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  • Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Russia 2018: Mbappé e Cavani mandano a casa Messi e CR7

    Una prima giornata di ottavi nel mondiale di Russia 2018 davvero emozionante e con l’incredibile contemporanea doppia eliminazione dei due fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo. 

    La Francia trascinata da uno straordinario Kylian Mbappé, che si è procurato il rigore del 1-0 ed ha messo a segno la doppietta che ha definitivamente indirizzato il match, ha eliminato con un pirotecnico 4-3 l’Argentina di Leo Messi, non certo brillantissimo, e del tecnico Sampaoli.

    Nella partita da segnalare anche due gol davvero di pregevole fattura, il momentaneo 1-1 di Di Maria ed il 2-2 siglato dal francese Pavard. 

    Salutato Messi, in serata ci si attendeva l’exploit di Cristiano Ronaldo ed invece anche il portoghese ha dovuto dire addio al sogno di conquistare il titolo mondiale.

    Tanto merito del successo dell’Uruguay e del conseguente k.o. del Portogallo, vanno al Matador Edinson Cavani che ha aperto le marcature su pregevole assist di Suarez ed ha riportato avanti i suoi, dopo il gol del 1-1 di Pepe, con un gran tiro a giro prima di lasciare il campo per infortunio.

     

    Veniamo al racconto del primo ottavo di finale di Russia 2018, Francia-Argentina.

    Partenza ottima per uno straordinario Mbappé che al minuto 8 con un’incursione centrale si conquista un bel calcio di punizione, batte Griezmann, Armani battuto, palla sulla traversa. Mbappè è in gran giornata ed al 12°con una ripartenza micidiale supera tutti gli argentini tranne Rojo che però lo stende in area, è rigore, stavolta Griezmann è più preciso e realizza il gol del vantaggio. Il numero 10 francese è incontenibile ed al 19° sfrutta un gran lancio di Pogba e si lancia verso la porta, Tagliafico deve fermarlo con il fallo appena fuori area, giallo e punizione, Pogba calcia alto. L’Argentina non riesce a costruire praticamente niente, la Francia dimostra di far paura con le ripartenze. Serve una gran giocata all’albiceleste per trovare il gol e infatti al 41° Di Maria riceve palla e da lontanissimo lascia partire un siluro imparabile per Lloris. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con un cambio nell’Argentina con Fazio che rileva Rojo. Al 48° l’Argentina trova un rocambolesco vantaggio, dopo un calcio di punizione la palla arriva a Messi che cerca il tiro sul secondo palo, sulla traiettoria c’è Mercado che la tocca quanto basta per spiazzare Lloris. La Francia prova a reagire ma l’Argentina con tanta grinta respinge. Al 55° Fazio ed Armani non si intendono e rischiano la frittata, Griezmann riesce a toccar palla ma mette sul fondo. Al 57° Hernandez dal fondo mette il cross in mezzo, la palla arriva a Pavard che colpisce al volo e prende l’angolo alto per il pareggio Blues. Al 63° ancora Hernandez, questa volta il cross è basso, prima conclude Matuidi, palla respinta poi arriva Mbappé che controlla e piazza la palla alle spalle di Armani. L’Argentina sembra accusare l’uno-due francese, Sampaoli prova a dare la scossa inserendo Aguero per Perez. Al 68° palla per Matuidi che vede libero Giroud, il centravanti innesca Mbappé che davanti ad Armani realizza la doppietta. L’Argentina è in tilt, al 70° Giroud ben servito da Pogba, spreca colpendo l’esterno della rete. Non c’è reazione, ci prova Messi con un’azione solitaria ma il suo destro è debole, blocca con facilità Lloris. Al 92° Messi piazza il cross perfetto per Aguero che incorna alle spalle di Lloris. Il gol da una piccola speranza ai sudamericani che però non riescono nell’impresa, vince la Francia, l’avventura di Messi e l’Argentina a Russia 2018 si chiude agli ottavi.

     

    FRANCIA – ARGENTINA 4-3 (13° rig. Griezmann (F), 41° Di Maria (A), 48° Mercado (A), 57° Pavard (F), 63°, 68° Mbappé (F), 92° Aguero (A))

    Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kante, Pogba; Mbappé (88° Thauvin), Griezmann (83° Fekir), Matuidi (75° Tolisso); Giroud.

    Allenatore: Deschamps.

    Argentina (4-3-3): Armani; Mercado, Rojo (46° Fazio), Otamendi, Tagliafico; Perez (66° Aguero), Mascherano, Banega; Pavon (75° Meza), Messi, Di Maria.

    Allenatore: Sampaoli.

    Arbitro: Faghani.

    Ammoniti: Rojo (A), Tagliafico (A), Mascherano (A), Banega (A), Matuidi (F), Paavrd (F), Otamendi (A), Giroud (F).

     

    Passiamo ora alla seconda sfida odierna degli ottavi di Russia 2018, Uruguay-Portogallo.

    La prima conclusione della gara arriva al 5° ed ha la firma di Cristiano Ronaldo, Muslera blocca. Passano due minuti, Cavani effettua un cambio di gioco perfetto per Suarez, il pistolero controlla, punta l’avversario poi lascia partire un cross perfetto per lo stesso Cavani che di testa batte Rui Patricio. La reazione dei lusitani è piuttosto caotica, Muslera non corre pericoli. Al 22° Suarez si procura e calcia una punizione che passa in mezzo alla barriera ma non riesce a sorprendere Rui Patricio. La Celeste contiene i tentativi portoghesi e nel recupero rischia pure il raddoppio con Cavani che controlla bene ma non riesce a trovare la porta. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 interpreti in campo. La partita prova a farla il Portogallo con un Uruguay attento che aspetta pazientemente. Al 55° su azione da corner Pepe, con un perfetto stacco, anticipa la disattenta difesa Celeste e con un gran colpo di testa pareggia. Il gol cambia l’inerzia della gara con il Portogallo più deciso ed un Uruguay più in sofferenza. I campioni però sanno fare la differenza e al 62° Cavani, su ottimo assist di Bentancur, lascia partire un tiro a giro che vale il 2-1. Al 70° Muslera in uscita perde il pallone, Bernardo Silva prova a coordinarsi ma mette alto. Al 73° l’Uruguay perde Cavani per infortunio. Il Portogallo spinge, la difesa di Tabarez fatica ma tiene. Il finale è un assedio portoghese ma l’Uruguay tiene ed ottiene i quarti di finale di Russia 2018, dopo Messi anche CR7 lascia i mondiali.

