Una buona Roma compie il primo passo verso la corsa ai gironi di Champions League andando a pareggiare per uno ad uno sul campo del Porto.
Gli uomini di Spalletti hanno però qualche rimpianto perchè per gran parte del primo tempo sono stati proprio i giallorossi a fare la partita, passando anche in vantaggio, prima che il rosso a Vermaelen rovinasse tutto costringendo la Roma ad una ripresa di sofferenza nella quale è arrivato il pari dei portoghesi.
Spalletti ha sciolto i dubbi della vigilia affidando la porta al brasiliano Alisson e scegliendo il tridente pesante con Dzeko al centro dell’attacco supportato da Salah e Perotti.
La gara si mette subito bene per la Roma che per ben due volte sfiora il gol nel primo quarto d’ora, pallonetto di Salah salvato sulla linea al 3°, mira imprecisa di Dzeko al 13°. Il gol però è nell’aria e arriva al 20° con un goffo autogol di Felipe su corner battuto da Salah. Il match sembra in discesa per i giallorossi, il Porto di Nuno Espirito Santo va in difficoltà e sembra non avere la possibilità di reagire.
Sembra, perchè a dare una mano ai padroni di casa ci pensa Vermaelen che prende due gialli e al 41° lascia i suoi in 10.
Nella ripresa logicamente è un Porto d’attacco, la Roma va in difficoltà e deve capitolare al 60° quando Emerson, entrato subito dopo il rosso a Vermaelen, , commette fallo di mano in area che causa il rigore trasformato dal giovane André Silva. I giallorossi finiscono sotto l’assedio dei padroni di casa, Spalletti capisce che è meglio non rischiare ed inserisce Fazio portando la difesa a 5.
Il Porto attacca e sfiora il vantaggio ma finisce 1-1, un pareggio che fa piacere alla Roma che mette leggermente in vantaggio la compagine italiana in vista del ritorno di martedì prossimo all’Olimpico.
A fine gara. ai microfoni di Premium Sport, il tecnico Spalletti si è ritenuto soddisfatto della prestazione dei suoi andando però a fare un pizzico di critica per i troppi cartellini subiti.
Il sorteggio del preliminare, per l’accesso ai gironi di Champions League, ha un gusto agrodolce per la Roma, l’urna ha infatti deciso che i giallorossi dovranno sconfiggere il Porto per garantirsi di competere nella massima competizione europea per Club.
Poteva andare meglio agli uomini di Luciano Spalletti, con l’eventuale accoppiamento con Ajax o Borussia Moenchengladbach, ma poteva anche andare decisamente peggio con la terribile sfida al Manchester City di Pep Guardiola.
Dunque ci saranno i portoghesi sulla strada della Roma, un club dal grande blasone, dalla grande tradizione che però non sembra una squadra così forte come quella ammirata nelle passate Champions League.
Occhio però a non sottovalutare la rosa in mano al tecnico Nuno Espirito Santo. Tra i pali c’è l’eterno Iker Casillas, in difesa è appena arrivato il terzino ex Inter Alex Telles. A centrocampo brilla l’estro dell’algerino Brahimi, ammirato al mondiale brasiliano del 2014, ma anche il messicano Hector Herrera che è da tempo nel mirino del Napoli e Danilo Pereira fresco campione d’Europa con la nazionale lusitana. In attacco occhio al centravanti del Camerun Vincent Aboubakar decisamente in crescita con 8 gol in 20 presenze nella stagione 2014/15 e 18 gol in 37 apparizioni nella scorsa, ma sopratutto con un bottino di 6 gol nelle 10 partite giocate in Champions League.
Insomma la Roma ha tutte le carte per passare il turno ma il doppio confronto, andata in Portogallo mercoledì 17 agosto, ritorno martedì 23 agosto all’Olimpico.
Nelle altre gare sorteggiate spicca una sfida che si preannuncia spettacolare come Villarreal-Monaco.
Oggi però non era solo il giorno della Champions League, si è anche conosciuto il destino del Sassuolo nella corsa ai gironi di Europa League.
