Tag: premier league

  • Jake Daniels, da Blackpool il coraggio rende liberi.

    Jake Daniels, da Blackpool il coraggio rende liberi.

    Il giovanissimo attaccante del Blackpool Jake Daniels segue l’esempio di Josh cavallo e dopo il debutto in Championship fa coming out.

    Jake Daniels, 17 anni e recente esordiente tra i professionisti con la squadra del Blackpool Fc diventa il primo calciatore in attività a fare coming out nel Regno Unito, a distanza di una settimana dal suo debutto in campo, attraverso un’intervista rilasciata a Sky Sport UK e pubblicata dalla società trova il coraggio di dichiarare la sua omosessualità.

    Attraverso i canali social del Blackpool Fc, Daniels attraverso una lettera ai tifosi si racconta.

    Credo che questo sia il momento giusto, mi sento pronto a raccontare la mia storia.

    Jake Daniels durante l’intervista per Sky sport Uk

    Nel raccontare ed aprirsi ai tifosi Daniels ringrazia i compagni per il sostegno ricevuto e di riflesso la società che gli ha dato l’opportunità di togliersi un peso inconfessato finora e che ha minato nel tempo anche la sua crescita come uomo:

    Ho persino avuto una fidanzata per un po’ di tempo, così da far credere ai miei amici che fossi etero, ma si trattava di una menzogna faticosa. A scuola tutti mi chiedevano se fossi gay ma io negavo perché non mi sentivo pronto.

    Nell’intervista, il diciassettenne inglese, emozionato, quasi a scusarsi anche per aver mentito in tutto questo tempo, segno che ancora a livello culturale, anche in un paese con una mentalità aperta come l’Inghilterra, vivere la propria omosessualità sia ancora un tabù per molti insormontabile. Racconta per esempio che dopo essersi dichiarato con i famigliari il giorno dopo ha realizzato ben quattro gol contro l’Accrington a testimonianza del peso che si era tolto.

    Quando è iniziata la stagione volevo dimostrare chi ero come calciatore, e ci sono riuscito. Restava un’ultima cosa da fare, ora la gente lo sa, e posso vivere la mia vita, come preferisco.

    Daniels, classe 2005, ha debuttato proprio lo scorso week end nella sfida vinta per 5-0 contro il Peterborough in Championship dopo aver firmato il suo contratto da professionista che lo lega al Blackpool. Prima di questo aveva realizzato 30 reti con la squadra Under 18 dimostrando il suo potenziale come attaccante.

    Apprezzamenti e sostegno, in modo trasversale, sono arrivati da tutto il mondo del calcio inglese, da Gary Nevill a Rio Ferdinand sono arrivati attestati di stima per il coraggio dimostrato e la stessa Premier League ha scritto: “Samo al fianco di Jake e crediamo che il calcio sia per tutti” e la Federcalcio inglese ha definito il calciatore come un’ispirazione per tutti.

    Fino al coming out di Jake Daniels di questi giorni, dagli anni ’90 con le rivelazioni di Justine Fashanu avvenute però già a carriera finita, solo Thomas Hitzlsperger e Thomas Beattie avevano dichiarato la propria omosessualità sempre dopo aver smesso di giocare però. Mentre Josh Cavallo, 22 anni dell’Adealaide United, proprio prima dell’inizio della stagione in A-League ad ottobre aveva fatto coming out divenendo l’unico calciatore attualmente in attività ad essersi dichiarato gay.

  • Trionfo di Conte, con il Chelsea è subito scudetto

    Trionfo di Conte, con il Chelsea è subito scudetto

    Un anno dopo, l’Italia è nuovamente sul trono della Premier League, dopo l’inaspettato successo della scorsa stagione del Leicester guidato da Claudio Ranieri, un altro tecnico italiano ha conquistato il successo nel massimo campionato inglese: Antonio Conte con il suo Chelsea.

    Conte, al primo anno sulla panchina dei blues, ha centrato il massimo obiettivo, quello di conquistare il campionato diventando così il 4° italiano, dopo Mancini, Ancelotti e Ranieri, a finire nell’albo d’oro della Premier League.

    Un successo quello di Conte non certo scontato, il Chelsea arrivava infatti da una disastrosa stagione in cui aveva ottenuto solo un decimo posto.

    Dopo una partenza decisamente positiva, 3 successi nelle prime tre gare, la stagione sembrava virare non certo nel migliore dei modi, il ko casalingo con il Liverpool e il tonfo in casa dell’Arsenal avevano iniziato a far storcere la bocca dalle parti di Stamford Bridge.

    Il sonoro doppio k.o. con Reds e Gunners però ha dato la sveglia al Chelsea che, sapientemente guidato dal condottiero Conte, ha infilato una serie di 13 vittorie consecutive che ha riportato i Blues in testa con buon margine sulle avversarie.

    L’inizio del 2017 non è stato dei migliori a causa della sconfitta con il Tottenham che di lì in poi si sarebbe rivelato l’unico ostacolo per Conte verso la conquista della Premier.

    L’inaspettata sconfitta casalinga con il Crystal Palace e quella all’Old Trafford contro il Manchester United di Josè Mourinho nel giorno di Pasqua avrebbero potuto aprire crepe nella solidità degli uomini di Conte che invece non sono crollati, hanno retto l’urto del ritorno degli Spurs e poi, non appena il Tottenham perdendo contro il West Ham ha concesso il primo match point, hanno chiuso in bellezza espugnando il campo del Wba con un gol di Batshuayi al 82°, conquistando così la Premier League con due giornate di anticipo.

