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  • Genoa-Palermo, un divertente posticipo finisce 1-1

    Genoa-Palermo, un divertente posticipo finisce 1-1

    Tante emozioni e sicuramente poca noia nel posticipo della 12° Giornata di Serie A andato in scena questa sera  a Marassi. Genoa e Palermo hanno giocato la partita a viso aperto, provando entrambe, con il proprio stile di gioco, a conquistare i 3 punti. Alla fine è uscito fuori un 1-1 che non permette al Genoa di agganciare il terzo posto ma che consente alle due compagini di proseguire il buon momento di forma e risultati positivi.

    Da segnalare l’eurogol di Dybala e l’ennesima grande prestazione di Perin.

    Veniamo al racconto della gara.

    Gasperini manda in campo i suoi con il 3-4-3 che vede Antonelli e Edenilson esterni di centrocampo ed un tridente offensivo formato da Iago Falque, Matri e Perotti.

    Iachini risponde con un 3-5-1-1 con Chochev che vince il ballottaggio con Quaison per sostituire l’infortunato Bolzoni e con Vazquez pronto ad agire alle spalle di Dybala.

    Paulo Dybala
    Paulo Dybala

    La partenza è su alti ritmi con le squadre che fanno grande pressing per evitare facili impostazioni all’avversario. Al 7° il Palermo passa in vantaggio, Dybala riceve, punta Burdisso e lascia partire un sinistro sul palo lontano dove Perin non può arrivare. Il Genoa prova ad abbozzare una reazione ma il Palermo sa rendersi insidioso in ripartenza. Al 20° il Genoa troverebbe anche il pareggio ma il colpo di tacco di Matri arriva dopo che la palla era uscita sul fondo. I rossoblù crescono e provano ad aumentare la pressione offensiva. Al minuto 27 però ghiotta occasione per il Palermo con Lazaar che lascia partire il tiro da fuori, Perin non trattiene, arriva Dybala che calcia a botta sicura ma sulla sua traiettoria c’è Marchese che salva. Al 30° il Genoa pareggia grazie ad una bella conclusione di Bertolacci, forse sfiorata da Antonelli, che si infila in rete. Nel giro dei successivi 5 minuti il Genoa ha due grandi palle gol con Antonelli prima, salvato da Sorrentino e con Iago Falque poi, respinta di Gonzalez. Sul ribaltamento di fronte Dybala effettua un controllo geniale e si presenta davanti a Perin ma il portiere del Genoa compie una prodezza e salva il pareggio. I padroni di casa continuano a premere ma il risultato non cambia, si va al riposo sul 1-1.

     

    Andrea Bertolacci
    Andrea Bertolacci

    Si riparte con un cambio nel Genoa, entra Pinilla per Iago Falque. Anche nella ripresa la partita la fanno i rossoblù senza però costringere Sorrentino ad alcun intervento. Dopo circa 10 minuti inizia a riaccendersi il Palermo, i rosanero al 59° sfiorano il vantaggio con il gran tiro di Vazquez che si stampa sul palo. Al 68° ancora Perin protagonista con uno splendido riflesso su un colpo di testa di Quaison da pochi passi. Il Genoa sembra spento, il Palermo cresce e al 72° Vazquez colpisce di testa ma spedisce fuori. Invece la partita si mantiene dalle mille emozioni e al 76° Antonelli serve a Pinilla un pallone forse un po’ troppo alto e il cileno con la porta spalancata colpisce oltre la traversa. Negli ultimi minuti una bella azione di Fetfatzidis prova ad innescare Kucka ma lo slovacco non riesce a calciare verso la porta. Il Genoa ci prova e al 5° minuto di recupero Pinilla reclama per un contatto con Munoz in area, Fabbri decide di lasciar correre e poco dopo fischia la fine, a Marassi finisce 1-1.