     

    URUGUAY – PORTOGALLO 2-1 (7°, 62° Cavani (U), 55° Pepe (P))

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Laxalt; Nandez (80° sanchez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° Rodriguez); Suarez, Cavani (73° Stuani).

    Allenatore: Tabarez.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva, Carvalho, Adrien Silva (65° Quaresma), Joao Mario (85° M.Fernandes); Ronaldo, Guedes (73° André Silva).

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Ramos.

    Ammoniti: Cristiano Ronaldo (P)

  • Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    Russia 2018, Spagna-Russia ed Uruguay-Portogallo agli ottavi

    A Russia 2018 si sono conclusi i gruppi A e B, dopo un pomeriggio tranquillo, nel quale l’Uruguay ha sconfitto nettamente la Russia, si è vissuta una serata piena di emozioni.

    Come anticipato nel pomeriggio Uruguay e Russia si giocavano la vetta del proprio girone, Cherchesov lascia in panchina alcuni diffidati tra cui Golovin e l’Uruguay ne approfitta, va avanti 2-0 già nel primo tempo ed in più approfitta del rosso a Smolnikov. Nella ripresa Cavani completa l’opera. Nell’altra gara all’Egitto non basta Salah e nemmeno il rigore parato dal 45enne portiere El Hamady, l’Arabia Saudita rimonta e al 94° trova il gol vittoria.

    In serata Marocco ed Iran impegnano Spagna e Portogallo e rischiano di ribaltare le gerarchie del girone. Il Portogallo avanti uno a zero, fallisce un rigore con Cr7, si fa agganciare sul 1-1 da un rigore di Ansarifard e rischiano la clamorosa eliminazione sul tiro di Taremi fuori di niente al 94°.

    La Spagna, distratta in difesa, va sotto due volte per i gol di Boutaib e En Nesyri ma rimonta con Isco e sopratutto con il gol di Iago Aspas al 90° che vale pareggio e primo posto nel gruppo B.

     

    Veniamo ora al racconto delle due gare del gruppo A di Russia 2018, partendo da Uruguay-Russia. 

    Parte meglio l’Uruguay che al 10° passa in vantaggio con la punizione di Suarez che beffa Akinfeev. Risponde Cheryshev con un buon inserimento ma Muslera para. Al 23° raddoppio della Celeste con la conclusione di Laxalt deviata nella propria porta da Cheryshev. Al 36° Smolnikov prende il secondo giallo e lascia la Russia in 10. Il primo tempo si chiude con l’Uruguay avanti 2-0 sulla Russia.

    Si riparte con l’ingresso di Kuzyayev per Gazinskiy ma i ritmi rimangono bassi il doppio vantaggio e l’uomo in più permettono all’Uruguay di gestire. Al 73° Muslera sbaglia il rinvio, Zubnin appoggia a Dzyuba che però calcia male fallendo la chance del possibile 1-2. La partita scorre via in maniera lenta e priva di emozioni sino al 90° quando Cavani è lesto a girare in rete la parata di Akinfeev su colpo di testa di Godin. Finisce 3-0 per l’Uruguay che conquista il primo posto del gruppo A di Russia 2018.

     

    URUGUAY – RUSSIA 3-0 (10° Suarez, 23° aut. Cheryshev, 90° Cavani)

    Uruguay (3-5-2): Muslera; Coates, Godin, Caceres; Nandez (72° Rodriguez), Vecino, Torreira, Bentancur (63° De Arrascaeta) , Laxalt; Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev; Smolnikov, Kutepov, Ignashevich, Kudriashov; Zobnin, Gazinskiy (46° Kuzyayev); Samedov, Al Miranchuck (60° Smolov), Cheryshev (38° Fernandes); Dzyuba.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Diedhiou.

    Ammoniti: Gazinskiy (R), Bentancur (U).

    Espulso: Smolnikov (R).

     

    Passiamo ora all’altra gara del girone, Arabia Saudita-Egitto.

    La prima occasione arriva al 15° ed è per l’Arabia Saudita con il tiro di Al Dawsari alto di poco sopra la traversa. Al 22° è l’Egitto a passare in vantaggio con Salah bravo ad inserirsi tra i due centrali e a superare il portiere con un dolce pallonetto. Lo stesso Salah ci prova due minuti dopo ma stavolta il pallonetto esce. Poco dopo la mezz’ora Trezeguet va per due volte vicino al gol con il tiro a giro. Al 40° rigore per l’Arabia Saudita, va Al Muwallad ma il 45enne portiere El Hadary respinge la palla sulla traversa. Nel recupero del primo tempo l’arbitro fischia un altro rigore per l’Arabia Saudita, dopo una lunga attesa Roldan visualizza le immagini al VAR e conferma, stavolta Al Faraj trasforma. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Riparte meglio l’Arabia Saudita che ha una buona chance con Bahbir che però calcia alto. L’Egitto si sveglia e al 57° Trezeguet col colpo di testa sfiora il vantaggio. La gran giornata di El Hadary si conferma al 69° quando il portiere si esibisce in due parate sui  colpi di testa prima di Al Moghawi poi di Asiri. Il match è divertente, entrambe le squadre vogliono provare a vincerla. Al 94° l’Arabia Saudita riesce a portare a casa il successo con Al Dawsari che sfrutta il passaggio di Otayf e lascia partire il tiro che supera El Hadary e vale il 2-1 finale.

     

    ARABIA SAUDITA – EGITTO 2-1 (22° Salah (E), 45°+5 rig. Al Faraj (A), 94° Al Dawsari (A))

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Mosailem; Al Burayk, Os.Hawsawi, M.Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (65° Asiri), Al Faraj, Otayf, Al Moghawi, Al Dawsari; Al Muwallad (79° Al Sheri).

    Allenatore: Pizzi.

    Egitto (4-2-3-1): El Hadary; Fathy, Gabr, Hegazy, Abdel Shafi; Elneny, Hamed; Salah, Said (45°+7 Warda), Trezeguet (81° Kahraba); Moshen (64° Sohbi).

    Allenatore: Cuper.

    Arbitro: Roldan.

    Ammoniti: Gabr (E), Fathy (E).

     

    Veniamo a raccontare le gare del gruppo B di Russia 2018, partendo da Iran-Portogallo.

    La partita non regala molte emozioni, ci prova Cristiano Ronaldo dopo pochi minuti ma il portiere dell’Iran respinge. Anche la squadra di Queiroz prova a rendersi insidiosa  ma Rui Patricio è sempre attento e disinnesca ogni potenziale occasione. Al 44° arriva il gol che sblocca la gara, è una vera e propria invenzione di Quaresma che con la sua consueta “trivela” fa partire un tiro imparabile che si spegne alle spalle di Beiranvand. IL primo tempo si chiude sul 1-0 per i lusitani.