    Un trionfo quello di Conte che ha un sapore ancora più dolce calcolando che, come già detto, il Chelsea non godeva dei favori del pronostico ad inizio anno, anzi sembrava destinata ad assistere ad una lotta tra le due di Manchester, guidate da Mourinho e Guardiola, con il solito Arsenal di Wenger pronto ad inserirsi.

    Con una campagna acquisti non certo stellare, Kanté, David Luiz, l’ex viola Marcos Alonso e il giovane Belga Batshuayi, i meriti di Conte risaltano ancora di più e con una finale di FA Cup ancora da giocare la bacheca dell’allenatore salentino, già comprendente di 3 Serie A e 2 supercoppa Italiana con la Juventus e appunto la Premier League 2016/17 col Chelsea, potrebbe ulteriormente arricchirsi.

  • Ranieri esonerato dal Leicester: favola finita.

    Ranieri esonerato dal Leicester: favola finita.

    Le favole che ci raccontavano da bambini avevano sempre il lieto fine, il buono trionfava sempre. Così non è stato per la favola Leicester, vincitore della scorsa Premier League, costruitasi nella scorsa stagione , nella serata di ieri è arrivato il comunicato: Claudio Ranieri esonerato dalla panchina delle Foxes. 

    Una comunicazione che è parsa decisamente inaspettata, vero che il club viaggia ai limiti della zona retrocessione e che ha perso l’andata degli ottavi di Champions League per 2-1 in casa del Siviglia ma giusto circa 15 giorni fa la dirigenza del Leicester aveva comunicato tutto il pieno appoggio al tecnico italiano.

    Come detto invece nella serata di ieri è giunta la notizia dell’esonero.

    La società, nel comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, ha ringraziato il tecnico per lo splendido trionfo dello scorso anno ed ha parlato di una decisione presa a malincuore ma necessaria per cercare di risollevare l’attuale situazione del Leicester.

    Anche il vicepresidente ha ringraziato Ranieri per il lavoro fatto nella scorsa stagione e pur non pretendendo il ripetersi di tali risultati anche in questa e sopratutto vista la situazione attuale ha aggiunto che l’unica scelta da farsi era quella del cambiamento.

    Appena giunta la notizia di Ranieri esonerato, colleghi ma anche semplici tifosi hanno mostrato tramite i social tutto il dissenso per la scelta fatta: da Mourinho a Gary Neville, passando per Michael Owen, Lukas Podolski, Stefano Sorrentino e Bobo Vieri giusto per citare alcuni nomi, tutti d’accordo sull’assurdità della scelta.

    Il regno di King Claudio quindi si chiude qua, alcuni media d’oltremanica oggi parlano di un esonero dovuto anche per un clima negativo nello spogliatoio.

    Claudio Ranieri rimarrà comunque nella storia del calcio inglese ma anche in quello mondiale, il miracolo ottenuto lo scorso anno con un Leicester non certo pieno di stelle e comunque capace di mettersi alle spalle i grandi squadroni come Arsenal, Manchester United, Chelsea, Manchester City, Tottenham. Un gruppo di uomini, guidati dal condottiero di Testaccio, capaci di far divenire realtà il sogno di migliaia di tifosi di una cittadina delle Midlands orientali.

    I sogni però all’alba finiscono, il mattino del Leicester di Ranieri è giunto, negli occhi, nella mente e nei cuori dei tifosi però resterà per sempre la Favola Leicester divenuta poi realtà nel maggio del 2016 grazie a  King Claudio. 

  • Ranieri re d’Inghilterra, Leicester ora è realtà

    Ranieri re d’Inghilterra, Leicester ora è realtà

    La favola è giunta all’ultima pagina, il tanto atteso lieto fine in stile Hollywood tanto sperato da Claudio Ranieri si è concretizzato in una notte di maggio: il Leicester è campione d’Inghilterra per la prima volta nella propria storia.

    Una festa che sembrava dover esser nuovamente rimandata, al 45° della sfida tra Chelsea e Tottenham infatti gli Spurs, grazie a Kane e Son, si erano portati sul 2-0 a Stamford Bridge. I Blues però hanno voluto fare un favore al proprio ex tecnico e con una rimonta firmata da Cahill e Hazard hanno riportato la gara su quel 2-2 che ha fatto esplodere di gioia Leicester e tutti i tifosi Foxes.

    Un successo, quello degli uomini di Ranieri, che alcuni hanno sminuito parlando della disastrosa stagione delle big d’Inghilterra, dallo United al Chelsea, passando per City, Arsenal e Liverpool. Il Leicester però non è stato lo Steven Bradbury (pattinatore australiano che divenne campione olimpico di Short Track nel 2002 sfruttando ripescaggi e la caduta di tutti i suoi avversari nella finalissima) della Premier League, le Foxes sono partite in totale sordina, andando a crescere pian piano sino al trionfo finale.

    5000 a 1, questa era la quota che i Bookmakers proponevano ad inizio stagione per l’eventuale successo finale del Leicester, chi ha avuto coraggio di puntarci, ieri sera avrà sicuramente aperto una bottiglia del miglior Champagne.