     

    GENOA – PALERMO 1-1 (1-1) (7° Dybala (P), 30° Bertolacci (G))

    Genoa (3-4-3): Perin; Roncaglia, Burdisso, Marchese; Edenilson, Greco, Bertolacci (78° Kucka), Antonelli; Iago Falque (46° Pinilla), Matri (60° Fetfatzidis), Perotti.

    Allenatore: Gasperini.

    Palermo (3-5-1-1): Sorrentino; Munoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Barreto, Maresca (90° Ngoyi), Chochev (66° Quaison) , Lazaar; Vazquez (83° Belotti); Dybala.

    Allenatore: Iachini.

    Arbitro: Fabbri.

    Ammoniti: Roncaglia (G), Greco (G).

  • Gol di Thereau, l’Udinese espugna l’Olimpico biancoceleste

    Gol di Thereau, l’Udinese espugna l’Olimpico biancoceleste

    Prosegue anche a Roma l’ottimo inizio di stagione della nuova Udinese di Andrea Stramaccioni. Ai bianconeri friulani, adesso al terzo posto solitario in classifica, è bastato un gol dell’attaccante francese Cyril Thereau per imporsi in casa della Lazio. 

    I biancocelesti di Pioli invece proseguono il loro momento negativo, fatto di 3 sconfitte in 4 giornate disputate. Sconfitta ancora più pesante perchè dopo la buona ma sfortunata prestazione di Genova di domenica scorsa ci si attendeva dalla Lazio la conquista dei 3 punti.

    Nelle scelte iniziali Stefano Pioli è costretto a fare a meno di diversi titolari infortunati come Radu, Basta, Gentiletti e schiera la Lazio con un 4-3-3 che vede Marchetti tra i pali, Cana e Novaretti coppia centrale, Onazi-Ledesma-Parolo, in mediana con Felipe Anderson confermato nel trio d’attacco insieme a Klose e Candreva.

    Stramaccioni conferma la difesa a 4 che aveva ben figurato con il Napoli con la scelta di dare un turno di riposo a Di Natale, l’attacco viene quindi guidato dal duo Thereau-Muriel.

    Cyril Thereau
    Cyril Thereau

    L’inizio è equilibrato con l’Udinese leggermente più pericolosa. I bianconeri sbloccano la situazione al 27° quando Badu serve Widmer che è bravo a piazzare il cross vincente per Thereau che si inserisce e supera Marchetti. Subito dopo il gol Stramaccioni è costretto ad effettuare un cambio con Muriel che dopo una forte botta non ce la fa e lascia il campo per l’ingresso di Bruno Fernandes con i bianconeri che si posizionano con un 4-3-2-1 con Thereau unica punta. La prima frazione di gioco non comporta altre emozioni e si chiude sul 1-0 per gli ospiti.

     

     

     

     

    Nella ripresa Pioli si gioca la carta Djordjevic per Felipe Anderson e la manovra offensiva della Lazio ne trae un po’ di beneficio anche se sostanzialmente Karnezis viene impegnato solo con tiri da fuori e qualche cross buttato in mezzo. Stramaccioni dà oltre venti minuti di campo a Di Natale per un Thereau visibilmente stanco. Il tecnico della Lazio si gioca il tutto per tutto inserendo un esterno offensivo come Lulic ed un’altra punta come Keita ma nemmeno la vivacità dello spagnolo serve a modificare il risultato, l’Udinese espugna l’Olimpico e aggancia il terzo posto a nove punti, la Lazio invece rimane ferma a 3.

     

    LAZIO – UDINESE 0-1 (0-1) (27° Thereau)

    LAZIO (4-3-3): Marchetti; Konko, Novaretti, Cana, Braafheid (76° Keita); Onazi, Ledesma (59° Lulic), Parolo; Candreva, Klose, Felipe Anderson (46° Djordjevic).

    Allenatore: Pioli.

    UDINESE (4-4-2): Karnezis; Widmer, Heurtaux, Danilo, Piris; Badu, Guilherme, Allan, Kone; Thereau (65° Di Natale), Muriel (28° Fernandes, 81° Belmonte)).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti:  Novaretti (L), Candreva (L), Lulic (L), Kone (U).

