Tag: porto

  • Chiesa non basta, altra delusione Juve, ai quarti va il Porto

    Chiesa non basta, altra delusione Juve, ai quarti va il Porto

    Serata amara per la Juventus che, nonostante un Chiesa spettacolare, vince sì la partita 3-2 ma viene eliminata dopo la sconfitta per 2-1 dell’andata.

    Come detto protagonista assoluto è stato Federico Chiesa che con la sua doppietta nel secondo tempo aveva ribaltato l’iniziale gol di Oliveira, su calcio di rigore, e aveva permesso alla sua squadra di raggiungere i tempi supplementari, anche se nei regolamentari ci sono stati un palo sempre di Chiesa ed una traversa di Cuadrado che avrebbero potuto dare un’altra direzione alla qualificazione.

    Nel secondo tempo supplementare, una punizione non imparabile di Oliveira è passata in mezzo alla barriera, sotto le gambe di Ronaldo, ed ha beffato Szczesny, non sicurissimo, inutile la rete di Rabiot un minuto dopo.

    Lati negativi della serata, un primo tempo regalato agli avversari e giocato a ritmi lentissimi, non aver sfruttato la superiorità numerica dal 54° e soprattutto l’assenza di Cristiano Ronaldo un vero e proprio fantasma.

    Veniamo al racconto della sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League all’Allianz Stadium tra Juventus e Porto.

    Partenza super della Juve, al 3° gran cross di Cuadrado, colpo di testa di Morata e gran riflesso di Marchesin. Doppia risposta del Porto con Uribe che prima colpisce Szczesny e poi sulla ribattuta manda la palla sulla traversa.

    Al 17° Demiral tenta l’anticipo e tocca Taremi, Kuipers assegna il calcio di rigore al Porto. Dal dischetto Oliveira trasforma.

    Ci si aspetta una reazione che non arriva, anzi è il Porto ad andare agevolmente al tiro. Al 27° ancora Morata che prova il tiro, salva ancora Marchesin.

    La Juventus non riesce a creare pericoli, il Porto controlla e quando può ci prova. Si va al riposo con gli ospiti meritatamente avanti per 1-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Pronti via e la Juventus pareggia, lancio di Bonucci, Cristiano Ronaldo controlla ed appoggia a Chiesa che la piazza sul palo lontano.

    Nel giro di un minuto e mezzo, tra il 52° ed il 54°, Taremi prende due gialli, il secondo per aver gettato via il pallone, e viene espulso. Al 56° grande occasione per Chiesa che salta anche il portiere ma contrastato da Pepe colpisce il palo.

    Il gol però è nell’aria, pennellata di Cuadrado e stacco perfetto di Chiesa che infila il 2-1 al 63°. La partita rimane in mano alla Juventus con il Porto che si chiude ma non riesce a ripartire.

    Al 85° buona occasione per il Porto con Marega che prova a girare da dentro l’area, pala sull’esterno della rete. Al 91° imbeccata di Arthur per Morata che segna, si alza la bandierina, gol annullato.

    Grandissima giocata di Cuadrado, il suo tiro è quasi perfetto, la traversa dice no. Arriva il fischio finale, si va ai supplementari.

    Il primo tempo supplementare comincia senza sostituzioni. Grande occasione per Marega che su azione da corner si fa trovare solo in area ma colpisce piano e centrale. Non succede molto, si va al mini riposo con la Juventus ancora avanti 2-1.

    Si riparte per gli ultimi quindici minuti di gioco. La Juventus fa la partita ma il Porto fa paura con la giocata di Luis Diaz salvata a fatica dalla difesa. Al 113° ci prova Morata su buon assist di Kulusevski, tiro troppo centrale.

    Al 115° arriva la doccia fredda, punizione rasoterra di Oliveira, Szczesny non è sicuro, palla in gol. La risposta Juventus è immediata, colpo di testa di Rabiot su corner e palla in rete. I bianconeri si buttano in avanti ma non trovano la rete.

    Finisce così, il Porto perde ma si qualifica ai quarti. La Juve incassa l’ennesima delusione europea.

    JUVENTUS – PORTO 3-2 (18° rig., 115° Oliveira (P), 48°, 63° Chiesa (J)) 117° Rabiot (J))

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Demiral, Bonucci (75° De Ligt), Alex Sandro; Chiesa (102° Bernardeschi), Arthur (102° Kulusevski), Rabiot, Ramsey (75° McKennie); Morata, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Porto (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu (71° Luis Diaz); Corona (118° Loum), Uribe (90° Grujic), Sergio Oliveira (118° Leite), Otavio (61° Sarr); Marega (105° Martinez), Taremi.