I neroverdi del Patron Squinzi, che erano testa di serie, dopo essersi sbarazzati del Lucerna nel turno preliminare, hanno avuto un’urna decisamente poco benevola e nel playoff se la dovranno vedere con i campioni della Serbia della Stella Rossa, squadra temibile e con lo svantaggio di dover giocare il ritorno a Belgrado giovedì 25 agosto, l’andata al Mapei Stadium si giocherà giovedì 18 agosto.
Finalmente la Juventus dopo tante chiacchere sul trequartista, da vedere se volute o no, chiude un affare in entrata per rimpinguare un altro reparto, quello della difesa. Alex Sandro e i bianconeri avrebbero trovato l’intesa da tempo, rimaneva da limare la forbice tra la domanda del Porto (25 milioni) e l’offerta della Juventus che voleva restare intorno ai 20 milioni.
Secondo “A Bola” il quotidiano sportivo più autorevole portoghese con un vero e proprio blitz di mercato il D.G. Marotta avrebbe chiuso l’affare con il club lusitano, mettendo sul piatto quanto chiesto dai proprietari del cartellino. Un accordo sulla base di 22 milioni di euro più 3 di bonus al raggiungimento di alcune prestazioni sportive del giocatore, quali numero di presenze in campo nazionale ed internazionale.
Con il giocatore la Juventus aveva lavorato da tempo trovando subito l’intesa con un ingaggio pari a 2,5 milioni di euro più bonus a stagione per cinque anni, il suo compenso salirà in corrispondenza della sua crescita professionale con i bianconeri.
Si tratta di un colpo importante per la Juventus perché rende la manovra d’attacco della Vecchia Signora ancora più imprevedibile e inoltre permette ad Allegri di gestire al meglio il reparto difensivo avendo a questo punto tre soluzioni per quel ruolo. Il problema del terzino sinistro infatti era un rebus già dai tempi di Antonio Conte, che aveva parzialmente risolto con l’intuizione Asamoah, poi Allegri con Evra aveva trovato l’equilibrio giusto, ma venendo a mancare sia lui che il ghanese il rebus rimaneva con lo spostamento di Chiellini. Oggi con Alex Sandro non solo la Juventus guadagna in spinta e fantasia sulla sinistra ma ha, salvo cataclismi, in quella zona del campo diverse alternative utili anche modulandosi in base all’avversario ed allo stesso modo guadagna pedine più facilmente utilizzabili per centrocampo (Asamoah) e difesa centrale (Chiellini).
Il laterale sinistro brasiliano si presenta come un prospetto interessantissimo perché abbina tecnica a potenza, inoltre gode di un fisico prestante. Con i suoi 1 metro e 80 e la duttilità tattica da sgrezzare può anche ricoprire ruoli diversi come quello di difensore centrale e quello di esterno più alto, questo vuol dire che se Allegri decidesse di utilizzare un più classico 4-4-2 a sinistra potrebbero giocare sia lui che Evra costituendo una catena di sinistra veramente interessante.
Secondo “A Bola” il giocatore dovrebbe approdare a Torino per le visite mediche martedì prossimo e nelle prossime ore i due club dovrebbero dare l’annuncio ufficiale.
Un vero e proprio uragano si abbatte sul Porto di Lopetegui.
Non si tratta di un fenomeno meteorologico, a Monaco la squadra di Pep Guardiola, criticatissima dopo la sconfitta della scorsa settimana in Portogallo, distrugge gli avversari con 5 gol segnati nei primi 40 minuti. Il Porto trova il gol della bandiera nella ripresa con Jackson Martinez e poi subisce la punizione di Xabi Alonso che fissa il definitivo 6-1.
Nell’altra gara, al Camp Nou, il Psg aveva bisogno di un vero e proprio miracolo per ribaltare il 3-1 casalingo subito dal Barcellona. Anche in Spagna però non c’è stato nulla da fare, i padroni di casa hanno fatto la gara e l’hanno chiusa in mezz’ora con la doppietta di Neymar.