     

  • Samuel decide il posticipo tra Inter e Sassuolo

    Samuel decide il posticipo tra Inter e Sassuolo

    Un posticipo non certo indimenticabile e con rarissime emozioni quello che è andato in scena a San Siro, l’Inter però ha raggiunto l’obiettivo di tornare alla vittoria se pur con il minimo scarto

    La gara è stata decisa dal rientrante  Walter Samuel  che ha trovato il gol da tre punti ad inizio ripresa.

    Mazzarri per ritrovare quella vittoria che nel 2014 non aveva ancora ottenuto si era presentato con un 3-5-2 decisamente offensivo, con Samuel al centro della difesa al posto di Campagnaro, esordio in maglia nerazzurra per Hernanes che si piazzava sulla mediana insieme a Guarin e Kuzamanovic con Nagatomo e Jonathan sugli esterni e la coppia Palacio-Milito di punta.

    Malesani schierava uno schema speculare con Bianco, Cannavaro ed Ariaudo davanti a Pegolo, Longhi e Rosi sulle fasce, un pacchetto di centrocampo composto da Biondini, Brighi e Marrone, con Berardi e Floccari nel reparto offensivo.

    La prima occasione della gara capita ad Hernanes che al 20° sfrutta una corta respinta di Cannavaro e calcia verso la porta, la sua conclusione scheggia il palo e dà a tutto lo stadio l’illusione del gol.

    Al 23° Biondini è costretto a lasciare il campo per problemi muscolari, Malesani non cambia modulo ed inserisce il giovane Chibsah.

    La partita scorre su ritmi tranquilli, al 32° un calcio di punizione di Berardi permette ad un ottimo Handanovic di prendersi l’applauso di San Siro per l’ottima parata sfoderata.

    Nel finale di frazione Milito, entrambe le volte imbeccato da un ottimo Palacio, fallisce due ghiotte occasioni, la seconda addirittura a tu per tu con Pegolo che ipnotizza e neutralizza il Principe.

    Nel secondo tempo, che inizia con gli stessi 11 che avevano concluso il primo, l’Inter parte più aggressiva e al terzo minuto Hernanes pennella il cross da calcio di punizione e Samuel, liberatosi dalla marcatura di Bianco, colpisce di testa depositando il pallone alle spalle del portiere neroverde.

    Samuel regala la vittoria all'Inter | Foto da Twitter
    Samuel regala la vittoria all’Inter | Foto da Twitter

    Il secondo tempo scorre via con un Sassuolo volenteroso ma mai pericoloso ed un Inter che prova a chiuderla ma che non trova il gol della tranquillità.

    Malesani inserisce anche Missiroli e Floro Flores per aumentare il peso offensivo ma Handanovic non corre alcun pericolo e dopo due minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, l’Inter torna al successo in una serata in cui non si è visto un gioco spumeggiamente ma che almeno ha permesso ai nerazzurri di Mazzarri di portare a casa tre punti fondamentali per il proseguimento della stagione.

     

    INTER – SASSUOLO 1-0 (0-0) 48° Samuel

    INTER (3-5-2): Handanovic 6.5; Rolando 6.5 Samuel 7 (80° Campagnaro sv) Juan 6.5; Jonathan 5.5, Guarìn 6.5, Kuzmanovic 5 (84° Taider sv), Hernanes 6.5, Nagatomo 6, Milito 5 (66° Botta 6), Palacio 6.

    SASSUOLO (3-5-2): Pegolo 7; Bianco 5.5 (75° Bianco sv), Cannavaro 6.5, Ariaudo 6; Rosi 5.5, Brighi 6, Biondini 6 (23° Chisbah 5.5), Marrone 6, Longhi 5.5; Berardi 6.5 Floccari 6 (80° Floro Flores sv)

    Arbitro: Sebastiano Peruzzo

    Ammoniti: Rosi (S), Botta (I)