    Allenatore: Conceiçao.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Otavio (P), Chiesa (J), Cuadrado (J), Oliveira (P), Bernardeschi (J), Rabiot (J), Mbebmba (P).

    Espulso: Taremi (P).

    Nell’altra gara di serata il solito Haaland trova la doppietta che spiana la strada al Dortmund. Inutile la doppietta di En Nesyri che quanto meno evita la sconfitta al Siviglia. Ai quarti va il Borussia.

  • Chiesa tiene viva la speranza di una bruttissima Juventus

    Chiesa tiene viva la speranza di una bruttissima Juventus

    Serata da dimenticare per la Juventus, l’unica boccata d’ossigeno arriva grazie al gol di Federico Chiesa che tiene ancora aperta la porta verso i quarti di Champions League.

    Una sconfitta per 2-1 totalmente meritata e figlia di due gol subiti ad inizio di entrambi i tempi: il pasticcio di Bentancur che sostanzialmente serve Taremi nell’area piccola e poi tutti ad osservare l’azione del Porto andato in gol con troppa facilità con Marega dopo 20 secondi dall’inizio del secondo tempo.

    Le assenze di Bonucci, Cuadrado, Dybala e soprattutto Arthur non possono essere la giustificazione di una prestazione a tratti imbarazzante.

    L’ingresso di Morata al 60° ha dato qualcosa in più, non ha portato sfraceli o dominio della partita ma senza dubbio quello con lo spagnolo in campo è sembrato un modulo migliore.

    Adesso all’Allianz Stadium servirà un’altra Juve, per il passaggio del turno potrebbe bastare anche una vittoria per 1-0 ma la squadra vista per lunghi tratti stasera non sembra nemmeno in grado di poter portar a casa quel minimo obiettivo.

    Veniamo al racconto della sfida di andata degli ottavi di finale di Champions League al Estádio do Dragão tra Porto e Juventus.

    Partenza shock, errore in disimpegno di Bentancur che regala la palla a Taremi che da due passi, in contrasto, batte Szczesny. La Juventus non riesce a creare niente ed il tempo scorre a favore dei padroni di casa. Nella prima mezz’ora Marchesin non deve nemmeno sporcarsi i guanti mentre la Juve rischia un paio di volte. Al 33° problema per Chiellini che lascia il campo a Demiral.

    Primo segnale di Juventus al 41° con una rovesciata di Rabiot salvata in corner, c’era però CR7 in fuorigioco, tutto fermo. Il primo tempo si chiude col Porto avanti meritatamente 1-0.

    La ripresa parte come il primo tempo, il Porto si lancia subito in avanti e dopo un minuto con una serie di passaggi Marega arriva a segnare il raddoppio. Al 52° Oliveira arriva tranquillo al limite e calcia serenamente, Szczesny è bravo a salvare. Non si vede una minima reazione dei bianconeri, il Porto controlla agevolmente.

    Al 82° s’accende la Juve, Rabiot scappa in profondità e mette palla per Chiesa che colpisce di prima ed infila in rete. Non succede molto altro, se non una protesta di Cristiano Ronaldo all’ultimissimo secondo per un contatto in area, l’arbitro non fischia rigore ma fischia la fine.

    Il 9 marzo servirà un’altra Juve per sperare di ottenere il passaggio ai quarti di Champions League.

    PORTO – JUVENTUS 2-1 (1° Taremi (J), 46° Marega (P), 82° Chiesa (J))

    Porto (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu; Corona (90° Loum), Uribe, Sergio Oliveira (90° Conceiçao), Otavio (57° Luis Diaz); Marega (66°Grujic), Taremi.

    Allenatore: Conceiçao.

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini (34° Demiral), Alex Sandro; Chiesa, Bentancur, Rabiot, McKennie (63° Morata); Kulusevski (77° Ramsey), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Arbitro: Del Cerro Grande.

    Ammoniti: De Ligt (J), Danilo (J), Demiral (J), Alex Sandro (J).

    Nell’altra gara di serata il Borussia Dortmund va sotto a Siviglia dopo 7 minuti per il gol di Suso, ma poi trascinato dal solito Haaland (doppietta per lui) si porta sul 3-1. Il gol di De Jong a 6 minuti dalla fine rende meno amara la sconfitta degli andalusi.

  • Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Sorteggi Champions amari per Lazio ed Atalanta, bene Juve

    Le partite vanno giocate e quindi tutto può accadere ma certamente i Sorteggi Champions hanno sorriso alla Juventus mentre sono stati terribilmente amari per Lazio ed Atalanta.

    I bianconeri di Mr Pirlo, vincitori del proprio raggruppamento, hanno trovato una delle due avversarie considerate, sulla carta, tra le più abbordabili ovvero il Porto.