Veniamo al racconto delle due gare partendo da quella dell’Allianz Arena.
BAYERN MONACO – PORTO
Il Bayern deve rimontare due gol ma Guardiola è costretto ancora una volta a rinunciare a pezzi pregiati come Benatia, Robben, Ribery, Alaba e Schweinsteiger.Lopetegui risponde con il suo 4-3-3 confidando nella verve di Quaresma e nel talento di Martinez.
I tedeschi partono subito forte e dopo un palo colpito da Lewandowski sbloccano la gara con Thiago Alcantara al 14°. La rete mette in discesa la sfida per i bavaresi che al 22° raddoppiano con il colpo di testa di Boateng e poi calano il tris al 28° con Lewandowski. Passano solo 7 minuti ed il Bayern cala il Poker con la conclusione di Muller che, deviata, inganna Fabiano. Non è finita qua perchè dopo una bella azione sulla destra, la palla giunge a Lewandowski che controlla e fa partire il diagonale vincente, è il 40° ed il Bayern si porta sul 5-0, il Porto è annientato.
Nella ripresa Lopetegui da spazio a Ruben Neves per Quaresma ma la gara non cambia, i tedeschi controllano e già dopo pochi minuti sfiorano il 6-0 con Gotze. Ci si aspetta quantomeno l’orgoglio dei portoghesi e la rete arriva, la firma il solito Jackson Martinez al 73°. Il gol accende il colombiano che poco dopo ha la palla del clamoroso 2-5 ma calcia fuori di poco. Se c’era una minima speranza per i biancoblu, si spegne al 87° quando Marcano prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Sulla susseguente punizione Xabi Alonso fa partire una traiettoria che s’infila alle spalle di Fabiano per il 6-1. Finisce qua, il Bayern s’impone sul Porto con un punteggio tennistico e vola in semifinale.
Impresa praticamente impossibile per il Psg che nella tana del Barcellona recupera Ibrahimovic e Verratti ma deve rinunciare a Thiago Silva.Luis Enrique invece schiera il miglior Barcellona con il trio delle meraviglie davanti composto da Suarez, Messi e Neymar.
La gara si mette subito sui binari giusti per il Barcellona perchè Iniesta slalomeggia a metà campo poi serve un pallone d’oro a Neymar che si libera di David Luiz, salta Sirigu e deposita in gol. Il Psg non riesce a reagire, la gara rimane in mano al Barça che al 34° trova il raddoppio con il colpo di testa di Neymar solissimo in area. Il primo tempo si chiude sul 2-0.
Nella ripresa il Barcellona controlla il gioco, il Psg ha una grossa occasione intorno al 60° ma Verratti calcia fuori. I blaugrana fanno girare palla cercando il 3-0, i parigini si rivedono al 73° con la conclusione di Ibrahimovic violenta ma respinta da ter Stegen. I padroni di casa decidono di non affondare e fanno girar palla facendo trascorrere il tempo. Non accade molto altro, il Barcellona in scioltezza sconfigge il Psg e raggiunge la semifinale.
Serata scoppiettante in Champions League, i gol che sono mancati nelle sfide giocate ieri sera, sono arrivati nelle due gare andate in scena questa sera.
C’è stato un risultato preventivabile, il netto successo del Barcellona a Parigi contro il Psg, ed uno decisamente inaspettato, il tonfo del Bayern Monaco in casa di un ottimo Porto.
Il Porto ha sfruttato le assenze e gli errori del Bayern per riuscire a portare a casa un successo pesantissimo per 3-1 contro i tedeschi. Da segnalare la buona prova di Quaresma autore di una doppietta.
A Parigi invece ha brillato la stella di Luis Suarez. L’attaccante uruguayano è stato autore di una doppietta fantastica. Il Psg invece ha pagato le assenze di Ibrahimovic, Motta e Verratti, oltre all’infortunio di Thiago Silva.
Veniamo al racconto delle gare di questa sera.
