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  • Parma Palermo, tra le due vince la nebbia

    Parma Palermo, tra le due vince la nebbia

    Partita scarsa di emozioni quella vista, si fa per dire, al Tardini  Parma Palermo.  In uno stadio avvolto dalla nebbia e con una visibilità ridotta a zero, le due compagini in campo non hanno dato dimostrazione di gran valore e anche se lo avessero fatto fortunato chi fosse riuscito a vederlo. Ma c’è un uomo che nella nebbia vuole e può fare la differenza e quell’uomo non può che essere il più dotato di talento e che risponde al nome di Sebastian Giovinco. Il fantasista piemontese, rinato alla corte dei ducali, prova in più occasioni a spezzare gli equilibri della partita e quasi ci riesce se al 26° la palla sul suo tiro non si fosse stampata sul palo e se al 45° su un’intelligente punizione battuta sul primo palo non trovasse uno splendido Benussi, titolare e che sembra ormai aver scalzato nelle gerarchie Tzorvas. Si va al riposo con molto più Parma alla voce occasioni create e poco pochissimo Palermo.

    Tardini nella nebbia| © Dino Panato/Getty Images

    Si rientra in campo con la nebbia sempre più inclemente e con il copione del match che non cambia, padroni di casa a spingere e cercare la rete, e con il Palermo a proteggere il fortino. A creare maggiori preoccupazioni alla retroguardia rosanero oltre alla Formica Atomica, anche Biabiany e  Valiani provano a rendersi pericolosi, e proprio l’ex rossoblu al 73° a far tremare la retroguardia ospite con un tiro dalla distanza che, sfortunatamente, s’infrange sulla traversa. L’occasione è l’ultima pericolosa della partita. Il Palermo dal canto suo soffre ancora del tabù da trasferta e non riesce a sbloccarsi, portando a 634 i minuti di digiuno da gol fuori le mura amiche del Barbera, ma può sorridere per non essere incappato in una sconfitta e guadagnando un punto che lo porta ad appaiare il Napoli al quinto posta, a quota 20 punti.