    Lazio ed Atalanta invece partendo dal secondo posto non potevano sperare in una sfida facile certamente però l’urna di Nyon ha posto davanti a biancocelesti e nerazzurri due accoppiamenti devastanti: Bayern Monaco e Real Madrid, due Sorteggi Champions affascinanti ma complicati.

    Veniamo ad analizzare nel dettaglio i Sorteggi Champions per gli ottavi di finale.

    Il Porto avversario della Juventus è certamente una squadra da non sottovalutare, ha concluso il suo girone alle spalle del Manchester City vincendo le 4 sfide contro Olympiacos ed Olympique Marsiglia ed ha perso a Manchester e pareggiato 0-0 in casa con i Citizens.

    In campionato la squadra di Conceição è al terzo posto alle spalle di Sporting e Benfica. Corona e Marega sono due attaccanti da tenere d’occhio.

    Per quanto riguarda i precedenti l’ultimo risale proprio ad un ottavo di Champions League, nel 2017, con la Juve che vinse 2-0 in Portogallo e poi 1-0 a Torino.

    Sorteggi Champions che ripropongono ancora la Germania alla Lazio, se nel girone c’era stato il Borussia Dortmund, agli ottavi ci sarà il Bayern Monaco.

    C’è poco da dire sui Campioni d’Europa in carica, 5 vittorie ed un pareggio con l’Atletico Madrid, a qualificazione già ottenuta, in un girone dominato con ben 18 reti segnate e solo 5 subite.

    In Bundesliga i bavaresi stranamente non sono al comando, sono secondi ad un punto di distanza dal Bayer Leverkusen.

    La stella è senza dubbio Lewandowski che si troverà contro quel Ciro Immobile che lo ha battuto nell’ultima Scarpa d’Oro.

    Lo scontro pare proibitivo perchè i tedeschi non sono solo il centravanti polacco ma hanno una squadra solida e piena di talento, unico piccolo difetto può essere la difesa, lì dovrà provare a far male la Lazio.

    Concludiamo il trio di Sorteggi Champions delle italiane con la sfida tra Real Madrid ed Atalanta.

    I nerazzurri dopo il City ed il Psg l’anno scorso ed il Liverpool quest’anno si trovano di fronte un’altra grandissima squadra, il Real Madrid.

    Le merengues quest’anno non sembrano lo squadrone invincibile degli altri anni, hanno mostrato qualche crepa ma sembrano in crescita.

    La squadra di Zidane, inserita nello stesso girone dell’Inter, si è qualificata all’ultimo turno dopo aver perso due volte contro lo Shakthar, aver vinto due volte con l’Inter e rischiato un k.o. in Germania contro il Borussia Moenchengladbach.

    In campionato il successo nel derby ha rimesso i blancos in corsa a meno 3 dalla vetta.

    Benzema, Casemiro e Sergio Ramos sono le tre certezze, i giovani sono delle incognite che però hanno già mostrato di poter far molto bene.

    Sfide interessati negli altri cinque ottavi usciti dai Sorteggi Champions di oggi, tra tutte spunta un Psg Barcellona che porta alla mente grandi sfide. Sarà uno scontro tra grandi squadre e tra tecnici tedeschi in Lipsia e Liverpool.

    Atletico Madrid Chelsea e SivigliaDortmund sono due partite che paiono equilibrate mentre il Manchester City se la vedrà con il Borussia Moenchengladach.

  • Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Un calcio di rigore al 117°, assegnato dopo visione al VAR per una trattenuta di Florenzi, condanna la Roma all’eliminazione e promuove il Porto ai quarti di finale di Champions League.

    Una vera e propria beffa per i giallorossi che hanno pagato il gol sfortunato subito all’andata e la decisione del VAR giunta nei tempi supplementari in questa serata portoghese.

    Fa ancor più rabbia per i giallorossi il fatto che al minuto 120° l’arbitro Cakir, che era andato a vedere al VAR ed aveva fischiato il rigore per il Porto, non sia andato a verificare un contatto su Schick ma si sia limitato solo ad un check.

    Oltre alle decisioni VAR gli uomini di Di Francesco possono avere diversi rimpianti un po’ per l’atteggiamento troppo difensivo iniziale, un po’ per la perdita per infortunio a fine primo tempo di un pilastro come De Rossi ed un po’ per le due grosse occasioni avute e non sfruttate da Dzeko nei tempi supplementari.

     

    Veniamo al racconto della gara valevole come ritorno degli ottavi di Champions League della Roma.