    Si riparte e al 52° Ezatolahi commette fallo su Ronaldo, l’arbitro, aiutato anche dal VAR assegna il calcio di rigore per il Portogallo, dal dischetto va Cr7 ma Beiranvand blocca. Al 72° il neo entrato Ghoddos lascia partire un gran rasoterra dal limite, la palla fila vicino al palo. Al 83° l’arbitro viene chiamato al VAR per un fallo di Cristiano Ronaldo, c’è il rischio di rosso ma alla fine Caceres estrae il giallo. Al 92°, dopo un lungo controllo alla VAR l’arbitro concede il rigore all’Iran che Ansarifard trasforma. Al 94° clamorosa occasione per Taremi che da dentro l’area calcia sull’esterno. Finisce con il brivido per il Portogallo che si qualifica come seconda del gruppo B.

     

    IRAN – PORTOGALLO 1-1 (44° Quaresma (P), 93° rig. Ansarifard (I))

    Iran (4-5-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (56° Mohammadi); Taremi, Jahanbakhsh (70° Ghoddos), Ezatolahi (76° Ansarifard), Ebrahimi, Amiri; Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Quaresma (70° Bernardo Silva), William, Adrien Silva, Joao Mario (84° Moutinho); André Silva (95° Guedes), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Arbitro: Caceres.

    Ammoniti: Guerrero (P), Haji Safi (I), Azmoun (I), Quaresma (P), Ronaldo (P), Cedric (P).

     

    Concludiamo la serata con l’altra gara del gruppo B di Russia 2018, Spagna-Marocco.

    Alla Spagna basta non perdere ma dopo un inizio tranquillo, al 14° dopo un errore clamoroso dei centrali spagnoli, Boutaib ne approfitta s’invola e piazza la palla tra le gambe di De Gea in uscita. La Spagna trema solo per un attimo perché passano 5 minuti ed Iniesta s’inventa una gran giocata e serve un assist al bacio per Isco che pareggia. Al 25° altra dormita della Spagna, Boutaib ci riprova ma stavolta De Gea salva. La partita diventa piuttosto aggressiva con l’arbitro che ammonisce ben 4 calciatori marocchini. La Spagna prova a fare la gara con il suo classico gioco ma il Marocco sa esser pericoloso in contropiede. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e qualche amnesia difensiva spagnola rischia di agevolare gli attacchi del Marocco. Al 55° gran conclusione di Amrabat, l’incrocio dei pali salva De Gea. Al 62° Saiss sulla linea con un colpo di testa riesce a salvare sulla conclusione aerea di Isco, sul successivo corner Piqué di testa mette fuori di un soffio. Il Marocco insiste e al 82° con un gran colpo di testa, su azione di corner En Nesyri trova il gol del 2-1. Al 90° Aspas con un gran colpo di tacco trova il gol del pareggio, l’arbitro annulla per fuorigioco ma il VAR modifica la scelta, è gol. Finisce così, la Spagna aggancia il Portogallo in vetta ma per un gol segnato in più è prima nel girone B di Russia 2018.

     

    SPAGNA – MAROCCO 2-2 (14° Boutaib (M), 19° Isco (S), 82° En Nesyri (M), 90° Iago Apas (S))

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Thiago Alcantata (74° Asensio); Silva (84° Rodrigo), Isco, Iniesta; Diego Costa (74° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Da Costa, Saiss, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi; N.Amrabat, Belhanda (64° Fajr), Ziyach (85° Bouhaddouz); Boutaib (72° En Nesyri).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Irmatov.

    Ammoniti: El Ahmadi (M), N.Amrabat (M), Da Costa (M), Boussufa (M), El Kajoui (M), Hakimi (M).

  • Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Russia 2018, Suarez porta l’Uruguay agli ottavi

    Primi verdetti ai mondiali di Russia 2018, grazie al gol di Suarez l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e conquista il matematico passaggio agli ottavi di finale.

    Il successo della Celeste, in una giornata non certo brillantissima, vale anche la qualificazione al turno successivo della Russia e l’eliminazione di Egitto ed Arabia Saudita.

    Nel gruppo A rimane quindi da decidere il primo posto e se lo giocheranno nello scontro diretto l’Uruguay ed i padroni di casa della Russia.

    Oggi però erano in programma anche due gare del gruppo B ed anche qua si è avuto un primo verdetto.

    Il successo per 1-0 del Portogallo, con la firma del solito Cristiano Ronaldo, contro il Marocco è valsa l’eliminazione per Benatia e compagni, un’eliminazione dal sapore molto amaro viste le due buone prestazioni disputate dalla compagine marocchina.

    In testa al girone, a pari punti e pari differenza reti con il Portogallo, si è portata la Spagna che con un gol fortunoso di Diego Costa ha battuto 1-0 l’Iran.

    La nazionale asiatica, attendista nel primo tempo e più offensiva dopo il gol subito, ha ancora speranza di qualificarsi, dovrà però battere il Portogallo nell’ultima gara del gruppo B di Russia 2018.

     

    Veniamo al racconto della prima gara di questo settimo giorno a Russia 2018.

    Il Marocco prova ad esser più propositivo ma al 4° su azione di corner, su perfetto cross di Moutinho, Cristiano Ronaldo si libera e con un colpo di testa in tuffo porta avanti il Portogallo. Il Marocco tenta una reazione, guadagna metri ma non riesce a pungere. La partita la fanno gli uomini di Renard ma al 39° è Guedes, su invenzione di Cristiano Ronaldo, ad avere una grossa occasione, solo davanti a El Kajoui si fa ipnotizzare. Il Marocco prova ad insistere e crea qualche altra potenziale occasione, al riposo però va avanti il Portogallo 1-0.

    Si riparte con il Marocco in attacco ma con il Portogallo pronto a sfruttare ogni occasione. Al 56° è strepitoso il guizzo di Rui Patricio sul colpo di testa di Belhanda. Si gioca sostanzialmente in una sola metà campo,il Marocco spinge, attacca, il Portogallo si chiude ma non riesce a ripartire mai. Al 90° gran giocata di Ziyach, il suo tiro però trova sulla traiettoria la testa di Pepe e la palla finisce in corner.  Nel recupero occasione per Benatia che da dentro l’area calcia alto. Finisce così il Portogallo vince 1-0 e fa un ulteriore passo verso gli ottavi, il Marocco invece saluta già Russia 2018.