    Il Leicester ha iniziato il suo campionato in maniera positiva con una striscia positiva fatta di 3 vittorie e 3 pareggi. Al primo scontro con una delle favorite al titolo, l’Arsenal, le Foxes sono crollate 5-2 sul proprio campo. Un k.o. che sembrava logico nell’ottica di una squadra che aveva come obiettivo primario semplicemente la salvezza. Ranieri però aveva dalla sua la carta Jamie Vardy. L’ex operaio è salito alla ribalta segnando gol a raffica (addirittura per 11 gare consecutive) ed insieme al talento algerino Mahrez ha contribuito alla crescita della squadra che pian piano ha preso la consapevolezza di poter riuscire in un’impresa storica.

    Oltre ai due citati si sono messi in luce l’argentino Ulloa ed il giapponese Okazaki, il portiere figlio d’arte Kasper Schmeichel, i difensori Huth e Morgan, autori di gol pesanti in momenti decisivi, i centrocampisti Kantè e Drinkwater, insomma una ciurma di bucanieri guidati da Capitan Ranieri alla conquista del titolo.

    Alla 23° giornata, dopo un’altalena tra primo e secondo posto, il Leicester ha preso quella vetta che non avrebbe poi più mollato sino alla fine. La 34° giornata sembrava poter sembrare l’inizio della fine del sogno Foxes, rimasti in 10 per il rosso a Vardy, che poi subirà una squalifica di due giornate, i ragazzi di mister Ranieri hanno subito la rimonta del West Ham con gli Hammers che si sono presentati sul 2-1 al 90°. In pieno recupero però è arrivato il rigore trasformato da Ulloa che ha spazzato via le nubi che si erano addensate.

    Da quel giorno tutto è sembrato in discesa, il Tottenham dopo una lunga rimonta ha iniziato a perder colpi. All’Old Trafford il Leicester ha avuto il primo match point ma con i Red Devils è finita 1-1 e così l’attesa si è concentrata tutta sulla sfida di lunedì 2 maggio a Stamford Bridge che ha poi fatto esplodere di gioia tutta la città di Leicester, i calciatori riuniti a casa Vardy e tutti coloro che si erano avvicinati al sogno Foxes.

    Un successo quello del Leicester che riporta alla mente di molti il trionfo del Verona di Bagnoli nella Serie A 1984/85 oppure la Danimarca ad Euro92, senza dimenticare il Wolfsburg di Barzagli e Zaccardo nella Bundesliga 2009.

    La Cenerentola Leicester ha raggiunto il gran ballo ed è diventata principessa, tanto merito va a Claudio Ranieri tecnico che nella sua carriera, nonostante positive avventure alla guida di squadre del calibro di Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Roma, Juventus, Inter e Monaco aveva disputato alcune buone stagioni non era ancora riuscito a conquistare un titolo nazionale. Dopo la disastrosa performance sulla panchina della Grecia sembrava tutto finito per il Ranieri allenatore che invece con le Foxes si è preso una grande rivincita.

  • Cade ancora il Borussia, in Liga ok le tre, Liverpool pari con l’Everton

    Cade ancora il Borussia, in Liga ok le tre, Liverpool pari con l’Everton

    Ennesimo week-end pieno di gol nei maggiori campionati europei. In ordine cronologico partiamo dalla Bundesliga: il Bayern vince per la seconda volta di fila e mantiene saldamente la prima posizione, mentre cade per l’ennesima volta il Borussia di Jurgen Klopp, stavolta contro lo Schalke 04. Seconda sconfitta di fila per il Paderborn, che fino a due settimane fa era 3°. Fermato sullo 0-0 il Bayer Leverkusen contro il Friburgo a caccia di punti per allontanarsi dalla zona calda degli ultimi posti.

    Mainz-Hoffenheim 0-0.

    Colonia-Bayern 0-2: 19′ Goetze, 66′ autogol Halfar.

    Friburgo-Leverkusen 0-0.

    Paderborn-Borussia Moenchengladbach 1-2: 8′ Herrmann (B), 14′ Raffael (B), 70′ Wemmer (P).

    Schalke 04-Borussia Dortmund 2-1: 10′ Matip (S), 23′ Choupo-Moting (S), 26′ Aubameyang (B).

    Stoccarda-Hannover 1-0: 69′ Schwaab.

    Wolfsburg-Werder Brema 2-1: 15′ Rodriguez (W), 37′ Busch (B), 57′ Olic (W).

    Augsburg-Hertha Berlino 1-0: 27′ rig. Verhaegh.

    Amburgo-Eintracht Francoforte 1-2: 44′ Seferovic (E), 58′ Mueller (A), 90′ Piazon (E).

    CLASSIFICA: Bayern Monaco 14, Borussia Moenchengladbach 12, Bayer Leverkusen 11, Hoffenheim 10, Mainz 10, Hannover 10, Eintracht Francoforte 9, Augsburg 9, Wolfsburg 8, Schalke 04 8, Paderborn 8, Borussia Dortmund 7, Colonia 6, Hertha Berlino 5, Stoccarda 5, Friburgo 4, Werder Brema 3, Amburgo 2.