    Parte subito forte il Porto che prova a sfruttare la velocità dei suoi giocatori, ci prova Corona al 2° ma il tiro al volo esce di poco. La Roma però non sta solo a guardare e prova a rendersi pericolosa rubando palla e ripartendo. Al 10° ci provano prima Corona, palla respinta, e poi Telles con la conclusione che finisce sull’esterno della rete. Al 26° Manolas perde un brutto pallone contro Marega, la palla arriva a Corona che serve l’accorrente Marega, l’attaccante mette palla in mezzo e Tiquinho da due passi deposita in gol. La reazione giallorossa è immediata e si concretizza in un paio di insidiosi corner. Al 36° Militao stende Perotti in area, è calcio di rigore, dal dischetto va De Rossi che trasforma. Il gol segnato carica la Roma che inizia a far girare la palla con più serenità. Nel recupero del primo tempo De Rossi è costretto a lasciare il campo per infortunio. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. L’approccio migliore è quello della Roma che sembra poter controllare la palla ma al 49° spunta Tiquinho che di testa schiaccia il pallone che sorvola la traversa. Al 51° grande ripartenza del Porto con il diagonale di Marega che costringe Olsen alla grande parata. Il gol però è nell’aria e dopo un errore di Karsdorp, Corona ha la possibilità di mettere un gran cross per Marega che s’infila e sotto porta insacca. La rete ribalta nuovamente l’inerzia ed i padroni di casa costringono la difesa giallorossa ad un salvataggio affannoso. La partita si innervosisce, aumentano gli scontri e Cakir è costretto ad intervenire spesso per riportare la calma. Al 77° Brahimi, entrato da poco, si fa trovare libero in area e calcia al volo, bravissimo Olsen a respingere. Pasticcio di Pepe al 82°, la palla arriva a Perotti che la controlla, non serve i compagni ed opta per un tiro che però esce di molto. Al 90° grande chance per Kolarov su punizione, la palla però s’infrange sulla barriera. Non succede altro, il passaggio del turno ai quarti di Champions League si deciderà ai supplementari.

    Si riparte senza cambi per il primo tempo supplementare. Al 94° gran palla di Telles per Marega che calcia al volo ma per fortuna della Roma, non trova lo specchio. Al 96° problema per Di Francesco che perde Pellegrini per infortunio, al suo posto entra Schick sfruttando il cambio extra concesso nei supplementari. Le squadre sono stanche e lunghe ma il primo tempo si chiude senza altre emozioni.

    Si riparte per gli ultimi 15 minuti. Grande occasione per Dzeko al 111°, il dribbling in area è perfetto, la conclusione no, palla alta. Passa un minuto e Dzeko spreca ancora cercando un colpo sotto che supera Casillas ma trova Pepe pronto a salvare sulla linea. Al 115° Florenzi trattiene Fernando, Cakir va a rivedere al VAR ed assegna il calcio di rigore. Telles dal dischetto non fallisce, spiazzando Olsen. I giallorossi si buttano in attacco e si creano un paio di chance su calcio d’angolo, al 120° c’è un contatto su Schick, Cakir si consulta con il VAR ma non va a rivedere e non concede il rigore. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Roma è beffata, ai quarti di Champions va il Porto.

     

     

    PORTO – ROMA 3-1 (26° Tiquinho (P), 37° rig. De Rossi (R), 53° Marega (P), 116° rig. Telles (P))

    Porto (4-4-2): Casillas; Militao (103° Maxi Pereira), Felipe, Pepe, Telles; Otavio (93° Hernani), Herrera, Danilo, Corona (69° Brahimi); Marega, Tiquinho (78° Fernando).

    Allenatore: Sérgio Conceição.

    Roma (3-4-3): Olsen; Juan Jesus, Manolas, Marcano (76° Cristante); Karsdorp (55° Florenzi), Nzonzi, De Rossi (45°+4 Pellegrini (96° Schick), Kolarov; Zaniolo, Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Zaniolo (R), Herrera (P), Danilo (P), Karsdorp (R), Pepe (P), Dzeko (R), Pellegrini (R), Florenzi (R), Telles (P).

     

    Nell’altra gara di serata impresa del Manchester United che con un rigore al 93°, trasformato da Rashford, batte 3-1 il Psg e si qualifica ai quarti di Champions. Dopo il Real Madrid cade così un’altra grande favorita per il successo finale.

  • Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Una serata che lo consacra ancora di più agli occhi del calcio mondiale, alla sua prima gara ad eliminazione diretta in Champions League, il giovane Nicolò Zaniolo non si è fatto spaventare ma anzi è diventato l’assoluto protagonista con una doppietta.

    Due gol che avevano permesso alla squadra di Di Francesco di portarsi sul 2-0 e vedere in discesa il passaggio del turno verso i quarti di Champions League. La rete, piuttosto fortunosa, di Adrian Lopez ha un po’ rovinato la festa tenendo tutto aperto in vista del ritorno all’Estadio do Dragao.