PORTO – BAYERN MONACO
Il Porto realizza il colpaccio andandosi ad imporre su un Bayern Monaco privo di Benatia, Robben, Ribery e Schweinsteiger. La gara si mette subito bene per i padroni di casa che dopo poco più di un minuto si guadagnano un calcio di rigore: Jackson Martinez ruba palla a Xabi Alonso, si presenta davanti a Neuer e viene steso, giallo per il portiere tedesco e Quaresma trasforma. Passano pochi minuti e al 9° altro pasticcio difensivo dei tedeschi con Dante che si addormenta, Quaresma s’impossessa del pallone e appena davanti a Neuer lo batte. Il Bayern accusa il colpo, poi pian piano si rialza e comincia a costruire e al 28° arriva il gol di Thiago Alcantara che sembra rimettere sul binario giusto le cose.
Nella ripresa ci si aspetta un assedio dei tedeschi che invece fanno un possesso palla sterile, prima vengono salvati da Neuer e al 65° commettono un altro pasticcio, lancio lungo del Porto, Boateng si fa scavalcare dalla traiettoria, alle sue spalle c’è Jackson Martinez che controlla, supera Neuer e deposita in rete. La reazione è troppo blanda e Fabiano non corre grossi pericoli, finisce 3-1. All’Allianz servirà un altro Bayern per cercare la rimonta.
Nel big match tra Paris Saint Germain e Barcellona sono le stelle blaugrana ad indirizzare gara, risultato e qualificazione. I padroni di casa, orfani di Ibrahimovic, Thiago Motta e Verratti, subiscono la buona partenza del Barcellona e vengono salvati dal palo sulla conclusione di Messi. Al 18° però la pulce si veste da AssistMan e manda in porta Neymar che segna il gol del vantaggio. Il Psg non di vede quasi mai ed anzi perde pure Thiago Silva per infortunio che viene sostituito da un David Luiz non al meglio.
Nella ripresa i parigini provano a fare un po’ più la gara ma vengono puniti al 67° dal gioiello di Suarez che fa tunnel a David Luiz, supera Marquinhos, resiste a Maxwell e con un tiro sporco beffa Sirigu. Un tiro al volo di Cavani, parato da ter Stegen, illude il pubblico di casa perchè poco dopo il pistolero decide di ripetersi, altro tunnel a David Luiz e palla piazzata sotto l’incrocio per lo 0-3. Nel finale una conclusione di van der Wiel deviata da Mathieu rende meno amara la sconfitta del Psg ma al Camp Nou servirà un’impresa, il Barça pare già con un piede nelle semifinali.
PSG – BARCELLONA 1-3 (18° Neymar (B), 67°, 79° Suarez (B), 82° van der Wiel (P))
Paris Saint-Germain (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Marquinhos, Thiago Silva (21° David Luiz), Maxwell; Rabiot (65° Lucas), Cabaye, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Pastore.
Nelle prime due gare del ritorno degli ottavi di Champions League, visti i risultati dell’andata, ci si aspettava una passeggiata nella gara del Bernabeu e grande equilibrio nella sfida di Oporto. In realtà si è verificato esattamente il contrario.
Il Porto infatti ha sbriciolato le resistenze del Basilea andando a vincere agevolmente per 4-0.
Il Real Madrid invece è andato due volte sotto, ha ribaltato la situazione portandosi sul 3-2, grazie ad una doppietta di Ronaldo e ad un gol di Benzema, ma ha subito il cuore dello Schalke che non ha mollato mai e che al 84° ha trovato il gol del vantaggio sul 4-3 ed ha messo paura ai blancos, se fosse arrivato il 5°, per la squadra di Ancelotti ci sarebbe stata una clamorosa eliminazione.
Veniamo al racconto delle due gare.
PORTO – BASILEA
Tutto semplice per il Porto che sblocca subito la gara con una punizione capolavoro di Brahimi al 14°. Il Basilea non riesce a reagire e ad inizio ripresa incassa un paio di colpi che lo mandano al tappeto. Al 47° Herrera trova il tiro dal limite che vale il raddoppio. Passano meno di dieci minuti e ci pensa Casemiro con un calcio di punizione violento e preciso per il 3-0. Gli svizzeri abbozzano una mezza reazione ma incassano la rete di Aboubakar, che completa il poker, al minuto 75. I portoghesi accedono ai quarti di finale e si candidano a mina vagante del torneo.