     

    PORTOGALLO – MAROCCO 1-0 (4° Ronaldo)

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerrero; Bernardo Silva (59° Gelson Martins), William, Moutinho (88° Adrien Silva), Joao Mario (70° Bruno Fernandes); Guedes, Ronaldo

    Allenatore: Fernando Santos.

    Marocco (4-2-3-1): El Kajoui; Dirar, Benatia, Da Costa, Hakimi; Boussoufa, El Ahmadi (86° Fajr); N.Amrabat, Belhanda (75° Carcela), Ziyach; Boutaib (69° El Kaabi).

    Allenatore: Renard.

    Arbitro: Geiger.

    Ammoniti: Benatia (M), Adrien Silva (P).

     

    Veniamo ora alla sfida che chiude la seconda giornata del gruppo A di Russia 2018.

    La partenza, a sorpresa, vede un’Arabia Saudita più convinta, pronta a spingere in attacco. L’Uruguay non si lascia spaventare e pian piano prova a prender il pallino del gioco in mano. Al 22° su un calcio d’angolo battuto da Sanchez, Al Owais sbaglia completamente l’uscita, Suarez è pronto e deposita in rete il gol del vantaggio. AL 26° arriva la risposta dell’Arabia Saudita con un bel tiro di Bahbir che costringe Muslera alla deviazione sopra la traversa. La celeste inizia ad abbassare i ritmi e concede il possesso palla, sterile, agli avversari. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i sudamericani.

    Si riparte con gli stessi interpreti che avevano chiuso il primo tempo, al 51° ci prova Suarez con una conclusione violenta su calcio di punizione, respinge il portiere Al Owais. L’Arabia Saudita ha il merito di tenere viva la partita anche se l’unica occasione capita a Sanchez che colpisce di testa ma non inquadra la porta. Al 79° l’Uruguay va vicino al 2-0, Torreira lascia partire la conclusione che colpisce Cavani e per poco non beffa il portiere. Cavani vuole il gol, al 85° prova con l’azione personale, agevolato anche da un errore della difesa saudita, ma il portiere Al Owais chiude lo specchio e respinge. Finisce così, l’Uruguay batte 1-0 l’Arabia Saudita e vola agli ottavi con la Russia, eliminate Arabia Saudita ed Egitto.

     

    URUGUAY – ARABIA SAUDITA 1-0 (22° Suarez)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Gimenez, Godin, Caceres; Sanchez (82° Nandez), Vecino (59° Torreira), Bentancur, Rodriguez (59° Laxalt); Suarez, Cavani.

    Allenatore: Tabarez.

    Arabia Saudita (4-5-1): Al Owais; Al Burayk, Al Bulayhi, Hawsawi, Al Shahrani; Bahbir (75° Kanu), Al Faraj, Otayf, Al Jassim (44° Al Moghawi), Al Dawsari; Al Muwallad (78° Al Shalawy).

    Allenatore: Pizzi.

    Arbitro: Turpin.

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara odierna, quella che va a chiudere la seconda giornata del Girone B di Russia 2018.

    Come ampiamente previsto la partita la fa la Spagna, l’Iran, già a tre punti nel girone, attende. Le Furie Rosse operano una costante pressione sulla difesa avversaria, rischiano al 16° quando Taremi evita la trappola del fuorigioco, entra in area ma sbaglia il cross. La Spagna riparte all’attacco ma è un modo di attaccare confusionario, una serie di attacchi che sbattono contro il muro difensivo iraniano o che vedono conclusioni sfilare sopra la traversa. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed al 49° la Spagna ha una doppia chance, su azione da corner Pique colpisce in mischia, la difesa iraniana allontana, il pallone giunge a Busquets che calcia di prima intenzione, il portiere Beiranvand con un intervento brutto ma efficace salva. Al 53° lo stadio grida al gol per l’Iran ma la conclusione al volo di Ansarifard colpisce l’esterno della rete. Passa solo un minuto e la Spagna passa in vantaggio con Diego Costa che entra in area, viene anticipato ma è fortunato con il rimpallo con il pallone che entra in gol. Al 63° Ezatolahi con una zampata sottoporta trova il gol del pareggio ma guardalinee prima e VAR poi fanno annullare la rete. L’Iran però non si arrende e prova ad attaccare creando pensieri alla difesa della Spagna. Al 82° gran occasione per Amiri ma il suo colpo di testa finisce sopra la traversa non di molto. Finisce così con il successo della Spagna per 1-0.

     

    IRAN – SPAGNA 0-1 (54° Diego Costa)

    Iran (4-2-3-1): Beiranvand; Rezaeian, Hosseini, Pouraliganji, Haji Safi (69° Mohammadi); Ebrahimi, Ezatolahi; Ansarifard (74° Jahanbakhsh) , Taremi, Amiri (86° Ghoddos); Azmoun.

    Allenatore: Queiroz.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Iniesta (70° Koke); Silva, Isco, Lucas Vazquez (79° Asensio); Diego Costa (88° Rodrigo).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Cunha.

    Ammoniti: Amiri (I), Ebrahimi (I).

     

     

  • Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    Russia 2018: Ronaldo super protagonista nel pari tra Spagna e Portogallo

    La seconda giornata di Russia 2018 ha visto due partite risolte nel finale e lo spettacolare match tra Spagna e Portogallo concluso sul 3-3, con un protagonista assoluto: Cristiano Ronaldo.

    La giornata è stata aperta da un Uruguay brutto ma efficace che ha piegato la resistenza di un buon Egitto grazie al colpo di testa di Gimenez al 90°, la Celeste raggiunge così a tre punti la Russia in testa al girone A.

    Alle 17 si affrontavano Marocco ed Iran per la prima partita del girone B, anche qua la sfida si è decisa nel finale con lo sfortunato autogol di Bouhaddouz al minuto 94° che ha permesso all’Iran di portare a casa 3 punti.

    In serata è arrivato il piatto forte, la sfida tutta iberica che ha visto il Portogallo trovare due volte il vantaggio, con un rigore di Cristiano Ronaldo ed una papera di De Gea, sempre su tiro di Ronaldo. Le Furie Rosse non hanno mollato, hanno pareggiato entrambe le volte con Diego Costa ed hanno trovato il vantaggio con un gran tiro di Nacho. Cr7 però non aveva alcuna intenzione di alzare bandiera bianca ed al 87° con un vero e proprio gioiello su calcio di punizione ha firmato la personale tripletta per il definitivo 3-3.

    Veniamo al racconto della prima gara odierna.