    Una Roma molto positiva che ha avuto diverse chance, davvero positiva la prova di Dzeko, ed ha concesso pochissimo agli avversari. Il 6 marzo servirà una prestazione simile a quella vista stasera per poter proseguire il cammino in Champions League.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Olimpico.

    La partenza vede il Porto tenere una pressione alta che non permette alla Roma di impostare, al 4° però i giallorossi recuperano una palla a metà campo, El Shaarawy si libera sul fondo e mette palla indietro, Cristante viene anticipato all’ultimo momento. La Roma è attenta e in ripartenza crea qualche difficoltà alla retroguardia ospite. Il Porto si fa vedere alla mezz’ora con Fernando, che sfrutta un errore in rinvio di Fazio, ma il suo tiro è bloccato facilmente da Mirante. Al 37° grande giocata di Dzeko che in area si libera bene con una sterzata e poi lascia partire il destro, il palo salva il Porto. Il finale di tempo vede una Roma molto propositiva ma il gol non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Le due squadre sembrano più lunghe con potenziali occasioni da ambo i lati, bella conclusione di Cristante al 50°, attento Casillas a respingere. Brivido per Mirante al 57°, su corner svetta Danilo, la palla sbatte dentro l’area piccola e finisce fuori di poco. I giallorossi provano ad insistere, Cristante dal fondo mette un bel pallone arretrato per Pellegrini che calcia al volo, bravissimo Casillas ad accartocciarsi e a bloccare. Al 70° però il risultato si sblocca, Dzeko controlla in area e serve Zaniolo, il giovane giallorosso lascia partire il diagonale che s’infila in rete. E’ la serata di Zaniolo, al 76° Dzeko in contropiede arriva al limite e lascia partire il tiro, il palo salva il Porto ma la palla arriva a Zaniolo che a porta vuota insacca. La Roma però non è concentrata in difesa, il Porto è fortunato e da una conclusione sballata di Tiquinho, il pallone arriva ad Adrian Lopez che al volo batte Mirante. Al 83° gran conclusione a giro di Herrera, l’estremo difensore della Roma è battuto ma per fortuna la palla esce. Nel finale il Porto si getta all’attacco ed i giallorossi, visibilmente stanchi, soffrono ma riescono a resistere portando a casa un successo prezioso nell’andata degli ottavi di Champions League.

     

    ROMA – PORTO 2-1 (70°, 76° Zaniolo (R), 79° Adrian Lopez (P))

    Roma (4-3-3): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, De Rossi, Pellegrini (82° Nzonzi); Zaniolo (87° Santon), Dzeko, El Shaarawy (90° Kluivert).

    Allenatore: Di Francesco.

    Porto (4-3-3): Casillas; Militão, Felipe, Pepe, Alex Telles; Danilo, Herrera, Otávio (84° Hernani); Fernando (76° André Pereira), Tiquinho, Brahimi (68° Adrian Lopez).

    Allenatore: Sergio Conceição.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Herrera (P).

     

    Nell’altra gara di serata il Psg si è imposto con un netto 2-0, reti di Kimpembe e del solito Mbappé, in casa del Manchester United. Red Devils che hanno chiuso in 10 per l’espulsione di Paul Pogba che quindi sarà assente nel ritorno al Parco dei Principi.

  • Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno lasciato un sapore totalmente opposto per le due italiane impegnate.

    La Juventus, prima nel proprio girone, ha pescato dall’urna probabilmente la più insidiosa delle possibili avversarie, ovvero l’Atletico Madrid di Diego Simeone.

    La Roma, seconda nel proprio girone, invece può sorridere in quanto ha evitato corazzate del calibro di Manchester City, Barcellona e Psg ed ha trovato quella che per tutti fosse considerata la meno forte delle teste di serie, il Porto.

     

    Veniamo ora ad analizzare le due avversarie selezionate dai Sorteggi Champions per la Juve e Roma.

    Sarà quindi l’Atletico Madrid la prima avversaria della Juventus di Cristiano Ronaldo nella fase ad eliminazione della Champions League.

    Una compagine insidiosa quella del Cholo che è sempre stata etichettata come “squadra che fa giocare male gli avversari” ma che oltre alla compattezza difensiva può contare sulle stelle nel reparto offensivo: Antoine Griezmann e Diego Costa.

    Nella fase a gironi di questa Champions i Colchoneros sono arrivati secondi nel proprio girone alle spalle del Borussia Dortmund con 13 punti frutto di 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 9 gol fatti e 6 subiti (4 dei quali nella trasferta persa 4-0 a Dortmund).

    L’andata si giocherà al Wanda Metropolitano il 20 febbraio, ritorno all’Allianz Stadium il 12 marzo.

     

    Sorride la Roma alla quale i sorteggi Champions hanno assegnato il Porto, squadra che, sulla carta, pareva essere la meno forte tra le prime.