    Tornano a vincere tutte e tre le big nella stessa giornata: il Real Madrid di Carlo Ancelotti era impegnato sul complicato campo del Villarreal, ma grazie ai due gol di Modric e Ronaldo i blancos hanno portato a casa i tre punti. Diverso l’andamento di Barcellona-Granada: i blaugrana asfaltano per 6-0 gli avversari: tre gol per tempo firmati da Neymar, Rakitic, Neymar (2), Messi, Neymar (3) e Messi (2). Tanti gol anche per el Cholo Simeone e il suo Atletico prossimo avversario della Juve in Champions League: gol di Koke, Raul Garcia, Saul e Raul Jimenez che stendono il Siviglia.

    L'esultanza di Rakitic dopo il gol
    L’esultanza di Rakitic dopo il gol

    Elche-Celta Vigo 0-1: 90′ Nolito.

    Villarreal-Real Madrid 0-2: 32′ Modric, 40′ Ronaldo.

    Barcellona-Granada 6-0: 26′ Neymar, 43′ Rakitic, 45′ Neymar, 62′ Messi, 66′ Neymar, 82′ Messi.

    Atletico Madrid-Siviglia 4-0: 19′ Koke, 42′ Niguez, 83′ rig. Raul Garcia, 89′ Jimenez.

    Athletic Bilbao-Eibar 0-0.

    Levante-Rayo Vallecano 0-2: 12′ Leo Baptistao, 33′ Leo Baptistao.

    Getafe-Malaga 1-0: 25′ Michel.

    Deportivo La Coruna-Almeria 0-1: 92′ Mendez.

    Real Sociedad-Valencia 1-1: 15′ Gil (V), 36′ Canales (R).

    Cordoba-Espanyol 0-0.

    CLASSIFICA: Barcellona 16, Valencia 14, Atletico Madrid 14, Siviglia 13, Real Madrid 12, Celta Vigo 12, Villarreal 8, Eibar 8, Rayo Vallecano 8, Almeria 8, Granada 8, Espanyol 6, Malaga 6, Getafe 6, Real Sociedad 5, Ahtletic Bilbao 4, Deportivo la Coruna 4, Elche 4, Levante 4, Cordoba 3.

    Continua a vincere il Marsiglia del loco Bielsa che ora è capolista: approfitta dell’ennesimo pari del PSG orfano di Ibraimovich. C’è chi è messo molto peggio, chiaro riferimento al Monaco che perde in casa col Nizza e scende ancora di più in classifica. Il Bordeaux è secondo, seguito dal Lilla che conquista altri tre punti grazie al giovane belga Origi.

    Monaco-Nizza 0-1: 7′ Eduardo.

    Tolosa-Psg 1-1: 8′ Ben Yedder (T), 33′ Bahebeck (P).

    Lille-Bastia 1-0: 39′ Origi.

    Lorient-Evian 0-2: 2′ Kone, 79′ Barbosa.

    Metz-Reims 3-0: 50′ Falcon, 70′ Kashi, 92′ Falcon.

    Montpellier-Guingamp 2-1: 49′ Camara (M), 83′ Beauvue (G), 88′ Montano (M).

    Bordeaux-Rennes 2-1: 73′ Khazri (B), 80′ Habibou (R), 93′ Toure (B).

    Lens-Caen 0-0.

    Nantes-Lione 1-1: 51′ B. Kone (L), 72′ rig. Veretout (N).

    Marsiglia-Saint-Etienne 2-1: 7′ Imbula (M), 28′ Payet (M), 53′ Brison (S)

    CLASSIFICA: Marsiglia 19, Bordeaux 17, Lilla 15, Paris Saint-Germain 14, Metz 14, Saint-Etienne 14, Montpellier 13, Nizza 13, Nantes 12, Lione 11, Tolosa 11, Monaco 10, Caen 8, Lens 8, Rennes 8, Bastia 7, Lorient 7, Evian 7, Reims 7. Guingamp 6.

    Ecco la Premier League. La partita più attesa era il derby Liverpool-Everton che si è concluso 1-1: Gerrard per i reds, Jagielka per i toffees. Il Chelsea piega l’Aston Villa che è comunque sesto. Ma la sorpresa è sicuramente il Southampton di Graziano Pellè: gol in rovesciata spettacolare e vittoria. Il City vince e soffre in casa dell’Hull City: va avanti di due gol ma viene recuperato da un super Mangala (ovviamente super per gli avversari): prima autogol e poi rigore concesso.Alla fine i citizens si salvano grazie a Dzeko e al 4° gol in poco più di una settimana di Lampard. Finisce 1-1 tra Arsenal Totthenam.

    L'esultanza dell'Everton dopo il gol del pari
    L’esultanza dell’Everton dopo il gol del pari

    Liverpool-Everton 1-1: 65′ Gerrard (L), 92′ Jagielka (E).

    Chelsea-Aston Villa 3-0: 7′ Oscar, 59′ Diego Costa, 79′ Willian.

    Crystal Palace-Leicester 2-0: 51′ Campbell, 54′ Jedinak.

    Hull-Manchester City 2-4: 7′ Aguero (M), 11′ Dzeko (M), 21′ autogol Mangala (H), 32′ rigore Hernandez (H), 68′ Dzeko (M), 87′ Lampard (M).

    Manchester United-West Ham 2-1: 5′ Rooney (M), 22′ van Persie (M), 37′ Sakho (W).

    Southampton-Qpr 2-1: 54′ Bertrand (S), 66′ Austin (Q), 68′ Pellè (S).

    Sunderland-Swansea 0-0.