    L’Uruguay con ritmi molto bassi, prova a gestire la gara, l’Egitto prova a chiudersi bene e non concede praticamente niente sino al 23° quando Cavani, dopo una bella giocata, lascia partire una conclusione violenta che viene deviata in corner dal difensore. Sul successivo calcio d’angolo Suarez si trova il pallone sui piedi a due passi dalla porta, la sua conclusione finisce incredibilmente sull’esterno della rete. Scampato il pericolo l’Egitto prova anche a farsi vedere in avanti e sostanzialmente non rischia altro, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa riparte su tutti altri ritmi ed al 47° Cavani serve un assist perfetto a Suarez che però colpisce il portiere, bravo nella scelta di tempo, in uscita. Con il passare dei minuti l’Egitto comincia a rispondere ai ritmi alzati dall’Uruguay e cerca di rendersi insidioso con qualche ripartenza. Le squadre si allungano e gli uomini di Cuper insistono con rapide ed insidiose ripartenze ma al 73° è nuovamente Suarez, ancora servito benissimo da Cavani, ad avere la palla del vantaggio, il pistolero prova a saltare anche il portiere ma El Shenawy è bravissimo a bloccare la sfera. Il portiere egiziano si rende ancora una volta protagonista al 83° respingendo una conclusione potente di Cavani. Al 87° ancora Cavani, colpisce il palo su calcio di punizione, sembra una giornata no ma al 89° su punizione calciata da Sanchez arriva il colpo di testa di Gimenez che porta in vantaggio la “celeste”. Finisce così, l’Uruguay non brilla ma porta a casa i 3 punti, contro un buon Egitto, nell’esordio a Russia 2018.

     

    EGITTO – URUGUAY 0-1 (89° Gimenez)

    Egitto (4-2-3-1): El Shenawy; Fathy, Hegazy, Gabr, Abdelshafy; Hamed (50° Morsy), Elneny; Warda (82° Sobhy), Said, Trézéguet; Mohsen (63° Kahraba).

    Allenatore: Cuper.

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Varela, Godin, Gimenez, Caceres; Nandez (58° Sanchez), Vecino (87° Torreira), Bentancur, De Arrascaeta (59° Rodriguez); Cavani, Suarez.

    Allenatore: Tabarez.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Hegazy (E)

     

    Veniamo al racconto della seconda gara di giornata.

    La prima parte di gara è tutta favorevole al Marocco che crea tre buone occasioni nel primo quarto d’ora ed una gigantesca tripla chance, con Belhanda e Benatia protagonisti, al 18° ma in ogni occasione la difesa ed il portiere dell’Iran se la cavano con un po’ di fatica. Al 19° si vedono gli iraniani che con un pericolosissimo contropiede spaventano la retroguardia marocchina. L’Iran prende coraggio e prova anche a rendersi insidioso tant’è che sul finale di tempo servono due grandi interventi di Munir, su Azmoun prima e Jahanbakhsh poi, per mantenere inviolata la porta del Marocco. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Le squadre rientrano con gli stessi 22 interpreti che avevano chiuso la prima frazione ma  perlomeno per i primi 20 minuti non si segnalano occasioni. Al 80° prima occasione della ripresa, ci prova Ziyach da fuori ma Beiranvand si allunga e devia in corner. Al 94° il colpo di scena, Haji Safi calcia una punizione dalla sinistra, Bouhaddouz cerca l’intervento difensivo ma con il suo colpo di testa fa autogol regalando così all’Iran il successo nella gara di esordio del girone B di Russia 2018.

     

    MAROCCO – IRAN 0-1 (94° aut. Bouhaddouz)

    Marocco (3-4-3): Munir; Hakimi, Benatia, Saiss; N. Amrabat (76° S. Amrabat), Boussoufa, El Ahmadi, Harit (82° Da Costa); Belhanda, El Kaabi (78° Bouhaddouz), Ziyach.

    Allenatore: Renard.

    Iran (3-4-3): Beiranvand; Rezaeian, Cheshmi, Pouraliganj; Ansarifard, Ebrahimi (79° Hosseini) , Haji Safi, Shojaei (67° Taremi); Jahanbakhsh (84° Ghoddos), Azmoun, Amiri.

    Allenatore: Queiroz.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Shojaei (I), El Ahmadi (M), Jahanbakhsh (I), Ansarifard (I)

     

    Veniamo al racconto dell’ultima gara di giornata nonché primo big match di Russia 2018.

    Ci si aspettano fuochi d’artificio e pronti via, 4 minuti e Cristiano Ronaldo si procura un rigore, per fallo di Nacho, che con freddezza poi trasforma. La Spagna accusa il colpo, il Portogallo spreca due incredibili contropiedi con Guedes. Scampato il pericolo la Spagna comincia a costruire e al 24° trova il pareggio con una gran giocata di Diego Costa che si libera di Pepe e dopo un paio di finte piazza il tiro alle spalle di Rui Patricio. Il Portogallo accusa il colpo e al 26° rischia di finire sotto ma il gran tiro di Isco colpisce prima la traversa e poi la linea. Al 35° ci prova Iniesta ma il suo diagonale esce di un niente. Sembra si possa andare al riposo in parità ed invece Cr7 riceve palla da Guedes dal limite, lascia partire un tiro non certo impossibile ma De Gea combina una papera clamorosa e si fa sfuggire la palla in rete. All’intervallo va avanti il Portogallo per 2-1.

    Si riparte e dopo dieci minuti senza occasioni ma con buon ritmo, la Spagna perviene al pareggio con uno schema su punizione, cross di David Silva, sponda di Busquets e tocco facile sotto porta di Diego Costa. Passano due minuti e le Furie Rosse trovano il vantaggio, la difesa portoghese allontana, Nacho arriva in corsa, colpisce al volo, il pallone sbatte su un palo, poi sull’altro e poi s’infila. La reazione portoghese è piuttosto sterile e De Gea, oltre ad un’uscita spericolata, non deve compiere interventi. Al 87° Cristiano Ronaldo si procura un calcio di punizione dal limite, il numero 7 portoghese sistema con cura il pallone e poi lascia partire una conclusione praticamente perfetta, che vale il 3-3. Finisce così una partita davvero spettacolare con Cr7 che riesce a fermare la Spagna sul pareggio.

     

    PORTOGALLO – SPAGNA 3-3 (4° rig., 44°, 87° Ronaldo (P), 24°, 55° Diego Costa (S), 58° Nacho (S))

    Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva (69° Quaresma), William, Moutinho, Fernandes (68° Joao Mario); Guedes (Andrè Silva), Ronaldo.

    Allenatore: Fernando Santos.