Partita folle quella andata in scena al Santiago Bernabeu. Lo Schalke, che partiva dalla sconfitta casalinga per 2-0 dell’andata, ha messo in campo il cuore, ha dato tutto ed ha sfiorato il colpaccio. Il Real si è qualificato ma è uscito tra i fischi. Partenza super dello Schalke che al 20° trova il vantaggio con Fuchs che calcia piuttosto libero battendo un incerto Casillas. La reazione del Real è immediata e Ronaldo di testa al 25° trova il pari. I tedeschi non mollano e al 40°, dopo una serie di occasioni non concretizzate, con Huntelaar ritrovano il vantaggio che anche stavolta dura solo 5 minuti perchè sempre Ronaldo e sempre di testa, al 45°, riporta le merengues sul 2-2. La ripresa si apre con il vantaggio del Real Madrid firmato da Benzema. Tutto finito?Assolutamente no, perché Sané al 57° con un bel tiro a giro batte Casillas e riporta tutto in parità. L’equilibrio regna, i tedeschi sembrano arrendersi ma ritrovano energie al 84° quando Huntelaar trova il gol che da speranze e riaccende il finale. Ultimi minuti di pura passione blancos con Casillas che salva su Sané e porta i suoi ai quarti di finale.
Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.
I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.
Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.
Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.
Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.
Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset:
E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.
Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.
La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.
Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.
Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.
Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.
Lionel Messi, con una doppietta all’Ajax, ha raggiunto a quota 71 gol Raul come miglior realizzatore di tutti i tempi in Champions League e consentendo al Barcellona di qualificarsi agli ottavi di finale; il Cska Mosca espugna “l’Etihad” di Manchester sconfiggendo il City per 1-2. Il Psg sconfigge 1-o l’Apoel Nicosia; il Chelsea vine bloccato sul’1-1 a Maribor. Lo Sporting Lisbona si è rilanciato battendo 4-2 lo Schalke 04.
MANCHESTER CITY-CSKA MOSCA 1-2 Colpaccio esterno del Cska Mosca che ha battuto il Manchester City in casa sua per 1-2. Subito avanti i russi: cross nel’area per Doumbia che porta in vantaggio gli ospiti anticipando gli statici difensori del City. Yaya Touré illude i compagni siglando il momentaneo pareggio su calcio di punizione; nel momento migliore dei padroni di casa, una palla persa da Clichy spiana la strada a Doumbia per il rasoterra del 1-2. L’espulsione di Fernandinho ha complicato i piani di tentativo di pareggio degli inglesi; Yaya Toure compie un inutile fallo di frustrazione guadagnandosi la doccia anticipata. Pellegrini uscendo a fine partita è stato contestato. Ora la qualificazione per il secondo posto si fa particolarmente avvincente.
La classifica del girone è: Bayern Monaco 12; Roma e Cska Mosca 4; Manchetser City 2
AJAX-BARCELLONA 0-2 Ad Amsterdam vittoria, qualificazione e Lionel Messi che, con una doppietta, agguanta
Raul in testa ai marcatori di sempre in Champions League con 71 reti. L’Ajax ha prodotto occasioni ma non riuscendo a capitalizzarle. Cilessen compie una grande parata su una punizione di Messi ma poi in uscita perde un pallone banale che Bartra scodella al centro per il gol di testa di Messi a porta sguarnita. Milik colpisce il palo di testa e Messi, complice il triangolo scambiatosi con Pedro, deposita in rete la palla del 0-2 e della qualificazione agli ottavi di finale.