    Arsenal-Tottenham 1-1: 56′ Chadli (T), 74′ Oxlade-Chamberlain (A).

    West Bromwich-Burnley 4-0: 30′ Dawson, 46′ Berahino, 56′ Berahino, 90′ Dorrans.

    Stoke-Newcastle 1-0 15′ Crouch

    CLASSIFICA: Chelsea 16, Southampton 13, Manchester City 11, Arsenal 10, Swansea 10, Aston Villa 10, Manchester United 8, Tottenham 8, Crystal Palace 8, West Bromwich Albion 8, Leicester 8, Stoke 8, West Ham 7, Liverpool 7, Everton 6, Hull 6, Sunderland 5, Qpr 4, Newcastle 3, Burnley 3.

  • Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    Premier: altro tonfo United, Lampard ferma il Chelsea

    La 5° giornata di Premier League ha visto il primo rallentamento del Chelsea. Nel big match contro il Manchester City i Blues sono stati fermati sul pareggio, a segnare per i Citizens è stato il grande ex Frankie Lampard.

    Altra clamorosa sconfitta per il Manchester United di Van Gaal che subisce la clamorosa rimonta della neopromossa Leicester. Prosegue l’ottima partenza del Southampton che adesso si trova al secondo posto a meno 3 dalla banda Mourinho.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    Botta e risposta nell’anticipo del sabato tra Qpr e Stoke, con gli ospiti due volte in vantaggio e sempre rimontati con il definitivo 2-2 di Kranjcar giunto al minuto 89°.

    Con un secco tre a zero in trasferta, i Gunners spazzano via l’Aston Villa e tutte le polemiche che erano piovute dopo il Ko in Champions con il Borussia Dortmund.

    Burnley e Sunderland non riescono a superarsi e si spartiscono un punto a testa terminando la gara a reti bianche.

    L’Hull City spreca la chance di fare bottino pieno, avanti 2-0 sino ad un quarto d’ora dal termine in casa del Newcastle, si fa raggiungere dalla doppietta di Cissè che permette ai Magpies di incamerare un punto che fa morale.

    Successo importantissimo per il Southampton, ai Saints basta il gol di Graham a dieci minuti dal termine per espugnare il campo dello Swansea e portare a casa tre punti importantissimi per continuare a respirare aria di alta classifica.

    Brutto Ko per il Liverpool di Mario Balotelli che nel posticipo del sabato incassa nei primi 7 minuti due gol dal West Ham. I Reds abbozzano una reazione ed accorciano con Sterling al 26°. Nel finale però ci pensa Amalfitano a trovare il gol sicurezza per gli Hammers per il definitivo 3-1.

    La domenica si è aperta con due risultati a sorpresa, il primo è stato lo stop casalingo del Totthenam che a White Hart Lane subisce il gol di Morrison che consegna il successo al Wba.

    Ma è da Leicester che arriva quel che non ci si aspetta sopratutto calcolando che sino al 60° il Manchester United stava vincendo per 3-1. Poi l’imprevedibile, i padroni di casa nel giro di due minuti trovano la parità con Nugent al 62° e Cambiasso al 64° e poi vanno addirittura a vincerla segnando altri due gol e facendo sprofondare nel baratro Louis Van Gaal.

    Frankie Lampard
    Frankie Lampard

     

    Il Chelsea frena. Era prevedibile che in casa del Manchester City gli uomini di Mourinho avrebbero potuto arrestare la propria striscia di vittorie consecutive. Certo dopo il vantaggio siglato da Schurrle al 71° sembrava possibile l’impresa di portare a casa la 5 vittoria consecutiva ed invece al 85° è arrivata la beffa, non tanto per il pareggio ma più che altro per chi lo ha realizzato, il grande ex Frankie Lampard.

     

    Colpaccio del Crystal Palace che va a battere a domicilio l’Everton e prova pian piano a risalire la classifica.

     

    RISULTATI 5° GIORNATA

    QPR-Stoke City 2-2 (11° Diouf (S), 42° Caulker (Q), 52° Crouch (S), 89° Kranjcar (Q))

    Aston Villa-Arsenal 0-3 (32° Ozil, 34° Welbeck, 36° aut. Cissokho)

    Burnley-Sunderland 0-0

    Newcastle-Hull City 2-2 (48° Jelavic (H), 68° Diame (H), 74°, 87° Cisse (N))

    Swansea-Southampton 0-1 (80° Graham)

    West Ham-Liverpool 3-1 (2° Reid (W), 7° Sakho (W), 26° Sterling (L), 88° Amalfitano (W))

    Leicester City-Manchester United 5-3 (13° Van Persie (M), 16° Di Maria (M), 17°, 83° rig. Ulloa (L), 57° Herrera (M), 62° rig. Nugent (L), 64° Cambiasso (L), 79° Vardy (L))

    Tottenham-Wba 0-1 (74° Morrison)

    Everton-Crystal Palace 2-3 (9° Lukaku (E), 31° rig. Jedinak (C), 54° F. Campbell (C), 69° Bolasie (C), 83° rig. Baines (E))

    Manchester City-Chelsea 1-1 (71° Schurrle (C), 85° Lampard (M))

     

    CLASSIFICA

    Chelsea 13, Southampton e Aston Villa 10, Arsenal e Swansea 9, Manchester City e Leicester 8, West Ham e Tottenham 7, Hull City e Liverpool 6, Manchester United, Stoke, Everton, Crystal Palace e Wba 5, Sunderland e Qpr 4, Burnley e Newcastle 3

  • Premier League: la vetta è sempre più Blues

    Premier League: la vetta è sempre più Blues

    Il Chelsea di Mourinho non ha intenzione di fermarsi, 4 vittoria su 4 gare, oggi tra l’altro i Blues hanno sconfitto la ex compagna di vetta, il sorprendente Swansea. Rallenta il passo il Manchester City che pareggia all’Emirates con l’Arsenal. Sale il Southampton, cade il Liverpool alla prima di Balotelli ad Anfield, mentre rimangono sul fondo Wba e Newcastle agganciate a quota 2 da Burnley e Crystal Palace.