    Spagna (4-2-3-1): De Gea; Nacho, Pique, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Koke; David Silva (85° Vazquez), Isco, Iniesta (70° Thiago Alcantara); Diego Costa (77° Iago Aspas).

    Allenatore: Hierro.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Busquets (S), Fernandes (P)

  • Gioia Italia, la Nazionale femminile vola al Mondiale

    Gioia Italia, la Nazionale femminile vola al Mondiale

    Adesso c’è anche la matematica, la Nazionale femminile di Milena Bertolini conquista la qualificazione ai Mondiali di calcio femminile di Francia 2019.

    20 anni, saranno passati 20 anni dal mondiale di Usa 1999 quando finalmente la prossima estate le azzurre torneranno a disputare la Coppa del Mondo. 

    Un risultato straordinario se si pensa che, in questo girone di qualificazione, la Nazionale femminile ha fatto bottino pieno, 7 vittorie su 7 gare disputate, ottenendo il pass con un turno d’anticipo, rendendo inutile l’ultima gara contro il Belgio. 

    La sfida di questa sera con il Portogallo, temuta alla vigilia, si è messa subito bene, con due gol nei primi 13 minuti, Girelli e Salvai, che hanno reso tutto più semplice. Le lusitane non si sono mai rese pericolose dinanzi a Pipitone ed anzi, possono ringraziare i legni dell’Artemio Franchi, colpiti da Bonansea e Girelli, se alla fine il risultato ha visto solo 3 gol di scarto, a segno Bonansea proprio al 90°.

    Al fischio finale le calciatrici, Mister Bertolini e anche lo staff della Nazionale femminile sono esplose in grida di gioia, dopo la delusione della squadra maschile, che sarà assente al Mondiale di Russia che partirà la prossima settimana, finalmente l’Italia del calcio può tornare a sorridere.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via e al 4° l’Italia passa in vantaggio, corner pennellato da Giugliano e colpo di testa vincente, sull’uscita del portiere, di Girelli. Le azzurre non si accontentano e mettono nuovamente in difficoltà la difesa portoghese che però si salva. E’ un monologo azzurro, ogni corner è un brivido per la difesa ospite. Puntualmente al 13°, sempre da calcio d’angolo arriva il raddoppio con Salvai che calcia verso la porta sguarnita, Dolores Silva prova a respingere ma lo fa con la palla già oltre la linea di porta. La reazione portoghese è praticamente nulla, anzi è Bonansea che ha due potenziali chance da gol che però non riesce a concretizzare. Al 33° l’Italia perde Rosucci per infortunio, entra al suo posto Parisi. Al 43° Bonansea si lancia su un pallone in area, la numero 18 colpisce con forza ma Morais respinge. Il primo tempo si chiude con l’Italia avanti 2-0.

    Si riparte con le stesse azzurre che avevano finito il primo tempo e con un doppio cambio nel Portogallo, dentro Marques e Jessica Silva per Mendes e Pinto. L’Italia abbassa i ritmi, il Portogallo fa uno sterile possesso palla che non porta a creare niente dalle parti di Pipitone. Al 63°, sempre da azione di corner, l’Italia va vicina al tris, dopo un colpo di testa di Salvai ed un pasticcio della difesa ospite, la palla finisce a Gama che calcia, la sua conclusione deviata viene salvata da Dolores Silva un passo prima della linea. Al 66° grande scatto, sul filo del fuorigioco, di Bonansea, l’azzurra si presenta davanti a Morais e calcia, il pallone supera il portiere ma centra la traversa. Al 73° primo vero tiro in porta del Portogallo con Tatiana Pinto ma Pipitone è attentissima e blocca. Passano due minuti ed un gran riflesso di Morais toglie la gioia del gol a Bonansea. Al 84° ancora la traversa dice no all’Italia, questa volta su una perfetta punizione di Girelli. Al 90° finalmente il terzo gol arriva, Galli ruba palla e serve un assist perfetto per Bonansea che di prima gira alle spalle di Morais. Finisce qua, l’Italia del calcio femminile conquista, dopo 20 anni, la qualificazione al Mondiale.

     

    ITALIA – PORTOGALLO 3-0 (4° Girelli, 13° Salvai, 90° Bonansea (I))

    Italia (4-3-3): Pipitone; Guagni, Gama, Salvai, Bartoli; Galli, Giugliano (78° Cernoia), Rosucci (33° Parisi); Bonansea, Sabatino (61° Mauro), Girelli.

    Allenatore: Bertolini.

    Portogallo (4-4-2): Morais; Borges, Infante, Costa, Dolores Silva; Tatiana Pinto, Fatima Pinto (46° Jessica Silva), Neto, Norton (68° Luis); Diana Silva, Mendes (46° Marques).

    Allenatore: Neto.

    Arbitro: Larsson.

    Ammoniti: Sabatino (I), Parisi (I), Borges (P), Infante (P).

  • Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Star Sixes: il mondiale delle vecchie glorie mette in campo le leggende

    Con Star Sixes il calcio a sei indoor ha riportato diverse leggende del calcio su un campo di calcio, seppur in formato ridotto, fondendo così nostalgia e spettacolo.

    120 stelle per 12 Nazioni

    Dal 13 al 16 Luglio. alla O2 Arena di Londra, in Star Sixes si sono visti nuovamente giocare a livello agonistico calciatori del calibro di Alessandro Del Piero, Roberto Carlos, Rivaldo, Fabrizio Ravanelli, Steven Gerrard, Dida, Juninho, Chris Sorensen Sebastien Frey, Youri Djorkaeff, Vincent Candela, Fernando Couto, Nuno Gomes, Carles Puyol.

    Questi ed altri campioni, tutte vecchie glorie, si sono sfidati giocando in 12 nazioni, oltre alla nostra Italia sponsorizzata dal brand di gaming online StarCasinò, hanno partecipato  Spagna, Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Nigeria, Scozia, Messico, Cina, Danimarca.

    Il Cammino dell’Italia

    Il torneo ha messo in mostra contenuti di valore, unendo atletismo, sfida e spettacolo. La formazione Italiana, accompagnata ufficialmente da StarCasinò, motivo per cui il torneo in Italia ha assunto la denominazione ufficiale di Star Sixes ¦ StarCasinò, capitanata da Alex Del Piero ha purtroppo dovuto cedere il passo, nei quarti di finale, alla Francia che si è successivamente laureata campione del torneo. Le speranze di una vittoria finale non erano poche, infatti dopo un ottimo girone eliminatorio, dove la nostra compagine ha subito solo la sconfitto all’esordio contro il Brasile, a cui sono poi seguite due nette vittorie contro la Nigeria prima e la Cina dopo. Purtroppo l’incontro con la risvegliata Francia che si era qualificata dopo un girone eliminatorio non esaltante e soltanto di diritto per la differenza reti, ha spento ogni speranza.