PSG-APOEL NICOSIA 1-0 Massimo risultato con il minimo sforzo per ottenere la vittoria e la qualificazione agli ottavi di finale. Basta un lampo di Cavani al Psg per battere l’Apoel Nicosia; dopo nemmeno un minuto di gioco Cavani, su cross dalla destra di Van der Wiel, trova la girata vincente complice una papera di Pardo. Morais avrebbe l’occasione del pari ma Sirigu gli nega la gioia della rete con un balzo. Sull’asse Pastore-Lucas, il PSG confeziona una grande palla gol: Cavani di testa anticipa Pardo, ma la palla va sul palo.
La classifica del girone è: Psg 10; Barcelona 9; Ajax 2; Apoel Nicosia 1
SPORTING LISBONA-SCHALKE 04 4-2 Lo Sporting Lisbona ottiene una vittoria molto preziosa che le consente di tornare in corsa per la qualificazione battendo lo Schalke 04; Choupo-Moting, su cross di Aogo, svetta e sigla l’1-0. Al 26′ il pareggio ad opera di Sarr; Jefferson, su scarico di Nani con un tiro potente firma la rimonta, lo stesso Nani insacca il tap-in del 3-1; il diagonale di Aogo al’87’ sembra tenere in corsa lo Schalke04 ma Silmani in contropiede batte per la quarta volta il portiere Fährmann.
MARIBOR-CHELSEA 1-1 Finisce in parità la gara Maribor Chelsea per 1-1, Zouma nella ripresa non libera l’area e Ibraimi con un tiro a giro dipinge un gol meraviglioso; la gara s’accende e Zahovic fallisce di testa il comodo 2-0 da un metro. Matic sfrutta un colpo di testa di Terry e piazza il pareggio con una zampata; Viler atterra Hazard in area e quest’ultimo ha, comunque, la possibilità da tre punti su rigore: Handanovic neutralizza il tiro dal dischetto. Il Chelsea si conferma al comando del girone con tre punti di vantaggio sullo Schalke 04 a due giornate dal termine.
La classifica del girone è: Chelsea 8; Schalke 04 5 ; Sporting Lisbona 4; Maribor 3
ATHLETIC BILBAO-PORTO 0-2 Successo esterno del Porto, 0-2, in casa del’AthleticBilbao che, con questa sconfitta, non può più matematicamente qualificarsi agli ottavi e forse, da stasera, aumenteranno i rimorsi del Napoli. Balenziaga atterra Danilo ma Jackson Martinez spedisce il rigore sulla traversa illudendo i padroni di casa; il vantaggio al minuto 55 è opera di Jackson Martinez con un gol sotto misura su assist di Brahimi. Il pallonetto di testa di Guillermo: il tentativo beffardo si stampa sul’incrocio dei pali. Iraizoz, su un retropassaggio, commette un errore imperdonabile e lascia il pallone a Brahimi per una rete facile.
SHAKHTAR DONETSK-BATE BORISOV 5-0 Vittoria ampia e convincente dello Shakhtar Donetsk che sconfigge 5-0 il Bate Borisov allungando sulla terza inseguitrice nel gruppo H, proprio il Bate. E’ la serata di Luis Adriano autore di una tripletta; la prima rete porta la firma di Srna al 19′ il raddoppio al 48′ è di Alex Texeira. Le successive tre marcature sono opera di Luis Adriano la terza rete è arrivata su calcio di rigore.
La classifica del girone è: Porto 10; Shaktar Donestk 8; Bate Barisov 3; Atletich Bilbao 1
Anche questa serata di Champions League è stata ricca di gol, emozioni e anche qualche sorpresa.
Oltre alla ottima prestazione della Roma che ha annichilito il Cska Mosca, abbiamo assistito alla goleada del Porto sul Bate Borisov, al successo nei minuti finali del Bayern Monaco in casa sul Manchester City, della vittoria con il minimo scarto del Barcellona sull’Apoel ed i pareggi, casalingo del Chelsea con lo Schalke e in trasferta del Psg ad Amsterdam con l’Ajax.