    Domani Manchester Utd-Qpr, lunedì Hull-West Ham completeranno il turno.

    Veniamo al racconto della giornata.

    Ad aprire il turno è stato il pareggio tra Arsenal e Manchester City. I Citizens si portano in vantaggio con la rete di Aguero intorno alle mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa arriva la reazione dei Gunners che in 10 minuti ribalta la situazione con il gran gol di Wilshere al 63° e la rete di Sanchez al 74°. Successo conquistato per i biancorossi? Assolutamente no perchè al 83° Demichelis trova il gol del definitivo 2-2.

    Diego Costa festeggiato dai compagni
    Diego Costa festeggiato dai compagni

    A Stamford Bridge andava in scena il big match tra le due capoliste, Chelsea e Swansea. In realtà però si è trattato di un Diego Costa show. L’attaccante dei Blues si è scatenato e dopo lo svantaggio, causato dall’autogol di Terry ad inizio gara, ha piazzato una tripletta che ha mandato al tappeto gli ospiti. Al 81° Remy ha calato il poker Blues prima che Shelvey a pochi minuti dal termine addolcisse un po’ la sconfitta con il gol del 2-4. Chelsea in vetta a punteggio pieno.

     

    Super Pellè ed il Southampton va. I Saints grazie anche alla doppietta dell’attaccante italiano si sbarazzano per 4-0 del Newcastle. Di Cork e Schneiderlin le reti che fissano il 4-0 finale.

    Primo successo stagionale per l’Everton che si impone per 2-0 in casa del Wba. Una vittoria firmata Belgio visto che i gol sono di Lukaku e Mirallas.

    Un gol di Ulloa al 64° permette al Leicester di andare a vincere per 1-0 in casa dello Stoke City e sorpassarli in classifica posizionandosi a quota 5 punti.

    Pirotecnico pareggio tra Sunderland e Tottenham. Botta e risposta nei primi 4 minuti, al vantaggio ospite siglato da Chadli ha replicato Johnson per il Sunderland. Ad inizio ripresa Eriksen trova il nuovo vantaggio Spurs, vanificato al 82° dall’autogol di Kane.

    Pareggio a reti bianche che smuove un po’ la classifica tra Crystal Palace e Burnley.

    Il posticipo tra Liverpool ed Aston Villa, rappresentava la prima di Mario Balotelli ad Anfield Road. Supermario però, nei 70 minuti disputati, non ha brillato ed i Reds non sono riusciti a ribaltare il vantaggio di Agbonlahor siglato dopo soli 9 minuti, uscendo sconfitti per 1-0.

     

    RISULTATI 4° GIORNATA

    Arsenal – Manchester City 2-2 (28° Aguero (M), 63° Wilshere (A), 74° Sanchez (A), 83° Demichelis (M))

    Chelsea – Swansea 4-2 (11° aut. Terry (C), 45°, 56°, 67° Diego Costa (C), 81° Remy (C), 86° Shelvey (S))

    Crystal Palace – Burnley 0-0

    Southampton – Newcastle 4-0 (4°, 19° Pellè, 54° Cork, 94° Schineiderlin)

    Stoke City – Leicester 0-1 (64° Ulloa)

    Sunderland – Tottenham 2-2 (2° Chadli (T), 4° Johnson (S), 48° Eriksen (T), 82° aut. Kane (T))

    Wba – Everton 0-2 (2° Lukaku, 66° Mirallas)

    Liverpool – Aston Villa 0-1 (9° Agbonlahor)

    Manchester Utd – Qpr Domenica 14/9

    Hull City – West Ham Lunedì 15/9

     

    CLASSIFICA dopo 4 Giornate

    Chelsea 12, Aston Villa 10, Swansea 9, Southampton, Manchester City e Tottenham 7, Arsenal e Liverpool 6, Everton e Leicester 5, Hull City* e Stoke 4, Sunderland, West Ham* e Qpr* 3, Manchester Utd*, Crystal Palace, Burnley, Wba e Newcastle 2

    * una partita in meno

     

     

  • Premier League, cade il City, sorrisi Chelsea e Swansea

    Premier League, cade il City, sorrisi Chelsea e Swansea

    La terza giornata di Premier League ha visto Chelsea e Swansea essere le uniche due compagini a punteggio pieno. Il City infatti ha perso clamorosamente in casa contro lo Stoke City così come il Tottenham battuto a domicilio per 3-0 dal Liverpool. Continua il deludente avvio di campionato del Manchester United targato Van Gaal, fermato sul pari in trasferta dal Burnley.