    La compagine di Sérgio Conceição però non è assolutamente da sottovalutare in quanto ha vinto il proprio girone, davanti a Schalke, Galatasaray e Lokomotiv Mosca, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, con 15 gol fatti e 6 subiti.

    Tra i Dragões spiccano l’eterno Iker Casillas tra i pali, il duo messicano Herrera-Corona, il talentuoso Brahimi e il bomber Moussa Marega.

    Il Porto poi non lascia buoni ricordi nella mente dei giallorossi, furono proprio i portoghesi ad eliminare la Roma nel preliminare di Champions League 2016/17.

    L’andata si giocherà all’Olimpico il 12 febbraio, il ritorno al Estadio do Dragao il 6 marzo.

     

    Il riepilogo dei sorteggi Champions per gli ottavi di finale

    Schalke – Manchester City

    Atletico Madrid – JUVENTUS

    Manchester United – Psg

    Tottenham – Borussia Dortmund

    Lione – Barcellona

    ROMA – Porto

    Ajax – Real Madrid

    Liverpool – Bayern Monaco

     

     

  • Juve obiettivo raggiunto, è tra le 8 migliori d’Europa

    Juve obiettivo raggiunto, è tra le 8 migliori d’Europa

    La Juve ottiene il risultato  minimo prefissato ad inizio stagione: entrare tra le prime 8 d’Europa, e lo fa con il minimo sforzo.

    I bianconeri, forti del 2-0 ottenuto nella gara d’andata in trasferta, giocano una partita non ad altissimi ritmi, gestiscono la gara e grazie al rigore trasformato da Paulo Dybala al 41° conquistano il successo per 1-0 sul Porto.

    Una Juve non certo super spettacolare che però ha svolto il proprio compito, portando a casa il successo e volando ai quarti di Champions League.

    Veniamo al racconto della gara, Allegri scioglie gli ultimi dubbi inserendo Benatia al fianco di Bonucci al centro della difesa, Marchisio a centrocampo per Pjanic e Dani Alves al posto di Lichtsteiner sulla fascia, per il resto confermati gli interpreti del 4-2-3-1.

    4-1-3-2 per Nuno Espirito Santo con Soares e André Silva come coppia d’attacco.

    Pronti via e Dybala mostra subito di essere ispirato, l’argentino nei primi 6 minuti va al tiro due volte ma non riesce a centrare lo specchio della porta di Casillas. Il Porto risponde con una conclusione di Soares che Buffon controlla agevolmente. Al 23° Mandzukic si fa trovare pronto sul cross di Cuadrado ma sul suo colpo di testa Casillas si accartoccia e blocca. Al 27° si vede anche Higuain, il Pipita si libera molto bene e mette in mezzo dalla linea di fondo, Dybala però si fa trovare troppo avanti e l’occasione sfuma.

    La Juventus cresce, tiene il comando del gioco e al 38° Mandzukic con un colpo di testa su azione di corner sfiora il vantaggio. Il gol è nell’aria ed arriva dopo soli 3 minuti: calcio d’angolo, Casillas salva su Alex Sandro, la palla arriva ad Higuain che calcia a botta sicura, Maxi Pereira cerca di salvare ma ferma il pallone con la mano, è rosso e rigore con Dybala che trasforma. Il primo tempo si chiude con la Juve avanti per 1-0.

    Si riparte con un cambio per parte, Pjaca per Cuadrado nella Juve e Boly per André Silva nel Porto. Passano meno di 5 minuti e dopo un errore di Benatia, Soares si trova davanti a Buffon ma fallisce la ghiotta occasione. Al 60° Pjaca si crea una buona occasione ma la sua conclusione incrociata finisce sul fondo. Gli uomini di Allegri cominciano a gestire al pallone e provano ogni tanto a pungere come al 66° con Higuain che si libera bene ma lascia partire un diagonale fuori non di molto. Il pallino del gioco rimane sempre in mano ai bianconeri, i ritmi calano e al 81° il Porto prova a trovare il pareggio ma il colpo sotto di Jota finisce sul fondo.

    Non accade molto altro, al fischio finale la Juventus porta a casa, senza grossi patemi un 1-0 che basta ed avanza per progredire verso i quarti di finale di Champions League. 

    JUVENTUS – PORTO 1-0 (41° rig. Dybala)

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Benatia (60° Barzagli), Alex Sandro; Marchisio, Khedira; Cuadrado (46° Pjaca), Dybala (78° Rincon), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Porto (4-1-3-2): Casillas; M.Pereira, Marcano, Felipe, Layùn; Danilo; A. Andrè, Brahimi (68° Jota), O. Torres (70° Otavio); Soares, A.Silva (46° Boly).