GIRONE E
BAYERN MONACO – MANCHESTER CITY 1-0 (90° Boateng)
Un gol di Boateng, anche se sulla sua conclusione c’è la deviazione con la schiena di Gotze, al 90° ha permesso al Bayern Monaco di far proprio il big match del girone E. All’Allianz Arena i tedeschi partono forte con un paio di occasioni per Muller che in un caso trova davanti un super Joe Hart. Il City ha le sue occasioni ma sono gli uomini di Guardiola ha mostrare un gioco superiore specialmente quando entra Robben nel secondo tempo. Come detto la svolta arriva nel finale, Boateng fa le prova ma Hart salva in corner poi proprio al 90° arriva la conclusione di Boateng che da i tre punti ai bavaresi nonostante un tentativo nel recupero di Aguero.
ROMA 3, BAYERN MONACO 3, MANCHESTER CITY 0, CSKA MOSCA 0.
GIRONE F
AJAX – PSG 1-1 (14° Cavani (P), 74° Schone (A))
Una sorpresa di questa serata arriva da Amsterdam dove il Psg viene fermato sul pari dall’Ajax. I parigini hanno subito una chance con Lucas al 9° e poi trovano il vantaggio con Cavani rapido a ribadire in gol una respinta della difesa su tiro di Ibrahimovic. L’Ajax fatica a costruire ed anzi sono i parigini ad avere chance per raddoppiare. Al 74° però arriva il pareggio con una perfetta punizione di Schone che non lascia scampo a Sirigu. Il portiere del Psg però si rifà poco dopo quando riesce a salvare un’altra punizione di Schone deviandola sul palo. Il risultato non cambia più, il finale è 1-1.
BARCELLONA – APOEL 1-0 (28° Piquè)
Un Barcellona con diverse assenze si impone con un solo gol di scarto sui ciprioti dell’Apoel. Il risultato inganna sicuramente in quanto sostanzialmente il Barça avrebbe potuto vincere con più gol di scarto se si considerano alcuni salvataggi in extremis su Messi e Neymar nel finale. Il gol vittoria lo segna Piqué al 28° con un colpo di testa su assist di Messi da calcio piazzato.
CLASSIFICA
BARCELLONA 3, PSG 1, AJAX 1, APOEL 0.
GIRONE G
CHELSEA – SCHALKE 1-1 (10° Fabregas (C), 62° Huntelaar (S))
Il Chelsea subisce uno stop casalingo inaspettato se si calcola che dopo soli 10 minuti i Blues si sono portati in vantaggio con Fabregas ben imbeccato da un tocco geniale di Hazard. Il Chelsea costruisce qualche altra palla gol ma nel finale di tempo i tedeschi si rendono molto pericolosi con Draxler. Nella ripresa dopo una chance per Drogba che calcia fuori di poco, arriva il contropiede vincente dello Schalke finalizzato da un tiro dal limite di Huntelaar. Nel finale gli uomini di Mourinho potrebbero ritrovare il vantaggio ma la conclusione di Remy è salvata sulla linea, a Stamford Bridge è 1-1.
Partita piacevole con entrambe le squadre che provano a vincerla anche se sono i portoghesi a fare qualcosina in più. Il risultato si sblocca nel finale quando Nani al minuto 80° si inventa la giocata ed il tiro da fuori che supera Handanovic. I portoghesi però si fanno del male da solo ed al 92° combinano la frittata con un liscio difensivo che permette al giovane Zahovic di infilarsi in area e pareggiare con un colpo di testa.
CLASSIFICA
SCHALKE 1, SPORTING LISBONA 1, CHELSEA 1, MARIBOR 1
GIRONE H
ATHLETIC BILBAO – SHAKTHAR DONETSK 0-0
Partita non certo indimenticabile al Nuevo San Mames. Le squadre hanno avuto qualche occasione ma a regnare è stato l’equilibrio e alla fine il pareggio a reti bianche può starci.
Tutt’altra musica all’ Estadio Do Dragao dove il Porto gioca a Tennis con il Bate Borisov rifilandogli un netto 6-0, protagonista assoluto l’algerino Yacine Brahimi che già al 5° trova il gol del 1-0 con un gran tiro. Al 32°fa doppietta con un’azione personale. Prima della fine del tempo c’è gloria per Jackson Martinez che sfrutta un cross di Danilo e fa 3-0 al 37°. Nella ripresa Brahimi si cimenta in un’altra specialità, il calcio di punizione e fa 4-0. Il risultato finale viene arrotondato prima da Adrian al 61° e poi da Aboubakar al minuto 76.