    Diego Costa
    Diego Costa

    Come detto il Chelsea di Mourinho non intende fermarsi e nella gara del sabato ha distrutto con un punteggio tennistico l’Everton a Goodison Park. Dopo 3 minuti i Blues sono già sul 2-0 con Diego Costa ed Ivanovic. Sul finale di tempo Mirallas accorcia per i Toffies. Tra il 66° ed il 77° arrivano 11 minuti di fuoco: l’autogol di Coleman riporta a +2 il Chelsea, Naismith accorcia le distanze ma al 74° Matic segna il 2-4, Eto’o accorcia ancora per l’Everton al 76° ma dopo un minuto Ramires la chiude di nuovo. Al 90° Diego Costa firma la doppietta che vale il 3-6 finale.

    Il sogno dello Swansea continua, la squadra gallese mantiene il punteggio pieno e grazie alla doppietta di Dyer, intervallata dalla rete di Routledge, batte per 3-0 il Wba.

    Cade incredibilmente il Manchester City che perde la vetta a causa della sconfitta casalinga con lo Stoke City firmata dal gol di Diuof al 58°.

    Anche grazie ad un gol di Pellè, che firma il definitivo 1-3, il Southampton vince in casa del West Ham. A passare in vantaggio erano stati gli Hammers con la rete di Noble al 27°. I Saints reagiscono e la ribaltano con la doppietta di Schneiderlin e poi la chiudono, come già detto, col gol di Pellè.

    Delusione United, la squadra di Van Gaal non riesce a vincere, dopo le prime due giornate con una sconfitta ed un pari ed un clamoroso tonfo in coppa di lega, in casa del Burnley arriva un altro pareggio. Uno zero a zero che serve davvero a poco.

    Vittoria importante per il Qpr che lascia la quota zero battendo per 1-0 il Sunderland con la rete di Austin nel recupero del primo tempo.

    Spettacolare pareggio per 3-3 tra Newcastle e Crystal Palace. Gli ospiti vanno due volte in vantaggio. I padroni di casa reagiscono e addirittura al 88° si trovano sul 3-2. Zaha salva il Crystal Palace al 95° per il definitivo 3-3.

    Nelle gare domenicali, show del Liverpool che, nella prima da titolare di Mario Balotelli, espugna White Hart Lane rifilando un netto 3-0 al Tottenham. A segno Sterling dopo 8 minuti, Gerrard al 49° dal dischetto e Moreno al 60°.

    L’Aston Villa porta a casa i 3 punti ai danni dell’Hull City. I Villans trovano il doppio vantaggio nel primo tempo, rendendo inutile il tentativo di rimonta ospite che si ferma al gol di Jelavic al 74°.

    Ai Gunners non basta il gol di Sanchez, la rete del Nino Maravilla al 20° viene infatti pareggiata da Ulloa dopo soli due minuti per il definitivo pareggio del Leicester.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

    Burnley-Manchester United 0-0

    Manchester City-Stoke City 0-1 (58° Diuof)

    Newcastle-Crystal Palace 3-3 (1° Gayle (C), 37° Janmaat (N), 48° Puncheon (C), 74° Aarons (N), 88° Williamson (N), 95° Zaha (N))

    QPR-Sunderland 1-0 (45°+2 Austin)

    Swansea-WBA 3-0 (2°, 71° Dyer, 24° Routledge)

    West Ham-Sotuhampton 1-3 (27° Noble (W), 45°, 68° Schneiderlin (S), 83° Pellè (S))

    Everton-Chelsea 3-6 (1° 90° Diego Costa (C), 3° Ivanovic (C), 45′ Mirallas (E), 66′ aut. Coleman (E), 69′ Naismith (E), 74′ Matic (C), 76′ Eto’o (E), 77′ Ramires (C))

    Aston Villa – Hull City 2-1 (14° Agbonlahor (A), 36° Weimann (A), 74° Jelavic (H))

    Tottenham – Liverpool 0-3 (8° Sterling, 49° rig. Gerrard, 60° Moreno)

    Leicester – Arsenal 1-1 (20° Sanchez (A), 22° Ulloa (L))

     

    CLASSIFICA dopo 3 Giornate

    Chelsea e Swansea 9, Aston Villa 7, Manchester City, Liverpool e Tottenham 6, Arsenal 5, Southampton, Hull City e Stoke City 4, West Ham e Qpr 3, Sunderland, Manchester United, Newcastle, Leicester, Everton e Wba 2, Crystal Palace e Burnley 1

  • Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Tra domenica e lunedì si è completata la seconda giornata di Premier League e lo spettacolo non è assolutamente mancato.

    Cominciamo dalla sfida tra Hull City e Stoke una sfida che ha visto i padroni di casa, dopo il vantaggio siglato da Jelavic al 42°, sognare la vetta della classifica a punteggio pieno ma il gol di Shawcross al 83° ha fissato il risultato sulla parità permettendo agli ospiti di poter lasciare la quota zero.

    Strepitoso invece il Tottenham che non lascia scampo al Qpr e praticamente chiude la gara nel primo tempo con la doppietta di Chadli e il gol di Dier. Nella ripresa Adebayor arrotonda il risultato sul 4-0 e gli Spurs mantengono il percorso netto, raggiungendo Swansea e Chelsea in vetta, con due successi su due gare disputate.