    Allenatore: Espirito Santo.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Cuadrado (J), Layun (P), André (P)

    Espulso: Maxi Pereira (P)

     

    Nell’altra gara di serata emozioni a non finire con la favola del Leicester che continua. Le Foxes ribaltano il 2-1 subito a Siviglia, si portano sul 2-0 con i gol di Morgan e Albrighton, rimangono in superiorità numerica per il rosso a Nasri e mettono in cassaforte la storica qualificazione ai quarti di Champions League grazie anche a Schmeichel che, dopo aver parato un rigore all’andata a Correa, neutralizza la conclusione dagli 11 metri di N’Zonzi.

    LEICESTER – SIVIGLIA 2-0 (27° Morgan, 54° Albrighton)

     

  • Allegri guida la Juve al successo in casa del Porto

    Allegri guida la Juve al successo in casa del Porto

    Alla fine l’ha vinta Massimiliano Allegri!

    Il tecnico bianconero ha indovinato i cambi al momento giusto ed ha conquistato un pesantissimo successo per 2-0 in casa del Porto. 

    Una vittoria probabilmente agevolata dall’espulsione al 28° dell’ex Inter Alex Telles, un doppio giallo nel giro di pochi minuti, ma che fino al 27° del secondo tempo sembrava decisamente difficile da pronosticare in quanto la Juve, dopo i primi 10 minuti in cui il Porto sembravo voler fare la gara, aveva preso in mano il pallino del gioco ma sino a quel momento aveva premuto, non in maniera furiosa, contro la squadra di casa che si era ben difesa, salvata anche da un palo su conclusione di Dybala sul finale di prima frazione, ma poi ha dovuto capitolare quando Pjaca, appena inserito in campo da Max Allegri, al minuto 72 ha sfruttato un rimpallo ed ha trovato il diagonale vincente che non ha lasciato scampo a Casillas.

    Sbloccata la gara Allegri ha inserito Dani Alves e dopo circa un minuto il brasiliano ex Barcellona ha colpito siglando un pesantissimo 2-0.

    Il tremendo uno-due Pjaca-Dani Alves ha mandato totalmente al tappeto gli uomini di Nuno Espirito Santo che avrebbero potuto anche incassare il terzo gol a pochi minuti dal termine dopo una bella combinazione Pjaca-Khedira con la conclusione del tedesco fuori di pochissimo.

    Un 2-0 in trasferta che adesso in vista del ritorno allo Juventus Stadium mette in discesa il cammino dei bianconeri negli ottavi di Champions League. 

    PORTO – JUVENTUS 0-2 (72° Pjaca, 74° Dani Alves)

    Porto (4-4-2): Casillas; M.Pereira, Felipe Augusto, Marcano, Alex Telles; Ruben Neves (60° Corona), Herrera, D.Pereira, Brahimi (73° Diogo Jota); André Silva (30° Layun), Soares.

    A disposizione: José Sá, Miguel Layún, Boly, André, Óliver Torres, Diogo Jota, Corona.

    Allenatore: Espirito Santo.

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (73° Dani Alves), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanić; Cuadrado (67° Pjaca), Dybala (85° Marchisio), Mandzukić; Higuaín.

    A disposizione: Neto, Benatia, Marchisio, Pjaca, Asamoah, Dani Alves, Rugani.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: M.Pereira (P), Lichtsteiner (J), Herrera (P), Marcano (P)

    Espulso: Alex Telles (P)

     

    Nell’altra gara di serata il Siviglia si è imposto per 2-1 sul Leicester di Claudio Ranieri. I padroni di casa dopo aver fallito un rigore con Correa (parata di Schmeichel) hanno trovato il doppio vantaggio con Sarabia e Correa ma hanno poi subito il gol di Vardy al 73° che ha riaperto il discorso qualificazione.

  • Sorteggio Champions agrodolce per le italiane

    Sorteggio Champions agrodolce per le italiane

    A Nyon è da poco andato in scena il sorteggio Champions per gli ottavi di finale della massima competizione per club europea. L’urna ha lasciato in bocca alle italiane un gusto decisamente agrodolce con la Juventus che ha pescato il Porto, uno dei team tanto desiderati tra le squadre di seconda fascia, mentre il Napoli se la vedrà con i temibilissimi campioni in carica del Real Madrid.

    Saranno quindi i portoghesi, giustizieri della Roma nel turno preliminare, la prima avversaria sulla strada degli uomini di Allegri nella corsa verso Cardiff. Un avversario certamente tra i meno temibili rispetto a nomi altisonanti come Psg, Bayern Monaco, Real Madrid o Manchester City, una squadra però non da sottovalutare per evitare brutte figure.