CLASSIFICA
PORTO 3, SHAKHTAR 1, ATHLETIC BILBAO 1, BATE BORISOV 0.
I preliminari di Champions League hanno cominciato ad emettere i verdetti, la giornata di oggi ha visto la promozione dello Zenit, del Porto, dell’Apoel, del Bate Borisov e, con grande sorpresa, del Maribor ai danni del Celtic.
Veniamo al racconto delle 5 gare disputatesi oggi.
ZENIT – STANDARD LIEGI 3-0 (30° Rondon, 54° rig., 58°Hulk)
Nel tardo pomeriggio si è iniziato con lo Zenit San Pietroburgo di Villas Boas che contro lo Standard Liegi, partiva dal vantaggio per 1-0 conquistato nella gara d’andata. La gara parta con ritmi non indimenticabili, a sbloccarla ci pensa Rondon alla mezz’ora sfruttando un errore del portiere Kawashima sul cross di Criscito. A fine primo tempo Fayzulin prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Lo Standard ad inizio ripresa prova a crederci ma al 54° arriva il calcio di rigore trasformato da Hulk per il raddoppio che cancella tutte le speranze ospiti. Lo stesso Hulk 4 minuti dopo sfrutta un errore dello Standard e si invola a realizzare il definitivo 3-0.
L’Apoel visto in Danimarca non dava grande sicurezza, nonostante la gara casalinga sembravano i danesi dell’Aalborg favoriti, il risultato finale ha detto tutt’altro. Partono forti i padroni di casa con il portiere danese costretto a qualche buon intervento. La gara la sblocca Vinicius al 28° con un buon inserimento, sul finire del primo tempo, dopo un super intervento del portiere Pardo che salva il vantaggio, l’Apoel raddoppia con De Vincenti su azione di corner. Nella ripresa il copione non cambia e l’Apoel addirittura arrotonda con Aloneftis e Sheridan per il 4-0 finale.
Anche tra Bate e Slovan si partiva dal risultato di 1-1 maturato in Slovacchia. I padroni di casa hanno fatto il match riuscendo a sbloccarlo solo nel finale di gara con un bel gol di Gordeychuk al 41°. Nella ripresa lo Slovan ha provato una reazione ma il rosso di Soumah al 79° ha spento le speranze degli ospiti. Al 83° il Bate trova la rete della sicurezza con Kryvets e la chiude definitivamente due minuti dopo con Rodionov.
CELTIC – MARIBOR 0-1 (74° Tavares)
Il colpo di scena di serata arriva al Celtic Park con la clamorosa eliminazione degli scozzesi da parte del Maribor. La partita è tutto fuorchè bella, probabilmente i biancoverdi si gongolano troppo sul 1-1 dell’andata e a parte una buona partenza, lasciano il campo agli sloveni. Nella ripresa il Celtic prova a crescere colpendo una traversa con McGregor. Quando tutto sembra girare nella direzione scozzese, arriva il colpo di Tavares che dopo una leggerezza di Izaguirre trova il gol del vantaggio al 74°. Il Celtic reagisce tenta il pareggio ma non riesce a trovarlo anche per una buona parata di Jasmin Handanovic. Al fischio finale è gioia per il Maribor e disperazione per il Celtic che retrocede in Europa League.
PORTO – LILLE 2-0 (48° Brahimi, 68° Martinez)
Il Porto partiva dal vantaggio per 1-0 sul Lille, conquistato in Francia e nel primo tempo gestiscono la gara con qualche bella giocata di Jackson Martinez. Nella ripresa si accende Brahimi che prima al 48° trasforma una perfetta punizione e al 68° lancia Jackson Martinez per il definitivo 2-0.
RIEPILOGO RISULTATI (tra parentesi il risultato dell’andata)