    L’orgoglio Francese

    Si sa che i Francesi non demordono facilmente, così nella fase ad eliminazione diretta è venuto fuori l’orgoglio che li ha portati a battere prima appunto l’Italia, subito dopo la Spagna, che tra l’altro fino a quel momento era favorita insieme al Brasile in quanto uniche imbattute, per poi ritrovarsi in finale e giocare per la seconda volta contro la Danimarca, che appunto aveva eliminato i verdeoro, compagna del girone eliminatorio con cui aveva pareggiato, e batterla in finale per 2 a 1.

    Il torneo ha avuto una ampia copertura televisiva, trasmesso in italia dal canale FOX SPORT sul satellite di Sky, ma gli highlights del match e i contenuti più esclusivi, con la collaborazione del team di Serie A operazione Nostalgia, sono disponibili sul sito Star Sixes e sulle pagine Facebook, Twitter e Instagram di StarCasinò.

    Buzzoole

  • Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    Ronaldo: dal dolore al trionfo, è lui il re d’Europa

    La stagione calcistica ha avuto il suo apice, e la sua conclusione, con la finale di Euro 2016 ed il re incontrastato in Europa è uno solo: Cristiano Ronaldo. 

    Cr7, dopo aver conquistato la Champions League, segnando l’ultimo rigore, ha avuto anche l’onore di alzare al cielo di Saint Denis la coppa dell’Europeo, davanti ad un pubblico francese disperato.

    Ronaldo ieri sera, dopo aver permesso al Portogallo di eliminare il Galles in semifinale con un gol ed un assist, non è stato protagonista sul campo a causa di un infortunio subito per un brutto intervento di Payet dopo pochissimi minuti dal fischio d’inizio e che lo ha costretto ad uscire dal campo, oggi si parla di lesione di I° grado al collaterale del ginocchio che lo terrà almeno un mese fermo.

    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter
    Ronaldo incita i compagni dalla panchina | Foto Twitter

    Eppure, da vero leader, da vero capitano, da vero uomo squadra, Cristiano Ronaldo non ha voluto far mancare il suo appoggio ai compagni e, al fischio finale del 90° minuto che ha decretato i supplementari, si è ripresentato in panchina con una vistosa fasciatura per incitare i portoghesi nell’impresa, che poi è diventate realtà grazie al gol di Eder siglato al minuto 109.

    In questo Europeo Cristiano Ronaldo si era già mostrato leader anche fuori dal campo, la dimostrazione si è avuta nella sfida conclusasi ai rigori contro la Polonia nei quarti di finale nella quale Cr7 ha convinto ed incitato Joao Moutinho, che aveva fallito un rigore nella sfida di semifinale contro la Spagna ad Euro 2012 che insieme all’errore di Bruno Alves aveva causato l’eliminazione dei lusitani, a presentarsi dal dischetto senza paura.

    Un Ronaldo incredibile che ha mostrato tutta la sua leadership anche fuori dal rettangolo verde andando così a cancellare con un colpo di spugna la doppia amarezza, quella più vecchia per il ko subito dalla sorprendente Grecia nella finale dell’europeo casalingo del 2004 e sopratutto quella più fresca che ha visto la sfortuna farla da protagonista e che non ha voluto vederlo in campo nella notte di Saint Denis. 

    Insomma Euro 2016 ha incoronato il suo Re e sostanzialmente ha impresso il nome di Cr7 sul Pallone d’Oro che verrà assegnato nel gennaio 2017.

     

  • Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Cristiano Ronaldo show, Portogallo in finale

    Euro 2016 ha emesso il primo verdetto, domenica a Saint Denis, a giocarsi la finale, ci sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo. 

    Nella sfida contro il Galles dell’amico/nemico Gareth Bale, Cr7 ha messo in mostra tutta la sua classe e tutto il suo talento, segnando il gol che ha aperto le marcature al 50° e rendendosi protagonista anche della rete di Nani 3 minuti dopo.

    Come anni fa nella famosa opera teatrale di Samuel Beckett “Aspettando Godot” dove i protagonisti attendevano appunto Godot che non arrivava mai, in questo Euro 2016 si aspettava ancora Cristiano Ronaldo che effettivamente aveva segnato una doppietta importantissima contro l’Ungheria nella fase a gironi ed era stato importante nei match contro Croazia e Polonia ma non era stato ancora il trascinatore che tutta la nazionale lusitana si attendeva.

    Nel match contro il sorprendente Galles poi c’era la suggestione della sfida con il compagno di Club al Real Madrid Gareth Bale che sino a ieri sera era parso decisamente leader della compagine britannica e capace di guidare i suoi, con gol e tanta personalità, verso una storica semifinale europea.

    Addirittura prima della semifinale di Lione si parlava di sfida da Pallone d’Oro con la bilancia che pendeva decisamente in direzione del gallese.

    E invece Godot è arrivato, dopo un primo tempo anonimo e con momenti di rabbia per i palloni che non arrivavano, nella ripresa a Cristiano Ronaldo sono serviti solo 5 minuti per rendersi protagonista assoluto, lo stacco aereo sul cross di Guerreiro è stato impressionante, il colpo di testa vincente è stata solo la logica conseguenza.

    Lo show di Cr7 però era solo appena iniziato, 3 minuti dopo infatti la sua intelligenza calcistica gli ha permesso di trovarsi al posto giusto sulla corta respinta della difesa gallese, il tiro non è stato certo uno splendore ma si è rivelato delizioso assist per la zampata di Nani.

    Bale ha provato a reagire cercando di scalzare Re Ronaldo dal trono ma non c’è stato niente da fare, non è bastata la buona volontà e l’impegno al fenomeno del Galles per surclassare il campionissimo lusitano.

    La notte di Lione quindi ci porta in dote il Portogallo in finale, contro la vincente di Francia-Germania, e sembra aver permesso a Ronaldo di poter allargare la bacheca per inserire un nuovo pallone d’oro, francesi e tedeschi permettendo.

  • Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Euro2016: Galles, Polonia e Portogallo ai quarti

    Sono iniziati gli ottavi di finale di Euro2016, partite non bellissime ma intense, che regalano un successo storico per i gallesi, confermano la Polonia quale rivelazione del torneo e all’ultimo respiro premiano un Portogallo bruttino.