    Il Porto guidato dal tecnico Nuno Espirito Santo, si è qualificata da seconda in un girone non certo impossibile composto da Leicester, Copenhagen e Bruges. Un passaggio agli ottavi ottenuto solo all’ultima giornata sopratutto grazie ad una difesa solida e guidata dal “vecchietto” Casillas, con solo 3 gol subiti. In avanti la retroguardia bianconera dovrà far molta attenzione al classe ’95 André Silva autore di 4 gol nelle sei gare della fase a gironi.

    Se la Juventus sorride il Napoli certamente mastica amarissimo. Nonostante il primo posto del girone i partenopei si troveranno agli ottavi di finale il Real Madrid. Una sfida sicuramente affascinante ma che gli azzurri avrebbero certamente evitato.

    Cristiano Ronaldo, Benzema, Sergio Ramos, Morata, insomma il Sorteggio Champions ha proposto un brutto cliente per gli uomini di Sarri ma c’è anche l’altra faccia della moneta, in fin dei conti il Real di Zidane nel girone non ha incantato, andando a pareggiare con il Borussia Dortmund ma sopratutto impattando 3-3 in casa del Legia Varsavia. In sostanza l’ostacolo sarà durissimo da superare ma il Napoli con il bel gioco, con tanta grinta e magari con la spinta, nella gara di ritorno, del caloroso pubblico del San Paolo potrebbe anche riuscire nell’impresa.

    Per quanto riguarda le altre gare, si notano diverse rivincite come l’ormai classico Arsenal – Bayern Monaco, ma anche Barcellona – Psg e Atletico Madrid – Bayer Leverkusen.

    Completano il quadro Borussia Dortmund – Benfica, Leicester – Siviglia e Monaco – Manchester City.

  • Harakiri Roma, il Porto vola ai gironi di Champions

    Harakiri Roma, il Porto vola ai gironi di Champions

    Niente da fare, anche quest’anno l’Italia non riesce a portare tre squadre ai gironi di Champions League, la Roma infatti è crollata sul proprio campo, subendo uno 0-3 che ha lanciato il Porto alla fase successiva della massima competizione per club europea e relegando la Roma a disputare l’Europa League. 

    Quello degli uomini di Luciano Spalletti è stato un vero e proprio suicidio sportivo, partiti con il vantaggio dell’uno ad uno ottenuto in Portogallo nella gara d’andata, i giallorossi, andati sotto nei primi minuti, per il gol di Felipe abile a sfruttare la distrazione della difesa di casa su un calcio piazzato, hanno tentato una reazione con Dzeko e Salah però non precisi e sono poi crollati anche sul piano dei nervi con Daniele De Rossi ed Emerson Palmieri che si sono fatti espellere con il rosso diretto, il primo al 40° ed il secondo al 50°, per due brutti interventi.

    Una volta rimasta in nove la Roma ha provato a fare qualcosa, specialmente il belga Nainggolan che ha dimostrato di non arrendersi mai, con Perotti ha anche sfiorato il possibile 1-1 ma i portoghesi non si sono fatti spaventare ed hanno colpito in contropiede al 73° con Layun che ha depositato in rete il pallone dello 0-2 anche sfruttando un’uscita totalmente sbagliata del portiere Szczesny. Subito il colpo, i giallorossi non hanno avuto nemmeno il tempo di abbozzare una minima reazione e sono stati costretti ad alzare bandiera bianca quando Corona si è liberato di Manolas ed ha battuto il portiere polacco per il definitivo 0-3.

    In 90 minuti in sostanza si è andata a bruciare tutta la faticosa rincorsa compiuta dalla Roma nella scorsa stagione dall’arrivo di Spalletti in poi.

    Il destino dell’Italia si ripete per l’ennesima volta, i preliminari di Champions League si rivelano fatali e nell’urna di Nyon, come purtroppo già accaduto, ci saranno solo due palline con i nomi di squadre italiane ovvero la Juventus ed il Napoli.

     

    ROMA – PORTO 0-3 (8° Felipe, 73° Layun, 76° Corona)

    ROMA (4-3-2-1): Szczesny; Peres, Manolas, De Rossi, Juan Jesus; Nainggolan, Strootman, Paredes (42° Emerson Palmieri); Salah, Perotti (86° Gerson); Dzeko (59° Iturbe).

    Allenatore: Spalletti

    PORTO (4-4-2): Casillas; M. Pereira (45°+3 Layun), Felipe, Marcano, Telles; Danilo, André Andrè, H. Herrera, Otávio (57° Sergio Olivera); Corona; A. Silva.

    Allenatore: Espirito Santo

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Herrera (P), Otavio (P), Sergio Olivera (P), Andre Silva (P), Gerson (R)

    Espulsi: De Rossi (R), Palmieri (R).