivo e di dimostrare che merita il posto fisso in squadra nel tridente di attacco. Clichy ha faticato e non poco a stargli dietro, e ha segnato la partita con l’assist per il pareggio di Raul Meireles e procurando il rigore della vittoria.
PEGGIORE IN CAMPO: YAYA TOURE. Di solito uno tra i migliori se non il migliore, stasera stecca completamente la partita venendo continuamente messo nel mezzo dal centrocampo del Chelsea, molto più dinamico di lui e del compagno di reparto Barry. Toure macchia la sua partita anche con due brutti gesti ai danni di Mata, prima scalciandolo quando lo spagnolo è ancora a terra e poi mettendogli le mani in faccia. Trasferta londinese da dimenticare.
Non solo Roma Juventus, quest’oggi i tifosi e appassionati di calcio potranno godersi anche l’affascinante match di Premier League Chelsea Manchester City. Come per i giallorossi anche l’undici di Villas Boas è costretto ad una partita importante condita dalla vittoria per continuare ad alimentare speranze di vittoria o piazzamento importante in Premier League. I Citizens di Mancini, invece, nonostante il passo falso in Champions League conducono il campionato con tantissima qualità e forza tanto da esser gli assoluti favoriti per la vittoria finale.
I Blue galvanizzati dalla bella vittoria contro il Valencia che è valso il passaggio agli ottavi di Champions League sembrano aver ritrovato un nuovo entusiasmo e già questa sera vorrebbero dimostrare di aver messo alle spalle la fase critica. Villas Boas dovrebbe affidarsi a Lampard tenuto a riposo in Champions League mentre dovrà fare a meno di David Luiz appiedato dal giudice sportivo per aver raggiunto la quinta ammonizione in Premier League. In avanti invece confermato ancora una volta il tridente Mata, Sturridge, Drogba con la conseguente nuova bocciatura per Fernando Torres e Anelka oramai ad un passo dal trasferimento in Cina.
Le indiscrezioni della vigilia ipotizzavano nel City un tridente Aguero, Silva, Balotelli ma il comportamento di SuperMario potrebbe rilanciare Dzeko finito un’altra volta in orbita Juventus dopo una presunta conversazione con Barzagli. Mancini dovrà rinunciare anche di Richards affidandosi a Zabaleta per l’out destro.
Si è giocata oggi la quindicesima di Premier League in attesa del big match di lunedì sera tra Chelsea e Manchester City. Gli occhi oggi pomeriggio erano puntati sul Manchester United, che dopo l’eliminazione dalla Champions League contro il Basilea, doveva oggi dare segno di ripresa di fronte ai propri tifosi. E così è stato contro il Wolverhampton, vincendo per 4-1 con doppiette di Nani e di Rooney e le reti potevano essere di più.
I Wolves forse speravano di affrontare una squadra ancora stordita e stanca dall’eliminazione di Coppa, invece ha trovato uno United determinato a ripartire e a inseguire il City, sperando anche in un regalo del Chelsea lunedì sera. L’uno a zero è un gran gol di Nani, che salta due uomini sulla sinistra, poi converge sul destro e fa secco il portiere sul primo palo. Il raddoppio è sempre nel primo tempo con Rooney che riceve una palla da Carrick, calcia dal limite una palla insidiosa che si insacca in rete, 2-0 e risultato che chiude il primo tempo. A inizio di ripresa i Wolves accorciano le distanze con Fletcher con un bel colpo di testa, ma lo United dopo un altro paio di tentativi non andati a buon fine trova il 3-1 ancora con Nani bravo a sfruttare in mezzo all’area un assist di Valencia, autore di un’ottima partita e anche del suggerimento per il 4-1 di Rooney. Ora i Red Devils si trovano a meno 2 dalla capolista City, con una partita in più e tutte le energie da buttare in campionato.
L’Arsenal continua la sua risalita in classifica piazzandosi al quarto posto, vincendo oggi all’Emirates Stadium una partita non facile contro l’Everton. Dopo più di un’ora di gioco e vari tentativi, soprattutto con Theo Walcott, è arrivato il solito gol di bomber Van Persie, capocannoniere del campionato con 15 reti. Oggi l’attaccante olandese ha segnato un vero e proprio Eurogol, calciando al volo sul secondo palo dopo assist di Song. Il Liverpool riesce a battere il QPR per 1-0 in casa, con rete di Suarez che tiene i suoi aggrappati al sogno quarto posto, e il Newcastle perde contro il Norwich per 4-2 e precipita al settimo posto, nonostante la doppietta di Ba.
CLASSIFICA
Manchester City 38, Manchester united 36, Tottenham 31, Arsenal 29, Chelsea 28, Liverpool 26, Newcastle 26, Aston Villa 19, Norwich 19, Stoke 18, Swansea 17, Everton 16, QPR 16, Fulham 15, WBA 15, Wolverhampton 14, Wigan 12, Sunderland 11, Blackburn 10, Bolton 9.