    Il Manchester United di Louis Van Gaal non riesce proprio a vincere, dopo il tonfo casalingo contro lo Swansea, nella seconda giornata arriva un pareggio con il Sunderland. I Red Devils non sono riusciti a mantenere il vantaggio firmato da Mata al 17°, i Black Cats infatti hanno trovato il pareggio con il gol di Rodwell al 30°. I tifosi dello United cominciano già a spazientirsi, la speranza di Van Gaal è quella che il costosissimo arrivo di Di Maria possa permettere il cambio di passo e la svolta nella stagione.

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic

    Arriviamo quindi al Monday Night, in programma c’era Manchester City-Liverpool con un tifoso d’eccezione in tribuna: Mario Balotelli. L’ex Milan infatti non ha ancora ottenuto il transfer e si è dovuto accontentare di accomodarsi nel suo ex stadio per assistere alla gara dei suoi nuovi compagni. La gara sembra mettersi bene per il Liverpool, i Reds tengono il pallino del gioco ma all’improvviso al 41° vengono puniti da Jovetic che sfrutta una disattenzione difensiva e porta avanti il City. La ripresa sembra una fotocopia del primo tempo con il Liverpool a fare la gara e venire punito nuovamente da Jovetic al 55°. Al 69° arriva il colpo del K.o., Aguero entrato in campo da pochissimi secondi si lancia in profondità, riceve palla e batte Mignolet. Nel finale di gara i Reds, rimasti in 10 per l’infortunio di Johnson a sostituzioni terminate, accorciano le distanze con Lambert che causa l’autogol di Zabaleta. Un minuto dopo lo stesso Lambert avrebbe la palla per il 2-3 ma anzichè tirare passa in mezzo e la difesa Citizens chiude per un successo che permette agli uomini di Pellegrini di assestarsi in vetta. La morale che devono invece imparare gli uomini di Rodgers è quella di essere più concreti, chissà che non sia proprio SuperMario l’uomo pronto a trasformare in gol le occasioni create.

     

     

     

    RISULTATI gare del 24/8 e 25/8

    Hull City – Stoke City 1-1 (42° Jelavic (H), 83° Shawcross (S))

    Tottenham – QPR 4-0 (12°, 37° Chadli, 30° Dier, 65° Adebayor)

    Sunderland – Manchester United 1-1 (17° Mata (M), 30° Rodwell (S))

    Manchester City – Liverpool 3-1 (41°, 55° Jovetic (M), 69° Aguero (M), 83° aut. Zabaleta (M))
    CLASSIFICA DOPO 2 GIORNATE

    Tottenham, Chelsea, Manchester City e Swansea 6, Arsenal, Hull City e Aston Villa 4, West Ham e Liverpool 3, Everton, Sunderland e Wba 2, Manchester United, Southampton, Stoke City, Leicester e Newcastle 1, Crystal Palace, Qpr e Burnley 0

  • Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    L’avventura di Mario Balotelli con la maglia rossonera del Milan, iniziata a Gennaio 2013, sembra essere ormai giunta ai titoli di coda.

    Indizi di trattativa c’erano stati nei giorni scorsi con la visita a Milanello del procuratore di SuperMario, Mino Raiola e da alcuni rumors usciti nella serata di ieri che avevano parlato di una richiesta del Liverpool di poter ottenere il prestito, con diritto di riscatto, di Balotelli, rifiutata però dal Milan.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    Questa mattina poi è arrivato questo annuncio del canale tematico “Milan Channel” che è andato a togliere i dubbi sulla veridicità dell’esistenza di una trattativa con il Liverpool:

    E’ in corso una trattativa con il Liverpool per la cessione a titolo definitivo di Mario Balotelli

    Dopo quest’annuncio è arrivata l’accelerata con un accordo tra i due club che sarebbe stato trovato su una cifra intorno ai 20 milioni di euro. 

    Sistemata la situazione tra i due club, c’è da ottenere il sì dell’attaccante. Impresa che non pare difficile, calcolando che Raiola, già in Inghilterra da ieri, si dice per trattare il passaggio del difensore greco Manolas all’Arsenal, sarebbe volato in quel di Liverpool per trovare l’accordo che prevederebbe, ma ovviamente sono solo cifre teoriche tratte da rumors, un contratto quinquiennale da sei milioni di euro per Balotelli.

    Altro segnale di un addio lo avrebbe dato proprio lo stesso Balotelli che, come riportano diverse testate online, prima dell’allenamento mattutino avrebbe confidato, ma anche qua niente di confermato, che quello di questa mattina sarebbe stato il suo ultimo giorno a Milanello.

    Reazioni ai poli opposti per i tifosi rossoneri, c’è chi è felice della cessione di SuperMario, confidando in un buon utilizzo dei milioni incassati dal Milan, c’è chi invece è critico per la perdita di un talento che causerebbe un indebolimento della rosa.

    SuperMario quindi è pronto ad indossare la 4 maglia della sua carriera, dopo quelle di Inter, Manchester City e Milan e lascia i colori rossoneri dopo un anno e mezzo nel quale ha disputato 54 partite ufficiali andando a segno 30 volte.

    Un ritorno in Inghilterra che fa già felici i Tabloid britannici pronti a mettere Balotelli in prima pagina ogni giorno. SuperMario però dovrà dimostrare la sua maturazione, cercando di conquistare un pubblico caloroso come quello dei Reds con la consapevolezza che ad Anfield “You’ll Never Walk Alone”.