    Dalla fine della fase a gironi di Euro2016 lo abbiamo pensato subito, la parte sinistra del tabellone presenta formazioni più abbordabili, dove la sfida di questa sera, Croazia-Portogallo era la più affascinante. Tanto è vero che tra i pallonari nostrani si ragionava, prima del match con la Svezia, se forse era meglio qualificarsi come secondi nel nostro girone per finire proprio in quella parte dello schema.

    SVIZZERA-POLONIA 5-6 d.c.r. (0-1 p.t./1-1 s.t.)

    Andiamo con ordine, nella prima giornata degli ottavi di finale il primo match andato in scena è stato Svizzera-Polonia, la più frizzante delle partite, partono bene i polacchi che prendono in mano le redini del gioco e rischiano qualcosa in contropiede. Proprio i polacchi trovano il primo vantaggio verso la fine del primo tempo con Blaszczykowski che raccoglie uno dei tanti traversoni e spara rasoterra battendo il portiere avversario.

    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016| Foto Twitter
    Blaszczykowski segna la sua seconda rete a Euro2016 | Foto Twitter

    Vantaggio giusto che però impone la reazione svizzera che non tarda ad arrivare, dalla metà della ripresa fino alla fine dei tempi regolamentari è infatti un crescendo elvetico che produce il pareggio con Shaqiri che realizza con una sforbiciata bellissima dal limite dell’area l’1-1.

    I tempi supplementari mostrano la Svizzera sempre in avanti che mette in difficoltà il portiere polacco Fabianski un paio di volte, tuttavia per avere un esito decisivo bisogna attendere i calci di rigore. Sbaglia lo svizzero Granit Xhaka, mentre i polacchi li realizzano tutti e approdano ai quarti di Euro2016.

    GALLES-IRLANDA DEL NORD 1-0 (0-0)

    Una partita che è iniziata con ottimi presupposti, con il Galles che subito si getta in avanti (Ramsey gol annullato per fuorigioco al 19°) e l’Irlanda del Nord che nella fase centrale del primo tempo impegna severamente il portiere gallese autore di un’ottima prestazione.

    Bale si muove molto ma è molto controllato e si nota esclusivamente per un bel calcio di punizione neutralizzato dal portiere avversario, la partita si sblocca a favore del Galles con una sfortunata autorete di McAuley che nel tentativo di spazzare l’area su un cross avversario calcia il pallone nella sua porta al 75°. Per entrambe le squadre era già stato un risultato storico arrivare agli ottavi, ora il Galles può scrivere un’altra pagina record a Euro2016.

    Gareth Bale festeggia con la figlia l'approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter
    Gareth Bale festeggia con la figlia l’approdo ai quarti del Galles ad Euro2016 | Foto Twitter

    CROAZIA-PORTOGALLO 0-1 d.t.s (0-0 p.t./0-0 s.t.)

    Una partita bruttissima, nei novanta minuti regolamentari non si vede un tiro in porta, le due squadre si temono e sono più preoccupate a difendersi, anche con le maniere forti, piuttosto che attaccarsi per vincere.

    Il match viene sbloccato dagli uomini che entrano dalle rispettive panchine, Quaresma per il Portogallo e Pjaca per la Croazia in entrambi i casi nei tempi supplementari. Proprio a dieci minuti dalla fine del secondo tempo supplementare prima Vida va vicino al vantaggio croato, poi Perisic centra il palo sul colpo di testa e sul rovesciamento di fronte Nani effettua un tiraccio di esterno che diventa un assist per Ronaldo che tira in porta, il portiere respinge ma Quaresma ben piazzato e sulla linea di porta ribadisce in rete di testa.

    Euro2016, Quaresma segna l'1-0 per il Portogallo | Foto Twitter
    Euro2016, Quaresma segna l’1-0 per il Portogallo | Foto Twitter

    Portogallo che quindi affronterà ai quarti di finale la Polonia, mentre il Galles dovrà attendere domani lo scontro tra Ungheria e Belgio.

  • Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Euro2016, continua la maledizione di CR7

    Si batte come un leone, ma è impreciso e nervoso. CR7 sbaglia pure il rigore che darebbe i primi tre punti al Portogallo contro un’ordinata e combattiva Austria.

    Non ha giocato solo lui, vero, ma quando in una Nazionale brilli come una stella capace di spostare equilibri come CR7 tutti si aspettano da te, soprattutto da te, che non stecchi e che traini la squadra verso l’obbiettivo.

    Proprio in questi giorni, seguendo il cammino degli azzurri, il dibattito sulla pochezza della nostra Nazionale dal punto di vista tecnico è altissimo e vedendo il Portogallo di questa sera con la punta di diamante che cilecca rimette lo stesso dibattito su un piano di equilibrio. Meglio avere quindi una squadra compatta e fatta di undici soldati che si sacrificano combattendo uniti o avere una stella alla quale appigliarti sempre ma che non sempre brilla come dovrebbe?

    CR7 ha mostrato decisamente progressi, ma alla fine persiste la maledizione del gol che non arriva in questo Euro2016 e che compromette anche il cammino di una squadra che, pare un martello pneumatico in avanti per come percuote gli avversari ma non azzanna mai ed al tempo stesso va in affanno paurosamente quando è attaccata.

    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter
    CR7 uno degli uomini più attesi ad Euro2016 | Foto Twitter

    Cristiano Ronaldo vola in cielo per impattare di testa su un calcio d’angolo ma il portiere c’è e respinge, ci prova da fuori area una manciata di volte ma è sempre un “normalissimo” portiere austriaco a dirgli di “no”. Si danna e si morde le labbra a favore di telecamera, pronta per lui sempre, prima di battere una punizione ma è sempre impreciso. Ed infine dulcis in fundo su un calcio di rigore netto fischiato da Rizzoli si prende il pallone per finalmente apporre il suo sigillo ed invece, palo e respinta della difesa.

    Insomma il Portogallo non è solo lui, come Ibrahimovic lo è per la Svezia, ma lui fa di tutto per essere il passante di ogni manovra portoghese facendo flop e trainando al flop i lusitani che hanno un tasso tecnico decisamente più elevato degli svedesi.

    Dopo due partite quindi il Portogallo è a forte rischio qualificazione e CR7, che doveva essere una delle stelle di questo Campionato Europeo rischia di uscire dalla competizione con la Nazionale portoghese anzitempo esattamente come rischia la stella Ibrahimovic con la sua Svezia, ulteriore segno che questo europeo sta premiando di più i collettivi che i campioni, e a collettivo l’Italia, a cui mancano i campioni, ha dimostrato di esserci alla grande.